Reggio Emilia – Formazione e sostegno per genitori di bambini e ragazzi con disabilità visiva

Sabato 16 giugno ore 10:00
Istituto Regionale per i Ciechi “G. Garibaldi”
Reggio Emilia. Sabato 16 giugno a partire dalle ore 10:00 presso l’Istituto Regionale per i Ciechi “G. Garibaldi”, in via Franchetti n. 7 a Reggio Emilia si terrà il primo incontro del progetto “Formazione e sostegno per genitori di bambini e ragazzi con disabilità visiva”.
Il progetto, a cura di I.Ri.Fo.R  ETS (Istituto Nazionale di Ricerca, Formazione e Riabilitazione) Emilia-Romagna, è rivolto a tutte le famiglie residenti sul territorio regionale o iscritte ad una delle nove Sezioni Territoriali UICI dell’Emilia-Romagna e si svolgerà nelle sedi operative di Bologna, Ferrara, Reggio Emilia e Rimini, con le stesse modalità e i medesimi contenuti.
Sono previsti due cicli di quattro incontri di gruppo ciascuno, durante i quali saranno proposti i seguenti argomenti: per il primo ciclo, “Genitore e persona” (Emozioni, vissuti e relazioni e Accompagnare nella crescita); per il secondo ciclo, “Essere figlio con disabilità e persona” (Vissuti, emozioni, visione del mondo e Crescere in famiglia e nel mondo). I genitori potranno portare le proprie esperienze e i loro interrogativi, i conduttori e gli esperti aggiungeranno contenuti e spunti che possano favorire il confronto nel gruppo. La proposta prevede altresì incontri individuali per singolo genitore o coppia genitoriale, preziosa occasione per esprimere i propri bisogni e desideri e avvalersi di un supporto e di una consulenza specifica per approfondimenti o particolari necessità.
Gli incontri di gruppo saranno condotti dal Dott. Mauro Favaloro, psicologo e psicoterapeuta, coadiuvato dal Dott. Carmine Pascarella, psicoterapeuta, mentre gli incontri individuali saranno gestiti dalla Dott.ssa Roberta Legnini, psicologa e psicoterapeuta.
Gli incontri saranno diretti dall’equipe di psicologi-psicoterapeuti della Regione Emilia-Romagna aderenti al progetto “Stessa strada per crescere insieme”, elaborato nell’ambito del protocollo di intesa tra UICI e CNOP (Consiglio Nazionale Ordine Psicologi), che mette a disposizione dei genitori di bambini e ragazzi ciechi ed ipovedenti, o anche pluridisabili, dell’Emilia-Romagna, professionisti specificamente formati e selezionati per offrire consulenze, sostegno ed accompagnamento sulle problematiche che la disabilità visiva dei figli pone ai genitori. Il costo a famiglia è di € 20,00 per ogni ciclo di incontri di gruppo, con libera partecipazione di uno o di entrambi i genitori (anche alternativamente); nessun contributo verrà invece richiesto per le consulenze individuali o famigliari.
Obiettivi generali del progetto sono quelli di realizzare un gruppo di formazione e sostegno psicologico quale nuova opportunità per genitori che vogliano migliorare la loro capacità di accompagnare i figli con disabilità visiva nel loro processo di crescita oltreché incrementare il benessere personale e familiare dei partecipanti. Obiettivi specifici del progetto sono quelli di favorire un confronto sulle forme di accompagnamento e sostegno al percorso di vita dei figli, evidenziando strumenti e soluzioni derivanti dalle esperienze e competenze dei genitori e dei professionisti presenti; aiutare a riconoscere e approfondire i vissuti propri e dei figli al fine di rendere più funzionali le relazioni intrafamiliari; offrire supporto psicologico nelle fasi di crisi; incrementare la capacità di interagire positivamente con persone ed istituzioni che possano essere significative per il benessere del figlio; favorire l’evoluzione del gruppo dalla dimensione del sostegno a quella del mutuo aiuto; offrire l’opportunità di una consulenza individuale o di coppia
Nel corso della mattinata, mediante il confronto con i presenti, sarà programmato il calendario dei successivi appuntamenti e saranno integrati i temi già previsti con ulteriori spunti e richieste di interesse per le famiglie.
Per comunicare la propria adesione al progetto o ricevere maggiori informazioni, contattare la Dott.ssa Legnini tramite email all’indirizzo legniniroberta@gmail.com oppure telefonicamente al 328-2898714 nei seguenti orari: lunedì e martedì dalle 18:00 alle 21:00, giovedì e venerdì dalle 10:00 alle 12:00

Ercolano (Na) – Ballare senza guardare ….. Si può fare!

