Giornata nazionale del Cane guida – giovedì 22 ottobre ore 10.00

Nel quadro delle celebrazioni del Centenario della nostra Associazione, il Centro Helen Keller scuola cani guida di Messina e la Commissione Nazionale Cani Guida dell’Unione, organizzano insieme la XV Giornata Nazionale del Cane Guida, ricorrenza annuale istituita in onore del nostro caro e speciale amico a quattro zampe.

Giovedì 22 ottobre, nel Salone delle Bandiere, in piazza dell’Unione Europea a Messina, si svolgerà la cerimonia di consegna di tre cani guida e quattro bastoni bianchi per ciechi.

Verrà inoltre donato alla Scuola un cucciolo da addestrare, che da grande potrà aiutare una persona non vedente e potremo ascoltare anche testimonianze di famiglie affidatarie e racconti di vita quotidiana di conduttori con i propri cani guida.

Alla cerimonia a Messina sarà presente il Presidente Nazionale dell’Unione Mario Barbuto, oltre ad autorità cittadine e regionali, ai componenti del Consiglio di amministrazione del Centro Helen Keller e ai dirigenti regionali e sezionali dell’Unione.

Vi aspettiamo dunque giovedì 22 ottobre ore 10.00 per un altro momento di celebrazione e condivisione.

Per partecipare via Zoom:

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Programma delle celebrazioni del Centenario a Genova, di Mario Barbuto

Autore: Mario Barbuto

Care amiche, cari amici,

in allegato potete trovare il programma dettagliato delle celebrazioni del Centenario a Genova.

Sono confermati:

sabato 24 ottobre ore 19.15, ingresso al teatro Carlo Felice.

Domenica 25 ottobre ore 17.00, Basilica Santa Maria delle Vigne per la consegna della campana Aurelia.

Lunedì 26 ottobre ore 10.00, presso lo STARHOTELS President, per la cerimonia di emissione e annullo del francobollo del Centenario.

A tutti i partecipanti raccomandiamo l’osservanza rigorosa delle misure di protezione sanitaria e in particolare:

–          l’uso continuativo della mascherina protettiva delle vie respiratorie;

–          il rispetto del distanziamento al chiuso e all’aperto;

–          la continua sanificazione delle mani tramite lavaggi frequenti e uso di gel disinfettanti.

In attesa di incontrarci, ringrazio di cuore quanti vorranno onorare l’Unione con la propria presenza e invio un grande abbraccio collettivo.

Programma Centenario UICI Genova accessibile.pdf

Comunicazioni del Presidente – SlashRadio oggi lunedì 19 ottobre ore 18.30

Care amiche, cari amici,

Gradirei dieci minuti della vostra attenzione per comunicazioni inerenti l’attività associativa che desidererei svolgere oggi, grazie a SlashRadio.

Ci diamo dunque appuntamento per:

Lunedì 19 ottobre 2020

alle 18.30

su SlashRadio.

Per ascoltare SlashRadio sarà sufficiente digitare la stringa:

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Per sistemi IOS e MAC, la stringa sarà:

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I comandi sono:

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Ottobre da vivere, di Mario Barbuto

Ogni adempimento in vista del Congresso è stato effettuato. Ancora pochi dettagli e la macchina sarà pronta a mettersi in moto. Perfino il voto on line è stato messo a punto, sperimentato e certificato dalla nostra Commissione elettorale di garanzia.

Abbiamo completato i cinque Seminari Tematici di Avvicinamento al Congresso e abbiamo avuto una partecipazione molto elevata di persone interessate: fra i 350 e i 400 partecipanti complessivamente.

Persone che si sono appassionate ai temi principali della nostra azione associativa e che, in molti casi, hanno offerto il proprio contributo originale su argomenti quali Lavoro, Istruzione, Mobilità, Organizzazione associativa, Raccolta fondi, Accessibilità, Patrimonio sociale e tanti altri ancora.

