“È sera e sono tutta sola nella mia stanza, mi sdraio sul letto e in un momento mi addormento: un magnifico sogno percorre la mia mente, inizialmente ero molto triste ma ora sono felice.
I miei occhi s’illuminano e vedo intorno a me, tutto il mondo che non ho mai veduto com’è.
È fondamentale e bellissimo, poter prendere in mano uno specchio, guardare ed esplorare per la prima volta il mio volto.
In seguito cammino qua e là e corro per tutta la città, intorno a me vedo molte cose belle, dappertutto sono circondata di fiori meravigliosi.
Aiuto tante persone che hanno bisogno della mia presenza e tutto ciò, è quello che ho sempre voluto dalla vita.
Sono tanto felice e non chiedo nient’altro di più alla mia esistenza.
Ho molti amici ed insieme creiamo percorsi validi al fine di elargire opportunità per aiutare le persone più svantaggiate.
È mattina, improvvisamente mi sveglio e sono nuovamente nel buio.
È stato solo un sogno che ha percorso la mia mente, ora però, ritorno ad essere quella di sempre”.
Sono semplici versi che scrissi e trasformai in musica cantando accompagnandomi con il pianoforte, quando ero adolescente ed interiormente, vivevo un momento tormentato.
Qualche giorno fa, ho incontrato una persona che non frequentavo da tempo e dopo esserci salutate ed abbracciate, abbiamo parlato di ciò che ci divertiva di più quando eravamo solo delle ragazzine.
Ho vissuto un’indescrivibile emozione quando la mia amica, con assoluta normalità, ha ricordato i versi che scrissi diversi anni fa e che con ingenuità cantai e recitai.
Oggi leggo con attenzione ed analizzo quell’innocente componimento e in realtà, in maniera diversa, il magnifico sogno di cui parlo si è realizzato.
Ho affrontato con interesse e terminato con profitto, un percorso di studi che mi ha portato ad essere in stretto contatto con soggetti affetti da disabilità visive e non solo, dato che avendo svolto il tirocinio di Laurea in presenza, ho avuto la possibilità e la fortuna di trovarmi a supportare persone con diverse problematiche fisiche e cognitive ma, principalmente, di ascoltare le loro problematicità e le loro storie tutte assolutamente speciali.
Il mio pensiero spesso è rivolto a quelle famiglie, ai loro cari affetti da disabilità e a quei momenti indescrivibili, trascorsi attraverso i racconti per mezzo dei quali mi esploravano con forza e risolutezza le varie difficoltà relative alle condizioni di disabilità.
Penso altresì all’accoglienza straordinaria ed inusuale che mi è stata immediatamente approvata dai familiari dei soggetti disabili, dato che mi hanno immediatamente aperto le porte delle loro abitazioni ed il loro cuore, sentendomi interiormente vicina.
Rifletto ulteriormente e mi sento fortunata nonostante la disabilità visiva che mi accompagna fin dalla nascita, poiché nulla mi ha impedito di andare avanti e di realizzare al meglio tutto ciò che ho sempre desiderato.
Non esiste gioia più bella dell’essere vivi, di trovare interiormente noi stessi per poter comprendere il senso della vita, nulla è semplice ma niente è impossibile.
Bisogna quindi godere di ciò che abbiamo sempre desiderato ed ottenuto, dimostrando il coraggio di affrontare le difficoltà che la vita ci pone davanti per raggiungere degli obiettivi.
Nel sogno illustrato ho descritto ed immaginato un’impossibile realtà fisica ma svegliandomi, deduco di aver comunque realizzato splendidamente il mio magnifico sogno di vita.
Pubblicato l’11/10/2022.