Interrogazione Sutto (Lega) sulla petizione UICI sui monopattini elettrici

INTERPELLANZA ALLA CAMERA DEI DEPUTATI

SUTTO, LOCATELLI, VANESSA CATTOI, PANIZZUT, BOLDI, DE MARTINI, FOSCOLO, LAZZARINI, TIRAMANI e ZIELLO. — /Al Presidente /del/Consiglio /dei/ministri, al Ministro /delle/infrastrutture e /dei//trasporti/, al Ministro /del//lavoro/e /delle// politiche//sociali/, al Ministro della salute./ — Per sapere – premesso che:

negli ultimi mesi, la presenza e la circolazione dei monopattini elettrici nelle strade delle principali città italiane è aumentata vertiginosamente, alimentata anche dall’epidemia da COVID-19, dai bonus promessi dal Governo e dalla maggiore diffusione dei servizi di mobilità condivisa (sharing/mobility/);

per le persone con disabilità e, in particolare, per le persone cieche, con disabilità visiva e con disabilità motoria, per le persone che necessitano di ausili per la deambulazione, ma anche per le persone anziane e per i genitori con carrozzine o passeggini, l’assenza di regole chiare in merito alla sosta e alla circolazione di tali mezzi ha creato seri problemi, sia in termini di sicurezza sia in termini di impedimento alla mobilità;

nel tentativo di ovviare a tali criticità, l’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti (*Uici*) ha lanciato una petizione online sulla piattaforma /Change.org/ volta a sensibilizzare gli utenti, le istituzioni e le autorità competenti in merito alla necessità di promuovere un utilizzo corretto di tali mezzi;

in particolare, sotto il profilo della sicurezza, l’Uici ha richiesto l’installazione di sistemi di rumore artificiale Avas (/Audible vehicle alert system/) sui mezzi stessi che segnalino il monopattino in movimento «sempre e comunque», per migliorare la sicurezza stradale e tutelare, in particolare, l’incolumità delle persone non vedenti;

si è, poi, rimarcata la necessità di contrastare il fenomeno della sosta selvaggia, intensificando i controlli e individuando dei siti appositi nelle aree cittadine riservati al parcheggio dei monopattini elettrici, in modo da evitare l’abbandono indiscriminato degli stessi che costituisce ormai l’ennesima barriera architettonica con la quale fare i conti quotidianamente;

ad avviso degli interroganti, tali richieste sono di assoluto buon senso e potrebbero avere risvolti positivi non solo sotto i profili sopra evidenziati, ma anche sul decoro dei centri cittadini e sulla sicurezza stradale, considerati peraltro i numerosi incidenti registrati in questi mesi che vedono coinvolti, con frequenza sempre maggiore, proprio i monopattini elettrici –:

quali iniziative intendano adottare, nel campo della micromobilità elettrica, per garantire pienamente la sicurezza, il diritto alla mobilità e l’accessibilità degli spazi in favore delle persone con disabilità, delle persone anziane e dei genitori con carrozzine o passeggini, anche alla luce delle proposte avanzate sul punto dalle associazioni e, in particolare, dall’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti.

(4-07135)

http://documenti.camera.it/apps/commonServices/getDocumento.ashx?idLegislatura=18&sezione=assemblea&tipoDoc=atti_indirizzo_controllo&idSeduta=0409&nomefile=allegato_b&ancora=si.4-07135#si.4-07135

Centenario UICI 1920-2020: Genova 24-26 ottobre – Programma definitivo

Autore: Mario Barbuto

Care amiche e cari amici,

Il 26 ottobre 2020 la nostra Unione spegnerà le cento candeline del suo compleanno.

Avevamo immaginato e progettato un anno ricco di festeggiamenti, ma il programma delle manifestazioni che ci avrebbe portato in tante città d’Italia si è dovuto interrompere a Potenza il 28 febbraio scorso, dopo l’inaugurazione meravigliosa di Catania e la tappa di Catanzaro.

