Siena – Visto! Periodico di informazione della sezione di Siena Numero 7 – agosto 2015

Direttrice responsabile: Susanna Guarino
Registrazione Tribunale di
Siena n. 3 del 5/8/2014.

Con il contributo di: ESTRA

Sezione Cavaliere Attilio Borelli
Viale Cavour, 134 Siena
Telefono 0577 46181
e-mail: uicsi@uiciechi.it
Sito internet: www.uicisiena.org

Il nostro arcobaleno

La settimana dei campi solari dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Siena

La settimana dei campi solari dell’Unione ciechi e ipovedenti di Siena è stata soprattutto una settimana piena di allegria. Giornate in cui è stato ancora più tangibile il senso del nome dell’associazione, si sono infatti ritrovate persone con percorsi di vita totalmente diversi tra loro, ma uniti dal buio. Chi è nato cieco, chi lo è diventato per una malattia, chi è ipovedente.
Questo intrecciarsi di strade diverse si è incrociato poi con quelle degli operatori della sezione e della sede ospitante della fattoria sociale La mattonaia, creando colori in un mondo sfuocato o addirittura invisibile. Perché per questa settimana al buio non ci può essere parola più indicata di “arcobaleno”. Pittori di questa tela ideale tutti coloro che hanno partecipato, grazie a una tavolozza di colori fornita dal presidente della sezione che ha organizzato vari laboratori. Sono così riusciti a esternare la propria caparbietà tramite il l kung fu, ad immaginare personaggi e storie grazie alla scrittura creativa, a esprimere curiosità nell’accarezzare gli animali della fattoria, consapevolezza del proprio corpo tramite lo shiatsu, a gettarsi nei ricordi grazie alla stanza del silenzio delle terme di Chianciano, a impegnarsi tutti insieme nell’attività del coro. Fino ad arrivare al momento in cui, tutti in cerchio, sono stati invitati a ringraziare loro stessi per qualcosa, rendendo i colori di quell’arcobaleno ancora più accesi e vivaci, come Lucia che dice “grazie a me stessa perché so apprezzare le piccole cose della vita” o Salvatore “in questi anni ho trovato dentro di me una forza che non credevo di avere, o di Alessandro per l’impegno che mette in tutto ciò che fa mentre persegue il sogno di diventare Avvocato, o di Pia “perché so essere comprensiva con gli altri e con me stessa”. Ecco perché questa settimana al buio diventata arcobaleno si può riassumere con le parole di Federico, trentenne non vedente dalla nascita “Fede, tu perché ringrazi te stesso?” “Perché sono felice”.
Selene Bisi Fineschi
OPINIONI A CONFRONTO

Il Congresso che vorrei

Come è noto il 23º Congresso Nazionale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, per la seconda volta consecutiva, si svolgerà a Chianciano Terme dal 5 al 8 novembre. Questo è sicuramente un segno di riconoscenza da parte del Presidente Nazionale e di tutta l’associazione verso la nostra sezione che in questi ultimi anni, grazie soprattutto al Presidente, si è distinta per le innumerevoli iniziative e per i risultati conseguiti. La cosa ci gratifica enormemente e nello stesso tempo ci stimola a fare ancora di più e meglio. Purtroppo, da quanto mi risulta, nel corso dell’assemblee sezionali, salve qualche eccezioni, si è parlato poco di progetti sul futuro dell’associazione, da portare in discussione nell’assise congressuale. Tuttavia, ad oggi, esiste il documento approvato dalla Commissione nazionale per le modifiche allo statuto sociale che costituisce un punto di riferimento da perfezionare nell’assemblea congressuale e si è tenuto un convegno a Napoli, sui problemi del lavoro dal quale dovrebbe uscire un documento da approfondire nel Congresso. Da qui al Congresso, a mio parere, sarebbero opportune altre iniziative sull’istruzione e la formazione professionale, sulle barriere architettoniche, sull’assistenza sanitaria e sociale ecc.
Per quanto riguarda le iniziative già programmate e auspicate mi riservo di intervenire prossimamente; intanto vorrei dire qualche cosa sulle proposte di modifica allo statuto. Per quanto riguarda le modalità di elezione dei presidenti sezionali, non mi sembra che attualmente questi non rappresentino adeguatamente a tutti gli effetti le sezioni. Inoltre, l’elezione da parte dell’assemblea potrebbe comportare, nel corso di dimissioni del presidente, lunghi periodi di vuoto amministrativo rispetto ad oggi. Se si aggiunge che ogni candidato presidente deve presentare una propria lista, questo potrebbe acuire le divergenze e le rivalità personali già esistenti in molte sezioni.
Un’ altra osservazione la vorrei fare anche per quanto riguarda la proposta di portare a cinque il numero di consiglieri nelle sezioni più piccole, capisco le difficoltà a trovare persone disponibili a lavorare, ma riducendo i consiglieri potrebbe diminuire anche la possibilità di avere un ricambio nella gestione futura di queste sezioni. Infine per quanto riguarda la proposta di eleggere consiglieri regionali nell’assemblea regionale costituita dai consiglieri delle sezioni, vorrei ricordare che è stata sperimentata negli anni 90 ma è stata modificata nel congresso successivo, perché di fatto metteva la gestione delle nomine nelle mani dei presidenti delle sezioni e toglieva la centralità dei soci nella scelta dei consiglieri regionali. Capisco la rivendicazione da parte delle sezioni più grandi di avere una rappresentanza più equa rispetto al numero dei soci e per questo propongo che nelle sezioni con più di un certo numero di soci vengano eletti due consiglieri regionali. In questo modo tutte le sezioni sarebbero equamente rappresentate e non si toglierebbe la centralità dei soci nella scelta dei consiglieri regionali. Infine, sempre a proposito della modifica dello statuto, mi permetto di suggerire la proposta, già avanzata tempo fa su questo giornale, di far partecipare alle nostre assemblee, con diritto di voto attivo, anche i ciechi e gli ipovedenti non iscritti in possesso dei requisiti previsti dalla legge 138 del 2001. Questa sì che sarebbe un’ innovazione! dal momento che all’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti è affidata per legge la tutela degli interessi morali e materiali dei ciechi e degli ipovedenti e che l’Unione, nei limiti della proprie possibilità, fornisce servizi a tutti coloro che sono in possesso dei requisiti sanitari della suddetta legge, non vedo perché chi non è iscritto all’associazione non debba essere coinvolto nelle scelte di politica associativa e nelle elezioni dei consiglieri sezionali, regionali e dei delegati al congresso nazionale fra gli iscritti all’Unione. Sono convinto che attuando la suddetta modifica l’associazione avrebbe da guadagnare sia in democrazia, sia in forza contrattuale in quanto potrebbero aumentare anche gli iscritti. Dallo statuto si possono capire le linee guida dell’associazione ma quello che più conta è la capacità di individuare i problemi e di affrontarli con determinazione.
Per questo ritengo sia importante che da qui al Congresso si costruiscano iniziative su altre tematiche come la prevenzione (la cura e la riabilitazione) delle malattie oftalmiche, l’istruzione, la formazione professionale per fare emergere le potenzialità della persona, le barriere architettoniche che nonostante le leggi esistenti non accennano a diminuire; l’assistenza sanitaria, sociale dignitose ecc. in modo che dal congresso possa uscire una linea chiara e qualitativamente valida, tale da poter stimolare e incalzare le istituzioni della società civile, affinché affrontino con determinazione le problematiche che ci riguardano. Ecco il Congresso che vorrei!
Pierino Bianchini

