Matera – Terza giornata sulle tecnologie Assistive

Dopo le due giornate in cui si è discusso su integrazione scolastica, aspetti legati alla psicologia e Pedagogia delle diverse modalità del funzionamento della persona non vedente, la tecnologia applicata all’autonomia individuale attraverso il sistema LETIsmart, nella mattinata del 28 ottobre, dalle ore 09.30 alle ore 12.30, il Relatore dr. ing. Giuseppe ROSSINI, Esperto nelle tecnologie Assistive Ciechi e Pluridisabili ci parlerà di “Ausili per disabili visivi: tra autonomia ed integrazione”, racchiuderà le conoscenze tiflologiche che assicurano oggi i non vedenti e ipovedenti nel loro orientamento formativo, professionale e di vita.

Piattaforma Google Meet ai seguenti codici: ID riunione: meet.google.com/tjz-wfcf-qff

Numeri di telefono

(‪IT)‪+39 02 3046 1956

PIN: ‪415 631 349#

Catanzaro – La sezione UICI perde il suo guerriero nel giorno del suo Centenario, di Luciana Loprete

Dieci, cento o mille parole non basterebbero per descrivere lo stato d’animo che mi assale in questo momento. Te ne sei andato in una fredda notte d’autunno, giorno in cui colei che ci ha fatto conoscere, la nostra Unione ha compiuto il suo centesimo anno d’età.
Eri allora un ragazzo di 25 anni, un ragazzo che all’improvviso era stato catapultato in una condizione profondamente lontana da quello che sino ad allora era stato il tuo percorso di vita. Condizione però che non ti ha limitato, anzi al contrario ti sei subito speso affiancandomi nelle iniziative di prevenzione della cecità, di recupero di soggetti in stato di abbandono e soprattutto nella rivendicazione dei diritti spesso violati.
Oggi non ho perso un socio, un consigliere o un amico, oggi ho perso Domenico e non ci sono parole che possano bastare per racchiudere quello che eri e quello che hai rappresentato per tutti noi.

Non è mai facile dire addio ad una persona ma lo è ancor di più quando a legarti sono sentimenti profondi di affetto ed amicizia. Hai lasciato un segno ed ora un vuoto incolmabile, nessuno avrà mai la forza e la voglia di dimenticarti. Sei stato un guerriero fino alla fine, lo stesso guerriero che mi ha sempre affiancato nelle innumerevoli battaglie che l’amore per il prossimo ci spingevano ad affrontare.

Non dimenticherò mai le nostre chiamate, gli scambi di opinioni, ma soprattutto non dimenticherò mai il tuo incoraggiamento ed il tuo spingermi a proseguire sul percorso che insieme avevamo tracciato. Non ti dimenticherò mai e veglierò sui gioielli che hai lasciato qui in terra. Ciao fratellino mio.

Luciana Loprete insieme a Domenico Garieri

Genova – Segreteria telefonica del 26 ottobre 2020

Come precedentemente comunicato sulla lista di discussione uicgenova-news ed a ogni socio tramite posta elettronica, le celebrazioni a Genova del Centenario dell’Unione previste per sabato 24 e domenica 25 ottobre sono state annullate a seguito dell’aggravamento della situazione di diffusione del virus Covid-19 e delle conseguenti disposizioni d’urgenza del Governo e della Regione Liguria volte ad arginare il fenomeno pandemico.

Confermata la cerimonia di emissione ed annullo del francobollo commemorativo emesso da Poste Italiane e Ministero dello Sviluppo Economico, organizzata per lunedì 26 ottobre, a un secolo esatto dalla fondazione dell’Unione avvenuta appunto a Genova il 26 ottobre 1920, nel Salone del Palazzo delle Poste, alle ore 10:30 alla presenza del Presidente ed del Vice Presidente  Regionale UICI Arturo Vivaldi e Stefano Mantero e  del Presidente della Sezione territoriale Franco Pugliese ed in collegamento streaming audio e video da Roma della Presidenza Nazionale.

La registrazione dell’evento, in diretta su SlashRadio e piattaforma Zoom, è disponibile sulla pagina Facebook ed il canale Youtube della Presidenza Nazionale dell’Unione.

Mercoledì 28 ottobre su Slash Radio alle ore 16:30 la rubrica mensile “Chiedi al Presidente”.

