Trasmissione Speciale di SlashRadio: parliamo di Statuto con il Presidente Nazionale

mercoledì 16 settembre ore 16.00

Nell’approssimarsi delle assemblee precongressuali, SlashRadio ci offre l’occasione per parlare di modifiche allo Statuto Sociale con il Presidente Nazionale che ha coordinato il gruppo di lavoro apposito all’opera ormai da circa un anno.

Particolarmente apprezzata sarebbe la partecipazione dei congressisti e dei quadri dirigenti di ogni regione che, a partire da sabato 19 settembre animeranno le assemblee precongressuali in vista dell’appuntamento di inizio novembre.

La trasmissione sullo Statuto è fissata per:

Mercoledì 16 settembre 2020 dalle 16.00 alle 18.00, su SlashRadio.

Durante la trasmissione, il Presidente Nazionale illustrerà le principali modifiche statutarie elaborate e proposte dal gruppo di lavoro nominato dall’assemblea nazionale dei quadri dirigenti il 5 e 6 ottobre 2019 e risponderà a tutte le domande in merito.

Le modalità di contatto per indirizzare le domande o intervenire in trasmissione, sono:

– email, all’indirizzo

chiedialpresidente@uiciechi.it

– modulo web, all’indirizzo

http://www.uiciechi.it/radio/radio.asp

telefono, durante la diretta, al numero

06.920.925.66

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Vi attendiamo numerosi per continuare ad animare il dibattito congressuale con i veri temi che interessano la vita di tutti i giorni della nostra Unione.

Sistema Pubblico di Identità Digitale – Segnalazione difficoltà utenti non vedenti

L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Onlus-Aps, che per legge e per statuto (R.D. n. 1789 del 29/07/1923 e D.P.R. 23/12/1978) tutela le persone con disabilità visiva, desidera segnalare all’attenzione cortese delle SS.VVB un grave disagio di fruibilità di servizi on line che si raccomanda venga eliminato al più presto.

Recentemente, l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, con circolare n. 87 del 17 luglio 2020, ha comunicato l’imminente sostituzione del PIN Inps di accesso ai propri servizi telematici con il Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID), annunciando l’avvio di una fase transitoria a decorrere dal 1° ottobre prossimo.

L’Istituto Nazionale di Valutazione Ausili e Tecnologie (INVAT), che supporta l’UICI nel settore delle tecnologie e degli ausili tiflotecnici, a seguito di controlli effettuati per verificare l’accessibilità e l’usabilità del sistema unico di accesso con identità digitale (SPID), ha riscontrato alcune criticità d’uso per gli utenti ciechi e ipovedenti.

Come è noto, lo SPID permette a cittadini e imprese di accedere ai servizi online della Pubblica Amministrazione e dei privati aderenti con un’identità digitale unica. L’identità SPID con livello di sicurezza 2 è costituita da credenziali (nome utente e password) in fase di registrazione della propria identità digitale e da una credenziale di tipo OTP (One Time Password), cioè un codice temporaneo di accesso valido una sola volta.

In relazione al riconoscimento con il livello di sicurezza 2, le difficoltà riscontrate dagli utenti con disabilità visiva, non si verificano, di norma, quando è possibile utilizzare l’App Mobile dell’Identity Provider che consente di trasmettere in automatico e rapidamente il codice OTP attraverso l’impronta digitale o il riconoscimento facciale, ma sussistono nel caso di utilizzo di un telefono cellulare o smartphone quando si deve inserire sul sito o nell’App dell’Identity Provider il codice OTP ricevuto tramite SMS.

È stato riscontrato, infatti, un tempo troppo breve di circa trenta secondi nelle fasi di inserimento per completare la procedura di autenticazione. Nella maggior parte dei casi, dato il tempo troppo breve, il codice OTP finisce per scadere e il sistema non procede all’autenticazione. Nondimeno, l’utente non vedente o ipovedente non è in condizione di continuare la fase di autenticazione, né, purtroppo, viene avvisato dell’instaurata inattività tramite uno specifico messaggio di errore, rilevabile dal sistema di lettura vocale dello schermo.

Per somma di complicazioni, dopo un certo numero di tentativi non andati a buon fine, l’utenza SPID viene bloccata, causando agli utenti con disabilità visiva ulteriori difficoltà di riattivazione e gestione della propria identità digitale.

