Visto! Periodico di informazione della sezione di Siena – numero 18 – aprile 2018

Direttrice responsabile: Susanna Guarino
Registrazione Tribunale di Siena n. 3 del 5/8/2014.

Con il contributo di:
ESTRA – GAS / LUCE www.estraspa.it
TIEMME – Toscana mobilità S.p.A.

Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ETS-APS
Sezione Cavaliere Attilio Borelli
Viale Cavour, 134 Siena
Telefono 0577 46181
e-mail: uicsi@uiciechi.it
Sito internet: www.uicisiena.org

IRIFOR Ricerca, formazione riabilitazione per la disabilità visiva

Arlecchino fra le lupe
Arlecchino fra le lupe può sembrare il titolo di una commedia di Goldoni e in vece è la notizia di un concerto, di un bel concerto.
Arlecchino è il nome scelto dal coro della UICI di Siena. Le lupe sono invece le magnifiche sculture marmoree trecentesche trasferite dall’esterno del Palazzo Pubblico, dove si trovavano in origine all’interno del Palazzo stesso, nella Sala che da loro prende il nome: la sala delle Lupe.
E’ proprio in questa sala che il 15 marzo scorso si è svolto il concerto, inserito nel programma del Festival “Siena Città aperta” in cui si sono esibiti i componenti del coro Arlecchino insieme all’Orchestra a Plettro Senese “Alberto Bocci”.
Il multicolore dell’abito di Arlecchino è simbolo di varietà e del felice assemblaggio di pezzi diversi per favorire il colpo d’occhio.
Nel caso del nostro coro i “pezzi” sono diversi per genere, età e timbri vocali, ma l’assemblaggio affidato alla appassionata e sapiente
direzione di Marta Marini, capace di preparare cori a tre voci, è perfettamente riuscito.
Lo spettacolo, presentato dalla giornalista Cristiana Mastacchi, dopo un breve saluto dei Presidenti della UICI e dell’Orchestra a Plettro Senese è stato inaugurato dal brano, Giovanottino, (Trad. popolare)
A cui hanno fatto seguito altri sette brani:
– Bella mia, (Giovanni Stefani sec. XVII);
– la tartaruga, (Bruno Lauzi);
– Coraggio ben mio, (Luigi Gordigiani);
– So nato a lo Ciliento e me ne vanto, (Aniello De Vita);
– E mentre Siena dorme, (Trad. popolare senese);
– Sei bella, sei splendida, (Trad. popolare senese);
– Vecchio scarpone, Carlo Donida).
Tutte le armonizzazioni sono a cura di Marta Marini.
E’stata quindi la volta dell’Orchestra a Plettro diretta dal Maestro Gabriele Centorbi che ha eseguito:
– Giuseppe Verdi, Preludio atto I della Traviata;
– Vincenzo Billi, Suite di tre brani (Moderato ma non troppo, Allegretto, Moderato);
– Nino Rota, Fantasia.
La terza parte del concerto ha infine offerto l’esibizione congiunta dei due complessi, terminata con:
– La bella alla finestra (trad. popolare, arr. Marta Marini);
– Fratello sole, sorella luna, (Riz. Ortolani, Arr. Gabriele Centorbi);
– L’amore è come l’ellera, (trad. popolare, arr. Marta Marini);
– E lo mio amore è andato a soggiornare, (Luigi Gordigiani, Arr. Marta Marini);
– Trescone, (Trad. popolare toscana, Arr. Gabriele Centorbi).
Ci piace citare uno ad uno i nostri coristi accomunandoli in un grande applauso collettivo:
Elena Ferroni, Marina Marini, Martina Medori, Lucia Pecorelli, Rosanna Zanchi (Soprani)
Pia Chechi, Maria Domenica Falcone, Assunta Mango, Lucia Pagano, Roberta Suriano (contralti).
Jacopo Benincasa, Fabio Casini, Vincenzo D’Orazio, Vincenzo Giannubilo, Federico Martelli, Alessandro Turci, Massimo Vita.
Lo spettacolo, dopo un prolungato applauso del numeroso pubblico presente, si è concluso con un “brindisi al buio” offerto dalla nostra Associazione.
Arlecchino, felice di aver trascorso una piacevolissima serata in compagnia delle lupe, è ora in attesa di altri incontri, alcuni già annunciati.
Enrico Giannelli

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Rubrica di informatica:
come funziona un sito web
in questa nuova rubrica sull’informatica parleremo di come funziona un sito web e in futuro anche del codice html.
un sito web è un luogo dove una persona può caricare delle pagine internet che tutti noi possiamo leggere.
un sito web, per essere letto da noi comuni mortali deve essere interpretato dal browser (un programma che consente di navigare su internet).
l’interpretazione che fa il browser del sito internet è molto diversa asseconda dei casi:
1. interpretazione totale: una pagina di un sito web viene interpretata totalmente (tag html, ecc) avendo così il controllo dell’esperienza di navigazione del visitatore.
2. interpretazione assente: questo avviene quando un sito web è scritto in un linguaggio lato server (un linguaggio di programmazione non letto dal software di navigazione, ma da un software che è sul server (un computer dove viene ospitato un sito)).
Gabriel Pappalardo

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IMMAGINI E PAROLE
di Martina Medori
“I Promessi Sposi”. Un grande classico rivive sullo schermo
Uno dei classici più letti e studiati dagli alunni italiani di tutti i tempi, “I Promessi Sposi“ di Alessandro Manzoni viene portato sul piccolo schermo diverse volte. Dopo la prima edizione, uscita nel 1967, la seconda, del 1989, a mio parere una delle migliori pellicole realizzate, vanta un cast d’eccezione: oltre ai due protagonisti Danny Quinn e Delphine Forest, Alberto Sordi nei panni di Don Abbondio, Franco Nero in quelli di fra Cristoforo, Burt Lancaster che interpreta il cardinale Federico Borromeo e così via. “Quel ramo del lago di Como che volge a mezzogiorno”; non totalmente fedele al romanzo, ambientato nella Lombardia del ‘600 sotto la dominazione spagnola, il film dell’89 racconta la travagliata vicenda di Renzo e Lucia, due giovani popolani costretti a separarsi e a rimandare i loro matrimonio a causa della prepotenza del signorotto Don Rodrigo invaghitosi della ragazza.
I due saranno dunque costretti ad allontanarsi dal paese e a separarsi rifugiandosi l’uno a Milano l’altra presso il convento di Monza. Durante la loro separazione i protagonisti vivranno esperienze diverse e seguiranno il proprio percorso di crescita, ed evoluzione personale, incontreranno persone, spesso dal vissuto complesso, che talvolta li proteggeranno ed aiuteranno, talvolta li ostacoleranno. La loro vicenda andrà di tanto in tanto ad intrecciarsi ad eventi storici che sia l’autore del romanzo che il regista, Salvatore Nocita, hanno saputo raccontare alla perfezione I dialoghi non sono perfettamente riportati come nell’originale letterario, come avviene invece nell’edizione del ’67, anche se ci sono riferimenti molto fedeli a passi del testo, l’addio ai monti per esempio che, insieme ad immagini straordinarie, dona alla pellicola un tratto letterario che rimanda all’autenticità dell’opera originale.
La straordinaria interpretazione di Alberto Sordi, inoltre, ricalca perfettamente la figura di Don Abbondio, i tratti stravaganti e tragicomici della sua personalità. L’insegnamento che Manzoni vuole trasmettere nel romanzo viene reso e si rinnova nel film attraverso la delineazione dei carattere dei personaggi principali: quella timida e sommessa di Lucia che si contrappone a quella irruenta fin troppo impulsiva di Renzo mitigati dalla saggezza di Agnese e dalla mitezza del confidente fra Cristoforo. Le numerose digressioni con le quali lo scrittore arricchisce la narrazione vengono rese dal regista attraverso flash back che contribuiscono a rendere la pellicola altrettanto straordinaria; le scene sono arricchite da immagini suggestive e potenti e colonne sonore che incuriosiscono lo spettatore e lo conducono attraverso il filo conduttore della vicenda.

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CONSIGLI DI LETTURA
di Elena Ferroni
Soldati in vita, oltre la vita biologica
Questa volta vi porto in Liguria, a Sestri Levante dove la giovane autrice Susanna Bo vive e racconta la sua storia d’amore, che la vedrà essere fidanzata, moglie e madre. La prefazione del libro è scritta da Fabio Rosini, proprio lui me ne ha suggerito la lettura attraverso la visione di un video su “youtube”. Non vi nascondo la soddisfazione da lettrice non vedente di poter acquistare la copia del testo in digitale, ascoltarla tramite screen reader sul mio computer e smartphone in maniera pienamente immediata ed autonoma e poterla infine consigliare con decisa convinzione ad ognuno di voi. Il titolo è “La buona battaglia”, descritta da San Paolo nella seconda lettera indirizzata a Timoteo. A combatterla in questo pezzo di vita sono l’autrice Susanna ed il marito Luigi. Riderete durante il fiorire del loro fidanzamento, nel gioco così bello della reciproca conoscenza e della magia di
innamorarsi tra spiagge liguri e montagne dell’Alto Adige. Condividerete i dubbi di Susanna che decide di sposare Luigi vincendo sfiducia e paure. Li vedrete diventare una famiglia con la nascita delle figlie Anna e Rachele e percorrere sentieri di dolore che si riassumono in dodici operazioni al cervello tra Brescia e Cremona, dove la sofferenza avrà fine. Pace e gioia in risposta alla morte, vita oltre la morte per far fiorire ancora nuova vita abbondante, schiacciando le parole di disperazione, accusa e buio, in favore di parole di dono, fiducia, amore sempre. Sorretta quindi da una parola di bene difesa da ogni attacco, Susanna potrà distribuire ancora vita e testimoniare con la forza dell’esperienza vissuta che la morte non è l’ultima parola. E anche che c’è sempre da combattere e da raccontare la buona battaglia per non sprecare la vita unica che ci è stata regalata.

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Dopo elezioni: Cosa succede?
Le elezioni politiche, così chiamate perché con queste elezioni si elegge il parlamento italiano, hanno dato al paese un quadro politico tripolare. Ci sono tre aree politiche: Il centro destra, il centro sinistra e i cinque stelle. Nessun gruppo, partito o coalizione ha una numero di parlamentari sufficiente a costituire una maggioranza per governare. Il primo passo sarà quello di eleggere i presidenti di Camera e Senato e i relativi uffici di presidenza. Subito dopo dovranno essere costituiti i gruppi parlamentari. Solo dopo questi passaggi istituzionali, il Presidente della repubblica potrà dare il via alle consultazioni. I primi ad essere consultati sono gli ex presidenti della repubblica; poi i presidenti delle due camere e poi i gruppi parlamentari. Solo dopo il Presidente Mattarella potrà conferire l’incarico per la costituzione del Governo. Se dalle consultazioni sarà emersa una maggioranza, il presidente conferirà un incarico formale alla persona indicata dalla maggioranza. Il presidente del consiglio incaricato, potrebbe immediatamente presentare la lista dei ministri ma più probabilmente accetterà con riserva. Il presidente del consiglio dei ministri giura nelle mani del presidente della repubblica e così i ministri. Il governo entra subito in carica ma avrà i pieni poteri solo dopo il voto di fiducia delle due camere. Il quadro politico che si presenta non è di facile lettura perché dalle urne sono emersi due vincitori, il centro destra e i cinque stelle ma, come dicevo, nessuno ha un numero di parlamentari sufficienti per avere la maggioranza in parlamento.
Ricordo che in Italia siamo in una Repubblica di tipo parlamentare e quindi il primo ministro e i ministri non sono di elezione diretta da parte dei cittadini. A Siena stiamo per vivere un’elezione per il rinnovo del consiglio comunale e per l’elezione del sindaco. Nei comuni come Siena si elegge il primo cittadino in modo diretto e con il doppio turno. I cittadini potranno votare il sindaco tizio e il consigliere caio anche in una lista non collegata al sindaco. Potrebbe accadere che si ritrova eletto un sindaco che non ha una maggioranza di sua fiducia in consiglio. Si dovrà auspicare che i cittadini si rechino in modo importante alle urne e votino con piena coscienza guardando alle persone e ai loro programmi.
Massimo Vita