Agli invalidi civili totali, ciechi assoluti e sordi maggiorenni con reddito non superiore a 8.469,63 euro è riconosciuta d’ufficio una maggiorazione economica della pensione tale da garantire un reddito complessivo pari, per il 2020, a 651,51 euro per tredici mensilità.

Ai titolari maggiorenni di pensione di inabilità ai sensi della Legge n. 222/1984, pensione calcolata sulla base dei contributi versati, è riconosciuta una maggiorazione economica tale da garantire un reddito mensile proprio pari a 516,46 euro al mese a condizione che non si superi il limite di reddito personale di 6.713,98 euro; la maggiorazione sulla pensione di inabilità può essere riconosciuta presentando apposita domanda.

In occasione del Centenario dell’Unione verrà fatto omaggio del cubo “mangia e vinci” a tutti i soci che parteciperanno alle iniziative associative della Sezione, ai nuovi iscritti all’associazione nonché ai primi soci che rinnoveranno l’iscrizione per l’anno 2021.

Il servizio di incontro e dialogo a distanza con i soci ha luogo tutti i giovedì dalle ore 17:00 alle ore 18:00 ed è gestito di volta in volta da un diverso componente del Consiglio Sezionale; prossimo appuntamento giovedì 29 ottobre con la presenza anche della nostra socia Franca Belluco che illustrerà le modalità di acquisizione dello SPID Sistema Pubblico di Identità Digitale.

L’incontro si svolge con la modalità dell’audioconferenza in sala virtuale telefonica gratuita Globafy alla quale i soci possono accedere nell’orario dedicato componendo il numero 02 87 36 87 17 e digitando, a seguito della richiesta in lingua inglese dell’inserimento del codice, il numero 10102020.

Si informa che è possibile destinare il 5 per mille delle imposte sul vostro reddito a questa Sezione dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti: basta indicare il nostro codice fiscale n. 00 46 59 30 105 nell’apposito quadro della denuncia dei redditi o della certificazione unica.

Ricordiamo che i soci potranno accedere ai servizi di consulenza ed assistenza dell’ufficio della Sezione Territoriale UICI di Genova, nel rispetto delle disposizioni governative per contrastare il contagio da corona virus, solo ed esclusivamente previo appuntamento telefonico al numero dell’ufficio 010 25 100 49 e con l’adeguata protezione della mascherina.

È indetta la ventiquattresima edizione del concorso “Beretta Pistoresi” riservata ai soci dell’Unione che si siano diplomati o laureati tra il 1° gennaio ed il 31 dicembre 2019 e che al 31 dicembre 2019 non abbiano compiuto i quaranta anni d’età. Il termine ultimo per la presentazione delle domande di partecipazione è fissato al 31 ottobre 2020.

Per ulteriori informazioni consultare il Comunicato n. 116 della Presidenza Nazionale.

L’attività del gruppo di auto mutuo aiuto si svolge con incontri in camera virtuale ai quali si può accedere mediante il semplice utilizzo del proprio telefono sia fisso che mobile; per maggiori informazioni contattare la coordinatrice Beatrice Daziale al numero 340 069 34 55.

Presso la Sezione sono disponibili le medaglie commemorative del Centenario dell’Unione in argento del costo di 40 euro cadauna; gli interessati possono prenotare, anche telefonicamente, la medaglia o venirla a ritirare direttamente in sede previo appuntamento.

Si informa che sono attivi, seppur parzialmente per la limitata disponibilità dei volontari, i servizi di accompagnamento prestati dai volontari coordinati da Ornella Tarantino e Luciano Frasca; i servizi possono essere richiesti dal lunedì al venerdì, con almeno due giorni di preavviso, a Ornella Tarantino al numero telefonico 338 16 95 099 dalle ore 11 alle ore 13 e a Luciano Frasca al numero telefonico 389 071 05 27 dalle ore 14 alle ore 16: si raccomanda di rispettare gli orari indicati.

Il Consiglio della Sezione Territoriale UICI di Genova comunica che due psicologhe hanno dato la loro disponibilità per un supporto telefonico gratuito, nel tempo dell’emergenza Covid 19, a tutte le persone che vivessero uno stato di disagio e di sofferenza da quarantena.