Nel rispetto della necessaria riservatezza e sicurezza dei dati degli utenti, ci permettiamo di offrire qualche suggerimento utile a rendere il sistema accessibile, fruibile e amichevole anche per le persone con difficoltà sensoriali, fisiche o semplicemente con un’età avanzata:

  1. aumentare ad almeno 1 minuto il tempo di validità del codice OTP in uso nella fase di inserimento, per completare più agevolmente tutte le operazioni di autenticazione;
  2. in caso di errore o inattività della procedura, prevedere l’emissione di un apposito messaggio di segnalazione, intercettabile e gestibile anche dal lettore vocale di schermo.

Le sopra indicate richieste di modifica, per altro, risultano conformi sia alle “Linee guida per l’accessibilità ai contenuti del Web”, Raccomandazione del World Wide Web Consortium (W3C) del 5 giugno 2018, che rappresentano il documento di riferimento contenente i principi generali circa l’accessibilità per le persone con disabilità, sia alla Direttiva (UE) 2016/2102 del 26 ottobre 2016, relativa all’accessibilità dei siti web e delle applicazioni mobili degli enti pubblici.

L’auspicio che la criticità venga affrontata e risolta tempestivamente, si accompagna, da parte nostra, alla disponibilità di tecnici e consulenti per la verifica del problema e delle soluzioni che si vorranno attuare, le quali potranno essere applicate anche da varie altre realtà pubbliche e private che hanno in uso l’OTP per l’autenticazione dei propri utenti on line.

Proposte di modifica dello Statuto Sociale, di Mario Barbuto

Autore: Mario Barbuto

Care amiche e cari amici,

il gruppo di lavoro costituito nell’assemblea nazionale dei quadri dirigenti del 5 e 6 ottobre 2019, ha completato l’esame e ha formulato le proposte di modifica allo Statuto Sociale da sottoporre all’intero quadro associativo in preparazione del Congresso.

È stato pertanto elaborato un testo di Statuto nel quale sono ricomprese le modifiche proposte e fatte proprie dal Gruppo.

Per renderlo più chiaro e leggibile, è stata aggiunta una breve nota illustrativa dove sono state elencate le principali modifiche proposte, con relativa indicazione di articolo e comma modificato.

Consideriamo quindi aperto il dibattito sul tema e auspichiamo che i presidenti sezionali e regionali riescano a promuovere un confronto ampio e approfondito tra tutti i soci per una partecipazione davvero significativa al processo di adeguamento della carta costitutiva dell’Unione.

Il testo costituirà la base di discussione in seno alle assemblee precongressuali per raccogliere ogni ulteriore osservazione e suggerimento, in modo da integrare la presente proposta e sottoporla alla Direzione Nazionale per la sua formalizzazione definitiva davanti al Congresso di novembre.