Sabato 16 giugno alle ore 18,00 nella palestra Walking progress di Ercolano (via Aveta), si svolgerà la manifestazione “Ballare senza guardare ….. si può fare!”. Grazie all’idea della commissione pari opportunità dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Napoli e all’impegno profuso dall’insegnante Maria Cascone, 5 signore non vedenti daranno vita ad una esibizione di ballo. “La manifestazione”, spiega Rosaria De Angelis che è tra le promotrici del progetto, “ si svolge a conclusione di un anno molto intenso in cui 5 signore disabili visive hanno deciso di mettersi in gioco e cimentarsi in una disciplina che troppo spesso sembra preclusa ai non vedenti”. Rosaria, Lina, Claudia, Mena e Susi hanno davvero messo tanto entusiasmo e profuso tanto impegno per imparare i passi, consapevoli delle difficoltà, ma sicure che nulla è impossibile se c’è la buona volontà e la voglia di fare. “L’obiettivo”, ha aggiunto Rosaria De Angelis, “è quello di far avvicinare al ballo sempre più persone diversamente abili”.
Tutti sono invitati ad assistere all’evento.

Per contatti Gianluca Fava 3394867416

“La Pluriminorazione, una sfida complessa”

Si è appena svolto, presso la Sezione Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Catania, il primo dei convegni voluti dalla Commissione Nazionale sulla Pluridisabilità che vedrà in seguito coinvolte anche le Sezioni di Ascoli Piceno e Genova. Una importante occasione per fare il punto della situazione sulla pluridisabilità sul territorio nazionale, l’esperienza dei Centri di riabilitazione presenti in varie Sezioni (tra cui Catania), il lavoro delle equipe multidisciplinari e i progetti sviluppati in favore dei bambini con pluridisabilità e delle loro famiglie. Appunto le famiglie sono state messe al centro dell’interesse in quanto luogo privilegiato nel vissuto di ogni pluridisabile ma, ugualmente, luogo complesso che raccoglie e intreccia aspettative, preoccupazioni, energie positive e frustrazione affettività e molto altro ancora.
Il tema prescelto – Pluriminorazione, una sfida complessa per una educazione e formazione alla famiglia – ha permesso di mettere in luce una molteplicità di aspetti legati alla osservazione della pluridisabilità nella sua interazione con la famiglia, sottolineando l’importanza degli interventi riabilitativi ed educativi.
La Sezione di Catania ha maturato una lunga esperienza nella riabilitazione avvalendosi ormai da anni di specialisti competenti, esperienti e fortemente motivati facenti parte del del Centro di riabilitazione visiva, ma anche di figure professionali che fanno parte integrante del team (pedagogisti, educatori, psicologi…) che lavorano in rete in maniera efficace, confrontandosi sulla progettualità.
La convenzione con la ASP 3, attiva dal 2004, ha offerto cittadini catanesi o di provincie limitrofe la possibilità di percorsi riabilitativi all’interno di progetti appositamente realizzati sulle esigenze dei bambini pluriminorati e delle loro famiglie. Inoltre la recente convenzione con l’Unità spinale dell’Azienda Ospedale Cannizzaro ha arricchito enormemente le risorse riabilitative con idroterapia, un’esperienza che già in altri contesti ha mostrato la sua grande efficacia. Importante e fondamentale la presenza dell’IRIFOR motore propulsore di una varietà di progetti come è stato ricordato. La sezione di Catania, infatti, in questi anni si è distinta per una progettualità didattica- educativa e sostegno alla genitorialità, rivolta ad un’utenza sempre più complessa; in cui la disabilità visiva si presenta sempre più frequentemente associata ad altre condizioni patologiche, determinando in molti casi ritardi e differenze evolutive che, se non tempestivamente riconosciuti e trattati, rischiano di divenire più marcate rendendo incerte le possibilità di compensazione plurisensoriale. Dalla consapevolezza dell’importanza di attuare interventi tempestivi e precoci, l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Catania ha attivato numerosi progetti aventi l’obiettivo di intervenire propedeuticamente rispetto ad una condizione di deficit – più o meno marcata – in diverse aree di sviluppo. Nell’ambito dell’intervento precoce ricordiamo il progetto Aptica e pregrafismo. L’aptica – data dalla combinazione tra percezione tattile e propriocezione- infatti, si configura come l’elemento fondante e attivante dell’esplorazione e della conoscenza del mondo circostante. Sperimentare una modalità del toccare che sia consapevole, se stimolata sin