Asta di Beneficenza, di Tommaso Daniele

Autore: Tommaso Daniele

L'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS continua la sua asta di beneficenza, dal 15 al 21 aprile 2013, su Ebay per la raccolta di somme che serviranno a sostenere tre progetti importantissimi:

la creazione a Roma di un Centro di Alta Specializzazione per la Riabilitazione e la Integrazione Sociale dei Ciechi Pluriminorati

la promozione e diffusione del Centro Nazionale del Libro Parlato, che rappresenta il principale strumento di accesso alla cultura dei ciechi e degli ipovedenti;

la promozione della insostituibile funzione del cane guida ed il sostegno al Centro Nazionale di Autonomia Helen Keller.

Tra gli articoli all'asta, oltre due libri del Presidente Nazionale, prof. Tommaso Daniele, cd e libri fotografici autografati donati all'U.I.C.I. da Andrea Bocelli.

Indicazioni sull'accesso all'asta sono reperibili sul sito dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti www .uiciechi.it al link: le nostre aste su ebay.

 

 

COMUNICATO STAMPA FALSI INVALIDI, Redazionale

Autore: Redazionale

Presso la sede centrale dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti- ONLUS, si è tenuta  giovedì 11 Aprile, una conferenza stampa  incentrata sul tema dei falsi invalidi.
"La nostra associazione" – ha dichiarato il Presidente nazionale del sodalizio Prof. Tommaso Daniele – " da sempre contrasta e combatte le truffe perpetrate dai falsi invalidi. Si sono rilevati, però, negli ultimi tempi, un atteggiamento ed una tendenza soprattutto da parte dei media, a voler spettacolarizzare in modo eccessivo ed oltremodo spregiudicato le notizie legate a revoche di pensioni, od individuazioni di falsi invalidi, anche quando ancora  le indagini e/o i processi non sono  giunti al termine. Troppo di frequente sta accadendo che  si confondano i veri invalidi con i falsi. Gli operatori della comunicazione e non solo, sembrano ignorare che i ciechi sono in grado di condurre una vita indipendente, leggere, telefonare, muoversi in autonomia, cucinare, salire e scendere le scale, utilizzare un computer e molto molto altro.". Hanno preso parte alla conferenza  la dottoressa Francesca De Carolis, giornalista radiofonica, che ha approfondito  il  tema "I falsi ciechi nei mezzi di comunicazione di massa"; il Prof. Filippo Cruciani, Direttore f.f. della Clinica Oculistica Università La Sapienza di Roma, Policlinico Umberto I, che ha magistralmente chiarito i diversi stadi della minorazione visiva, spiegando i concetti di ipovisione e cecità assoluta sotto il profilo clinico e non solo, con puntuali ed illuminanti riferimenti anche a studi svolti all'estero; il Prof. Mauro Salducci, specialista e docente  universitario di Medicina legale  e delle assicurazioni, il quale si è diffuso, tra l'altro,  sulle reali possibilità  di accertamenti strumentali e no del grado di visus; la dottoressa Stefania Fortini, responsabile del servizio di Psicologia  del polo nazionale dei servizi e ricerca per la prevenzione e la riabilitazione visiva degli ipovedenti (IAPB Italia Onlus) che ha evidenziato le difficoltà anche di ordine psicologico incontrate dai soggetti ipovedenti,  nella quotidianità, denunciando che sempre più di frequente  diversi pazienti si recano presso il Centro di Ipovisione dichiarando di temere che il loro volersi rendere autonomi, venga scambiato per  falsa invalidità. E' intervenuto anche il Dottor Raffaele Migliorini  responsabile del management sanitario  esterno  dell'INPS, il quale  ha chiarito quale sia la risposta dell'Istituto rispetto alla complessità valutativa in ambito  di cecità civile.  Sono state inoltre ascoltate e prodotte numerose testimonianze di persone, provenienti da tutte le parti d'Italia, considerate erroneamente falsi ciechi, dalle quali è emersa la scarsa preparazione di chi deve condurre indagini per accertare la veridicità o meno delle invalidità, una assoluta non conoscenza delle potenzialità di soggetti ciechi ed ipovedenti. Il Presidente Daniele, a  conclusione della conferenza, ha riaffermato la determinazione dell'Associazione nel combattere i "veri" falsi invalidi ma un impegno ancor più serio nel tutelare e dar voce a quanti sono stati ingiustamente accusati e sottoposti ad umilianti trattamenti da parte di media ed altre entità.  "Abbiamo offerto – ha detto il Prof. Daniele – piena collaborazione tanto alla Guardia di Finanza che all'Arma dei Carabinieri, per fornire ai loro uomini una formazione adeguata,  onde scongiurare il rischio  che si possa incorrere  in equivoci ed errori che ledano la dignità dei nostri associati e no,  come quelli verificatisi in questi ultimi anni". Presenti alla conferenza stampa anche numerose associazioni dei consumatori nonché Cittadinanza Attiva.

