BIELLA, INIZIATIVA DELL’UNIONE CIECHI 30 CORSISTI SI SONO CALATI NEI PANNI DI NON VEDENTI

Autore: Sezione Biella

Grande successo per il corso In…formazione e disabilità a confronto, nato dalla collaborazione di alcune associazioni biellesi all’inizio di gennaio e conclusosi nei giorni scorsi con la consegna degli attestati di partecipazione. Dedicato al vasto universo della disabilità sensoriale, il corso ha visto in prima fila la sezione locale di UICI (Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti) e ha coinvolto insegnanti, psicologi, operatori sanitari e assistenziali.

Due percorsi di 16 e 30 ore, con nozioni di base sulla disabilità, in particolare quella visiva, e con indicazioni sulle modalità d’approccio ai problemi del disabile e sul delicato aspetto dell’integrazione. Fondamentale la fase pratica, durante la quale i corsisti si sono calati nei panni dei non vedenti simulando le attività di tutti giorni.

Il corso si è svolto presso la sede di UICI su impulso del presidente regionale Adriano Gilberti, già presidente provinciale dell’ente, e ha visto in campo anche la consigliera nazionale Gemma Tiboldo e la consigliera provinciale Michela Aruni Biolcati, in qualità di docente.

L’iniziativa, che trattava inoltre il tema dell’autismo, ha visto la collaborazione dei ragazzi della Polisportiva Handicap Biellese, con la presidente Fioretta Clerico Bruttero, impegnata in prima linea nelle vesti di allieva. Importante il contributo del Centro d’Integrazione Sportiva biellese, aderente ad Anpa Onlus (Associazione Nazionale Persone Autistiche).

 

LE TESTIMONIANZE

Un percorso di grande valore professionale, personale e soprattutto umano – dice uno dei corsisti – all’inizio, fresco di laurea, ho passato molto tempo a cercare di capire quale potesse essere il mio ruolo nell’ambito della disabilità... l’università mi aveva formato ma la mentalità era ancora molto chiusa… oggi mi sento più consapevole e preparato, più orientato alle esigenze del prossimo”

“L’esperienza più toccante è stata la creazione dei libri tattili – racconta una giovane corsista – creavamo dei disegni in rilievo e i bambini dovevano capire cosa avevamo rappresentato; il mio ruolo era quello dell’allievo non vedente e ho potuto sperimentare sulla mia pelle la frustrazione… quante cose diamo per scontate, mentre invece dall’altra parte c’è bisogno di tempo per percepire quello che noi stiamo cercando di trasmettere”.

“La parte teorica del corso è stata fondamentale ma l’esperienza pratica mi ha permesso di comprendere aspetti che nella teoria è difficile immaginare – dice un’altra partecipante, un’assistente sociale – durante l’esperienza da non vedente, bendata e guidata dai soci UICI, mi sono resa conto delle varie difficoltà quotidiane… calandomi nei panni del cieco, mi sono dovuta fidare di una persona che non conoscevo e a mia volta le ho infuso fiducia.”.

All’iniziativa hanno preso parte una trentina di corsisti, importante la collaborazione di Claai Biella come ente formatore-certificatore, in particolare dell’ingegner Massimiliano Garzone e di Oliver Vitali.

“Rispetto ad altre iniziative, questo corso ha messo in rilievo l’aspetto pratico coinvolgendo direttamente i partecipanti e rendendoli protagonisti a 360 gradi – commenta il presidente regionale di UICI Adriano Gilberti – la disabilità non è solo teoria, i problemi si affrontano sul campo tutti i giorni e noi abbiamo messo i corsisti nelle condizioni di toccare con mano i nostri problemi e di dare un contributo attivo alla nostra causa al di là dei facili nozionismi”.