Abbiamo ospitato e ascoltato esperti dei vari settori, personalità politiche e illustri docenti che ci hanno aiutato a orientarci nei vari aspetti dei temi trattati, anche per non correre il pericolo di rimanere semplicemente arrotolati su noi stessi a contemplare il nostro ombelico. Queste personalità, infatti, hanno contribuito a mostrarci la porta e la finestra sul mondo. La via per guardare fuori dal recinto entro il quale siamo soliti pascolare, per trovare invece la società di tutti, quella con la quale dobbiamo continuare a imparare a misurarci e confrontarci.

Già, e Genova, intanto? Le celebrazioni del Centenario, il nostro compleanno, il Premio Braille in edizione speciale…

Con l’aiuto dei nostri dirigenti associativi della Liguria, abbiamo finalmente messo a punto il programma della serata del 24 ottobre al Carlo Felice; abbiamo definito col teatro i protocolli di sicurezza, prenotato alberghi per accogliere i soci provenienti dalle varie sezioni d’Italia, effettuato sopralluoghi e intrecciato contatti a non finire per assicurare la buona riuscita dell’evento, comprese le riprese tv della RAI.

Poi i contatti con il vescovo della Basilica delle Vigne per la consegna della campana Aurelia, in memoria del nostro fondatore Aurelio Nicolodi, prevista per domenica 25 alle 17.

E il torneo dimostrativo di scacchi. Sempre domenica dalle 14 alle 19.

Infine, lunedì. Giorno del compleanno. Abbiamo rinunciato alla ricca mostra del Centenario, per evitare complicazioni di carattere sanitario legate alla diffusione del CoronaVirus. Ma l’annullo e l’emissione del francobollo commemorativo del Centenario dell’Unione non possiamo trascurarlo…

Dopo aver opzionato e visionato cinque, sei diverse location, siamo riusciti a mantenere la cerimonia dell’annullo, ovviamente in condizioni di assoluta sicurezza, stanti le disposizioni attuali del momento nel quale scrivo queste note, che pure potrebbero mutare da un momento all’altro.

Ah, e i numerosi decreti legge in cammino nelle aule del Senato e della Camera?

Abbiamo ottenuto limiti di fatturato più bassi per obbligare le aziende al rispetto delle norme sull’accessibilità. Abbiamo lottato con tutte le nostre forze per convincere il Parlamento e il Governo a estendere anche ai ventesimisti i benefìci pensionistici per i ciechi assoluti con reddito non superiore a 8.465 Euro. Ci siamo misurati e scontrati con i calcoli contabili del Ministero di Economia e Finanza che ci sono stati fatali, pur ottenendo un impegno a includere il provvedimento nella prossima legge di Bilancio.

Già, c’è anche quella… L’incubo periodico di questo vostro Presidente che ogni anno, tra ottobre e dicembre, inizia i propri mesi di Passione. Quest’anno segnato dalla crisi sociale e sanitaria, tutto diviene più complicato e a rischio.

Eppure dobbiamo tutelare e difendere le risorse che trasferiamo, in larga misura, al territorio e alle sezioni. Il nostro Irifor che ci consente tutte le azioni riabilitative e abilitative sul territorio, alfabetizzazione informatica, intervento precoce, supporto ai centri di Consulenza Tiflodidattica, corsi di mobilità e autonomia, ricerche a carattere universitario e tanto altro ancora che riusciamo a sostenere finanziariamente nelle sezioni e nelle regioni, grazie al contributo previsto dalla legge 378 del 1993. Il nostro Libro Parlato, grazie al quale possiamo assicurare audiolibri di vario genere, di primo e secondo livello, oltre alla nostra SlashRadio che offre informazione e dona compagnia a tanti e tanti ciechi e ipovedenti ovunque in Italia e anche all’estero.