Statuto Modifiche del 1 Settembre.pdf

Statuto Modifiche del 1 Settembre.doc

Statuto Note.pdf

Statuto Note.txt

Ma un Congresso è solo questione di numeri?, di Giovanni Taverna

Autore: Giovanni Taverna

Ho letto con sommo interesse l’articolo di Mario Mirabile comparso su questo quotidiano; ne ho tratto motivi di condivisione ma anche qualche brividino. Dal punto di vista del noto principio “una testa un voto”, il suo discorso non fa una grinza, neppure un plisset: sulla base dei suoi numeri le piccole sezioni hanno una rappresentanza dei soci ampiamente sopravvalutata . A colpo d’occhio, pardon, d’orecchio, mi colpisce un poco che non venga proposto alcun correttivo, ma questo potrà essere trovato proseguendo la discussione. Il  quesito che mi provoca i brividini è invece su tutt’altro piano: il Congresso è  solo una questione di numeri? Messa così la domanda , potrei risultare non particolarmente presente a  me stesso, dato che tutti mi direbbero che ovviamente qualsiasi consesso democratico si basa sui numeri e se i numeri non rappresentano perfettamente il corpo totale si possono avere squilibri e  storture. Fin qui tutto bene, entro certi limiti sono totalmente in sintonia con questa visione. I limiti ai quali accenno non so se stiano a lato, sopra o sotto la questione e spero di riuscire a spiegarmi con soddisfacente chiarezza. Se l’unico compito del congresso fosse elettorale, il problema posto da Mario avrebbe una soluzione draconiana: raddoppiare la rappresentanza delle sezioni più grandi o dimezzare la rappresentanza delle sezioni piccole; ambedue le soluzioni foriere di qualche conseguenza forse indigeribili dal corpo associativo: il raddoppio delle rappresentanze porterebbe a congressi ancor più elefantiaci dei presenti, con gli aggravi di spesa e le difficoltà organizzative derivanti. Ma comunque, con un po’ di sacrifici magari sarebbe affrontabile. La riduzione alla metà della rappresentanza delle piccole sezioni potrebbe invece causare traumi più massivi con conseguenti mal di pancia generalizzati. Ma anche qui un consiglio nazionale votato al suicidio potrebbe adottare la misura, dato che con i congressi composti come ora alla votazione congressuale una proposta del genere passerebbe difficilmente. Ora arrivo al centro del discorso; il Congresso non ha solo una funzione elettorale, ma anche una funzione di creazione o modificazione di norme della vita sociale e la programmazione delle linee guida delle attività globali dei cinque anni successivi. L’approvazione di norme e linee è  certo sottoposta al principio di rappresentanza numerica ma non solo a questo, almeno a mio parere. Chi ha responsabilità dirigenziali nazionali e regionali sa benissimo quanta strada ci sia ancora da fare per ottenere omogeneamente in tutto il territorio nazionale una applicazione puntuale delle regole e una altrettanto puntuale persecuzione delle linee guida stabilite da un congresso; tutto questo non è  frutto di una generalizzata impreparazione della dirigenza territoriale, che pure in parte è reale, ma deriva anche in gran parte dalla condivisione piena e sentita delle regole e delle linee guida; chi le approva fino ad un certo punto o le ritiene pleonastiche, confuse o non adattabili alla realtà locale tende a svicolare; è fin troppo ovvio affermare che regole e linee saranno tanto più applicate fedelmente e precisamente quanto più la loro formulazione sarà stata condivisa da tutte le realtà anche quelle piccole o minime. Quindi una riduzione sostanziale della presenza congressuale di 66 sezioni temo porterebbe con se il rischio di abbassare la soglia di condivisione delle regole e delle linee guida sotto una soglia pericolosa, causata proprio dalla mancata partecipazione alla loro formulazione.Temo quindi che la soluzione al problema posto da Mario si riduca all’aumento di quasi il doppio delle rappresentanze delle grandi sezioni, se ce lo possiamo permettere dal punto di vista economico. Mi permetto di aggiungere un ulteriore motivo di riflessione su un tema affine; in ogni modo, nelle condizioni attuali, anche una proporzione uniforme tra rappresentanti congressuali e soci sarebbe reale e democraticamente pesante  se le assemblee sezionali non raggiungessero certi numeri? O se questi numeri fossero troppo bassi il problema del rapporto democrazia  versus numeri rappresentati  non sarebbe ugualmente falsato? Tra epidemia e il resto i numeri di questa tornata assembleare potrebbero non avere un valido valore statistico, ma andrà valutato attentamente il risultato dei mezzi che sono stati messi in campo per aumentare i numeri delle presenze assembleari, cioè le assemblee on line e il voto informatico, ma se non riusciamo ad apportare mutamenti sostanziali a questa situazione temo che anche con tutti i bilanciamenti congressuali possibili lo squilibrio della rappresentanza non sarà realmente superato alla radice.

Assemblee interregionali precongressuali, di Mario Barbuto

Autore: Mario Barbuto

Care amiche e cari amici,

in vista del Congresso che si svolgerà a Roma dal 5 all’8 novembre prossimo, saranno organizzate quattro assemblee interregionali precongressuali volte a sviluppare e approfondire il dibattito sui principali argomenti che coinvolgono l’organizzazione e le strutture  operative della nostra Associazione.

I temi che verranno trattati nelle assemblee precongressuali saranno:

–  Tema e titolo del Congresso;

–  Modifiche statutarie;

– Candidature alla Presidenza e al Consiglio Nazionale

Le assemblee saranno aperte a tutti e si svolgeranno prevalentemente in modalità on line tramite la piattaforma Zoom e il supporto di SlashRadio. I congressisti avranno diritto di parola e di intervento, ma anche tutte le altre persone interessate potranno partecipare al confronto tramite email e messaggi con modalità che verranno indicate all’inizio dell’assemblea.