Di seguito i recapiti delle psicologhe in questione con i giorni e le fasce orarie della loro disponibilità:

– Dottoressa Paola Balocco cell. 333 48 37 857; email paolabalocco@yahoo.it che è anche recapito Skype; disponibile il venerdì dalle ore 14 alle ore 18.

– Dottoressa Alva Voltolini, disponibile al martedì dalle ore 14 alle ore 18, cell. 335 13 95 147.

N.B. La Dottoressa Paola Balocco ha dato la disponibilità anche dopo la fine dell’emergenza corona virus.

In questo momento di grande difficoltà a causa dell’emergenza Covid 19, la sezione di Genova mette a disposizione un ulteriore servizio gratuito di sostegno psicologico ed emotivo grazie alla disponibilità della socia Cinzia Mongini. Sarà possibile effettuare colloqui di sostegno (counselling), tramite telefono, audio o video chiamate WhatsApp oppure tramite skype. Per informazioni contattare la socia Cinzia Mongini al numero di cellulare 349 53 61 505

Prossimo appuntamento con l’aggiornamento della segreteria a lunedì 2 novembre 2020.

Cagliari – Notiziario n. 54 del 26 ottobre 2020

Comunichiamo a tutti i soci e le socie interessati che sulla Gazzetta Ufficiale n. 81 del 16/10/2020 è stato pubblicato un’avviso  relativo all’assunzione di n. 2 unità di personale privo della vista abilitato alle mansioni di centralinista telefonico, riservato ai disabili di cui alla Legge n. 113/1985.

Sede di lavoro: Ministero della Giustizia – Corte di appello di Cagliari

Modalità di avviamento: Avviamento con chiamata numerica riservata agli iscritti tenuti dai competenti Ufficio di collocamento mirato. 

I soggetti interessati a partecipare all’avviamento non dovranno inoltrare domanda di partecipazione al Ministero della Giustizia ma rivolgersi al Servizio Collocamento obbligatorio di competenza chiedendo, nel dettaglio, i termini dell’avviso di selezione. 

L’avviso è consultabile alla pagina www.giustizia.it

Scadenza: 30 giorni, dalla data di pubblicazioneInformazioni utili: presso il servizio di collocamento obbligatorio di Cagliari.

Cagliari – Notiziario n. 53 del 26 ottobre 2020

Carissimi soci e socie,

facendo seguito al nuovo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 24 ottobre scorso e  in conformità con le misure restrittive in esso contenute, finalizzate a contrastare e contenere  sull’intero territorio nazionale la  diffusione  del Coronavirus, sono sospese e/o contenute le attività che implicano assembramento di persone all’interno della sede sezionale di Cagliari. I nostri uffici svolgeranno regolarmente le proprie attività nei consueti orari di apertura al pubblico. Tuttavia, nell’intento di arginare il più possibile i potenziali  rischi di contagio a  tutela della salute pubblica, invitiamo tutti gli utenti a  mettesi in contatto con i nostri uffici telefonicamente o per e-mail, limitandosi a  recarsi presso la nostra sede sono se necessario e previo appuntamento.

Torino – Da cent’anni a fianco di chi non vede

Oggi, lunedì 26 ottobre, l’UICI (Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti) compie cent’anni.

Era infatti il 26 ottobre 1920 quando Aurelio Nicolodi, un reduce di guerra che aveva perso la vista in un’azione militare durante il primo conflitto mondiale, fondò l’associazione. Fu un’intuizione grande. Nicolodi capì che solo un impegno comune avrebbe potuto difendere e promuovere i diritti delle persone con disabilità visiva. Il fondatore dedicò l’intera vita a lottare perché al pietismo e all’assistenzialismo, allora dominanti, si sostituisse la cultura dell’inclusione, fondata su istruzione e lavoro. Tuttora, con i dovuti aggiornamenti, questi sono i cardini dell’associazione.

