Venerdì 22 marzo scorso, in silenzio, quasi senza voler disturbare nessuno, Nicola Forese ci ha lasciato; un uomo semplice, modesto, sempre pronto a sorridere e con un animo straordinariamente grande. Ho conosciuto Nicola nella seconda metà degli anni 70 dello scorso secolo e da subito è nata fra noi una istintiva simpatia ed amicizia, corroborata dall’unanime impegno nelle battaglie per la difesa dei diritti dei ciechi, degli ipovedenti e di tutti i disabili. In quegli anni, ancora tanto cammino i ciechi italiani dovevano compiere per raggiungere il sogno di una piena inclusione sociale, il diritto a percepire a titolo della minorazione l’indennità di accompagnamento, il pieno diritto al lavoro, una vera integrazione scolastica, il diritto alla riabilitazione, al superamento delle barriere sensoriali e culturali; ecco, in queste battaglie Nicola è stato sempre in prima fila, sempre pronto ad andare a manifestare a Roma o dove fosse necessario andare, spesso rinunciando al dormire. Allora per viaggiare non vi erano le Freccia Rossa, ma dei lentissimi treni. Era orgoglioso di rappresentare la sua sezione di Pistoia che amava tanto, lui, uomo venuto dal Sud, di cui aveva mantenuto tutte le sue bellissime peculiarità; dicevo, la sua sezione che amava tanto, sopra ogni cosa, e di cui è stato per tantissimi anni, prima consigliere e successivamente consigliere delegato, sempre attento, sempre disponibile. Si era anche distinto nel mondo delle nuove tecnologie, di cui era diventato nel tempo, un vero e proprio esperto, aiutando e sollecitando tanti non vedenti divenuti suoi amici e che oggi insieme a me lo piangono.
Un forte impegno lo aveva dedicato al mondo del lavoro prima e al mondo degli anziani poi, frequentando assiduamente la loro sala virtuale ed impegnandosi in vari progetti riguardanti il mondo dei disabili della terza età. Era vicepresidente provinciale dell’I.Ri.Fo.R., cui aveva dato il suo positivo e fondamentale contributo. È stato componente della F.A.N.D. provinciale di Pistoia, Federazione in cui credeva moltissimo, convinto com’era che, uniti avremmo potuto rappresentare meglio una forte minoranza sociale.
Nicola Forese è stato tutto questo, ma è stato soprattutto un uomo buono, dall’animo nobile, con una profonda visione positiva della vita, dedito alla sua famiglia, ai suoi meravigliosi figli ed al suo lavoro di operatore telefonico presso l’amministrazione comunale di Pistoia, lavoro che ha sempre svolto con serietà, impegno e dedizione, tenendo alta la bandiera dell’uguaglianza e della dignità dei lavoratori ciechi e ipovedenti.
Caro Nicola nel concludere questo mio breve ricordo di te, interpretando sicuramente i sentimenti di quei tanti di noi che hanno avuto la fortuna di conoscerti, vorrei salutarti con l’ultima frase che la Presidente della sezione provinciale di Pistoia dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Tiziana Lupi ha esclamato al termine della sua commemorazione in una splendida giornata di sole di inizio primavera nell’affollatissima chiesa di Albinatico a Ponte Buggianese, alla presenza anche di numerosi non vedenti. Tiziana ha concluso così, commuovendo tutti: “grazie Nicola di esserci stato”.
Grazie di esserci stato, di Rafanelli Virgilio Moreno
Autore: Rafanelli Virgilio Moreno