IMMAGINI E PAROLE

Anna Karenina – un amore fatale

Le scene del film “Anna Karenina”, realizzato dal regista Joe Wright e uscito nelle sale cinematografiche nel 2012, scorrono velocemente l’una dopo l’altra, quasi rincorrendosi, rivelate da un vero e proprio sipario che si apre davanti agli occhi dello spettatore e, dipanandosi come atti teatrali che si intrecciano su un palcoscenico, ci raccontano la storia di Anna, la protagonista dell’omonimo romanzo di Lev Tolstoj, pubblicato nella sua prima completa edizione nel 1887.
La figura di Anna, una giovane donna aristocratica della Russia dell’Ottocento, viene introdotta dall’autore, e dal regista, solo dopo l’apparizione di altri due personaggi: Stepàn “Stiva” Arkad’ic Oblònskij, un ufficiale civile, e la moglie Dar’ja “Dolly” Aleksandrovna: la crisi del loro matrimonio, causata dai numerosi tradimenti di lui, costituisce infatti il pretesto che porterà lo spettatore a conoscere Anna, sposata a San Pietroburgo con l’ufficiale governativo Aleksej Karenin, e chiamata a venire in visita a Mosca per aiutare il fratello e la cognata a ritrovare la serenità della loro unione. All’arrivo in stazione Anna incontra il conte Aleksej Kirillovic Vronsky, un affascinante ufficiale dell’esercito che aspettava la madre in viaggio sul suo stesso treno. I due si ritrovano la sera stessa ad un ricevimento dell’alta società moscovita e Anna, sorpresa e al contempo turbata dalla reazione che il corteggiamento del giovane provoca in lei, decide di ripartire già il giorno seguente per San Pietroburgo. Vronsky però la segue sullo stesso treno continuando a corteggiarla e a tentarla nel lasciarsi andare a quella passione proibita, persuadendola ad infrangere i propri doveri di moglie in un matrimonio comunque, a detta di lei, infelice, e portandola dunque a sfidare in tal modo ogni convenzione sociale. Anna si rende conto di non poter resistere alla forza travolgente del sentimento che irrompe dentro di lei e inizia così fra i due una relazione segreta che la porterà a rimanere incinta. La Karenina in società non riesce a nascondere la devozione e l’amore che nutre nei confronti di Vronsky, tanto che il marito, oltre ad essersi accorto e a tentare di coprire tutto per evitare lo scandalo, le ordina di chiudere la relazione con il conte e tornare ad essere una moglie fedele. Ma lei non riesce a rinnegare i propri sentimenti e a domare i propri desideri e, al contrario di Dar’jaAleksandrovna, decide di andare fino in fondo, abbandonando il marito e, addolorata, il figlio. La convivenza con Vronsky però non si rivela facile come ella si aspettava: serie difficoltà al momento del parto la portano quasi a perdere la vita e le malelingue e i pettegolezzi dei nobili suoi conoscenti continuano a gettare veleno sul suo conto. Anna cade in un vortice di paranoia e dolore: inizia a sentirsi trascurata dall’amato compagno, a notare la sua assenza nei suoi confronti e a sospettare tradimenti; sente inoltre forte nostalgia del figlio e si rende amaramente conto di non nutrire lo stesso sconfinato amore per la figlia avuta da quella relazione clandestina. Alla storia di Anna si intersecano le vicende di altri personaggi appartenenti alla società aristocratica russa. Il regista narra di loro, dei loro sentimenti, e delle loro passioni, spesso rinnegati e non vissuti, dei loro dolori soffocati e del coraggio che non dimostrano né a se stessi né agli altri, senza però tralasciare l’esperienza di personaggi come Kitty, sorella minore di Dar’ja Aleksandrovna, la cui vita sembra imboccare la strada della serenità in un amore ritrovato, e rimanere salva dal destino di infelicità che travolge quelle degli altri personaggi.
L’autore e il regista, in questo modo, sembrano voler raccontare non solo il contesto dell’alta società russa di fine Ottocento, ma anche e soprattutto l’esistenza umana come esperienza; attraverso il vissuto di Anna infatti Tolstoj tenta di rompere con gli schemi fissi di una classe sociale che già di per se appare rigida e opprimente, negando la libertà all’individuo che vive chiuso in essa. Quello di Anna è un tentativo di emancipazione che si conclude con il tragico fallimento di aspettative deluse, con la sconfitta delle proprie speranze, la perdita della propria dignità. Si sente abbandonata a se stessa, ormai fuori da un mondo che non la vuole più, che non è più in grado di proteggerla ma soltanto di condannarla. È interessante notare infine che alcuni dettagli che arricchiscono le scene e gli avvenimenti narrati sia nel libro che nel film, sembrano farsi presagio della fine tragica, funesta: dettagli ai quali la protagonista assiste e che vedono il proprio destino già segnato.
Martina Medori e Rossella Miccichè

ESPERIENZE DI VITA

“L’unico capolavoro è vivere” Gilbert Cesbron

Palazzo Strozzi come non l’avete mai visto

Questo pezzo che state per leggere è un meraviglioso tuffo nelle emozioni di un’adolescente non vedente dalla nascita.
Ci muoveremo insieme a lei nei corridoi di palazzo Strozzi a Firenze e ci stupiremo per come si può vivere un’esperienza piena e soddisfacente anche chiudendo gli occhi. La vista mostra sfumature, ombreggiature, chiaroscuri che si impongono davanti a noi in modo direi quasi violento. L’ascolto e il tatto invece vanno scelti, cercati, ci fanno fermare, dobbiamo prestarci attenzione come si fa con le cose preziose. Per questo motivo sono felice di dare spazio alle parole di Soemi, che ci racconta la sua gita nel palazzo fiorentino.

Venerdì 17 aprile ho aderito all’esperienza a Palazzo Strozzi promossa dall’insegnante di storia dell’arte.
Prima di partire ero un po’ agitata, e avevo paura di non trovare una guida disposta a farmi apprezzare in pieno tutto ciò che il museo offriva; quando sono arrivata lì, invece, tutto mi è sembrato più semplice e le mie preoccupazioni si sono alleggerite, fino a svanire completamente.
Per prima cosa ho messo l’auricolare, per poter sentire la guida che ci forniva spiegazioni durante il percorso; poi mi è stato chiesto di mettere i guanti per evitare che le statue si rovinassero.
In quel momento mi sono sentita un po’ a disagio perché con i guanti non riuscivo bene a capire i particolari, quali materiale, superficie liscia o ruvida eccetera. Fortunatamente ho avuto il
coraggio di riferire le mie sensazioni alla guida, che è stata così gentile da permettermi di toccare le statue senza l’uso dei guanti appositi, anche se non era concesso.
Della prima statua, essendo molto alta, ho potuto toccare solo i piedi: erano freddi al tatto, e apparivano a tratti lisci e a tratti ruvidi, poiché la figura indossava degli stivali piuttosto alti, più o meno fino al ginocchio. Ho capito che gli stivali erano alti fino al ginocchio, perché la guida mi ha permesso di salire su una specie di gradino situato davanti alla statua, ma anche quello in realtà non era concesso. Poi mi sono soffermata a toccare una statua che raffigurava una testa di cavallo. Era anch’essa in bronzo, quindi fredda al tatto. Successivamente sono entrata in una sala, in cui, attraverso statue divari materiali, veniva mostrato il processo di lavorazione del bronzo.
Le statue che erano in quella sala raffiguravano la stessa persona, ma erano comunque differenti l’una dall’altra. La prima era in cera, liscia e morbida e non molto fredda; la seconda era in bronzo e intorno ad essa c’erano delle asticelle dette sfiatatoi. Non mi è piaciuta molto quella statua, poiché la presenza degli sfiatatoi mi impediva di apprezzarla in tutta la sua bellezza. L’ultima statua che ho toccato in quella sala, è stata per me la più bella, senza nulla togliere alle altre. Era la statua che rappresentava il bronzo completamente lavorato: essa era infatti molto liscia, piacevole da toccare a tal punto che non volevo più andar via da lì. In seguito ho visitato una sala completamente dedicata alla dea Minerva, all’interno della quale c’erano cinque o sei riproduzioni della stessa figura, di materiale e dimensioni differenti, dal bronzo a materiali plastici piuttosto ruvidi. La cosa che mi ha colpito di più di quelle statue era il fatto che ognuna metteva in evidenza un diverso particolare: l’elmo, la corazza eccetera. Ricordo tutto come se fosse ieri, dato che per me è stata un’esperienza entusiasmante e indimenticabile, forse la più bella ed emozionante fino ad oggi. Spero di ripetere presto un’esperienza simile, e di ritrovare una guida tanto disponibile come quella che mi ha accompagnata in questa splendida avventura.
Elena Ferroni, Soemi Alberigo
CONSIGLI DI LETTURA