E poi i nostri enti collegati che necessitano almeno di conferma delle risorse a loro disposizione: Biblioteca di Monza, Federazione pro ciechi, Polo tattile e Stamperia di Catania, Fondazione LIA, IAPB…

Ma ottobre ci riserva ancora altro. La Giornata nazionale del Cane Guida. Tanto difficile da celebrare on line dove i nostri amici a quattro zampe non si possono toccare, accarezzare, ammirare. L’abbiamo legata a una consegna di nuovi cani guida che faremo a Messina, grazie al Centro Helen Keller, il 22 ottobre. Con il supporto della nostra Commissione nazionale Cani Guida, in quella occasione, faremo un collegamento on line e avremo utenti, operatori e scuole di tutta Italia, virtualmente intorno a un tavolo, per parlare di addestramento, unificazione di protocolli e metodologie, normative di tutela e altro.

L’impegno a supporto della campagna di civiltà contro l’uso selvaggio dei monopattini elettrici, rispetto ai quali è stato interpellato il Governo per avere risposte e certezze circa i provvedimenti in adozione per contenere un fenomeno che mette a rischio la nostra incolumità ogni giorno per le vie e sui marciapiedi delle nostre città.

Ma non può bastare!

Per non farci mancare davvero nulla, abbiamo infine anche la candidatura al prossimo Congresso. Quasi me ne dimenticavo, tanto sono costretto, mio malgrado e con tanto rammarico, a riporla in un angolo nascosto e remoto della mia mente…

Trentadue candidati al Consiglio Nazionale, per ventiquattro posti disponibili, si sono riconosciuti attorno al mio nome e alla mia leadership per presentarci insieme per l’Unione in una lista, una squadra con una sola anima e tanti cervelli pensanti.

Questa squadra ha bisogno di riunirsi, parlare, dibattere, per presentarsi al meglio all’appuntamento congressuale, ma soprattutto alle scadenze che ci attendono nei prossimi cinque anni di lavoro e di impegno.

Troveremo il tempo anche per questo, naturalmente. Come è giusto e doveroso, nel rispetto dei congressisti e delle regole.

Restiamo uniti, compatti, determinati e pronti ad affrontare le sfide gigantesche del nostro secondo secolo di esistenza.

Viva l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti del Centenario!

Interrogazione Sutto (Lega) sulla petizione UICI sui monopattini elettrici

INTERPELLANZA ALLA CAMERA DEI DEPUTATI

SUTTO, LOCATELLI, VANESSA CATTOI, PANIZZUT, BOLDI, DE MARTINI, FOSCOLO, LAZZARINI, TIRAMANI e ZIELLO. — /Al Presidente /del/Consiglio /dei/ministri, al Ministro /delle/infrastrutture e /dei//trasporti/, al Ministro /del//lavoro/e /delle// politiche//sociali/, al Ministro della salute./ — Per sapere – premesso che:

negli ultimi mesi, la presenza e la circolazione dei monopattini elettrici nelle strade delle principali città italiane è aumentata vertiginosamente, alimentata anche dall’epidemia da COVID-19, dai bonus promessi dal Governo e dalla maggiore diffusione dei servizi di mobilità condivisa (sharing/mobility/);

per le persone con disabilità e, in particolare, per le persone cieche, con disabilità visiva e con disabilità motoria, per le persone che necessitano di ausili per la deambulazione, ma anche per le persone anziane e per i genitori con carrozzine o passeggini, l’assenza di regole chiare in merito alla sosta e alla circolazione di tali mezzi ha creato seri problemi, sia in termini di sicurezza sia in termini di impedimento alla mobilità;

nel tentativo di ovviare a tali criticità, l’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti (*Uici*) ha lanciato una petizione online sulla piattaforma /Change.org/ volta a sensibilizzare gli utenti, le istituzioni e le autorità competenti in merito alla necessità di promuovere un utilizzo corretto di tali mezzi;

in particolare, sotto il profilo della sicurezza, l’Uici ha richiesto l’installazione di sistemi di rumore artificiale Avas (/Audible vehicle alert system/) sui mezzi stessi che segnalino il monopattino in movimento «sempre e comunque», per migliorare la sicurezza stradale e tutelare, in particolare, l’incolumità delle persone non vedenti;