In tempi così difficili, parlare di festeggiamenti sarebbe fuori luogo. I gravi problemi legati alla pandemia hanno costretto a sospendere gli eventi pubblici che erano stati organizzati. Tuttavia, la sezione di Torino, così come la sede centrale di Roma e le altre sezioni UICI sparse sul territorio nazionale, desidera che la ricorrenza non passi inosservata. “In questi cent’anni moltissimo è stato fatto – riflette il presidente UICI Torino, Giovanni Laiolo – Penso, ad esempio, alla possibilità, per migliaia di persone cieche, di studiare e di intraprendere una professione lavorativa. Penso a strumenti, come le pensioni e le indennità di accompagnamento, che hanno garantito indipendenza e libertà nel progettare il proprio futuro. Penso alle conquiste sul piano dell’autonomia personale, della tecnologia e della cultura”.

“Moltissimo resta da fare – aggiunge Laiolo – perché la battaglia sul fronte dell’inclusione non è affatto vinta e il presente ci offre nuove sfide da affrontare. Alcune professioni ‘storiche’ (come quella del centralinista telefonico) sono al tramonto. Bisogna pensare a nuove occupazioni, in linea con i tempi. Non solo. Le nostre città sono divenuti sistemi incredibilmente complessi. Tra ostacoli di ogni genere e nuovi mezzi di trasporto, muoversi in autonomia, per chi non vede, diventa sempre più difficile. A tutto questo si è aggiunto il dramma della pandemia. Ci sono ovviamente i problemi economici, ma ci sono anche tanti inconvenienti pratici: è complicato rispettare il distanziamento ed evitare di toccare gli oggetti per chi usa il tatto come strumento di esplorazione dello spazio. Per tutte queste ragioni, oggi più che mai la nostra associazione deve tener vivo il suo impegno”.

“Nel giorno del centenario – conclude il presidente UICI Torino – desideriamo essere vicini, con affetto speciale, ai nostri soci e amici, ma anche a tutte le persone che ci sostengono. Ci auguriamo che ciascuno riesca a sentirsi prezioso e speciale, ascoltato nelle proprie esigenze e valorizzato nelle proprie risorse. Tutti possiamo dare il nostro contributo a questa grande famiglia che è l’Unione Ciechi e Ipovedenti”.

Guarda il video della campagna nazionale

Leggi la notizia sul sito UICI Torino

Guarda il messaggio video del presidente UICI Torino Giovanni Laiolo

Torino – Notiziario audio 011NEWS n. 38-2020

Al seguente link potete ascoltare la nuova edizione del notiziario audio 011NEWS, n. 38/2020 di venerdì 23/10/2020:

https://www.uictorino.it/wp-content/uploads/2020/10/011NEWS-2020-38.mp3?utm_source=mailpoet&utm_medium=email&utm_campaign=011news-n-382020-di-venerdi-23102020_129

In primo piano:

– L’Unione Ciechi compie 100 anni. Il 26 ottobre giornata di celebrazioni. La pandemia blocca gli eventi pubblici ma non spegne l’entusiasmo e la voglia di proseguire nella strada dell’inclusione.

– Il presidente nazionale UICI Mario Barbuto ricevuto al Quirinale dal Capo dello Stato. A Sergio Mattarella il premio Braille 2020 per la vicinanza alle persone con disabilità visiva.

– La nostra sezione incontra i giovani. Giovedì 29 ottobre un appuntamento per conoscersi e progettare le linee d’intervento del prossimo quinquennio.

Buon ascolto!

Catanzaro – Cento anni di noi… auguri alla nostra Unione

Il team del direttivo della sezione territoriale di Catanzaro, in occasione del centesimo anniversario dell’Associazione Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, sente il dovere di complimentarsi per il servizio reso all’utenza in questi cento anni abbracciando diverse tematiche sempre con serietà.

Con l’auspicio che l’impegno profuso dal presidente nazionale e dai dirigenti associativi ad ogni livello regionale e territoriale a servizio di tutti i soci, possa continuare nel tempo con la stessa tenacia e lungimiranza ad occuparsi di tutti i cittadini specie i più fragili con uno sguardo attento ai giovani, alla loro formazione e alle loro necessità.

Traguardi questi sempre da perseguire per far si che l’associazione continui ad essere un bene comune da coltivare e proteggere a sostegno di tutti. Catanzaro, già protagonista delle Celebrazioni del tour itinerante nel mese di Febbraio, prima che il Lockdown bloccasse ogni tipo di evento, ha inteso vivere a pieno questi 100 anni di storia, tenacia, passione e solidarietà.