Le tre tappe della scorsa primavera hanno accolto comunque tantissimi visitatori: mossi da curiosità e interesse; protagonisti diretti delle letture al buio, della donazione di voce in cabina, delle attività sportive e dei mestieri tradizionali, della esposizione “a spasso con le dita” e di molto altro ancora.

Con la speranza nel cuore e lo spirito indomito tipico della nostra Associazione, dopo mesi di attesa, riprendiamo ora le celebrazioni del centenario proprio a Genova, città natale dell’Unione, sia pure in forma più contenuta e nel rispetto assoluto delle norme di sicurezza dettate dall’emergenza sanitaria.

Le celebrazioni inizieranno con il Premio Braille del Centenario, la sera del 24 ottobre, con l’esibizione di Antonello Venditti, Mario Biondi, Gianfranco Berardi e altri artisti, e con la conduzione di Monica Leofreddi, presso il Teatro Carlo Felice – Passo Montale Eugenio, 4.

Ingresso in teatro ore 19.30.

Presentarsi muniti di mascherina e seguire le indicazioni fornite all’accoglienza per la sistemazione nei posti in sala.

Il giorno seguente, domenica 25 ottobre, alle ore 17.00, nell’antica e suggestiva Basilica di Santa Maria delle Vigne, Vico del Campanile delle Vigne 5, avrà luogo la cerimonia di consegna alla città di Genova della “Campana Aurelia”, appositamente forgiata dalle fonderie vaticane in onore del Padre Fondatore Aurelio Nicolodi.

Sempre il 25 Ottobre, non solo la consegna della Campana Aurelia: dalle ore 14.00 alle ore 19.00, infatti, presso il Bar “il Filleo” all’interno della Galleria Mazzini, di fronte al Teatro Carlo Felice, si disputerà una competizione scacchistica davvero speciale tra Maestri di scacchi vedenti e campioni italiani non vedenti.

Infine il 26 ottobre, giorno del compleanno, alle ore 09.30, presso il prestigioso “Palazzo Imperiale” in via Campetto 8/a, nel cuore del centro storico di Genova, nei pressi del porto antico, inaugureremo  la nostra mostra del Centenario che, sebbene in forma più contenuta, saluterà la città di Genova, raccontando di noi, della nostra Storia e attualità, delle nostre conquiste e dei nostri predecessori.

In quella sede, alle ore 10.00, assisteremo alla cerimonia di emissione e annullo del francobollo commemorativo del Centenario, organizzata insieme a Poste Italiane e al Ministero delle Infrastrutture e dello Sviluppo Economico.

I dirigenti e amici di Genova e della Liguria, inoltre, avranno l’occasione in quella sede per effettuare premiazioni di riconoscimento delle persone e personalità che sono state vicine alla nostra Unione sul territorio, in particolare negli ultimi, difficili mesi di quest’anno.

Con SlashRadio cercheremo di organizzare dirette e reportages degli eventi previsti per consentire a tutti di sentirsi vicini e partecipi di questo storico compleanno del Centenario dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti.

Vi attendiamo comunque a Genova, numerosi e appassionati come sempre.

Per il Teatro e la Basilica, raccomando di segnalare le presenze alla segreteria della presidenza, data la necessità di tenere sotto controllo il numero di persone in ingresso.

Un grande abbraccio.

Programma.pdf

Eppure non capisco, di Eugenio Saltarel e breve commento del Presidente Nazionale

Ho sentito molti pareri e molte spiegazioni, ma, scusate, continuo a non capire.