si è, poi, rimarcata la necessità di contrastare il fenomeno della sosta selvaggia, intensificando i controlli e individuando dei siti appositi nelle aree cittadine riservati al parcheggio dei monopattini elettrici, in modo da evitare l’abbandono indiscriminato degli stessi che costituisce ormai l’ennesima barriera architettonica con la quale fare i conti quotidianamente;

ad avviso degli interroganti, tali richieste sono di assoluto buon senso e potrebbero avere risvolti positivi non solo sotto i profili sopra evidenziati, ma anche sul decoro dei centri cittadini e sulla sicurezza stradale, considerati peraltro i numerosi incidenti registrati in questi mesi che vedono coinvolti, con frequenza sempre maggiore, proprio i monopattini elettrici –:

quali iniziative intendano adottare, nel campo della micromobilità elettrica, per garantire pienamente la sicurezza, il diritto alla mobilità e l’accessibilità degli spazi in favore delle persone con disabilità, delle persone anziane e dei genitori con carrozzine o passeggini, anche alla luce delle proposte avanzate sul punto dalle associazioni e, in particolare, dall’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti.

(4-07135)

http://documenti.camera.it/apps/commonServices/getDocumento.ashx?idLegislatura=18&sezione=assemblea&tipoDoc=atti_indirizzo_controllo&idSeduta=0409&nomefile=allegato_b&ancora=si.4-07135#si.4-07135

Centenario UICI 1920-2020: Genova 24-26 ottobre – Programma definitivo

Autore: Mario Barbuto

Care amiche e cari amici,

Il 26 ottobre 2020 la nostra Unione spegnerà le cento candeline del suo compleanno.

Avevamo immaginato e progettato un anno ricco di festeggiamenti, ma il programma delle manifestazioni che ci avrebbe portato in tante città d’Italia si è dovuto interrompere a Potenza il 28 febbraio scorso, dopo l’inaugurazione meravigliosa di Catania e la tappa di Catanzaro.

Le tre tappe della scorsa primavera hanno accolto comunque tantissimi visitatori: mossi da curiosità e interesse; protagonisti diretti delle letture al buio, della donazione di voce in cabina, delle attività sportive e dei mestieri tradizionali, della esposizione “a spasso con le dita” e di molto altro ancora.

Con la speranza nel cuore e lo spirito indomito tipico della nostra Associazione, dopo mesi di attesa, riprendiamo ora le celebrazioni del centenario proprio a Genova, città natale dell’Unione, sia pure in forma più contenuta e nel rispetto assoluto delle norme di sicurezza dettate dall’emergenza sanitaria.

Le celebrazioni inizieranno con il Premio Braille del Centenario, la sera del 24 ottobre, con l’esibizione di Antonello Venditti, Mario Biondi, Gianfranco Berardi e altri artisti, e con la conduzione di Monica Leofreddi, presso il Teatro Carlo Felice – Passo Montale Eugenio, 4.

Ingresso in teatro ore 19.30.

Presentarsi muniti di mascherina e seguire le indicazioni fornite all’accoglienza per la sistemazione nei posti in sala.

Il giorno seguente, domenica 25 ottobre, alle ore 17.00, nell’antica e suggestiva Basilica di Santa Maria delle Vigne, Vico del Campanile delle Vigne 5, avrà luogo la cerimonia di consegna alla città di Genova della “Campana Aurelia”, appositamente forgiata dalle fonderie vaticane in onore del Padre Fondatore Aurelio Nicolodi.

Sempre il 25 Ottobre, non solo la consegna della Campana Aurelia: dalle ore 14.00 alle ore 19.00, infatti, presso il Bar “il Filleo” all’interno della Galleria Mazzini, di fronte al Teatro Carlo Felice, si disputerà una competizione scacchistica davvero speciale tra Maestri di scacchi vedenti e campioni italiani non vedenti.