Per ogni assemblea viene qui di seguito indicata anche una sede di riferimento, ma viene fortemente consigliata la partecipazione on line, al fine di evitare dispendio di tempo e di risorse e soprattutto rischi legati all’emergenza sanitaria ancora in atto.

Le assemblee avranno inizio alle ore 9.30 e potranno protrarsi fino alle ore 14.00, secondo il calendario e i raggruppamenti interregionali seguenti:

Sabato 19 settembre – Catania

Basilicata, Molise, Sardegna, Sicilia, Umbria

https://us02web.zoom.us/j/85244057254?pwd=Mkc1cVV2cUE4WG1QeGpsNmdlVUlsQT09

Meeting ID: 852 4405 7254

Passcode: 449382

+39 069 480 6488 Italy

+39 020 066 7245 Italy

+39 021 241 28 823 Italy

Domenica 20 settembre – Roma

Abruzzo, Calabria, Campania, Lazio, Puglia, Toscana

https://us02web.zoom.us/j/87918907689?pwd=WmNuT1NpYnkwOU9jUThaZERaSUhhUT09

Meeting ID: 879 1890 7689

Passcode: 649828

+39 020 066 7245 Italy

+39 021 241 28 823 Italy

+39 069 480 6488 Italy

Sabato 26 settembre – Bologna

Alto Adige, Emilia-Romagna, Marche, Veneto, Trentino

https://us02web.zoom.us/j/87296290043?pwd=YkN2Mnc1T3V1cFJQM3h2QjVwbmFFUT09

Meeting ID: 872 9629 0043

Passcode: 111737

Dial by your location

+39 021 241 28 823 Italy

+39 069 480 6488 Italy

+39 020 066 7245 Italy

Domenica 27 settembre – Milano

Friuli-Venezia-Giulia, Liguria, Lombardia, Piemonte, Val d’Aosta

https://us02web.zoom.us/j/85811612901?pwd=RnhBNkFrQTZjQ0Mxc1dwMDhVKzVmUT09

Meeting ID: 858 1161 2901

Passcode: 562546

+39 020 066 7245 Italy

+39 021 241 28 823 Italy

+39 069 480 6488 Italy

Prego i responsabili della Direzione competenti per territorio e i dirigenti regionali di Sicilia, Lazio, Emilia-Romagna e Lombardia di voler predisporre le migliori condizioni per l’accoglienza di eventuali partecipanti in sede, ma continuo a raccomandare ancora una volta il più possibile una partecipazione a distanza tramite la piattaforma Zoom.

I temi specifici della politica e dell’attività associativa verranno invece trattati nei cinque Seminari Tematici di Avvicinamento al Congresso che sono in fase di organizzazione a cura dei coordinatori delle nostre commissioni nazionali e si svolgeranno tra il 6 e il 20 ottobre, secondo modalità che verranno indicate in seguito.

Auguro buon lavoro a tutti, per una discussione che possa risultare proficua e ricca di proposte e orientamenti capaci di guidare e ispirare la politica associativa dei prossimi cinque anni.

Rubrica di SlashRadio “Chiedi al presidente”, di Mario Barbuto

Autore: Mario Barbuto

Care amiche, cari amici,

l’appuntamento con la nostra rubrica di dialogo diretto e senza rete, particolarmente significativo in queste giornate di fine agosto con le ultime assemblee e l’insediamento di molti consigli sezionali e regionali, è fissato per

Mercoledì 26 agosto 2020

dalle 16.30 alle 17.30,

su SlashRadio,

Durante la trasmissione, nel mio ruolo di Presidente Nazionale, risponderò in diretta a tutte le domande che gli ascoltatori vorranno rivolgermi, su tutti gli argomenti che interessano la vita associativa.

Le domande, come al solito, saranno libere, dirette e senza filtri e potranno toccare tutti gli aspetti della nostra attività associativa e tutti i temi concernenti la vita dei ciechi e degli ipovedenti italiani.

Come accennato, in questa situazione particolare di post emergenza sanitaria e soprattutto di completamento delle nostre assemblee sezionali, assume significato ancora maggiore l’occasione per stare insieme e condividere un frammento del nostro tempo grazie a SlashRadio.

