SlashRadio Web: Palinsesto della settimana dal 6 al 10 Agosto 2018

Con il mese di Agosto le nostre trasmissioni subiranno alcune variazioni: nella settimana dal 6 al 10 di Agosto, dopo Almanaccando, in onda come di consueto alle 9 in punto ed il Meteo, potrete ascoltare, alle 9.30, una versione estiva di Spotlight, con notizie, consigli per trascorrere al meglio l’estate e buona musica.
La rassegna stampa con il consueto approfondimento e l’ospite quotidiano tornerà a farvi compagnia a partire da Lunedì 3 settembre; anche UICICOM la nostra trasmissione dedicata a quanto viene fatto dalle sezioni e consigli regionali si prenderà una breve
pausa.
Slashbox andrà in onda in versione light e inizierà alle 16.00, per concludersi alle 17.30.

Vi segnaliamo per ciò che concerne il nostro contenitore pomeridiano:

Martedì 7 agosto potrete ascoltare a partire dalle 16.00 alcune interviste realizzate da Chiara Maria Gargioli, nel corso delle quali saranno presentati libri, dei quali la redazione vi consiglia la lettura sotto l’ombrellone, o in montagna, od ovunque voi siate. Si tratta dell’intervista con lo scrittore Enrico Galiano che illustrerà il suo libro “Tutta la vita che vuoi” Garzanti editore.
Trama: Ci sono attimi che contengono la forza di una vita intera. Ci sono attimi così pieni da sembrare infiniti. E’ un susseguirsi di quei momenti che Filippo vive il giorno in cui per la prima volta riesce a rispondere al professore di chimica che lo umilia da sempre. Appena fuggito da scuola vuole solamente raggiungere Giorgio, il suo migliore amico, che davanti alla chiesa si sta domandando perché non sia ancora riuscito a piangere al funerale di suo fratello. In una macchina che non potrebbero guidare senza patente, sono solo due adolescenti. Ma sono in lotta contro il mondo da cui non vogliono più essere sopraffatti. Mentre sono fermi in un parcheggio, arriva verso di loro una ragazza che corre a perdifiato. E’ Clo che ha appena rubato un telefonino, perché quello è il suo modo di spezzare la pioggia che sente dentro. Basta uno scambio di sguardi e i tre si capiscono, si riconoscono, si scelgono. Non servono tante parole. La voglia di vivere che portano dentro è palpabile. La voglia di cambiare è impressa nei loro volti. E allora è quello il momento giusto per fare tutto ciò che non hanno mai avuto il coraggio di fare. E Clo sa come aiutarli. Basta scrivere su un biglietto cosa potrebbe renderli felici. Così il buio intorno è un po’ meno scuro e lascia filtrare piccoli spicchi di luce. Lei ha lo zaino pieno di motivi per cui essere grati alla vita, come le nuvole quando sembrano panna o l’odore della carta di un libro nuovo. Ora spetta a Giorgio e Filippo trovare il loro motivo speciale per cominciare a vivere senza forse, senza dubbi, senza incertezze. Ma non sempre chi ci è accanto è sincero del tutto. Clo non riesce a condividere con loro la sua più grande speranza per il futuro. Perché a volte si è troppo giovani per capire che esiste qualcuno pronto ad ascoltare. Perché a volte ci sono segreti che non si è pronti a rivelare. Per farlo si deve ammettere che non bisogna temere l’arrivo della felicità per toccarla davvero.
L’esordio di Enrico Galiano, Eppure cadiamo felici, è stato il libro rivelazione del 2017: dopo aver dominato le classifiche è ora in corso di pubblicazione in diversi paesi europei e ne sono stati acquisiti i diritti cinematografici. Il plauso di stampa e lettori è stato unanime e l’autore è sempre più un «professore celebrità» in rete. Nel suo nuovo romanzo i tre protagonisti parlano di loro stessi, delle loro paure, delle loro speranze e imparano che per sentirsi vivi c’è solo una cosa da fare: mettersi in gioco, rischiare qualcosa di vero.

A seguire sarà il turno di un attore, sceneggiatore e scrittore Francesco Apolloni che si è “Perso a Los Angeles” in che senso? Ascoltateci e lo scoprirete.
Trama : “A Los Angeles quasi tutti hanno un cane. Forse perché si sentono soli… è una città di orfani… milioni e milioni di angeli in pena, tutti disperatamente bisognosi di amore. E tutta questa pena per un attimo l’ho sentita mia, e mi è sembrato finalmente di essere a casa”
Lasciato dalla fidanzata e licenziato nello stesso giorno, Alberto, giovane chef romano, si ritrova a dover reinventare la sua vita da zero. Proprio nel momento in cui aveva deciso di andare a vivere da solo, allontanandosi da una madre che per lungo tempo era stata il suo unico punto di riferimento. Un ruolo che lei – Laura, come spesso Alberto la chiama, evitando il più affettuoso “mamma” – aveva ricoperto con qualche difficoltà, persa tra un amore passeggero e una sessione di meditazione. Quando, poche settimane dopo, anche lei viene improvvisamente a mancare, il giovane sprofonda in un abisso di rabbia e di cose non dette. Messo in valigia ciò che Laura gli ha lasciato in eredità – la sua cartella clinica, un mattarello e una confezione di Zaleplon – decide di partire per Los Angeles alla ricerca di suo padre, di cui possiede poche e frammentarie notizie. Così, poco a poco, mentre ricostruisce con fatica i contorni di una figura paterna per troppo tempo esistita solo nella sua immaginazione, una nuova consapevolezza si fa strada nella sua mente e perfino l’obiettivo di una vita – la ricerca della ricetta perfetta – si rivela, all’improvviso, come un’epifania. Sullo sfondo della città simbolo del sogno americano, che non manca tuttavia di mostrare il suo lato più oscuro e bizzarro, Perso a Los Angeles è un viaggio straordinario alla ricerca di sé stessi, un romanzo di formazione che ha come obiettivo ultimo la conquista della felicità.
Francesco Apolloni è regista di teatro e di cinema, scrittore, sceneggiatore e attore. Il suo primo film di successo è stato La verità, vi prego, sull’amore! Il film Fate come noi è risultato vincitore al Festival di Giffoni, ed è stato insignito del Globo d’Oro della stampa estera e del Prix du Jury Villerupt.

Mercoledì 8, sempre con inizio alle ore 16.00, sarà la volta delle vostre playlist: questa settimana potrete proporre le vostre canzoni per l’estate e le cosiddette canzoni brutte, sarà uno spazio dedicato ai ricordi ed al sorriso;

Giovedì 9 faremo tutti insieme il punto su questo lungo anno di programmazione, facendovi riascoltare piccoli spezzoni delle interviste più significative e commentando questi mesi trascorsi insieme.

Naturalmente non mancherà la buona musica e potrete ascoltare diversi contributi interessanti sia di sera, che nel fine settimana.

Le trasmissioni saranno condotte da Luisa Bartolucci e Chiara Maria Gargioli.

Gli ascoltatori, che invitiamo a partecipare con quesiti e contributi, potranno, come di consueto, scegliere diverse modalità di intervento:
– Tramite telefono contattando durante la diretta i numeri: 06-69988353, o 06 679 17 58
– Inviando e-mail, anche nei giorni precedenti le trasmissioni, all’indirizzo: diretta@uiciechi.it
– Compilando l’apposito modulo di Slashradio.

Per ascoltare Slashradio sarà sufficiente digitare la seguente stringa:http://www.uiciechi.it/radio/radio.asp
Oppure accedere alla nostra app Slash Radio Web di Erasmo di Donato, che vi invitiamo a scaricare, onde averci sempre con voi!

Il contenuto delle trasmissioni verrà pubblicato:
Sul sito dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti all’indirizzo http://www.uiciechi.it/ArchivioMultimediale
sulla pagina Facebook Slash Radio Web sulla quale andremo anche in diretta, in radiovisione
ed alla quale vi invitiamo a mettere il vostro like onde divenire nostri followers, grazie.

