Uici, il cane guida ponte tra buio e luce

Nell’Istituto Ardizzone Gioeni di Catania il centro Helen Keller consegna cani e bastoni bianchi ai ciechi. E l’assessore regionale Scavone, il direttore de La Sicilia Piraneo e il magistrato Mirabella, affrontano, bendati un percorso. Di conoscenza

“La fragilità si supera con una condizione di normalità e oggi ne abbiamo avuto una dimostrazione concreta”.

Lo ha detto l’assessore regionale al Welfare Antonio Scavone ieri nell’Istituto dei Ciechi Ardizzone Gioeni di Catania durante la consegna di cani guida e bastoni bianchi da parte del centro Helen Keller di Messina dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti.

Alla cerimonia erano presenti tra gli altri, oltre al presidente nazionale dell’Uici Mario Barbuto, al presidente regionale Gaetano Minincleri e alla presidente della Helen Keller Linda Legname, il magistrato e scrittore Santino Mirabella e il direttore del quotidiano La Sicilia Antonello Piraneo. Questi ultimi, nel corso dell’incontro hanno parlato dell’esperienza compiuta poco prima: provare, bendati, a farsi condurre da un cane guida. Scavone, invece, ha provato a muoversi utilizzando un bastone bianco per ciechi. Un percorso di conoscenza, a loro dire.

“Un’occasione per raccontare – ha infatti sottolineato Piraneo – ma soprattutto per comprendere, sia pur per un istante, cosa significhi essere un non vedente. Aver passeggiato per pochi metri nel buio mi ha fatto capire quanta passione, impegno, competenza ci siano dietro la formazione di un cane guida per ciechi. E in Sicilia abbiamo un’eccellenza assoluta, il centro Hellen Keller di Messina, che riesce a dotare i non vedenti di una protesi a quattro zampe, completamento di una vita che può e deve essere del tutto normale. Grazie dunque a chi fa in modo che questo sia possibile”.

“Un’esperienza particolarissima – ha aggiunto Mirabella – questa di camminare bendati e guidati da un cane. Siamo entrati in un mondo per noi sconosciuto e che per certi versi non riusciremo mai a capire del tutto. Abbiamo all’improvviso guardato il buio. Un modo utile per poter aiutare chi vive sempre questa condizione. Perché la qualità della vita non è solo avere o non avere i sensi: è saperli gestire. Chi ha tutti i sensi non è detto che li sappia gestire meglio di chi non li ha”.

“La normalità – ha spiegato Scavone – è quella che vogliono non vedenti e ipovedenti attraverso il centro Hellen Keller di Messina, una struttura unica in Italia. Abbiamo formato e consegnato dei cani che non saranno soltanto la loro guida quotidiana ma rappresentano appunto un percorso verso la normalità”.

I cani guida sono stati consegnati a Orazio Visalli e Lucilla D’Antillo, mentre i bastoni bianchi sono andati ad Antonio Bova, Nazareno Lo Rocco, Stefania Olivieri e Antonella Rigano.

“La cerimonia – ha ricordato l’assessore al Welfare – si è svolta nell’Istituto Ardizzone Gioeni di Catania, un’Ipab che ha una grande storia e deve avere un grande futuro. Una struttura che dev’essere restituita a un percorso di altissimo livello, anche tecnologico, per condurre verso la normalità i nostri figli che non hanno avuto la fortuna della vista

“Coloro che hanno partecipato con noi a questa cerimonia – ha sottolineato il presidente dell’Uici Barbuto – ci hanno portato davvero un valore aggiunto, perché, raccontando l’esperienza di essere diventati ciechi per qualche minuto, ci hanno consentito di vedere la cecità da un altro punto di vista, Inoltre, grazie al loro coraggio, al loro volersi mettere in gioco, queste persone porteranno con sé l’esperienza di aver vissuto in una condizione di buio, di difficoltà, sapendo però che è possibile vincerla”.

“Occorrono però – ha concluso – gli strumenti, che non si inventano da un giorno all’altro. In questo senso istituzioni come l’Ardizzone Gioieni possono dare un grande contributo, come avvenuto in passato e addirittura di più. La sfida è quella di essere all’altezza dei tempi svolgendo una funzione sociale essenziale: rendere normali cittadini che hanno una disabilità”.

Per scaricare filmati e dichiarazioni da Youtube

Filmato consegna cani e bastoni https://youtu.be/Shs5x7UKgew

Dichiarazione Barbuto https://youtu.be/veM0VM7a8d0

Dichiarazione Mirabella https://youtu.be/0LD6kjpX6ow

Dichiarazione Piraneo https://youtu.be/tXzC-gm_GmE

Dichiarazione Scavone https://youtu.be/5p-R0JmGAV8

Per scaricare filmati e dichiarazioni in alta definizione da wetransfer https://wetransfer.com/downloads/e31bccae91896f158ea0b6debdfd096d20200713181730/92c63aaba8d30bbdea3da3bff339c71520200713181730/fd42d2

Nella foto, il Cda del Centro Regionale Helen Keller, l'assessore regionale al Welfare Antonio Scavone, il direttore del quotidiano La Sicilia Antonio Piraneo e lo scrittore Santino Mirabella con gli istruttori e gli utenti

Nella foto, il Cda del Centro Regionale Helen Keller, l’assessore regionale al Welfare Antonio Scavone, il direttore del quotidiano “La Sicilia” Antonio Piraneo ed il magistrato Santino Mirabella, con gli istruttori e gli utenti

“Perché non posso continuare”, di Katia Caravello e breve risposta del Presidente Nazionale

È da tanto tempo che ho in mente di scrivere per rendere pubblica la mia posizione circa il prossimo Congresso Nazionale… ed ora è arrivato il momento di farlo.