dalla prima infanzia, contribuisce alla costruzione dell’immagine mentale dell’oggetto, permettendo un uso più funzionale ed efficace degli arti superiori. Per rafforzare e ampliare il ventaglio di proposte educative e ricreative , ampliando lo spazio dato ai momenti di socializzazione ed espressione del sé (spesso secondari nella quotidianità dei ragazzi pluriminorati) è nato il progetto Natural…mente. Il progetto pur non avendo finalità prettamente terapeutiche e riabilitative, nel perseguire il benessere psicofisico dell’utenza riesce a stimolare implicitamente sensi residui, autonomie e motricità attraverso esperienza di danza terapia, drammatizzazione e manipolazione creativa. Per far fronte alle esigenze di un’utenza che ha concluso l’obbligo scolastico e, dunque rischia di rimanere esclusa da ogni proposta educativa e formativa, è stato pensato il progetto Libera…mente. Gli utenti, all’interno di una cucina professionale e seguiti da uno chef, sono stati guidati in un percorso pluri-sensoriale in cui, attraverso l’esplorazione e la manipolazione degli alimenti, i ragazzi sono stati impegnati in attività di preparazione e trasformazione della materia prima in un prodotto culinario finito. A questa esperienza ha fatto seguito un ciclo d’incontri ludico-ricreativi serali in diversi locali dell’hinterland catanese, con l’obiettivo di favorire momenti di condivisione e socializzazione. Infine ricordiamo il progetto ludico-educativo Arricreamoci nato nel 2011 indirizzato all’intero nucleo familiare degli utenti ipovedenti, non vedenti e pluriminorati. Il progetto ha riguardato 4 aree d’intervento: area motoria- area delle autonomie- area della espressione del sé e area di supporto psicologico. Inoltre, è stato realizzato un percorso psicologico di sostegno alla genitorialità in cui i genitori hanno usufruito, in un setting informale, di incontri collettivi ed individuali. Da diversi anni è anche attivo un servizio di consulenza psicologica per il sostegno alla genitorialità che ha l’obiettivo di fornire ai genitori un’occasione per accrescere la propria competenza genitoriale attraverso la riflessione, il confronto, il dialogo e lo scambio reciproco, diventando anche un momento di raccolta dei feedback sulle iniziative e sugli interventi messi in campo. Importante ricordare il lavoro in rete svolto in collaborazione con le figure educative che si occupano dei servizi di Assistenza Didattica Integrativa e Assistenza alla Comunicazione. Coinvolte attivamente nei progettualità degli utenti dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Catania, tali figure possono essere considerate un ponte tra le diverse agenzie educative e/o riabilitative che orbitano attorno all’utente e alla sua famiglia. L’intervento educativo, in particolar modo nella pluridisabilità, deve mirare all’attivazione, all’integrazione e all’inclusione della persona in senso olistico, promuovendo una condizione di benessere bio-psico-sociale nel suo progetto di vita. Il lavoro promosso dalla Presidente Prof.ssa Rita Puglisi può essere definito come work in progress. In tale prospettiva, si auspica una mirata gestione delle risorse già esistenti, attivando forme di collaborazione e riqualifica dello storico Istituto per Ciechi Ardizzone Gioeni.
Negli interventi si sono avvicendate figure di specialisti locali e nazionali che, al di là della competenza e del rigore scientifico con cui hanno trattato il tema della pluridisabilità, hanno mostrato ugualmente grande empatia rispetto al vissuto di tutti i soggetti coinvolti in tali problematiche.
“Quando in una famiglia nasce un figlio disabile ricordiamoci sempre e prima di tutto che quello è un figlio” o ancora “Bisogna cercare di ottenere da ciascun bambino il massimo che può dare rispetto alle sue potenzialità”.
Il pubblico presente ha raccolto l’energia proveniente dai molti interventi reagendo con altrettanto calore. Per agevolare la partecipazione delle famiglie al convegno è stato attivato un servizio di ludoteca presso l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Catania, sede del convegno. Oggi a Catania la commissione nazionale pluridisabilità ha abbattuto una barriera fondamentale, mettendo insieme da nord a sud le esperienze professionali e lo scambio dei lavori in rete, segnando una svolta fondamentale alla storia dell’ l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti rispetto a questa complessa sfida.
Catania 12/6/2018 L’Equipe multidisciplinare dell’UICI Sezione di Catania