 

NAPOLI-LA FESTA DELLA SALUTE CONCLUSO L’EVENTO ORGANIZZATO DALLA SECONDA UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI NAPOLI , di Mario Mirabile

Autore: Mario Mirabile

COMUNICATO CONCLUSIVO

Enorme successo per la Festa della Salute, organizzata e promossa dal Commissario Straordinario della AOU della Seconda Università degli Studi di Napoli SUN  Dr. Maurizio di Mauro, e dal Rettore della SUN, Prof Giuseppe Paolisso, una giornata che ha portato la Cultura della Prevenzione alla ribalta nel centro Storico Napoletano, 2722 le visite e consulenze gratuite in tutte le branche della medicina, effettuate dalle 10 alle 19 in Piazza Miraglia, negli ambulatori del Policlinico, quello vecchio, che in tanti credevano fosse quasi chiuso, e che invece ha mostrato  la faccia più umana di tutti i suoi Primari,  con i loro staff al completo… che molti pensavano fossero distanti ed inavvicinabili e che invece hanno deciso di trascorrere una giornata intera, quella di Sabato 20 Giugno, a disposizione di quanti volessero richiedere informazioni,  visite di screening o consulenze gratuite, per cercare di preservare al meglio la salute dei propri organi.

Ma la Festa della Salute ha avuto anche momenti di spettacolo, Nino d’Angelo, che si trovava nella Piazza quando la Posteggia napoletana aveva attaccato un pezzo proprio del Cantautore…è salito sul palco ed ha intonato quattro, cinque dei suoi successi più famosi, dichiarando al termine della sua esibizione: “Sono un uomo fortunato, Napoli ed i Napoletani mi hanno dato tanto… quando posso ricambiare ne sono felice!”

Ma anche Jazz spettacolo, ed un momento di cultura, in cui si è parlato di Benessere e Felicità. L’Artista Lello Esposito, ha fatto trasportare in Piazza Miraglia all’interno del Recinto del Policlinico, un suo meraviglioso San Gennaro, che accoglieva i visitatori, un forte segno di Napoletanità che non poteva mancare nella festa che si è tenuta al Centro Storico.

A chiudere la giornata, il Concerto dei Fratelli Avitabile con il grande Enzo che si è lasciato convincere da una piazza calorosa a cantare tutti i suoi maggiori successi. Significativa da parte del noto musicista, è stata la pubblicizzazione della lotteria nazionale Louis Braille. In piazza al termine della giornata sono scesi anche i degenti del Policlinico ad affollare il sottopalco, è stato emozionante hanno dichiarato alcuni di loro, arrivati nel cortile, in pigiama ed in qualche caso con la flebo,  poter vivere una giornata così differente dalle solite, durante questo ricovero. Ed è proprio questa l’idea del Dr. Di Mauro, umanizzare le cure: “Nessuno viene in Ospedale per divertirsi, è compito dei medici rendere il soggiorno nei propri reparti il meno traumatico possibile” continua Di Mauro: ” In piazza non abbiamo cercato la malattia, abbiamo cercato invece di dare a quanti sono lontani dalla cultura della Prevenzione, un ‘opportunità di avvicinarsi, in modo inconsueto ai camici bianchi, per conoscere le regole basilari per preservare la salute il più a lungo possibile!”

Centinaia le visite eseguite sul Camper messo a disposizione dall’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, sul quale il reparto di Oculistica dell’AOU SUN ha potuto lavorare incessantemente nell’arco della giornata.  Non è stato neanche possibile contare il numero di test per la glicemia utilizzati, le visite dei Nutrizionisti in vista dell’estate, come quelle dei dermatologi, ” hanno spaccato” come si dice oggi! Tantissime le visite Senologiche. Ma anche innumerevoli consulenze uro-ginecologiche, andrologiche ed endocrinologiche. Tantissimi i test per il buon funzionamento dei polmoni. Il reparto di gastroenterologia presente al completo per tutti i disturbi addominali, i Neurologi, Psichiatri, Pediatri, Ortopedici, che dire dei Cardiologi e gli Otorini, Odontoiatri, ed addirittura i Chirurghi ed i Radiologi.