 

Pensioni invalidi civili totali: no al cumulo dei redditi del coniuge, Redazionale

Autore: Redazionale

Dichiarazione delle Associazioni dei Disabili e dei Sindacati
Oggi 9 aprile 2013, presso la Presidenza nazionale della ANMIC, in Via Maia 10 Roma, si è svolto un incontro cui hanno partecipato la ANMIC, CGIL, UIL, UGL, UIC, ANMIL, ENS, ANGLAT, ARPA, FISH per discutere delle problematiche connesse a recenti sentenze della Suprema Corte di Cassazione che, ai fini della concessione della pensione di inabilità agli invalidi civili totali ritengono che si debba far riferimento non solo al reddito del beneficiario ma anche a quello del coniuge.
Le Associazioni e i Sindacati presenti hanno, innanzitutto, evidenziato il carattere penalizzante di tali decisioni che colpiscono disabili gravi che beneficiano di una pensione misera insufficiente per soddisfare le elementari esigenze di vita.
Tale orientamento, è stato ribadito, oltre che essere in contrasto con una ultratrentennale prassi interpretativa del Ministero dell'interno e dell'INPS successivamente, confligge con i principi costituzionali di ragionevolezza e di uguaglianza in quanto introduce una disciplina più restrittiva rispetto a quella prevista per gli invalidi parziali per i quali, ai fini della concessione dell'assegno mensile, viene valutato il solo reddito individuale.
Le parti presenti hanno ritenuto che, allo stato, l'unica soluzione possibile e definitiva sia quella della predisposizione di un testo normativo interpretativo dell'art. 14- septies della legge n. 33/80 che precisi che anche per gli invalidi totali il reddito da considerare ai fini della concessione della provvidenza economica sia solo quello del beneficiario.
Dell'iniziativa legislativa dovranno essere investiti il Governo e i Gruppi parlamentari, sollecitando una rapida approvazione della norma che metta fine al clima di incertezza creatosi e dia tranquillità a tanti disabili totali attualmente soggetti a! rischio di revoca della pensione di invalidità civile.
I Sindacati e le Associazioni dei disabili che hanno partecipato all'incontro odierno presso la ANMIC hanno concordato sulla opportunità della costituzione di un tavolo permanente in cui si
discuta e si formulino proposte sulle problematiche che attualmente investono il mondo della disabilità.
 

Comunicato Stampa – L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Onlus coinvolta suo malgrado nei segreti dei paradisi fiscali, di Tommaso Daniele

Autore: Tommaso Daniele

Con grande sorpresa e stupore si è appreso dai principali media che l'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Onlus, insieme ad altre due fondazioni definite "caritatevoli", compare tra i beneficiari di due trust.

Il Presidente Nazionale Tommaso Daniele smentisce categoricamente ogni rapporto con i suddetti trust, del tutto sconosciuti alla sede centrale e alle sedi periferiche dell'Unione: infatti il Presidente dichiara di aver svolto una indagine interna dalla quale risulta l'assoluta estraneità a quanto riportato dai media.

Pertanto si invita chi ha effettuato l'inchiesta a fornire notizie dettagliate su chi avrebbe effettuato le donazioni e sui soggetti che le hanno ricevute, tutto questo per avere la possibilità di tutelare il buon nome e l'immagine dell'Associazione.

L'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Onlus si riserva di adire le vie legali ove ne ricorressero gli estremi.

Si prende atto che chi ha effettuato l'inchiesta ha segnalato che le fondazioni hanno dichiarato di essere estranee alla vicenda e che chi ha utilizzato il nome delle "Charities" lo ha fatto, probabilmente, per mettersi al riparo da inchieste della Magistratura.

Il Presidente Nazionale
prof. Tommaso Daniele

 

CONFERENZA STAMPA Giovedì 11 aprile 2013 – ore 11:30, Redazionale

Autore: Redazionale

C/o Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti
Presidenza Nazionale
Via Borgognona 38 – 00187 Roma

LA VERITÀ SUI FALSI CIECHI

Coordina:
Luisa Bartolucci
Componente dell'Ufficio di Presidenza dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti

Intervengono:
Tommaso Daniele
Presidente Nazionale dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti
Saluto

Filippo Cruciani
Direttore F.F. della Clinica Oculistica all'Università "La Sapienza"  di Roma – Policlinico Umberto I

Francesca De Carolis
Giornalista radiofonica

Stefania Fortini
Responsabile del Servizio di Psicologia del Polo Nazionale di Servizi e Ricerca
per la Prevenzione e la Riabilitazione Visiva degli Ipovedenti (IAPB Italia onlus)

Raffaele Migliorini
Responsabile del Management Sanitario Esterno INPS

Mauro Salducci
Specialista e Docente Universitario in Medicina Legale e delle Assicurazioni

Sono stati invitati i Comandanti Generali dell'Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza

Interverranno on line alcune persone erroneamente considerate falsi ciechi

La conferenza stampa sarà trasmessa in diretta audio sul sito dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti all'indirizzo http://www.uiciechi.it/radio/radio.asp

 

 

La verità sui falsi ciechi

 

 L'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti combatte senza se e senza ma i falsi ciechi perché essi tolgono ai ciechi veri il lavoro, l'indennità di accompagnamento, la pensione, la dignità: tutto ciò che viene dato ai falsi ciechi viene tolto ai ciechi veri.

