Catania – 9 giugno 2019: Passeggiata naturalistica sull’Etna, di Anna Buccheri

Domenica 9 giugno, con partenza alle 8 dalla Sezione UICI di Catania, un gruppo di Socie e Soci con i loro accompagnatori, la Presidente Rita Puglisi, il vice-Presidente Antonio Stoccato e le impiegate Signore Antonella Gemmellaro e Tina Mastrantonio ha preso parte ad una passeggiata sull’Etna di circa 2 km su un sentiero della Forestale e che ha compreso: la visita del giardino botanico “Nuova Gussonea” che si trova all’interno del percorso; il pranzo a sacco nello spiazzo attrezzato del Rifugio San Giovanni Gualberto; una sosta al Rifugio Sapienza con tempo libero per un caffè e lo shopping.

In giornate come queste in cui il caldo è arrivato improvviso e asfissiante e l’aria in città si fa ancora più pesante, passare una piacevole giornata immersi in  una natura incontaminata, con una temperatura che non supera i 24-25 gradi, permette di rilassarsi e di ritemprarsi. Si ha inoltre la possibilità di scoprire o di riscoprire un territorio non sempre valorizzato, spesso maltrattato, ma che offre squarci di bellezza che si fa esperienza multisensoriale: odori, profumi, fragranze, asperità, dislivelli, diversi tipi di terreno su cui camminare (asfaltato, sterrato, tra foglie e rami e pigne cadute), differenti tipologie di corteccia e di piante in generale da toccare, silenzi e fruscii, ombra, frescura e un sole che accarezza o scalda con gentilezza e dona una leggera prima abbronzatura.

Tutto questo a nemmeno un’ora dal centro storico di Catania, sull’Etna a 1700-1750 metri di altezza, contrada Serra La Nave, versante sud orientale del vulcano.

Apprezzata da tutti è stata la visita al Giardino Botanico “Nuova Gussonea”. Con un’estensione di 10 ettari e boschetti di faggio, cerro, betulla, pino laricio, roverella e leccio, il Giardino è nato nel 1979 per la salvaguardia della flora e della vegetazione etnee minacciate da estinzione, la coltivazione e il recupero di specie autoctone scomparse, la tutela e la conservazione di specie vegetali, la salvaguardia e la conservazione delle diversità vegetali, il mantenimento degli equilibri naturali.

Un ruolo significativo per la riuscita della passeggiata è stato svolto dal Professore Giuseppe (Pippo) Vitali che con sua moglie, la Signora Giulia, e sua figlia Elisa ha accompagnato il gruppo nella passeggiata fornendo notizie e curiosità con cortesia e competenza, coadiuvato nel Giardino Botanico “Nuova Gussonea” da un Forestale, il Signor Francesco.

La Presidente Rita Puglisi e il vice-Presidente Antonio Stoccato hanno sottolineato l’importanza del contatto diretto con la natura e auspicato che l’esperienza si ripeta trovando in tutto il gruppo un entusiastico riscontro.

Novara – Evento Rassegna teatro accessibile ad ipo e non vedenti “Le notti di Cabiria”