Napoli- ARTE SENZA BARRIERE A PALAZZO ZEVALLOS,di Giuseppe Biasco

Autore: Giuseppe Biasco

Giovedì 18 Giugno si è tenuta una importante manifestazione a Palazzo Zevallos Di Stigliano in Via Roma a Napoli.  Il prestigioso palazzo napoletano,che fino a qualche anno fa era la sede della banca commerciale,oggi ospita una importante collezione d’arte in cui risalta la meravigliosa tela del Caravaggio che ritrae Sant’Orsola. Nel magnifico salone,attrezzato per ospitare convegni ed eventi,si è svolta la manifestazione: “l’Arte senza barriere”,in cui la direzione del palazzo ha presentato un percorso tattile utile a rendere accessibile gran parte della collezione  ai disabili visivi. Sono intervenuti a portare le loro testimonianze il Professor Alessandro Pepino dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, responsabile del centro Sinapsi, la struttura che rende accessibile l’università e sostiene i percorsi di studio dei disabili; Clementina Gily, professoressa di educazione all’immagine, l’architetto Renata Picone, docente di Restauro Architettonico. I lavori sono stati aperti dall’intervento tenuto dal dottor De Nunzio, direttore del palazzo Zevallos, che ha illustrato la complessità e la semplicità al tempo stesso del percorso tattile attrezzato per rendere fruibile anche ai privi di vista le meravigliose opere conservate nel palazzo. La professoressa Gily è intervenuta per ribadire l’importanza culturale che assume la fruizione per immagini delle opere d’arte mentre la professoressa Picone ha illustrato il complesso lavoro svolto negli scavi di Pompei per rendere accessibile ai disabili quell’ importante monumento. Per l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti  sono intervenuti il dottor Giuseppe Biasco e  la professoressa Silvana Piscopo, che ha portato il saluto del  consiglio della sezione di Napoli,ribadendo quanta importanza dà l’associazione alla possibilità di accedere alla cultura attraverso percorsi tattili e sensoriali. Nel suo intervento Giuseppe Biasco ha ricordato il decennale impegno che l’UICI ha sviluppato per sensibilizzare le istituzioni culturali della città per rendere accessibile i loro patrimoni a tutti i disabili ed a quelli con minorazione della vista in particolare. A giudizio dell’UICI di Napoli l’apertura di un nuovo spazio espositivo a disposizione dei non vedenti è un ulteriore arricchimento delle potenzialità culturali e sociali del nostro territorio. Al dibattito è seguita una visita bendata alle opere esposte,per far godere a tutti le nuove attrezzature tattili della collezione di palazzo Zevallos.

Napoli-L’UNIONE ITALIANA CIECHI TUTELERA’ IL MARTUSCELLI

Autore: Redazionale

Comunicato stampa

Come è noto, l’Istituto Per ciechi Domenico Martuscelli di Napoli sta vivendo una gravissima crisi economico-finanziaria che nei giorni scorsi, a seguito di una ispezione, ha spinto il MIUR ad azzerare il Consiglio di Amministrazione e nominare un commissario straordinario, che possa risanare i bilanci e dare nuova linfa alla struttura. La Sezione di Napoli dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, avendo ben presente l’enorme patrimonio immobiliare di cui dispone il Martuscelli a partire dallo storico edificio con l’annesso parco sito al Vomero, ma soprattutto l’importanza che ha avuto l’Istituto per l’educazione di migliaia di non vedenti ed ipovedenti provenienti da tutta l’Italia meridionale, è pronta ad affiancare il MIUR, la Direzione Scolastica Regionale e il Commissario Straordinario al fine di individuare strategie che possano rilanciare le attività e i servizi che la struttura può offrire ai disabili visivi. L’integrazione  nelle scuole comuni per i non vedenti e gli ipovedenti, afferma il Presidente Sezionale Mario Mirabile, non cancella l’estrema utilità di strutture educative come il Martuscelli che, se adeguatamente riconvertito,  può diventare un centro di eccellenza per il supporto alle scuole ove sono inseriti disabili visivi, un centro per il recupero delle abilità residue dei minorati visivi di tutte le età, un centro diurno di accoglienza e riabilitazione per disabili visivi con minorazioni aggiuntive; un centro per lo svolgimento di attività multisensoriali che possano coinvolgere tutta la cittadinanza. Questi sono soltanto alcuni esempi delle molteplici attività che potranno essere messe in campo con un dialogo proficuo tra tutte le istituzioni. Sicuramente nella gestione dell’Istituto sono stati commessi degli errori, ma – continua Mirabile – adesso è il momento di pensare in tempi brevi alla soluzione dei problemi: al pagamento degli stipendi arretrati ai dipendenti che, pur non essendo pagati, hanno assicurato indispensabili servizi agli utenti, e all’approntamento di un piano che possa consentire di onorare tutti i debiti. L’Unione, come già sta facendo da tempo, vigilerà sul giusto utilizzo del patrimonio e sul rispetto della mission dell’istituto.

