Sommario rivista “Voce Nostra” n. 7-2018

Sommario

Attualità (a cura di Flavio Vezzosi)
Sotto tono (di Antonio Russo)
Ciao Francesco (di Vincenzo Massa)
Medicina- Via libera al cioccolato, può far bene (ma solo se non si esagera)
In cucina- Cioccolato fondente

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Sommario rivista “Corriere Braille ” n. 13 1-7 aprile 2018

Ciao Francesco (di Vincenzo Massa)
Un sogno che diventa realtà (di Franco Lisi)
Un nastro rosa per la prevenzione (di Linda Legname)
Le vie che portano le donne al vertice (di Francesca Sbianchi)
Crescere insieme… in Toscana e Umbria (di Maria Panariello)

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Sommario rivista “Kaleidos” n. 7 1-15 aprile 2018

 

Ciao Francesco (di Vincenzo Massa)
Il soccorso alle donne vittime di violenza e la disabilità (di Simona Lancioni)
L’8 Marzo e il lavoro. Ragazze, c’è molto da fare (di Lucrezia Reichlin)
«Noi madri single tra ricatti e molestie: altro che #MeToo» (di Elisabetta Ambrosi)

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Sommario rivista Gennariello n. 4-2018

Sommario

Non solo saluti (di Rita Lamusta)

C’era una volta
Come nacque la margherita

La scimmia e il cammello

Scelte da voi
Primavera

L’angolo della filastrocca
Note di primavera
Primavera prima festa

 

Gioca con Giò il coniglietto

Per i più piccini

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Contratto Servizio RAI

Il giorno 7 marzo 2018 sulla G. U. n. 55 è stato pubblicato il Nuovo Contratto Nazionale di Servizio fra Ministero dello Sviluppo Economico e la RAI, in cui ritroviamo con estrema soddisfazione le clausole da noi proposte nella fase di costruzione dell’accordo negoziale.
Abbiamo seguito per molto tempo l’iter del provvedimento, interloquendo innanzitutto con la commissione parlamentare Rai, che ha recepito a pieno le nostre istanze, trascrivendole in toto nella bozza di contratto.
In un secondo tempo, ovvero quando il documento è stato trasmesso al Ministero dello Sviluppo Economico, ci siamo relazionati con il sottosegretario ed il Ministro, assicurandoci che il testo definitivo confermasse quanto già previsto in bozza.
L’inserimento di queste clausole nel contratto rappresenta per noi un risultato estremamente importante, poiché siamo nelle condizioni di disporre degli strumenti per pretendere la loro attuazione, qualora vengano totalmente disattese od applicate solo in parte.
Si tratta di una serie di interventi, che abbiamo messo in campo in tema di accessibilità ai programmi televisivi del palinsesto Rai ed alle applicazioni che l’azienda mette a disposizione degli utenti per l’accesso ai canali ed alla radio, in merito ai quali riportiamo di seguito gli articoli di maggior interesse.

Articolo 2
Principi
1. La Rai assicura un’offerta di servizio pubblico improntata ai seguenti principi:
b) avere cura di raggiungere le diverse componenti della società, prestando attenzione alla sua articolata composizione in termini di genere, generazioni, identità etnica, culturale e religiosa, nonché alle minoranze e alle persone con disabilità, al fine di favorire lo sviluppo di una società inclusiva, equa, solidale e rispettosa delle diversità e di promuovere, mediante appositi programmi ed iniziative, la partecipazione alla vita democratica;
l) potenziare la fruibilità dell’offerta da parte delle persone con disabilità;

Articolo 3
Offerta televisiva
d) Informazione e programmi sportivi: eventi nazionali e internazionali, anche delle discipline sportive meno popolari, dello sport femminile e dello sport praticato dalle persone con disabilità, trasmessi in diretta o registrati; notiziari e rubriche di approfondimento, anche volte a divulgare i valori dello sport e i suoi risvolti sociali;