Fino al 2015 inizialmente in un piccolo gruppo abbiamo fatto crescere un movimento così detto di rinnovamento: non eravamo tutta l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, però man mano che andavamo avanti ci accorgevamo di ottenere un certo interesse. A partire dal Congresso del 2010 era risultato importante affrontare il problema del riconoscimento delle minoranze, ovviamente insieme ai tanti altri che si preoccupavano, ma ritenendolo importante perché in grado di garantire lo sviluppo dell’Associazione verso orizzonti sempre più ampi e possibilmente sempre più condivisi. A questo fine abbiamo proposto nel 2015 delle modifiche allo Statuto che dovevano garantire l’esistenza di una minoranza e lo spazio perché potesse confrontarsi con la maggioranza, avendo strumenti previsti anche dallo Statuto associativo. La minoranza che rappresentavamo sembrava essere diventata maggioranza con le elezioni del 2015, ma evidentemente non era proprio così.

Quello che però non capisco è l’accanimento di chi allora propugnava questi principi, nel volerci oggi dimostrare che potevano essere carta straccia. Che necessità c’era per una lista che aveva già in sé la certezza di vincere il confronto, di dover affaticarsi per evitare ai quattro scalcagnati dell’altra lista, di avere voce in capitolo? Che necessità c’era, quando le firme necessarie per presentare una lista sono di almeno 32 sostenitori, cercarne fino all’ultimo giorno circa 220, stando a quanto ho sentito dire? Certamente lo Statuto lo permette e quanti lo hanno fatto o vi hanno aderito hanno esercitato un diritto previsto e prestabilito. Certamente il tutto è avvenuto nel rispetto delle regole. Certamente le adesioni sono motivate da persone che credono in quello che hanno sostenuto. Quello che non capisco è come si sia voluto mettere a tacere, indipendentemente da chi lo sosteneva, il desiderio di una alternativa, proprio da parte di chi di questa garanzia delle minoranze si è fatto una bandiera.

Sarò ingenuo e forse sono righe inutili; ma proprio non arrivo a capirlo e non riesco ad arrendermi a semplici ragionamenti di convenienza, di volontà di sopraffare, di interessi nascosti o altro. Tanto più che la raccolta di tutte queste adesioni non è avvenuta in occasione della presentazione della lista cui anch’io ho aderito, ma era già in corso quando Katia Caravello ha comunicato la sua volontà di candidarsi alla Presidenza nazionale. Buona giornata a tutti e a rileggerci.

Eugenio Saltarel

Breve commento del Presidente Nazionale

Caro Eugenio,

la tua domanda mi chiama direttamente in causa come persona che ha animato il movimento di rinnovamento fin dal 2010 e come candidato presidente che nelle settimane passate ha raccolto le firme per la candidatura nel prossimo Congresso.

La modifica statutaria del 2015 aveva prevalentemente un duplice scopo:

1) scoraggiare le candidature individuali ed estemporanee, dando ai candidati, tramite la costituzione in “lista”, il senso di una squadra e la solidarietà di un gruppo coeso e omogeneo.

2) Evitare che il Consiglio Nazionale divenisse monopolio assoluto di chi aveva soltanto i due terzi dei consensi, come avvenuto nel 2010 grazie all’impiego del famigerato meccanismo delle preferenze sistemiche.

Allo scopo, infatti, la riforma elettorale del 2015 prevede:

A) l’elezione di 24 consiglieri nazionali invece di 20;

B) la riduzione delle preferenze da tredici a quattro;

C) l’applicazione del principio della parità di genere che consente un massimo di due preferenze in favore di candidati uomini e due in favore di candidate donne;

D) la ripartizione proporzionale dei seggi in base ai voti effettivamente ottenuti dalla lista;

E) la presentazione delle candidature almeno un mese prima delle elezioni congressuali, purché sostenuta da un minimo di trentadue firme di congressisti.

Queste firme di presentazione, a mio avviso, non sono state previste per esercitare un atto di mera burocrazia, ma piuttosto per consentire ai candidati di stabilire un primo contatto con gli elettori e per verificare l’esistenza di un consenso iniziale minimo a supporto della loro candidatura.