 Siamo grati alla Guardia di Finanza e all'Arma dei Carabinieri per la loro opera di moralizzazione.

 Ciò detto, la Conferenza Stampa si prefigge lo scopo di far emergere la verità sui falsi ciechi: infatti, alcuni di loro sono stati considerati tali ma a seguito di ulteriori accertamenti sono risultati ciechi totali. Riteniamo che ciò sia avvenuto a causa di una insufficiente informazione sulla realtà dei ciechi e degli ipovedenti e sulle diverse tipologie di minorazione visiva.

 È accaduto spesso che alcuni comportamenti, assolutamente compatibili con la cecità, siano stati considerati indizio di falsa cecità. Non intendiamo organizzare una contro-campagna a favore dei falsi ciechi, ma fornire elementi che riteniamo utili ai fini della conoscenza del fenomeno.

 Esistono diverse tipologie di minorazione visiva: la cecità totale e parziale, l'ipovisione grave, media e lieve. Rientra nei casi di cecità totale anche la visione tubolare accompagnata da un grave deficit del campo visivo bilaterale, meno del 3%. La medicina oculistica, quindi, considera cieco totale anche chi ha un buon livello di acutezza visiva, perché vedere come attraverso la cruna di un ago non consente una autonomia pari a quella dei ciechi parziali.

 L'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti intende fare la propria parte nella difesa dei ciechi veri e a tale scopo invita tutti a denunciare i casi concretamente sospetti all'Arma dei Carabinieri e alla Guardia di Finanza per ristabilire la verità sul fenomeno.

 

 

Una moderna caccia alle streghe: Il problema dei falsi ciechi (o presunti tali), di Angelo Mombelli

Autore: Angelo Mombelli

Il 21 marzo scorso si è svolta una trasmissione di Parla con l'Unione nella quale si è trattato l'annoso problema dei falsi ciechi. Le testimonianze che sono emerse durante l'incontro mi hanno lasciato alquanto sbalordito per il clima che si è venuto a creare in seguito alle numerose notizie che i mass media hanno diffuso negli ultimi mesi. Il risultato di quest'assurda caccia alle streghe è che il clima nei nostri confronti è sensibilmente mutato nell'opinione pubblica. 
Premesso che alcuni casi sono reali ed effettivamente da condannare (è impensabile che un cieco possa essere in grado di guidare o andare in bicicletta), sorprende che tante banali azioni quali infilare una chiave nella serratura o attraversare una strada, che tutti noi ciechi con un minimo di autonomia siamo in grado di svolgere, siano divenute sinonimo di falsa cecità. Da una parte ci perviene lo stimolo ad essere il più indipendenti possibile per garantirci una sempre maggiore integrazione nel tessuto sociale, dall'altra le espressioni della nostra indipendenza sono viste con sospetto e ci causano imbarazzo.
Va poi sottolineato che moltissimi dei casi di falsi ciechi denunciati non hanno poi avuto seguito in sede giudiziaria: oltre ad avere un costo per la collettività, quest'inutili processi causano danni profondi alle persone coinvolte: queste avrebbero diritto di ottenere un riconoscimento da chi impropriamente le ha denunciate prendendo, come si suol dire, lucciole per lanterne.
In questo clima inquisitorio molti dei nostri soci hanno paura ad uscire di casa per timore di essere filmati e bollati come falsi ciechi: lo sprone ad essere autonomi ed indipendenti viene in tal modo vanificato.
Viviamo in una società dove l'evasione fiscale regna sovrana, la corruzione anche, senza parlare degli sprechi pubblici. Oggi però sembra che il dissesto dell'economia italiana dipenda soprattutto dai falsi invalidi.
In ogni periodo storico i ciechi hanno dovuto lottare per far riconoscere i propri diritti; nel diciassettesimo secolo i filosofi dibattevano addirittura se il cieco possedesse un'anima o meno; alla fine del secolo successivo, Valentine Haüy fece molta fatica a dimostrare che i ciechi erano in grado di svolgere attività manuali e far di conto. Nell'ottocento, il nato cieco era dichiarato d'ufficio incapace di intendere e di volere e la sua firma non aveva alcun valore giuridico. Nel novecento, per fortuna, abbiamo avuto le nostre vittorie e dai gradini delle chiese siamo saliti fino alle cattedre universitarie. Nonostante questo, l'immaginario collettivo ci percepisce ancora incapaci di attendere alle attività quotidiane. Oggi purtroppo viviamo un periodo di rinnovata caccia alle streghe che svaluta ogni nostro gesto di autonomia; occorre quindi, come giustamente dice il nostro Presidente Nazionale, che la strada maestra sia quella della cultura.
Vorrei concludere raccontando un episodio occorso ad un mio caro amico: un cieco di guerra doveva svolgere un corso a Milano per cui trovò un piccolo appartamento in un vecchio stabile ove la custode era una di quelle vecchie portinaie impiccione che tutto dovevano sapere degli inquilini. Un giorno quella lo avvicinò e gli chiese: "Scusi la mia curiosità, ma lei che non ci vede come fa a fare l'amore con la moglie?". Lui, a cui la prontezza di spirito non mancava, le rispose con un'altra domanda : "Scusi signora, ma per le sue necessità corporali, come fa a pulirselo se non lo vede?".
Scusatemi per l'aneddoto, ma rende l'idea.     