Le modalità di contatto per indirizzare le domande o intervenire in trasmissione, sono:

– email, all’indirizzo

chiedialpresidente@uiciechi.it

– modulo web, all’indirizzo

http://www.uiciechi.it/radio/radio.asp

telefono, durante la diretta, al numero

06.920.925.66

Per ascoltare SlashRadio sarà sufficiente digitare la stringa:

http://www.uiciechi.it/radio/radio.asp

Per sistemi IOS e MAC, la stringa sarà:

http://94.23.67.20:8004/listen.m3u

in alternativa accedere alla nostra app Slash Radio Web di Erasmo Di Donato.

Per i possessori dell’assistente vocale Alexa di Amazon è disponibile la skill di Slash Radio Web.

I comandi sono:

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Vi attendo numerosi per proseguire il nostro prezioso dialogo mensile che tanto ha già arricchito in spirito questo vostro Presidente.

L’Unione ottiene un riconoscimento europeo per le buone prassi sull’accessibilità dei siti web

Ho il piacere di informarvi che l’Unione Europea dei Ciechi, riconoscendo il valore e l’originalità  di alcune iniziative realizzate in Italia in materia di accessibilità digitale, ha deciso di assegnare alla nostra associazione, che ha illustrato queste iniziative in un elaborato apposito, il terzo premio del concorso europeo finalizzato a segnalare le migliori prassi in ambito comunitario relative all’accessibilità dei siti internet pubblici. Il commento della giuria ha evidenziato l’ampiezza dell’approccio italiano alla tematica,  che ha spaziato dall’ambito giuridico a quello della normazione fino a quello del concreto supporto in termini di know-how per la costruzione di siti accessibili.

I mille euro del premio, come ormai tradizione, verranno destinati a incrementare il Fondo per il Sostegno ai Paesi in Difficoltà, istituito dall’Unione Europea dei Ciechi.

Questo risultato positivo è il giusto riconoscimento dell’impegno dei nostri Enti Pubblici, ma anche della continua attività di sensibilizzazione e monitoraggio condotta quotidianamente dagli esperti della nostra Unione e dell’Istituto Nazionale Valutazione Ausili e Tecnologie ai quali va tutta la gratitudine dei ciechi e degli ipovedenti italiani.

L’anno più breve, di Mario Barbuto

Autore: Mario Barbuto

E così… abbiamo vissuto la pandemia virale.

Ci siamo ritirati nelle nostre case. Anzi, siamo stati costretti prigionieri in casa.

Abbiamo bruciato oltre due mesi di attività, restando completamente fermi. Poi abbiamo ripreso. Ma con tanta incertezza: in ordine sparso, con regole confuse, con tanti che rischiano di essere lasciati indietro.

In casa nostra, all’Unione, avevamo ideato per quest’anno speciale tante manifestazioni e attività pensate e progettate per onorare i cento anni di vita di questa nostra Associazione. Appuntamenti in ogni città d’Italia, incontri in ogni piazza e luogo delle istituzioni. Quegli appuntamenti che ancora contiamo di rispettare e vogliamo onorare per rendere omaggio ai nostri Padri Fondatori e ai nostri predecessori.

Ripresici appena dalla quarantena generalizzata, ringraziati il Cielo e la Fortuna per non esserne stati toccati in modo diretto e personale, ci guardiamo intorno e ritroviamo quella Unione che deve rinnovare i propri Organi dirigenti a ogni livello, organizzare e svolgere le assemblee di sezione; provvedere all’insediamento dei Consigli: prima quelli sezionali, poi i regionali; convocare e tenere il proprio Congresso. L’assise che rinnova i massimi vertici associativi e garantisce una guida sicura, scelta da tutti in libertà e consapevolezza.

Un’emozione intensa mi ha preso l’anima nell’aprire a Bologna la prima assemblea di quest’anno: il 20 giugno. In contemporanea con quella di Perugia. Eppure ancora timide e poche erano le presenze, modesta la partecipazione.

Poi subito a Catania. Senza aver avuto nemmeno il tempo di chiudere i lavori di Bologna.

E lì, ai piedi dell’Etna, in una domenica memorabile, 387 persone sono venute a dare il proprio voto a uno dei tanti candidati raccolti e suddivisi in quattro liste concorrenti.