“La giostra degli scambi” di Andrea Camilleri

La Giostra degli Scambi, l’ultimo libro con protagonista il commissario Montalbano dato alle stampe nell’Aprile 2015. Comincia con una mosca che infastidisce il commissario impedendogli di riprendere sonno, dopo essersi svegliato di buon ora. Quando riesce a schiacciarla si accorge che un’altra mosca gira indisturbata sul suo letto. Il poliziotto si sente in colpa: “E se non fosse lei quella che mi ha disturbato impedendomi di dormire?” pensa. Da questo primo scambio prende il via il romanzo che potremmo definire una “commedia degli scambi”. Infatti, poco dopo, i carabinieri prendono Montalbano per l’autore di una rissa e lo arrestano. Appena torna a casa scopre che la cameriera ha preso a padellate un gentiluomo scambiandolo per un ladro.
In commissariato, un uomo chiede di essere ricevuto dal commissario e non ci riesce, perché il suo appuntamento viene rinviato in continuazione. Il giallo vero e proprio riguarda una ragazza che viene narcotizzata ma quando si risveglia non le è stato fatto alcun male e non le è stato rubato niente. “Non sarà mica stato uno scambio di persona?” è quello che viene in mente ai poliziotti che avviano l’indagine. Poco dopo Salvo viene a sapere di un’altra giovane che ha subito lo stesso trattamento. Pensa subito che la situazione sfuggirà di mano al malvivente, infatti, il giorno dopo un’altra donna, che lavora in banca, come le altre malcapitate, viene ritrovata però oltre ad essere stata addormentata è stata ferita lievemente su tutto il corpo con dei piccoli tagli. Poi capita che un negozio di elettrodomestici venga dato alle fiamme, i primi sospetti si indirizzano sulla mafia, e il cadavere di un uomo viene ritrovato avvolto nel cellofan. “Ma la mafia non avvolge le vittime nel cellofan”. E per finire il corpo di una donna uccisa a calci e pugni viene rinvenuto in una discarica. In mezzo a tutto questo marasma, che comprende anche auto rubate e date, successivamente, alle fiamme; con un testimone che vede l’uomo che ha dato fuoco al mezzo con il volto nascosto da una coppola occhiali da sole ed una sciarpa sulla bocca, in mezzo a tutto questo, dicevamo, il poliziotto tenta di trovare il classico “bandolo della matassa”. Aiutato, anzi direi, con la complicità, degli uomini del commissariato di Vigata; dopo che anche una testimone chiave si è lasciata tradire da uno scambio di persona, riesce a mettere le mani sul vero assassino. Anche questo con un vero e proprio colpo di teatro, di quelli caratteristici di tutti i romanzi riguardanti Salvo Montalbano. Questo libro è molto gradevole, consiglio a tutti la lettura anche per le numerose battute e situazioni divertenti che contiene, a differenza dei classici gialli dove a tenere desta l’attenzione del lettore è la tensione che gli autori riescono a mantenere alta fino alla conclusione. A me non piacciono molto i continui riferimenti all’età che avanza nel protagonista procurandogli alcuni fastidi, però fa tutto parte del (teatrino) creato da Camilleri.
Nei libri dell’autore siciliano le situazioni divertenti, alcune volte, prendono il sopravvento sui fatti di cronaca nera, strappando letteralmente una risata ai lettori. Non inganni neppure il fatto che alcune parole sono scritte in dialetto siculo, perché la lettura risulta ugualmente molto gradevole, e comunque comprensibile, anche per chi non è originario della bellissima isola, porta meridionale d’Europa. Per scoprire il colpevole non vi resta che leggere questo libro!
Antonio Garosi
Dona un’ora del tuo tempo per il volontariato a favore dei disabili visivi. Per farlo chiama il numero 0577 46181
o visita il sito www.uicisiena.org
SPENNELLATE DI CUCINA

Cari lettori,
Durante questo nuovo percorso della mia vita, ho incontrato e conosciuto l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Siena ed il suo presidente Massimo Vita. Da subito è stata sintonia, ci siamo compresi! Da questa “mia nuova visione“ e stimolato dal presidente, è nato il desiderio, di essere parte della stessa, e allo stesso tempo, rendere partecipe, di alcune mie esperienze i membri dell’associazione e chi ci leggerà.
Non ci dimentichiamo che tutti noi siamo apprendisti e insegnanti insieme, con queste spennellate di cucina spero di farvi e far assaporare….. una parte di quello che è stato il mio mondo da chef.
Buona lettura e buon appetito.

La cucina italiana è variegata di mille ricette tra queste ho deciso di parlarvi di un tubero per la sua semplicità e naturalezza e la versatilità delle preparazioni.
La patata
Il tubero non è appariscente, non risalta con colori forti o profumi intensi come quelli di altri ortaggi. L’intensa carriera della patata inizia negli altopiani andini di Perù, Bolivia, Ecuador e Cile. Vennero portata in Europa intorno alla fine del 1500 dagli spagnoli e poi si diffuse lentamente in tutto il mondo e in particolare modo in Cina, Giappone e nei paesi islamici.
In Europa la diffusione della coltivazione di patate per scopi alimentari avvenne lentamente a causa della diffidenza per ciò che nasce sotto terra e per dei casi di intossicazione. Le patate divennero un cibo consumato dalla popolazione in seguito alla povertà causata dalle guerre e dalle carestie del XVII e XVIII secolo.
In Russia e in Polonia le patate, insieme ad altri cereali, sono utilizzate per produrre una bevanda superalcolica tradizionale: la vodka.
Le patate fanno bene perché contengono: molte vitamine C, B1, B2, B3, B6 e minerali come potassio, ferro, magnesio e fosforo.
Un basso contenuto proteico e di grassi.
Dal punto di vista dietologico, pur essendo ricche di amido, contengono meno calorie del pane e della pasta.
La classificazione delle varietà di patate è fatta in base alla caratteristica della polpa: soda in quelle a pasta gialla e per questo più adatte per insalate, fritture e cotture in cui il tubero sia intero o a pezzi; farinosa in quelle a pasta bianca e per questo più adatta in tutte quelle preparazioni dove viene sfarinata durante o dopo la cottura come purè e crocchette.
Per molti di noi la patata fin dalla prima infanzia significa solo patatine fritte, purea e patate lesse. Ma la patata può rappresentare un appello alla fantasia del cuoco al dono dell’improvvisazione. Oltre che nei modi comuni la patata può essere preparata nelle modalità più disparate fino ad arrivare ad raffinatissimi piatti con caviale, salmone orate ecc.

FETTINE DI ARISTA ALLA GRIGLIA CON PATATE ALLE ERBE
4 fette di arista alte circa 2 cm, 4 patate medie
rosmarino, salvia, timo, sale, pepe.
Fate un trito delle spezie. Lavate le patate farle a fette alte come l’arista.
Insaporite con il tritato salare scaldare bene la griglia e cuocere.

INSALATA DI PATATE CON FETA E OLIVE NERE.
1 kg di patate, 1 cipolla bianca, rosmarino, pomodori, 200 g feta, 100 g olive, olio, sale, pepe, aceto, 1 tuorlo d’uovo
Lessare le patate pelarle tagliarle a cubetti e così anche i pomodori. In padella rosolare la cipolla con olio finemente tritata. Sbattete il tuorlo dell’uovo aggiungendovi poco alla volta olio e aceto creare una maionese aggiungere alle patate insieme al resto degli ingredienti

ORATA CON PATATE AL FORNO
un orata di circa 500 g, patate, aglio, rosmarino, salvia, sale, pepe, olio.
In una teglia mettete l’orata con le patate tagliate a piccoli spicchi condite con olio e tutti gli aromi preriscaldate il forno. Infornate a 180 per 20 minuti.