Foto della Ludoteca

Foto con diapositiva di utilizzo ausili

Foto sala

Foto sala

Reggio Emilia- Scuola e Prevenzione: screening ortottico per l’identificazione dei difetti visivi, dott. Alberto Sabatini

Informazione e prevenzione sulla disabilità visiva, per costruire un futuro migliore ai più piccoli
Si è conclusa la seconda edizione del progetto promosso dalla Sezione Territoriale dell’Unione italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti rivolto agli alunni delle scuole primarie del territorio reggiano: più di 40 classi coinvolte per un totale di quasi 1.000 bambini.
Grazie al contributo della Fondazione Pietro Manodori e del Lions Club “Ferrante Gonzaga” di Guastalla, la Sezione Territoriale di Reggio Emilia dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ETS-APS ha proposto per l’anno scolastico 2017/2018 la seconda edizione del progetto “Iniziamo dalla prevenzione e formazione dei più piccoli per costruire un futuro migliore ai disabili”, rivolto alle scuole primarie statali e paritarie del territorio provinciale. Il progetto ha ottenuto il Patrocinio della Regione Emilia-Romagna, della Provincia di Reggio Emilia e di diversi Enti locali.
L’idea è nata dall’esigenza di “fare cultura” sulla disabilità per favorire l’integrazione civile e sociale delle persone con difficoltà visive, tenendo conto degli ottimi risultati della precedente esperienza e del costante confronto con le Amministrazioni locali e l’Azienda AUSL di Reggio Emilia. Tutte le attività sono state offerte gratuitamente sia agli Istituti sia alle famiglie coinvolte nel progetto.
L’Associazione ha inteso potenziare l’attività di sensibilizzazione e di prevenzione delle malattie oculari tramite un programma di screening volto ad individuare le principali problematiche visive legate alla fascia di età dei 5/6 anni, per ragioni legate alla maggiore possibilità riabilitativa dei più piccoli, andando a supportare il servizio svolto, da oltre un ventennio, dalla Neuropsichiatria Infantile sui bambini di 3/4 anni, ed operando in particolar modo su quei soggetti che non hanno frequentato le scuole dell’infanzia, su coloro che si sono trasferiti di recente nella nostra Provincia e sui bambini stranieri. Lo screening è stato svolto da personale specializzato – medici oculisti, ortottisti ed ottici-optometristi – sugli alunni frequentanti il 1° anno della scuola primaria e su quelli frequentanti il 2° anno segnalati dagli Istituti, puntando a controllare il visus, la motilità oculare, la percezione dei colori, la presenza di strabismo o ambliopia (meglio conosciuta come “occhio pigro”).
Ampia è stata l’adesione e la partecipazione delle scuole: sono stati coinvolti in attività informative e di sensibilizzazione 9 Istituti Comprensivi dislocati in 4 dei 6 Distretti Sanitari della provincia di Reggio Emilia (Correggio 2, Gualtieri-Boretto, Guastalla S. Orsola, Luzzara, Reggio Emilia Don Borghi-Rivalta, Reggio Emilia Pertini 1 e Pertini 2, Quattro Castella-Vezzano, San Polo-Canossa), per un totale di 41 classi, 841 alunni (una media di oltre 20 per classe).