IL LAVORO FA PER ME! IL FUTURO INIZIA DAL LAVORO. POLITICHE DI INCLUSIONE LAVORATIVA DELLE PERSONE CON DISABILITÀ, TRA CRITICITÀ DI OGGI E PROSPETTIVE DI DOMANI

Autore: Paolo Colombo

Si è svolto a Napoli l’11 e 12 Giugno u.s., un importante convegno nazionale sul lavoro dal titolo: “IL LAVORO FA PER ME! IL FUTURO INIZIA DAL LAVORO. POLITICHE DI INCLUSIONE LAVORATIVA DELLE PERSONE CON DISABILITÀ, TRA CRITICITÀ DI OGGI E PROSPETTIVE DI DOMANI”.

L’iniziativa è stata possibile grazie al sostegno dell’Unione e dell’I.Ri.Fo.R., e ha visto la partecipazione di un parterre di relatori di gran pregio.

Al Convegno, infatti,  sono intervenuti: autorità parlamentari e di Governo, dirigenti e funzionari pubblici, tecnici e professionisti operatori del settore, autorevoli personalità del mondo datoriale e sindacale, nonché esponenti delle grandi Federazioni Nazionali delle persone con disabilità.

Dunque le migliori professionalità nazionali e internazionali, viva espressione del mondo politico-istituzionale, delle parti sociali e dell’associazionismo della disabilità,  per due giorni hanno dato vita ad un costruttivo confronto sui nuovi modelli gestionali e sulle moderne modalità organizzativo-funzionali relative all’occupazione di persone non vedenti e ipovedenti per rendere meno difficoltosa la loro integrazione nel  mondo del lavoro e non solo.

Il pubblico è stato numerosissimo e la partecipazione attiva per tutta la durata dell’evento, con sorpresa si è constatato che moltissimi non si sono mai allontanati.

L’evento è stato mirabilmente organizzato dalla sezione U.I.C.I. di Napoli di concerto con l’ufficio lavoro dell’Unione e  con l’ I.Ri.Fo.R. Sede Centrale.

Si può dire che il Convegno ha avuto importanza storica, in quanto è espressione tangibile del gran lavoro fatto in questi anni dall’Unione nel settore, con un notevole ritorno in termini di immagine e di contatti  ma soprattutto di risultati concreti. Si segnala,  inoltre, che  si sono poste le premesse per un processo di unificazione delle due grandi federazioni dell’associazionismo della disabilità FAND e FISH.

Durante i lavori, momenti di sincera emozione e commozione sono stati quelli in cui si è ricordato l’impegno profuso dal presidente Onorario Prof. Tommaso Daniele e dal compianto Prof. Vitantonio Zito.

Tutti i partecipanti hanno avuto modo di conoscere le attività che in materia di lavoro la nostra associazione sta realizzando.

Si è dato conto, infatti, delle iniziative legislative e amministrative poste in essere per gestire le problematiche del lavoro, delle politiche dei tavoli tecnici e dei protocolli di intesa; dell’attività dell’ I.Ri.Fo.R. nel campo della formazione e aggiornamento e della ricerca di nuove professioni, dell’avvio del servizio SOL strumento di politiche attive e dello studio, lancio di una vera e propria agenzia di lavoro da parte dell’Unione.

Sono state poi esaminate le criticità e le strategie di superamento ed esposti strumenti concreti quali: la riforma al servizio per l’impiego e l’avvio di politiche attive; la figura del disability manager; la collaborazione fra associazioni di disabili e sindacati; la difesa della legge 68 del ’99, che ha in sé già dei validi rimedi come lo screening delle situazioni,  il ruolo del comitato tecnico,  la responsabilità disciplinare dei dirigenti delle P.A. inadempienti, il fondo per i disabili (rifinanziato quest’anno su proposta dell’On. Chiara Gribaudo).