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A Siena un esposizione accessibile ai non vedenti
Il giorno 5 aprile al Santa Maria della Scala di Siena è stata presentata alla stampa e inaugurata l’esposizione “Josef and Anni Albers. Voyage inside a blind experience”, in programma dal 6 aprile 2018 al 4 luglio 2018.
La particolarità di questa mostra è quella di essere stata ideata con lo scopo di renderla fruibile anche ai disabili visivi accompagnando le opere da speciali tecnologie che potranno fornire a tutti i visitatori suggestioni tattili e uditive.
Il progetto VIBE (Voyage Inside a Blind Experience) è nato grazie a una collaborazione internazionale tra: il Santa Maria della Scala di Siena, il museo di arte contemporanea The Glucksman situato negli spazi storici dell’università di Cork in Irlanda;
il Museo di arte contemporanea di Zagabria (Muzej suvremene umjetnosti Zagreb); l’Istituto dei Ciechi di Milano, che fin dalla sua fondazione nel 1840 è un punto di riferimento internazionale nel campo dei servizi tiflo-pedagogici e tiflo-informatici rivolti alle persone con disabilità visiva; Atlante Servizi Culturali, è una società di Città di Castello formata da un gruppo di giovani storici dell’arte, esperti in mediazione artistica e comunicazione culturale. che dal 2009 opera nel territorio nazionale con competenze specializzate nel settore dell’arte; The Josef and Anni Albers Foundation, è una fondazione impegnata a preservare e promuovere i duraturi risultati della ricerca artistica di Josef e Anni Albers e i principi estetici e filosofici con cui hanno vissuto.
Il progetto è cofinanziato dal programma Europa Creativa 2014-2020 dell’Unione Europea.
La mostra espone le opere di Josef Albers (Bottrop 1888 – New
Haven 1976) e Anni Albers (Annelise Elsa Frieda Fleischmann), Berlino 1899 – New Haven 1994. Il loro percorso artistico, durato tutta una vita, fu fra i più pionieristici del ventesimo secolo.
Josef Albers, pittore, designer, insegnante e teorico del colore, si è sempre interessato alle potenzialità dei materiali, lavorati e gestiti secondo una sperimentazione incessante e rigorosa.
Anni Albers, tessitrice, pittrice e insegnante, fin dai primi anni di sperimentazione condotta sulla tessitura a telaio, capì le potenzialità espressive offerte dai tessuti e le assunse come punto di partenza per trasformare le stoffe in opere d’arte astratta. Anni e Josef volevano che la loro arte portasse piacere e nuove esperienze nelle vite di più persone possibili.
In funzione del progetto il catalogo della mostra è stato realizzato in braille e con riproduzioni tattili in termorilievo, mentre il sito web, realizzato e certificato dall’Istituto dei Ciechi di Milano, può essere accessibile anche ai non vedenti.
La mostra sarà ospitata, in seguito, in altre due sedi museali europee, presso The Glucksman, University College Cork in Irlanda e al Muzej suvremene umjetnosti Zagreb, in Croazia.
da: http://www.vibe-euproject.com/index.php/it/
https://www.santamariadellascala.com/it/mostre/josef-and-anni-albers-voyage-inside-a-blind-experience/

D. Lei sta collaborando alla mostra: come si chiama e cosa ci può raccontare?
Sono Serena Ruffatto, cofondatrice del progetto TOOTEKO, uno spin-off dell’università di Venezia. All’interno di questa mostra dedicata a Josef and Anni Albers. abbiamo introdotto questa tecnologia che prevede un bracciale collegato a un telefono che permette, attraverso dei sensori di poter attivare delle tracce audio in corrispondenza alle opere tattili che sono esposte al museo. in questo modo i non vedenti ma in realtà tutti possono al contempo toccare l’opera d’arte e sentire una spiegazione audio di diversi contributi: sia di artisti, sia di persone non vedenti ma anche una spiegazione audio relativa a quello che si sta toccando in quel momento.

D. Salve, Lei da non vedente ha ben angolo visuale diverso: ci racconti la sua impressione.
Sono Deborah Tramentozzi, sono tiflologa del progetto TOOTEKO e devo dire che ogni volta che mi viene sottoposta una nuova mostra TOOTEKO mi regala sempre delle emozioni grandissime e questa è stata una delle più grandi perché oltre a vedere l’arte attraverso l’innovazione che è la cosa che li rende caratteristici e unici ho potuto anche apprezzare un nuovo modo di fare arte che è quello dell’arte moderna ambito in cui io non sono tantissimo ferrata e però posso dire che attraverso l’audioguide, attraverso le spiegazioni dei ragazzi dello staff ho potuto provare veramente una grande emozione che è quella di mettersi in discussione difronte a qualcosa ignoto e di dare una propria interpretazione attraverso gli altri quattro sensi.
Massimo Vita

La mostra temporanea del Santa Maria della Scala sul lavoro di Josef and Anni Albers è stata promossa anche dalla sezione di Siena dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti in seguito a questa collaborazione la mostra è stata visitata da alcuni dirigenti e soci.
Il Consigliere Vita dopo aver visitato la mostra ha espresso la sua soddisfazione sia per l’alto livello artistico della stessa che per la qualità delle riproduzioni tattili che consentono a chi non vede di fruire con sufficiente autonomia delle idee artistiche dell’Autore. L’esperimento della guida sonora può essere migliorabile ma l’alto livello di professionalità e passione degli organizzatori e delle guide garantisce una visita molto godibile.
Vita anche in un suo messaggio su Facebook ha auspicato che le scuole di Siena facciano visitare la mostra per stimolare gli studenti in un settore poco conosciuto.

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Corso on line per la preparazione agli esami della Nuova ECDL
Care amiche, cari amici,
sono aperte le iscrizioni al corso in FAD per la preparazione ai 7 moduli della Nuova ECDL rilasciata da AICA, di cui l’I.Ri.Fo.R. è ormai test center capofila da decenni.
Il corso è interamente on line sulla piattaforma didattica dell’I.Ri.Fo.R. e rappresenta un ottimo strumento di apprendimento delle principali nozioni di informatica e dei più diffusi pacchetti applicativi. Il corso permette di prepararsi comodamente grazie all’accesso illimitato alle lezioni h24 e 7 giorni su 7. Inoltre la navigazione su web consente l’apprendimento da pc, tablet e smartphone. Il materiale didattico è sempre aggiornato e le dispense sono chiare e di facile consultazione. Inoltre ogni modulo è corredato da numerose esercitazioni e simulazioni d’esame. Infine per ciascun modulo è presente un forum con un docente a disposizione per qualsiasi chiarimento o dubbio. Il corso ha un costo di 50 euro. Le iscrizioni sono sempre aperte e hanno una validità di 7 mesi. Per iscriversi è sufficiente collegarsi al sito www.irifor.eu e cliccare sul link del corso presente sulla home del sito.Si ricorda che la certificazione Nuova ECDL è valida per i concorsi pubblici, per i crediti formativi universitari e scolastici; inoltre fornisce il punteggio e la migliore preparazione per il concorso MIUR del personale docente e ATA.
I contenuti e le abilità certificabili per ciascun modulo sono:
– IT Security Specialised Level;
– Computer Essential  Windows;
– Online Essential;
– Word Processing Office Word;
– Spreadsheet Office Excel;
– Presentation Office PowerPoint;
– OnLine Collaboration;
Le certificazioni conseguibili sono:
· Superando 1 esame: Nuova ECDL IT Security Specialised Level (massimo punteggio Bando Concorso Scuola)
· Superando 4 esami: Nuova ECDL BASE
· Superando 7 esami:  tutte le precedenti + ECDL Standard + ECDL Full Standard
Gli esami per il conseguimento delle certificazioni si svolgono solo in presenza presso uno dei test center accreditati AICA. L’I.RI.FO.R. Sede Nazionale è test center capofila di altri test center affiliati in Italia (sedi IRIFOR di Brescia, Reggio Calabria, Ascoli Piceno, Sardegna, Salerno, Torino, Siracusa, Pesaro-Urbino).
Il corso in FAD per la preparazione ai 7 moduli della Nuova ECDL è frutto di una attiva collaborazione tra ASPHI, I.Ri.Fo.R., Istituto Cavazza e Libro Parlato.

Per maggiori informazioni:
Comunicato Irifor N. 18 Attività formative anno 2017/2018 – Corso on line per la preparazione agli esami della Nuova ECDL
http://www.irifor.eu/Comunicati

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Dona un’ora del tuo tempo per il volontariato a favore dei disabili visivi.Per farlo chiama il numero 0577 46181 o visita il sito www.uicisiena.org

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SPORT PER TUTTI
di Antonio Garosi
Sci alpino per non vedenti
Le Dolomiti che dominano la vallata fanno da sentinella al paese, rannicchiato ai loro piedi. Di tanto in tanto dagli abeti bianchi si stacca qualche frammento di neve fresca, che cade a terra, lasciandosi dietro come una nuvola impalpabile. Dobbiaco addormentata, tra le sue casette, vecchie e nuove, lascia spiccare verso l’alto il campanile a punta aguzza. Alla sua destra, il lago dorme raggelato in attesa che un raggio di sole cominci a farlo brillare o di qualcuno che venga a pattinare sulla sua superficie ghiacciata o dei tanti che lo ammirano, passando lungo i 120 km di binari per lo sci di fondo del comprensorio. L’idea, giudicata pazza dagli amici con i quali condividevo la settimana bianca, mi è venuta una mattina proprio mentre lasciavo scorrere gli sci lungo quei binari, tracciati durante la notte, dello sci di fondo. “Gamba sinistra avanti e spinta con il bastoncino destro e viceversa” ripetevano gli insegnanti, fino alla noia. Nello scorrere piuttosto banale dello spazio e del tempo, mi sono chiesto il motivo per il quale non potevo cercare un’emozione in più, un’emozione che facesse battere il cuore più veloce. Perché non provare lo sci alpino? Ho proposto l’idea ad un paio di amici, che mi hanno seguito entusiasti. Trovato rapidamente un maestro di sci, la mattina successiva eravamo con scarponi, sci e bastoncini sulla pista di discesa di Dobbiaco.
La fatica i primi giorni si fa sentire, specialmente quella necessaria per risalire, facendo forza sui bastoncini, anche solo di pochi metri, per poi pennellare solo un paio di curve in discesa.
Anche il movimento è quanto mai innaturale: peso sul piede destro per girare a sinistra e sul sinistro per girare a destra; difficile da assimilare. Tanto che dopo un solo giorno di prove, uno dei due amici che mi aveva seguito ha rinunciato ed è tornato allo sci di fondo.
Superato il primo momento di shock, però, il gioco ha cominciato a farsi divertente e ho iniziato ad affrontare con disinvoltura la pista gialla. Il giorno successivo ho approfittato di alcune porte piazzate per una gara di fine corso per provare ad andare più forte e il batticuore è salito… e come se è salito! Il divertimento vero e proprio comincia quando ti sposti “sempre più in alto!”, come diceva un famoso spot televisivo. La sciata diventa fluida, l’incertezza dei primi giorni si trasforma in sicurezza e maggiore padronanza. Tanto che vorresti allontanare all’infinito la conclusione della settimana bianca. Finalmente riesci a girare sulla neve con semplicità, tenendo gli sci quasi uniti. La velocità aumenta insieme all’adrenalina e alla fiducia nel tuo maestro, che ormai verso la conclusione della settimana ha imparato come guidarti, a darti, con precisione, i tempi per curvare. Insomma, tutto diventa semplice, dandoti modo di godere della sciata. Il vento in faccia, quello che ti soffia nelle orecchie, l’abbandono della sciata a spazzaneve, sono tutti elementi che ti fanno apprezzare le ore passate sulle piste. Insieme, naturalmente, a qualche sosta nelle baite, ad una bella cioccolata calda sorseggiata in compagnia mentre l’odorino invitante della carne che viene cotta fa fermare altri sciatori per il pranzo. L’ultimo giorno, quando il tuo maestro decide che sei pronto per affrontare la pista rossa, ti senti pronto anche tu, anzi prontissimo!
Cerchi di non cadere, di fare bella figura quando, magari, passi proprio davanti al tuo albergo. Dove tanti ti avevano sconsigliato, qualcuno addirittura aveva profetizzato sciagure.
E’ in quel momento che capisci di aver vinto la tua scommessa. Di essere riuscito dove tanti non avevano nemmeno avuto la forza di provare. Anche se qualche volta sei caduto a terra, anche se le gambe ti facevano male tutte le sere, quando rientravi in albergo. Ora che affronti senza difficoltà una pista rossa, per una, due, tre volte, hai la certezza di voler riprovare quelle emozioni. Ora che è venuto il momento di salutare il maestro, gli amici, chi ti ha ospitato; perché la settimana è finita. Vai via con in testa una sola cosa: tornare per ricominciare tutto daccapo. Certo che la prossima volta sarà tutto più divertente!

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NOTIZIE UTILI
Da alcuni giorni sono operativi presso la nostra Sezione tre nuovi volontari del servizio civile:
FRANCESCO FERRARO,
JERRY BROWN TEMGON YOTHA,
SANDRINE MEKATENE.
Sono tre giovani che hanno già dimostrato grande disponibilità, intelligenza e desiderio di inserirsi nel nostro ambiente nel modo più proficuo.
Diamo loro un caloroso saluto di benvenuto e l’augurio buon lavoro.

Servizi riservati ai soci Uici Campagna fiscale 2018
Come lo scorso anno, il nostro personale è pronto, già da ora, a prendere gli appuntamenti di quanti vogliano rivolgersi all’ANMIL per la presentazione del proprio 730 o del modello UNICO. In Sezione, sarà disponibile un operatore del CAF ANMIL, che si preoccuperà di raccogliere personalmente tutta la documentazione, dopo averla attentamente controllata.
Per calendarizzare l’appuntamento, sarà sufficiente chiamare la Sezione e prendere accordi con il personale sezionale.