Possono o devono, di Mario Barbuto

La legislazione italiana sulla disabilità, si sente dire spesso, è forse una delle più avanzate d’Europa per la specificità degli argomenti, a seconda delle patologie di cui si parla. Un titolo di benemerenza, dunque, se non si creassero contraddizioni nei modi di ottemperare agli obblighi che la legge impone.
Per riflettere insieme a voi sulla sindrome del “possono o devono”, ho scelto due articoli della legge 107 del 24 giugno 2010 che riconoscono la sordocecità come una disabilità specifica. L’articolo 4 della legge in questione che tratta di interventi per l’integrazione e il sostegno sociale delle persone sordocieche, chiude con la seguente affermazione: “devono tenere conto delle misure di sostegno specifico necessarie per la loro integrazione sociale”. Per le risorse finanziarie, per la realizzazione di progetti individuali per le persone sordocieche, il riferimento legislativo è la legge 328 del 2000, l’articolo 14. Ineccepibile è il legislatore che individua come offrire risposte individualizzate per questa disabilità.
Estrapoliamo per un attimo quel “devono” perché il significato di questa parola, “essere obbligati, tenuti a fare”, ci dà la misura di come il legislatore vuole che le istituzioni si comportino al cospetto di una persona sordocieca.
Fin qui tutto bene perché anche sulle risorse da destinare la legge è molto chiara.
Osserviamo ora come cambia la lettura dell’intero provvedimento quando passiamo all’articolo 5.
In questo caso, parlando del compito delle regioni, il legislatore afferma che: “le regioni possono individuare specifiche forme di assistenza individuale ai soggetti sordociechi, con particolare riferimento alla fornitura di sostegno personalizzato mediante guide-comunicatori e interpreti”.
Interessanti gli strumenti individuati per rispondere alle esigenze dei sordociechi ma, alla parola regioni, segue il verbo “possono”, facoltà di fare secondo la propria volontà.
Ecco il punto di rottura e di discriminazione che nella legislatura italiana campeggia molto spesso: offrire a un organismo dello Stato la facoltà di decidere se rispondere o meno ad esigenze particolari come nel caso delle persone affette da disabilità.
L’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti ha condotto numerose azioni rivendicative sin dalla sua nascita, il 26 ottobre 1920, per affermare i diritti delle persone cieche e, fino ad un certo punto della sua storia, le cose sono andate bene perché, oltre al diritto, si era costruita anche una sensibilità sociale in favore di questa categoria.
I tempi, poco alla volta, sono mutati e con essi, anche gli atteggiamenti di una parte della società e della politica le quali tendono sovente a scaricare sulle persone con disabilità le varie ondate di crisi, come quella globale del 2007. Appoggiate da una parte della stampa, queste teorie si sono consolidate in base al messaggio che una persona con minorazioni sarebbe da considerare privilegiata, perché godrebbe di una specifica indennità che inciderebbe in modo rilevante sul deficit della finanza pubblica.
Ritornando alla 107 del 2010, qualcuno si è mai chiesto cosa vuol dire vivere la propria vita solo grazie all’ausilio di guide, comunicatori o interpreti?
Evitando vittimismi, che non ci appartengono, non riusciamo a concepire come la dignità e la libertà di un minorato della vista, di un sordocieco o di una persona con disabilità in generale debba essere legata alla facoltà decisionale di enti territoriali. Di fatto si afferma che, le persone in difficoltà, devono superare un ulteriore giudizio, dopo quello della commissione medica e non solo, prima che venga loro riconosciuto il Diritto di vivere in modo dignitoso. Questo esame, che la legge impone alle regioni e agli enti territoriali, come criteri valutativi avrà la simpatia, il colore politico, la capacità di manifestare il bisogno o quella di alzare la voce.
Queste sottigliezze di sostituzione del verbo da un articolo all’altro di una legge, trasformano in maniera rilevante il valore e i benefìci della legge stessa.
Abbiamo preso come esempio la legge 107/2010 per riallacciarci alla prima giornata nazionale del sordocieco, ma in tante leggi che ci riguardano, l’uso dei verbi “possono” e “devono” è ugualmente presente ed è per questo che i processi di sviluppo, nella gestione della problematica delle disabilità, subiscono battute d’arresto che rallentano o annullano il beneficio per coloro che ne fanno legittima richiesta.
Il nostro impegno principale dovrà incentrarsi nel recupero dei ritardi creati dalla legislazione, allorquando demanda ad altri, e in particolare agli enti locali, la facoltà di decidere di noi.
Non accetteremo proclami perché partiamo dalla consapevolezza che anche noi dovremo fare la nostra parte per contribuire ad uno sviluppo più omogeneo della società.
Non saremo in posizione passiva ma pronti a rispondere con azioni adeguate per conquistare quel Diritto a partecipare alla costruzione di una nuova inclusione sociale e solidale.
Chiediamo di cambiare rotta sull’esercizio dei Diritti affinché, dal centro alla periferia, nelle leggi e nei comportamenti in favore delle persone con disabilità, non venga mai posta in discussione la pari dignità, per offrire a tutti, sempre, le pari opportunità.

Palinsesto SlashRadioWeb dal 30 luglio al 3 Agosto 2018

Nella settimana dal 30 luglio  al 3  Agosto,  come di consueto le nostre trasmissioni avranno inizio  alle 9.00, con “Almanaccando”.

A seguire, alle 9.30, Spotlight, notizie in primo piano: nel corso del programma in onda dal lunedì al venerdì si è  soliti offrire  ai nostri ascoltatori una rassegna stampa ragionata di periodici e quotidiani, con approfondimenti di temi di stretta attualità e anche di settore, quali: sport, cultura, cinema, teatro, libri, politica estera, politica interna, cronaca e molto altro, resi possibili grazie alla partecipazione di giornalisti, opinionisti, personalità del mondo della politica, dello spettacolo e della cultura.

Per gli appuntamenti della mattina vi segnaliamo: martedì 31 luglio la partecipazione del prof. antropologo Marino Niola, che ci parlerà della sua nuova rubrica per l’estate sulle pagine de LaRepubblica; mercoledì Marco Fratini, giornalista de La7, ricorderà insieme a noi  Sergio Marchionne; venerdì spazio agli eventi con Nadia Baldi che  presenterà la rassegna “Segreti D’Autore”.

Vi rammentiamo  mercoledì  1 Agosto  con inizio alle ore 10.30  il consueto appuntamento con UiciCom, la rubrica dedicata   alle  attività dell’Uici sul territorio

 

Vi segnaliamo questa settimana, per ciò che concerne le trasmissioni pomeridiane:

 

Martedì  31 Luglio  il nostro consueto contenitore pomeridiano  inizierà con l’approfondimento  di un fenomeno televisivo, la nuova serie trasmessa sulla RAI “The Good Doctor” il medical drama con protagonista un dottore affetto dalla sindrome di Savant. Il giornalista Alessandro Buttitta di TvZap esporrà il suo punto di vista su questo successo inaspettato.

Alle 16.00 torna a trovarci lo scrittore e sceneggiatore Mario Falcone per presentare il suo ultimo libro “Lo Chef degli Chef” Meridianozero editore.

Trama:

I libri di cucina affollano gli scaffali delle librerie e sono tra i più venduti degli ultimi anni; non c’è orario in cui non passi in tv un contest, un talent o un quiz basato sull’arte della gastronomia; i più noti chef italiani prestano il volto a pubblicità di ogni genere, da prodotti alimentari di dubbia qualità (patatine, pollami, paste, e chi più ne ha più ne metta) a complementi di arredo domestici. Ma cosa succederebbe se un folle, per fama o nel nome di un insano ideale risanatore, decidesse di mettere fine a tutto questo? E quello che immagina Mario Falcone in “Lo Chef degli chef”, un romanzo che non potrebbe avere un tema più attuale di quello della cucina e che presenta tutti gli ingredienti del thriller classico: la figura di un serial killer lucido e geniale, l’indagine della polizia che porta alla risoluzione del caso, una lista di personaggi ben congeniati, uno stile asciutto e incalzante, il colpo di scena finale. Completa l’opera una conoscenza approfondita del genere cinematografico, con incursioni mirate nelle scene e nel linguaggio della black comedy tanto cara, ad esempio, ai fratelli Ethan e Joel Coen. Un libro, quindi, che anche grazie al finale aperto si rende adatto a un eventuale sequel…

Mario Falcone, è nato a Messina. Tra gli sceneggiatori più noti in Italia, ha firmato alcune delle fiction televisive di maggior successo come Padre Pio, Ferrari, Cuore, La guerra è finita, De Gasperi, Einstein e Anita Garibaldi. Attualmente è impegnato nella sceneggiatura di Francesco, per la regia di Liliana Cavani. Ha esordito nella letteratura con il romanzo L’alba nera (Fazi editore 2008). A seguire Un’amara verità. Lo Chef degli Chef è il suo terzo romanzo.

