U.I.C.I. Salerno – Educazione finanziaria

Autore: Mariangela Mandia

Soldi, soldi, soldi, tanti soldi… beati siano i soldi… per chi sa riconoscerli oh yeah!!! Quando lanci una monetina a Fontana di Trevi, la vedi???

La Banca d’Italia e l’educazione finanziaria, quest’anno, ha un tema quale associato alla conoscenza del riconoscimento del denaro, riunisce un valore alla capacità di indipendenza ma anche alla cultura della legalità. Il sentimento: Tatto.

Un profumo ed un suono, la carta di cotone ed il tintinnio delle monete.

Due ore in cui la presenza all’interno della Sezione di Salerno nella Sala Consiglio “Tommaso Sica” ha avuto modo di ospitare nuovamente un connubio di alto valore.

Mi sono ritrovata ad ascoltare domande sull’utilizzo delle macchine che attestano la non contraffazione delle monete, dalle statistiche e tempistiche della loro realizzazione.

Un mondo nel quale il digitale sembra aver sostituito quel grande e significativo valore del denaro.

La moneta rappresenta uno dei baluardi archeologici più importanti nella storia del patrimonio dei Beni culturali, simbolo di Artigianalità, divulgazione di territori, fusione di metalli ma soprattutto ed anche il legame indissolubile fra uomo e natura.

Il baratto.

Oggi assistiamo ad un’evoluzione del potere d’acquisto in cui fra blockchain e accessibilità c’è un abisso!!!

È il bisogno di dialogare fra la necessità e la concreta e semplice applicazione del diritto dell’Uomo in cui libertà e dignità sono espressione della conoscenza del Valore espresso, anche, attraverso la tutela della moneta.

Cosa accade quando vado in vacanza, ci sono degli operatori dell’ospitalità formati per il mondo specifico dei non vedenti e ipovedenti nel momento del pagamento?

Un teenager riesce ad andare in discoteca solo e offrire alla sua fidanzata o fidanzato un drink senza apparire che stia tirando fuori i numeri della tombola??? Un bambino in gita può decidere solo in autonomia se comprare un gelato senza chiederlo a nessuno senza il timore di essere truffato????

Posso dirvi, che non basta avere una calamita in tasca per riconoscere il metallo ma del sale in zucca per guardare oltre e venirci a trovare… perché noi siamo voi, noi siamo quelli che vogliamo vederci chiaro. Educazione finanziaria, educazione umana.

Maggiori informazioni: https://giornale.uici.it/le-nostre-attivita/sezioni-provinciali/

Seguimi: https://www.instagram.com/mariangelamandia/

Mariangela Mandia – Consigliera UICI Salerno.

Pubblicato il 24/10/2022

U.I.C.I. Gorizia – La tecnologia li aiuta, la città non è ancora amica dei ciechi

“Chi perde la vista non deve essere solo”. È quanto afferma Irena Gulin, slovena di Gorizia, che presiede l’associazione dei ciechi e ipovedenti UICI di Gorizia, con la quale abbiamo parlato prima della Giornata Mondiale della Vista di domani. Secondo lei, l’associazione dei ciechi e degli ipovedenti si impegna a fornire ai propri membri il massimo aiuto possibile, allo stesso tempo vogliono anche sensibilizzare il pubblico sulla grande importanza di regolari visite oculistiche. Gli adulti hanno bisogno di loro per aggiornare le loro diottrie e per identificare i primi segni di malattie degli occhi, mentre per i bambini, gli esami regolari sono importanti per garantire il normale sviluppo della vista. Per incoraggiare le persone a visitare un oculista, cosa tanto più importante in caso di problemi di vista, domani tra le 9:00 e le 12:30 distribuiranno volantini informativi davanti al mercato coperto di Gorizia.

Quanti soci ha l’associazione ciechi e ipovedenti di Gorizia?

Circa un centinaio, anche se nel territorio Goriziano ci sono circa trecento persone cieche e ipovedenti. Alcuni di voi probabilmente non hanno familiarità con l’esistenza della nostra associazione, che ha sede in via Bellini a Gorizia, quindi ci siamo dati da fare per rilanciare la sua attività.

Attualmente stiamo raccogliendo fondi per la produzione di un nuovo sito web, che deve essere inclusivo, in modo che anche i ciechi possano visitarlo. Il costo per questo tipo di sito Web è abbastanza alto: servono circa duemila euro. Abbiamo chiesto aiuto a diverse organizzazioni e attività commerciali; chi ci aiuterà avrà il proprio logo sulla nostra pagina. Inoltre, stiamo lavorando duramente per eleggere l’anno prossimo un nuovo consiglio di amministrazione dell’associazione che ne ravviverebbe il funzionamento, intanto però abbiamo di recente trovato una segretaria che ci aiuterà molto con il lavoro d’ufficio.