Prima che mi venga fatta per l’ennesima volta la domanda “Hai intenzione di candidarti al prossimo Congresso?”. Non voglio più dare risposte vaghe, non mi sembrerebbe giusto nei confronti dei miei interlocutori.

Ho deciso di affidarmi alla forma scritta perché so bene come andrebbe se mi limitassi a rispondere verbalmente a ciascuna persona che mi pone questa domanda: prima ancora che io finisca di rispondere per la prima volta, la notizia sarebbe già diventata di dominio pubblico e passando di bocca in bocca, alla fine, ognuno, anche involontariamente, cambierebbe e/o aggiungerebbe qualche dettaglio ed alla fine il mio pensiero verrebbe stravolto… abbiamo giocato tutti da bambini al “Telefono senza fili”, sappiamo bene che le cose andrebbero in questo modo… è inutile che ce la raccontiamo!

Non posso più continuare – credo che la cosa si fosse già capita dal titolo – perché non mi sento più in sintonia, non tanto rispetto alla linea politica, quanto sull’organizzazione del lavoro e, quindi, in un certo qual modo dell’associazione.

Il Presidente ha legittimamente deciso, con il tempo, di modificare le modalità di organizzazione delle attività e di attribuzione degli incarichi (non mi riferisco al mio passaggio dal settore della Stampa a quello del Libro Parlato: questa è una richiesta che feci io al Presidente per motivi di natura personale che nulla hanno a che fare con l’associazione).

Questo diverso modo di lavorare non mi piace, non è nelle mie corde. Con più o meno fatica, mi sono allineata ad esso e l’ho rispettato perché così era giusto facessi, ma un conto è adeguarsi per portare a termine il mandato, un altro è decidere di farlo per altri 5 anni.

In queste condizioni io non mi sento a mio agio.

Secondo me non c’è una vera squadra, ma un gruppo di persone che fa con impegno e dedizione il proprio lavoro, e se sono io a sbagliarmi e la squadra c’è… io, però, sicuramente non sento di farne parte.

Solo nei mesi dell’emergenza sanitaria ho sentito di far parte di una squadra… ed è stato bello!

A rendere tutto più difficile per me ha contribuito il fatto che nella primavera del 2018 (forse anche un po’ prima, ma dalla primavera in maniera più insistente) si è messa in moto una macchina del fango nei miei confronti: voci di corridoio hanno iniziato a dire di me che non ero all’altezza del compito che mi era stato affidato, che non collaboravo con gli altri settori, che tenevo un comportamento scorretto e non appropriato con dirigenti e dipendenti. Cercavo di non dare peso a queste voci, per quanto mi dispiacessero, anche perché contavo sul fatto che chi mi era più vicino ed aveva modo di relazionarsi con me sapesse che erano tutte falsità… purtroppo temo che non sia andata esattamente in questo modo e che – non tutti, ma sicuramente qualcuno – abbia iniziato a dare loro credito e a vedermi sotto un’altra luce.

Da un certo punto in poi, si è aggiunta anche l’accusa di essere gelosa: qualsiasi cosa dicessi o facessi era dettato dalla gelosia!

Io per un po’ ho provato a difendermi, ma quando mi sono accorta che più mi difendevo più rafforzavo questa convinzione, mi sono detta – e scusate l’espressione – “che vadano tutti a quel Paese e pensino ciò che vogliono! Io so chi sono e perché dico o faccio certe cose”.

Ho quindi deciso che da quel momento in poi mi sarei limitata a svolgere il mio lavoro, senza pronunciarmi più su nulla e senza espormi e, se avessi visto qualcosa che non mi piaceva, avrei lasciato correre… e così sto facendo anche ora… non ho più voglia di stare male e di farmi il fegato marcio!

Però non posso pensare di trascorrere altri 5 anni in questo modo. Se non sono d’accordo con qualcosa non riesco a stare zitta, indipendentemente da chi quella cosa la dice… se mio padre fosse ancora vivo avrebbe sicuramente qualcosa da dire in merito!

Poi, per carità – come dicevo con altre parole all’inizio di questo scritto – le regole sono regole, gli ordini sono ordini, e si rispettano… ma, come dice il Presidente, “non ce l’ha mica detto il dottore di fare i dirigenti”… e siccome non mi ha costretto nessuno e, grazie al cielo ho una vita ed una professione al di fuori dell’Unione, a queste regole io decido che non ci sto e mi faccio da parte.

Ho sempre cercato di non far trasparire questo mio malessere, però negli ultimi tempi, nonostante i miei sforzi, temo di non esserci riuscita del tutto.

Vi assicuro che non è facile scrivere queste cose. Significa ammettere che il progetto al centro degli ultimi 10 anni della mia vita è andato in pezzi… lo vivo come un fallimento personale! E a nessuno piace fallire!

Non ho mai pensato di fare la dirigente a vita, ma neanche di concludere la mia esperienza in così breve tempo e in questo modo… senza aver lasciato un segno, per quanto piccolo ed insignificante.

Ma così è e devo farmene una ragione, come mi sono fatta una ragione di tante cose nella mia vita.

