Da Bellini a Verdi: note e voci d’incanto al Ridotto del Regio di Parma.
Il tenore Marchi: «Con la musica si arriva a tutti».
«In strada Garibaldi, insieme al sole scendeva la nebbia, e chi passava di fronte alla facciata del Regio poteva sentire dalle finestre alternarsi tenori e soprani. Nel Ridotto del teatro anche quest’anno si è svolto il concerto di Santa Lucia. L’evento, andato in scena nel tardo pomeriggio del 12 Dicembre 2024, è stato organizzato dal Teatro Regio di Parma in collaborazione con l’Uici (Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti, sezione di Parma), nell’ambito del progetto «Regio insieme».
Nella grande sala neoclassica del Ridotto sono state «sfogliate» alcune pagine salienti di grandi compositori, interpretati per l’occasione dalla Corale Giuseppe Verdi di Parma. «Santa Lucia è la protettrice dei ciechi – ha esordito Guido Schianchi, presidente dell’Uici – ma anche degli oculisti e della vista». Lucia, che viene celebrata con grande partecipazione nella nostra città, era infatti una giovane donna di Siracusa, vissuta nel IV secolo dopo Cristo che, durante le persecuzioni cristiane dell’imperatore Diocleziano, si rifiutò di rinunciare alla sua fede e di sposare un pagano potente. Per questo motivo fu sottoposta a terribili torture, tra cui la privazione della vista. «Questa celebrazione – ha continuato Schianchi – si colloca in un contesto sociale solidale, perché si parla di inclusione e condivisione. Con il Regio c’è storicamente una grande collaborazione per far conoscere l’opera lirica alla popolazione non vedente e ipovedente».
«Per noi è un onore avere avuto stima e fiducia da parte dell’Uici e dei suoi componenti – ha affermato Lisabetta Baratella, responsabile progetti speciale della Fondazione Teatro Regio -. Momenti come questo sono l’occasione di instaurare un dialogo di co-progettazione: i nostri amici ciechi, infatti, aiutano anche noi a farci comprendere l’opera con una sensibilità diversa».
Il concerto è stato diretto dal maestro Claudio Cirelli. «Essere qui in questa occasione – ha detto – è per noi uno stimolo in più, perché questo è un pubblico speciale dotato di una sensibilità fuori dal comune, è un regalo reciproco».
Le esecuzioni hanno visto la partecipazione, insieme al coro, del pianoforte del maestro Milo Martani, che ha affermato: «Corale Verdi e Uici sono due associazioni amiche che si incontrano, ormai tra noi c’è una sinergia consolidata». «La collaborazione non finirà qua – ha spiegato Enrica Valla, presidente della Corale Verdi -: abbiamo invitato i membri dell’associazione a un appuntamento alla sede della Corale, dove si parlerà di musica, e sarà un bel momento divulgativo».
Il concerto si è aperto con un brano tratto dai Carmina Burana, la cantata scenica composta da Carl Orff tra il 1935 e il 1936. È seguita poi la più iconica aria della Norma di Bellini, la «Casta Diva», che è stata interpretata magistralmente dal soprano Ilaria Sicignano: «Sono molto contenta di dare il mio contributo a questa iniziativa che dimostra quanto la musica sia in grado di arrivare a chiunque e dovunque», ha spiegato. Il tenore Lorenzo Marchi ha poi interpretato un’aria del Macbeth di Giuseppe Verdi: «Sono orgoglioso di partecipare a questo evento – ha detto -. Con la musica si può davvero arrivare al cuore di tutti». Il programma, scandito di volta in volta da alcuni interventi del direttore Cirelli, ha visto la rappresentazione anche di pagine di Gaetano Donizetti, Gabriel Fauré, Richard Wagner, Gioacchino Rossini e G.F. Handel, a cui ha preso parte anche il basso Dario Miranda.
Gazzetta di Parma
Andrea Grassi
Il valore del progetto
«Questa celebrazione ha spiegato Guido Schianchi, presidente dell’Uici si colloca in un contesto sociale solidale, perché si parla di inclusione e condivisione. Con il Regio c’è storicamente una grande collaborazione per far conoscere l’opera lirica alla popolazione non vedente e ipovedente».