Articolo 5
Offerta multimediale
e) rendere la propria offerta multimediale sempre più fruibile dagli utenti con disabilità, secondo gli standard prevalenti nel settore;

Articolo 10
Offerta dedicata alle persone con disabilità
1. La Rai è tenuta ad assicurare l’adozione di idonee misure di tutela delle persone portatrici di disabilità sensoriali in attuazione dell’art. 32, comma 6, del TUSMAR e dell’art. 30, comma 1,
lettera b), della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità del 13 dicembre 2006, ratificata con legge 3 marzo 2009, n. 18.
2. Ai fini del conseguimento degli obiettivi di cui al comma 1, la Rai è tenuta a dedicare particolare attenzione alla promozione culturale per l’integrazione delle persone disabili e per il superamento dell’handicap.

Articolo 25
Obblighi specifici
g) Minori: La Rai è tenuta a realizzare:
ii) un canale tematico dedicato ai ragazzi e alle ragazze che:
sia aperto a tutti i generi e in collegamento con l’offerta online e social, con una particolare attenzione all’inclusione e ai portatori di disabilità, per quanto riguarda sia i contenuti sia le modalità di fruizione;
h) Persone con disabilità: la Rai – coerentemente a quanto previsto dall’articolo 3, comma 3, della Convenzione – è tenuta a:
i) sottotitolare almeno l’85% della programmazione delle reti generaliste tra le ore 6 e le ore 24, al netto dei messaggi pubblicitari e di servizio (annunci, sigle, ecc.) nonché tutte le edizioni al giorno di Tg1, Tg2 e Tg3 nelle fasce orarie meridiana e serale, garantendo altresì la massima qualità della sottotitolazione;
ii) estendere progressivamente la sottotitolazione e le audiodescrizioni anche alla programmazione dei canali tematici, con particolare riguardo all’offerta specificamente rivolta ai minori;
iii) tradurre in lingua dei segni (LIS) almeno una edizione al giorno di Tg1, Tg2 e Tg3, assicurando la copertura di tutte le fasce orarie;
iv) assicurare, entro 24 mesi dalla pubblicazione del presente Contratto nella Gazzetta Ufficiale, l’accesso attraverso le audiodescrizioni delle persone con disabilità visiva ad almeno i tre quarti dei film, delle fiction e dei prodotti audiovisivi di prima serata e ad avviare forme di sperimentazione per favorire l’accesso dei medesimi all’offerta degli altri generi predeterminati;
v) estendere progressivamente la fruibilità dell’informazione regionale;
vi) assicurare l’accesso delle persone con disabilità e con ridotte capacità sensoriali e cognitive all’offerta multimediale, ai contenuti del sito Rai, del portale Raiplay e dell’applicazione multimediale di Radio Rai, in collaborazione con enti, istituzioni e associazioni che operano a favore delle persone con disabilità;
vii) predisporre un piano di intervento per sviluppare sistemi idonei a favorire la fruizione di programmi radiotelevisivi da parte di persone con deficit sensoriali;
viii) attivare strumenti idonei per la raccolta di segnalazioni relative al cattivo funzionamento dei servizi di sottotitolazione e audiodescrizione, ai fini della tempestiva risoluzione dei problemi segnalati.

Non mancheremo di vigilare e di farci promotori del rispetto di queste determinazioni contrattuali, che non fanno altro che garantire il sacrosanto diritto delle persone con disabilità visiva di accedere e fruire dei servizi della radio e televisione di Stato, in linea con il dettato costituzionale e tenuto conto del versamento del canone in misura eguale a quella di qualunque altro cittadino.