I VENERDI’ SERA A CASA BOSSI

Via Pier Lombardo, 4-Novara

APERITIVI TEATRO MUSICA

DALLE 19:00 ALLE 24:00

L’associazione “Cabiria Teatro”, per l’estate 2019, in collaborazione con l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti –Sezione Territoriale di Novara/Vco e con il sostegno economico della Fondazione Comunità Novarese Onlus, presso la suggestiva cornice di Casa Bossi a Novara (in pieno centro città, proprio sotto la cupola antonelliana)  promuove un evento di rassegna teatrale accessibile a tutti e quindi anche agli ipo e non vedenti interessati. Infatti tutti gli spettacoli proposti in rassegna saranno accessibili a persone prive della vista, grazie all’utilizzo di particolari cuffie bluetooth, con le quali gli spettatori potranno ascoltare la descrizione di movimenti, mimiche facciali e movimenti corpi degli attori. Questa iniziativa è stata voluta fortemente dai responsabili di “Cabiria Teatro” Elena Ferrari e Mariano Arenella e dal  Presidente Uici Novara/Vco Pasquale Gallo, il quale ha definito il progetto pionieristico per il nostro territorio e soddisfacente per la categoria degli ipo e non vedenti. Si precisa che l’audio-descrizione attraverso le cuffie, sarà realizzata da Maria Castaldi, già lettrice del Libro Parlato di Novara. La rassegna inizierà il 28 giugno  e si protrarrà fino al 13 settembre-ogni venerdì sera e con la sola pausa nel mese di agosto  (vedi programma completo sotto indicato e in allegato con orari e giorni).

28 Giugno

Un vecchio amore

Esito di Laboratorio – SfollataMente

5 Luglio

Sempre Domenica

Controcanto collettivo

Spettacolo vincitore In-box dal vivo 2017

12 Luglio

L5-S1 Una storia naturale

Regia di Chiara Petruzzelli con Alessia Vicardi

Musiche dal vivo di Flavio Aster Bissolati

19 Luglio

In fondo agli occhi

Berardi/Casolari, Compagnia Premio UBU 2019

Regia Cesar Brie

26 Luglio

La stanza dei giochi

Durante la giornata si terrà un laboratorio genitori/figli

Produzione Gli Scarti. Premio Scenario Infanzia 2014

6 Settembre

O.Z. Storia di un’emigrazione

Eco di Fondo

Serata in collaborazione con Amnesty International

8 Settembre

Senza Filtro

Esito di laboratorio

Anime parallele/Onlus Humanitas

13 Settembre

Una classica storia d’amore eterosessuale

Domesticalchimia

ORARI:

19:00-21:30 Eventi avanspettacolo con aperitivo/apericena;

21:30-23:00 Spettacolo teatrale;

23:00-24:00 Post spettacolo – Drink and Tallk;

(n.b.: gli spettacoli si svolgeranno anche in caso di pioggia).

28 Giugno e 8 Settembre: Ingresso a offerta libera.

5 Luglio: Ingresso libero.

12/19/26 Luglio e 6/13 Settembre: Ingresso 10 euro.

Locandina "Le notti di Cabiria"

Locandina “Le notti di Cabiria”

Torino – Proroga apertura mostra MANO(d)OPERA

Premiazione e inaugurazione della mostra del Bando Mano(d)opera

Martedì 4 giugno, ore 11

Palazzo Barolo – via Corte d’Appello 20 C, Torino

Il Bando MANO(d)OPERA è stato istituito per ricordare la figura di Francesco Fratta, componente della Direzione Nazionale dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti (UICI) con specifico incarico all’accessibilità alla cultura. Ha coinvolto studenti di Accademie di Belle Arti e Licei Artistici, Centri Diurni e Cooperative Sociali, per la selezione di opere d’arte plastiche sul tema delle MANI come mezzo di conoscenza del mondo.

È stato istituito dalla Sezione Provinciale di Torino dell’UICI e promosso dal gruppo di ricerca Making Sense: Città di Torino, Associazione Forme in bilico, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Tactile Vision onlus, TAL-Turin Accessibility Lab del Politecnico di Torino, PAV Parco Arte Vivente-Centro sperimentale arte contemporanea.

Mano(d)Opera si conclude con una selezione di alcune tra le opere presentate. La mano fa, esprime e racconta secondo una quantità pressoché infinita di azioni, forme espressive e modalità di linguaggio: le mani accarezzano, afferrano, toccano, impugnano, presentano, esplorano, stringono, salutano, pregano, scrivono e, talvolta, leggono.