Per me è stato un onore entrare a far parte della Direzione Nazionale, è stato bello percepire di fare qualcosa di importante ed utile per tante persone… ma non sento più che sia così; non sento che ciò che sto facendo sia davvero utile per qualcuno… e non mi interessa un titolo da sfoggiare se non è pieno di contenuto.

Certo, potrei – ammesso e non concesso che mi fosse chiesto – decidere di far parte del prossimo Consiglio Nazionale (senza entrare in Direzione) – sicuramente la situazione non sarebbe altrettanto pesante – ma in questo modo avallerei una condotta che personalmente non condivido.

Ringrazio tutti coloro che in questi anni mi hanno aiutato e sostenuto, che hanno creduto in me e hanno arricchito la mia vita. Ringrazio anche il Presidente per tutto quanto dal 2010 mi ha insegnato – e vi assicuro che è tanto – e mi dispiace davvero molto aver perso la sintonia che c’è sempre stata con lui sin dalla prima volta che ci siamo parlati.

Chiedo scusa a tutti coloro che ho deluso.

Se dopo questo scritto il Presidente mi chiederà di fare un passo indietro lo farò, altrimenti porterò a termine il mandato con l’impegno, la dedizione e lo spirito collaborativo che hanno sempre contraddistinto il mio operato.

Mesi fa dissi al Presidente che da me non gli sarebbero mai arrivate pugnalate alle spalle ed è per questo motivo che ho condiviso con lui questo scritto prima di renderlo pubblico.

Katia Caravello

“Breve risposta del Presidente Nazionale”

Carissima Katia,

accanto alle note positive che ho molto apprezzato, nel tuo scritto ci segnali come un fallimento del tuo progetto di vita associativa quello che, per la mia esperienza, tenderei piuttosto a definire come un disagio. So bene infatti come la carica, la posizione, la fatica dell’impegno, conducano sovente a critiche, incomprensioni e fraintendimenti, dandoci a volte sensazioni di stanchezza e facendoci dimenticare i tanti motivi di orgoglio e compiacimento che dobbiamo avere per un lavoro ben eseguito, per un traguardo raggiunto.

Ricordo la tua prima presenza tra noi al Congresso del 2010, giovanissima delegata di Varese, quando hai aderito al nostro progetto di rinnovamento associativo che hai poi perseguito anche in anni difficili, sia pure colta da qualche incertezza, di tanto in tanto, come è normale per tutti.

Nel 2015 abbiamo dato avvio a un grande processo di rinnovamento associativo con il Congresso, le modifiche allo statuto, il Consiglio Nazionale e la Direzione in pratica completamente nuovi rispetto al passato.

In questi cinque anni memorabili, abbiamo cominciato a praticare, tutti insieme, quegli elementi di innovazione sui quali avevamo lavorato e ancora stiamo lavorando. Certo con fatica, a volte con qualche delusione, perfino con la sensazione di non essere ascoltati e compresi. Ma siamo arrivati fin qui con dignità e onore. Stiamo per aprire la pagina di un nuovo centenario dell’Unione, abbiamo fronteggiato mesi terribili di emergenza sanitaria; consolidato le nostre risorse e ne abbiamo aggiunte di nuove; creato servizi, rafforzato attività, potenziato strumenti di lavoro, sostenuto le nostre sezioni sul territorio. E tanto, tanto altro ancora…

Con affetto e amicizia, pertanto, desidero dirti che non riesco a scorgere alcun fallimento personale in tutto questo. E so che anche tu, con una riflessione meno severa verso te stessa saprai rintracciare mille ragioni per non essere così aspra nel tuo giudizio.

Non ho mai chiesto a nessuno passi indietro, di lato o verso chissà dove. Non credo a questa roba. Ho sempre chiesto a tutti di tenerci per mano, di camminare insieme, di vincere come squadra, di raggiungere gli obiettivi in un percorso fianco a fianco, senza dimenticare o lasciare indietro nessuno.

Per questa ragione, non solo non ti chiedo passi indietro, ma ti prego di rimanere al tuo posto e portare a conclusione il tuo e il nostro lavoro, come ciascuno di noi ha scelto di fare e deve fare, a dispetto di tutto.

Il nostro dovere è servire l’Unione. Nei modi e tempi richiesti, secondo i talenti che ciascuno di noi possiede e può dare.

Averlo fatto ai più alti livelli è già motivo di orgoglio. Poterlo fare ancora in futuro, è speranza e ambizione legittima.

Mario Barbuto

Il Congresso Nazionale – Una speranza per il nuovo centenario, di Massimo Vita e nota del Presidente Nazionale

Come molti sapranno, ero tra coloro che avrebbero voluto un rinvio dell’anno congressuale perché ritenevo e ritengo che, in questa situazione pandemica, non si potevano svolgere in serenità tutte le operazioni previste.

Le scelte sono state, legittimamente, altre e io per primo ho operato nel mio territorio affinché tutto si svolgesse regolarmente e nella massima sicurezza.

Devo dire che nelle assemblee a cui ho preso parte in presenza o a distanza, dei rischi li abbiamo corsi.

Per fortuna tutto è andato bene e ora dobbiamo guardare al futuro.

Non credo, come alcuni, che i dirigenti nazionali stanno operando le scelte con un calcolo di convenienza, per conservare il potere e anche se così fosse, la colpa non sarebbe loro ma di chi non riesce a lavorare per mettersi in gioco e avanzare proposte alternative credibili.

Dunque, sgombrato il campo da inutili dietrologie, provo a lanciare delle proposte in vista del Congresso.