PATATE ALLA PROVENZALE
1 kg e mezzo di patate novelle, 6 cucchiai di olio d’oliva, 50 g di burro, 3 rametti salvia, 3 rametti maggiorana, 2 cucchiaini zucchero, sale.
Se possibile non sbucciarle ma lavarle in acqua corrente asciugarle. Riscaldare l’olio in tegame e rosolare le patate, aggiungete il burro le spezie e il sale portate a cottura mettere lo zucchero caramellare e servire.
Fabrizio Mazzieri
SPORT PER TUTTI

I campioni italiani dell’U. I. C.I. di Siena

La nostra socia Maria Salaris ha vinto la medaglia d’argento nella categoria Assoluti Visually Impaired femminile, partecipando alla XXVIII edizione dei Campionati Italiani Targa Para-Archery che si sono tenuti l’11 e il 12 luglio a Padova presso l’impianti sportivi Comunali “Filippo Raciti”.
Maria è una cieca ventesimista che pratica il tiro con l’arco da 3 anni allenandosi nella Mens Sana – Arcieri Senesi grazie alla realizzazione, qualche anno fa, di un importante progetto sociale che ha permesso anche ad altri soci di allenarsi e raggiungere buoni risultati.
Vi state chiedendo come sia possibile che un disabile visivo pratichi uno sport di mira come il tiro con l’arco?
In realtà questa è un attività fisica che può essere praticata a qualsiasi età, che non richiede particolari doti fisiche in quanto è l’attrezzo sportivo (l’arco) ad essere calibrato sulla base delle caratteristiche fisiche dell’atleta e adatta anche a persone con disabilità fisiche e sensoriali.
I non vedenti possono praticare il tiro con l’arco in quanto la mira, dunque la vista, da sola non garantisce di centrare il bersaglio; determinanti sono anche la corretta esecuzione della sequenza di tiro e l’allineamento scheletrico. Un buon tiro con l’arco ha bisogno di: coordinazione, equilibrio, di controllo dei segmenti scheletrici e capacità di concentrazione. Partendo da questa ottica si può ribaltare la prospettiva in cui siamo abituati a ragionare, venendo meno la vista, bisogna sviluppare gli altri elementi e per farlo ci vorranno sicuramente dei tempi di apprendimento più lunghi.
In Italia ci sono molte scuole di tiro con l’arco per non vedenti e ognuna di essa ha adottato delle tecniche diverse che si differenziano per il numero ed il tipo di “ausili” da utilizzare per l’esecuzione del tiro.

Fotografia

Nella fotografia Maria Salaris mentre viene premiata dal Presidente Nazionale della Federazione Italiana Tiro con l’Arco Mario Scarzella.

Anche quest’anno gli atleti della società sportiva “Se mi aiuti ballo anch’io” si sono fatti onore ai recenti “Campionati Italiani di danza sportiva 2015” che si sono tenuti a Rimini dal 6 al 12 luglio. Ecco i risultati:
BALLO DA SALA (valzer lento, tango, fox trot e mazurca) – Categoria minorati della vista
1° – Scheila Soprani e Roberto Erodiani,
2° – Borghi Mario e Iliana Belfiori
3° – Rosanna Zanchi e Falsetti Ermelindo
4° – Maria Pia Chechi e Petreni Maurizio
5° – Luciana Massari e Fabio Zeppi.
COMBIMATA NAZIONALE (mazurca e fox trot) – categoria minorati della vista
1° – Francesca D’amico e Marco Urciolo
2° – Mario Borghi e Iliana Belfiori
3° – Scheila Soprani e Roberto Erodiani
4° – Rosanna Zanchi e Ermelindo Falsetti
5° – Maria Pia Chechi e Maurizio Petreni
6° – Luciana Massari e Fabio Zeppi.
L’associazione “Se mi aiuti ballo anch’io” è nata a Siena nel 2008 da un idea di Roberto Girolami, Tecnico Federale e Responsabile dei non vedenti per la Federazione Italiana Danza Sportiva (FIDS), ipovedente e campione regionale e nazionale di danze latino-americane e danze standard. L’associazione ha svolto la sua attività presso gli impianti sportivi della Mens Sana e i locali del Circolo A.r.c.i. di Fontebecci.
Il gruppo è guidato da un insegnante di ballo e ogni coppia è formata da un non vedente o diversamente abile e un tutor. Questo ruolo è ricoperto da dei volontari, ballerini professionisti abilitati. Il suo scopo è quello di divulgare la cultura della danza sportiva nel mondo dei non vedenti e dei diversamente abili. La danza, da sempre, oltre ad essere portatrice di benessere fisico e psichico, è anche un mezzo per socializzare e fare amicizie.
Ringraziamo questi atleti che onorano la città di Siena e la sezione U.I.C.I. per averci dimostrano che con l’impegno e la determinazione si possono ottenere grandi risultati.
Maria Grazia Marchi
Sogni, speranze e idee: pensieri in libertà ad alta voce

Esprimere i propri pensieri in libertà e ad alta voce, non è né facile né scontato ma se si riesce a compiere questo difficile esercizio intellettuale ci si sente davvero liberi. Io spesso ci provo e non so se ci riesco ma il giudizio in merito spetta a chi mi conosce e giudica. Sono spesso definito difensore delle pubbliche amministrazioni e da queste sono definito rompi scatole e polemico ma forse la verità, come al solito, sta nel mezzo.
Sento sia giusto difendere i diritti delle persone più deboli e dare voce a chi voce non ha anche se questo spesso risulta esercizio molto pericoloso.
La polemica che ho posto in essere rispetto alla iniziativa della fondazione MPS, ad alcuni è sembrata eccessiva, ad altri fuori luogo e ci sono stati assordanti silenzi. Rispetto le posizioni diverse dalla mia ma non sopporto il silenzio di chi in quella situazione era certamente più danneggiato di me e della categoria che rappresento. Comunque anche questa polemica è passata quasi inosservata perché nella nostra società vi è poco spazio per il dibattito sui diritti. Questa volta non si può dire che la stampa non abbia prestato ascolto ma era legittimo attendersi una presa di posizione di chi si occupa di sociale e di chi spesso specula politicamente su questi temi. Forse non si deve disturbare “Mamma Fondazione”.
Un altro tema che stimola i sogni, le speranze e le riflessioni ad alta voce, è il dibattito sulla riforma del sistema scolastico. Ancora una volta ci siamo divisi tra bianchi e neri e questo ci ha impedito di sviluppare un vero dibattito sui contenuti della riforma e sulle questioni più rilevanti.
Io mi soffermo sulla questione dell’integrazione scolastica per esprimere la mia delusione rispetto a una riforma che non porta significative novità e che, soprattutto, non compie una riflessione seria su quanto è accaduto in questo paese in materia di integrazione scolastica. Non si è detta tutta la verità; non abbiamo avuto il coraggio di affermare che la scuola e il sistema paese ha fallito sull’educazione e la formazione dei disabili.
Abbiamo voluto scolarizzare ogni tipo di disabile e questo ha portato all’impoverimento culturale dei disabili. Anche in questa materia sono considerato un retrogrado perché mi si inquadra tra coloro che vogliono aprire nuovamente gli istituti o le classi differenziali. In realtà, essendo vissuto per sei anni in istituto, so cosa sono e quali errori hanno compiuto. Io vorrei un sistema sostenibile sul piano didattico e sul piano economico che sapesse guardare in faccia alla realtà per il bene dei disabili. In conclusione faccio appello a chi legge affinché coltiviate sempre la cultura della libertà intellettuale guardando i problemi dal didentro. Se questo avverrà potremo realizzare il sogno di una società più vera, più libera e più solidale.
Massimo Vita
LAUREA
Il 29 aprile 2015 la nostra socia Rachele Duchini, ha conseguito la laurea in fisioterapia presso la Facoltà di Scienze della salute umana dell’Università degli Studi di Firenze con il massimo dei voti, discutendo una tesi dal titolo: “il kinesiotaping applicato in flessione o in estensione è in grado di influenzare la precisione e la regolarità del movimento isocrono ripetitivo?”
Rachele, con la sua tesi, ha partecipato e vinto il bando di concorso emesso dall’Università degli Studi di Siena per l’attribuzione di due premi di laurea intitolati a “Erica Angelini” per laureati con disabilità presso gli Atenei toscani.
Hai in mente di lasciare una parte del tuo patrimonio in beneficenza?
Considera l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti – ONLUS  di Siena.
Noi ci occupiamo di chi non vede o vede male e lo facciamo con serietà e qualità perché siamo ciechi e ipovedenti.
Per donare alla nostra associazione basta visitare il sito www.uicisiena.org oppure recarsi da un notaio e indicare nelle proprie volontà testamentarie la nostra associazione curandovi di precisare il nostro nome per intero e la via.
Per donazioni in denaro fai un bonifico su: IBAN IT 95 X 08351 14201 000 000 091 880