Di cosa effettivamente vi occupate come associazione?

Aiutiamo i non vedenti e gli ipovedenti a preparare le domande per ottenere i benefici pensionistici, il che è piuttosto complicato e impegnativo. Inoltre, li aiutiamo ad acquisire gli accessori necessari ai ciechi e agli ipovedenti: lettori per schermi, lenti di ingrandimento, lettori di audiolibri, telefoni e anche i bastoni bianchi, che rappresentano l’utilità di base per il movimento. Anche per ottenere tutti gli accessori menzionati deve essere presentata una domanda, condizione per far coprire le spese all’azienda sanitaria. Aiutiamo i membri anche per arrivare agli audiolibri. Ogni mese a Roma, con l’aiuto di lettori e/o volontari, si preparano alcune decine di audiolibri, che vengono poi distribuiti tra i membri su chiavette o CD. Tra gli audiolibri ci sono romanzi, libri di scuola, gialli e molte altre pubblicazioni. Sfortunatamente, molte persone cieche e ipovedenti non sanno che possono prendere in prestito tutti questi libri presso l’associazione, motivo per cui è così tanto più importante promuovere la nostra attività.

Collaborate anche con l’associazione correlata di Nova Gorica?

Anni fa tenevamo vivi i contatti con la Slovenia, poi abbiamo avuto dei problemi con il personale, quindi la cooperazione si è estinta. Quando l’anno prossimo otterremo un nuovo consiglio di amministrazione, ci impegneremo a ristabilire la cooperazione. C’è da dire che negli ultimi due anni il nostro funzionamento è stato condizionato molto dalla pandemia di coronavirus, a causa della quale abbiamo avuto un bel po’ di problemi.

I problemi di vista negli ultimi due anni sono più o meno frequenti?

Negli ultimi tempi sono abbastanza comuni infezioni agli occhi, così come malattie che peggiorano improvvisamente. Questo rende la prevenzione estremamente importante. I controlli regolari sono importanti anche per le persone con gli occhi sani, perché forse la malattia è già presente e si può poi allargare subito. Anche tra i giovani ci sono purtroppo esempi di infezioni che provocano la perdita della vista. Per questo è importante che ogni sintomo venga esaminato il prima possibile.

In che modo la tecnologia ha influenzato la vita dei non vedenti e degli ipovedenti?

Grazie alla tecnologia, le nostre vite sono davvero cambiate in meglio. Per le persone ipovedenti come me, c’è la possibilità di cambiare sul proprio cellulare

l’intensità della luce e di ingrandire l’immagine; oltretutto si può cambiare il contrasto, in modo da avere lettere bianche su sfondo nero. Chi è daltonico e non distingue i colori, può usare programmi che riconoscono i colori; lo uso io stessa quando acquisto o scelgo vestiti, perché il telefono mi dice di che colore è il capo che ho davanti a me. I cellulari oltretutto leggono anche i messaggi SMS e Whatsapp e alcune applicazioni descrivono cosa c’è nelle foto. Per i ciechi e gli ipovedenti sono molto utili anche Alexa e altri assistenti digitali che ci aiutano nella vita domestica di tutti i giorni.

Come si occupano dei ciechi e degli ipovedenti i comuni e le altre istituzioni competenti?

I Comuni dovrebbero fare molto di più, in particolare il comune di Gorizia. Abbiamo fatto domanda l’anno scorso per un incontro in cui abbiamo discusso

su semafori, segnaletica orizzontale e altri aspetti specifici della mobilità. Al comune di Gorizia dicono che non hanno soldi ma promettono che penseranno a tutti i nodi non sciolti. D’altra parte è triste che le questioni aperte non siano ancora state risolte. Soprattutto la zona vicino alla stazione ferroviaria è per i ciechi e gli ipovedenti molto pericolosa; oltretutto in città abbiamo solo tre semafori sonori, che nemmeno funzionano, il che è deludente. In tutta Italia si sta diffondendo l’utilizzo dei bastoni bianchi LETIsmart, che sono di grande aiuto per i ciechi e gli ipovedenti per spostarsi in città, che ovviamente devono essere dotate di sensori adeguati e trasmettitori; da noi a Gorizia possiamo usare i bastoni bianchi sugli autobus, mentre in centro città ancora no. Anche in prossimità dell’anno 2025, dovrebbero assicurarsi che l’uso dei bastoni bianchi sia possibile in tutta la città; il progetto dovrebbe essere già in fase di realizzazione, ma purtroppo stanno ritardando molto. 