Infine il 26 ottobre, giorno del compleanno, alle ore 09.30, presso il prestigioso “Palazzo Imperiale” in via Campetto 8/a, nel cuore del centro storico di Genova, nei pressi del porto antico, inaugureremo  la nostra mostra del Centenario che, sebbene in forma più contenuta, saluterà la città di Genova, raccontando di noi, della nostra Storia e attualità, delle nostre conquiste e dei nostri predecessori.

In quella sede, alle ore 10.00, assisteremo alla cerimonia di emissione e annullo del francobollo commemorativo del Centenario, organizzata insieme a Poste Italiane e al Ministero delle Infrastrutture e dello Sviluppo Economico.

I dirigenti e amici di Genova e della Liguria, inoltre, avranno l’occasione in quella sede per effettuare premiazioni di riconoscimento delle persone e personalità che sono state vicine alla nostra Unione sul territorio, in particolare negli ultimi, difficili mesi di quest’anno.

Con SlashRadio cercheremo di organizzare dirette e reportages degli eventi previsti per consentire a tutti di sentirsi vicini e partecipi di questo storico compleanno del Centenario dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti.

Vi attendiamo comunque a Genova, numerosi e appassionati come sempre.

Per il Teatro e la Basilica, raccomando di segnalare le presenze alla segreteria della presidenza, data la necessità di tenere sotto controllo il numero di persone in ingresso.

Un grande abbraccio.

Programma.pdf

Eppure non capisco, di Eugenio Saltarel e breve commento del Presidente Nazionale

Ho sentito molti pareri e molte spiegazioni, ma, scusate, continuo a non capire.

Fino al 2015 inizialmente in un piccolo gruppo abbiamo fatto crescere un movimento così detto di rinnovamento: non eravamo tutta l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, però man mano che andavamo avanti ci accorgevamo di ottenere un certo interesse. A partire dal Congresso del 2010 era risultato importante affrontare il problema del riconoscimento delle minoranze, ovviamente insieme ai tanti altri che si preoccupavano, ma ritenendolo importante perché in grado di garantire lo sviluppo dell’Associazione verso orizzonti sempre più ampi e possibilmente sempre più condivisi. A questo fine abbiamo proposto nel 2015 delle modifiche allo Statuto che dovevano garantire l’esistenza di una minoranza e lo spazio perché potesse confrontarsi con la maggioranza, avendo strumenti previsti anche dallo Statuto associativo. La minoranza che rappresentavamo sembrava essere diventata maggioranza con le elezioni del 2015, ma evidentemente non era proprio così.

Quello che però non capisco è l’accanimento di chi allora propugnava questi principi, nel volerci oggi dimostrare che potevano essere carta straccia. Che necessità c’era per una lista che aveva già in sé la certezza di vincere il confronto, di dover affaticarsi per evitare ai quattro scalcagnati dell’altra lista, di avere voce in capitolo? Che necessità c’era, quando le firme necessarie per presentare una lista sono di almeno 32 sostenitori, cercarne fino all’ultimo giorno circa 220, stando a quanto ho sentito dire? Certamente lo Statuto lo permette e quanti lo hanno fatto o vi hanno aderito hanno esercitato un diritto previsto e prestabilito. Certamente il tutto è avvenuto nel rispetto delle regole. Certamente le adesioni sono motivate da persone che credono in quello che hanno sostenuto. Quello che non capisco è come si sia voluto mettere a tacere, indipendentemente da chi lo sosteneva, il desiderio di una alternativa, proprio da parte di chi di questa garanzia delle minoranze si è fatto una bandiera.

Sarò ingenuo e forse sono righe inutili; ma proprio non arrivo a capirlo e non riesco ad arrendermi a semplici ragionamenti di convenienza, di volontà di sopraffare, di interessi nascosti o altro. Tanto più che la raccolta di tutte queste adesioni non è avvenuta in occasione della presentazione della lista cui anch’io ho aderito, ma era già in corso quando Katia Caravello ha comunicato la sua volontà di candidarsi alla Presidenza nazionale. Buona giornata a tutti e a rileggerci.