Una seconda azione che il progetto ha voluto perseguire è consistita nell’attività di informazione sulla prevenzione delle malattie oculari, sul modo di relazionarsi con le persone con disabilità visiva e sull’utilizzo dei cani-guida per non vedenti come animali da assistenza. Alle classi è stato rivolto un incontro della durata di circa un’ora, avente ad oggetto le principali regole da seguire per prevenire le malattie legate alla vista (corretta alimentazione, postura sui banchi di scuola, comportamenti da evitare, ecc.) e le modalità per relazionarsi al meglio con i compagni aventi deficit visivi o altre problematiche, con proiezione di slide e video dedicati, nonchè distribuzione di materiale informativo fornito dall’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della cecità (IAPB Italia).
Significativi i risultati sui bambini sottoposti a screening: su 773 visitati, 72 (appena sotto il 10%) sono risultati già portatori di occhiali o lenti e quindi già seguiti da uno specialista, 121 (oltre il 15%) hanno dato esiti positivi ai test lasciando presupporre l’esistenza di un difetto visivo e ne è quindi stata data notizia alle famiglie. Ai bimbi già in cura da un oculista è stato suggerito di continuare i controlli programmati, agli alunni che in precedenza non avevano manifestato problemi è stata consigliata una visita completa ed approfondita, svolta con priorità e a titolo gratuito presso uno degli ambulatori degli oculisti aderenti al progetto, che si ringraziano unitamente al Lions Club “Ludovico Ariosto” di Albinea.
“Il servizio è stato molto apprezzato da insegnanti e famiglie – dichiara la Presidente della Sezione Territoriale UICI Chiara Tirelli – e sicuramente utile per individuare e curare disturbi visivi di tanti bambini. L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti promuove da sempre e in ogni occasione la prevenzione dei difetti e delle malattie legate alla vista, soprattutto quando si tratta di bambini, per i quali un intervento precoce è fondamentale per poter risolvere in tempo utile il problema, senza che questo comporti un eventuale deficit più grave in futuro. Ringrazio fortemente tutti gli operatori e i volontari che hanno contribuito a questo progetto facendo in modo che i bambini sottoposti a visita abbiano vissuto un’esperienza positiva e non invasiva, in quanto le visite effettuate sono state svolte con competenza anche sotto forma di gioco”.
Altra importante azione di sostegno all’integrazione dei bambini aventi difficoltà visive e non solo, è stato l’invito, rivolto ai Dirigenti scolastici, di informare i genitori e gli insegnanti dell’esistenza del progetto “Stessa strada per crescere insieme” (www.uiciechi.it/Psicologi/progettocnopuici.asp), realizzato a livello nazionale da UICI e CNOP (Consiglio Nazionale Ordine Psicologi). Tale iniziativa si propone di offrire alle famiglie un sostegno psicologico da parte di professionisti appositamente formati, per accompagnarle durante la crescita dei loro figli. Un percorso mirato in tal senso prenderà avvio a Reggio Emilia il prossimo sabato 16 giugno con un incontro aperto a tutti i genitori che si terrà alle ore 10:00 presso l’Istituto per i Ciechi “G. Garibaldi”. Info su: www.uicre.it.

 

Ragusa- CHEESE… in tutti i SENSI

Formazione “San Lucio”
La S.V. è invitata a partecipare alla Conferenza Stampa che si terrà Martedì 12 giugno, alle ore 9.30 presso la Sala Riunione del CoRFiLaC, sp 25 Ragusa Mare km 5, Ragusa, per presentare il progetto “CHEESE… in tutti i SENSI” in collaborazione con l’ Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS, sezione provinciale di Ragusa.
Interverranno: Prof. Salvatore Barbagallo, Presidente del CoRFiLaC; Dott . Salvatore Albani, Presidente Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS, sezione Provinciale di Ragusa; Dott. Rosario Petriglieri, Ricercatore Produzione Animali CoRFiLaC.

