Giovedì scorso, un giudice del tribunale di Treviso ha restituito ad una socia i suoi diritti. La Signora, in possesso da diversi anni di un verbale di cieca assoluta, in sede di visita di revisione si è vista dichiarare cieca parziale, con conseguente sospensione dell’indennità di accompagnamento e richiesta da parte dell’INPS di restituire una cifra non indifferente. La socia, affiancata dalla sua Sezione e assistita dal nostro legale di fiducia, ha deciso di presentare ricorso giurisdizionale, dato che nel tempo le sue condizioni non erano affatto migliorate, anzi! Finalmente, dopo 3 anni di contenzioso, dato che l’INPS non si è accontentato del parere del consulente tecnico, ma ha voluto instaurare una causa vera e propria, è giunta la sentenza, con la quale si è sancito che la Signora cieca era e, purtroppo, cieca è ancora per l’esiguità del campo visivo. Ora ci stiamo attivando affinché l’ente dia rapidamente seguito al pronunciamento del giudice e alla socia sia attribuito quanto le spetta di diritto.
Quello sopra descritto in sintesi, non è che uno dei tanti contenziosi, in cui le nostre strutture territoriali si trovano a soccorrere ciechi ed ipovedenti, soci e non, spesso dopo aver tentato ogni strada per giungere ad una soluzione alternativa. Inoltre, le controversie non vertono solo in materia di errata valutazione dell’acuità visiva, ma spaziano ormai in ambiti diversi. Di recente, la Direzione Nazionale ha deciso di sostenere economicamente un’altra causa, considerata la sua valenza generale, che riguarda una inopinata sopravvalutazione dei redditi della persona da parte dell’INPS, con conseguente revoca della pensione di cieco parziale. Purtroppo, le situazioni in cui si è costretti ad arrivare allo scontro con la Pubblica Amministrazione, attraverso ricorsi amministrativi, o azioni difronte al giudice, sembrano aumentare progressivamente; dobbiamo quindi fare in modo che le nostre strutture, sia di carattere nazionale che territoriale, acquisiscano sempre maggiori competenze, per riuscire a consigliare e ad assistere chi si rivolge a noi, nella speranza di trovare un adeguato sostegno in difesa dei propri diritti.
Mario Girardi