Eugenio Saltarel

Breve commento del Presidente Nazionale

Caro Eugenio,

la tua domanda mi chiama direttamente in causa come persona che ha animato il movimento di rinnovamento fin dal 2010 e come candidato presidente che nelle settimane passate ha raccolto le firme per la candidatura nel prossimo Congresso.

La modifica statutaria del 2015 aveva prevalentemente un duplice scopo:

1) scoraggiare le candidature individuali ed estemporanee, dando ai candidati, tramite la costituzione in “lista”, il senso di una squadra e la solidarietà di un gruppo coeso e omogeneo.

2) Evitare che il Consiglio Nazionale divenisse monopolio assoluto di chi aveva soltanto i due terzi dei consensi, come avvenuto nel 2010 grazie all’impiego del famigerato meccanismo delle preferenze sistemiche.

Allo scopo, infatti, la riforma elettorale del 2015 prevede:

A) l’elezione di 24 consiglieri nazionali invece di 20;

B) la riduzione delle preferenze da tredici a quattro;

C) l’applicazione del principio della parità di genere che consente un massimo di due preferenze in favore di candidati uomini e due in favore di candidate donne;

D) la ripartizione proporzionale dei seggi in base ai voti effettivamente ottenuti dalla lista;

E) la presentazione delle candidature almeno un mese prima delle elezioni congressuali, purché sostenuta da un minimo di trentadue firme di congressisti.

Queste firme di presentazione, a mio avviso, non sono state previste per esercitare un atto di mera burocrazia, ma piuttosto per consentire ai candidati di stabilire un primo contatto con gli elettori e per verificare l’esistenza di un consenso iniziale minimo a supporto della loro candidatura.

Lo slogan “metti una firma anche se non condividi proposte e candidati”, circolato insistentemente nei giorni scorsi, secondo me risulta fuorviante e perfino ingannevole.

Per non dire dell’invito a me rivolto di adoperarmi per raccogliere le firme per la lista alternativa, che suona addirittura offensivo per quella lista, oltre che assurdo nella sostanza.

Io credo che un candidato abbia non il diritto, ma il dovere di rivolgere la propria proposta a tutti i congressisti e ricercarne e accettarne il supporto, senza fermarsi alle prime trentadue firme ottenute, quasi come se la pratica burocratica fosse così espletata ed esaurita.

La domanda che rivolgo io a me stesso e a te, invece é:

cosa c’entra l’esercizio della democrazia con l’assenza di sostegno manifestatasi in modo palese con la mancata raccolta delle firme necessarie alla presentazione di una lista?

Ove si ritenga troppo elevato il numero minimo di firme necessarie a proporre la candidatura di una lista, ebbene, parliamone! abbassiamolo!

Ma perché, invece, accusare gli altri di essere antidemocratici quando non si è riusciti a raccogliere firme a sufficienza per candidarsi?

Circa i tempi, desidero soltanto precisare che la mia personale raccolta di firme per la candidatura ha avuto inizio il 18 settembre. Ben oltre l’annuncio dell’esistenza di una candidatura alternativa.

Poi, in verità, di domande io ne avrei tante altre. Per esempio su modi, tempi e forme della proposta antagonista.

Sui promotori e protagonisti di tale proposta e sul loro percorso degli anni precedenti.

Sul lavoro quinquennale svolto in Direzione Nazionale in armonia e condivisione pressoché assoluta, sfociato, per me inaspettatamente, in una proposta antagonista giunta soltanto a poche settimane dal Congresso.

Ma preferisco tornare al presente e alla realtà: abbiamo oggi un meccanismo elettivo che ci consente, pur in presenza di una sola lista, di poter scegliere per il nostro Consiglio nazionale i ventiquattro componenti su trentadue candidati. Dunque ben il 25 percento di tali candidati rimarrà fuori, sulla base di scelte congressuali meditate e consapevoli.

Quanto al candidato presidente, so bene come la carica comporti fatica e responsabilità.