Quindi, alla luce di tale disamina si è giustamente affermato che basterebbe attuare le leggi che già ci sono e fare appello al senso di responsabilità delle persone chiamate ad applicarle.

Si è evidenziata l’importanza del collegamento tra scuola e lavoro e di una buona formazione di base nonché degli aggiornamenti soprattutto relativi alle nuove tecnologie,  per migliorare e favorire l’inserimento dei non vedenti nel mondo del lavoro.

Uno dei momenti più significativi è stato l’esposizione delle testimonianze di successo e degli esempi di buone prassi nazionali e internazionali.

È stato fatto poi il punto sull’aggiornamento della legge 113 del 1985, oramai in fase avanzata alla Camera dei Deputati, e con buone sensazioni sul cammino al Senato, soprattutto grazie al  notevole impegno profuso dall’On. Gribaudo.

Infine, il senso di questo evento può essere ben sintetizzato nelle parole pronunciate: “Non fatevi rubare la speranza! Il lavoro per i non vedenti è luce che ritorna,  è dignità e in buona sostanza il futuro di ognuno inizia dal lavoro!”.

Dunque, tutto ciò che è stato fatto fin qui  è si un punto di arrivo  ma, soprattutto un punto di partenza, bisogna raccogliere i frutti di quanto seminato finora continuando a lavorare per i non vedenti italiani.

Pordenone: presentato libro di Antonio Loperfido – Tienimi per mano – la relazione col paziente terminale nell’esperienza di un hospice.

Autore: Piccinin Giorgio

Lunedì 8 giugno, presso la sede dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Onlus di Pordenone, è stato presentato il libro “Tienimi per mano – la relazione con il paziente terminale nell’esperienza di un hospice”, di Antonio Loperfido. L’iniziativa è nata dalla volontà di donare un certo numero di cd contenenti la versione registrata del libro, da parte dell’Associazione “Il Gabbiano hospice” di San Vito al Tagliamento, in particolare della sig.ra Daniela Vendramini, in favore degli utenti della locale Biblioteca del libro parlato “Marcello Mecchia”. Il libro nasce dall’esperienza sul campo del Dott. Loperfido, psicologo e contiene storie ed aneddoti di malati terminali che trovano in questa struttura, attiva dal 2007, negli operatori e nei volontari, l’umanità, il conforto e la dignità necessaria ad accompagnare la malattia. Ogni vita è fatta di relazioni diverse: positive, traumatiche, stimolanti, tutte, comunque, espressione di un capitale umano.

Si potrà pensare ad un testo per certi versi scioccante: al contrario, invece, si tratta di racconti, di autentiche testimonianze etiche, che infondono umiltà e trasmettono la vera dimensione della vita, anche quando questa ti sta per abbandonare. Sono sintesi di storie rielaborate, nel pieno rispetto di chi le ha vissute, della loro privacy, che intendono cogliere il significato valoriale dell’essenza umana: dialogare con la morte per meglio comprendere la propria vita, per reagire allo sconforto.

Importante risulta anche il contributo degli studenti del liceo “Le Filandiere” di San Vito, in un perfetto esempio di interazione tra scuola e mondo socio-sanitario: gli studenti offrono un loro modo di interpretare il senso esistenziale e religioso della morte, spesso considerata come tabù, come argomento da evitare, in un mondo che coltiva ed esalta l’eterna giovinezza. Di rilievo anche la relazione, ha confidato Loperfido, con il volontariato dei ragazzi che frequentano l’Hospice come esperienza propedeutica, tramite le parrocchie, non prima di aver interpellato opportunamente i genitori.

Molto coraggiosa la testimonianza della Sig.ra Vendramini, che ha voluto dimostrare ai convenuti come la perdita di persone care in famiglia possa, in qualche modo, convertirsi in atti di generosità, utili a diffondere la migliore sensibilità verso un problema così delicato, rispetto al quale tutti abbiamo un estremo bisogno di confrontarci e crescere.