Locandina corso Programma corso giugno 2018 Short Bio corso assaggiatori

Grosseto – Progetto “Multa virtuale”

«Venerdì 8 giugno, in piazza Dante a partire dalle 8.30, gli alunni di alcune classi V dei comprensivi 1-2-3-5, assistiti dalla Polizia municipale, si dedicheranno – per le vie del centro storico – alla loro attività di “vigilanza” e sanzione ai cittadini che non rispettano le regole del Codice della strada» ad annunciarlo è il Comune di Grosseto che illustra la manifestazione, organizzata in collaborazione con l’Unione Italiana dei ciechi e degli ipovedenti, Anmil, la Polizia Municipale e i Servizi educativi.
Sarà la giornata finale del progetto Multa Virtuale, iniziato lo scorso febbraio con l’attivazione di azioni di sensibilizzazione e formazione indirizzate ai ragazzi delle classi V attraverso incontri con l’Unione Italiana dei ciechi e degli ipovedenti – Sezione territoriale di Grosseto e con i vigili urbani, con il contributo dei Servizi educativi del Comune.
«L’auspicio – dice il sindaco di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna – è quello di sensibilizzare i bambini e i cittadini ai valori, alle buone pratiche e alle norme dell’educazione civica, sociale e stradale, in modo da rendere i ragazzi cittadini consapevoli e attenti e gli adulti più rispettosi delle regole e delle persone».
«La collaborazione tra vari settori del municipio continua a dare i suoi frutti – dicono gli assessori alla Pubblica Istruzione Chiara Veltroni e alla Polizia municipale Fausto Turbanti -: in questo caso l’obiettivo comune è investire nella responsabilizzazione dei ragazzi per garantire un futuro migliore alla comunità grossetana in termini di rispetto e sicurezza».
La manifestazione si aprirà alle 8.30 con il saluto del sindaco di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna e gli assessori Fausto Turbanti e Chiara Veltroni, mentre alle 11.30, nell’aula magna dell’Università, è prevista la premiazione degli autori del miglior elaborato fra quelli prodotti dalle classi partecipanti «Questa creazione – conclude l’Ente – sarà utilizzata come frontespizio del libretto delle multe virtuali utilizzato dai ragazzi».

Reggio Emilia – 40 classi, 1.000 bambini: prevenzione a Reggio Emilia sulla disabilità visiva: i risultati del progetto

Scuola e prevenzione: screening ortottico per l’identificazione dei difetti visivi

Informazione e prevenzione sulla disabilità visiva, per costruire un futuro migliore ai più piccoli

Si è conclusa la seconda edizione del progetto promosso dalla Sezione Territoriale dell’Unione italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti rivolto agli alunni delle scuole primarie del territorio reggiano: più di 40 classi coinvolte per un totale di quasi 1.000 bambini.

Grazie al contributo della Fondazione Pietro Manodori e del Lions Club “Ferrante Gonzaga” di Guastalla, la Sezione Territoriale di Reggio Emilia dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ETS-APS ha proposto per l’anno scolastico 2017/2018 la seconda edizione del progetto “Iniziamo dalla prevenzione e formazione dei più piccoli per costruire un futuro migliore ai disabili”, rivolto alle scuole primarie statali e paritarie del territorio provinciale. Il progetto ha ottenuto il Patrocinio della Regione Emilia-Romagna, della Provincia di Reggio Emilia e di diversi Enti locali.

L’idea è nata dall’esigenza di “fare cultura” sulla disabilità per favorire l’integrazione civile e sociale delle persone con difficoltà visive, tenendo conto degli ottimi risultati della precedente esperienza e del costante confronto con le Amministrazioni locali e l’Azienda AUSL di Reggio Emilia. Tutte le attività sono state offerte gratuitamente sia agli Istituti sia alle famiglie coinvolte nel progetto.