Uici Campania il 12 settembre assemblea regionale dei quadri dirigenziali nella sala consiliare del comune di Avellino, di Vincenzo Massa

Autore: Vincenzo Massa

L’Unione Italiana Ciechi della Campania in preparazione del congresso nazionale, che si svolgerà dal 5 all’8 novembre a Chianciano, ha promosso l’assemblea dei quadri di tutto il territorio regionale per il prossimo 12 settembre nell’aula consiliare del comune di Avellino. Attraverso un collegamento telefonico è previsto l’intervento del presidente nazionale dott. Mario Barbuto
La giornata intesa, il cui inizio è previsto alle 9, vedrà dopo i saluti di rito l’inizio dei lavori tracciare le proposte di modifiche allo Statuto Sociale che la delegazione campana porterà al prossimo congresso.
La seconda parte della mattinata sarà dedicata alla programmazione delle attività che l’Unione Italiana Ciechi e degli Ipovedenti della Campania intende promuovere per sostenere l’inclusione sociale della vista di questa terra. Questa di Avellino sarà un’occasione speciale perché oltre alla presentazione del nuovo consiglio regionale e dei cinque consigli provinciali e dei rappresentanti dei comitati giovani dei territori, ci sarà un momento d’incontro con i soci dell’Alta Irpinia con l’inaugurazione della sede zonale di Grottaminarda alle ore 16. Il saluto prezioso e speciale del nostro presidente nazionale onorario prof. Tommaso Daniele sarà momento alto di formazione per i neo eletti ai vari livelli per scoprire una parte della storia del nostro sodalizio Questa per noi sarà una giornata straordinaria per programmare e progettare il nuovo Ente che si dovrà confrontare con le sfide presenti e future. Non faremo sconti a nessuno e non consentiremo che qualcuno per il proprio tornaconto ci metta casacche politiche per colorare la nostra disabilità. Spero che gli uomini della politica sappiano ritrovare il senso del pudore per cancellare la vergogna dell’elemosinare, che in questi anni ha fatto tutta la dirigenza associativa, per evitare che in Campania dopo 95 anni di storia fosse cancellata la nostra storia. Siamo pronti a rivendicare e progettare perché i fratelli che soffrono in silenzio sono ancora troppi. Vogliamo spegnere in Campania le candeline dei nostri primi 100 anni di storia della gloriosa Unione Italiana Ciechi e degli Ipovedenti-. Appuntamento, dunque, sabato 12 settembre alle ore 9 presso l’aula consiliare del comune di Avellino.

Bologna- Un bastone per l’Africa -23 ottobre 2015

Autore: Redazionale

Venerdì 23 ottobre h. 20.30  Nino Amirouche organizza una serata, presso il Ristorante Pizzeria TAFIER – Via Altura, 11 Bologna ( vicino Ospedale Bellaria). Parcheggio riservato.

La vostra generosità sarà devoluta in beneficenza per aiutare i bambini non vedenti africani.

Oltre alla presenza dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Presidenza Nazionale, parteciperanno all’evento delegati dell’Istituto Cavazza di Bologna.

Intrattenimento e giochi con ricchi premi.

MENU’

Entré di benvenuto

Lasagne verdi alla bolognese

Tortelloni burro e salvia

Arrosto misto con patate al forno

Dessert

Acqua, Vino, Caffè

Per prenotazioni e informazioni chiamare Nino Amirouche cell. 347 8610289

Bolzano – Invito alla gita sociale e bollettino informativo settembre 2015

Indice:
1. Invito alla gita sociale a Innsbruck il 26.09.2015
2. Campagna di sensibilizzazione in occasione della Giornata Mondiale della Vista – 08.10.2015
3. Scadono a settembre 2015 i permessi di colore arancione per sostare sui parcheggi riservati agli invalidi
4. Parcheggio sugli stalli a pagamento (strisce blu): gratuito per invalidi in alcuni comuni
5. Un invito del Presidente a viaggiare autonomamente in treno
6. Numero Verde ”Violenza nella terza età”
7. Rinnovata la convenzione con il Teatro Cristallo di Bolzano
8. Appello: iscrizione di familiari e amici come soci sostenitori dell’Unione Ciechi e Ipovedenti
9. Südtiroler Hauskalender 2016 – cercasi distributori per alcune zone
10. Estate 2015: le nostre iniziative di socializzazione
11. Preannunzio: Giornata nazionale del Cieco il 20.12.2015
12. Invito agli incontri mensili per ciechi e ipovedenti
13. Iniziative del Gruppo Sportivo Non- e Semivedenti: yoga e sci da fondo