Spunti di riflessione sulla prima assemblea regionale dei quadri dirigenti di F.A.N.D. Lombardia, di Nicola Stilla

Autore: Nicola Stilla

Dialogo e disponibilità al confronto, se derivanti da un atteggiamento spontaneo e costruttivo, non possono che produrre risultati positivi. Di questo sono stato sempre convinto, e ho avuto una piacevole conferma sabato 16 febbraio in occasione della prima Assemblea Regionale dei Quadri Dirigenti della F.A.N.D. (Federazione tra le Associazioni Nazionali delle Persone con Disabilità) della Lombardia.
All'Assemblea, oltre i rappresentanti delle 5 Associazioni facenti parte della F.A.N.D., erano altresì presenti alcuni candidati al Consiglio di Regione Lombardia in rappresentanza dei candidati alla Presidenza di Regione Lombardia:
– Maurizio Sala, in rappresentanza di Gabriele Albertini del Movimento Lombardia Civica;
– Franco Bomprezzi, in rappresentanza di Umberto Ambrosoli della Coalizione di Centro Sinistra;
– Matteo Salvini, in rappresentanza di Roberto Maroni della Coalizione di Centro Destra;
– Frederic Gebhard, in rappresentanza di Carlo Maria Pinardi del partito Fare per Fermare il Declino.
che hanno illustrato le linee guida dei rispettivi schieramenti in materia di disabilità. Al di là delle peculiarità dei singoli programmi, ritengo che ciò rappresenti un fattore positivo. Negli ultimi anni, anche per via della grave crisi economica in atto, i servizi rivolti alle fasce deboli sono soggetti a tagli sempre più frequenti e ingenti, che inevitabilmente hanno ripercussioni negative anche su quella che è la quotidianità vissuta dalle persone con disabilità stesse. Risulta pertanto importante instaurare un dialogo con le istituzioni, partendo da quelle locali, affinché la classe politica prenda piena coscienza del fatto che le persone con disabilità, se opportunamente assistite nei diversi ambiti (scuola, formazione professionale, lavoro ed eventualmente riabilitazione) sono perfettamente in grado di sfruttare pienamente le loro potenzialità, divenendo così risorsa attiva per l'intera società.
L'obiettivo è ambizioso, e di sicuro per raggiungerlo ci vorrà del tempo. Ci aspettano mesi di duro lavoro, nei quali tutti noi saremo chiamati a profondere ogni  sforzo necessario per attuare un vero rilancio della Federazione. Un rilancio che la porti ad essere presente in modo attivo e propositivo nelle sedi istituzionali, rendendosi parte integrante di tutti quei processi decisionali che si riflettono sulle persone con disabilità della nostra regione.
Sono fermamente convinto che ciò possa avvenire solo avendo piena consapevolezza di quelli che, nell'immediato futuro, dovranno essere i punti cardine della nostra azione. Anche da questo punto di vista posso ritenermi ampiamente soddisfatto da quanto emerso durante l'Assemblea del 16 febbraio. Dalle relazioni dei diversi consulenti, infatti, è emerso un piano d'azione che nel suo insieme conferma quelle che fin dall'inizio del presente mandato sono state le nostre linee guida.
La nostra azione dovrà partire dalla scuola, poiché è proprio qui che la persona si forma dal punto di vista culturale, acquisendo quell'insieme di abilità e conoscenze che in età adulta le permetteranno di integrarsi appieno nella società civile. Sarà pertanto indispensabile fare sentire la nostra voce instaurando un dialogo costante con l'Ufficio Regionale Scolastico, segnalando le troppe disfunzioni che purtroppo affliggono il sistema scolastico per quel che concerne i servizi rivolti alle persone con disabilità (ore di sostegno insufficienti, mancanza di percorsi formativi individualizzati, ecc.), e offrendo il nostro apporto per la realizzazione di un'offerta formativa che risponda alle reali esigenze degli alunni e che tenga conto anche delle richieste da parte del mercato del lavoro.