Mercoledì 1 Agosto Slashbox  intervisterà   il Presidente del Centro Regionale S. Alessio Margherita di Savoia  per i Ciechi  Dott. Amedeo Piva e il Presidente del Consiglio Regionale del Lazio della nostra associazione Sig. Claudio Cola, con i quali ci soffermeremo sulle attività del centro e non solo. A seguire  insieme ad alcuni dei nostri ascoltatori  parleremo di vacanze accessibili.

Giovedì 2 Agosto  tornano i libri! Slashbox   in apertura  presenterà l’ultimo lavoro della  scrittrice Michela Schintu “Dammi solo un giorno”.

Trama: Davanti a una tragedia la famiglia dovrebbe restare unita e affidarsi l’uno al conforto dell’altro, però non va sempre in questo modo. Stella lo ha sperimentato sulla sua pelle e ne è rimasta sconvolta. Dopo la morte della sorella, il contemporaneo tradimento del fidanzato e il successivo divorzio dei genitori, ora lei non vuole più legarsi a nessuno. Il suo obiettivo è rifugiarsi tra i libri e curare il cuore spezzato della madre, ma un incontro non proprio casuale farà vacillare i suoi propositi.

Ivan è il migliore amico di suo fratello e sogna un futuro con la musica. La conquisterà con la sua voce e la sua chitarra ma, si sa, i sentimenti non hanno sempre la meglio. Così, quando Stella uscirà dalla sua vita senza troppe spiegazioni e dopo una telefonata non proprio chiarificatrice, lui, che ha un conto in sospeso con l’abbandono, non riuscirà a reagire e la lascerà andare. Qualche anno dopo Ivan e Stella si incontreranno di nuovo, ma potrebbe essere tardi…

Un romanzo che ci ricorda che ci sono cose come l’amicizia e l’amore da tenere strette mentre la vita scorre via e che rinunciare ai propri sogni significa rinunciare a se stessi. Una storia dove ognuno dei personaggi ha qualcosa da raccontare e ci spinge a riflettere su come il tempo sia un lusso che non va sprecato, perché non sappiamo mai quanto ne abbiamo a disposizione.

 Michela Schintu, di origine sarda, scrive ogni volta che ha un attimo di tempo. La perdita della vista, avvenuta all’età di due anni, non le impedisce di descrivere in maniera dettagliata ambienti e tratti somatici senza mai rinunciare ai colori mentre, la sua laurea in psicologia, la aiuta a scandagliare con ironia l’enigmatico mondo dell’animo umano. Ha esordito nel 2013 con Gioca Col Destino, disponibile sul KDP di Amazon, seguito da Vola Più In Alto Che Puoi (2015) e Le Stelle Si Accendono La Sera (2017) editi da Europa Edizioni. Vive a Bologna con il marito e i due figli.

A seguire spazio alla tecnologia con Giuseppe  Fornaro della Commissione Nazionale Ausili e Tecnologie e gli sviluppatori della Ios Apple Developer Academy – Federico II Università – unofficial. Si parlerà di tre nuove applicazioni realizzate per i disabili visivi e presentate presso la sezione Uici di Napoli lo scorso 19 luglio.

Le trasmissioni saranno condotte da Luisa Bartolucci e Chiara Maria Gargioli.

 Gli ascoltatori, che invitiamo a partecipare con quesiti e contributi, potranno, come di consueto, scegliere diverse modalità di intervento:

– Tramite telefono contattando durante la diretta i numeri: 06-69988353, o 06 679 17 58

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Il contenuto delle trasmissioni verrà pubblicato:

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sulla pagina Facebook Slash Radio Web sulla quale andremo anche in diretta, in radiovisione ed alla quale vi invitiamo a mettere il vostro like onde divenire nostri followers.

Si pregano le nostre strutture provinciali di dare la massima diffusione al presente comunicato, nonché di favorire la creazione di folti gruppi di ascolto.::

Rubrica di SlashRadio “Chiedi al presidente”, di Mario Barbuto

Il prossimo appuntamento con questa nostra rubrica di dialogo diretto è fissato per Mercoledì 25 lugliodalle 16.30 alle 17.30, su SlashRadio.

Durante la trasmissione, nel mio ruolo di Presidente Nazionale, risponderò in diretta a tutte le domande che gli ascoltatori vorranno rivolgermi, su tutti gli argomenti che riguardano la vita associativa.
Le domande, come al solito, saranno libere, dirette e senza filtri e potranno toccare tutti gli aspetti della nostra attività associativa e tutti i temi concernenti la vita dei ciechi e degli ipovedenti italiani.
Pur senza voler porre limiti al dialogo, mi piacerebbe affrontare importanti argomenti quali la gestione del Fondo di Solidarietà, la quota della tessera e l’organizzazione delle celebrazioni del nostro centenario per il 2020.
Le modalità di contatto per indirizzare le domande o intervenire in trasmissione, sono:

– email, all’indirizzo
chiedialpresidente@uiciechi.it

– modulo web, all’indirizzo
http://www.uiciechi.it/radio/radio.asp

telefono, durante la diretta, ai numeri
06 6998-8353 / 06 6791-758

Vi attendo numerosi per continuare il nostro meraviglioso dialogo mensile.

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Mario Barbuto eletto Presidente del Fid – Comunicato stampa

Roma, 12 luglio 2018. Da oggi il Forum Italiano sulla Disabilità (FID) ha il suo nuovo Presidente nella persona di Mario Barbuto, eletto all’unanimità da tutte le associazioni aderenti. Mario Barbuto è Presidente dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti dal 2014 e componente del Direttivo dell’Unione Europea dei Ciechi (EBU) dal 2015.
Vincenzo Falabella e Franco Bettoni, Presidenti della FISH e della FAND, esprimono soddisfazione per l’elezione di Barbuto, che ha trovato un consenso unanime, anche oltre gli schemi organizzativi e procedurali del Forum.
I due Presidenti auspicano che possa proseguire una stagione feconda di collaborazione tra tutte le associazioni della disabilità, anche in vista del recepimento da parte del Governo italiano di importanti direttive europee che toccano molto da vicino la vita quotidiana di milioni di persone disabili, quali la direttiva sull’accessibilità dei siti web, in particolare della Pubblica Amministrazione, il Trattato di Marrakech sull’accessibilità ai libri e alla cultura, il Regolamento sulla mobilità indipendente nel trasporto ferroviario.
Al nuovo Presidente Mario Barbuto, gli auguri più sinceri di buon lavoro da parte di tutte le associazioni del Forum Italiano sulla Disabilità.