Il web nella riabilitazione di ciechi e ipovedenti: il modello di “servizio su misura” proposto da Yeah

La cooperativa sociale veronese lo ha presentato al convegno nazionale di Prisma, dedicato alle nuove risorse per il recupero e il mantenimento di abilità e competenza nell’ipovisione

Perdere la vista non significa necessariamente perdere anche autonomia e qualità della vita. Le nuove possibilità di riabilitazione passano attraverso la tecnologia, sia con l’utilizzo diretto di strumenti (pc, tablet e smartphone), sia come veicolo di supporti di natura psicologica. È proprio il modello integrato di assistenza, informatica ed empatico-psicologica, quello proposto dalla cooperativa sociale Yeah nel corso del settimo congresso nazionale di Prisma, associazione no profit nata per favorire la ricerca scientifica nel campo della riabilitazione di persone ipovedenti, tenutosi a Firenze gli scorsi sabato e domenica, 17 e 18 marzo.

Tema del congresso, al quale hanno preso parte medici oftalmologi, ortottisti, ottici esperti in ipovisione provenienti da tutta Italia, era “Ipovisione 3.0 – risorse web, fissazione, corsi formativi e di aggiornamento”, proprio a sottolineare la terza frontiera della riabilitazione: dopo gli ausili ottici e quelli elettronici, le risorse web ed informatiche.

Yeah, cooperativa sociale veronese attiva da anni nel campo dell’accessibilità e fondata da Marco Andreoli e Fabio Lotti, è intervenuta nella sessione di domenica 17 mattina, dedicata a “Risorse web ed informatiche in ipovisione”, con una relazione dal titolo “Modello di supporto per l’apprendimento delle tecnologie via web”.

 

Il team di Yeah è composto da Marco Andreoli, esperto in disability studies, Fabio Lotti, educatore esperto in disabilità sensoriali, Arianna Elvironi, psicologa e psicoterapeuta, e Marta Andreoli, pedagogista ed assistente sociale. La cooperativa offre quindi consulenza, formazione ed assistenza a persone cieche, ipovedenti e ai loro familiari, sia nella sede di Verona, che a domicilio, che on line.

 

Cuore del modello riabilitativo che si avvale di Internet proposto da Yeah è la messa a disposizione non tanto di un “progetto”, quanto di una risorsa sempre disponibile, alla quale si può accedere dalla propria abitazione, con evidenti vantaggi per chi ha difficoltà negli spostamenti, fruendo sulla piattaforma web di un servizio fornito da personale qualificato, che ha oltretutto conoscenza diretta del mondo della cecità e dell’ipovisione.

Il metodo adottato da Yeah consiste nella presentazione di una panoramica degli ausilii esistenti e di quali obiettivi permettono di raggiungere, cui segue una fase di ascolto delle preoccupazioni, dei desideri e delle resistenze o difficoltà dei pazienti. Ad essi viene poi offerto un conforto ed un sostegno psicologico nelle loro motivazioni. Solo allora ha inizio il percorso vero e proprio, nel corso del quale i primi risultati raggiunti aumentano il desiderio di proseguire.

 

Scrivere sulla tastiera del pc con tecnica a dieci dita, organizzare file e cartelle, leggere documenti di word, gestire le e-mail, leggere quotidiani o ascoltare audiolibri, usare Skype. Queste sono alcune delle attività che imparano a svolgere i pazienti/utenti di Yeah. O ancora, gestire il proprio smartphone, scrivere e leggere messaggi, sfruttare i comandi vocali, conoscere la propria posizione, o usare applicazioni come scanner lettore di denaro, di etichette o codice a barre, chiamata di taxi, consultazione di orari di bus e treni.

I progressi conducono rapidamente ad una crescita dell’autostima e dell’autonomia personale, ad un migliore stato generale di salute e alla riattivazione di capacità personali, su tutte la costruzione di relazioni soddisfacenti sia personali che in ambito lavorativo.

La maggior parte dei servizi di Yeah sono stati offerti ad utenti della fascia “adulta”, tra i 36 e i 65 anni, seguiti dalle persone anziane (66-89 anni), ed in minore percentuale si sono rivolte a Yeah persone più giovani, tra i 10 e i 35 anni. Due le tipologie di utenti che si rivolgono alla cooperativa sociale veronese: chi ha perso o sta perdendo la vista e lentamente lo sta accettando, e chi ha perso invece la vista da tempo ma non ha trovato supporti adeguati in passato.