Lo slogan “metti una firma anche se non condividi proposte e candidati”, circolato insistentemente nei giorni scorsi, secondo me risulta fuorviante e perfino ingannevole.

Per non dire dell’invito a me rivolto di adoperarmi per raccogliere le firme per la lista alternativa, che suona addirittura offensivo per quella lista, oltre che assurdo nella sostanza.

Io credo che un candidato abbia non il diritto, ma il dovere di rivolgere la propria proposta a tutti i congressisti e ricercarne e accettarne il supporto, senza fermarsi alle prime trentadue firme ottenute, quasi come se la pratica burocratica fosse così espletata ed esaurita.

La domanda che rivolgo io a me stesso e a te, invece é:

cosa c’entra l’esercizio della democrazia con l’assenza di sostegno manifestatasi in modo palese con la mancata raccolta delle firme necessarie alla presentazione di una lista?

Ove si ritenga troppo elevato il numero minimo di firme necessarie a proporre la candidatura di una lista, ebbene, parliamone! abbassiamolo!

Ma perché, invece, accusare gli altri di essere antidemocratici quando non si è riusciti a raccogliere firme a sufficienza per candidarsi?

Circa i tempi, desidero soltanto precisare che la mia personale raccolta di firme per la candidatura ha avuto inizio il 18 settembre. Ben oltre l’annuncio dell’esistenza di una candidatura alternativa.

Poi, in verità, di domande io ne avrei tante altre. Per esempio su modi, tempi e forme della proposta antagonista.

Sui promotori e protagonisti di tale proposta e sul loro percorso degli anni precedenti.

Sul lavoro quinquennale svolto in Direzione Nazionale in armonia e condivisione pressoché assoluta, sfociato, per me inaspettatamente, in una proposta antagonista giunta soltanto a poche settimane dal Congresso.

Ma preferisco tornare al presente e alla realtà: abbiamo oggi un meccanismo elettivo che ci consente, pur in presenza di una sola lista, di poter scegliere per il nostro Consiglio nazionale i ventiquattro componenti su trentadue candidati. Dunque ben il 25 percento di tali candidati rimarrà fuori, sulla base di scelte congressuali meditate e consapevoli.

Quanto al candidato presidente, so bene come la carica comporti fatica e responsabilità.

La sfida con me stesso, tuttavia, temo sia quanto di più difficile io debba e possa sostenere. Una sfida inedita che mi accingo a raccogliere con il rispetto dovuto per i congressisti e con la serietà richiesta.

Dalle assemblee precongressuali e dai Seminari Tematici di Avvicinamento al Congresso, trarrò e trarremo, tutti insieme, per l’Unione, quegli spunti ed elementi di un programma comune e condiviso da realizzare nei cinque anni che ci attendono.

Mario Barbuto

Ammissione lista “Insieme per l’Unione” al XXIV Congresso Nazionale UICI

Roma, 5-8 novembre 2020

Si rende nota la comunicazione del Segretario Generale del 6 ottobre scorso.

In riferimento alla presentazione della lista denominata “Insieme per l’Unione”, comunico che la Commissione Elettorale di Garanzia si è riunita il giorno 6 ottobre 2020, presso i locali della Presidenza Nazionale di via Borgognona n. 38 a Roma, dando seguito ai controlli previsti dall’art. 25, comma 22, del Regolamento Generale dell’UICI.

La Commissione, espletate tutte le formalità richieste, tra le quali la verifica della regolarità delle firme di accettazione e di sottoscrizione delle candidature, ha dichiarato ammissibili sia la candidatura a Presidente Nazionale di Mario Barbuto, che le candidature al Consiglio Nazionale inserite nella lista collegata “Insieme per l’Unione”.

La Commissione ha, altresì, verificato che nella medesima lista è stata rispettata la rappresentanza di genere, ai sensi del comma 9 dell’art. 25 del citato Regolamento Generale. Tanto si doveva, come adempimento previsto dalle norme statutarie e regolamentari.