L’evento del centenario è stato innanzitutto un’occasione per condividere i valori di dignità, inclusione e uguaglianza alla base dell’impegno dell’UICI che nell’arco di un secolo ha promosso il processo di emancipazione delle persone con disabilità visiva, grazie alle sue azioni di interventi nazionali e territoriali in termini di strumenti, servizi, progetti e buone pratiche nel campo dell’istruzione del lavoro, della mobilità e dell’indipendenza, con una particolare attenzione ai progressi delle nuove tecnologie e soprattutto alla pluridisabilità.

D’altronde l’obiettivo delle tappe celebrative era proprio quello di avviare una riflessione su quanto ancora resta da fare per creare una società senza barriere con una reale integrazione tra non vedenti e cittadini.

Come da calendario, la seconda tappa con la partecipazione di tutte le sedi territoriali dell’UICI si è tenuta nella città di Catanzaro nei giorni 24 e 25 febbraio presso uno degli edifici storici ottocenteschi della città, il “Complesso Monumentale del San Giovanni” con un programma che ha previsto nel pomeriggio del 24 dalle ore 18:00 un importante Workshop organizzato dalla sezione catanzarese con lo scopo di restituire alla città tutto ciò che è stato realizzato in questi anni ed alla presenza di varie istituzioni, associazioni, privati cittadini, tutti coloro che in questi anni hanno collaborato con la sezione, workshop concluso con un concerto dal titolo “100 Anni di Noi” a cura del coro “Voci di Luce” della Sezione UICI di Catanzaro.

I festeggiamenti sono poi proseguiti giorno 25 dalle ore 9:00 fino alle 17:00 con una giornata che ha ruotato attorno a 6 aree tematiche: cultura, sport, tempo libero, inclusione lavorativa, arte e musica, prevenzione e ricerca e con il coinvolgimento di cittadini e istituzioni in un viaggio affascinante che per la prima volta ha raccontato un’Italia inedita di storia, coraggio, talenti e solidarietà.

Da decenni oramai la sezione del capoluogo calabrese lavora con costanza e determinazione a fianco delle istituzioni per garantire un continuo supporto in termini pratici a tutti i ciechi, gli ipovedenti ed i pluriminorati del territorio. Un impegno certamente costante e duraturo nel tempo, con uno sguardo rivolto alla lungimiranza dei nostri padri fondatori ma proiettato verso la costruzione di un futuro certo soprattutto per i più giovani che nonostante il particolare periodo di incertezza deve essere però fulcro per la creazione di sempre maggiori servizi.

DI SEGUITO LA POESIA DEDICATA PER L’OCCASIONE DA DON TOMMASO MAZZEI

Grazie a voi tutti, non vedenti ed ipovedenti, grazie a te Luciana, grazie ai tuoi saggi e illuminati collaboratori.

CENTO ANNI DI LUCE 

LUCI GRANDI, 

LUCI SPLENDIDE, 

IRRADIANO I VOSTRI VOLTI GIA’ BELLI, per la vita, per la storia, per i passi che accompagnano: che sanno salire e scendere, che si diriggono verso strade e mete illuminate dall’amore che si prende cura, con tutta la tenerezza  di Dio, la delicatezza di una Madre, la dolcezza di un fiore… nella vostra vita e nei vostri desideri limpidi, dove è sempre primavera.

LUCI GRANDI, LUCI INNAMORATE DI VOLTI SENZA ETA’, di gioie moltiplicate e condivise ad ogni ora del giorno.

LUCI,MANI CHE PRENDONO PER MANO, carezze che accarezzano tutte le solitudini, con l’amore più grande che si riflette sui vostri sogni.

LA VOSTRA FESTA LUNGA 100 ANNI, lungo una storia appassionata, attira il nostro grazie, i nostri baci, i nostri applausi che ci invitano a guardare lontano, a guardare insieme, a guardare tutti i volti, ad asciugare lacrime anche invisibili…soprattutto a guardare insieme verso il futuro, dipingendo amore ovunque si va.

AUGURI ,GRAZIE PER LA VOSTRA PRESENZA E LA VOSTRA TESTIMONIANZA: luce grande, luce vera, luce per tutti noi.