Poi le altre assemblee. A seguire. Susseguirsi. Inseguirsi. Al ritmo incalzante del sabato e della domenica. Perfino con qualche prologo il venerdì e il giovedì e qualche epilogo con seggi aperti in sezione anche il lunedì.

E oggi, con qualche incertezza meno di ieri, comincio a sussurrare a me stesso e a chi mi cammina accanto che forse ci arriviamo, nell’anno in corso, a celebrare il centenario e svolgere il Congresso.

Sì, forse…

Sulla base delle proposte della Direzione, il Consiglio Nazionale, unanime, ha stabilito che a settembre potremo tenere le assemblee precongressuali. A ottobre, la fantasia creativa dei nostri dirigenti ha inventato un nuovo strumento di partecipazione: gli STAC (Seminari Tematici di Avvicinamento al Congresso). Una risorsa di coinvolgimento attivo dei soci e non solo, dialogo, confronto, dibattito, per aiutare il Congresso a definire obiettivi e strategie dei prossimi cinque anni con il contributo straordinario di tutti.

Nei mesi scorsi, durante la segregazione forzata, spesso attanagliato a una delle scrivanie della Sede Nazionale in via Borgognona a Roma, nel silenzio totale delle vie e delle piazze intorno a me, tanti pensieri, mille riflessioni, infinite meditazioni mi hanno tenuto compagnia e hanno popolato a lungo la mia mente.

Ebbene, lo ammetto: a questa Unione sono profondamente attaccato, con un sentimento che cresce e si nutre dei tanti episodi quotidiani.

Quando parlo direttamente con soci e dirigenti, quando sento intorno a me il loro affetto e calore, raccolgo l’attenzione di tanti, misuro le risposte positive della politica, sì, sento intorno a me la simpatia delle persone; sì, rafforzo il mio coraggio e vigore per proseguire il cammino di riforme, rinnovamento e innovazione che abbiamo cominciato qualche anno fa e che abbiamo il dovere di continuare, senza Se e senza Ma.

Poi, invece, talvolta, nei momenti duri e freddi delle decisioni da prendere, quando capisci che un tuo errore potrebbe diventare il guaio e l’affanno di molti, il tuo dubbio l’attesa dei più; quando il bisogno viene a svegliarti la notte con la voce e l’ansia di quanti non hanno quel che serve loro e si sentono ultimi, allora ti domandi se davvero stai facendo le cose giuste, se sai essere sempre all’altezza del compito, se riesci a offrire quel che la gente si attende e desidera.

Ho cercato in questi mesi di interpretare il dovere del mio ruolo senza indugiare o dubitare, nella consapevolezza che in questa fase straordinaria fosse necessario mettere in campo una volontà e una determinazione inusitate e ignote perfino a me stesso. Ho sentito e praticato il dovere di presidiare con la mia presenza i luoghi delle Istituzioni e delle decisioni per rappresentare al meglio le criticità e i problemi della nostra gente con tutta l’energia di cui sono stato capace.

Ora, passata la notte più profonda, anima e corpo, mi sono dato a organizzare le assemblee, infondere coraggio a presidenti e dirigenti giustamente preoccupati; mettere a punto i collegamenti da remoto; far funzionare la macchina delle votazioni a distanza per dare subito all’Unione una opportunità in più di partecipazione per ridurre eventuali effetti di pandemia e isolamento; ma nel frattempo per favorire domani e sempre, il consolidamento di nuovi strumenti per allargare gli spazi di presenza dei soci e i margini di democrazia a disposizione.

Prima della imminente pausa di agosto i tre quarti delle assemblee saranno già state svolte con il conseguente rinnovo dei Presidenti e dei Consigli sezionali.

Il Congresso verrà convocato per il 5 novembre prossimo a Roma, così come deliberato dal Consiglio Nazionale.

Le celebrazioni del Centenario, invece, rimangono confermate a Genova per il 24, 25 e 26 ottobre, in tre giorni intensi per onorare e ricordare il secolo di vita di questa nostra grande Associazione, in quella terra di Liguria dove è stata fondata nel 1920 da Aurelio Nicolodi e dagli altri ufficiali reduci della prima guerra mondiale.