L’Unione ha finalmente il proprio Stemma e Gonfalone, di Mario Barbuto

Autore: Mario Barbuto

Care amiche e cari amici,

con il cuore colmo di gioia e con l’orgoglio di Presidente della nostra grande Associazione, sono lieto di comunicare che, con decreto del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, l’Unione ha finalmente il proprio Stemma e Gonfalone.

Il decreto sarà debitamente trascritto nel libro araldico degli Enti territoriali e giuridici dell’Archivio Centrale dello Stato e verrà registrato presso i competenti Uffici del Segretariato Generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

In attesa di poterne apprezzare la bellezza dal vivo nei giorni del Congresso, qui di seguito offriamo una breve descrizione testuale, come riportata nel decreto del Presidente della Repubblica.

STEMMA: di colore rosso, con la scritta in lettere maiuscole “UICI”, dove la “I” è rappresentata da una stilizzazione del bastone bianco. Il tutto, in argento, posto a banda; al capo d’argento, caricato dall’acronimo “UICI”, in caratteri Braille, in rosso. Corona all’antica, a cinque punte visibili, d’oro, con l’interno in rosso. Ornamenti esteriori d’oro.

GONFALONE: drappo in bianco, bordato di rosso, riccamente ornato di ricami d’oro e caricato dallo stemma sopra descritto, con l’iscrizione centrata in argento, recante la denominazione dell’Associazione. Le parti di metallo e i cordoni sono dorati. L’asta verticale è ricoperta di velluto dei colori del drappo, alternati, con bullette dorate poste a spirale. Nella freccia è rappresentato lo stemma dell’Unione e sul gambo, inciso il nome. Cravatta con nastri tricolorati dai colori nazionali, frangiati d’oro.

Un lungo percorso amministrativo durato oltre due anni che finalmente si conclude e che colloca la nostra Associazione in una posizione di rango tra le istituzioni civili del Paese, consentendoci di salutarne la conclusione con la gioia e la fierezza dell’appartenenza.       Stiamo valutando la possibilità di favorire una presenza della riproduzione del nostro Gonfalone anche nelle sedi regionali e territoriali dell’Unione e vedremo di individuare presto soluzioni adeguate in questo senso.

Immagine del Gonfalone

Immagine del Gonfalone

Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti e Croce Rossa Italiana – Accordo di Collaborazione

Come ricorderete, lo scorso Aprile, in piena Emergenza Covid è stato siglato un accordo di collaborazione tra UICI e Croce Rossa Italiana, con l’obbiettivo di una reciproca collaborazione, ma anche con l’intento di concordare iniziative di supporto alle persone più bisognose tra i ciechi e ipovedenti italiani.

La Croce Rossa Italiana, come noto la più grande e importante Organizzazione umanitaria e di Volontariato al mondo, presente in 192 paesi e in Italia con oltre 1.500 Comitati locali e oltre 200 mila Volontari, copre tutte le Regioni e province italiane.

La Croce Rossa Italiana ha avuto un ruolo fondamentale nei lunghi mesi dell’Emergenza, sia in ambito sanitario che Sociale, con la messa a disposizione di un Call center operativo h24. Il “Tempo della gentilezza”, questo è il nome del progetto sociale della CRI, risponde a tutte le richieste di aiuto e supporto in favore delle persone in gravi difficoltà, provenienti da tutta Italia. Le richieste di supporto e aiuto vengono inviate per le risposte e interventi al Comitato locale competente.

Viste le innumerevoli richieste provenienti da tutto il paese, il possibile supporto dovrà essere riferito alle persone veramente in condizione di assoluto bisogno, persone che vivono da sole e che non possono ricorrere ad altri supporti, sia da parte di familiari, sia da altre Associazioni. Parliamo, in sostanza di persone impossibilitate a svolgere le azioni fondamentali e indifferibili della vita quotidiana, quali spesa, acquisto farmaci, visite mediche non prorogabili.

