Falsi ciechi, falsari e il teatrino

Autore: Antonio Quatraro

Avrete letto della vicenda della signora di Empoli falsa cieca che lavora come bidella.
Il nostro oculista di fiducia mi ha fornito le informazioni del caso, ed io, raccogliendo la rabbia, il disagio di tutti noi, ma in particolare di quelli che sono stati chiamati a visita di verifica straordinaria anche se affetti da patologie irreversibili, ho  scritto una lettera aperta ai fiorentini, attraverso la stampa, che è stata pubblicata sul sito della provincia di Firenze potete leggere la mia lettera, che vi incollo anche di seguito.
Il link è:http://met.provincia.fi.it/news.aspx?n=116475
 
Oltre a questo, ho richiesto ed ottenuto un incontro con il procuratore della Repubblica di Firenze, dott. Quattrocchi, al quale rappresenterò il nostro disappunto e darò alcuni suggerimenti:
1. Visto che la legge italiana riconosce come cieco assoluto anche la persona che ha meno di 3 gradi di campo visivo, il problema è se quella persona ha i requisiti di legge per essere considerato cieco assoluto oppure non li ha.
2. Chi svolge le indagini deve innanzitutto conoscere la Legge e in secondo luogo deve avere una certa preparazione per giudicare se con una risorsa visiva inferiore a 3 gradi del campo visivo può o non può svolgere i compiti che svolge, e soprattutto in che modo li può svolgere.
E questo lavoro difficilmente lo possono fare le Forze dell'ordine, perché non hanno la preparazione sufficiente. Suggerirò che La Magistratura si avvalga di persone esperte, come periti giurati, o anche esperti di orientamento e mobilità.
3. Dirò al dott. Quattrocchi che noi ci costituiremo parte civile per danno alla nostra immagine, procurato dalla vergognosa campagna di stampa contro la nostra categoria, perché i falsi ciechi danneggiano i ciechi veri.
 
Grazie
Antonio Quatraro
 
L'UNIONE CIECHI PARTE CIVILE SUL CASO DELLA FINTA CIECA DI EMPOLI
 
Lettera aperta del professor Antonio Quatraro
 
 Falsi, falsari e teatrino
 
Cari fiorentini,
noi ciechi siamo stufi di questo teatrino del falsi ciechi, e vi spiego il perché!
La signora di Empoli è prima di tutto una persona che ha approfittato della buona fede altrui per strappare i benefici accordati alle persone che hanno davvero una invalidità.
E l'Unione italiana ciechi e ipovedenti, quando sarà il momento, si costituirà parte civile per lesione della sua immagine.
Poi ci sono i falsari, quelli che fabbricano certificati falsi di cecità, ossia certificati che vanno contro la legge.
E i controllori che chiudono un occhio e anche due, per pietà, o per superficialità. La signora infatti, munita di certificato medico, ha superato l'esame della commissione di prima istanza, composta da oculisti, che ha il compito di accertare l'esistenza dei presupposti legali per le provvidenze in favore dei non vedenti.
Ma cosa dice la legge?
E qui spunta il teatrino delle marionette.
La legge italiana, la 138 del 2001, classifica cieco totale la persona che non distingue luce e buio, la persona che vede solo il movimento della mano e la persona il cui campo visivo è inferiore a 3 gradi.
Questo significa che vede come attraverso il buco della serratura. Vi immaginate voi che lince?!
E per scovare questi occhi di lince viene mobilitata la forza pubblica.
Nessuno però si chiede mai se il pedinato è o non è nei limiti della Legge!
Mai!
Ebbene, noi a questo teatrino non ci stiamo.
A scoprire le carte è stato il nostro oculista di fiducia il quale, sentendo puzzo di bruciaticcio, ha richiesto un approfondimento, al quale la signora di Empoli si è sottratta.
Noi comunque ci rivolgeremo alle Autorità costituite, per ottenere noi sì giustizia.
La berlina, lo sberleffo ad una categoria di persone che non vede, ma cervello ne ha da vendere e da regalare, è solo la dimostrazione di ignoranza, nel senso latino, intendiamoci, di incapacità del nostro Stato di fare davvero chiarezza sulle responsabilità.
Lo sapete voi come vengono fatte le visite di verifica STRAORDINARIE?
Sulle carte, perché mancano le apparecchiature oculistiche. Eppure costano a noi e a voi.
E lo sapete cosa chiedono alla visita di verifica?
"Lei è andata a scuola?"
Sherlock Homes è uno scolaretto rispetto a questi detectives!
 
I commenti a voi
Prof. Antonio Quatraro
Presidente Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti – Firenze