Ai nostri amici dirigenti di Genova e della Liguria chiediamo la pazienza più grande perché non saremo in condizione di gestire oggi un Congresso nella loro città, ma ci attendiamo anche un impegno massimo per dare forza e lustro al nostro Centenario per renderlo un momento memorabile.

L’Unione è la casa Comune alla quale mi sento di appartenere con tutte le mie forze. Ed è proprio l’orgoglio dell’appartenenza che dobbiamo recuperare e rafforzare. Quell’orgoglio che ho sempre coltivato in me e che ho visto crescere nel mio cuore come una pianta d’alto fusto e rafforzarsi proprio nei giorni e nelle settimane della pandemia e dell’isolamento.

Grazie di cuore a chi ha voluto starmi accanto in questi tempi di distanziamento.

Grazie a chi mi ha fatto sentire il suo affetto e mi ha donato la sua comprensione.

Grazie a chi mi ha criticato, dandomi spunto e occasione per riflettere e correggere.

Viva l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti!

Sintesi dei lavori del Consiglio Nazionale, a cura di Eugenio Saltarel

Autore: Eugenio Saltarel

Il 14 luglio scorso alle ore 16,30 si è riunito il Consiglio Nazionale della nostra Associazione per ratificare una serie di decisioni assunte dalla Direzione Nazionale circa le manifestazioni da organizzare per celebrare il Centenario di vita dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti e la realizzazione del XXIV Congresso Nazionale.

Il Presidente, dopo aver dato notizia dell’assenza giustificata del Presidente ligure e del disappunto della sezione di Genova informata di alcune delle decisioni che sono state sottoposte all’attenzione del Consiglio, passa a delineare quanto proposto dalla Direzione Nazionale.

Celebrazione a Genova delle manifestazioni per il centenario dell’Associazione: il 24 ottobre alle 20 la manifestazione al teatro Carlo Felice e la consegna del Premio Braille, oltre ad altri momenti di celebrazione significativi; il 25 ottobre consegna al Cardinale di Genova della campana Aurelia e partecipazione al rito religioso; sempre il 25 ottobre inaugurazione di uno spazio aperto al pubblico dove verrà allestita la mostra già predisposta per celebrare il Centenario; il 26 ottobre continuazione dell’esposizione della mostra, con invito a partecipare alle scuole; cerimonia in presenza delle autorità civili, locali ed eventualmente nazionali.

Nella prima settimana di novembre svolgimento a Roma del XXIV Congresso Nazionale in locali che possano contenere tutti i partecipanti nel rispetto delle norme di distanza previste dall’attuale situazione.

In preparazione al XXIV Congresso si prevedono:

– una serie di assemblee precongressuali secondo il seguente calendario: 19 settembre: Basilicata, Molise, Umbria, Sicilia e Sardegna; 20 settembre: Abruzzo, Calabria, Campania, Lazio, Marche e Puglia; il 26 settembre: Alto Adige, Emilia Romagna, Toscana, Veneto e Trentino; il 27 settembre: Friuli, Liguria, Lombardia, Piemonte e Valle d’Aosta. Queste assemblee si terranno tramite la piattaforma Zoom con la partecipazione di tutti i componenti i Consigli sezionali e regionali interessati, oltre ai delegati al Congresso delle Regioni coinvolte; tutti potranno ovviamente prendere la parola e votare eventuali documenti; le assemblee verranno contemporaneamente trasmesse dalla radio della nostra Associazione Slashradio, in modo che chiunque possa seguirne i lavori e intervenire via mail;

– una serie di 5 seminari cui parteciperanno i componenti delle Commissioni di lavoro attualmente operanti che dovranno porre in evidenza i temi e le proposte da portare al XXIV Congresso; mentre compito delle assemblee precongressuali sarà invece quello di decidere il titolo del Congresso, le modifiche allo Statuto e gli argomenti che ne caratterizzeranno lo svolgimento. In questo modo si spera di poter pervenire ad un Congresso in grado di formulare le proposte di attività per il prossimo quinquennio, attività che dovranno poi essere realizzate dal Consiglio e dalla Direzione nazionale.

Dopo questa introduzione si hanno gli interventi dei consiglieri Taverna, Quatraro, Camodeca, Stilla, Condidorio, Legname, Palummo, Calò e Piscitelli che sostanzialmente ne approvano il contenuto.

Alle ore 18, il Consiglio conclude i suoi lavori.