Anche il dibattito finale ha rivelato la profondità cruciale dell’argomento: sono emerse riflessioni, occasioni di confronto e condivisione di esperienze utili a tutti, nella consapevolezza che la sofferenza rappresenta un valore patrimoniale da condividere.

Ringraziamo di cuore i promotori e protagonisti dell’incontro, anche alla luce  di una corretta e sana prassi di rendere disponibile ad una struttura dedicata un’opera così particolare in un formato pienamente accessibile.

Ricordiamo che la Biblioteca “Marcello Mecchia” dell’U.I.C.I. Onlus Pordenone ha sede in Galleria San Marco 4 ed opera in favore dei disabili visivi dell’intera regione e non solo, con servizi di registrazione e prestito gratuito di opere di genere vario, di stampa Braille di testi di piccole dimensioni e di supporto agli studenti nel loro iter scolastico. Ciò è reso possibile grazie all’opera di donatori di voce adeguatamente formati e seguiti, ai quali esprimiamo la nostra profonda gratitudine.

www.uicpordenone.org.

Trento – Il Bar al Buio per le Feste Vigiliane: torna il tradizionale appuntamento di giugno

Torna anche per il 2015 il consueto appuntamento di inizio estate con il Bar al Buio in occasione delle Feste Vigiliane di Trento e quest’anno lo staff dei camerieri ciechi e ipovedenti, ampliatosi nel corso del tempo, festeggia la decima edizione, con lo stesso entusiasmo della prima.
La Cooperativa Sociale IRIFOR del Trentino Onlus, l’Associazione Progresso Ciechi Onlus e la Dark Solutions invitano la popolazione a gustare una bevanda nell’oscurità più completa di Palazzo Geremia, in via Belenzani, dove i camerieri guideranno gli avventori all’interno del bar nel quale potranno conoscere la disabilità visiva ma al contempo il potere degli altri sensi.
“Per noi è un piacere esserci in queste Feste Vigiliane” commenta il presidente di IRIFOR, Ferdinando Ceccato. “In dieci anni abbiamo accompagnato nel buio migliaia di persone e per noi è fondamentale far conoscere la disabilità visiva in modo che non resti un qualcosa che non si conosce o che, addirittura, fa paura, ma, anzi, affinché sia chiaro come ciechi e ipovedenti possano vivere una vita normale, grazie proprio ad una società che li conosca e li integri al proprio interno. Queste iniziative di sensibilizzazione per noi sono sempre molto importanti; dopo le Feste Vigiliane concederemo allo staff un periodo di meritato riposo ma in autunno torneremo con nuovi eventi e attività”.
Il bar al buio sarà dunque attivo il 19, 20, 21, 25 e 26 giugno, a Palazzo Geremia in via Belenzani, dalle 18 alle 24, con apertura straordinaria fino alle 2 in occasione della Notte Bianca del 20 giugno.
Per informazioni: eventialbuio@irifor.it