Il Bando è stato istituito con l’intento di richiamare l’importanza che ha l’arte per le persone con disabilità visiva e rafforzare le considerazioni positive sulla percezione tattile e sul grado di efficacia del tatto nella fruizione artistica. Ma il tatto da solo non è sufficiente per comprendere una forma artistica. Come scriveva Francesco: “della parola, forse (ma non ne sono del tutto convinto, e comunque non in tutti i casi), chi vede può fare a meno quando guarda una “pura immagine”; chi “guarda” con le mani quella stessa immagine sicuramente no. No… e perché? Perché innanzi tutto il toccare non equivale propriamente ad un vedere, sia pure deprivato di luci e colori. I singoli elementi formali vanno ricostruiti attraverso esplorazioni parziali, successive e ripetute per giunta con una certa lentezza, e collegati fra loro grazie ad un lavoro di progressiva memorizzazione. Non potendo fare affidamento su colori, ombre, dettagli piccoli e piccolissimi, l’esplorazione tattile richiede necessariamente di essere accompagnata dalla parola, la quale dirà che cosa rappresenta esattamente quel segno o quella forma percepita, ci indicherà il piano nel quale collocare ciò che stiamo toccando”. Dunque, affinché l’osservatore cieco possa formarsi un’immagine sufficientemente ricca di un’opera puramente visiva, segno tattile e parola gli sono ugualmente necessari nella loro complementarietà. Per questo motivo ai partecipanti al bando è stato richiesto di accompagnare l’opera con un testo che la descriva e racconti il suo significato espressivo.

La mostra sarà visitabile fino a domenica 16 giugno.

Orari: dal martedì al venerdì 10.00 – 12.30 e 15.00 – 17.30;

sabato e domenica 15.00 – 18.30.

Le opere selezionate sono state pensate per un’esplorazione multisensoriale.

Il visitatore può fruire delle opere con le mani, bendato, guidato dal testo dell’autore.

Agrigento – Fase provinciale del Torneo di scopone scientifico, di Giuseppe Vitello

Organizzata dal Gruppo Sportivo uici Esseneto, si è svolta sabato 8 giugno 2019, presso i locali della Sezione Territoriale di Agrigento, la fase provinciale del 17° Torneo Nazionale di scopone scientifico.

Le 8 coppie partecipanti, si sono contese fino all’ultima carta, la possibilità di partecipare alla fase regionale del torneo.

Si riconferma prima classificata la coppia Rizzeri – Licata che l’anno scorso è arrivata seconda alla fase regionale, e che quest’anno promette di far di meglio, si è aggiudicata il secondo posto la coppia Seminerio – La Barbera.

Il Presidente del Gruppo Sportivo Esseneto, Pietro Ligammari ringrazia il Vice Andrea Donzella  e tutti quanti si sono prodigati per la buona riuscita dell’evento nonché lo sponsor Alaimo Sport per aver donato le coppe assegnate ai vincitori.

Torino – Notiziario audio 011NEWS, n. 22-2019

Al seguente link potete ascoltare la nuova edizione del notiziario audio 011NEWS, n. 22/2019 di venerdì 7/6/2019.

https://www.uictorino.it/wp-content/uploads/2019/06/011NEWS-2019-22.mp3

In primo piano:

  • Franco Lepore lascia la guida UICI Torino perché chiamato a un nuovo incarico incompatibile con la presidenza. Dopo quattro anni di intenso lavoro, il saluto e il ringraziamento di tutta l’associazione;
  • Doppio appuntamento per scoprire Leonardo da Vinci: una conferenza di approfondimento sull’uomo e la sua opera, poi la visita alla mostra dedicata al genio toscano;
  • Domenica 30 giugno una giornata insieme per festeggiare l’arrivo dell’estate. Visita alla Reggia di Venaria e pranzo in agriturismo.

Buon ascolto!

A Palazzo Barolo la mostra sensoriale che invita i visitatori a bendarsi e “toccare”

Fino a domenica 9 giugno sono esposte le opere selezionate all’interno del bando “MANO(d)OPERA”, che ha coinvolto studenti dell’Accademia di Belle Arti, licei artistici, centri diurni e cooperative sociali.