Palinsesto di SlashRadioWeb dal 16 al 20 luglio 2018

Nel periodo dal 16  al 27  luglio,  come di consueto, nei giorni dal lunedì al venerdì le nostre trasmissioni avranno inizio  alle 9.00, con “Almanaccando”
A seguire, alle 9.30, Spotlight, notizie in primo piano: nel corso del programma in onda dal lunedì al venerdì si è  soliti offrire  ai nostri ascoltatori una rassegna stampa ragionata di periodici e quotidiani, con approfondimenti di temi di stretta attualità e anche di settore, quali: sport, cultura, cinema, teatro, libri, politica estera, politica interna, cronaca e molto altro, resi possibili grazie alla partecipazione di giornalisti, opinionisti, personalità del mondo della politica, dello spettacolo e della cultura.
A tal proposito vi segnaliamo l’intervista a Filippo Lorenzetti che ha scritto “Il Paese più sportivo del Mondo”, martedì 17 luglio alle ore 10.00 e ce ne parlerà.
Vi rammentiamo  mercoledì  18 luglio  con inizio alle ore 10.30  il consueto appuntamento con UiciCom, la rubrica dedicata alle attività della nostra associazione sul territorio
Vi segnaliamo per ciò che concerne le trasmissioni pomeridiane:
Martedì 17 luglio alle ore 15.10 sarà nostra ospite Stefania Cavalieri con la quale parleremo di moda mare: quali gli indumenti più cool della stagione? A seguire sarà un grande piacere parlare di libri insieme a Rossella Lazzari che ci consiglierà le letture per un’estate all’insegna del relax e della narrativa. Concluderemo la puntata con la playlist di Noria Nalli: quali canzoni e autori tirerà fuori dal baule dei ricordi?
Mercoledì 18 luglio in apertura avremo Eugenio Saltarel, il terzo componente dell’ufficio di presidenza nazionale che relazionerà, come di consueto, su quanto discusso nella riunione della Direzione Nazionale di giovedì 12 luglio 2018. A seguire sarà con noi Luca Bertolotti autore del libro “La bambina Falena” edito Garzanti.
Trama Greta ha poco più di vent’anni e un buco nero nel proprio passato. Da piccola è apparsa dal niente sulla spiaggia di un paese della riviera spezzina e nessuno ha mai capito di chi fosse figlia. L’hanno trovata zuppa e arrabbiata che urlava al mare, poi niente, nessuno l’ha reclamata. Dopo qualche passo falso, ad adottarla e crescerla lontano nell’hinterland milanese è una famiglia con due genitori che sembrano quasi fratelli. Ha studiato, mollato gli studi, si è impiegata e ripiegata sui soliti lavori di chi una strada vera e propria non è riuscito a trovarla. Soffre di una sindrome rara, qualcosa che non uccide, ma che ogni giorno le ricorda che c’è un errore nel suo DNA, un difetto di fabbricazione. Se solo sapesse chi l’ha fabbricata, potrebbe almeno chiedere conto. Un autunno, quando le cose sembrano arrivate a uno stallo, torna su quella spiaggia e si mette in cerca del “buco” da dove è spuntata anni prima, si inerpica per una collina e scopre una casa nel bosco, ma oltre le mura di marzapane, a fare compagnia alla strega, potrebbe nascondersi un orco. Nel suo misterioso romanzo d’esordio “La bambina falena”, Luca Bortolotti propone una rilettura delle fiabe dei fratelli Grimm, interpretate da una voce narrante ironica e malinconica: la protagonista, una misteriosa bambina venuta dal mare, guida il lettore alla scoperta di una storia dove fantasia e coraggio sono la stessa cosa, un’arma per sconfiggere le proprie paure… – Su ilLibraio.it un estratto Quando, in un giorno d’aprile, sulla spiaggia di San Michele Arcangelo spunta una bambina che sembra essere stata recapitata dalle onde del mare, nessuno sa come sia possibile: la piccola deve avere all’incirca tre o quattro anni, è bagnata fradicia e miracolosamente non è affogata, ma dei suoi genitori non c’è traccia. Vengono mobilitati elicotteri e sommozzatori, ma dei genitori neanche l’ombra. La bambina, a sua volta, non sa spiegare cosa le sia successo e non riesce a pronunciare correttamente il suo nome; Glete, dice. Viene chiamata Greta. È una storia affascinante quella di Greta: misteriosa, nel suo avere origine da un punto imprecisato nel tempo e nello spazio, per poi essere accolta in casa da Alfredo, “vitale e brutto come un pesce siluro”, e dalla moglie Vittoria, che muore poco dopo, lasciando la bambina con il suo nuovo papà. Nel tempo, Greta cresce, studia, lascia gli studi, lavora, ma non riesce a lasciarsi alle spalle il mistero delle sue origini, un segreto che rimane ignoto a lei stessa e che non riesce a levarsi di dosso, proprio come quella piccola anomalia del suo DNA, la sindrome di Ehlers-Danlos, che sembra messa lì apposta per ricordarle che lei è diversa.
La ragazza falena (Fandango) è il romanzo d’esordio di Luca Bertolotti, milanese, classe ’77. L’autore, che vive in Brianza, dimostra una scrittura priva di incertezze. Nel rielaborare alcuni classici per l’infanzia, la sua prosa è caratterizzata da una voce narrante ironica, con qualche venatura di malinconia.
A concludere il pomeriggio di SlashBox sarà un altro autore Paolo Marcacci, che ci parlerà di un personaggio sportivo intramontabile che ha delineato nel suo ultimo libro:  Niki Lauda, l’uomo e la macchina Kenness editore.
Trama: Chi è stato davvero Niki Lauda? E’ stato il pilota per antonomasia, nella storia della Formula Uno; il campione in grado di scendere a patti con il rischio assoluto, padroneggiandolo e dominandone (quasi) tutti gli imprevisti, grazie non soltanto a una classe eccelsa, ma anche e forse soprattutto alla capacità, rarissima anche tra gli assi del volante di ogni epoca, di contemplare, ogni volta che si è calato nell’abitacolo di una monoposto, tutti i fattori e le varianti che potevano incidere sull’esito di una Gran Premio e, di conseguenza, di un Campionato del Mondo. Più unica che rara, inoltre, la sua capacità di mettere a punto la vettura, della quale riusciva a sentire, quasi fisicamente, ogni componente, riuscendo a ottimizzarne il rendimento con i suoi suggerimenti, che i meccanici ascoltavano come se provenissero da un oracolo. Spietato con se stesso ancor prima che con i suoi avversari, Lauda viene raccontato in maniera calda e appassionata, in una parabola sportiva ed esistenziale che compie il suo giro di boa attorno al gravissimo incidente del Nürburgring del 1976, dopo il quale è come se il campione austriaco avesse iniziato un’altra carriera, in una nuova vita, con un secondo volto.
Paolo Marcacci nasce a Roma il 16 marzo 1972. È insegnante di lettere e giornalista sportivo, ha scritto numerosi libri dedicati allo sport trai quali ricordiamo : Villeneuve, il cuore e l’asfalto (2018); George Best, un nome un destino (2017).
Giovedì 19  luglio in apertura la componente della Direzione Nazionale, dott.ssa Katia Caravello presenterà il nuovo numero del Corriere dei Ciechi. A seguire presenteremo insieme alla scrittrice Federica Bosco il suo nuovo romanzo “Mi dicevano che ero troppo sensibile” edito Vallardi.
