Il 7 dicembre, gli ex allievi si riunivano per la seconda volta presso l’istituto per ciechi “T.A.Gioeni” di Catania. La circostanza, oltre a favorire l’incontro fra amici che non si vedevano da quando avevano lasciato l’istituto, è stata l’opportunità per affermare, ancora una volta, che l’istituto “Gioeni” è dei ciechi.
Gli ex allievi hanno intrapreso un’azione di contatto con la politica, in sinergia con la sezione locale dell’UICI, per contrastare l’intenzione, da parte delle istituzioni, di destinare ad un uso diverso gli spazi dell’Istituto, distogliendolo dagli scopi per cui il Barone Gioeni lo aveva donato.
La stampa, volta ad elogiare il virtuosismo della IPAB, riferendosi all’istituto, lo identifica come “un tempo istituto per ciechi e oggi IPAB” ma proprio la presenza degli ex allievi, volta a presidiare la “proprietà” dei ciechi, smentisce quest’affermazione.
Gli ex allievi sono solo una fascia della popolazione dei “proprietari” dell’istituto ma le future generazioni di ciechi e le loro famiglie debbono trovare in questa sede il rifugio, il sostegno ed il supporto necessari per affrontare i diversi ostacoli che, come nel passato, ancora oggi e poi domani non muteranno perché correlati alla cecità.