Torino – I futuri infermieri a contatto con la disabilità visiva

L’Uici incontra gli studenti dell’Università di Torino

La disabilità visiva spiegata ai futuri infermieri. Nelle scorse settimane una delegazione UICI (Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti) ha tenuto una giornata informativa rivolta a 42 studenti iscritti al secondo anno del corso di laurea in Scienze Infermieristiche dell’Università di Torino. La proposta, finora inedita, è nata dal desiderio di far conoscere alcune esigenze specifiche che le persone cieche e ipovedenti possono avere quando si trovano in un ospedale. Più in generale si voleva aprire una finestra su un mondo che spesso, anche in ambito sanitario, non è adeguatamente conosciuto.
La giornata prevedeva sia spiegazioni frontali, sia esercitazioni pratiche. Nella prima parte sono state illustrate alcune caratteristiche della disabilità visiva, grazie anche alla testimonianza diretta di tre persone cieche, che hanno raccontato la loro vita quotidiana e le loro esperienze lavorative. Una notevole attenzione è stata dedicata agli aspetti psicologici e riabilitativi, nonché alle tante possibilità offerte dalla tecnologia, in particolare dagli strumenti di ultima generazione come gli smartphone e i tablet. Successivamente agli studenti è stato chiesto di cimentarsi con alcune simulazioni e di mettersi, di volta in volta, tanto nei panni dell’infermiere quanto in quelli del disabile visivo. Sono state illustrate anche le tecniche di accompagnamento, poiché può accadere che la persona disabile debba spostarsi all’interno dei reparti. Il corso è stato possibile grazie all’impegno dell’UICI Torino, in particolare attraverso l’I.Ri.Fo.R. (Istituto per la Ricerca, la formazione e la Riabilitazione) e dell’Università degli Studi di Torino.
«L’idea – spiega Silvia Lova, coordinatrice educativa I.Ri.Fo.R. Torino – non era tanto quella di fornire un vademecum di regole, quanto piuttosto di stimolare la riflessione su una realtà molto articolata. Tante sono infatti le sfaccettature della disabilità visiva: il caso di una patologia congenita è ben diverso da quello di un trauma successivo a un incidente o a un intervento chirurgico». Alcuni consigli però sono sempre validi: «rivolgersi direttamente all’interessato (piuttosto che a chi lo accompagna); annunciare la propria presenza e spiegare quali procedure o manovre si stanno per intraprendere; preferire il linguaggio verbale a quello gestuale (ad esempio quando si chiede al paziente di assumere una determinata postura); fornire sempre con chiarezza le indicazioni relative a cure o farmaci da assumere; se necessario aiutare la persona disabile negli spostamenti; stimolare, insieme ai medici, la partecipazione a percorsi di riabilitazione sul territorio, qualora le condizioni di autonomia lo richiedano».
I responsabili UICI Torino, infatti, sono sempre disponibili a condividere un’esperienza maturata nei decenni grazie anche alla gestione dei Crv (Centri di Riabilitazione Visiva) a Torino e a Ivrea. Queste strutture non si occupano direttamente di interventi sanitari, ma sono validi punti di riferimento per la riabilitazione e l’integrazione, a tutti i livelli, dei disabili visivi. La proposta è stata accolta con interesse dagli studenti, e verrà riproposta nei prossimi anni così come stabilito nel progetto UICI “Conoscere il buio – Tecnologia, tatto e sensazioni”.

Napoli – L’unione fa la forza!!!, di Gianluca Fava

Autore: Gianluca Fava

Era il 5 giugno 2015 quando a Napoli, presso la sede associativa, si teneva una “rimpatriata” tra soci!
Che bella atmosfera!
Tutti potevamo riabbracciare persone che, magari, non incontravamo da tempo!
Molte iscritte avevano preparato diverse carezze per il palato e Dario Mirabile, ci allietava con la sua bella voce accompagnato alla tastiera da Matteo Cefariello.
Tutto ciò con grande entusiasmo, spirito di collaborazione e, soprattutto, senza far spendere soldi all’U.I.C.I.
In conclusione, lo scrivente si augura che tali eventi si possano ripetere, perché, quando c’è entusiasmo, buona volontà e capacità organizzativa, veramente l’unione fa la forza!!!

Gianluca Fava

Torino – Notiziario audio 011News

E’ in rete la nuova edizione del notiziario audio 011NEWS, n. 23/2015 del 12/06/2015.
Di seguito il link:

Tra gli argomenti trattati
* A sei mesi dall’inizio della gestione Uici facciamo il punto sul Centro di Riabilitazione Visiva di Ivrea. Dalla cucina all’informatica, dalla musicoterapia all’auto-mutuo-aiuto, tantissime le attività proposte
* Si avvicinano gli esami di maturità: previste prove in braille o in altri formati speciali per gli studenti con disabilità visiva
* In Emilia Romagna un corso di scacchi rivolto a persone cieche i ipovedenti
* Apre all’Expo di Milano il mercato al buio: “la bellezza con altri sensi”
* Arriva la Lotteria Nazionale Louis Braille, voluta per finanziare le attività dell’Uici. Biglietti in vendita anche presso i nostri uffici
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Buon ascolto