Trama: «Ho sempre saputo di essere troppo sensibile. Fin da quando ero piccola mi accorgevo di non percepire le cose come gli altri bambini, ma di sentirle in maniera molto più profonda, intensa, lacerante, da qualche parte fra il cuore e la pancia. Però non riuscivo a esprimerle in nessun modo…» È così che Federica Bosco ci introduce tra i chiaroscuri di un universo ancora sconosciuto, spesso trascurato persino dalla psicologia e dai tanti specialisti che dovrebbero occuparsi delle mille sfumature dell’animo umano. Un universo popolato da creature particolarmente ‘frangibili’, dotate di antenne che percepiscono con la potenza di radar le gioie e il dolore altrui, che si sentono diverse dai più, e spesso a disagio, che temono i rumori e qualunque stimolo violento, che si definiscono certamente ‘difficili’, ma anche creative, generose ed empatiche. Insomma, creature ipersensibili. Ed è nel loro mondo segreto, tra le sfumature di personalità complesse e affascinanti, tra idiosincrasie e virtù, che ci porta per mano una delle scrittrici italiane più amate, firmando un libro che è insieme un manuale e un’intima confessione, capace di dare a chi fino a oggi si è sentito solo e incompreso
Federica Bosco, scrittrice e sceneggiatrice, ha al suo attivo una ricca produzione di romanzi e vari manuali di self-help. È stata finalista al premio Bancarella 2012 e il suo romanzo Pazze di me è diventato un film diretto da Fausto Brizzi.
Nella settimana dal 23  al 27  luglio,  come di consueto le nostre trasmissioni avranno inizio  alle 9.00, con “Almanaccando”. A seguire, alle 9.30, Spotlight, notizie in primo piano.
Vi rammentiamo  mercoledì  25  luglio  con inizio alle ore 10.30  il consueto appuntamento con UiciCom, la rubrica dedicata  alle  attività dell’Associazione sul territorio
Vi segnaliamo per ciò che concerne le trasmissioni pomeridiane:
Martedì 24  luglio alle ore 15.10 sarà nostra ospite la scrittrice Chiara Parenti autrice del libro “Per lanciarsi dalle Stelle” Garzanti .
Trama: Dopo la Voce nascosta delle pietre, Chiara Parenti torna a far emozionare i suoi lettori con Per lanciarsi dalle stelle, una storia che sprona al coraggio, alla pienezza della vita. Sole si sente abbandonata. La sua amica Stella è partita per Parigi e probabilmente non la rivedrà mai più. Stella ha sempre avuto coraggio di affrontare i suoi sogni, mentre Sole non riesce a rischiare. Ma la sua amica le ha lasciato una sorta di testamento esistenziale prima di salutarla: chiede a Sole di compiere per cento giorni, ogni giorno, un gesto che la spaventi, che le faccia battere il cuore, che altrimenti non farebbe mai. Sole guarda e riguarda la lettera di Stella e inizialmente non capisce perché l’amica le chieda tanto, anche perché il furioso litigio che le due hanno avuto prima della sua partenza, è un peso che le grava sul cuore. È così che Sole decide di accettare la sfida e affronta la paura, la stessa che le ha impedito di iscriversi all’università o di dare il primo bacio della sua vita. Il nuovo percorso della ragazza ha inizio e la vedrà sfidare moltissime paure: si lancia con il paracadute, strilla sulle montagne russe, fa un viaggio a Parigi, attraversa un bosco sotto il cielo stellato. Ad aiutarla c’è Samantha, un’adolescente che sta vivendo tutte le sue paure. Sole si rispecchia nel suo sguardo impaurito e inizia un percorso di riabilitazione emotiva che la condurrà verso il suo timore più grande, abbandonarsi all’amore. Per lanciarsi dalle stelle è una favola che sprona a vivere i sogni con la consapevolezza della caducità della vita e della sua imprevedibilità.
Chiara Parenti (1980) è nata a Lucca dove vive con il marito, il figlio, due gatti, due pesci rossi e una tartaruga. Laureata in filosofia, è giornalista pubblicista e lavora nell’ambito della comunicazione. Ama disegnare, leggere e viaggiare. Adora anche parlare di sport. La sua frase preferita è: «Il mese prossimo mi iscrivo in palestra». Il suo sito è: www.chiaraparenti.com
A seguire Ana Pelaez Narvaez, la prima donna disabile eletta nel Comitato Onu Cedaw (Comitato delle Nazioni Unite per l’eliminazione della discriminazione contro le donne). Ana Pelaez Narvaez è una forte sostenitrice delle circa 600 milioni di donne con disabilità in tutto il mondo. Attualmente è vicepresidente del Forum europeo della disabilità e presidente del suo comitato femminile. Ha lavorato per 7 anni nel Comitato per i diritti delle persone con disabilità Onu ed è stata il suo punto di riferimento per le questioni di genere. Ha partecipato alla delegazione ufficiale spagnola che ha preso parte alla fase finale di stesura della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità. Ha sostenuto i diritti delle donne per oltre 20 anni, consigliando i governi, la società civile e altre organizzazioni.
Mercoledì 25  luglio segnaliamo tra l’altro la consueta rubrica Chiedi al Presidente durante la quale sarà possibile porre quesiti al Presidente Nazionale dott. Mario Barbuto a partire dalle ore 16.30. Per ulteriori dettagli rimandiamo all’apposito comunicato.
Giovedì 26 luglio avremo con noi due scrittori. Alle ore 15.10 Enrico Carlini che presenterà il suo libro “Schegge di Verità” StreetLib editore.
Trama: La vicenda si svolge a Rimini nell’estate del 1989. Due operai della manutenzione scoprono per caso alcuni cadaveri sepolti nei pressi di un torrente. Tra i poliziotti giunti sul posto per indagare c’è anche Mirco Spadari, un ex anarchico che ha partecipato al Movimento Studentesco del ’77 a Bologna. L’indagine per lui sarà l’occasione per fare un viaggio a ritroso nel tempo assieme agli amici e ai compagni di lotta della sua giovinezza. Un tuffo nel passato segnato non solo dalla nostalgia, ma anche dalla volontà di capire le ragioni della fine dei movimenti di protesta e l’inizio della crisi della democrazia italiana. “Schegge di verità” è allo stesso tempo un noir e un ritratto generazionale le cui vicende, investigative e non, si estendono idealmente lungo un arco temporale di oltre quarant’anni, dal 1977 fino a oggi.
Enrico Carlini nasce a Riccione il 25/07/1969; dopo aver conseguito la maturità scientifica, decide di iscriversi presso la facoltà di Storia e successivamente di Scienze dell’Informazione, laureandosi quindi in due ambiti diversi presso l’Ateneo bolognese, ente per cui lavora in qualità di informatico.
Alle ore 16.10 ci collegheremo con Amedeo Bagnasco autore del libro “La scelta dei segreti”  Promediacom editore.
Trama: “La scatola dei segreti – Anacapri nei tuoi occhi”. La storia, interamente ambientata ad Anacapri, coniuga la bellezza del territorio con la condizione della cecità, consentendo al lettore di percepire insieme al personaggio principale Robert l’atmosfera invisibile dell’isola. I sensi, luce e porta di ogni conoscenza, saranno i veri protagonisti, in un crescendo di emozioni, animate da un misterioso codice da decifrare. Il libro, che è stato già tradotto in scrittura Braille dalla Biblioteca Italiana per Ciechi “Regina Margherita” di Monza e gratuitamente usufruibile da tutti i ciechi d’Italia, sosterrà con la sua vendita l’Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti.
Amedeo Bagnasco è un giovane ottico anacaprese che da meno di un anno ha creato un marchio di occhiali, “Cimmino Lab – Anacapri Eyewear”, ispirato ai luoghi più suggestivi di Anacapri.
Le trasmissioni saranno condotte da Luisa Bartolucci , Renzo Giannantonio e Chiara Maria Gargioli.