Caro Socio, con questa circolare desideriamo richiamare la Sua attenzione su alcune notizie di importanza associativa. A richiesta, questo bollettino può essere ricevuto anche in scrittura braille o per email. 1. Invito alla gita sociale a Innsbruck il 26.09.2015 Il Consiglio dell’Unione Ciechi e Ipovedenti ha il piacere di invitarLa alla consueta gita dei soci, fissata per il giorno 26.09.2015 che ci porterà a Innsbruck, per conoscere meglio il capoluogo del Nordtirolo. Il programma sarà il seguente: ore 10.30: visita del centro storico compreso il duomo, partendo dal parco Hofgarten, attraversando le stradine della vecchia città e via Maria Theresia fino al Tettuccio d’Oro con guida italiana e tedesca (durata circa 1 ora e mezza); ore 12.15: partenza per l’albergo Rumer Hof per il pranzo, previsto per le ore 12.30 circa; ore 14.00: partenza per il monte Bergisel dove vi sarà 1 ora e mezza di tempo per fare una passeggiata, visitare il museo con il rotondo dipinto sulle battaglie del 1809 o per visitare il trampolino da sci con bar e terrazza panoramica; ore 16.00: ritorno per la Val Pusteria e Val Venosta. L’arrivo a San Candido è previsto verso le ore 19.00, a Bolzano verso le ore 18.30 e a Malles verso le ore 20.15. Per il trasporto verranno organizzati due pullman con i seguenti orari di partenza: Pullman ditta Prokulus-Reisen: partenza a Malles, piazza Cinema alle ore 5.30 Silandro, stazione vigili del fuoco ore 6.00 Merano, Piazzale Prader verso le ore 6.40 Bolzano, Piazza Gries (fermata autobus davanti al Cafè Gruber) verso le ore 7.20 e successivamente in via Alto Adige all’Hotel Alpi. Proseguimento del viaggio in direzione Brennero. Possibilità di salire durante il tragitto lungo la strada statale della Val Venosta, Valle Adige e Valle Isarco presso le fermate dell’autobus. Pullman ditta Steiner-Reisen: partenza da San Candido, fermata Außerkirchl ore 6.50 Brunico, Autostazione ore 7.30 Bressanone, stazione ferroviaria ore 8.15 Vipiteno, parcheggio presso il casello autostradale ore 8.45 Possibilità di salire durante il tragitto lungo la strada statale della Val Pusteria e della Valle Isarco presso le fermate dell’autobus. Arrivo di entrambi i pullman a Innsbruck alle ore 9.45. La visita guidata è fissata per le ore 10.30. La quota di partecipazione è di euro 35,00 a persona e comprende il viaggio in autobus, la visita guidata a Innsbruck e il pranzo (escluse le bibite). L’importo dovrà essere versato al momento della prenotazione sul nostro conto corrente bancario presso la tesoreria della Banca Intesa Sanpaolo, sede di Bolzano – IBAN: IT22S0306911619000010806209 oppure tramite il bollettino postale allegato. (Attenzione! Il codice IBAN del nostro conto bancario da un mese è cambiato) Prenotazioni entro il 16.09.2015 presso il nostro ufficio al n. tel. 0471 971117 oppure per email info@unioneciechi.bz.it Al momento della prenotazione preghiamo di comunicare il luogo esatto di salita. Chi non effettua la prenotazione non potrà essere preso in considerazione. Facciamo presente che i posti a sedere nel pullman verranno assegnati in base all’ordine delle prenotazioni. Questa gita sarà sicuramente per tutti i soci una buona occasione per potersi conoscere fra di loro o per coltivare le conoscenze fatte in altre occasione nonché come approfondimento culturale. Saremo lieti perciò di una viva partecipazione! Importante: per urgenze, il giorno della gita sarà possibile contattarci ai seguenti numeri di cellulare: 335 6407399 – 335 7000707. 2. Campagna di sensibilizzazione in occasione della Giornata Mondiale della Vista – 08.10.2015 Questa Sezione parteciperà alle iniziative dell’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità in occasione della giornata Mondiale della Vista, la quale sarà celebrata giovedì 08.10.2015. Saranno allestiti due stand a Bolzano, uno in piazza Vittoria e l’altro presso l’atrio dell’ospedale, per distribuire del materiale informativo sulla prevenzione della cecità nonché sull’attività dell’Unione. Vi invitiamo cordialmente a venirci a trovare presso gli stand nonché a collaborare attivamente all’iniziativa, prestandone servizio. Coloro che sono disposti a una tale collaborazione sono invitati a mettersi in contatto con l’ufficio. 3. Scadono a settembre 2015 i permessi di colore arancione per sostare sui parcheggi riservati agli invalidi Informiamo nuovamente che i vecchi tagliandi di colore arancione, che permettono la sosta su parcheggi riservati agli invalidi, scadono a settembre 2015. Dopo tale data sono validi soltanto i nuovi permessi europei di colore blu. Questi possono essere richiesti presso il proprio Comune di residenza. 4. Parcheggio sugli stalli a pagamento (strisce blu): gratuito per invalidi in alcuni comuni In questi giorni il Comune di Laives ha approvato una delibera interna che consente ai disabili di parcheggiare gratuitamente nelle strisce blu, quando trovano occupato i parcheggi riservati agli invalidi. Gli altri comuni tra quelli più grandi, dove esiste un tale esonero sono: Bolzano, Bressanone e Brunico, mentre a Merano e a Vipiteno gli invalidi sono tenuti al pagamento. Insieme alla Federazione per il Sociale e la Sanità ci impegneremo, di ottenere la gratuità anche da tali Comuni. 5. Un invito del Presidente a viaggiare autonomamente in treno Mi sono candidato alla presidenza dell’Unione ciechi e ipovedenti, essendo consapevole del grande lavoro che comporta questa nostra Onlus. Lavorare non mi ha mai spaventato, mentre devo confessarvi che spostarmi avanti e indietro tra Bolzano e Brunico mi creava psicologicamente un disagio, una paura di non riuscire, non per mia incapacità ma del mondo oscuro che ci circonda. I miei timori, forse erano e sono anche i vostri, dove sono? Riesco da solo a cambiare treno a Fortezza? Mi aiuterà qualcuno? Dove sarà la porta giusta per scendere dal treno, destra o sinistra? E il bottone per aprire le porte dove sarà? Molte domande… poche risposte e tante paure. Questo succede quando dipendiamo da altre persone che non conosciamo, ma “il presidente dell’Unione Ciechi e Ipovedenti deve dare il buon esempio”, queste sono le parole dei miei cari amici consiglieri Josef Stockner e Nikolaus Fischnaller. Cosí mi sono informato come fare e ora vi descrivo il mio primo viaggio da solo in treno da Brunico a Bolzano. Il giorno giovedì mattina 7 maggio ho scritto una e-mail per richiedere il servizio di accompagnamento e fornendo gli orari dei treni alla sala blu di Verona, volendo si può anche telefonare. Attenzione!!! Per chi non ha bisogno di una carrozzina per muoversi, deve dirlo chiaramente o scriverlo come ho fatto io, in modo che non venga organizzata una pedana mobile per salire e scendere. Il pomeriggio mi è arrivata via e-mail la conferma della mia prenotazione, e sul cellulare un SMS di avviso. Venivano confermati gli orari e la disponibilità del servizio, inoltre l’operatore mi avvisava che a Fortezza 5 minuti per il passaggio da un treno all’altro erano pochi e mi hanno comunicato che dovevo aspettare un altro treno. Pazienza, l’arrivo a Bolzano era 30 minuti dopo. Bene è arrivato il giorno che da solo devo andare a Bolzano, venerdì 8 maggio, mi sono alzato, devo confessarvi ero un po’ nervoso, mia moglie mi ha accompagnato in stazione a Brunico, dove è arrivato un signore che mi ha detto “buon giorno Signor Valter, sono Manfred che lo accompagna nel suo viaggio e mi ha dato la mano”. Io ero con il bastone bianco così l’accompagnatore mi ha riconosciuto subito. Quando stava arrivando il mio treno per Fortezza, Manfred mi ha accompagnato con molta professionalità, mi ha fatto accomodare in testa sulla prima carrozza, dove normalmente è presente il capo treno. Anche Manfred si è seduto vicino a me. Siamo partiti, mi sono così rilassato e sentivo annunciare, stazione dopo stazione i loro nomi… San Lorenzo… Chienes… sapevo sempre dove ero, magnifico. Arrivati a Fortezza, siamo scesi e abbiamo cercato una panchina per aspettare il treno diretto a Bolzano, Manfred si è congedato dicendomi che sarebbe tornato subito. Sentivo rumori di ferro che stridevano, voci che si intrecciavano una sopra l’altra ogni qual volta arrivava un treno, poi silenzio quasi irreale fino al treno successivo, dove le voci e i rumori dei freni riempivano il vuoto. Sta’ arrivando il treno e Manfred puntuale è vicino a me, mi accompagna nuovamente in testa treno, fino alla poltrona dove mi saluta gentilmente e mi rassicura che a Bolzano mi verrà a prendere un incaricato, ci stringiamo la mano e lo ringrazio. Anche su questo treno gli avvisi di fermata si susseguono uno dopo l’altro dandomi un chiaro senso dello spazio e del tempo che trascorre. Finalmente l’altoparlante annuncia “prossima stazione Bolzano – nächster Bahnhof Bozen…” la solita domanda, ci sarà l’operatore? Meglio che mi preparo e scendo, o aspetto? Se il treno riparte finisco a Trento…! Il treno si ferma e sento una voce, “signor Valter…” sì, sì è il mio accompagnatore che mi rassicura e mi assiste fino al parcheggio dei Taxi. Saluto con una stretta di mano ringraziandolo per l’ottimo servizio e finisce