1)      Proprio per mettere a punto una strategia di intervento mirata, diventa indispensabile avere anche dei dati numerici; per questo abbiamo concordato con Croce rossa italiana le seguenti urgenti verifiche.

2)      UICI invierà richiesta a tutte le proprie sezioni territoriali che dovranno indicare con molta attenzione e senso di responsabilità il numero dei Soci più bisognosi di un eventuale supporto. Dovranno essere indicati anche i Comuni di residenza.

3)      La CRI invierà una nota con la richiesta di compilazione di un formulario a tutti i Comitati italiani, al fine di avere un quadro sulle possibili disponibilità alla collaborazione da parte dei vari territori.

Ultimata la raccolta dei dati che dovrà avvenire possibilmente entro il 25 ottobre prossimo, saranno individuate da parte di UICI e CRI almeno 15 territori dove sperimentare questa importante collaborazione, con raccolta di dati e relazioni sulle attività. Resta inteso che la collaborazione e il supporto CRI sarà operativo da subito anche per tutto il resto del territorio.

Considerate le gravi difficoltà vissute nel lungo periodo del Lockdown e a quelle che probabilmente saremo costretti di nuovo ad affrontare, l’accordo con Croce Rossa Italiana ci potrà agevolare nella gestione delle criticità e nel supportare i nostri Soci maggiormente bisognosi.

Preghiamo tutte le sezioni di dedicare molta attenzione a questa opportunità e a rispondere entro il 25 ottobre a quanto richiesto, ovvero l’indicazione sul numero di Soci in grave disagio, non assistiti da altri e che hanno sicuramente necessità di un supporto per le esigenze più importanti della vita quotidiana.

In allegato, accordo di collaborazione firmato dai rispettivi Presidenti nazionali.

Protocollo d’Intesa.doc

Protocollo d’Intesa.pdf

“Una Coca-Cola, un sorriso”: nasce The Smile Can: un’edizione limitata con messaggi dedicati in Braille.

Milano, 2 ottobre 2020 – Nella Giornata Mondiale del Sorriso, celebrata a livello globale il primo venerdì di ottobre, tutto è pensato per strapparcene uno. Niente è più immediato di un sorriso per generarne un altro: basta vedere una persona farlo, infatti, per sorridere a nostra volta. Ma c’è chi i sorrisi non riesce a vederli. Se c’è una cosa che quest’anno ci ha insegnato è che c’è sempre un altro modo per far arrivare i sorrisi.

Per dedicare un momento di divertimento a chi il sorriso non lo percepisce con gli occhi, nasce “the Smile Can”, una serie di 5 lattine da 33cl in edizione limitata* che riporteranno  alcuni messaggi scritti in Braille, co-creati insieme ad UICI, Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti: “Se strofini ancora esce il genio”, “Gratta pure, tanto non vinci nulla” sono solo alcuni dei messaggi che saranno presenti sulla serie di lattine, con l’obiettivo di generare un sorriso per ogni Coca-Cola, come recita il payoff.

Coca-Cola è un brand da sempre legato al concetto di felicità, vissuta come fonte di ispirazione anche attraverso progetti che promuovono l’inclusione e il superamento delle barriere, valorizzando le diversità.

Attraverso “The Smile Can” Coca-Cola ha scelto di sostenere il Centenario della fondazione dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, che proprio nel 2020 celebra questo importante traguardo.

Ottimismo e inclusione fanno da sempre parte del DNA di Coca-Cola” dichiara Cristina Broch, Direttore Comunicazione e Relazioni Istituzionali per Coca-Cola Italia.La celebrazione dell’anniversario di UICI è solo il tassello più recente di un percorso che ci vede da tempo impegnati nel promuovere una società più inclusiva dove la valorizzazione della diversità possa essere leva di cambiamenti positivi”.