Quanto al settore lavoro, poi, sarà indispensabile rivedere il meccanismo previsto dalla legge 68/1999, che negli ultimi anni non sta dando i risultati auspicati nonostante Regione Lombardia investa maggiori risorse rispetto al passato per favorire l'inserimento lavorativo delle persone con disabilità.
Non va poi dimenticato l'aspetto relativo alla moltitudine di servizi socio-sanitari (assistenza sanitaria, riabilitazione, assistenza domiciliare), che troppo spesso vengono considerati come un costo eccessivo per il sistema pubblico. Al contrario essi vanno potenziati e quanto più possibile personalizzati in base alle esigenze dei singoli soggetti.
Gli obiettivi che F.A.N.D. Lombardia si prefigge, come detto in precedenza, sono dei più ambiziosi. Tuttavia sono convinto che questo non ci scoraggerà; al contrario ci servirà da stimolo ulteriore per far sì che la Federazione, sfruttando in maniera ottimale le sue migliori risorse in termini di competenze, diventi un valido interlocutore che dialoghi con le istituzioni presentando proposte mirate col solo fine di tutelare le persone con disabilità e i loro diritti in ogni ambito.
Ritengo che la prima Assemblea Regionale dei Quadri Dirigenti della F.A.N.D. abbia costituito realmente un momento di dialogo e confronto. Dal susseguirsi dei vari interventi ho potuto constatare una concreta "voglia di fare", di mettere a frutto le singole idee, anche valorizzando le differenze che inevitabilmente ci saranno fra i singoli punti di vista.
Sono fermamente convinto che l'Assemblea del 16 febbraio rappresenti un punto di partenza per la nostra azione futura, in quanto ha costituito un momento in cui la F.A.N.D. della Lombardia ha saputo "guardare dentro di sé" per trarre quegli spunti necessari per il proprio rilancio, valorizzando al massimo quello strumento straordinario che è il confronto fra le diverse idee.
I mesi che ci attendono saranno di duro lavoro, ma la prima Assemblea Regionale dei Quadri Dirigenti della F.A.N.D. lombarda credo abbia posto in evidenza un fattore di estrema importanza: le risposte che molti ci chiedono sono già al nostro interno. Sono nella nostra forza, data dall'impegno che ogni giorno le 5 Associazioni federate mettono in campo per tutelare al meglio i propri Soci, e che deve servirci come linea guida nel nostro cammino comune verso una vera integrazione sociale.
Il documento "Riflessioni e proposte sulla disabilità per la X legislatura di Regione Lombardia", predisposto dall'Ufficio di Presidenza del Comitato di Coordinamento della F.A.N.D. della Lombardia e licenziato dall'Assemblea regionale, è la piattaforma sulla quale avverrà il confronto con Regione Lombardia e, in generale, con tutti gli interlocutori istituzionali.
Il documento, già consegnato ai rappresentanti politici intervenuti all'Assemblea, nelle prossime settimane verrà inviato al nuovo Presidente di Regione Lombardia, ai nuovi Assessori regionali e a tutti i Consiglieri neo eletti.
In conclusione, anche per una maggiore comprensione delle nostre richieste, riporto l'elenco dei punti riassuntivi del documento presentato ai rappresentanti politici intervenuti.