E le aziende sanitarie?

Gli oculisti cambiano continuamente, il che ci causa molti problemi. In passato avevamo un nostro oculista, che eseguiva tutte le procedure molto rapidamente. Oggi non si sa mai, con chi si ha a che fare; a volte aspettiamo addirittura qualche mese per un certificato. Tutto ciò ci consuma sempre molte energie, perché la risposta del Paese dovrebbe essere immediata, mentre in realtà molte cose non funzionano come dovrebbero.

Recentemente voi ciechi e ipovedenti avete partecipato a una vendemmia inclusiva a Oslavia, che per la seconda volta avete organizzato in collaborazione con l’associazione dei produttori locali di Ribolla. Quali sono state le reazioni dei vostri membri?

Tutti erano molto soddisfatti. Sono venute anche persone cieche e ipovedenti da altri territori della regione. Abbiamo dimostrato di poter lavorare, di essere capaci di molte cose. Il mestiere del vendemmiatore possono farlo anche i ciechi, non ci vedo davvero nessun problema. Tutti quanti, ovviamente, dovremmo impegnarci a rendere la società ancora più inclusiva. Soprattutto i giovani con problemi di vista sono spesso molto chiusi in loro stessi e hanno difficoltà a socializzare. Bisogna aiutarli, lo stato per primo dovrebbe prendersi cura di loro – con gli psicologi, con un aiuto specifico. Allo stesso modo, anche chi perde la vista e poi il lavoro in età matura ha bisogno di aiuto. Davanti a sé hanno davvero solo l’oscurità.

Anche per aumentare il senso di comprensione nella società, abbiamo deciso

che presenteremo la nostra associazione ai più giovani. Per questo motivo, nei prossimi mesi andremo a visitare molte scuole, tra cui certamente anche quelle slovene.3in centro città ancora no. Anche in prossimità dell’anno 2025, dovrebbero assicurarsi che l’uso dei bastoni bianchi sia possibile in tutta la città; il progetto dovrebbe essere già in fase di realizzazione, ma purtroppo stanno ritardando molto.

E le aziende sanitarie?

Gli oculisti cambiano continuamente, il che ci causa molti problemi. In passato avevamo un nostro oculista, che eseguiva tutte le procedure molto rapidamente. Oggi non si sa mai, con chi si ha a che fare; a volte aspettiamo addirittura qualche mese per un certificato. Tutto ciò ci consuma sempre molte energie, perché la risposta del Paese dovrebbe essere immediata, mentre in realtà molte cose non funzionano come dovrebbero.

Recentemente voi ciechi e ipovedenti avete partecipato a una vendemmia inclusiva a Oslavia, che per la seconda volta avete organizzato in collaborazione con l’associazione dei produttori locali di Ribolla. Quali sono state le reazioni dei vostri membri?

Tutti erano molto soddisfatti. Sono venute anche persone cieche e ipovedenti da altri territori della regione. Abbiamo dimostrato di poter lavorare, di essere capaci di molte cose. Il mestiere del vendemmiatore possono farlo anche i ciechi, non ci vedo davvero nessun problema. Tutti quanti, ovviamente, dovremmo impegnarci a rendere la società ancora più inclusiva. Soprattutto i giovani con problemi di vista sono spesso molto chiusi in loro stessi e hanno difficoltà a socializzare. Bisogna aiutarli, lo stato per primo dovrebbe prendersi cura di loro – con gli psicologi, con un aiuto specifico. Allo stesso modo, anche chi perde la vista e poi il lavoro in età matura ha bisogno di aiuto. Davanti a sé hanno davvero solo l’oscurità.

Anche per aumentare il senso di comprensione nella società, abbiamo deciso che presenteremo la nostra associazione ai più giovani. Per questo motivo, nei prossimi mesi andremo a visitare molte scuole, tra cui certamente anche quelle slovene.

Pubblicato il 21/10/2022.

U.I.C.I. Milano – Scrivere è un gioco. Divertirsi con le parole

Laboratorio per adulti di scrittura creativa

Il giornalista, scrittore e blogger Corrado Calza propone un laboratorio di scrittura creativa. Si articola in 10 incontri settimanali, online con Zoom e della durata di circa 60 minuti ognuno, in cui i partecipanti vengono guidati nell’utilizzo di alcuni dei più diffusi esercizi-gioco per lo sviluppo della creatività nella scrittura.