Coca-Cola e UICI hanno lavorato insieme nel definire i messaggi da leggere in Braille in modo divertente. Condividere i propri sorrisi e sensibilizzare attraverso il linguaggio universale della felicità sull’importanza di questo modo di leggere e scrivere è tra i principali obiettivi dell’Associazione.

Siamo felici di aver collaborato con Coca-Cola a questo progetto e che l’azienda sia al nostro fianco in occasione dei 100 anni della nostra fondazione”- dichiara il Presidente Nazionale UICI Mario Barbuto. “Questa iniziativa esprime qualcosa che noi promuoviamo da tempo, perchè vuole coniugare la sensibilizzazione sui temi della disabilità visiva con la leggerezza di un sorriso”.

Per presentare il progetto, Coca-Cola promuoverà su Linkedin e Youtube un messaggio dedicato a generare sorrisi proprio nella Giornata Mondiale dedicata a questo gesto; le lattine saranno poi presenti durante alcune delle principali iniziative dedicate alla celebrazione del centenario di UICI in tutta Italia. Con il suo messaggio positivo, anche la comunicazione di The Smile Can si inserisce perfettamente nella nuova strategia “Come Mai Prima”, la campagna lanciata a fine luglio a livello europeo che invita ad affrontare ogni cosa in modo diverso rispetto al passato, apprezzando da una nuova prospettiva tutto ciò che abbiamo intorno a noi.

In occasione delle celebrazioni del Centenario dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, che riprenderanno ‪il 19 ottobre con l’incontro con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, un “villaggio” itinerante toccherà quest’anno diverse città italiane, tra cui Genova, Roma, Milano, Bologna. Si potrà partecipare a esperienze sensoriali e di “donazione della voce”, dimostrazioni con il cane guida per ciechi, sessioni sportive, laboratori educativi e iniziative di sensibilizzazione in cui toccare con mano anche l’edizione limitata di “The Smile Can” di Coca-Cola, e scoprire il mondo della disabilità visiva in una luce di inclusione, indipendenza e creatività.

Torniamo a sorridere #Comemaiprima

Per agevolare la condivisione, allego di seguito i link ai diversi canali che ospiteranno la nostra comunicazione

Scegliamo insieme titolo e temi del nostro congresso!, di Mario Barbuto

Autore: Mario Barbuto

Care amiche, cari amici,

In conformità con quanto ipotizzato e discusso nelle assemblee precongressuali, sono ora a proporre all’intero nostro corpo associativo l’opportunità di votare e scegliere il tema e titolo del nostro Congresso, che ritengo di fondamentale importanza per connotare nel modo giusto la nostra presenza nella società e per dare forza al nostro evento più significativo, oggi più che mai in occasione del centenario di fondazione.

La proposta riguarda quindi il titolo del Congresso: una semplice frase capace di racchiudere in poche parole l’insieme delle speranze, degli obiettivi, dei traguardi che desideriamo attribuire al nostro futuro.

Nel corso delle quattro assemblee precongressuali, pertanto, mi sono preoccupato di sollecitare i partecipanti a trovare il titolo più efficace da proporre per il nostro congresso.

Sono emerse numerose proposte, ora raccolte in un elenco che vogliamo sottoporre all’attenzione di tutti, per poter compiere la scelta più condivisa che ci auguriamo sia anche la più efficace.

Abbiamo organizzato, quindi, una consultazione di base; una votazione aperta a tutti, da effettuarsi on line tramite il nostro sito web, collegandosi alla pagina:

http://www.uiciechi.it/titolocongresso.asp

Sarà possibile indicare fino a tre titoli tra i vari proposti, partecipando a questa votazione che rappresenta ormai una modalità piacevolmente consueta per la scelta del tema congressuale.

Confido in una partecipazione ampia e appassionata, anche per trarre ogni vantaggio dall’uso di uno strumento tecnico che può potenziare le nostre capacità di dialogo e di scelta per il presente e per il futuro.