Librartis a Siena. Mostra itinerante internazionale del libro d’artista
15 marzo 2018 – 24 maggio 2018
Santa Maria della Scala, Piazza del Duomo 1, Siena, Livello 5.
Librartis raccoglie singolari manufatti di oltre cento artisti di varie nazionalità che propongono una personale visione estetica e concettuale del libro, da sempre annoverato come indispensabile strumento divulgativo della cultura.

06 aprile 2018 – 04 luglio 2018
Il Santa Maria della Scala, Piazza del Duomo 1, Siena, “Vieri Mascioli”. Livello 4
ospita l’esposizione:
“Josef and Anni Albers. Voyage inside a blind experience”
Orari
La mostra effettua gli stessi orari del museo
lunedì / mercoledì / giovedì: 10.00-17.00
venerdì: 10.00-19.00
sabato / domenica: 10.00-20.00
martedì : Chiuso
Biglietti
L’ingresso alla mostra è compreso nel biglietto del museo
Per maggiori informazioni:
https://www.santamariadellascala.com/it/mostre/josef-and-anni-albers-voyage-inside-a-blind-experience/

In uno zoo si svolse tempo fa
una gara di solidarietà
però soltanto a chiacchere. Il leone
disse: ”Voglio donare il mio coraggio
al timido coniglio”. Ed il pavone:
“io della mia bellezza faccio omaggio
al brutto rospo”. E l’usignolo disse:
“ Io dono la mia voce al pesce muto”.
La lince sospirò: “se mi riuscisse
vorrei con tutto il cuore esser di aiuto
offrendo la mia vista a chi non vede,
ma la natura, ahimè, non lo concede.
E dopo aggiunse: ”un gesto molto bello
potreste farlo voi, contribuenti.
All’Unione dei Ciechi e Ipovedenti
Date il cinque per mille. Basta quello!”
Enrico Giannelli

Dona il “5 x 1000” del Tuo IRPEF
all’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ETS-APS sezione territoriale di Siena
Il nostro codice fiscale è 80002240523
non ti costa nulla e con un piccolo gesto puoi aiutarci a fare molto per tanti !!

Torino – UICI-011: Rivista quadrimestrale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti (sezione provinciale di Torino) n. 1-2018: aprile

 

Con altri occhi
Ci sono persone speciali, che non si stancano di esplorare vie nuove e non restano aggrappate al rassicurante già noto. Il nostro amico Francesco Fratta, improvvisamente e prematuramente scomparso, era senz’altro uno di loro. Tante volte, anche attraverso questa rivista (di cui era un autorevole redattore) ci ha stimolati a usare al meglio le nostre risorse (il tatto, l’udito, l’intelligenza, l’ironia) per esplorare la complessità del mondo, senza paura di tuffarci in esperienze inusuali e solo apparentemente impossibili. Perché, come ci ricorda Saint-Exupéry, “l’essenziale è invisibile agli occhi”.
Pensiamo che il modo migliore per onorare la memoria di Francesco sia proseguire nel suo impegno e rendere ancora più intenso il nostro lavoro. Tra i contributi di questo numero, le esperienze di tre studentesse universitarie con disabilità visiva: storie che, quanto a tenacia e forza d’animo, non hanno bisogno di commenti.
La redazione

Comitato di Redazione
UICI/011

Direttore Responsabile
Franco Lepore

Redazione
Sandra Giovanna Giacomazzi
Flavia Navacchia

Hanno collaborato
Silvia Battaglio
Christian Bruno
Alessia Lanatà
Mara Laverde
Alessio Lenzi
Titti Panzarea

Caporedattore: Lorenzo Montanaro

Per scrivere alla redazione:
ufficio.stampa@uictorino.it

Il Comune di Torino avrà un Disability Manager

La Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità ha segnato un cambiamento epocale, culturale e politico, finalizzato a sostenere ogni azione utile alla promozione dei diritti delle persone con disabilità e della loro piena partecipazione alla vita attiva della propria comunità. La disabilità è un concetto in evoluzione: la Convenzione ONU sottolinea che la condizione di diseguaglianza è configurabile non tanto nella persona in quanto “disabile”, ma è il risultato dell’interazione tra la persona e le barriere ambientali, attitudinali e culturali, che ne impediscono la piena ed efficace partecipazione nella società, su una base di parità con le altre persone.
In Italia si sta concentrando una notevole attenzione sul tema del disability management. Tuttavia non sempre la materia viene trattata in modo corretto, anche perché attualmente non esiste una specifica legislazione.
Preliminarmente occorre far presente che il Disability Manager non è una professione, ma è un insieme di competenze che si inseriscono in una professionalità di base già consolidata, che può spaziare dall’architettura all’ingegneria, dalla giurisprudenza alle risorse umane. Tale figura può avere grande importanza sia nella pubblica amministrazione che nelle aziende private.
Nelle amministrazioni comunali, il Disability Manager ha il compito di vigilare affinché l’attività degli uffici rispetti prima di tutto la Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità. Inoltre questa figura innovativa ha un ruolo di supervisione sulle politiche dell’amministrazione comunale in ogni ambito: dall’accessibilità degli spazi al tema della mobilità, dall’inclusione scolastica all’inserimento lavorativo.
In buona sostanza, il Disability Manager deve operare affinché tutti gli attori istituzionali, quando pianificano, decidono e agiscono, tengano in considerazione anche l’effetto che il loro operato avrà sulle persone con disabilità. A tale funzione di controllo si aggiunge poi quella propositiva che si attua mediante il suggerimento di possibili linee di intervento. Per quanto possibile, in questo complesso di azioni bisognerebbe tener conto anche delle esigenze di economicità, efficacia e efficienza richieste per il buon funzionamento della Pubblica Amministrazione. In definitiva, il Disability Manager si adopera per facilitare il rapporto in rete al fine di connettere cittadini, dipendenti dei vari uffici, associazioni e amministrazione comunale.
Vista la crescente importanza della figura in esame, alcuni comuni italiani si sono già dotati di un Disability Manager. In queste settimane è in approvazione la delibera che introdurrà questa figura anche a Torino. In particolare, con questo importante provvedimento, l’amministrazione comunale si impegna a creare le condizioni affinché vengano rimosse quelle barriere fisiche, sensoriali e culturali che, a tutt’oggi, impediscono ancora a molte persone con disabilità di accedere e fruire pienamente di quanto offre la città in termini di servizi.
Tra i compiti del Disability manager di Torino ci sarà l’elaborazione di un piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche, nonché la promozione di iniziative di sensibilizzazione e dell’esercizio dei diritti all’accesso e alla fruizione dei servizi comunali nei settori del lavoro, casa, formazione, cultura, assistenza, tutela della salute, istruzione, mobilità, sport, etc. Particolarmente innovativa sarà inoltre la predisposizione del Vai (Valutazione Accessibilità Inclusione), una scheda di verifica di coerenza degli atti deliberativi con le linee guida definite e aggiornate dal Disability Manager.
In futuro, l’introduzione della figura del Disability Manager in diversi ambiti potrà giocare un ruolo importante nell’auspicata inversione di tendenza all’approccio dell’inclusione sociale delle persone con disabilità.
Franco Lepore
Presidente UICI Torino

Donne con disabilità, tra doppia discriminazione e grandi potenzialità

Il 9 Marzo (in occasione della festa delle donne), nella sala Viglione di palazzo Lascaris, con il patrocinio della Regione Piemonte e del Comune di Torino, si è svolto un convegno organizzato dall’UICI, in particolare attraverso il Comitato Pari Opportunità, e dedicato alla condizione delle donne con disabilità. Essere donne è, di per sé, discriminante. Quando a questa discriminazione di carattere sessuale si aggiunge la disabilità, è facile comprendere che gli ostacoli da superare sono molteplici e l’integrazione, ovvero l’inclusione lavorativa e sociale, rischia di diventare un miraggio.
Dopo il saluto delle autorità, la parola è passata alle cinque relatrici protagoniste del convegno, cioè Maria Cristina Pesci (medico e psicoterapeuta), Maria Giulia Bernardini (ricercatrice in Filosofia del Diritto presso l’Università di Ferrara), Patrizia Campo (coordinatrice dei Centri antiviolenza della Città di Torino) Laura Stoppa (psicologa, coordinatrice dei progetti dell’Associazione Verba) e Titti Panzarea (vicepresidente UICI Torino, nonché referente del Comitato Pari Opportunità). Pur spaziando su ambiti molto diversi, tutte le relazioni hanno evidenziato quanti ostacoli e quante fatiche le donne con disabilità debbano affrontare nella società contemporanea.
Uno fra gli aspetti più interessanti, toccato da varie relatrici, riguarda la cosiddetta “intersezionalità“, ovvero l’identità composita che si forma a partire da diverse appartenenze. C’è la componete di genere, legata all’essere donna, c’è la componente della disabilità (fisica, talvolta anche psichica), con tutte le conseguenze che essa comporta. E naturalmente c’è una personalità unica e irripetibile, che deve confrontarsi con quella delle altre donne, disabili e non.
Serve dunque un percorso non semplice (e spesso doloroso) perché una donna con disabilità possa raggiungere la piena consapevolezza di sé ed essere pronta per conquistare i propri obiettivi: dignità, autostima e piena integrazione sociale.
Si colloca in questo contesto la relazione della “nostra” Titti Panzarea, che ha affrontato un tema finora un po’ sottovalutato, ossia quello della piena valorizzazione della propria femminilità da parte delle donne con disabilità, come mezzo di rafforzamento della propria autostima e come fattore di una maggiore integrazione.
Le donne disabili riescono ad amarsi? Riescono a vedersi belle? Il loro corpo può talvolta diventare oggetto di derisione, di bullismo, di vere e proprie cattiverie. L’insicurezza è ancora maggiore se la disabilità è acquisita nel corso della vita a causa di incidenti o di malattie: in questi casi non ci si riconosce più, il corpo non è più quello di una volta e non risponde alla propria volontà, che invece è rimasta la stessa e, soprattutto, delude le proprie aspettative a causa del presunto diverso gradimento da parte di chi lo guarda e lo giudica. Diventa quindi di fondamentale importanza la fase di ricostruzione della propria autostima attraverso la valorizzazione della propria bellezza interiore e, perché no, anche di quella esteriore. L’UICI di Torino, proprio per sopperire a queste necessità, organizza da tempo corsi di autonomia personale, ma anche corsi di cosmesi ed estetica, per aiutare le donne non vedenti a prendersi cura di sé, sentendosi più belle per se stesse e per gli altri.
L’ultima parte del Convegno è stata riservata ad alcune testimonianze di donne non vedenti, sorde e con disabilità motoria.
Al termine dei lavori è emerso con chiarezza che, se vogliamo per il futuro una società realmente-+ giusta, solidale ed inclusiva, dobbiamo, prima di tutto, avere chiaro il significato della parola diversità e della ricchezza che essa racchiude. La diversità non è un limite, un ostacolo, ma un’opportunità, fonte di arricchimento reciproco, che può realizzarsi solo attraverso un dialogo aperto, sincero e scevro di pregiudizi.
Flavia Navacchia
Comitato Pari Opportunità UICI Torino

Le TV che parlano

Da quando, nel 2010, si è passati dal vecchio sistema di trasmissione analogico al più moderno digitale terrestre, i televisori sono divenuti dei veri e propri centri per l’intrattenimento domestico.
Infatti, non si utilizzano più solamente per guardare le normali trasmissioni televisive, ma anche per riprodurre contenuti da internet e video dell’utente, oltre che per eseguire applicazioni di ogni genere.
Questi apparecchi televisivi dalle mille funzionalità, detti smart TV, stavano diventando quasi inutilizzabili per le persone non vedenti o con problemi visivi.
Da qualche tempo, finalmente, il mercato ci è venuto incontro ed oggi abbiamo a disposizione televisori abbastanza accessibili, dotati di una voce che ci guida nelle varie impostazioni ed applicazioni.
Il sistema funziona più o meno come un programma di lettura schermo presente su un computer o su uno smartphone e ci permette di muoverci agevolmente nei menù, gestire tutte le impostazioni, conoscere il nome del canale sul quale siamo sintonizzati e, se presenti, avere le informazioni sul programma che è in onda al momento.
Non tutti i televisori in commercio sono dotati di tali tecnologie ma, attualmente, solo 3 grandi produttori hanno deciso di investire in questa direzione. I marchi di riferimento sono Samsung, LG e Sony. Vi sarebbe anche un quarto produttore, Panasonic, ma da qualche anno si è fermato con lo sviluppo e, al momento, le prestazioni non sono tali da poter essere consigliate.
Nei prossimi paragrafi, si farà una piccola disamina di ogni marca, citando i punti a favore e quelli a sfavore.

Samsung. I modelli dotati di tecnologia pienamente accessibile sono quelli dalla serie J in avanti (le serie precedenti dispongono di una guida vocale ma alcuni ambiti di funzionamento non sono coperti). Con tali apparecchi è possibile impostare tutte le funzioni del televisore, consultare la guida ai programmi ed utilizzare, anche se in modo molto rudimentale, le applicazioni come Youtube o la navigazione internet. Inoltre si possono vedere contenuti presenti su chiavette o dischi di rete.