così la mia prima avventura in treno con il servizio delle sale blu di assistenza per le persone con ridotta mobilità. Personalmente sono rimasto molto soddisfatto e invito tutti ad usare autonomamente questo servizio organizzato molto bene, iniziamo nella nostra Provincia e poi possiamo provare in tutta Europa, non ci fermerà più nessuno. La mobilità in autonomia per noi non vedenti e ipovedenti è importantissima, non abbiate paura di provare a muovervi da soli, quando ritornerete a casa, dopo un bel viaggio in treno, sarete orgogliosi di voi stessi. Le stazioni in Alto Adige che usufruiscono di questo servizio sono: Bolzano, Bressanone, Brunico, Fortezza e Merano. In ogni stazione ci sono dei punti prestabiliti fra i quali si può scegliere per incontrare gli addetti a questo servizio, tra questi c’è sempre il posteggio Taxi. Il servizio è organizzato dalla sala blu di Verona che è competente per l’Alto Adige. Cosa bisogna fare per usufruire di questo servizio? Telefonare al numero verde: 800 90 60 60 raggiungibile da telefono fisso; o al numero 199 30 30 60 raggiungibile da telefono mobile e fisso (a pagamento); oppure scrivere una e-mail all’indirizzo: salablu.verona@rfi.it Il servizio, in caso di viaggi in Italia, va richiesto minimo il giorno prima in modo da dare opportunità agli addetti di organizzare al meglio il vostro viaggio. Maggiori informazioni le potete trovare sul nostro sito www.unioneciechi.bz.it oppure chiamando il nostro ufficio 0471-971117. 6. Numero Verde ”Violenza nella terza età” Dal 2014 oltre al servizio telefonico “Emergenza anziani”, punto di riferimento per il territorio cittadino di Bolzano, al numero verde 800-001800 risponde anche il servizio multizonale “Violenza nella terza età”. Destinatari del servizio sono persone anziane vittime di violenza fisica, morale o finanziaria, famigliari di anziani assistiti e gli assistenti stessi, testimoni di atti di violenza e persone, che vorrebbero ottenere informazioni sui temi della violenza nella terza età. Il servizio offre la possibilità di condividere la situazione vissuta via telefono e di contattare i servizi competenti nel territorio di riferimento. Per ora il servizio è attivo da lunedì a venerdì dalle 09.00 alle 12.00 e giovedì dalle 09.00-12.00 e 14.00-16.00. Nel resto della giornata, nei fine settimana e festivi è in funzione un servizio di segreteria telefonica. Viene garantita una richiamata. 7. Rinnovata la convenzione con il Teatro Cristallo di Bolzano È stata rinnovata per la stagione 2015/2016 la convenzione con il Teatro Cristallo, che prevede l’acquisto da parte dei soci effettivi e soci sostenitori dell’Unione, della Cristallo Card al prezzo di € 3 anziché di € 6, dando diritto a sconti per tutta la stagione. Dal 22 settembre per circa 3 settimane è possibile abbonarsi a una serie di rassegne a tariffe convenzionate, ad esempio: Comedy Show – teatro leggero per ridere di gusto € 65 invece di € 75; Buona domenica a teatro – i classici della commedia popolare e divertenti spettacoli amatoriali € 45 invece di € 50; Racconti di Musica € 50 invece di € 60; Circuito danza Trentino Alto Adige € 35 invece di 40. Il programma dettagliato può essere richiesto al nostro ufficio o direttamente al Teatro in Via Dalmazia 30 a Bolzano, tel. 0471067822, sito internet www.teatrocristallo.it, email cassa@teatrocristallo.it 8. Appello: iscrizione di familiari e amici come soci sostenitori dell’Unione Ciechi e Ipovedenti Lo statuto dell’Unione prevede tra i propri iscritti anche la figura del “socio sostenitore”. Questo per dare ancora più importanza all’associazione tramite la solidarietà di molte persone. Dall’altra parte è necessario un’ulteriore aiuto per la realizzazione delle nostre attività, in quanto vengono tagliati sempre più i contributi pubblici. Per questo motivo chiediamo ai nostri soci di invitare i loro familiari e amici a diventare soci sostenitori dell’Unione Ciechi e Ipovedenti Alto Adige Onlus. Di recente la quota minima di iscrizione per i soci sostenitori è stata abbassata a € 25,00 – naturalmente saremo lieti di ricevere anche contributi maggiori. Il corrispondente importo può essere versato annualmente indicando come causale “offerta come socio sostenitore” nonché il nominativo e indirizzo del socio sostenitore: – tramite bonifico sul conto corrente bancario presso la tesoreria della Banca Intesa Sanpaolo, sede di Bolzano IBAN: IT22S0306911619000010806209, intestato all’Unione Ciechi e Ipovedenti; – tramite il bollettino postale allegato; – direttamente presso l’ufficio sezionale. Grazie mille! 9. Südtiroler Hauskalender 2016 – cercasi distributori per alcune zone Anche quest’autunno per sostenere l’attivitá dell’Unione verrà distribuito il “Südtiroler Hauskalender” (in lingua tedesca) a favore dell’Unione Ciechi e Ipovedenti. In questa campagna di autofinanziamento possiamo contare sull’aiuto di oltre 30 volontari, tra i quali molti soci; a loro con l’occasione va il nostro più sincero ringraziamento. Cerchiamo ancora dei collaboratori per diverse zone dell’Alto Adige, come per la Bassa Atesina, Alta Val d’Isarco, Nova Levante, Nova Ponente, Aldino. Per la distribuzione è prevista una provvigione. Gli interessati sono invitati a contattare il nostro ufficio il prima possibile. Preghiamo di far passaparola anche tra conoscenti e familiari. Grazie! Il calendario sarà ottenibile anche presso la sede dell’Unione. Contiene un articolo sui diversi tipi di disturbi visivi, nonché poesie e racconti, narrative, nozioni naturalistiche e concetti interessanti, il tutto corredato in 200 pagine con numerose immagini; potrebbe essere una bella idea regalo. 10. Estate 2015: le nostre iniziative di socializzazione Per promuovere i contatti tra gli associati, ma anche lo scambio di esperienze e informazioni, l’Unione organizza annualmente svariate attività di socializzazione. Così è stato svolto dal 20.06. al 03.07. il tradizionale soggiorno marino a Tirrenia. Vi hanno partecipato complessivamente 50 persone che si sono godute una vacanza balneare presso il Centro Vacanze adatto a persone minorate della vista dell’UICI. Tra le iniziative culturali si rileva la serata lirica all’Arena di Verona per assistere all’opera “Il barbiere di Seviglia”, alla quale il 07.08. hanno partecipato 32 appassionati della musica. La nostra Associazione ha organizzato il viaggio in Pullman ed è riuscita a procurare dei biglietti per le poltrone in platea a prezzo ridotto. 26 appassionati escursionisti, invece, esploreranno dal 13 al 19.09. le montagne del Defereggental nel Tirolo Orientale. 11. Preannunzio: Giornata nazionale del Cieco il 20.12.2015 La Giornata nazionale del Cieco nonché la festa prenatalizia quest’anno si terranno domenica 20.12.2015. Nella prossima circolare ulteriori dettagli. 12. Invito agli incontri mensili per ciechi e ipovedenti Al Centro Ciechi St.Raphael a Bolzano, Vicolo Bersaglio 36, avranno nuovamente luogo una volta al mese degli incontri per ciechi e ipovedenti nonché per i loro accompagnatori. L’intento è di conoscersi, scambiare esperienze, trattare diversi argomenti proposti, ma soprattutto di trascorrere delle piacevoli ore in compagnia. Gli incontri in lingua italiana avranno luogo ogni terzo martedì del mese alle ore 15.00; il primo appuntamento dopo la pausa estiva è fissato per il 20 ottobre. Gli incontri in lingua tedesca si terranno ogni primo martedì del mese alle ore 19.00; il primo appuntamento dopo la pausa estiva è fissato per il 6 ottobre. 13. Iniziative del Gruppo Sportivo Non- e Semivedenti: yoga e sci da fondo Il Gruppo Sportivo Dilettantistico Non- e Semivedenti organizza a Bolzano da ottobre a maggio due corsi di yoga settimanali. Ci sono alcuni posti liberi soprattutto per il corso che si tiene giovedì dalle ore 17.45 alle ore 19.15. Informazioni e prenotazioni al numero 3492676077. Inoltre per gli appassionati di sci fondo il GS organizza nei mesi da dicembre a marzo due o tre volte a settimana, il trasporto in pulmino per raggiungere le piste da sci fondo al passo Lavazè. Dal 24 al 31.01.2016 verrà organizzata a Riva di Tures una settimana di sci fondo. I partecipanti devono essere autosufficienti; verranno messi a disposizione degli accompagnatori per praticare in piccoli gruppi lo sci fondo. Il numero di partecipanti è limitato. Per informazioni più dettagliate e per prenotarsi contattare tra il 15.09 e il 30.11.2015 il responsabile per gli sport invernali Riccardo Tomasini, n. tel. 0471 918178 oppure 347 5815296; email: r.tomasini@hotmail.it Per ulteriori informazioni sulle singole comunicazioni preghiamo di rivolgersi alla sede sezionale: tel. 0471 971117 oppure per email a: info@unioneciechi.bz.it . Novità nonché appuntamenti e informazioni su varie iniziative vengono pubblicati regolarmente sul nostro sito internet www.unioneciechi.bz.it In quanto sarebbe auspicabile inviare la corrispondenza solo a mezzo posta elettronica e possibilmente non più in forma cartacea, chi dispone di un indirizzo e-mail che non conosciamo ancora, è pregato comunicarlo a questo ufficio al seguente indirizzo: info@unioneciechi.bz.it.