Vi attendo numerosi al voto e saluto tutte e tutti con un grande abbraccio.

Seminari Tematici di Avvicinamento al Congresso (STAC)

Stiamo per dare corso a una modalità innovativa di dibattito e confronto precongressuale che sperimentiamo per la prima volta e che ci auguriamo contribuisca davvero ad accrescere la capacità di elaborazione e di sintesi da sottoporre alle riflessioni congressuali e alle relative risoluzioni.

Abbiamo previsto lo svolgimento di cinque Seminari che riportiamo di seguito, con giorni e orari, sebbene vi siano ancora possibilità di integrazione soprattutto per quanto riguarda la presenza e la partecipazione degli esperti dei settori interessati.

Vivamente ci auguriamo che l’impegno di tanti valga davvero a offrire un momento di confronto innovativo e un luogo mai frequentato in precedenza, nel maggior interesse dei buoni risultati congressuali che tutti vogliamo.

Nei prossimi giorni, compatibilmente con il tempo a disposizione, sulle pagine web dedicate al nostro congresso, proveremo a pubblicare altre informazioni introduttive ai lavori dei singoli seminari.

Date e orari dei seminari tematici:

Primo Seminario

Lavoro; Nuove Attività Lavorative; Comitato Nazionale Giovani; Comitato Nazionale Tecnico dei Centralinisti Telefonici; Comitato Tecnico-Scientifico dei Fisioterapisti e Massofisioterapisti; Ipovisione; Previdenza e Pensionistica

Data seminario: 7 ottobre ore 15.00-20.00

Coordinatori: Stefano Tortini e Valter Calò

Esperti disponibili: Francesca Bonsi Magnoni, Vincenzo Silvestri, Federico Bartolomei

Previsto intervento di saluto della Ministra Nunzia Catalfo

Secondo Seminario

Ausili e Tecnologie; Autonomia, Mobilità e Vita Indipendente; Cani Guida; Terza Età

data del seminario: 9 ottobre 2020 ore 14.30-19:00

Coordinatore : Fabrizio Marini

Esperti disponibili: Roberto Scano

Terzo Seminario

Supporto Amministrativo; Attuazione del Programma Congressuale; Dipartimento Politica e Rapporti Istituzionali; Fand, Fid, Consulte e Associazioni della Disabilità; Organizzazione UICI e Territorio; Raccolta Fondi, progettazione; Relazioni Internazionali; Comitato di Gestione Servizio Civile e Servizi ai Soci; Gruppo di Lavoro per Interventi nei Paesi in Via di Sviluppo

Data seminario: 13 ottobre ore 14.30-19.00

Coordinatore: Giovanni Taverna

Esperti disponibili: Prof.ssa Stefania Mazza

Quarto Seminario

Beni Culturali e Artistici; Servizi Librari; Pari Opportunità, Sport, Tempo Libero e Turismo Sociale; Informazione e Comunicazione; Trasparenza, Visibilità e Immagine.

Data seminario: 14 ottobre ore 15.00-20.00

Coordinatori: Luisa Bartolucci e Vincenzo Massa

Esperti disponibili: da individuare

Quinto Seminario

Istruzione e Formazione; Pluridisabilità; Studi Musicali; Gruppo Docenti; Comitato Nazionale dei Genitori, Soci Tutori UICI

Data seminario: 15 ottobre ore 15.00-20.00

Coordinatori: Linda Legname, Angela Pimpinella

Esperti disponibili: Luigi D’Alonzo, Clelia Caiazza, rappresentante conferenza stato/regione, rappresentante Lega del Filo D’oro

Per poter seguire i lavori seminariali sarà possibile utilizzare la piattaforma Zoom nelle seguenti modalità:

Link di Zoom: Seminari Precongressuali

https://zoom.us/j/97950733633

Meeting ID: 979 5073 3633

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