Devo dire che le ipotesi avanzate dal Presidente nazionale, di svolgere le assemblee precongressuali e delle conferenze tematiche, mi convince ma credo che vi sia un aspetto da non trascurare: come si potrebbero raccogliere le firme per comporre una lista se i delegati non si possono incontrare fisicamente?

Potremmo riflettere, spero il Consiglio nazionale lo faccia, sulla opportunità di cancellare, solo in questa occasione, la necessità di raccogliere le firme prima di presentare le liste o almeno, di prevedere che le liste presentate possano essere sottoscritte in Congresso pena l’annullamento.

Una seconda proposta riguarda un tema, a mio avviso importante per il futuro associativo: come dovrà configurarsi l’I.Ri.Fo.R. rispetto alla legge sul terzo settore?

Sarebbe utile aprire un confronto su questo tema per arrivare all’appuntamento con una idea condivisa e non farci cogliere impreparati.

Una commissione di esperti nominati in sede di coordinamento enti ha avanzato delle proposte che andrebbero sviscerate con la base associativa.

Le ipotesi sono tre:

Una prevede la trasformazione dell’istituto in una fondazione a partecipazione con soci Uici, Biblioteca Regina Margherita e Federazione;

la seconda prevede la trasformazione in associazione ma si devono individuare i soci;

la terza ipotesi, da non trascurare, prevede di non entrare nel terzo settore e quindi lasciare invariato lo statuto ma, in questo caso, si perderebbe la qualifica di onlus.

Chi scrive predilige la prima ipotesi facendo in modo che i soci posseggano quote diverse per dare all’Uici la maggioranza della fondazione.

In questa ipotesi il Presidente potrebbe sempre essere un rappresentante Uici ma dovrebbe essere eletto.

Un altro tema che mi permetto sommessamente di suggerire, per un confronto con la base, è quello di ridurre gli enti che di disabilità visiva si occupano e in particolare:

è ancora necessario che vi siano Biblioteca, Stamperia di Catania e Federazione pro Ciechi?

Non si tratta di un tema facile ma penso che sarebbe opportuno aprire una riflessione perché con un unico ente si potrebbero gestire meglio le varie attività e diminuire le inutili e dispendiose sovrapposizioni.

Devo dire, con piacere, che nel coordinamento degli enti si sono fatti molti passi avanti grazie al lavoro del presidente Barbuto ma, proprio perché abbiamo verificato che il lavoro unitario è possibile, dobbiamo riflettere su un passaggio successivo.

Spero di aver contribuito positivamente al dialogo precongressuale e certamente non mancherò di offrire il mio contributo in futuro in tutte le sedi possibili.

Massimo Vita

Nota del Presidente Nazionale

Caro Massimo, grazie per le idee e i suggerimenti.

Desidero qui rassicurare te e tutti circa le procedure relative alle candidature congressuali. La commissione di Garanzia eletta nel novembre scorso dal Consiglio Nazionale sta predisponendo moduli e modalità di presentazione e di sottoscrizione semplici e di facile gestione.

Indipendentemente dall’emergenza sanitaria, le firme saranno raccolte con procedura elettronica digitale e l’identificazione dei firmatari avverrà sulla base dei documenti di identità e di una dichiarazione audio e video in diretta dinanzi alla commissione di Garanzia, tramite la piattaforma Zoom.

Come si può constatare, non saremo proprio il top della tecnologia, ma qualcuno, anche da queste parti, sa il fatto suo in materia.

Inoltre dobbiamo tutti lavorare per sburocratizzare e snellire, con l’unico obiettivo di favorire il top della partecipazione e del protagonismo di ognuno di noi in seno al Congresso.

Invito te e tutti i soci a guardare con fiducia al nostro apparato tecnico-organizzativo che lavora e lavorerà nel superiore interesse dell’Unione e nel rispetto assoluto dei Diritti di ciascuno.

Il Regolamento e lo Statuto associativo sono adeguati alle necessità e non credo occorra alcuna modifica o deroga.

Mario Barbuto

Sintesi dei lavori della Direzione Nazionale, a cura di Eugenio Saltarel

Autore: Eugenio Saltarel

L’8 luglio 2020 alle 8,30 si è riunita ancora una volta la Direzione Nazionale della nostra Associazione. Erano presenti: il Presidente, Corradetti, Caravello, Girardi e Legname; invece Pimpinella, Saltarel e Tortini hanno partecipato on-line. Inoltre erano presenti il Direttore e il Segretario generali, oltre al personale che normalmente ci assiste e al rappresentante dell’Organo di Vigilanza, pure collegato online.

Il verbale della scorsa riunione è stato approvato all’unanimità. Per i documenti di cui prendere atto:

abbiamo approvato il resoconto della commissione fisioterapisti, confermando le nomine di Cancelliere, Ciardone e De Rosa quali componenti a far parte della Consulta degli Ordini Professionali, organismo nato anche a seguito del nostro impegno sorto per dar voce alle rivendicazioni di questa categoria di professionisti;

due verbali della commissione per la terza età riguardanti la realizzazione di due soggiorni estivi per persone anziane presso la casa vacanze di Tirrenia, avendo riguardo alla particolare situazione dovuta al persistere di misure di contenimento dell’espansione del Covid19.