LG. Sono compatibili con la funzionalità di audio guida tutti i televisori smart di LG che montano il sistema operativo Web OS. In pratica, tutti gli attuali modelli in commercio. Anche qui è possibile gestire le varie funzionalità proprie della TV e, come per Samsung, avere un supporto per le app (ad esempio Youtube e Netflix). Una caratteristica importante è che LG produce TV smart anche di piccole dimensioni, tipo 24 pollici, mentre Samsung e Sony sono disponibili solo di grandi dimensioni.

Sony. con android. Questo tipo di apparecchi meritano una disamina un po’ più approfondita. Infatti, su questi televisori, si trova il sistema Android che viene comunemente utilizzato sugli smartphone di ultima generazione, cosa che li rende in tutto simili a uno smartphone od un tablet. Di conseguenza, è possibile installare un gran numero di applicazioni e il livello personalizzazione è molto elevato.
Questi televisori si utilizzano attraverso lo screen reader Talkback, che è lo stesso dei telefoni o tablet, quindi la loro accessibilità da un punto di vista multimediale è decisamente avanzata.
Ad esempio, possiamo utilizzare benissimo Youtube, Netflix e molte applicazioni presenti sulla piattaforma Google Play.
Se da un punto di vista multimediale questi televisori sono molto accessibili, altrettanto non possiamo dire per le funzioni più strettamente legate alla visione della classica TV. Infatti, una delle funzionalità più importanti, la risintonizzazione dei canali, non si riesce a fare e, se vogliamo avere le informazioni sul canale che stiamo visualizzando, dobbiamo agire manualmente su un tasto. Vi sono anche altre marche che prevedono TV con Android, come Philips o Sharp, ma la loro accessibilità è decisamente peggiore rispetto a Sony.

Concludendo questa piccola carrellata, possiamo affermare che, se l’interesse maggiore è quello di guardare la TV, i modelli migliori sono quelli di Samsung o LG, mentre se quello che ci interessa maggiormente è l’aspetto multimediale, sicuramente i televisori Sony con Android, sono la scelta migliore.
Alessio Lenzi
Referente Comitato Informatico UICI Torino
L’autopromozione perpetua dei consulenti informatici

Circa 15 anni fa, nella scuola dove insegno, fu introdotto il registro elettronico. Credo che fossimo una delle prime scuole in Italia a sperimentare tale tecnologia. Il programma era di una semplicità esemplare: bastava un passaggio per effettuare molteplici operazioni. Tant’è vero che, entro pochi anni, l’hanno fatto sparire. Per la serie: quando qualcosa va bene, bisogna eliminarlo.
Fu sostituito da un altro programma che aveva dei criteri opposti: per ogni singola operazione servivano più passaggi. Per di più, c’erano molte cose che funzionavano male o non funzionavano affatto. E così abbiamo passato alcuni anni a segnalare ciò che non andava, per migliorare il programma. Insomma, fungevamo da Beta Testers per le aziende produttrici. Solo che anziché essere pagati per un servizio che rendevamo loro, il ministero pagava profumatamente queste aziende per le loro incapacità e il loro disservizio.
Nel frattempo io ho perso la vista: da allora sono obbligata ad usare questi programmi o con la sintesi vocali per i programmi di Windows, o con Voice Over per l’l-Pad di Apple. Naturalmente ogni volta che si risolveva qualche problema del programma, non necessariamente la risoluzione era compatibile con le sintesi.
Tra l’altro, va osservato che, anche se questi nuovi programmi e piattaforme fossero perfettamente performanti al loro esordio, per chi non vede, cambiamenti così radicali della geografia delle pagine costringono comunque a buttar via tutti gli automatismi messi nel magazzino della memoria e dover cominciare da capo a creare delle nuove mappe mentali di tutto. Per chi vede, basta buttarci l’occhio per cercare l’operazione che serve. Per noi è necessario ascoltare ogni singola cosa e spesso, prima di trovarla, con tutto quel bla bla bla nelle orecchie, non ricordiamo neanche più quello che stavamo cercando.
Comunque, dopo tre anni di aggiustamenti e modifiche, finalmente il programma si poteva usare. Non dico che fosse semplice e lineare come quello di 15 anni fa, ma se non altro tutte le funzioni necessarie si potevano eseguire.
E invece, che cosa scopriamo quando rientriamo in servizio a
settembre? Avevano cambiato completamente la piattaforma, in pieno contrasto con la massima “se non è rotto, non ripararlo”. Oramai, quando le cose vanno bene, è proprio in quel momento che bisogna temere il peggio.
Non so se trovare consolazione o ulteriore sconforto nel fatto che questi problemi non riguardano solo la scuola pubblica italiana, né esclusivamente il settore pubblico, o l’Italia. Riguardano le aziende pubbliche e private a livello mondiale.
Tutto questo fa sì che gli insegnanti, gli infermieri, i medici e oramai quasi tutti i professionisti, passino la maggior parte del loro tempo ad arrampicarsi sugli specchi amministrativi-elettronici, anziché coi loro studenti, pazienti o clienti.
Questo ci fa ricordare la famosa frase di andreottiana memoria: “a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca”. I consulenti informatici non avranno trovato così un modo di perpetuare il loro lavoro all’infinito?
C’è solo da sperare che, prima o poi, un mal comune così globale, porti qualcuno a ribellarsi.
Sandra Giovanna Giacomazzi

Il cinema da ascoltare: visitatori bendati esplorano la mostra SoundFrames

Si sviluppa lungo la rampa elicoidale dell’Aula del Tempio della Mole Antonelliana, luogo affascinante appartenente al Museo Nazionale del Cinema, la mostra SoudFrames, che indaga il rapporto tra la musica e le immagini in movimento provenienti da molteplici forme artistiche. È in questo contesto che si inserisce la collaborazione dell’UICI e dell’associazione Tactile Vision con il museo, finalizzata alla valorizzazione dell’ascolto, attraverso l’interpretazione solo uditiva della mostra. Dopo avere indossato gli auricolari che permettono ai visitatori di ascoltare i contributi audio di SaundFrames, i visitatori vengono bendati. Parte così il viaggio alla scoperta delle fasi che hanno contraddistinto il rapporto tra la musica ed il cinema. La guida, un membro del Comitato Autonomie e Mobilità dell’UICI torinese, introduce, facendo avanzare lentamente le persone, le sezioni della mostra. Lungo questo percorso i partecipanti incontrano le varie forme in cui si declina il rapporto cinema-musica, dai film muti sino ai giorni nostri. Ai visitatori viene data la possibilità di ascoltare i contributi audio, permettendo non solo di indovinarne i protagonisti degli spezzoni proiettati, ma contestualmente di creare un connubio con le informazioni fornite dalla guida.
Questa iniziativa, che sta riscuotendo notevole interesse, si prefigge di condurre le persone a concentrarsi sulle spiegazioni fornite da chi le accompagna, facendole approdare, attraverso l’impossibilità di vedere le immagini, ad una elaborazione personale della mostra, dettata meramente dall’immaginazione, dai ricordi e dalle suggestioni che la musica mette in moto. Giunti a 25 metri di altezza, i partecipanti vengono sbendati, riacquisendo la possibilità di accedere anche ai contributi video forniti dalla mostra, che possono, facendo il percorso a ritroso, stuzzicare ulteriormente la mente, attraverso l’incontro tra la parte visiva e quella audio ascoltata in precedenza.
SaundFrames si inserisce in un contesto museale che da sempre ha coltivato l’accessibilità intesa come richiamo corale all’inclusione. Perché è proprio dall’inclusione che anche un museo trae vantaggio, distribuendo poi i risultati tra tutti i fruitori, compresi quelli non disabili. Infatti gli accorgimenti adottati per le persone disabili si rivelano importanti anche per loro.
Christian Bruno
Comitato Autonomie e Mobilità UICI Torino

Saluto a Francesco Fratta
Oltre ogni barriera

Martedì 20 marzo è improvvisamente e prematuramente mancato Francesco Fratta, una persona che si è impegnata a fondo per la nostra associazione, ma prima di tutto un carissimo amico.
Attualmente faceva parte della direzione nazionale UICI, dopo aver lavorato a lungo nel Consiglio Provinciale di Torino, con cui tuttora collaborava attivamente, sia attraverso questa rivista, sia attraverso le tante iniziative culturali che seguiva.
In un momento così doloroso, siamo vicini alla famiglia di Francesco e a tutti i suoi cari. E più che mai sentiamo l’impegno di portare avanti le battaglie che Francesco ha sostenuto e i grandi ideali in cui ha creduto.
Fondamentale è stato il suo impegno per la cultura accessibile, cui ha dedicato gran parte della vita, lavorando con passione e rigore. Nessuna forma d’arte – questo era il suo pensiero – può definirsi preclusa “a priori” alle persone con disabilità: si tratta solo di trovare la giusta chiave, la mediazione più efficace. Forte di questa consapevolezza, Francesco ha saputo abbattere tante barriere fisiche e culturali, contribuendo anche a costruire una preziosa rete di associazione ed enti.
Durante la cerimonia di saluto, svoltasi a Pinerolo venerdì 23 marzo, i familiari di Francesco hanno voluto leggere un brano, tratto da Il piccolo principe di Antoine de Saint-Exupéry. In quello stesso libro si legge che «l’essenziale è invisibile agli occhi». Grazie, Francesco, per averci aiutato a comprendere quanto questa frase sia vera. Non dimenticheremo il tuo esempio. Ti portiamo nel cuore.
La Via Crucis di tutti e per tutti

Pubblichiamo, di seguito, il testo che Francesco Fratta ha scritto per introdurre l’esposizione “Metti la tua mano. Sulla via della croce con il cuore e le mani…”, ospitata nelle scorse settimane presso il Santuario della Consolata di Torino. E’ un progetto che Francesco aveva personalmente seguito e che, come sempre, ha raccontato con grande entusiasmo

La Via Crucis di Emilia Pozzo La Ferla, realizzata in terracotta non dipinta in altorilievo, colpisce per diversi aspetti, come le prospettive insolite che caratterizzano alcune sue stazioni, come il leggero stacco delle figure rispetto al piano di terra su cui poggiano, o come alcuni gesti o posture di questo o quel personaggio che indicano in modo semplice – ma estremamente intenso ed efficace – una data condizione interiore, emotiva e spirituale, che potrebbero a tutta prima risultare un po’ spiazzanti rispetto all’iconografia tradizionale.
Tuttavia, l’estrema essenzialità delle immagini, composte sempre con pochi e precisi elementi e mai sovrabbondanti di dettagli, gli inconsueti angoli visuali in cui vengono presentati talvolta i personaggi e le situazioni, ed eventuali altre piccole anomalie tecniche adottate per meglio rendere leggibile al tatto ogni momento ed aspetto dell’opera, non ne disturbano affatto la pura visione, ed anzi la sollecitano a non disperdersi e a rimaner concentrata sui pochi particolari significativi, ad alto valore simbolico, che ciascuna raffigurazione immancabilmente offre all’esplorazione delle mani quanto allo sguardo.
Così, per fare solo alcuni esempi, la veemenza dei tre uomini che col volto alterato dalla rabbia puntano gli indici ben evidenti contro Gesù nella prima Stazione, veemenza alla quale Gesù non oppone altro che uno sguardo raccolto e silenzioso; o, al momento della prima caduta, lo sforzo deciso per rialzarsi subito e riprendere il cammino, espresso dalla posizione dei piedi, delle ginocchia e delle mani, e di un corpo inarcato che non vuol cedere alla fatica, posture che cambiano nella seconda e nella terza caduta, col progressivo cedere del corpo che riesce ad opporre sempre minor resistenza al pesante fardello e deve ogni volta accrescere lo sforzo per rialzarsi e proseguire, a significare la dedizione e la fatica che ci vogliono per compiere fino in fondo il proprio dovere.
E la tenerezza e lo struggimento materno rappresentato nella quarta Stazione, tutti racchiusi in quei volti così vicini che si guardano negli occhi e simboleggiati così potentemente dalla mano di Maria che accarezza la guancia di suo figlio e dalla lacrima che le scende sul volto…
…e la Veronica, rappresentata come una giovane donna, e come tale capace di slanci puri e sinceri che sfidano il divieto delle guardie per andare a detergere il volto di Gesù che gli insulti e la sofferenza hanno lordato e intriso di sudore, e che non avendo a disposizione altro che il proprio manto, se lo leva dal capo e ci mostra che aver cura della dignità di una persona è molto più importante che l’attenzione dedicata a un nostro oggetto personale.
E poi, il corpo di Gesù che si contorce dal dolore (11a Stazione) dopo che gli è stato piantato il primo chiodo nel polso sinistro, ci rappresenta insieme una sofferenza indicibile e la freddezza di chi si accinge a rinnovarla ancora, preparandosi a conficcare un altro chiodo in quel corpo già tanto martoriato, e lo strazio di Maria al momento della sepoltura, simboleggiato dal suo corpo prostrato e sorretto da Giovanni (14a Stazione).
Furore accusatorio, pietà, tenerezza e struggimento, umiliazione e dolore tormentoso, generosa cura della dignità, fatica e sforzo indicibile, strazio inconsolabile per la morte di un figlio, ognuno di questi sentimenti umani è rappresentato in questa Via crucis con pochi ma straordinariamente emblematici particolari che l’artista sa far “vedere” anche a chi non possiede il dono della vista.
Con quest’opera anche i ciechi potranno dunque vedere immagini che, per la loro nettezza ed incisività, si fisseranno nella loro mente come altrettante icone. E non credo che le cose andranno molto diversamente per chi queste tavole le vedrà con gli occhi anziché con le mani. Ed anche questo, cioè il rendere accessibile in pari misura l’opera a chi vede e a chi non vede, credo sia un altro indiscutibile merito di questa Via Crucis.
Francesco Fratta