Il laboratorio è giunto quest’anno alla quarta edizione, aperta a tutti i Soci dell’Unione, organizzato dalla Sezione di Milano.

L’obiettivo non è imparare a scrivere un romanzo quanto piuttosto riuscire a rendere la propria attività di scrittura quotidiana (lettere, presentazioni, documenti, e-mail eccetera) innanzi tutto più facile, ma anche più efficace, di maggiore impatto o anche solo più divertente.

Perché questo laboratorio?

Innanzitutto perché se vi piace scrivere, gli esercizi-gioco proposti sono una stimolante sfida a imparare qualcosa di nuovo.

Se invece scrivere non è troppo nelle vostre corde ma la cosa vi dispiace o vi intimorisce, allora il laboratorio

1) fornisce ai partecipanti gli strumenti per affrontare e vincere la comune difficoltà di iniziare a scrivere;

2) sfrutta la pratica del gioco come mezzo per imparare a escogitare soluzioni di scrittura nuove, inedite e originali e per allontanarsi da modalità narrative consuete e “irrigidite”,

3) sollecita la capacità di rielaborare le conoscenze acquisite, leggendo, ascoltando eccetera, per poi utilizzarle quando si scrive,

4) sviluppa un’attitudine positiva e creativa permanente nei confronti della scrittura.

Come funziona il laboratorio?

È molto semplice.

1) A ogni incontro il conduttore fornisce le indicazioni per la redazione di un elaborato (ossia un testo da scrivere seguendo determinati temi e forme).

2) I partecipanti redigono il loro elaborato sulle indicazioni ricevute e lo inviano via email al conduttore entro una data stabilita.

3) Il conduttore pubblica gli elaborati in un blog privato (realizzato ad-hoc, accessibile e non indicizzato), affinché siano disponibili alla lettura e al commento di tutti i partecipanti, prima del successivo appuntamento.

4) Durante il successivo appuntamento, i partecipanti condividono le impressioni relative agli elaborati, sotto la guida del conduttore che suggerisce ulteriori spunti di riflessione.

5) Al termine dell’incontro, il conduttore fornisce le indicazioni per la redazione dell’elaborato per l’appuntamento successivo.

Cosa serve per partecipare al laboratorio?

Nulla di particolare:

1) un programma di videoscrittura per redigere gli elaborati.

2) Un account di posta elettronica per poter inviare gli elaborati.

3) Un collegamento stabile alla rete per consultare il blog e specialmente per frequentare i laboratori online.

4) La voglia di giocare assieme perché, è molto importante non dimenticarlo mai, la parola chiave di questo laboratorio è proprio “gioco”.

Tutto qui.

Se la proposta ha acceso la vostra curiosità, scrivete una mail entro domenica 30 ottobre a segreteria.presidenza@uicimilano.org per manifestare il vostro interesse. Sarete ricontattati e informati sui dettagli dell’organizzazione del laboratorio, il calendario con gli orari, la data di avvio e l’entità del contributo che verrà richiesto.

Per l’avvio del laboratorio è richiesta l’adesione di almeno 10 partecipanti.

Pubblicato il 21/10/2022.

U.I.C.I. Napoli – Funicolare al buio

Iniziativa organizzata in occasione della “Giornata Nazionale del cane guida”

Napoli 17 ottobre 2022

L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, la Commissione Politiche Sociali e la Commissione Mobilità della Municipalità 1 di Napoli, in occasione della “Giornata nazionale del cane guida” organizzano l’iniziativa “Funicolare al buio”. Al fine di sensibilizzare cittadinanza ed istituzioni sull’importanza che ha il cane guida per i disabili visivi e più in generale, il diritto alla loro mobilità autonoma, ci sarà una vera e propria inversione dei ruoli: questa volta saranno i ciechi ad accompagnare i vedenti, appositamente bendati, nell’acquistare il tiket di viaggio, ad individuare i tornelli, a consultare una mappa tattile e addirittura a salire su un convoglio della funicolare. Una bella sfida voluta con forza dalla consigliera della Municipalità 1 Fabiana Sciarelli e dalle presidenti delle Commissioni Chiara Sabino e Antonia Battista.

L’appuntamento è per lunedì 17 ottobre 2022 alle ore 15:30 presso la Stazione di Piazzetta Augusteo della Funicolare Centrale di Napoli.