Gli ascoltatori, che invitiamo a partecipare con quesiti e contributi, potranno, come di consueto, scegliere diverse modalità di intervento:
– Tramite telefono contattando durante la diretta i numeri: 06-69988353, o 06 679 17 58
– Inviando e-mail, anche nei giorni precedenti le trasmissioni, all’indirizzo: diretta@uiciechi.it
– Compilando l’apposito modulo di Slashradio.

Per ascoltare Slashradio sarà sufficiente digitare la seguente stringa:http://www.uiciechi.it/radio/radio.asp
Oppure accendere la nostra app Slash Radio Web di Erasmo di Donato.

Il contenuto delle trasmissioni verrà pubblicato:
Sul sito dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti all’indirizzo http://www.uiciechi.it/ArchivioMultimediale
sulla pagina Facebook Slash Radio Web sulla quale andremo anche in diretta, in radiovisione
ed alla quale vi invitiamo a mettere il vostro like onde divenire nostri followers.

Palinsesto di SlashRadioWEb dal 9 al 3 luglio 2018

Nella settimana dal 9  al 13  luglio,  come di consueto le nostre trasmissioni avranno inizio  alle 9.00, con “Almanaccando”.
A seguire, alle 9.30, Spotlight, notizie in primo piano: nel corso del programma in onda dal lunedì al venerdì si è  soliti offrire  ai nostri ascoltatori una rassegna stampa ragionata di periodici e quotidiani, con approfondimenti di temi di stretta attualità e anche di settore, quali: sport, cultura, cinema, teatro, libri, politica estera, politica interna, cronaca e molto altro, resi possibili grazie alla partecipazione di giornalisti, opinionisti, personalità del mondo della politica, dello spettacolo e della cultura.
Vi rammentiamo  mercoledì  11  luglio  con inizio alle ore 10.30  il consueto appuntamento con UiciCom, la rubrica dedicata   alle  attività dell’Uici sul territorio
Vi informiamo, inoltre, che è in uscita il nuovo numero di “Slash-magazine”, il periodico legato a Slash Radio web, con numerosissimi contributi interessanti.
Vi segnaliamo questa settimana, per ciò che concerne le trasmissioni pomeridiane:
Martedì  10  luglio alle ore 15.10 sarà nostra ospite Valeria Fioretta autrice del romanzo rosa “Se tu lo vuoi” editore Piemme in libreria dal 3 luglio. E’ la storia di un’amicizia tra una donna sola e disperata e una bambina, ambientata a Torino, ma trasferibile in qualsiasi  altra città che faccia da sfondo ai sentimenti che legano le due protagoniste.
Trama: Margherita ha un ottimo lavoro, una folta schiera di amiche e un fidanzato con tutte le carte in regola per diventare Quello Giusto. Almeno fino al giorno in cui Quello apparentemente Giusto la lascia senza una spiegazione, dopo sei mesi di amore folle (almeno da parte di lei), dopo averla costretta a sorbire centrifughe e tisane di ogni tipo, a rinunciare al cioccolato e ad annullare la parte più divertente di se stessa per cercare di conquistarlo ogni giorno. Sola e disperata, Margherita decide di trascorrere agosto a Torino per la prima volta da sempre. Ed è assolutamente per caso che si imbatte nella pubblicità di una onlus che aiuta i genitori costretti a lavorare d’estate a trovare compagnia gratuita per i propri figli. Così conosce Elisabetta, nove anni, intelligente, timidissima e un po’ troppo abituata alla solitudine, che con le sue battute sagaci e l’innocenza che hanno solo i bambini le mostra il suo dolore sotto una luce totalmente nuova. In un’estate torinese che non avrebbe mai pensato di vivere e di potersi godere, tra picnic sul lungo Po, lezioni di frisbee, gelati al limone e libri che possono curare le ferite, Margherita ed Elisabetta costruiranno un legame molto più speciale di quanto potessero sospettare e, forse, riusciranno anche a scovare Quello Giusto Davvero per Margherita.
Valeria Fioretta Torinese, classe 1982, marketing manager, fidanzata, mamma. Dal 2013 gestisce con successo e soddisfazione il blog www.gynepraio.it. Scrive soprattutto di relazioni, shopping e, in tempi più recenti, di maternità. Una volta scriveva anche recensioni, ma ora ha troppo sonno per vedere un film intero.
A seguire sarà un grande piacere avere come nostro ospite lo scrittore Massimo Carlotto che insieme a Maurizio De Giovanni e Giancarlo De Cataldo ha scritto il libro “Sbirre” editore Rizzoli
Trama: Ci sono poliziotti che combattono il crimine e difendono la legge. A volte pagano con la vita. E ci sono poliziotti corrotti che tradiscono, diventando peggio dei peggiori banditi. Poi ci sono loro: le donne in divisa. Fragili e determinate, vittime e carnefici, le sbirre di questi racconti sono creature di confine, paladine mancate, guerriere comunque sconfitte, sedotte dal delitto, soggiogate dalla vendetta, in bilico tra bene e male. Il commissario Alba Doria indaga nel magma ribollente della rete telematica, tra le pieghe più segrete del dark web, laddove alligna l’odio che consuma il Paese. Il vicequestore Anna Santarossa è già passata dall’altra parte e vende informazioni alla mafia bulgara. Sara Morozzi legge le labbra della gente e interpreta il linguaggio del corpo. Ha i capelli grigi e un passato tra i ranghi di un’unità impegnata in intercettazioni non autorizzate: ora ha anche un conto da regolare. Dall’estremo Nordest di una frontiera selvaggia fino alla Napoli anonima di sobborghi e quartieri residenziali, passando per una Roma in cui davvero aprile è il più crudele dei mesi e la primavera ha smesso di riscaldare i cuori, Massimo Carlotto, Giancarlo De Cataldo e Maurizio de Giovanni raccontano l’Italia al tempo dell’illegalità globalizzata, delle fake news, del condizionamento di massa. Svelano le ossessioni, le paure e la privata ferocia di coloro che dovrebbero difendere l’ordine pubblico. Inaugurano una new wave della letteratura nera, in cui la donna non ha più nulla di fatale, ha rinunciato alle pose marziali della giustiziera e, lontana dall’eroismo inquirente, restituisce la cupezza di una realtà quanto mai controversa.
Massimo Carlotto (Padova 1956) è uno dei più affermati autori italiani di noir. Ha esordito nel 1994 con il libro autobiografico Il fuggiasco e ha creato la serie che ha per protagonista Marco Buratti detto “l’Alligatore”. È autore anche di testi per la radio e il teatro, di saggi, graphic novel, racconti, sceneggiature per il cinema e la tv.
Mercoledì 11  luglio in apertura avremo una delle finaliste del Premio Strega 2018 giunta terza nella classifica finale, si tratta della scrittrice Sandra Petrignani autrice del libro La Corsara. Ritratto di Natalia Ginzburg editore NeriPozza.
Trama «Siccome il mondo è impazzito, e lo sappiamo da molti segni, i doni di fama e fortuna che esso usa prodigare sono, per l’appunto, frutto del caso. Inutile cercare di giudicarli, inutile cercare di indagarne le ragioni e le strade, inutile forse anche stupirsene, lo sforzo di ognuno deve essere quello di giudicare ciascuna cosa, opera o persona, isolandola dal giudizio degli altri» – Natalia Ginzburg
Ne segue le tracce visitando le case che abitò, da quella siciliana di nascita alla torinese di via Pallamaglio – la casa di Lessico famigliare – all’appartamento dell’esilio a quello romano in Campo Marzio, di fronte alle finestre di Italo Calvino. Incontra diversi testimoni, in alcuni casi ormai centenari, della sua avventura umana, letteraria, politica, e ne rilegge sistematicamente l’opera fin dai primi esercizi infantili. Un lavoro di studio e ricerca che restituisce una scrittrice complessa e per certi aspetti sconosciuta, cristallizzata com’è sempre stata nelle pagine autobiografiche, ma reticenti, dei suoi libri più famosi. Accanto a Natalia – così la chiamavano tutti, semplicemente per nome – si muovono prestigiosi intellettuali che furono suoi amici e compagni di lavoro: Calvino appunto, Giulio Einaudi e Cesare Pavese, Elsa Morante e Alberto Moravia, Adriano Olivetti e Cesare Garboli, Carlo Levi e Lalla Romano e tanti altri. Perché la Ginzburg non è solo l’autrice di un libro-mito o la voce – corsara quanto quella di Pasolini – di tanti appassionati articoli che facevano opinione e suscitavano furibonde polemiche. Narratrice, saggista, commediografa, infine parlamentare, Natalia è una “costellazione” e la sua vicenda s’intreccia alla storia del nostro paese (dalla grande Torino antifascista dove quasi per caso, in un sottotetto, nacque la casa editrice Einaudi, fino al progressivo sgretolarsi dei valori resistenziali e della sinistra). Un destino romanzesco e appassionante il suo: unica donna in un universo maschile a condividere un potere editoriale e culturale che in Italia escludeva completamente la parte femminile. E donna vulnerabile, e innamorata di uomini problematici. A cominciare dai due mariti: l’eroe e cofondatore della Einaudi, Leone Ginzburg, che sacrificò la vita per la patria, lasciandola vedova con tre figli in una Roma ancora invasa dai tedeschi, e l’affascinante, spiritoso anglista e melomane Gabriele Baldini che la traghettò verso una brillante mondanità: uomini fuori dall’ordinario ai quali ha dedicato nei suoi libri indimenticabili ritratti.
Sandra Petrignani Vive tra Roma e la campagna umbra. Ha scritto il libro di viaggio Ultima India; i racconti raccolti in Il catalogo dei giocattoli, Vecchi, Poche storie; i romanzi Dolorose considerazione del cuore, Navigazioni di Circe, Care presenze, Come fratello e sorella; le interviste Le signore della scrittura. Con La scrittrice abita qui, che è diventato anche un audiolibro letto dalla stessa autrice, è stata finalista al Premio Strega 2003.
La seconda parte della trasmissione sarà dedicata alle mostre accessibili. Inizieremo con il Museo Faraggiana dove si possono svolgere percorsi multisensoriali. Un museo da visitare non solo con gli occhi ma anche con il tatto, l’olfatto e l’udito. Ce ne parlerà Delia Leuzzi, la presidente dell’Associazione Ri-Nascita.
A seguire parleremo della mostra Forme Sensibili, presso il Museo Statale Omero, a cura di Nunzio Giustozzi: Cinque artisti marchigiani a significare, nell’originalità delle loro poetiche, gli orientamenti della scultura contemporanea. Quasi quaranta le opere – tra sculture, disegni e bozzetti frutto delle ricerche più recenti – fatte di diversi materiali cui si riconosce una sorta di “vocazione formale”, un’anima sensibile. L’argilla dipinta, il legno, il travertino, i metalli lavorati o assemblati, ma anche carte, stoffe, spaghi di un’inedita qualità tattile offrono, tra figurazione e astrazione, sviluppi espressivi inattesi e forma e materia si modulano vicendevolmente, raggiungendo una mirabile sintesi. Mostra promossa e organizzata dal Museo Tattile Statale Omero e TACTUS Centro del Museo Tattile Statale Omero per le arti contemporanee, la multisensorialità e l’interculturalità. Con il patrocinio della Regione Marche e la collaborazione del Comune di Ancona – La Mole Ancona, Opera Società Cooperativa, Associazione per il Museo Tattile Statale Omero Onlus, Servizio Civile Nazionale.
Giovedì 12 luglio sarà un grande privilegio avere con noi la vincitrice del Premio Strega 2018 Helena Janeczek. Le chiederemo dell’emozionante vittoria e del suo romanzo La Ragazza con la Leica editore Guanda.
Trama Questo libro racconta la vita di una fotografa ribelle, l’amore con Robert Capa, l’avventura di fotografare e la gioia di vivere nella Parigi degli anni Trenta. Il 1° agosto 1937 una sfilata piena di bandiere rosse attraversa Parigi. È il corteo funebre per Gerda Taro, la prima fotografa caduta su un campo di battaglia. Proprio quel giorno avrebbe compiuto ventisette anni. Robert Capa, in prima fila, è distrutto: erano stati felici insieme, lui le aveva insegnato a usare la Leica e poi erano partiti tutti e due per la Guerra di Spagna. Nella folla seguono altri che sono legati a Gerda da molto prima che diventasse la ragazza di Capa: Ruth Cerf, l’amica di Lipsia, con cui ha vissuto i tempi più duri a Parigi dopo la fuga dalla Germania; Willy Chardack, che si è accontentato del ruolo di cavalier servente da quando l’irresistibile ragazza gli ha preferito Georg Kuritzkes, impegnato a combattere nelle Brigate Internazionali. Per tutti Gerda rimarrà una presenza più forte e viva della celebrata eroina antifascista: Gerda li ha spesso delusi e feriti, ma la sua gioia di vivere, la sua sete di libertà sono scintille capaci di riaccendersi anche a distanza di decenni. Basta una telefonata intercontinentale tra Willy e Georg, che si sentono per tutt’altro motivo, a dare l’avvio a un romanzo caleidoscopico, costruito sulle fonti originali, del quale Gerda è il cuore pulsante. È il suo battito a tenere insieme un flusso che allaccia epoche e luoghi lontani, restituendo vita alle istantanee di questi ragazzi degli anni Trenta alle prese con la crisi economica, l’ascesa del nazismo, l’ostilità verso i rifugiati che in Francia colpiva soprattutto chi era ebreo e di sinistra, come loro. Ma per chi l’ha amata, quella giovinezza resta il tempo in cui, finché Gerda è vissuta, tutto sembrava ancora possibile.
Helena Janeczek è nata a Monaco di Baviera da una famiglia ebreo-polacca, vive in Italia da oltre trent’anni. Poetessa e scrittrice, ha esordito con la raccolta di poesie in lingua tedesca Ins Freie (Suhrkamp, 1989), mentre ha scritto in italiano il suo primo romanzo, Lezioni di tenebra (Guanda 2011, Premio Bagutta Opera Prima), che racconta del viaggio compiuto ad Auschwitz insieme alla madre, che lì era stata prigioniera con il marito. È inoltre autrice dei romanzi Cibo (Mondadori, 2002), Le rondini di Montecassino (Guanda, 2010), finalista al Premio Comisso e vincitore del Premio Napoli, del Premio Sandro Onofri e del Premio Pisa. Nel 2017 esce per Guanda La ragazza con la Leica, romanzo incentrato sulla fotografa Gerda Taro con il quale vince il Premio Strega 2018. È redattrice di «Nuovi Argomenti» e di «Nazione Indiana».
A seguire: moda, alternanza scuola – lavoro e tanto altro nell’intervista che faremo ad Anna Saldi della Gubbio Produce Service.