SINTESI DELLE RICHIESTE E DELLE PROPOSTE.

1) Adozione di uno statuto da parte del Comitato Regionale della  F.A.N.D. e relativa iscrizione al Registro Regionale delle Associazione di Promozione Sociale;
2) Istituzione in Regione Lombardia di appositi Tavoli per area tematica, fra i  quali uno permanente sulla disabilità, con eventuali funzioni anche  di Osservatorio regionale per la verifica dell'attuazione dei principi enunciati nella Convenzione O.N.U. composto dagli Organismi di secondo livello (Federazioni/Coordinamenti) maggiormente rappresentativi in Lombardia delle persone con disabilità;
3) Revisione dell'attuale modalità di funzionamento del Tavolo regionale permanente del Terzo Settore e limitazione della relativa composizione ad una ristretta rappresentanza di ciascun Tavolo tematico;
4) Riconoscimento della Lingua Italiana dei Segni da parte di Regione Lombardia, analogamente a quanto già accaduto in altre regioni;
5) Previsione della partecipazione di un rappresentante per ciascuna delle Associazioni aderenti alla F.A.N.D. della Lombardia all'interno della Commissione Regionale per le Politiche del Lavoro e della Formazione (C.R.P.L.F.) ex art. 8 L.R. 22/2006;
6) Istituzione, così come previsto dalla citata L.R. 22/2006, dell'Osservatorio per le politiche del lavoro;
7) Sempre con riferimento alla L.R. 22/2006, emanazione di disposizioni regionali atte a conseguire i seguenti obiettivi: a) garantire la presenza di almeno 1 rappresentante delle persone con disabilità nei Comitati Tecnici dei Servizi provinciali per il collocamento; b) mettere a disposizione delle Associazioni i nominativi iscritti nelle graduatoria provinciale delle persone con disabilità, delle aziende/enti che presentano scoperture e l'elenco delle persone con disabilità collocate nel corso dell'anno, tenuti dai Centri provinciali per l'impiego;
8) Previsione della presenza dell'U.N.M.S. all'interno del Comitato per l'Amministrazione del Fondo regionale per l'occupazione dei disabili ex L.R.13/2003;
9) Verifica, anche attraverso al costituzione di un Osservatorio Regionale ad hoc, dei risultati conseguiti in merito all'applicazione della L. 68/99 in Lombardia, con particolare riferimento alla gestione del Fondo Regionale per l'Occupazione dei Disabili;
10) Individuazione, all'interno della vigente normativa, di specifici percorsi per la formazione professionale e l'inserimento lavorativo delle persone sorde, cieche e ipovedenti;
11) Nell'ambito delle politiche di riordino degli enti locali, mantenimento in capo alle province delle competenze in materia di istruzione delle persone con disabilità sensoriale (persone con disabilità visiva e dell'udito);
12) Sottoscrizione da parte di Ufficio Scolastico Regionale, Regione Lombardia, U.P.L., A.N.C.I., F.A.N.D. e altre analoghe Organizzazioni di un Accordo di Programma a valenza regionale per l'individuazione degli standard minimi in tema di integrazione scolastica delle persone con disabilità;
13) Costituzione di  un Tavolo di lavoro composto da Regione Lombardia, I.N.A.I.L. e F.A.N.D. Lombardia per rivedere le prestazioni da destinare agli infortunati sul lavoro in tema di cure climatiche e fisioterapiche;
14) Per quanto riguarda la riabilitazione visiva delle persone ipovedenti, previsione della istituzione di MAC diagnostici per l'età evolutiva (protocollo multidisciplinare); l'istituzione di MAC riabilitativi per l'età evolutiva; l'istituzione di MAC riabilitativi per pazienti adulti;
15) Rafforzamento del ruolo e l'attività dei Centri di Riabilitazione Visiva della Regione Lombardia completando l'organigramma con gli Istruttori di Orientamento e Mobilità (peraltro già previsti dalle linee guida regionali) ed estendendo alcuni servizi alle persone cieche assolute, come peraltro emerso nel corso del Conferenza Stato Regioni del maggio 2004 a proposito delle procedure per la prescrizione degli ausili e della riabilitazione di orientamento e mobilità;
16) Costituzione di un "Gruppo di Approfondimento Tecnico" per individuare i contenuti delle "indicazioni per l'accesso ai contributi per l'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici residenziali privati" contenute della D.d.s. 15/12/2009 n. 14032;
17) A seguito del manuale "Progettabile", realizzazione da parte di Regione Lombardia insieme a F.A.N.D. Lombardia di altre due pubblicazioni: una prima pubblicazione sull'abbattimento delle barriere architettoniche e sensoriali per migliorare l'accessibilità agli spazi all'interno degli edifici (pubblici in primo luogo) ed una seconda pubblicazione relativa all'accessibilità ai mezzi di trasporto pubblici;
18) Adozione di iniziative da parte di Regione Lombardia per garantire la piena accessibilità alle persone affette da sordità (sottotitolazione, interpretariato in L.I.S., comunicatori telefonici, sms per emergenza sanitaria, ecc.);
19) In considerazione della scarsità delle risorse a disposizione e del ruolo sussidiario svolto, individuazione da parte di Regione Lombardia di tutte le soluzioni possibili per potenziare nel corso del prossimo mandato le azioni di supporto e di sostegno a favore delle Associazioni aderenti alla F.A.N.D.;
20) Costituzione di un tavolo tecnico presso Regione Lombardia, con la partecipazione dell'I.N.P.S. e della F.A.N.D., per individuare soluzioni tecnico-procedurali che possano salvaguardare tutti gli attori coinvolti nel rispetto dei ruoli e delle responsabilità di ciascuno, nell'ambito delle procedure di concessione, verifica e accertamento degli stati invalidanti;
21) Emanazione, nel corso del 2013, del bando per il rinnovo dell'assegnazione del servizio Sportello Disabili della Regione Lombardia;
22) Estensione della concessione della Carta Regionale di Trasporto gratuita agli Invalidi per servizio dalla 6^ alla 8^ Categoria residenti in Lombardia;
23) Individuazione di misure per l'uniformità delle procedure per la sosta e l'accesso dei veicoli dotati di contrassegno internazionale dell'handicap su tutto il territorio della Lombardia, valutando l'opportunità di istituire un servizio centralizzato a livello regionale per segnalare targhe e date di accesso;
24) Incremento del Fondo Regionale per la Non Autosufficienza allo scopo di ripristinare i servizi ad un livello essenziale.

 

Operatori telefonici non vedenti – Centralizzazione impianto di telefonia – Tutela occupazionale, di Tommaso Daniele

Autore: Tommaso Daniele

INPS
Via Ciro il Grande, 21
00144 ROMA

Gent.mi dottori

C.A. Antonio MASTRAPASQUA
Presidente
ufficiosegreteria.presidenza@postacert.inps.gov.it

C.A. Mauro NORI
Direttore Generale
ufficiosegreteria.direttoregenerale@postacert.inps.gov.it

C.A. Sergio SALTALAMACCHIA
Direttore Centrale Risorse Umane
dc.risorseumane@postacert.inps.gov.it