Per contatti: Enrico Mosca, Responsabile per l’autonomia e la mobilità autonoma UICI Napoli tel. 3386337263.

Pubblicato il 14/10/2022.

U.I.C.I. Pordenone – Calendario Braille 2023

La Biblioteca del Libro Parlato “Marcello Mecchia” dell’U.I.C.I. Onlus-Aps Pordenone rende disponibile il calendario braille 2023 ed una nuova edizione del fascicolo “Perché si dice perché si fa”.

Il calendario comprende, oltre ai Santi e alle Festività, informazioni sullo zodiaco, il lunario, il sorgere e tramonto del sole, anniversari importanti ed inserti su alcune donne ritenute tra le più importanti della storia, per ruolo e prestigio.

Per prenotazioni: segreteria U.I.C.I. 0434-21941 – e-mail uicpn@uici.it. Si chiede un contributo spese di E. 10,00.

La nuova edizione di “Perché si dice perché si fa” continua nella linea dei detti e delle tradizioni popolari con curiosità e piccole storie per tutti i gusti. Anche qui è previsto un contributo spese di E. 10,00 con prenotazione in segreteria.

Sono altresì disponibili:

“Giochi e Rompicapo 2022”: nuova serie, con passatempi enigmistici per impegnare la mente e divertirsi. Euro 10:00

“Il Girasole 2022”: curiosità e passatempi enigmistici per bambini/ragazzi, tra una merenda ed una pausa giochi. Euro 10:00

“Curiosità dal mondo”: compendio di notizie e informazioni utili per tutti i gusti”. 2 fascicoli 15,00 euro; 

– “La dispensa consapevole”: raccolta di suggerimenti e buone prassi per un’alimentazione responsabile; 2 fascicoli 15,00 euro;

– “In casa”: piccolo compendio di consigli pratici per la nostra quotidianità; suddivisa in due fascicoli; la prima con delle schede relative all’utilizzo di alcuni prodotti comuni nonché sulla gestione di alcuni elettrodomestici che abbiamo tutti in casa. La seconda è un utile vademecum per rimuovere ogni sorta di macchia dai tessuti. Contributo 15,00 euro.

– “Perché si dice perché si fa” (5 edizioni, 2013, 2014, 2015, 2017 e 2019) curiosità su modi di dire e tradizioni popolari (contributo 10,00 cadauno oppure 40,00 euro tutti e cinque).

– “Giochi e rompicapo” (edizioni arretrate, 2016, 2017, 2019 e 2020), pubblicazione di giochi enigmistici e passatempi per tutti i gusti (contributo sempre 10,00 euro cadauno oppure 35,00 tutti).

– “Il girasole”: giochi e passatempi per bambini/ragazzi, 2019 e 2020 – contributo 10,00 euro cadauno oppure 15:00 entrambi.

Il pagamento potrà essere effettuato tramite apposito bollettino postale incluso nella spedizione oppure tramite bonifico all’iban: 

IT 82 W 08356 12503 000000027566 

Presso: 

Banca di Credito Cooperativo Pordenonese 

via Mazzini 47 – 33170 Pordenone.

Pubblicato l’11/10/2022.

U.I.C.I. Brescia – Ikea celebra i suoi 30 anni puntando alla sostenibilità

Autore: Irene Panighetti

Ideato un percorso sensoriale che escludeva l’uso della vista, stimolando percezioni ed emozioni