Genova – Segreteria telefonica dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Onlus – Sezione Provinciale di Genova del 27 Agosto 2015

Entro il 15 Settembre i possessori del contrassegno invalidi italiano per il parcheggio delle auto devono sostituirlo obbligatoriamente con quello europeo, presentandosi presso la Genova Parcheggi in Viale Brigate Partigiane, 1, portando il contrassegno scaduto, i documenti di identità, il certificato di invalidità rilasciato dalla Asl, n. 2 foto formato tessere ed una quota pari ad €. 5,00.
Non è possibile effettuare questa operazione tramite i nostri uffici per scelta del Comune di Genova.

E’ stato riattivato il bancomat Carige in Via Caffaro 4.
Presso la nostra sede si possono acquistare i biglietti della lotteria nazionale Louis Braille, al costo di 3 euro a biglietto, la cui estrazione sarà il 10 settembre 2015 con 500.000 euro al primo estratto e altri premi che saranno determinati dalla buona vendita dei biglietti stessi; per ulteriori informazioni rivolgersi in ufficio nell’orario di apertura al pubblico.
Invitiamo tutti a sostenere questa importante iniziativa utile al finanziamento di tutte le nostre sezioni, promuovendo l’acquisto dei biglietti tra parenti ed amici.

Entro il 2 settembre è possibile iscriversi al progetto Il pontile per attività veliche in accordo con lo scultore Felice Tagliaferri; l’iniziativa è rivolta a ciechi, ipovedenti e loro amici e parenti; per ulteriori informazioni e pagamento iscrizioni rivolgersi a Lidia Schichter cell. 328 42 22 168

L’associazione Due Colori nel Vento organizza il secondo corso di vela per persone con problemi di vista e loro accompagnatori in due weekend a partire dal 24 agosto 2015; per iscrizioni e informazioni telefonare a Monica Perugna cell. 3498181258 e 3398853251 oppure a Danilo Malerba cell. 3388596370 e 3351012731.

Presso il Circolo Bianchi in Corso Europa 255 R si svolgono periodicamente le attività del Gruppo Sportivo Liguria non vedenti; per maggiori informazioni chiamare Andrea Bazzano al numero 338 20 84 033

Continua a funzionare la lista di discussione della sezione sulla quale convogliamo tutti i messaggi informativi; per iscriversi inviare una E-mail vuota all’indirizzo uicigenova-news+subscribe@googlegroups.com

I nostri uffici sono aperti al pubblico lunedì e mercoledì dalle 10 alle 13
e dalle 14 alle 17, mentre martedì e giovedì dalle 10 alle 15.

Prossimo bollettino il 4 settembre 2015 se ci saranno novità.

Grazie per l’ascolto.

Asti – Trasporto pubblico: “Ad Asti agosto da incubo”. Disagi per disabili e anziani, per molti un’estate da dimenticare

Gravi disagi nel trasporto pubblico su gomma in provincia di Asti. “Quella che stiamo vivendo sarà un’estate da dimenticare”. Parole dell’Unione Ciechi provinciale e di FAND, la federazione che raggruppa le associazioni dei disabili. Quello che sta per terminare è stato un mese da incubo per i pendolari.
“Ad agosto l’amministrazione provinciale ha deciso di sospendere per intero i servizi di trasporto pubblico extraurbano – spiega il presidente della sezione astigiana di UICI, Mario Alciati – inutile dire che abbiamo ricevuto una valanga di segnalazioni e di proteste dai nostri associati”. Disagi per tutti, non solo per i non vedenti che restano tuttavia la categoria più penalizzata vista l’impossibilità di spostarsi con mezzi propri.
Al coro di protesta dei soci UICI, si aggiungono poi le lamentele delle altre associazioni di disabili. “E’ stato un agosto da incubo – spiega il presidente provinciale di FAND e membro di UICI Adriano Capitolo – il disservizio ha colpito tutti indiscriminatamente, disabili e non, lavoratori e pensionati ma anche persone che dovevano recarsi in ospedale per visite e terapie mediche”.
Non una razionalizzazione, ma un taglio netto che non ha eguali in Piemonte. “Asti è l’unica realtà provinciale ad aver soppresso totalmente i servizi di trasporto su gomma nel mese di agosto – dice ancora Capitolo – i disagi sono stati enormi, anche perché il trasporto ferroviario non è in grado di coprire le necessità del territorio, per questa ragione ci rivolgeremo al movimento dei consumatori per tutelare i nostri diritti ed evitare il ripetersi di episodi simili”.
Ad aggravare la situazione il clima di silenzio che ha avvolto la vicenda. “Nessuno ci ha consultati – denuncia il presidente di UICI Alciati – eppure la legge regionale 37/2000 riconosce il nostro ruolo di rappresentanza e ci indica come interlocutori qualificati nei processi decisionali, nella realtà non siamo stati nemmeno informati”.
Ora la paura delle associazioni è che, con il perdurare della crisi, scelte di questo tipo abbiano a ripetersi in futuro e magari anche in altri periodi dell’anno. “Ricordo – dice Capitolo – che esisteva un servizio di trasporto pubblico per disabili gestito da un paio di cooperative ed è stato nettamente tagliato. Il risparmio operato sulla pelle di anziani e disabili non può nemmeno lontanamente giustificare i disagi causati, sembra che la politica abbia perso di vista le vere priorità”.

Macerata – Il Baseball: un’opportunità per i nostri giovani non vedenti!

Sei un disabile della vista? Sei delle Marche? Vuoi provare a giocare a baseball?
Allora potrai cimentarti nel batti e corri nella mattinata di sabato 29 Agosto in occasione del camp che la Roma AH Blinds terrà a Porto S. Elpidio, presso il diamante comunale, ospitata dalla PSE Baseball.
Per maggiori informazioni contattare Alfonso Somma al 3395495342.
Puoi visitare il sito della Roma Ali Blinds all’indirizzo:
www.romaailbiinds.it.

Siena – Concorso Erica Angelini università degli studi di Siena di Massimo Vita

Autore: Massimo Vita

Mi piace segnalare che la nostra socia Rachele Duchini, si è aggiudicata una delle borse di studio intitolata a Erica Angelini dall’università degli studi di Siena. Erica era una ragazza disabile grave che ha combattuto per le pari opportunità e l’abbattimento delle barriere fisiche e culturali. Erica, alcuni anni fa vinse un premio che avevamo istituito come sezione e quindi questo successo di Rachele è quasi un passaggio di testimone.
Rachele ha partecipato con la sua tesi con la quale si è laureata in fisioterapia della riabilitazione a Firenze con il massimo dei voti.
Sono due esempi da seguire per tutti noi e per l’associazione.

Macerata – L’UICI di Macerata si offre al pubblico

Dalle ore 15.00 di domenica 30, sino alle ore 22.00 di lunedì 31, nell’ambito della Fiera annuale di San Giuliano, l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Macerata si offre al pubblico con l’allestimento di uno stand dove i visitatori, grazie alla collaborazione di molti nostri volontari, oltre a ricevere informazioni sulle attività dell’associazione, potranno vivere esperienze di vario genere, tra cui:

Vedere come utenti ciechi e ipovedenti utilizzano computer e smartphone!

Sperimentare varie situazioni al buio!

Acquistare i biglietti della lotteria nazionale Louis Braille!

Napoli – Buone notizie per l’assistenza scolastica per gli alunni ciechi a Napoli

Dopo tante notizie negative, finalmente per gli alunni ciechi ed ipovedenti della Provincia di Napoli si prospetta un inizio di anno scolastico migliore; infatti, a seguito di diversi incontri, nel corso della riunione svoltasi a Palazzo San Giacomo il giorno 10 agosto tra il Sindaco della Città Metropolitana di Napoli Luigi De Magistris, l’Assessore alle Politiche sociali del Comune di Napoli Roberta Gaeta e l’Ufficio di Presidenza dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti (Presidente Mario Mirabile, vicepresidente Enrico Mosca e consigliere delegato Ciro Taranto), è stato assicurato che per l’anno scolastico 2015-2016 agli alunni ciechi ed ipovedenti verrà garantita l’assistenza scolastica domiciliare e verrà fatto di tutto per assicurare il trasporto scolastico.
In particolare, ha riferito il Sindaco De Magistris, nel bilancio della Città Metropolitana che verrà discusso ed approvato nel prossimo mese di settembre, sono state inserite le somme necessarie a garantire l’assistenza scolastica domiciliare per i primi mesi dell’anno scolastico e comunque fino a quando non verrà definito quale ente si dovrà occupare di tale servizio.
Il Sindaco, inoltre, si è impegnato a far sì che la Città Metropolitana possa anche in futuro coordinare i servizi di assistenza per gli alunni ciechi residenti in tutta la Provincia.
Sicuramente una bella notizia che lascia ben sperare per il prossimo anno scolastico!