Cuneo – L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti si rinnova ed elegge un direttivo giovane

Presidente è Simone Zenini, praticante avvocato di 27 anni: “Questione lavoro in primo piano”

È un direttivo composto da giovani quello dell’UICI di Cuneo, l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, che nei giorni scorsi ha eletto anche il nuovo presidente, in carica per i prossimi 5 anni. È Simone Zenini, 27 anni, laureato in giurisprudenza praticante avvocato a Torino, iscritto all’Unione Ciechi dal 1997, coordinatore provinciale e regionale del comitato giovani dal 2011.

“Con l’avvicinarsi delle elezioni provinciali – dice Zenini – ho accettato di candidarmi e di mettere a disposizione il mio tempo e le mie competenze. Lo scorso 28 marzo sono stato eletto nel consiglio provinciale dell’associazione e, nella fase successiva, ho accettato l’incarico di presidente. Il mio impegno si colloca nel solco del lavoro svolto in questi anni, intendo dare continuità all’operato dell’ex presidente Franca Baravalle, ma cercherò anche di dar vita a nuovi progetti. Confido nel supporto di tutti perché le necessità sono tante e non sempre vengono comprese ed ascoltate”.

In primo piano la questione lavoro, da affrontare assieme ai Centri per l’Impiego, alle associazioni degli industriali e ai vari organi di inserimento. “La stagnazione del mercato del lavoro riguarda anche la nostra categoria – dice Zenini – lo stereotipo del non vedente come centralinista è in parte superato e nei prossimi anni bisognerà guardare altrove per favorire l’inserimento sociale e lavorativo dei nostri soci, partendo innanzitutto dalla formazione”.

Ed è proprio nell’ottica di una revisione del sistema istruzione e formazione, che l’UICI sta incontrando in questi giorni assessori e funzionari della Regione Piemonte. “Il nostro presidente regionale Adriano Capitolo sta facendo un gran lavoro – dice ancora Zenini – tutti pensano al problema delle barriere architettoniche, ma vi sono questioni altrettanto importanti che riguardano ad esempio la formazione professionale e i fondi destinati all’assistenza, che spesso non arrivano a destinazione. Speriamo di trovare anche in Regione la stessa sensibilità manifestata a Cuneo, dove per la prima volta un sindaco non vedente sta offrendo un contributo determinante all’intera comunità”.