Le trasmissioni saranno condotte da Luisa Bartolucci e Chiara Maria Gargioli.

Gli ascoltatori, che invitiamo a partecipare con quesiti e contributi, potranno, come di consueto, scegliere diverse modalità di intervento:
– Tramite telefono contattando durante la diretta i numeri: 06-69988353, o 06 679 17 58
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Il contenuto delle trasmissioni verrà pubblicato:
Sul sito dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti all’indirizzo http://www.uiciechi.it/ArchivioMultimediale
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Giornata dell’Accessibilità

Realizzata presso il Museo della Radio e della Televisione Rai
lunedì 9 luglio 2018 alle ore 11,00 RAI -Sala Enrico Marchesi in Via Verdi 16 -Torino

Programma
Giornata dell’Accessibilità
Giornata di presentazione del nuovo percorso espositivo accessibile
h. 11,00 –12,30
Conferenza stampa per la presentazione e la dimostrazione dei servizi specifici offerti per le singole disabilità
Moderatore: Carlo Casoli
Partecipano:
Chiara Appendino-Sindaca di Torino
Sergio Chiamparino –Presidente Regione Piemonte
Guido Rossi–Direttore Centro di Produzione RAI di Torino
Giovanni Parapini-Direttore Comunicazione, Relazioni Esterne, Istituzionali e Internazionali RAI
Roberto Natale –Responsabile Segretariato Sociale
Intervengono:
Marco Tiberi –Pubblica Utilità RAI
Alberto Morello -Centro Ricerche e Innovazione Tecnologica RAI
Mussi Bollini –RAI Ragazzi e Presidente Commissione Pari Opportunità RAI
h. 15,30 -18,00
Illustrazione alle associazioni delle attività e dei progetti di accessibilità realizzati delle strutture RAI (circa 20 minuti a testa):
Moderatrice: Mussi Bollini
Pubblica Utilità
Segretariato Sociale
CRIT
Museo della Radio e della Televisione
Intervento delle associazioni per un confronto in merito a quanto messo in opera ed in via di realizzazione