Il 23% dei supporti sono stati erogati in sede a Verona, il 38% a domicilio dell’utente ed il 39% online, dunque tramite Skype o telefono. I dati statistici rivelano inoltre come i due terzi di chi si rivolge a Yeah intraprenda un percorso che dura nel tempo, anziché fruire di consulenze singole in cui si esaurisce l’intervento.

L’assistenza che il team di Yeah offre è sia di natura tecnologico-informatica che empatica e psicologica. Questo perché l’uso delle tecnologie e la riabilitazione sono assai legate all’accettazione e alla presenza di un supporto che possa comprendere le difficoltà.

 

Ne sono nati percorsi di successo e storie positive: come quella di Bruno, giornalista cieco di 61 anni, che ora scrive articoli e realizza interviste con l’aiuto della sintesi vocale; o di Grazia, farmacista ipovedente di 51 anni, che ha ritrovato entusiasmo e fiducia per il proprio lavoro dopo aver imparato l’uso dello zoom e del contrasto elevato, e che ora riesce a consultare documenti e mail in ufficio. E molte altre ancora.

 

Contatti con i media
Mob. 349- 6303373
Mail.: ufficiostampa@progettoyeah.it
giovanni_salvatori@libero.it

 

Sommario rivista Voce Nostra n. 6 16-31 marzo 2018

Attualità (a cura di Flavio Vezzosi)
Uno sguardo in Europa (di Angela Pimpinella) Per forza di cose (di Antonio Russo) Un faro nella notte (di Sabina Santilli)
Medicina- Vitiligine, come si può curare?
In cucina- Cioccolato bianco

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Sommario rivista “Corriere Braille ” n. 12 22-28 marzo 2018

Sommario
Dignità e uguaglianza (di Mario Barbuto)
Braille… uno strumento essenziale (di Marina Valenti)
Crescere insieme… in Lombardia (di Maria Panariello)
Corso vela base per non vedenti
Vita Associativa (a cura di Vincenzo Massa)
Informatutto (a cura di Alessandro Locati)
Annuncio

 

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Sommario rivista “Il Progresso” n. 6 16-31 marzo 2018

Politica interna- Ecco, s’avanza il Quinto Stato (di Marco Damilano)
Attualità- La lezione inglese contro il femminicidio (di Erica Orsini)
Politica estera- L’omicidio che spaventa la Slovacchia (di Martin Ehl)
Attualità- Alessandra Dolci: «Senza l’aiuto dei cittadini non si vince sulla mafia» (di Elisa Chiari)
Scienza- Bersaglio tumore: prima parte (di Amelia Beltramini)

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Sommario rivista Il Corriere dei Ciechi n. 3 Marzo 2018

EDITORIALE

Dignità e uguaglianza
Mario Barbuto

70° COSTITUZIONE
Le Madri della Costituzione
Ermelinda Massa

ATTUALITÀ
Questione di cultura?
Luisa Bartolucci

Facciamoci vedere… con il Braille
Vincenzo Massa

Orientarsi fra i programmi elettorali
Carlo Giacobini

Le vie che portano le donne al vertice
Francesca Sbianchi

Inclusione e sviluppo

 

IPOVISIONE
Un nastro rosa per la prevenzione
Linda Legname

SOSTEGNO PSICOLOGICO
Crescere insieme… in Toscana e Umbria
Maria Panariello

STORIE DI VITA
Oltre le convenzioni
Daniela Bucci e Stefano Borgato

RUBRICHE
L’Unione in movimento
Eugenio Saltarel

A lume di legge
Franco Lepore

Il Lavoro fa per me!
Stefano Tortini

Occhio alla ricerca
Andrea Cusumano
La famiglia dell’Unione
Franco Lisi

Segnalibro
Renato Terrosi