Siamo quindi passati ad esaminare le proposte del gruppo di studio per la definizione dei criteri per il fondo di solidarietà fra le sezioni territoriali nel 2020: seguirà ovviamente apposito comunicato illustrante tutte le modalità. Sono state approvate le modifiche riguardanti: la conferma del requisito dell’aggiornamento completo dell’anagrafico soci (subordinando all’espletamento di questa funzione la possibilità di ottenere i contributi del fondo); la possibilità di presentare progetti relativi alla ricorrenza del centenario della nostra associazione relativi alla diffusione del Braille, all’informatica e all’accrescimento della conoscenza dei cani-guida; si è deciso che non potranno partecipare al fondo relativamente ai costi del personale, quelle sezioni che non si avvalgono della contabilità prevista dai Consigli regionali in loro favore, gestendola invece autonomamente. Il termine per presentare le richieste, munite di tutta la documentazione necessaria, è stato fissato al 4 settembre 2020, mentre il 24 dello stesso mese la Direzione si riunirà tra l’altro per deliberare l’entità dei contributi e le sezioni che ne beneficeranno.

La nostra attenzione si è poi rivolta alla preparazione del prossimo XXIV Congresso nazionale. Relativamente allo svolgimento delle assemblee precongressuali è stato deciso quanto segue: queste dovranno svolgersi sia attraverso la piattaforma Zoom, sia la nostra Slashradio, sia i conseguenti collegamenti a facebook. Ai dirigenti associativi e ai delegati al Congresso sarà consentita la piena partecipazione con diritto di parola, mentre gli ascoltatori potranno far sentire eventualmente la loro voce attraverso le e-mail da inviarsi utilizzando l’indirizzo email della radio stessa. A riguardo, abbiamo definito il calendario di massima: 19 settembre Basilicata, Molise, Umbria e Isole; il 20 settembre Abruzzo, Calabria, Campania, Lazio, Marche, Puglia; il 26 settembre Trento Alto Adige, Bolzano, Emilia Romagna, Toscana e Veneto; il 27 settembre Friuli Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Piemonte e Valle d’Aosta. Anche qui seguirà ovviamente comunicato specifico.

Gli argomenti in discussione toccheranno i temi di cui dovrà occuparsi il Congresso, in particolare: titolo dell’assise, statuto associativo, candidature, eccetera. Abbiamo poi immaginato di realizzare alcuni seminari, riunendo fra loro i componenti di commissioni con tematiche comuni, prevedendo la partecipazione di personalità esperte nei diversi settori, al fine di poter giungere così al Congresso con proposte elaborate grazie all’apporto del maggior numero di partecipanti possibile, proposte che siano quindi essenziali circa i tanti aspetti da prendere e tenere in considerazione e di possibile attuazione nel prossimo quinquennio di vita del costituendo Consiglio nazionale. Non appena disponibile, perverrà ai coordinatori delle commissioni di lavoro apposita proposta; questi seminari dovranno svolgersi tra la fine di settembre e la prima metà di ottobre, preceduti da un approfondimento della Direzione nazionale previsto per il 25 luglio.

A questo punto è diventato indifferibile affrontare il tema dell’organizzazione del XXIV Congresso, connesso alle manifestazioni per il centenario. A seguito anche dei contatti preliminari, si è confermata la difficoltà di svolgere a Genova i lavori congressuali, riservandosi invece in questa città di avviare le principali attività per il centenario dell’Associazione che potranno poi svolgersi durante l’arco dell’anno a seguire. Non appena definito nei dettagli verrà pubblicato il programma di queste giornate previste tra il 24 e il 26 ottobre 2020. Successivamente, molto probabilmente ai primi di novembre 2020, si svolgerà a Roma il Congresso vero e proprio, potendo disporre in questa città di sale sufficienti ad ospitare tutti i congressisti e il personale di supporto, garantendo distanze di sicurezza fra i partecipanti, attrezzature idonee a manifestazioni di questo livello e una maggiore presenza del mondo della politica nazionale ai lavori congressuali.

Con l’occasione la manifestazione prevista al Teatro Carlo Felice di Genova vedrà anche l’assegnazione del premio Braille 2020 del centenario. In conseguenza di questi eventi verrà convocato a breve un Consiglio nazionale per definire, tra l’altro, la convocazione del Congresso, le eventuali modifiche al regolamento associativo e la realizzazione dei seminari delle diverse commissioni riunite in gruppi.

Sostanzialmente non abbiamo ritenuto di dover prendere ulteriori provvedimenti sulla base dello svolgimento delle assemblee sezionali già avvenute per garantire un più agile svolgimento di quelle ancora da realizzarsi. Da parte nazionale siamo stati tutti concordi che il buon esito delle modalità di partecipazione e di voto allargato nel tempo e a distanza, qualora si confermi l’andamento attuale, saranno la base per rendere stabile queste nuove modalità di partecipazione al fine di accrescere il numero dei soci coinvolgibili e votanti.

Successivamente abbiamo nominato commissario ad acta per la sezione di Isernia Adoriano Corradetti, con l’incarico di regolarizzare la posizione presso l’Inps, relativamente agli oneri previdenziali dovuti negli ultimi 5 anni, comprensivi degli interessi maturati per un importo che supera i 7.000 euro.

Abbiamo quindi approvato i contenuti della proposta che, per legge, l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti deve formulare circa l’utilizzo dei fondi previsti per l’I.Ri.Fo.R., lo Ierfop, l’ANPVI e la stamperia braille di Catania, sulla base della documentazione da questi enti fattaci pervenire. La proposta dell’Unione è stata formulata in questi termini: il 15% del contributo totale viene ripartito al 50% tra Stamperia e ANPVI, il restante 85% viene ripartito fra I.Ri.Fo.R. e Ierfop rispettivamente nella misura del 70% e del 30%.