Alla scoperta dei tram storici
Breve viaggio fra tecnica e gusto

Lo sapevate che Torino è stata la seconda città al mondo, dopo Melbourne, ad avere un tram ristorante? Questa è solo una delle tante curiosità che abbiamo imparato durante l’incontro con l’ATTS (Associazione Torinese Tram Storici). Questa meritoria realtà, composta da volontari, si dedica da anni al recupero delle splendide vetture tranviarie che in passato hanno fatto parte del parco circolante e che oggi sono preziosi cimeli.
Su invito del Comitato Autonomie e Mobilità, venerdì 2 marzo un gruppo UICI Torino è salito a bordo di un tram storico per un viaggio nel cuore di Torino. Mentre la vettura percorreva i viali alberati e le piazze auliche per poi costeggiare il Po, i volontari ATTS, con grande competenza e passione, ci raccontavano storie e aneddoti legati ai tram storici: modelli, funzionamento, metodi di guida, mestieri oggi scomparsi (come quello del bigliettaio). Siamo stati anche al deposito GTT di corso Tortona, dove abbiamo potuto visitare diverse vetture. In un clima giocoso e amichevole, abbiamo potuto esplorare tattilmente gli interni e i posti di guida di diversi tram, così da renderci conto della posizione dei comandi. Il pomeriggio si è concluso con un gustoso aperitivo a bordo del tram ristorante RistoColor.
Desideriamo ringraziare l’ing. Roberto Cambursano (presidente ATTS), i suoi collaboratori, l’ing. Guido Bordone (disability manager GTT) e tutti coloro che hanno reso possibile questa bella esperienza. Speriamo di riproporre la visita nei prossimi mesi.

Carlotta Gilli nuova stella del nuoto
Cinque medaglie d’oro e una d’argento ai mondiali paralimpici di Città del Messico

A 16 anni ritrovarsi catapultata in una competizione di livello mondiale, dare il massimo, superare difficoltà e paure. E vincere. Sembra la sceneggiatura di un film, un po’ in stile “Momenti di gloria”. Ma non è un film. E’ l’esperienza di una giovanissima campionessa, è una storia in cui il confine fra talento naturale e forza di volontà si fa sottile, quasi impercettibile. Ai mondiali paralimpici di nuoto, disputati a Città del Messico nel mese di dicembre, Carlotta Gilli, atleta torinese, ipovedente (iscritta alla nostra sezione UICI Torino), ha conquistato ben cinque medaglie d’oro e una d’argento. Un risultato straordinario, soprattutto considerando che Carlotta era alla sua prima esperienza in una competizione di questo livello.
E’ stata una partecipazione travagliata, segnata anche da imprevisti e momenti non facili. I mondiali infatti erano stati fissati a fine settembre, ma sono stati rinviati a causa del drammatico terremoto che, proprio in quei giorni, ha sconvolto il Paese centroamericano. Le squadre erano già arrivate a Città del Messico da diverse settimane, per potersi allenare. «Al momento della scossa – ricorda Carlotta – eravamo nel collegio che ci ospitava per la notte. Tanta paura, ma nessuno di noi si è fatto male». Poi il pensiero alle vittime, la tristezza per una città in ginocchio e il ritorno, precipitoso, in Italia. «Ma quando, meno di due mesi più tardi, siamo tornati, abbiamo trovato un ambiente molto diverso: la maggior parte di strade ed edifici erano già stati riparati, segno di una tenace volontà di ripresa, da cui credo dovremmo trarre insegnamento».
Ed ecco, finalmente, l’inizio delle tanto attese gare. «Sulla carta le posizioni c’erano. Ci avevo lavorato tanto – riflette la campionessa, che a Torino nuota per la società sportiva Rari Nantes – Però ovviamente nulla era scontato». C’era, tra l’altro, una pesante incognita. «Città del Messico si trova a 2.400 metri sul livello del mare. Gareggiare a quell’altitudine è una sfida che mette a dura prova il fiato e la resistenza». Ma evidentemente allenamento e forza di volontà hanno prevalso. L’avversaria che faceva più paura? «L’americana Rebecca Meyers, 23 anni, che fino a quei mondiali aveva sempre vinto tutto», ma che ora ha dovuto cedere il passo alla giovane torinese. Competizione sì, ma sana: «Fuori dall’acqua è nata anche un’amicizia. Tuttora ci sentiamo». La gara più impegnativa? «Difficile rispondere. Forse la prima: i 100 metri dorso. Non è la specialità in cui mi sento più forte. Temevo di sbagliare. E invece quel primo successo mi ha dato la spinta per andare avanti».
Fortunatamente, negli ultimi anni, gli atleti paralimpici stanno iniziando a uscire dal cono d’ombra che per anni li ha nascosti. Così, le vittorie di Carlotta hanno richiamato l’attenzione di vari media, anche a livello nazionale. Non solo. Tornata dai mondiali, l’atleta paralimpica, insieme a tanti altri sportivi di valore, è stata premiata dal Presidente del Consiglio col Collare d’oro al merito sportivo, massima onorificenza conferita dal Coni. Risultati incredibili, possibili anche grazie a un ottimo spirito di gruppo. «A città del Messico ero la più giovane, la “mascotte” del team azzurro. Non solo i compagni di squadra, ma anche i membri dello staff sono stati, in quei giorni, quasi una famiglia». E ripensando ai tanti successi «desidero ringraziare la società Rari Nantes e le Fiamme Oro, il mio allenatore Andrea Grassini, il CT della nazionale Ricccardo Vernole, insieme a tutte le persone che mi hanno seguita e sostenuta».
Grazie a te, Carlotta, per le emozioni che ci hai regalato.
Lorenzo Montanaro

La voce dei soci
Per questo numero della rubrica “La voce dei soci” abbiamo scelto un contributo corale, tutto al femminile. Abbiamo infatti chiesto a Silvia Battaglio, Alessia Lanatà e Mara Laverde, giovani vincitrici delle borse di studio UICI Torino destinate a studenti meritevoli, di raccontarci le loro esperienze scolastiche, tra ostacoli e successi.
Ricordiamo che è possibile contribuire a questa rubrica, inviando testi brevi (indicativamente 1.000 caratteri spazi inclusi) all’indirizzo e-mail ufficio.stampa@uictorino.it)

“Il mio sogno? Diventare un’interprete”
Come dice un proverbio africano, “Chi educa un bambino educa un uomo, chi educa una donna educa un popolo”.
Con questa frase vorrei ringraziare l’Unione Ciechi per avermi aiutata con la borsa di studio, un doppio ringraziamento perché sono disabile e donna.
Alle superiori, ho frequentato l’ex Perito aziendale corrispondente in lingue estere: le lingue straniere mi sono sempre piaciute, tuttavia ho voluto scegliere una scuola che mi desse possibilità di lavorare anche solo col diploma, nel caso avessi trovato il lavoro della mia vita…
Adesso sono al terzo anno della Triennale della Scuola Superiore per Mediatori Linguistici.
Il mio sogno è diventare interprete.
Una delle difficoltà maggiori che incontro è il rifiuto categorico delle case editrici di mandare i file di un qualsiasi libro in formato Pdf accessibile, seppur a pagamento, obbligandomi così a scansionarlo o a sperare che qualcuno l’abbia già usato e messo in rete. Oltre a questo ci sono anche dei professori che non hanno ancora capito, dopo un anno o più, che non ci vedo sebbene prima di cominciare il percorso fossi andata a parlare con loro di persona per evitare il peggio.
Nonostante questo devo ammettere che ci sono certi insegnanti, una in particolare, che danno anima e corpo per rendere il materiale accessibile e di conseguenza per trasmettere la passione per la loro materia.
Silvia Battaglio

“L’università: una palestra che fa crescere”
Mi chiamo Alessia, ho 23 anni e frequento l’università di Torino, la facoltà di economia aziendale, marketing. Sono ipovedente e per me la scuola è sempre stata una sfida, una battaglia.
Ho frequentato un liceo scientifico per passione della matematica, ma è stato tutto fuorché facile. L’università, però, è un esperienza totalmente diversa. Nonostante gli studenti universitari siano tutti schedati e abbiano un numero di matricola che li identifica, i professori non conoscono gli studenti e non sanno neanche se ce ne sia uno, o più di uno, con disabilità. Ho dovuto parlare con ogni singolo professore per spiegare la mia disabilità, e il bisogno di avere un formato della prova d’esame adatto ad essa
Per quel che riguarda la mia esperienza i professori veramente disponibili si contano sulle dita di una mano e spesso prima di un esame ciò che ti preoccupa di più è come sarà la modalità dell’esame e non lo studio in sé. Ovviamente le eccezioni ci sono: un esempio è il professore che mi spiegava microeconomia. Questa è una materia molto grafica e il professore mi ha chiesto di andare al suo ricevimento per spiegarmi bene, volta per volta, i grafici. Ma le esperienze negative sono state molte e solitamente, quando chiedi ad un professore di avere un affiancamento durante l’esame, poiché hai bisogno di una persona che ti aiuti a leggere le domande della prova, questo pensa che tu voglia avere dei suggerimenti.
Tuttavia credo che l’università sia un ottima esperienza formativa, perché ti insegna a non avere paura di chiedere ed esigere ciò che è tuo diritto ed è un esperienza che fa crescere e maturare.
Alessia Lanatà

“Credere nelle proprie capacità aiuta a superare tanti limiti”
Alzino la mano coloro che hanno amato o amano studiare. Sono più che convinta che quelli a farlo non saranno poi così tanti. Passare la maggior parte del tempo sui libri scolastici, a parer mio, è più un dovere che una passione. Un percorso da intraprendere, in grado di regalarci quel biglietto da visita, indispensabile per entrare più facilmente nel mondo del lavoro.
Ma cosa succederebbe se ponessi la medesima domanda a qualcuno con disabilità? Probabilmente questa volta non avrei una risposta certa: non si parlerebbe più di pura e semplice voglia, ma di coraggio in se stessi. Ebbene sì, il coraggio è fondamentale per affrontare qualsiasi ostacolo nella propria vita, e lo studio è uno di questi. Molti si arrendono prima di cominciare, perché temono di non farcela. Altri, invece, preferiscono concentrarsi già sull’obiettivo finale: pensare di essere in grado di raggiungere il traguardo prefissato, è la prova certa di potercela fare davvero.
A quale delle due categorie appartengo? Dispiace ammetterlo, ma mi classifico nel primo gruppo. Affrontati i primi due mesi di università, mi sono subito tirata indietro per la paura di non essere pronta a studiare correttamente con la sintesi vocale, strumento che non ho mai accettato pienamente. La decisione è stata più che precipitosa, ma ho preferito fare ciò che sentivo. Tuttavia so di avere molte capacità per affrontare qualsiasi problema. È fondamentale comprende che l’impossibile dipende solo da noi stessi.
Mara Laverde

In breve…

Campagna fiscale 2018
Siamo in pieno periodo di dichiarazione dei redditi. Anche quest’anno la nostra sezione ha attivato uno sportello di consulenza fiscale a tariffe agevolate, in convenzione con il CAF Anmil Torino. Sarà possibile ricevere assistenza per la compilazione dei modelli 730 e Unico. Il servizio a tariffe agevolate è riservato ai soci UICI Torino in regola con il tesseramento e ai loro familiari. Per fissare un appuntamento è necessario contattare la nostra segreteria al numero 011535567.
Il tariffario e l’elenco dei documenti richiesti per la compilazione della dichiarazione dei redditi sono disponibili sul sito www.uictorino.it. Inoltre potranno essere inviati via e-mail o ritirati presso i nostri uffici in formato cartaceo.

“Dai il 5” all’UICI Torino
Con la prossima dichiarazione dei redditi potrai devolvere la quota del 5 per mille della tua imposta sul reddito all’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti (UICI) di Torino. Offrirai così un importante aiuto economico a quelle attività indispensabili per migliorare la vita di tutti i ciechi e gli ipovedenti, con particolare riguardo ai bambini, alle persone anziane sole e ai giovani pluriminorati.
Metti la firma in uno dei riquadri che figurano sui modelli di dichiarazione e indica il codice fiscale 80089520011, corrispondente all’UICI Torino: potrai dimostrare che la solidarietà non si compra, non si vende, ma si può solo donare.

Sportello informativo UICI a Settimo Torinese
La nostra sezione UICI Torino desidera essere sempre più attenta alle esigenze dei disabili visivi che vivono in provincia e che spesso sono particolarmente esposti a disagi: basti pensare, ad esempio, ai problemi nei trasporti.
Per questo, dal mese di gennaio, è stato aperto a Settimo Torinese uno sportello informativo UICI, un riferimento anche per i Comuni limitrofi. La sede si trova presso il “punto H”, in via Fantina 20/G. Ogni terzo giovedì del mese, dalle 16 alle 18, uno o più rappresentanti della nostra sezione sono a disposizione dei disabili visivi della zona. Il delegato per il territorio di Settimo è il consigliere Giovanni Laiolo, affiancato nel suo lavoro dal socio Nevio Ferri.