La sfida con me stesso, tuttavia, temo sia quanto di più difficile io debba e possa sostenere. Una sfida inedita che mi accingo a raccogliere con il rispetto dovuto per i congressisti e con la serietà richiesta.

Dalle assemblee precongressuali e dai Seminari Tematici di Avvicinamento al Congresso, trarrò e trarremo, tutti insieme, per l’Unione, quegli spunti ed elementi di un programma comune e condiviso da realizzare nei cinque anni che ci attendono.

Mario Barbuto

Ammissione lista “Insieme per l’Unione” al XXIV Congresso Nazionale UICI

Roma, 5-8 novembre 2020

Si rende nota la comunicazione del Segretario Generale del 6 ottobre scorso.

In riferimento alla presentazione della lista denominata “Insieme per l’Unione”, comunico che la Commissione Elettorale di Garanzia si è riunita il giorno 6 ottobre 2020, presso i locali della Presidenza Nazionale di via Borgognona n. 38 a Roma, dando seguito ai controlli previsti dall’art. 25, comma 22, del Regolamento Generale dell’UICI.

La Commissione, espletate tutte le formalità richieste, tra le quali la verifica della regolarità delle firme di accettazione e di sottoscrizione delle candidature, ha dichiarato ammissibili sia la candidatura a Presidente Nazionale di Mario Barbuto, che le candidature al Consiglio Nazionale inserite nella lista collegata “Insieme per l’Unione”.

La Commissione ha, altresì, verificato che nella medesima lista è stata rispettata la rappresentanza di genere, ai sensi del comma 9 dell’art. 25 del citato Regolamento Generale. Tanto si doveva, come adempimento previsto dalle norme statutarie e regolamentari.

L’Unione ha finalmente il proprio Stemma e Gonfalone, di Mario Barbuto

Autore: Mario Barbuto

Care amiche e cari amici,

con il cuore colmo di gioia e con l’orgoglio di Presidente della nostra grande Associazione, sono lieto di comunicare che, con decreto del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, l’Unione ha finalmente il proprio Stemma e Gonfalone.

Il decreto sarà debitamente trascritto nel libro araldico degli Enti territoriali e giuridici dell’Archivio Centrale dello Stato e verrà registrato presso i competenti Uffici del Segretariato Generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

In attesa di poterne apprezzare la bellezza dal vivo nei giorni del Congresso, qui di seguito offriamo una breve descrizione testuale, come riportata nel decreto del Presidente della Repubblica.

STEMMA: di colore rosso, con la scritta in lettere maiuscole “UICI”, dove la “I” è rappresentata da una stilizzazione del bastone bianco. Il tutto, in argento, posto a banda; al capo d’argento, caricato dall’acronimo “UICI”, in caratteri Braille, in rosso. Corona all’antica, a cinque punte visibili, d’oro, con l’interno in rosso. Ornamenti esteriori d’oro.

GONFALONE: drappo in bianco, bordato di rosso, riccamente ornato di ricami d’oro e caricato dallo stemma sopra descritto, con l’iscrizione centrata in argento, recante la denominazione dell’Associazione. Le parti di metallo e i cordoni sono dorati. L’asta verticale è ricoperta di velluto dei colori del drappo, alternati, con bullette dorate poste a spirale. Nella freccia è rappresentato lo stemma dell’Unione e sul gambo, inciso il nome. Cravatta con nastri tricolorati dai colori nazionali, frangiati d’oro.

Un lungo percorso amministrativo durato oltre due anni che finalmente si conclude e che colloca la nostra Associazione in una posizione di rango tra le istituzioni civili del Paese, consentendoci di salutarne la conclusione con la gioia e la fierezza dell’appartenenza.       Stiamo valutando la possibilità di favorire una presenza della riproduzione del nostro Gonfalone anche nelle sedi regionali e territoriali dell’Unione e vedremo di individuare presto soluzioni adeguate in questo senso.

Immagine del Gonfalone

Immagine del Gonfalone