Circa la situazione venutasi a creare nel consiglio di amministrazione nazionale dell’I.Ri.Fo.R., in merito alle assenze ingiustificate del componente Raimondo Piras, è stato dato mandato al Presidente nazionale di affrontare la questione una volta eletto il nuovo Presidente del Consiglio regionale sardo dell’Unione che, contemporaneamente, è anche Presidente regionale sardo dell’I.Ri.Fo.R.

Non avevamo deliberazioni d’urgenza assunte dal Presidente nazionale da ratificare.

Abbiamo quindi approvato il bando di concorso per le borse di studio Beretta-Pistoresi per l’anno scolastico 2020 che saranno oggetto di apposito comunicato ed abbiamo confermato la necessaria commissione giudicatrice delle richieste che perverranno, al fine di definire la graduatoria che consentirà di erogare le borse in questione.

Per il patrimonio associativo abbiamo preso in esame le pratiche delle sezioni di: Imperia, Milano, Bergamo, Modena e Ancona.

Nelle comunicazioni abbiamo ascoltato le relazioni di:

Barbuto sulla situazione venutasi a creare all’interno della Fand soprattutto in merito alle ultime iniziative di questa federazione; il 26 ottobre verrà annullato il francobollo che celebra il centenario della nostra Associazione, mentre è stato predisposto il decreto di approvazione del nostro gonfalone; abbiamo anche deciso di donare a ogni sezione 10 medaglie di bronzo del centenario in modo che possano essere utilizzate nelle diverse manifestazioni locali che lo celebrano;

Girardi sui rapporti con l’ANMIL per l’attività patronale e sul godimento dei permessi ai lavoratori equiparati a ricovero ospedaliero a seguito del Covid19;

Caravello sulle attività legate al servizio del Centro nazionale del Libro Parlato e alla sua pubblicizzazione;

Pimpinella sulla Giornata del sordocieco e sulla risonanza che la stessa ha avuto negli organi di stampa, oltre alla sua partecipazione alle diverse assemblee sezionali del territorio di sua competenza;

Legname sulle attività della commissione istruzione, dei centri tiflodidattici, di fundraising, del Centro Regionale Helen Keller dei cani-guida di Messina e del Comitato dei Genitori;

Corradetti sulla situazione del Molise.

Alle 13 i lavori si sono conclusi.

Rubrica di SlashRadio “Dialogo con la Direzione” mercoledì 8 luglio 2020 ore 16,30, di Mario Barbuto

Care amiche e cari amici,

sono lieto di invitarvi al prossimo appuntamento con la rubrica mensile “Dialogo con la Direzione”, fissato per mercoledì 8 luglio p.v. dalle 16,30 alle 17,30. Durante la trasmissione avrete la possibilità di dialogare con due componenti della Direzione Nazionale, ai quali potrete rivolgere in diretta domande su tutti gli aspetti della vita della nostra Associazione.

Questa rubrica costituisce un’altra importante occasione di dialogo diretto con la dirigenza nazionale, nell’auspicio di ridurre sempre più la distanza tra i ciechi e gli ipovedenti – soci e non soci – e il gruppo di persone che ha l’onore e l’onere di gestire l’attività della principale associazione di tutela e rappresentanza dei ciechi e degli ipovedenti italiani.

Come di consueto, le domande saranno libere, dirette e senza filtri e potranno toccare tutti gli aspetti della nostra attività associativa e tutti i temi inerenti la vita dei ciechi e degli ipovedenti.

In questo prossimo appuntamento, gli ascoltatori potranno rivolgere le proprie domande a Stefano Tortini e Adoriano Corradetti.

Le modalità di contatto per indirizzare le domande o intervenire in trasmissione, sono:

– email, all’indirizzo dialogoconladirezione@uiciechi.it

– modulo web, all’indirizzo http://www.uiciechi.it/radio/radio.asp

– telefono, durante la diretta, al numero 06 92092566.

Per ascoltare Slashradio sarà sufficiente digitare la seguente stringa: http://www.uiciechi.it/radio/radio.asp

Per chi utilizza il Mac, la stringa sarà: http://94.23.67.20:8004/listen.m3u

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L’Agenzia IURA ha il suo Presidente

L’Unione compie un altro passo decisivo per dare forma e sostanza all’agenzia IURA di tutela dei Diritti delle persone con disabilità.

Il 25 giugno, il Consiglio Generale ha eletto il primo Presidente dell’Agenzia IURA nella persona di Mario Girardi, componente della nostra Direzione Nazionale il quale ha riscosso il consenso unanime.

A Mario, oltre alle felicitazioni più sincere e agli auguri più cari, mettiamo nelle mani l’impegno a proseguire l’opera di costruzione dell’Agenzia, da un lato alla ricerca di nuove e significative adesioni di associazioni; dall’altro nel lavoro quotidiano di edificazione di una rete regionale e territoriale di protezione delle persone e di tutela dei loro Diritti con l’ausilio di Avvocati preparati e abili, al servizio della causa della disabilità.

Un risultato positivo che completa un laborioso periodo di preparazione e schiude nuovi orizzonti per la nostra Unione, attiva in prima fila nel percorso di unificazione del mondo della disabilità.