In occasione del 30° compleanno dell’Ikea al centro commerciale Elnòs di Roncadelle in provincia di Brescia sono state organizzate iniziative di festa e sensibilizzazione «sui temi che ci stanno a cuore, come quello dell’inclusione e dell’accessibilità», spiega Emanuele Broglio, responsabile del settore sostenibilità di Ikea. Emanuele Broglio venerdì pomeriggio era con Piera Loda e altri soci dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Brescia al secondo piano dello show room, il punto di partenza del percorso sensoriale che escludeva l’uso della vista, stimolando percezioni ed emozioni dimenticate. Era la seconda edizione dell’iniziativa, riproposta da Ikea a Uici «in seguito anche al successo della prima – ha ricordato Loda – un’occasione importante che si somma alle altre iniziative pubbliche». Loredana Conto è stata la prima persona a presentarsi al bancone che era stato allestito all’ingresso dello show room: è stata bendata e guidata da Loda, socia non vedente di Uici, ad esplorare una cucina e una camera da letto dell’esposizione. Conto toccava alcuni oggetti e Loda le chiedeva di che forma e materiale fossero, quali sensazioni tattili percepiva, in quale contesto spaziale pensava di essere e tante altre domande che sono servite a far vivere sulla pelle stessa di Conto ciò che Loda e le persone non vedenti vivono ogni giorno. «Ho capito qualcosa in più, qualcosa che va oltre le descrizioni a parole che Piera mi fa in altri contesti, quando lavoriamo insieme, dal momento che siamo colleghe, o quando la accompagno a fare shopping e lei mi dice che un vestito le piace come tessuto e io le faccio sapere se le sta bene come colore e come taglio. Oggi, con questo mio mettermi nei panni di Piera ho davvero esperito che cosa vuol dire escludere la vista dalla propria vita e basarsi sugli altri sensi», ha detto Conto. Parole che confermano che l’obiettivo dell’Uici è stato centrato, poiché la sezione ha organizzato questa iniziativa proprio, ha spiegato Loda, «per sensibilizzare e far percepire le nostre modalità di vita quotidiana, povera di immagini e di colori ma ricca di profumi, suoni, morbidezze e ruvidità; una quotidianità che è all’opposto delle persone senza disabilità visiva, per le quali l’immagine è ormai tutto, la vista è padrona a discapito degli altri sensi che sono quasi dimenticati o, comunque, non sviluppati in tutte le loro potenzialità e bellezze».

Pubblicato il 05/10/2022.

U.I.C.I. Reggio Emilia – Giornata Mondiale della Vista 2022

Giovedì 13 ottobre ricorre la 18° Giornata Mondiale della Vista e l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti – Sezione Territoriale di Reggio Emilia offre alla cittadinanza controlli gratuiti e materiale informativo per promuovere la prevenzione della cecità.

Il secondo giovedì di ottobre, da diciotto anni, in tutto il mondo si celebra la Giornata della Vista, una ricorrenza istituita per richiamare l’attenzione di istituzioni, cittadinanza, autorità politiche e amministrative sull’importanza della vista e sulla necessità di tutelarla e prendersene cura in ogni fase della vita. La Giornata è promossa dall’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità (IAPB) con la collaborazione e il coordinamento, sulle principali piazze d’Italia, delle Sezioni Territoriali dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti e quest’anno si intitola: “Due porte aperte sul mondo” con il chiaro riferimento agli occhi, attraverso i quali possiamo ricevere più dell’80% delle informazioni che ci giungono dall’ambiente circostante.

A Reggio Emilia, anche questa Giornata diventa occasione per continuare a diffondere cultura sul tema della disabilità visiva e la Sezione Territoriale UICI ha organizzato controlli gratuiti presso l’ambulatorio oculistico sezionale sito in Corso Garibaldi n. 26 che verranno svolti nelle giornate di mercoledì 12 ottobre dalle ore 14:00 alle ore 16:00 e giovedì 13 ottobre dalle ore 11:00 alle ore 13:00.

I controlli sono gratuiti ma è necessaria la prenotazione, al numero 0522 / 43 56 56.

La Sezione Territoriale UICI di Reggio Emilia partecipa inoltre alla campagna informativa con l’intervista radiofonica alla Dott.ssa Paola Pantaleoni, medico oculista, sull’emittente Radio Musichiere Scandiano ed attraverso la distribuzione di opuscoli che il pubblico può trovare presso diversi esercizi commerciali e Farmacie Comunali Riunite del Comune di Reggio Emilia, Ottica Dalpasso e Ottica Spaggiari, Casa di Cura Villaverde, Centro Medico “Città di Guastalla” a Guastalla e studi oculistici del territorio.

“Glaucoma, retinopatia diabetica e maculopatie sono patologie che, complessivamente, riguardano oltre 3 milioni di italiani e 400 milioni di persone nel mondo. – spiega Chiara Tirelli, presidente dell’UICI di Reggio Emilia – La buona notizia è che quasi tutte le malattie dell’occhio possono essere gestite se individuate in tempo. Per questo la prevenzione, insieme all’informazione, è un aspetto fondamentale del nostro impegno e rappresenta l’approccio vincente per il contrasto alle malattie della retina e del nervo ottico al fine di preservare la vista per tutta la vita.”

La nostra vista è un dono tanto prezioso quanto delicato: come possiamo difenderla?

Tutte le informazioni a questo link: https://www.iapb.it/gmv2022/

Per info: Sezione Territoriale UICI Reggio Emilia

Telefono: 0522/43 56 56

E-mail: uicre@uici.it

Pubblicato il 04/10/2022.