Con stima e riconoscenza

Don TOMMASO MAZZEI

Napoli – 26 ottobre 1920 – 26 ottobre 2020: Centenario dell’UICI

Era il 26 ottobre del 1920, quando a Genova nasceva per l’intuizione di un certo Aurelio Nicolodi, l’Unione Italiana Ciechi: un sodalizio che avrebbe riunito sotto un’unica bandiera tutti i non vedenti italiani per la conquista del diritto all’istruzione, al lavoro, alla assistenza; insomma alla piena emancipazione e alla integrazione nella società. Non più soggetti sfortunati e meritevoli della sola carità, ma cittadini con gli stessi diritti e i medesimi doveri di tutti. Dunque un compleanno importante, il centenario di una delle più grandi ed importanti associazioni di persone con disabilità. Un compleanno che meriterebbe di essere celebrato in ben altra maniera, ma che per le vicende che noi tutti conosciamo, rischia di passare nell’assoluta indifferenza. La Sezione di Napoli, però, vuole con forza onorare questa ricorrenza edesprimere la gratitudine all’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti e a tutti coloro che con sacrificio, abnegazione e spirito di solidarietà hanno fatto la storia di questa grande Associazione che ha consentito l’emancipazione  dei ciechi italiani. Aurelio Nicolodi, Paolo Bentivoglio, Giuseppe Fucà, Roberto Chervin, Tommaso Daniele e Mario Barbuto, sono stati i Presidenti che si sono avvicendati in questi cento anni e che hanno guidato questo sodalizio. Soltanto dopo pochissimi anni dalla sua fondazione, l’Unione ottenne la prima vittoria a favore dei bambini ciechi: il loro ingresso nella scuola pubblica se pur in classi separate. Da quella prima vittoria ad oggi, si sono susseguite innumerevoli azioni che hanno portato al riconoscimento di tutti quei principali diritti che hanno garantito il degno inserimento dei Ciechi e degli Ipovedenti nella società: lavoro ed istruzione hanno smesso di essere una chimera, bensì, traguardi possibili. Grazie alla promulgazione di specifiche leggi, l’Unione Italiana Ciechi  non solo ha riscattato i minorati della vista da una disumana situazione di degrado in cui essi erano costretti a vivere, ma, ha altresì dimostrato uno spiccato talento nella gestione di svariate e difficili problematiche, nonché, la particolare abilità dei Presidenti e dei tanti dirigenti nazionali e locali che si sono susseguiti, ad intrattenere sani e proficui rapporti con le Istituzioni e la politica. Oggi, e possiamo sostenerlo senza alcuna riserva, essa stessa si è elevata ad Istituzione, vantando cento anni di storia fatti di impegno e lavoro, di lotta per i principi di inclusione ed istruzione dei disabili. La storia dell’Unione Italiana ciechi a molte persone non dirà niente di che, eppure questa associazione tra le mille contraddizioni, le luci e le ombre che sempre caratterizzano il cammino degli uomini ha contribuito a cambiare la vita di centinaia di migliaia di persone non vedenti, che senza di essa non avrebbero avuto né voce né  un posto nella società. La più grande intuizione dei padri fondatori è stata quella di comprendere che la solitudine e l’isolamento non portano mai a niente di buono, ma solo la condivisione reale di problemi e bisogni può dare motore al cambiamento. Ci sono state delle persone che hanno avuto l’audacia e la forza di credere in un sogno; quello di abbattere il muro del pregiudizio e dell’esclusione.

A dimostrazione dell’importanza che l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti   ha avuto, ha ed avrà per i disabili visivi, è significativo riportare qui di seguito alcune riflessioni dei dirigenti della Sezione di Napoli:

Silvana Piscopo:  “voglio esprimere il mio sentimento di gratitudine per aver imparato, con l’incontro tra persone, il racconto di storie personali di vite difficili affrontate con determinazione, a gestire la mia cecità con equilibrio e consapevolezza dei miei limiti, ma anche con la fierezza di possedere capacità di farmi apprezzare umanamente, professionalmente e moralmente. Posso dire che l’esperienza di lavoro territoriale a napoli, ha fatto crescere in me un maggior rispetto per le difficoltà delle persone meno fortunate verso le quali, in passato, non provavo interesse e che, oggi, costituiscono, invece, la priorità del mio pensiero e della volontà di ascolto”.