Il Consiglio Generale ha nominato inoltre il nostro Segretario Generale quale Segretario dell’agenzia.

III Giornata Nazionale delle persone sordocieche – 26 giugno 2020

Per celebrare la terza Giornata Nazionale a loro dedicata, il 26 giugno 2020 l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti e la Lega del Filo d’Oro organizzano un evento online e in diretta per accendere i riflettori sulla condizione delle persone sordocieche, anche alla luce dell’emergenza sanitaria ancora in corso.

Come hanno vissuto le persone sordocieche e le loro famiglie i giorni di chiusura e confinamento e le fasi 2 e 3 dell’emergenza?

Di quali ausili hanno bisogno e cosa si può fare per sostenerle?

Quale sarà il ruolo dei volontari che aiutano le persone con pluridisabilità e le loro famiglie da ora in avanti?

Sono questi alcuni dei temi al centro dell’incontro previsto per venerdì 26 giugno alle ore 10.30 al quale gli interessati potranno accedere sulle pagine Facebook dell’Unione e della Lega del Filo D’Oro e su Slash Radio Web in diretta al link: www.uiciechi.it/radio/radio.asp.

PROGRAMMA

Modera: Sara De Carli, giornalista di Vita

Intervengono:

• Mario Barbuto presidente Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti “L’impegno dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti a favore delle persone con sordocecità”

•Rossano Bartoli presidente Lega del Filo d’Oro “La sordocecità ai tempi del coronavirus”

•Angelina Pimpinella coordinatrice commissione pluridisabilità UICI “Non temete i momenti difficili il meglio viene da lì”

• Francesco Mercurio presidente del Comitato delle Persone sordocieche della Lega del Filo d’Oro “Per le persone sordocieche il tatto è tutto”

• Massimiliano Imparato, Anna Maria Magrini, Belinda Mancini, Simona Spirito testimonianze volontari “Accompagniamoci nella vita: storie di incontri unici”

• Daniele Orlandini membro del Comitato dei Familiari della Lega del Filo d’Oro “La vita delle famiglie durante il lockdown e la ripartenza nelle fasi 2 e 3 dell’emergenza”.

Allegato: INVITO – III Giornata Nazionale delle Persone Sordocieche

Grafica di Giada Voci per la III Giornata Nazionale delle persone sordociechi: l'immagine rappresenta due riflettori accesi le cui luci puntano verso la parte centrale del quadro dove c'è un insegna su cui vi è il titolo dell'evento

Grafica di Giada Voci per la III Giornata Nazionale delle persone sordocieche: l’immagine rappresenta due riflettori accesi le cui luci puntano verso la parte centrale del quadro dove c’è un insegna su cui vi è il titolo dell’evento

Ulteriori precisazioni per la partecipazione a distanza e il voto online

Le nostre assemblee sezionali hanno preso il via con molto successo.

A Bologna tutto si è svolto nella più assoluta tranquillità, con il seggio elettorale aperto per due giorni.

A Perugia si sono confrontate due liste di candidati con una partecipazione molto significativa di soci all’assemblea e al voto.

A Catania un’affluenza straordinaria ha visto la presenza di 387 soci, ripartiti su tre sedi territoriali. Il numero più alto di sempre, con un incremento del 20 percento circa rispetto all’ultima assemblea elettorale del 2017 e di oltre il 30 percento sul 2015.

Questi primi dati incoraggiano il nostro impegno per il quale desidero ringraziare i presidenti e i consigli sezionali per la grande prova di maturità e capacità organizzativa che sanno e sapranno offrire.

Le misure di salvaguardia sanitaria devono essere mantenute con cautela e applicate con rigore in ogni circostanza, per svolgere assemblee in serenità e sicurezza, all’insegna dell’orgoglio per i nostri cento anni di fondazione.

Si ricorda che, per consentire la partecipazione a distanza dei soci alle assemblee sezionali, ogni sezione dovrà provvedere alla creazione della “sala virtuale”, mediante la piattaforma Zoom offerta da questa Presidenza Nazionale o altra soluzione analoga di pari efficacia.

Appena creata la “sala virtuale”, è necessario inviare i dati relativi, a:

segreteria@uiciechi.it

segreteria.dg@uiciechi.it

romano@uiciechi.it

Per le sezioni che adottano anche il sistema di votazione online, oltre a quanto previsto dal comunicato n.102, prego avvalersi anche delle seguenti indicazioni:

Numero telefonico di contatto per qualsiasi problema o difficoltà:

Salvatore Romano, Direttore Generale, 333 83 06 598

Nel più breve tempo possibile, ogni sezione dovrà inviare all’indirizzo

–         romano@uiciechi.it

le informazioni relative alle elezioni e ai candidati:

numero dei consiglieri da eleggere;

Numero dei consiglieri regionali da eleggere;

Numero dei delegati al congresso da eleggere;

presenza di liste, con relativo elenco dei candidati (nome, cognome, sesso).

In assenza di liste, se conosciuti, nome, cognome dei candidati.

Completata in assemblea la trattazione del punto riguardante le votazioni,  che consigliamo comunque di anticipare nello svolgimento dell’ordine del giorno, le eventuali nuove candidature presentate in assemblea, vanno immediatamente comunicate, sempre all’indirizzo: romano@uiciechi.it

Con una telefonata di conferma di avvenuto invio, sempre al numero 333 83 06 598.

Sarebbe opportuno inviare detti dati dall’indirizzo email al quale si desidera, al termine delle operazioni di voto on line, ricevere il file pdf con i risultati del voto maturati nel seggio virtuale.