U.I.C.I. Pordenone – Lettura senza barriere in biblioteca

La Biblioteca civica del Comune di Pordenone è risultata una delle dieci vincitrici del bando ministeriale “Lettura per tutti”: promozione della lettura nelle biblioteche attraverso progetti dedicati a persone con difficoltà di lettura o con disabilità fisiche o sensoriali”.

Il progetto, intitolato “Letture senza barriere”, iniziativa di lettura inclusiva rivolto ai bambini fino ai 10 anni (ipovedenti, non vedenti, con bisogni educativi speciali), si propone di incrementare la dotazione libraria a stampa e digitale, in formato accessibile e di creare, all’interno della Sezione Ragazzi, un ambiente adeguato e in grado di accogliere esigenze diverse di fruizione. L’obiettivo è quello di offrire anche a questi bambini le medesime opportunità di accesso alla cultura e di accreditare la biblioteca come un luogo amichevole dove poter coltivare i propri interessi e le proprie relazioni. Allo stesso tempo si intende creare una rete di contatti con esperti (pediatri, bibliotecari, educatori, editori, associazioni di riferimento) che supportino le famiglie e gli operatori nel compito di garantire a tutti i bambini le stesse possibilità di crescita e successo.

La nostra sezione territoriale, con la propria biblioteca del libro parlato “Marcello Mecchia”, una volta interpellata su un’eventuale adesione all’iniziativa, ha risposto prontamente, decisa a cogliere e a rilanciare un’opportunità particolarmente allettante. Il progetto si sviluppa in varie fasi: fase di approccio e pianificazione, fase di formazione rivolta agli addetti della biblioteca civica, allestimento di iniziative e laboratori con diretta partecipazione dei bambini guidati da due nostre educatrici, fase finale di feed back e riscontro, con una conferenza prevista per l’autunno 2023.

Ci è stata richiesta, come anticipato, una sostanziosa fase di formazione con un pacchetto di ore nelle quali informare gli addetti sulla disabilità visiva, sull’ipovisione, sulle risorse e ausili per la lettura, sui libri da acquistare e sulle modalità di interazione. Detta formazione partirà nel mese di ottobre, organizzata ed allestita dalla nostra sezione e comprenderà gli interventi di specialisti quali: una tiflologa, un esperto di orientamento e mobilità, un tecnico degli ausili, una psicologa/educatrice ed un’esperta di libri tattili.

In tutto questo saranno coinvolte e sensibilizzate le famiglie dei bambini, affinché fungano da stimolo e si rendano consapevoli e partecipative.

Siamo fiduciosi che tale opportunità possa far crescere nei più piccoli l’importanza della lettura e dell’esplorazione tattile attraverso modalità mirate e si riveli una preziosa occasione di sensibilizzazione degli addetti bibliotecari pubblici per una corretta informazione su tematiche specifiche, ancora non conosciute.

In questo ambito, con l’inizio del 2023, si inserirà una mostra in biblioteca civica sui libri tattili curata da Marcella Basso.

Pubblicato il 04/10/2022.

U.I.C.I. Pordenone – Corso di origami per i bambini

Il corso di origami nasce da una proposta della socia Caterina Avoledo già nel 2021, con uno stage di approccio rivolto ad un gruppetto di nostre educatrici e condotto da un’esperta del settore. Lo scopo era quello di rilanciare successivamente le competenze di base acquisite, coinvolgendo i nostri bambini e ragazzi in età scolare. Tale aspirazione si è concretizzata nello scorso mese di settembre in due fasi: una con i bimbi della scuola primaria e successivamente con i più grandicelli della secondaria. Gli obiettivi di tale esperienza erano quelli di stimolare la manualità e la spazialità introducendo concetti basilari, propedeutici anche alla matematica e alla geometria: concetti di frazione (divisione del foglio a metà, in 4 parti…), diagonale, lato, angolo, alto, basso, destra e sinistra, senza ricorrere necessariamente ad ausili specifici.

Altro motivo trainante di tale esperimento è stato quello di allenare nei protagonisti la pazienza e la costanza nel fare le cose; in un mondo di tutto subito, intraprendere un lavoro manuale rilassa e sviluppa il gusto dei piccoli obiettivi da raggiungere con calma.

I bambini coinvolti, sempre seguiti e pilotati dalle relative educatrici, hanno risposto con lusinghieri riscontri interpretando il tutto come un bel gioco. Per la cronaca sono state realizzate semplici figure come barchette, fiori e scatoline, figure che sono state associate ad una storiella inventata in loco.