Matteo Cefariello: “Per me, l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti è davvero fondamentale, in quanto è la prima accompagnatrice e la miglior guida per un non vedente. Quella che c’è, prima di chiunque altra,  quando le strade si trasformano in salita, quella che ti aiuta nel cammino tanto difficile quanto bello della vita e che, con un piccolo aiuto, riesce a farti avere l’autonomia e la libertà che spettano ad ogni essere umano in qualsiasi campo, come quello dell’istruzione o quello del lavoro. Inoltre, io penso che essa sia un dono perché, nonostante le evoluzioni, tecnologiche e non, che diventano sempre più frequenti nel nostro mondo, non ci ha mai fatto sentire estranei o arretrati rispetto al resto della società. E non solo questo. Diventa la tua seconda casa, la famiglia che ti scegli e che porterai nel tuo cuore per sempre. Io la ritengo ormai parte di me e della mia vita, una delle cose più belle che mi potessero capitare. Molte cose verranno e andranno, ma non questa associazione: lei ci sarà in ogni caso e  ti accompagnerà in ogni momento di questo lungo viaggio, facendoti capire che avere una diversità rispetto a qualcun altro, non è un limite, anzi. È una ricchezza”.

Sandra Minichini “L’Unione meritava, un anno migliore…un 2020 diverso. Ma non importa, perché il posto che lei occupa nei nostri sentimenti è così ben custodito che mai niente potrà distrarci nel rivolgerle un Grazie per tutta la nostra Vita.

Domenico Vitucci: “Quando sono all’Unione,  pensando a tutti voi, dico sempre che se io sono lì, così autonomo, così attivo, lo devo alla mia famiglia ma anche alla mia famiglia Unione, perché prima di me, sicuramente, qualcuno ha fatto quello che io faccio oggi. Unione per me significa: abilità, autonomia e formazione per chi non vede come me”.

Gilda Sportelli: “A volte mi chiedo come mai oggi ci sia ancora bisogno del sostegno di un’associazione di categoria, dal momento che sono passati cento anni dal giorno della sua fondazione, cento anni che hanno visto la stesura della nostra costituzione, della legge sull’integrazione scolastica del 1977, della legge quadro 104/92 e di una miriade di provvedimenti legislativi che hanno definitivamente sancito princìpi basilari di uguaglianza, di diritto all’inserimento lavorativo… Invece oggi più che mai bisogna stare attenti a non tornare indietro. Il rischio è quello di accontentarsi del supporto pensionistico, delle poche professioni che la società vede adatte ai non vedenti. Insomma il rischio è quello di non sognare più, di non osare più e di non credere nella possibilità di dare un proprio contributo alla società civile, nonostante la propria disabilità visiva. Io sono stata fortunata, forse più di tanti non vedenti perché ho avuto l’esempio di mio padre, che da non vedente ha vissuto fino in fondo non solo la vita associativa, ma anche l’ambizione di essere trattato alla pari nella società”.

Giuseppe Fornaro: “In questo difficile momento è doveroso ringraziare tutti coloro che anche a distanza continuano ad adoperarsi per consentire a non vedenti ed ipovedenti di frequentare lezioni, di svolgere la propria attività lavorativa anche da remoto. A tutti coloro che con la propria attività nella ricerca tecnologica hanno consentito e consentono ai disabili visivi di utilizzare gli strumenti informatici e digitali”.

Il Consiglio della Sezione di Napoli dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti nell’esprimere la più profonda gratitudine a tutti coloro che hanno lavorato per l’Unione e al fianco di essa, continuerà ad operare nella consapevolezza che c’è ancora molto da fare: ci sono bambini, anziani, famiglie, ragazzi con gravi minorazioni aggiuntive che aspettano ancora delle risposte; per cui il cammino è ancora lungo…!

L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti con gli enti ad essa collegati, mette a disposizione servizi per tutti i disabili visivi e le loro famiglie per far sì che nessuno resti indietro!

Per leggere tutte le news è possibile consultare il sito internet sezionale www.uicinapoli.it

Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, Sezione Territoriale di Napoli, via S. Giuseppe dei Nudi n. 80, 80135, Napoli – tel. 081/5498834 , fax 081/5497353 , e-mail uicna@uiciechi.it – pec uicnapoli@pcert.postecert.it