Palinsesto di SlashRadioWeb dal 2 al 6 luglio 2018

Nella settimana dal 2 al 6 luglio,  come di consueto le nostre trasmissioni avranno inizio  alle 9.00, con “Almanaccando”.
A seguire, alle 9.30, Spotlight, notizie in primo piano: nel corso del programma in onda dal lunedì al venerdì si è  soliti offrire  ai nostri ascoltatori una rassegna stampa ragionata di periodici e quotidiani, con approfondimenti di temi di stretta attualità e anche di settore, quali: sport, cultura, cinema, teatro, libri, politica estera, politica interna, cronaca e molto altro, resi possibili grazie alla partecipazione di giornalisti, opinionisti, personalità del mondo della politica, dello spettacolo e della cultura.
Vi rammentiamo che  mercoledì  4 luglio  con inizio alle ore 10.30 ci sarà il consueto appuntamento con UiciCom, il radiogiornale sulle attività dell’Uici sul territorio
Vi segnaliamo   questa settimana, per ciò che concerne le trasmissioni pomeridiane:
Martedì 3 luglio in apertura saranno nostre gradite ospiti Januaria Piromallo e Roselina Salemi per parlare di “I mariti inutili. Corso femminile di sopravvivenza alla vita di coppia” (Cairo editore)
Trama:  «È finita, sono innamorato e non di te.» Poche parole e la vita di Maria Luce, quasi cinquantenne napoletana, due figli, trapiantata a Gstaad per amore, va in pezzi. Lei che fino al momento dell’abbandono pensava che il centro del mondo fosse il suo ombelico, si aggrappa a tutti gli espedienti disponibili sul pianeta terra – analisi, terapia di coppia, ossigenoterapia, idrocolonterapia, cartomanti, sciamani e astrologhi – per salvare la sua famiglia. Poi, come spesso succede, la salvezza arriva dalla saggezza popolare: chiodo scaccia chiodo. Un bel giorno, a un’asta da Christie’s a Milano, entra in scena Dado: psicanalista, antropologo dilettante, separato con un figlio, colto, raffinato, affabulatore. Veste solo sartoriale e colleziona trofei di caccia. Dopo appena tre mesi lui le chiede la mano, anzi le offre un “bonus di matrimonialità” spendibile quando lei crede sia arrivato il momento. Convolano all’ombra dei Faraglioni: abito lungo bianco nacré per la sposa, fiori di mango, quattro damigelle e quattro paggetti, centinaia di lanterne bianche. I primi scricchiolii si avvertono ancora prima del mariage, ma Maria Luce, inguaribile romantica, li ignora. Lui sposa un asset, lei sposa l’amore. Come sul Titanic, si lustrano i pomelli e l’orchestra continua a suonare, mentre tutto il resto cola a picco. Morale della storia? Prima di sposarsi con un marito “inutile” bisognerebbe conoscere qualche trucchetto e segreto sugli uomini, soprattutto su “quel tipo” di uomini. E questo libro ve li rivela tutti.
Januaria Piromallo è giornalista de Il Fatto Quotidiano.it e scrittrice. Da vent’anni collabora con molte testate, ha firmato inchieste e reportage dal mondo, ha firmato articoli di denuncia sociale e reportage di guerra. È attivista per “One Planet One Future”. Ha insegnato al Master di Giornalismo dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli. Tra i suoi romanzi ricordiamo Bella e d’Annata. Corso di sopravvivenza socialmente scorretto (Cairo), Come pesci nella Rete. Trappole, tentacoli e tentazioni del web (Armando Editore), Te la do io la Svizzera… Heidi non abita più qui (Guida Editore), I mariti inutili. Corso femminile di sopravvivenza alla vita di coppia (Cairo Publishing). Il sacrificio di Éva Izsák (Chiarelettere) ha vinto il Premio Speciale Elsa Morante ed è diventato una rappresentazione teatrale al Mercadante di Napoli.
Roselina Salemi ha studiato Filosofia e Sociologia. Prima di scoprire il giornalismo è stata ricercatrice del CNR. Ha lavorato alla “Repubblica” e al “Corriere della Sera” e ha diretto il settimanale “Anna”. Con Rizzoli ha pubblicato due saggi, Sulla pelle delle donne e Ragazzi di Palermo, e i due romanzi La fontana invisibile (Premio Festival du Premier Roman) e Il nome di Marina (Premio Vittorini, Premio Chianti, Premio Calabria). Da quest’ultimo è stata tratta l’opera teatrale Un uomo qualunque. Con Januaria Piromallo ha scritto I mariti inutili. Corso femminile di sopravvivenza alla vita di coppia (Cairo Publishing 2018).
A seguire intorno alle ore 16.10 sarà il turno di un’altra coppia di autori, si tratta di Darwin Pastorin e Vincenzo Imperatore che hanno scritto un libro dal titolo “Juve – Napoli, romanzo popolare” Aliberti Editore.
Trama : Juve contro Napoli. Un classico del calcio italiano si è rinnovato nella stagione 2017-2018 lasciando i tifosi con il fiato sospeso fino alle ultime giornate: prima con la clamorosa vittoria dei partenopei a Torino il 22 aprile, poi con il successo degli juventini sull’Inter e la sconfitta dei rivali a Firenze che ha di fatto chiuso i giochi. Ma al di là della sfida sportiva c’è stato – e c’è – molto di più. È Torino contro Napoli, Borboni contro Savoia; il Sud che resta contro il Sud che emigra; assistenzialismo pubblico contro assistenzialismo finanziario; la cultura dell’alibi contro la cultura della responsabilità, e chi più ne ha più ne metta. Un autore di bestseller sulla finanza come Vincenzo Imperatore e un grande giornalista sportivo come Darwin Pastorin, rispettivamente tifosi di Napoli e Juventus, scrivono un libro a due mani e, per così dire, a due cuori: ricordi, emozioni, episodi lontani e recenti, idoli e miti del pallone che resteranno tali nella memoria per tutta la vita. Giocano con la penna la loro sfida Nord-Sud, in un campionato fatto di frammenti di vita che fa emergere l’origine del tifo, le ragioni che lo alimentano, i caratteri delle due tifoserie e delle due città.

VINCENZO IMPERATORE (Napoli, 1963), autore di saggi finanziari, giornalista pubblicista, collabora con Lettera43.it, con quotidiani e riviste specializzate e conduce un programma radiofonico di informazione finanziaria. Con Chiarelettere ha pubblicato Io so e ho le prove (2014), Io vi accuso (2015) e Sacco bancario (2017).
DARWIN PASTORIN è nato a San Paolo del Brasile nel 1955. Figlio, nipote e pronipote di emigranti veneti. Giornalista. Narratore di storie calcistico-letterarie. Suo figlio si chiama Santiago per il pescatore de Il vecchio e il mare di Hemingway. Ha un blog su Huffington Post. È presidente onorario dell’Fc Ivrea 1905 ed è membro del Comitato scientifico del museo della Juventus (JMuseum). Da ragazzo giocava centravanti.

Mercoledì 4 luglio narrativa, storia e musica s’intrecciano nel libro di Matteo B. Bianchi “Yoko Ono” Add editore e SlashBox parlerà proprio con l’autore di questa icona amata e odiata degli anni settanta.

Trama: «La donna più odiata del rock», «Dragon lady», «Strega», «la giapponese che ha diviso i Beatles»: da decenni feroci accuse caratterizzano la figura di Yoko Ono. Malgrado ciò, o forse anche grazie a questi pregiudizi universalmente diffusi, Yoko Ono è la giapponese più famosa al mondo.
In questo libro Matteo B. Bianchi si cimenta in un’impresa eroica: spiegarci perché dovremmo amarla.
Performance artist, cantante, regista, pacifista e attivista, in oltre 80 anni Yoko Ono ha condotto una vita straordinaria, passando da un’infanzia a Tokyo nel lusso sfrenato a un’esistenza da artista squattrinata nella New York dell’avanguardia underground degli anni Sessanta, sino al folgorante incontro con John Lennon, che modificherà per sempre i destini di entrambi.
Oggi Yoko Ono gode di una nuova considerazione artistica, con ampie retrospettive nei maggior musei mondiali, un imprevedibile successo discografico in ambito dance e attestati di stima da parte di popstar come Lady Gaga e Moby e di guru della scena alternativa come i Sonic Youth.
Alternando aneddoti, ricordi personali di fan e un percorso biografico, Matteo B. Bianchi traccia un ritratto originale e appassionato dell’artista.
«Volete avere qualcosa in comune con John Lennon? Allora innamoratevi anche voi di Yoko.»

Matteo B. Bianchi è scrittore e autore televisivo. Ha pubblicato i romanzi Generations of love (1999), Fermati tanto così (2002) ed Esperimenti di felicità provvisoria (2006) per Baldini & Castoldi e Apocalisse a domicilio  (2010) per Marsilio. È fra gli autori di X Factor e E poi c’è Cattelan su Sky Uno. Dirige da oltre vent’anni la rivista di narrativa ‘tina. Con Fandango ha pubblicato Generations of love – Extensions  (2016) e il nuovo romanzo Maria accanto (2017), del quale ha già venduto i diritti per la versione cinematografica.

A seguire si parlerà di alternanza scuola lavoro con Giuseppe Fornaro e gli studenti che prestano la propria opera presso la rappresentanza Uici da lui diretta

Giovedì 5 luglio  sarà una grande gioia avere finalmente in  studio Lucia Esposito curatrice della rubrica C’è Luce in cucina. Racconti, ricette e tanto altro per un pomeriggio all’insegna del gusto e dell’amicizia.

Le trasmissioni saranno condotte da Luisa Bartolucci e Chiara Maria Gargioli.
Gli ascoltatori, che invitiamo a partecipare con quesiti e contributi, potranno, come di consueto, scegliere diverse modalità di intervento:
– Tramite telefono contattando durante la diretta i numeri: 06-69988353, o 06 679 17 58
– Inviando e-mail, anche nei giorni precedenti le trasmissioni, all’indirizzo: diretta@uiciechi.it
– Compilando l’apposito modulo di Slashradio.
Per ascoltare Slashradio sarà sufficiente digitare la seguente stringa:http://www.uiciechi.it/radio/radio.asp
Oppure accendere la nostra app Slash Radio Web di Erasmo di Donato.
Il contenuto delle trasmissioni verrà pubblicato:

Sul sito dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti all’indirizzo http://www.uiciechi.it/ArchivioMultimediale
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Scomparsa dell’on.le Farigu – necrologio

La Presidenza Nazionale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti si unisce al dolore della famiglia, per la scomparsa dell’On. Raffaele Farigu Figura di spicco nel mondo politico, associativo, culturale e sociale, distintasi nella battaglia per la tutela dei diritti dei ciechi e di tutti i disabili, portata avanti per tutta la vita con grande forza e determinazione Il Consiglio Regionale e le Sezioni Provinciali della Sardegna dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, interpretando il sentimento di tutti i ciechi della Sardegna, esprimono sentite condoglianze alla famiglia per la scomparsa dell’On. Raffaele Farigu la cui vita è stata per intero dedicata alla causa dell’emancipazione sociale e culturale dei non vedenti.