Venaria Reale: Mostra “Genio e maestria”
E’ stata da poco inaugurata, alla reggia di Venaria, la mostra “Genio e maestria”, dedicata a ebanisti e scultori piemontesi dei secoli XVIII e XIX. I visitatori possono ammirare una collezione di mobili e arredi di grande raffinatezza.
Grazie anche all’impegno della nostra associazione, la mostra è molto attenta all’accessibilità. In particolare, per le persone con disabilità visiva, sono presenti modelli da toccare, tavole visivo-tattili realizzate dall’associazione Tactile Vision e dotate di codici Qr per ascoltare le audiodescrizioni direttamente sul telefono.
Tutti i materiali relativi alla mostra sono stati stampati con il carattere ad alta leggibilità EsayReading. Infine è presente uno spazio nel quale i visitatori possono confrontarsi con varie qualità di legno, scoprendone il peso, la struttura e perfino il profumo.
La mostra è aperta fino al 15 luglio. Per maggiori informazioni www.lavenaria.it

 

Napoli Sant’Anastasia – Rilevamento delle Barriere Architettoniche sul territorio

Mattinata intensa per il Presidio Zonale Uici di Sant’Anastasia in seno al Progetto Alternanza scuola-lavoro  con gli studenti del Liceo Scientifico “Torricelli” di Somma Vesuviana.
L’attività in programmazione prevede il rilevamento delle Barriere Architettonica sul territorio anastasiano da parte degli studenti coadiuvati dal Team Uici di Sant’Anastasia.
Il percorso è stato inaugurato da un meeting tenutosi presso la sala Consiliare del Comune; sono intervenuti l’Assessore alla Pubblica Istruzione, Bruno Beneduce, il Responsabile del Presidio Uici, Giuseppe Fornaro, la Docente e Coordinatrice del Progetto (per il Presidio Uici), Sandra Minichini, l’Architetto, Ciro Di Costanzo, i quali hanno spiegato ai giovani studenti cos’è una barriera architettonica e soprattutto, è stato messo in evidenza che questa è il risultato dell’inciviltà degli uomini.
Gli studenti sono stati divisi in due gruppi, ad ogni gruppo è stata assegnata una zona dove rilevare le barriere presenti, le quali sono state fotografate col fine di realizzare una mappatura per poi procedere con un’opera di “risanamento” da parte dell’Amministrazione.
L’attività è stata ben strutturata, infatti, all’interno dei due gruppi che hanno percorso due zone diverse, erano presenti due disabili affetti da differenti disabilità: motoria e sensoriale; il senso di tale scelta è facilmente intuibile: la presenza di due differenti disabilità ha permesso il rilevamento, nonché la constatazione pratica, di più barriere architettoniche; questo ha mostrato ai componenti dei gruppi che, spesso, una barriera architettonica è un ostacolo per una disabilità ma non per un’altra.
Questo è stato il primo incontro di quattro, il prossimo ci sarà venerdì mentre gli altri due a metà Maggio; al termine verrà presentata una relazione al tavolo PEBA; dopodiché, si spera si provvedi con lavori di ristrutturazione e di abbattimento delle barriere.
Si ringraziano gli studenti coinvolti nel Progetto Alternanza scuola-lavoro, i quali hanno preso parte all’attività con estremo entusiasmo  e attiva partecipazione, lasciandoci molto sorpresi…perché forte era il loro coinvolgimento, la loro curiosità e voglia di comprendere assumendo una condotta che mai si direbbe di ragazzi così giovani: disciplinati, educati e diligenti.

Grande è la nostra responsabilità…ogni volta che si contribuisce alla formazione di un individuo si è investiti da una responsabilità…ma, altrettanto grande sarà la nostra felicità e soddisfazione nell’apprendere che, avremo (lo speriamo) contribuito a creare delle “sane coscienze civili”.

 

Lecco – “Io ti vedo così”: a Premana la mostra sull’ipovisione

PREMANA – La mostra fotografica “io ti vedo così” sul tema dell’ipovisione è arrivata anche in Valsassina e più precisamente a Premana, in piazza della Chiesa.
Di seguito la presentazione curata da Angela Gianola, referente per la sezione di Lecco presso la commissione regionale sull’ipovisione dell’Unione italiana ciechi e ipovedenti:
Questa mostra è stata voluta all’interno del gruppo di sostegno mensile del centro di ipovisione del U.O. di Oculistica dell’Ospedale Bufalini di Cesena in collaborazione con l’Unione italiana ciechi e ipovedenti di Forlì/Cesena, per sensibilizzare e informare meglio la società sul tema dell’ipovisione e della non visione.
Un gruppo di persone ipovedenti ha descritto il loro modo di vedere e il fotografo, ritoccando le fotografie, ha cercato di trasformare in immagini quanto era stato descritto. Il risultato è stato una serie di fotografie a grandezza naturale che ad uno sguardo un po’ distratto, possono apparire come delle foto mosse o riuscite male; accanto ad ogni fotografia è presente un cartello con la descrizione fatta dalla persona ipovedente.
In Lombardia la mostra “io ti vedo così” è già stata esposta a Brescia, Como, Mantova e, in provincia di Lecco a Osnago, Lecco e Bellano. Adesso è giunta a Premana su richiesta dei bambini della classe quarta della scuola primaria e delle loro insegnanti, al termine di un percorso sul tema della diversità e della disabilità. I bambini, con i suggerimenti delle loro maestre, hanno  fatto alcuni piccoli esperimenti per provare a comprendere cosa significa convivere con una forma di disabilità.  Quindi hanno ospitato un ragazzo in carrozzina e, successivamente, tre donne ipovedenti e non vedenti, per ascoltare le loro testimonianze.
È stato un incontro molto stimolante, i bambini  hanno mostrato  sete di conoscenza e  una bravura nel prendere coscienza e nell’elaborare ciò che veniva loro proposto.
Mercoledì 18 aprile i bambini di quarta visiteranno la mostra insieme alle loro insegnanti, successivamente, sabato 21 aprile mostreranno l’esposizione ai loro compagni di terza e di quinta. Quindi la mostra fotografica verrà aperta al pubblico con i seguenti orari:
sabato 21 dalle 10,30 alle 12 e dalle 15 alle 19
domenica 22 dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 19
Vi aspettiamo numerosi.

 

Torino – Comunicati del 13 aprile 2018

COMUNICATI DEL 13 APRILE 2018
1) Campagna fiscale 2018
2) Incontro GAU
3) Proiezione accessibile
4) Soggiorno estivo a Fano
5) Corsi CRV
6) Laboratorio sogni e laboratorio artistico
7) Rinnovo tessere di libera circolazione
8) Soggiorno I.Ri.Fo.R. Piemonte
9) Manifestazione podistica “Olte la vista, oltre la Sla”
10) Incontro con Circolo dei Lettori
11) Comitato pari opportunità e associazione Verba
12) Presenze dei responsabili dei Comitati UICI Torino
13) Sportello legale
14) Mail “dilloalpresidente”: un prezioso strumento di dialogo
15) Accompagnamenti UNIVoC
16) Calendario delle attività del Circolo dell’Amicizia tra Ciechi e
Vedenti

Campagna fiscale 2018
Sta per iniziare la campagna fiscale 2018: il periodo della dichiarazione dei redditi è ormai alle porte. Anche quest’anno la nostra sezione ha attivato uno sportello di consulenza fiscale a tariffe agevolate, in convenzione con il CAF Anmil Torino. Sarà possibile ricevere assistenza per la compilazione dei modelli 730 e Unico. Il servizio a tariffe agevolate è riservato ai soci UICI Torino in regola con il tesseramento e ai loro familiari. Per fissare un appuntamento è necessario contattare la nostra segreteria al numero 011535567.
Il tariffario e l’elenco dei documenti richiesti per la compilazione della dichiarazione dei redditi saranno pubblicati a breve sul sito www.uictorino.it. Inoltre potranno essere inviati via e-mail o ritirati presso i nostri uffici in formato cartaceo.

Incontro GAU
Il comitato genitori della nostra sezione ha organizzato un incontro con i responsabili del GAU (Gruppo Assistenza Ustionati) dell’Ospedale CTO di Torino. L’obiettivo è conoscere le principali cause di ustione, e suggerire le opportune strategie per evitarle e curarle in modo corretto.
L’appuntamento è per martedì 24 aprile alle ore 17.30 nei locali del Cadd, in via Nizza 151. Per una migliore trattazione della materia, il GAU ha predisposto del materiale informativo in formato accessibile: si tratta di due libri, uno destinato ai bambini, l’altro ai ragazzi delle scuole medie e superiori.

Proiezione accessibile
Venerdì 20 aprile, alle ore 15.30, presso la sede di Film Commission Torino Piemonte (in via Cagliari 42), si tiene la proiezione accessibile del film “La Ragazza della Nebbia”, di Donato Carrisi, vincitore del premio Donatello come miglior regista esordiente. Il film è ispirato all’omonimo romanzo giallo, scritto dallo stesso Carrisi: ruota attorno alla scomparsa di una sedicenne in una cittadina montana dalla vita apparentemente tranquilla. La resa accessibile del film, con sottotitolazione facilitata e audiodescrizione, è stata realizzata dagli studenti del corso “Accessibilità ai prodotti audiovisivi” promosso dall’associazione “Torino + Cultura Accessibile”.

Soggiorno estivo a Fano
L’irifor Torino organizza un soggiorno marino rivolto a persone con disabilità visiva e non. Sarà un momento di relax ma anche una preziosa occasione di socializzazione e conoscenza reciproca. Il soggiorno si svolgerà dal 16 al 30 giugno a Fano, località sul litorale marchigiano. La sistemazione sarà presso l’Hotel Continental, che già in passato ha ospitato alcuni nostri gruppi. E’ previsto il servizio di pensione completa (incluse le bevande ai pasti) e servizio spiaggia. Tra i comfort aria condizionata in camera, aperitivo e animazione serale. La quota di partecipazione comprensiva di trasporto andata e ritorno in pullman è di 644 euro per chi sceglie la camera doppia e di 770 euro in camera singola. A ciascun partecipante con disabilità visiva residente in Torino e provincia l’Irifor garantisce un contributo di dieci euro al giorno, portando così le quote a
504 euro in camera doppia e 630 in camera singola. Chi avesse esigenze particolari (ad esempio camere triple o presenza di bambini) potrà ricevere informazioni contattando la nostra segreteria. E’ necessario che i partecipanti ciechi assoluti provvedano a individuare un accompagnatore ciascuno per l’intera durata della vacanza. Le iscrizioni si raccolgono entro il 30 aprile 2018; entro il 4 maggio 2018 sarà richiesta una caparra di 200 euro per ufficializzare l’adesione, mentre il saldo dovrà essere versato entro l’8 maggio 2018. Il soggiorno avrà luogo solo se vi sarà un numero minimo di adesioni.

Corsi CRV
Nell’ambito delle attività del CRV (Centro di Riabilitazione di Torino) la nostra sezione propone quattro interessanti corsi studiati per il coinvolgimento di persone con disabilità visiva.
Il primo laboratorio, rivolto essenzialmente a un pubblico femminile, riguarda il maquillage e la cura della pelle. In parallelo ci sarà una proposta di cura della persona pensata specificamente per gli uomini, i quali, non meno delle donne, avvertono il desiderio di presentarsi con un aspetto ordinato, per sentirsi bene con se stessi e con gli altri.
Il terzo laboratorio riguarda l’attività di maglia e cucito. Infine, l’ultimo corso propone alcune tecniche di panificazione per uso domestico. I docenti saranno professionisti di comprovata esperienza. I corsi, inseriti nelle attività riabilitative, non avranno costi a carico dei partecipanti.
Le attività, però, saranno avviate solo se vi sarà un numero minimo di iscritti. Per questo è importante che gli interessati a uno o più corsi facciano pervenire i loro nominativi alla nostra segreteria, contattando il numero 011535567 entro lunedì 30 aprile. A seconda delle adesioni, verrà stilato un calendario e saranno fornite indicazioni più dettagliate. Alcuni corsi potrebbero iniziare già nel mese di maggio.

Laboratorio sogni e laboratorio artistico Vi proponiamo due laboratori guidati dalla dott. Federica Ariani, psicologa che da tempo collabora con la nostra sezione.
Il primo si concentra sulla natura dei sogni e dedica una speciale attenzione alle percezioni delle persone con disabilità visiva. In sei incontri da due ore ciascuno, i partecipanti saranno accompagnati in un percorso che parte dall’ascolto di miti e favole, per poi arrivare a una trattazione più teorica sull’interpretazione dei sogni e sul ruolo che essi svolgono nel funzionamento del nostro cervello. Infine, chi lo desidera potrà condividere le proprie esperienze di sognatore, mettendosi in gioco in prima persona. Il laboratorio è gratuito, ma è necessario iscriversi.
La seconda esperienza riguarda la creatività e prevede la realizzazione di manufatti artistici, partendo da materiali diversi come argilla, pongo, pasta di sale, cartapesta. Ciascun partecipante arriverà ad elaborare un proprio gusto estetico. Il laboratorio si articola in 5 incontri da due ore ciascuno. L’iscrizione ha un costo di 20 Euro a persona. Il costo è invece di 15 Euro per chi sceglie entrambi i laboratori.
Le proposte saranno attivate solo se ci sarà un numero minimo di partecipanti.