Egregi Signori,

a nome dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti e, più in generale, dei minorati della vista d'Italia, faccio seguito ai precorsi interventi per esprimere piena soddisfazione per l'avviamento dello Sportello Mobile, la cui gestione verrà demandata, nelle sedi INPS, principalmente a personale centralinista disabile, <allo scopo di favorire una migliore integrazione socio-lavorativa>.
La volontà di coinvolgere ipovedenti e non vedenti in attività qualificate e alternative al mero smistamento delle telefonate è oltremodo apprezzabile da parte Vostra, motivo per il quale Vi ringrazio per l'attenzione prestata alle esigenze della categoria.
Come confermato con lettera prot. INPS.0064.22/11/2012.0007204, che mi ha reso più tranquillo sulle sorti dei centralinisti assunti <in misura ben superiore alla percentuale stabilita dall'art. 3 comma 4 della legge 29 marzo 1985 n. 113>, il nuovo modello organizzativo adottato in seno a codesto Istituto troverà sicuramente un alto grado di soddisfazione da parte di tutti gli interessati, sia se essi saranno adibiti al servizio Contact Center Multicanale sia se verranno incaricati a svolgere il neonato servizio Sportello Mobile per anziani e disabili.
Trattasi, infatti, di iniziative di notevole valenza sociale che, mi auguro, possano essere di buon esempio per altre aziende private e amministrazioni pubbliche, nei confronti delle quali troppo spesso anche noi come Associazione storica di categoria troviamo difficoltà a tutelare gli interessi dei portatori di handicap, nella accezione più generica degli aventi diritto (dipendenti e, più semplicemente, utenti esterni).
Cogliamo l'occasione per esprimere grande entusiasmo per l'avvio, dal 1° marzo in molte sedi INPS, dello Sportello Mobile per anziani e disabili, le c.d. fasce deboli della popolazione degne della massima considerazione, in favore delle quali, appunto, avete riservato l'erogazione agevolata di prodotti istituzionali ai cittadini che potrebbero trovare difficoltà nell'uso dei canali di contatto ordinariamente messi a disposizione degli utenti.
Pertanto, la presente lettera ha una duplice valenza: da un lato, di ringraziamento per la Vostra ferma intenzione a continuare nella valorizzazione, anche con il nuovo sistema di customer care, del contributo degli operatori telefonici, assicurando loro, nel contempo, tutela occupazionale di cui alla vigente normativa; dall'altro, di stima per aver avviato un sistema integrato di servizi al cittadino che possa agevolare un approccio professionale, competente e soprattutto cortese dell'Istituto con la persona disabile.
La mia speranza è che sul territorio, nei confronti del personale INPS non vedente, ci sia la stessa attenzione che state dimostrando Voi come Direzione Centrale.
La assicurazione da parte Vostra, poi, di prevedere nuove assunzioni relativamente alle sostituzioni degli operatori privi della vista dimissionari ci dà fiducia per il futuro di tanti giovani ipovedenti e non vedenti che rischiano l'esclusione dal mercato del lavoro, malgrado essi, in numero sempre più crescente, siano in possesso di abilità e competenze certificate a più livelli e a volte senza neanche l'utilizzo di specifici ausili per non vedenti.
Ci prendiamo l'impegno a farVi pervenire segnalazioni di criticità che eventualmente si dovessero verificare presso le sedi periferiche INPS, per una Vostra soluzione d'autorità in linea con gli impegni assunti, anche per non rendere vano il notevole sforzo in cui Voi come Direzione Centrale avete investito per il benessere del personale non vedente.

Distinti saluti.
         IL PRESIDENTE NAZIONALE
Prof. Tommaso Daniele

 

 

Le ONG internazionali del Consiglio d’Europa affrontano i temi più “caldi”: democrazia, povertà e diritti violati, di Tommaso Daniele

Autore: Tommaso Daniele

Da anni, nella mia qualità di Secondo Vice-Presidente dell'Unione Europea dei Ciechi, ho l'onore di rappresentare questa organizzazione presso la Conferenza delle ONG internazionali del Consiglio d'Europa, un organismo composto da quasi 400 ONG dotate di status partecipativo presso il Consiglio d'Europa. Partecipare ai lavori della Conferenza offre l'opportunità di intervenire sugli argomenti di livello europeo che riguardano le persone con disabilità e di ricevere in cambio interessanti stimoli a dedicarsi anche alle altre giuste cause che la società civile è spesso la sola a sostenere. Dato che è mio desiderio che anche a livello nazionale vengano conosciuti il lavoro e i documenti di questo importante organismo di rappresentanza della società civile europea, da ora in poi predisporrò  una sintesi del rapporto inviato all'Unione Europea dei Ciechi, sperando di farvi cosa gradita.

Il tema della democrazia è stato al centro delle recenti attività della Conferenza delle OING, dalla partecipazione al I Forum Mondiale sulla Democrazia organizzato dal Consiglio d'Europa nell'ottobre 2012, fino all'adozione della "Dichiarazione sulla vera democrazia", documento in cui vengono riuniti i principi fondamentali presenti nelle principali convenzioni e dichiarazioni del Consiglio d'Europa [http://www.coe.int/t/ngo/Articles/CONF_PLE_2013_DEC1_democracy_en.asp, http://www.coe.int/t/ngo/articles/conf_ple_2013_dec1_democracy_FR.asp]. Per il 2013 sono già in programma la partecipazione al prossimo Forum Mondiale sulla Democrazia e la Settimana Mondiale sulla Democrazia Locale (14-20 ottobre), alla quale le ONG nazionali e locali sono invitate a contribuire organizzando attività congiunte con le autorità territoriali.

La Conferenza ha anche adottato la risoluzione "Agire insieme contro l'estrema povertà", in cui getta le basi per formulare strategie volte a eliminare la povertà in Europa e nel Mondo, nonché una raccomandazione sulla situazione relativa a torture e pene o trattamenti inumani o degradanti e una raccomandazione sulla parità di genere e l'importanza di sostenere i movimenti regionali e nazionali per i diritti delle donne nei paesi arabi. Tutti i testi adottati in seduta plenaria sono presenti nella speciale sezione web menzionata più sotto.