TORINO. Opere da esplorare con il tatto, prima ancora che con la vista, sollecitando il piacere di un senso impiegato quotidianamente, ma spesso senza la giusta consapevolezza. Sono le creazioni selezionate all’interno del bando “MANO(d)OPERA” – istituito per ricordare la figura di Francesco Fratta, componente della Direzione Nazionale dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti – in mostra a Palazzo Barolo (via Corte d’Appello 20/c) fino a domenica 9 giugno.

L’iniziativa ha coinvolto studenti delle Accademie di Belle Arti e licei artistici, centri diurni e cooperative sociali, che hanno prodotto opere d’arte plastiche sul tema delle mani come mezzo di conoscenza del mondo. Istituito dalla Sezione Provinciale di Torino dell’UICI, il bando è stato promosso dal gruppo di ricerca Making Sense (con Città di Torino, Associazione Forme in bilico, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Tactile Vision onlus, TAL-Turin Accessibility Lab del Politecnico di Torino, PAV Parco Arte Vivente).

Lo scopo è quello di sottolineare l’importanza che ha l’arte per le persone con disabilità visiva, rafforzando il valore della percezione tattile e la sua efficacia nella fruizione artistica.
Riprendendo le parole dello stesso Fratta, che deteneva particolari incarichi sull’accessibilità culturale: “della parola, forse, chi vede può fare a meno quando guarda una pura immagine; chi “guarda” con le mani quella stessa immagine sicuramente no. Perché innanzi tutto il toccare non equivale propriamente ad un vedere, sia pure deprivato di luci e colori. I singoli elementi formali vanno ricostruiti attraverso esplorazioni parziali, successive e ripetute per giunta con una certa lentezza, e collegati fra loro grazie a un lavoro di progressiva memorizzazione. Non potendo fare affidamento su colori, ombre, dettagli piccoli e piccolissimi, l’esplorazione tattile richiede necessariamente di essere accompagnata dalla parola, la quale dirà che cosa rappresenta esattamente quel segno o quella forma percepita, ci indicherà il piano nel quale collocare ciò che stiamo toccando”.

Dunque, per far sì che l’osservatore cieco possa formarsi un’immagine sufficientemente ricca di un’opera visiva, segno tattile e parola gli sono ugualmente necessari nella loro complementarietà. Per questo motivo ai partecipanti al bando è stato richiesto di accompagnare l’opera con un testo che la descrivesse e raccontasse il suo significato espressivo.

Il primo premio è andato alla diciannovenne Alessia Martino, del liceo artistico “Ciardo-Pellegrino” di Lecce. “Il lato oscuro della luna” – questo il titolo della scultura – è stata realizzata in terracotta, con un base in legno. Rappresenta una luna sostenuta da una mano: la superficie del satellite è, da un lato, irregolare, con i tipici crateri circolari, dall’altro più liscia, e mostra i tratti tipici di un volto femminile. Le dita della mano affondano nella sfera, deformandola. Un’opera che si fa così metafora di un grande tema sociale e di stringente attualità, la violenza sulle donne e su tutti i deboli in generale.

Tra gli artisti fuori concorso, anche la torinese Raffaella Saponara, che da diversi anni realizza libri sensoriali, non cartacei, dedicati soprattutto ai bambini con disturbi dello spettro autistico. In ogni pagina della sua opera, “Il mio libro”, il bambino, con la supervisione di un adulto, è invitato a toccare, scoprire ed esplorare il quotidiano, come le parti del corpo o la giusta tecnica per allacciare una scarpa.

Tutte le opere selezionate, di fatto, sono state pensate per un’esplorazione multisensoriale. Il visitatore può fruirne con le mani, bendato, guidato dal testo dell’autore.
La mostra sarà visitabile nei seguenti orari: dal martedì al venerdì 10.00 – 12.30 e 15.00 – 17.30; sabato e domenica 15.00 – 18.30.

Fonte: “Torino Oggi” del 05.06.2019