Dopo varie peripezie dovute ai ritardi dei treni per Roma da Latina, insieme a mio figlio Gianluca e a due suoi amici, Roberto e Matteo, abbiamo deciso di recarci in macchina a Roma presso la Presidenza Nazionale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti.
Mio figlio in particolare, ha avuto l’onore di presentare al Presidente Nazionale Dottor Mario Barbuto, una Start App basata sull’Intelligenza Artificiale dedicata ai disabili visivi, che ha sviluppato insieme ai suoi due soci.
È stato un momento di indescrivibile emozione accompagnare mio figlio per la presentazione di un progetto così significativo; tuttavia, non immaginavo che quella giornata avrebbe portato con sé altre intense emozioni.
Già all’ingresso, nell’Ufficio delle Segretarie, Valeria e Tiziana mi hanno accolto con grande affetto.
Con Valeria in particolare, ci siamo scambiate un caloroso abbraccio ricordando i momenti condivisi negli anni passati.
Questo incontro ha risvegliato in me ricordi preziosi e profondi.
Dopo la presentazione del progetto, ho avuto il piacere di incontrare la Vice Presidente Dottoressa Linda Legname che mi ha gentilmente invitato a visitare la nuova sede del Libro Parlato, ancora in fase di ristrutturazione.
Già mentre scendevo le scale per accedere alla struttura, sentivo il cuore battere forte: i ricordi riaffioravano nella mia mente.
Entrando nella nuova sede, ho provato una gioia immensa vedendo le cabine insonorizzate della regia e quelle destinate ai lettori professionisti per la registrazione degli audiolibri.
Mi sono lasciata sopraffare dall’emozione.
Ho salutato Carmelo, Simona e Francesca e con quest’ultima, ci siamo abbracciate con intensità rievocando il mio percorso universitario.
Entrambe ci siamo commosse, ricordando quanto fossero cruciali per me, quegli audiolibri registrati con dedizione.
In quegli istanti, la mia mente è tornata indietro nel tempo.
Ho vissuto nuovamente il periodo in cui i lettori professionisti e volontari lavoravano incessantemente per aiutarmi a superare gli esami universitari, vista la mia disabilità visiva.
Ho riflettuto su quanta forza e coraggio mi siano stati necessari per affrontare il mio percorso di studi, mentre lavoravo e superavo gli ostacoli che inevitabilmente si presentavano per chi come me, ha una disabilità.
Il supporto della mia famiglia, dei miei veri amici e dei lettori del Libro Parlato è stato fondamentale.
Ricordo ancora la gioia condivisa quando ho annunciato di aver conseguito sia la laurea triennale che quella magistrale.
Quelle persone, con la loro voce e i loro occhi, hanno reso possibile il mio successo e hanno contribuito a migliorare la mia qualità di vita.
La visita alla nuova sede si è conclusa con un’altra emozione intensa.
Salendo le scale per uscire, sentivo una gioia interiore così profonda che mi sembrava di volare.
Prima di rientrare, abbiamo fatto tappa a Piazza di Spagna dove, insieme a mio figlio, abbiamo scattato alcune foto ricordo.
Gianluca, vedendomi così emozionata, mi ha chiesto il motivo di tanta intensità.
Gli ho spiegato che in quei pochi istanti avevo rivissuto un pezzo della mia vita, pieno di sacrifici e conquiste.
Ho ricordato le voci di persone che non ho mai incontrato direttamente ma che, grazie alla loro dedizione, mi hanno permesso di raggiungere i miei sogni e di ritagliarmi un prestigioso posto nella società.
Tornando a Latina, Gianluca mi ha abbracciato e ringraziato per aver condiviso insieme a lui una giornata così speciale.
Questa esperienza mi ha insegnato quanto sia importante vivere intensamente ogni momento che la vita ci offre.
Auguro a tutti di poter provare emozioni semplici ma profonde come quelle che ho vissuto in questa giornata.