Grande attenzione è stata dedicata anche alla Carta Sociale Europea, oggetto di un questionario a cui l'UIC, insieme ad altre associazioni europee di persone non vedenti, ha contribuito, ricevendo l'apprezzamento del Coordinatore della Sottocommissione per la Carta Sociale. Il Comitato Europeo per i Diritti Sociali ha inoltre pubblicato le conclusioni sui rapporti nazionali del 2011 relativi all'applicazione della Carta Sociale (inclusa l'analisi dell'art. 15 sui diritti delle persone con disabilità alla formazione professionale, alla riabilitazione e al reinserimento sociale): le ONG sono invitate nuovamente a segnalare al Coordinatore eventuali punti controversi presenti nelle conclusioni entro la fine di marzo 2013. Su questo argomento l'UIC si appresta a fornire il suo contributo relativo alle conclusioni sull'Italia.

Infine si rende noto che la Conferenza delle ONG internazionali ha predisposto una speciale sezione sul web dedicata alla documentazione da essa prodotta http://www.coe.int/t/ngo/menu_documentation_en.asp e http://www.coe.int/t/ngo/menu_documentation_FR.asp?, in cui possono essere reperiti i testi adottati in seduta plenaria, le pubblicazioni e i comunicati stampa.

Tommaso Daniele

Asta la Vista!, di Giuseppe Bilotti

Autore: Giuseppe Bilotti

Un saluto,  apre questa pillola d'informazione che disseta tutti noi  che  abbiamo sete di notizie  attuali e di aspettativa
In questi ultimi periodi   disponiamo  di articoli importanti sulla ricerca,  argomenti che illustrano  le tecniche per ridare la vista a persone che hanno delle difficoltà visive.
Questi ci riempiono  di sogni,  perché affidano alla ricerca e alle nuove tecnologie la speranza di poter vedere in un  futuro immediato.
Allora, ci concentriamo e isoliamo per leggere di fiato l'articolo che sopraggiunge sui quotidiani e pertanto ascoltiamo dalle nostre sintesi vocali questo:
"La visione bionica incontra l'olografia.
La realizzazione di dispositivi per rendere la vista a chi l'ha perduta, incentrata finora su sistemi come Argus (la cui ultima versione è stata di recente approvata dalla Food ad Drug Administration), cioè su una minitelecamera collegata ad elettrodi che vanno a stimolare direttamente il nervo ottico, potrebbe avvalersi presto anche di un sistema alternativo: la combinazione di ologrammi e optogenetica.
Quest'ultima è utilizzata soprattutto nelle malattie genetiche dell'occhio come la retinite pigmentosa, e mira a inserire nella retina del paziente cellule fotosensibili, in genere ottenute da organismi quali alghe o batteri.
Ma queste cellule esogene, per lavorare bene, hanno bisogno di ricevere un'opportuna stimolazione luminosa.
Per questo al Techion-Israel Institute of Technology di Haifa (http://www1.technion.ac.il/en/home) hanno pensato di verificare le potenzialità degli ologrammi come stimolatori di attività cellulare.
In che modo lo ha spiegato su "Nature Communication" il responsabile del progetto, Shy Shoham.
"Da tempo – ha riferito – diversi gruppi cercano di capire quale possa essere il modo più efficace per indurre le cellule fotosensibili a lavorare al meglio.
L'immagine stimolatrice ideale, infatti, dovrebbe essere contemporaneamente precisa, intensa e in grado di stimolare più tipi cellulari con una luce brillante, perché le cellule trapiantate sono meno sensibili rispetto a quelle normali.
Noi abbiamo sperimentato le immagini olografiche generate da un computer, perché gli ologrammi presentano le caratteristiche cercate e sembrano essere migliori rispetto ad altri mezzi che abbiamo studiato quali i deflettori al laser o i display digitali.
L'idea è quella di ottenere un dispositivo miniaturizzato che generi ologrammi rielaborando le immagini viste e, in questo modo, attivi le cellule fotosensibili impiantate in base ai dati della visione reale".
Shoham e il suo gruppo hanno già sperimentato con successo la stimolazione olografica di cellule fotosensibili trapiantate in colture cellulari e nelle retine dei primi topi e dimostrato che la stimolazione c'è, avviene su diversi tipi cellulari e dura qualche millisecondo.
Anche se la realizzazione di protesi olografiche da indossare è ancora lontana, i dati ottenuti sono stati giudicati molto interessanti perché dimostrano che le immagini olografiche hanno diverse potenzialità e potrebbero avere un ruolo importante anche in altri casi in cui si cerca di ottenere una stimolazione cerebrale tridimensionale quali, per esempio, la riparazione dei danni in alcune aree cerebrali specifiche".
Come avete potuto leggere, questa pillola ci incoraggia a tenere  diritta la barra della speranza verso il futuro e lanciare così un'ancora di attesa alla concretizzazione di un sogno.Notizia tanto attesa che prima o poi giungerà alle nostre orecchie tramite una  pillola d'informazione come questa.

Pino Bilotti