Intervento del Presidente UICI Mario Barbuto su Periscope

Nella giornata di ieri, lunedì 22 giugno 2020, il presidente nazionale UICI Mario Barbuto ha partecipato alla trasmissione “Unione Ciechi al tuo fianco” condotta da Sipontina Prencipe sulla piattaforma Periscope. Per chi volesse ascoltare quanto andato in onda ieri sera, intorno alle 20:00, questo che segue è il link diretto:

https://www.pscp.tv/Sipo80/1jMJgXVmNqXxL

Assemblee Sezionali – Ulteriori chiarimenti e informazioni

Alcune precisazioni e informazioni ulteriori in merito all’organizzazione e allo svolgimento delle
assemblee sezionali.

Sulla pagina FaceBook della Presidenza Nazionale è stato pubblicato un video e audio con
l’indirizzo di saluto del Presidente Nazionale a tutti i soci e soprattutto a quanti parteciperanno alle assemblee. Prego i presidenti sezionali di voler riprodurre il video nel corso dei lavori assembleari, possibilmente all’inizio, consentendone l’ascolto ai soci.
Nella riunione del 17 giugno scorso, la Direzione Nazionale ha riaffermato e ribadito
l’autonomia delle Sezioni nelle scelte operative per lo svolgimento delle Assemblee. Rimane
confermato, tuttavia, che l’uso della piattaforma Zoom Meeting come strumento di partecipazione all’assemblea è da considerarsi vincolante e dovrà quindi essere adottato in ogni sezione, per garantire il collegamento da remoto ai soci che non potessero presenziare, nello spirito di accrescere la partecipazione alla vita associativa.
Circa il voto elettronico, invece, le sezioni, come già detto in comunicati precedenti, potranno
avvalersi dell’autonomia di ammetterlo o meno, mediante formale deliberazione del Consiglio,
sebbene questa Presidenza Nazionale ne raccomandi l’adozione, quale strumento semplice e utile ad allargare ancora una volta la partecipazione dei soci che resta il nostro obiettivo essenziale.
Confermiamo che gli indirizzi email saranno prelevati dall’anagrafico Unico Nazionale, ma in casi particolari, previa intesa con la nostra Direzione Generale, le sezioni potranno fornire un proprio elenco/file excel xlsx nel formato
Email; Nome; Cognome;
In questi casi particolari , il file va inviato 96 ore prima dell’assemblea agli indirizzi:
gri@uiciechi.it e romano@uiciechi.it
Sul tema, raccomando a tutti senso di responsabilità, pazienza e spirito di collaborazione.
Stiamo esplorando un terreno del tutto nuovo e forse scriveremo una pagina fondamentale per la Storia dell’Unione nel prossimo futuro.
Abbiamo messo a disposizione, inoltre, un fondo di 30 mila Euro per offrire un piccolo aiuto alle
sezioni che devono fronteggiare maggiori spese per l’organizzazione delle assemblee a causa delle regole di distanziamento e di protezione da rispettare in questo periodo.
Verranno prese in esame solo le spese, debitamente documentate, relative ad affitti maggiorati di sale e saloni e quelle di sanificazione degli ambienti.
Le richieste potranno essere presentate entro il 10 settembre 2020 e verranno soddisfatte per un importo massimo di 500 Euro, tenendo conto anche delle condizioni finanziarie della sezione e del numero di partecipanti all’assemblea in proporzione agli iscritti.

Ora qualche precisazione interpretativa sulle regole assembleari, tenuto conto delle richieste di
chiarimento già pervenute.

  1. Le candidature singole, da presentarsi in assemblea entro 45 minuti dall’ora della seconda convocazione, devono, comunque, essere presentate in forma scritta da almeno un socio effettivo e accettate per iscritto dal candidato, visto che il requisito di un numero minimo di soci sottoscrittori commisurato ai soci iscritti si applica solamente al caso di presentazione di liste. Ovviamente, è consentita la raccolta di più firme a sostegno della candidatura.
  2. Il fac-simile di verbale allegato al comunicato n. 99 può ovviamente essere modificato a
    seconda delle esigenze di ogni singola Assemblea, anche eliminando le parti non necessarie; resta confermato in proposito che il budget di previsione per il 2021 potrà essere approvato dai Consigli Sezionali entro il 30 novembre con i poteri dell’Assemblea, salva diversa decisione assunta dal Consiglio stesso in piena autonomia.
  3. Il meccanismo a tutela delle preferenze di genere è disciplinato dettagliatamente solo per il caso della presentazione di liste; pertanto resta confermato che, nel caso in cui vengano presentate solo candidature singole, in assenza di liste, trattandosi di voti individuali, tali limiti non potranno essere applicati né in fase di presentazione delle candidature, né in fase di votazione, per non violare il principio della libertà del voto singolo, restando ferma solo la prescrizione circa il numero massimo di preferenze che non può superare il numero di componenti dell’organo da eleggere.
    4) Per rispettare in modo assoluto la segretezza del voto anche in modalità on line, la società certificatrice fornisce soltanto il risultato finale e non la lista riga per riga delle espressioni di voto, proprio per garantire che non possano esservi manipolazioni di alcun genere.

Si raccomanda ancora serietà, lealtà, correttezza, disciplina, senso di responsabilità, perché l’Unione possa scrivere una nuova, splendida pagina della sua Storia e delle sue capacità organizzative.