Il prossimo step sarebbe quello di portare questa iniziativa progettuale in una o più scuole che hanno qualche bambino disabile visivo come frequentante ed allargare il coinvolgimento in un’ottica di condivisione e integrazione. Se son rose fioriranno!

Pubblicato il 04/10/2022.

U.I.C.I. Torino – Presentazione LetiSmart

Arriva LetiSmart: il bastone bianco ultratecnologico che cambia la mobilità di chi non vede

Giovedì 6 ottobre la presentazione e la dimostrazione a Torino

Visto dall’esterno può sembrare un normale bastone bianco per ciechi. In realtà è un concentrato di tecnologia, che consente a chi non vede di orientarsi meglio in città, essere guidato da una voce verso precisi punti di interesse e interagire con lo spazio circostante. Si chiama LetiSmart e rappresenta la nuova frontiera della mobilità autonoma per persone con disabilità visiva. Giovedì 6 ottobre (dalle h. 9.30), presso la sala Gonin (all’interno della stazione di Porta Nuova) questo strumento, promettente e altamente innovativo, verrà presentato per la prima volta a Torino. L’evento, cui partecipa l’ideatore, Marino Attini, è organizzato dall’UICI (Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti), l’associazione che fin da subito ha sostenuto e promosso il progetto.

Che cos’è LetiSmart

Letismart è un bastone bianco che integra, al suo interno, due sistemi ad altissima tecnologia. Il primo, detto “Voce”, è un microcomputer, del peso di pochi grammi, in grado di interagire con una rete di radiofari collocati nello spazio circostante. Grazie a questo sistema, una volta che la città si è dotata della necessaria infrastruttura, il bastone bianco può fornire vocalmente tutta una serie di informazioni, utilissime per la mobilità: ad esempio la collocazione di attraversamenti con semaforo sonoro, di esercizi commerciali o di altri punti di interesse, ma anche indicazioni sui mezzi pubblici in arrivo in una data fermata e moltissimo altro.

Il secondo sistema integrato in LetiSmart, detto “Luce”, è un segnalatore luminoso che si attiva in caso di scarsa visibilità, rendendo la persona cieca più visibile e quindi migliorando la sua sicurezza.

Ideato da Marino Attini, ricercatore nell’ambito dell’informatica e dell’elettronica di consumo, il progetto LetiSmart è stato realizzato e sviluppato dall’azienda Scen, specializzata in microtecnologia. L’UICI (Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti) e l’I.Ri.Fo.R. (Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione) sono partner attivi del progetto.

Perché è innovativo

LetiSmart è un dispositivo innovativo, perché condensa soluzioni altamente tecnologiche, senza però snaturare lo strumento bastone bianco, che, proprio per le sue caratteristiche di forma, peso ed ergonomia, si rivela tuttora utilissimo. Inoltre LetiSmart è innovativo perché funziona in due direzioni: consente a chi lo usa di ricevere informazioni, ma anche di interagire con lo spazio circostante, ad esempio attivando dei segnalatori acustici posti sulle porte di un tram o di un bus.

Perché è importante parlarne

È importante parlarne perché, per funzionare al pieno delle proprie potenzialità, LetiSmart ha bisogno di una capillare rete infrastrutturale, il che implica il coinvolgimento e la sensibilizzazione delle amministrazioni locali, degli esercenti, delle imprese che gestiscono il trasporto pubblico, etc.

Testimonianze virtuose, in questo senso, esistono già. Ad esempio, a Trieste (la città dell’ideatore di LetiSmart, Marino Attini), si è deciso di investire su questa tecnologia, equipaggiando la città con una rete di radiofari diffusi in moltissimi punti strategici (mezzi pubblici compresi). Il risultato è una mobilità autonoma molto più agevole per chi non vede.

La giornata del 6 ottobre

La giornata del 6 ottobre è organizzata dalla sezione UICI (Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti) di Torino, con il sostegno del Consiglio Regionale UICI Piemonte: alle ore 9.30, presso la Sala Gonin (con accesso dall’atrio della stazione di Porta Nuova), si terrà una conferenza stampa, durante la quale, dopo i saluti delle autorità, verrà illustrato nel dettaglio il funzionamento di LetiSmart. Successivamente, dalle ore 11, in piazza Carlo Felice, ci sarà una dimostrazione pratica del dispositivo, grazie alla collaborazione di alcuni esercenti che hanno dato il consenso alla collocazione dei radiofari nei loro negozi.

Pubblicato il 03/10/2022.