Rinnovo tessere di libera circolazione
Come già nel 2017, anche quest’anno, presso i nostri uffici, è possibile rinnovare la tessera di libera circolazione rilasciata dalla Regione Piemonte. Il documento non viene sostituito, ma semplicemente aggiornato, con una pratica informatica che dura pochi istanti ed è totalmente gratuita.
Poiché la maggior parte delle tessere sono prossime alla scadenza, ricordiamo ai soci interessati di effettuare il rinnovo al più presto. Oltre che presso i nostri uffici, è possibile aggiornare la tessera in uno dei punti di ricarica segnalati sul sito www.gtt.to.it.

Soggiorno I.Ri.Fo.R. Piemonte
Dal 1 all’8 luglio l’I.Ri.Fo.R. Piemonte propone un campo ludico-riabilitativo per giovani soci di età compresa tra i 7 e i 20 anni.
Il soggiorno si svolgerà all’interno del Centro di Educazione Ambientale “Andirivieni” di Legambiente a Sala Biellese, struttura completamente accessibile, immersa nello splendido paesaggio della Serra Morenica d’Ivrea.
Durante la settimana di campo, i protagonisti saranno stimolati a perfezionare l’autonomia personale, a sviluppare le relazioni interpersonali, a migliorare l’orientamento nello spazio, ad acquisire nuove competenze informatiche. Il costo potrà variare dai 250 ai 300 Euro a persona, a seconda del numero di adesioni. La quota comprende il soggiorno in pensione completa, tutte le attività previste, l’assistenza di personale specializzato, l’assicurazione e le eventuali spese di viaggio. Le famiglie interessate possono contattare la segreteria I.Ri.Fo.R. Piemonte al numero
011 56 27 870 oppure via e-mail all’indirizzo irifor@uicpiemonte.it

Manifestazione podistica “Olte la vista, oltre la Sla”
Anche quest’anno la nostra Polisportiva organizza la manifestazione podistica XIII Oltre la Vista… Oltre la SLA. Come d’abitudine, l’evento si terrà il giorno 25 Aprile 2018 presso il Parco del Valentino. Gli interessati ad iscriversi potranno farlo rivolgendosi alla Polisportiva stessa nei giorni di Mercoledì e Venerdì pomeriggio. L’intero ricavato della manifestazione, come sempre, sarà devoluto al centro ricerche per la SLA delle Molinette (CRESLA). Chi desidera prenotarsi invii una mail a polisportiva@uictorino.it.

Incontro con Circolo dei Lettori
L’U.N.I.Vo.C. ETS ODV comunica che il giorno giovedì 19 Aprile 2018 alle h 16.00, presso il salone dell’U.I.C.I si terrà l’incontro con i ragazzi del Circolo dei Lettori. Vi aspettiamo numerosi.

Comitato pari opportunità e associazione Verba Ricordiamo la collaborazione in atto tra il comitato pari opportunità della nostra sezione e l’associazione Verba, che da oltre quindici anni offre un aiuto concreto alle donne più fragili e più sole. Tra le tante, preziose iniziative, va segnalato l’ambulatorio Fior di Loto, che garantisce prestazioni ginecologiche alle donne disabili. La struttura, gestita in collaborazione con l’Asl Torino 1, si trova in via Silvio Pellico 28: offre visite gratuite e consulenze su vari temi, dalla gravidanza alle malattie sessualmente trasmissibili. Inoltre, presso la sede dell’associazione Verba, in via San Marino 10, esiste uno sportello di ascolto rivolto alle donne vittime di violenza, che lì possono trovare assistenza psicologica e legale. Per saperne di più potete contattare le referenti del nostro comitato pari opportunità, oppure direttamente la responsabile dell’associazione, Giada Morandi, al numero 011 011 28 007.

Presenze dei responsabili dei Comitati UICI Torino Ricordiamo che i responsabili dei comitati attivi presso la nostra sezione UICI sono sempre a disposizione di tutte le persone che necessitano di assistenza, consulenza o informazioni, telefoniche o su appuntamento, nei seguenti giorni e orari:
• Comitato Anziani: tutti i lunedì dalle ore 15.00 alle ore 17.00
• Comitato Centralinisti: tutti i lunedì dalle ore 17.00 alle ore
18.00
• Comitato Fisioterapisti: tutti i giovedì dalle ore 16.00 alle ore
17.30
• Comitato Ipovedenti: tutti i giovedì dalle ore 17.00 alle ore 18.00
• Gruppo Informatico: tutti i venerdì dalle ore 15.00 alle ore 17.00
• Comitato Pari Opportunità: tutti i venerdì dalle ore 17.00 alle ore
18.00
• Comitato genitori: contattare la signora Maria Inglese all’indirizzo
email mariainglese92@gmail.com
Si invitano tutte le persone che necessitano di assistenza a prenotare il loro appuntamento al numero di telefono 011 535567.

Sportello legale
VEDIAMO cosa dice la legge!!!
Ricordiamo che, al fine di essere sempre più vicina alle esigenze dei soci, la sezione UICI di Torino ha attivato uno sportello di consulenza legale presso i propri uffici. La consulenza legale sarà offerta gratuitamente dal Presidente nonché Avvocato Franco Lepore a tutti i soci regolarmente iscritti all’associazione. Tale servizio permetterà agli interessati di ottenere consulenze legali in diverse materie, dalle questioni di famiglia a controversie condominiali, da problemi sul lavoro a cause di risarcimento danni, dal recupero crediti a questioni di successione ecc.. i soci potranno beneficiare di una consulenza per ogni singola questione. Non potranno essere espressi pareri in ordine all’operato di altri avvocati.
L’Avv. Lepore sarà lieto di ricevere tutti gli interessati direttamente presso la sede UICI di Corso Vittorio Emanuele 63, previo appuntamento telefonico al numero 011/535567, tutti i giovedì dalle ore 17.00 alle ore 18.00. All’atto della prenotazione, invitiamo i soci a specificare genericamente la materia oggetto della richiesta della consulenza.

Mail “dilloalpresidente”: un prezioso strumento di dialogo Ricordiamo che è attiva la casella di posta elettronica dilloalpresidente@uictorino.it, uno strumento dedicato a soci e amici che vogliano porre quesiti, segnalare iniziative, avanzare suggerimenti o critiche (purché costruttive) relative alla vita associativa del nostro sodalizio e più in generale alla condizione dei disabili visivi.
Le e-mail verranno lette personalmente dal Presidente, che risponderà nel più breve tempo possibile, compatibilmente con gli impegni lavorativi e istituzionali. Questo è un ulteriore strumento per promuovere un contatto diretto, immediato e personale con i nostri soci.

Accompagnamenti UNIVoC
Si informano gli utenti che le richieste di accompagnamento possono essere rivolte, dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 15 alle ore 19 dal lunedì al venerdì, alla signora Enza telefonando al numero 339/6836001 oppure alla signora Laura al numero 011/859523 o cellulare 333/7773309.

Calendario delle attività del Circolo dell’Amicizia tra Ciechi e Vedenti Il Circolo dell’Amicizia tra ciechi e vedenti con sede presso la Famija Turineisa in Via Po 43 a Torino comunica il programma delle proprie
attività:

Mercoledì 18 Aprile – la Famija Turineisa organizza una serata di folklore piemontese.
Mercoledì 25 Aprile – la sede è chiusa. Buona festività a tutti.

 

Genova – Segreteria telefonica del 13 aprile 2018

I nostri uffici sono aperti al pubblico lunedì e mercoledì dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 17.45; martedì, giovedì e venerdì dalle 9 alle 14.45.

Si ricorda che tutte le attività della Sezione si intendono sospese in caso di qualsiasi tipo di allerta metereologica e rinviate a data che verrà successivamente comunicata.

Si rende noto che è possibile rinnovare il tesseramento all’associazione per l’anno 2018 presso l’ufficio di Via Caffaro 6/1 nell’orario di apertura al pubblico; chi volesse versare la quota associativa tramite trattenuta mensile sulla pensione, può sottoscrivere l’apposita delega presso la sede di Via Caffaro, previo appuntamento.

E’ possibile destinare il 5 per mille delle imposte sul vostro reddito a questa Sezione dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti: basta indicare il nostro codice fiscale n. 00465930105 nell’apposito quadro della denuncia dei redditi o della certificazione unica.

I Volontari del servizio civile saranno impegnati nel corso obbligatorio di formazione specifica dal 16 Aprile 2018 al 9 Maggio 2018 come da Comunicato n.56 della Presidenza Nazionale, e in tale periodo non potranno essere disponibili per servizi di accompagnamento; si ricorda che è sempre attivo il servizio di accompagnamento prestato dal gruppo di Volontari coordinato da Sabrina Forlin, da contattare al numero 010 43 47 115;
Anche quest’anno è possibile avvalersi dei servizi del CAF dell’ANMIL in convenzione; gli interessati possono rivolgersi direttamente al CAF dalle ore 9 alle ore 13 al numero 010 89 84 055 qualificandosi come nostri soci per fissare un appuntamento; il costo varia da 7 euro per il modello 730 singolo del socio o di parente di primo grado convivente con lo stesso fino a 25 euro per il modello UNICO di parente di primo grado non convivente col socio.
Sempre in convenzione è possibile avvalersi dei servizi del CAF 50&Più dell’ENASCO prendendo appuntamento ai numeri 010 54 30 42 oppure 010 55 30 352;

Si rende noto che il docente Stefano Mantero è disponibile per illustrare le caratteristiche del nuovo registratore parlante tascabile EVO E5: gli interessati possono contattare l’ufficio della Sede Sezionale;

Sabato 14 aprile alle ore 9:30 nell’Auditorium Giuseppe Verdi dell’Istituto “David Chiossone” avrà luogo la nostra assemblea sociale; è stata inviata a tutti i soci regolare convocazione;
Domenica 15 Aprile si svolgerà una gita con partenza da Santa Margherita Ligure per proseguire poi per Paraggi, Portofino Vetta, Ruta di Camogli e Camogli; per adesioni e chiarimenti contattare Luciano Frasca al numero 389 071 05 27;

Euroflora sarà aperta nei parchi di Nervi tutti i giorni da venerdì 21 aprile a domenica 6 maggio dalle 9 alle 19.30. Il numero giornaliero dei biglietti disponibili sarà limitato a ventimila unità e potranno essere acquistati esclusivamente in prevendita on line dal 10 febbraio sul sito www.euroflora2018.it: saranno inoltre disponibili nella rete dei punti vendita Best Union Vivaticket e nelle agenzie di viaggio convenzionate; in città saranno attivati punti vendita presso le casse della Fiera di Genova in P.le Kennedy: Dal 6 al 15 aprile, dalle 15:30 alle 19:30; Sabato e domenica anche dalle 11:00 alle 13:00; nell’area del Porto Antico è aperta fino al 6 maggio, tutti i giorni dalle 9:00 alle 18:00,la biglietteria dell’Ufficio Informazioni e Accoglienza (Calata Falcone e Borsellino). Il biglietto comprende l’utilizzo delle navette e costa 23 euro. L’ingresso è gratuito per bambini fino a 8 anni, biglietto ridotto a 16 Euro per i ragazzi dai 9 ai 16 anni e per l’accompagnatore del visitatore disabile.

Per informazioni ed adesioni alle iniziative sezionali contattare:
per il gruppo di auto mutuo aiuto, la coordinatrice Beatrice Daziale al numero 340 069 34 55;
per il progetto Spazi Ri-Vita di Palazzo Bianco, la coordinatrice Alessia Cotugno al numero 329 64 95 151;
per il laboratorio teatrale “Ad occhi chiusi”, i docenti Carola Stagnaro al numero 347 19 25 902 o Paolo Drago al numero 340 41 81 308;

Prossimo bollettino il 20 aprile 2018

 

Torino – Notiziario audio 011NEWS, n. 14/2018

Torino – Notiziario audio 011NEWS, n. 14/2018
E’ in rete la nuova edizione del notiziario audio 011NEWS, n. 14/2018 di venerdì 13/4/2014. Di seguito il link: http://www.uictorino.it/011news1814.mp3

In primo piano:
Incontro tra la sindaca Appendino e le associazioni di disabili. Il taglio ai servizi di trasporto accessibile sarà reintegrato entro fine anno.

La CPD (Consulta per le Persone in Difficoltà) festeggia i 30 anni con un’iniziativa legata all’accessibilità del centro di Torino
Un soggiorno sul litorale marchigiano, tra mare e relax. E’ la nuova proposta estiva dell’I.Ri.Fo.R. Torino

Buon ascolto.

Napoli – Corso di Autonomia in Cucina seconda edizione: un piccolo sogno che si duplica!, di Antonella Improta

Autore: Antonella Improta

Le Rappresentanze di Portici ed Ercolano (NA) dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, anche quest’anno, grazie all’ospitalità della Cooperativa Bambù e al ricavato dello spettacolo teatrale organizzato annualmente dalla Filodrammatica UICI, sono riuscite ad organizzare un Corso di Autonomia in Cucina. Carmen, Anna, Valentina e Mena le protagoniste e fruitrici di questa seconda edizione che, come loro stesse hanno dichiarato, ha soddisfatto le loro aspettative. “Ho conosciuto altre persone che hanno le mie stesse difficoltà e condividerle con loro mi ha fatto sentire meno sola e mi ha incoraggiato a superarle… avevo paura di camminare con il bastone bianco, ma la piccola prova che ci ha fatto fare Gianni mi ha fatto capire che tutto sommato non è così terribile!… questo corso mi ha insegnato che un non vedente non solo può cucinare, ma affrontando le proprie paure può fare tantissime cose… Un corso utile ed incoraggiante fatto da una bellissima persona, Gianni Vitiello…. Una nota negativa c’è, è durato troppo poco!”: queste, le dichiarazioni delle corsiste, che dopo 4 lezioni stavano imparando tra l’altro anche a conoscersi meglio e che alla fine si sono salutate con un po’ di dispiacere. Gianni Vitiello, Istruttore di Orientamento, Mobilità e autonomia personale, componente dell’Associazione Aniomap, che tutela appunto questa professione, ha dimostrato a pieno la sua preparazione e sensibilità, non limitandosi all’autonomia in cucina, ma ritagliando del tempo anche per dimostrazioni pratiche con il bastone bianco; spiegazioni su diverse modalità che permettono il riconoscimento delle banconote; consigli pratici sul come truccarsi!! Questa, come la maggior parte delle attività dell’Uici, i laboratori, le gite, lo sport sono tutti aspetti che hanno un’unica finalità… far comprendere l’importanza dell’Autonomia, la chiave universale che apre tutte le porte!

Napoli – Sant’Anastasia progetto alternanza scuola-lavoro

Un nuovissimo progetto per il Presidio dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti (Uici) di Sant’Anastasia che vede protagonisti dei giovani studenti. Il Progetto che, fino ad ora, gode di assoluta esclusiva in quanto non vi sono precedenti è l’alternanza scuola-lavoro; una modalità didattica innovativa, che attraverso l’esperienza pratica aiuta a consolidare le conoscenze acquisite a scuola e testare sul campo le attitudini degli studenti, ad arricchirne la formazione e ad orientarne il percorso di studio in vista di un futuro lavoro, grazie a progetti in linea con il loro piano di studi.
L’Alternanza scuola-lavoro, obbligatoria per tutti gli studenti degli ultimi tre anni delle scuole superiori, licei compresi, è una delle innovazioni più significative della legge 107 del 2015 (La Buona Scuola) in linea con il principio della scuola aperta.
Il Liceo Scientifico “Torricelli” di Somma Vesuviana, onora il Presidio Zonale Uici di Sant’Anastasia con una proposta di collaborazione in seno all’Alternanza; tale rapporto di collaborazione viene suggellato lunedì scorso 9 Aprile con la sottoscrizione di una Convenzione. Il Responsabile del suddetto Presidio Uici si dichiara entusiasta di intraprendere questo percorso evidenziando l’importanza di portare a conoscenza, soprattutto dei più giovani, il tema della disabilità, argomento spesso ignorato dall’Istituzione scolastica.
Il sodalizio condurrà gli studenti delle classi IV al raggiungimento delle conoscenze basi relative alla disabilità visiva attraverso un programma ben articolato e strutturato con attività pratiche da svolgere presso il Presidio con i Soci Uici affetti da minorazione visiva. La programmazione prevede diversi argomenti: differenza fra cecità ed ipovisione, Braille, autonomia e mobilità, barriere architettoniche, sport…una molteplicità di temi che costituiranno un bagaglio di conoscenze essenziali, con l’auspicio che si potranno creare delle coscienze aperte ad accogliere le diversità.
Dopo il primo incontro avvenuto venerdì scorso presso l’Istituto “Torricelli, la lezione di lunedì ha approfondito i concetti dell’aptomorfica, cioè i concetti relativi alla percezione aptica (conoscenza attraverso il tatto) ed il Braille; il gruppo di studenti è stato bendato e presentato loro un disegno in rilievo che avrebbero dovuto riconoscerlo attraverso il senso vicario del tatto; lo scopo di tale esercizio è stato quello di far comprendere, non solo i tempi decisamente più lunghi che richiede la percezione tattile, ma anche i processi di analisi e sintesi che, a volte, non risultano del tutto semplici. Infine, gli studenti hanno appreso i rudimenti del Braille utilizzando la tavoletta.
Il percorso avrà una durata di circa due mesi; ogni classe terminerà l’iter con una lezione sulle barriere architettoniche dove sarà prevista un’esercitazione pratica di rilevamento “su campo” di queste.
È stato grande l’entusiasmo dei ragazzi, pieni di curiosità ed attenzione confermando, in tal modo, la professionalità ed il prestigio della Rappresentanza Uici di Sant’Anastasia.
Il Presidio Uici, infine, rivolge un particolare ringraziamento al Preside dell’Istituto “Torricelli”, il Prof. Sabato D’Agostino e agli studenti delle classi 4F e 4G, per la stima e la fiducia conferitagli

Trento – La Galleria Civica G. Segantini di Arco riapre con due nuovi servizi di accessibilità per ciechi e ipovedenti

Da sabato 17 marzo 2018 la Galleria Civica G. Segantini di Arco riaprirà i suoi spazi espositivi. Per l’occasione, dalle 10.00 alle 18.00, la Galleria sarà visitabile a ingresso gratuito e alle ore 11.00 si terrà un momento di inaugurazione della stagione 2018, nel corso del quale verrà presentato un nuovo servizio di audioguide e didascalie in Braille per il pubblico ipo e non vedente, realizzate in collaborazione con l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti – sezione provinciale di Trento.

Nei mesi scorsi, grazie al prezioso sostegno dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti – sezione provinciale di Trento, ha preso infatti avvio un progetto di accessibilità museale rivolto al pubblico ipo e non vedente, in parallelo con altre iniziative per sostenere l’accessibilità del territorio altogardesano, promosse tra gli altri dall’associazione Shquipet Onlus.

Il MAG, sensibile ai temi della disabilità e dell’accessibilità ai luoghi della cultura, ha accolto questa esigenza progettando delle audioguide specifiche per questa tipologia di visitatori, che saranno a disposizione negli spazi della Galleria Civica G. Segantini.

Le audioguide consentiranno al visitatore di poter disporre autonomamente di un bagaglio di contenuti per ciascuna delle opere di Giovanni Segantini esposte in Galleria, dalla dettagliata descrizione visiva dei quadri, a contenuti specialistici relativi alla storia e alla critica dell’opera, oltre naturalmente ai dati essenziali identificativi del bene.
Le audioguide sono configurate con un’interfaccia interattiva tattile e cuffie a induzione ossea, elementi essenziali per l’utilizzo da parte del visitatore ipo e non vedente, ma permetteranno anche una visualizzazione tradizionale, così da poter essere fruite su richiesta da tutti.

A completamento del progetto, gli spazi della Galleria Civica sono stati dotati di didascalie delle opere di Giovanni Segantini nel sistema di scrittura Braille, posizionate nelle sale accanto alle didascalie tradizionali, che consentiranno all’utente ipo e non vedente di procedere in una visita agli spazi museali integrativa o alternativa al sistema di audioguida.

Per la realizzazione di questi prodotti, il MAG si è avvalso della consulenza di tre ditte specializzate: Fabrica Ludens di Rovereto che ha fornito i sistemi di audioguida, Trentino Senza Barriere Onlus che ha adattato i contenuti delle audioguide alle esigenze del pubblico portatore di disabilità visiva, Associazione Progetto Ciechi Onlus, che ha realizzato le didascalie in Braille.

 

Segantini e Arco | Gli spazi espositivi

 

Con il progetto Segantini e Arco, frutto della virtuosa collaborazione nata nel 2015 tra MAG e Mart e curato nella sua parte scientifica da Alessandra Tiddia del Mart, le due istituzioni intendono contribuire a valorizzare la città di Arco come luogo segantiniano nel mondo attraverso l’attività espositiva e di ricerca. L’obiettivo è quello di posizionare la città natale di Giovanni Segantini al centro di un circuito internazionale che fa capo a musei e istituzioni pubbliche di tutto il mondo che possiedono opere di Segantini e agli studiosi che si occupano dell’artista.

Dal 2015 l’allestimento permanente della Galleria Civica G. Segantini di Arco si compone di una parte espositiva tradizionale con dipinti, opere di grafica e documenti storici sull’artista, e di una parte interattiva.
Il display espositivo si apre con la Segantini Map, una postazione interattiva che consente di interrogare tutte le collezioni pubbliche nel mondo che possiedono opere di Segantini, navigare nei siti di questi musei e visualizzare a pieno schermo i capolavori dell’artista ivi conservati. Le Segantini Doc sono invece postazioni che utilizzano la tecnologia multitouch per offrire strumenti e materiali che concorrono a ricostruire la vicenda artistica di Segantini inquadrandola nel contesto culturale contemporaneo all’artista.
Attorno alle postazioni interattive sono esposti dipinti, sculture e opere su carta relative a Segantini e agli artisti trentini suoi contemporanei, opere provenienti dalle collezioni del Mart, del MAG, della Provincia autonoma di Trento e dalla generosità di privati cittadini, qui uniti in un’azione di valorizzazione del grande artista nato ad Arco, ma soprattutto nell’impegno a sostanziare un progetto che riunisca in sé tutte le potenzialità di ricerca intorno ad un’unica parola chiave: Segantini.

A partire dal 2016 gli spazi della Galleria Civica si sono arricchiti di nuove opere, frutto di acquisizioni e depositi, che ampliano il patrimonio del MAG dedicato a Giovanni Segantini.
Oggi trovano spazio nelle sale della Galleria tre nature morte – Natura morta di cacciagione e frutta, Natura morta con lepre e frutta, Natura morta con pesce e verdura (1879-1880) – acquistate dal comune di Arco nel 2017, composte in origine probabilmente in un trittico con la funzione di insegna pubblicitaria, che costituiscono un’interessante novità nel catalogo della produzione di Segantini.
Vicino a esse sono esposti tre depositi di collezionisti privati, che hanno scelto di valorizzare le proprie opere negli spazi della Galleria Civica: si tratta di Testa di vecchio (1882-1883), Paesaggio brianteo (1884-1885) e Pulcini nell’aia (1883-1885), tutti riferibili al periodo giovanile di Segantini.

Accanto alle opere, nuovi prodotti sono andati a implementare nel tempo le sale della Galleria Civica, aggiungendo nuovi contenuti e possibilità di ricerca intorno al pittore arcense.
Attualmente una sala ospita la versione museale del docufilm Segantini, ritorno alla natura (2016), creata appositamente per lo spazio e per il progetto espositivo e di ricerca Segantini e Arco. Prodotto da Apnea Film, interpretato da Filippo Timi e diretto da Francesco Fei, con Gioconda Segantini, Annie-Paule Quinsac, Franco Marrocco, Romano Turrini, Segantini, ritorno alla natura è stato scritto a sei mani da Roberta Bonazza, Francesco Fei e Federica Masin.

Da marzo 2018 l’allestimento permanente della Galleria Civica G. Segantini si amplia proponendo un aggiornamento delle collezioni e dei prestiti, con un approfondimento dedicato ai temi e alle figure dell’Ottocento nelle opere di artisti contemporanei a Giovanni Segantini, provenienti dal Mart di Rovereto.
Attraverso tre nuclei tematici – Il paesaggio, Figure dell’infanzia, Figure femminili – il percorso espositivo pone in confronto le opere di Giovanni Segantini, rese celeberrime dall’azione capillare e intensa delle riproduzioni fotomeccaniche, con i lavori degli artisti trentini a lui contemporanei fra cui, ad esempio, Andrea Malfatti, Eugenio Prati, Bartolomeo Bezzi.
Il paesaggio, la figura infantile e quella femminile sono i temi maggiormente indagati dalla produzione artistica di fine Ottocento, fino a diventare dei veri e propri generi. L’antica suddivisione per generi della pittura informa il sistema dell’arte per tutto l’Ottocento, dalle aule dell’accademia alle sale espositive.
Ciò vale anche per la pittura di Segantini: i suoi lavori giovanili si concentrano soprattutto sulla natura morta, molto richiesta dalla committenza borghese, per poi passare al ritratto e da qui all’ambientazione della figura nella natura, resa attraverso brani paesaggistici magistrali, dove il naturalismo delle forme si fonde con il simbolismo degli impulsi e dei fermenti propri delle forze della natura.
È nella rappresentazione segantiniana della figura femminile, sia in forma di Dea Cristiana ne L’angelo della vita, sia di nudo immerso nella natura come in Vanità, che però meglio si coglie il passaggio a una nuova concezione ideista dell’arte, che informerà l’arte italiana del primo Novecento.