L’Associazione ha inteso potenziare l’attività di sensibilizzazione e di prevenzione delle malattie oculari tramite un programma di screening volto ad individuare le principali problematiche visive legate alla fascia di età dei 5/6 anni, per ragioni legate alla maggiore possibilità riabilitativa dei più piccoli, andando a supportare il servizio svolto, da oltre un ventennio, dalla Neuropsichiatria Infantile sui bambini di 3/4 anni, ed operando in particolar modo su quei soggetti che non hanno frequentato le scuole dell’infanzia, su coloro che si sono trasferiti di recente nella nostra Provincia e sui bambini stranieri. Lo screening è stato svolto da personale specializzato – medici oculisti, ortottisti ed ottici-optometristi – sugli alunni frequentanti il 1° anno della scuola primaria e su quelli frequentanti il 2° anno segnalati dagli Istituti, puntando a controllare il visus, la motilità oculare, la percezione dei colori, la presenza di strabismo o ambliopia (meglio conosciuta come “occhio pigro”).

Ampia è stata l’adesione e la partecipazione delle scuole: sono stati coinvolti in attività informative e di sensibilizzazione 9 Istituti Comprensivi dislocati in 4 dei 6 Distretti Sanitari della provincia di Reggio Emilia (Correggio 2, Gualtieri-Boretto, Guastalla S. Orsola, Luzzara, Reggio Emilia Don Borghi-Rivalta, Reggio Emilia Pertini 1 e Pertini 2, Quattro Castella-Vezzano, San Polo-Canossa), per un totale di 41 classi, 841 alunni (una media di oltre 20 per classe).

Una seconda azione che il progetto ha voluto perseguire è consistita nell’attività di informazione sulla prevenzione delle malattie oculari, sul modo di relazionarsi con le persone con disabilità visiva e sull’utilizzo dei cani-guida per non vedenti come animali da assistenza. Alle classi è stato rivolto un incontro della durata di circa un’ora, avente ad oggetto le principali regole da seguire per prevenire le malattie legate alla vista (corretta alimentazione, postura sui banchi di scuola, comportamenti da evitare, ecc.) e le modalità per relazionarsi al meglio con i compagni aventi deficit visivi o altre problematiche, con proiezione di slide e video dedicati, nonchè distribuzione di materiale informativo fornito dall’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della cecità (IAPB Italia).

Significativi i risultati sui bambini sottoposti a screening: su 773 visitati, 72 (appena sotto il 10%) sono risultati già portatori di occhiali o lenti e quindi già seguiti da uno specialista, 121 (oltre il 15%) hanno dato esiti positivi ai test lasciando presupporre l’esistenza di un difetto visivo e ne è quindi stata data notizia alle famiglie. Ai bimbi già in cura da un oculista è stato suggerito di continuare i controlli programmati, agli alunni che in precedenza non avevano manifestato problemi è stata consigliata una visita completa ed approfondita, svolta con priorità e a titolo gratuito presso uno degli ambulatori degli oculisti aderenti al progetto, che si ringraziano unitamente al Lions Club “Ludovico Ariosto” di Albinea.

“Il servizio è stato molto apprezzato da insegnanti e famiglie – dichiara la Presidente della Sezione Territoriale UICI Chiara Tirelli – e sicuramente utile per individuare e curare disturbi visivi di tanti bambini. L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti promuove da sempre e in ogni occasione la prevenzione dei difetti e delle malattie legate alla vista, soprattutto quando si tratta di bambini, per i quali un intervento precoce è fondamentale per poter risolvere in tempo utile il problema, senza che questo comporti un eventuale deficit più grave in futuro. Ringrazio fortemente tutti gli operatori e i volontari che hanno contribuito a questo progetto facendo in modo che i bambini sottoposti a visita abbiano vissuto un’esperienza positiva e non invasiva, in quanto le visite effettuate sono state svolte con competenza anche sotto forma di gioco”.

Altra importante azione di sostegno all’integrazione dei bambini aventi difficoltà visive e non solo, è stato l’invito, rivolto ai Dirigenti scolastici, di informare i genitori e gli insegnanti dell’esistenza del progetto “Stessa strada per crescere insieme” (www.uiciechi.it/Psicologi/progettocnopuici.asp), realizzato a livello nazionale da UICI e CNOP (Consiglio Nazionale Ordine Psicologi). Tale iniziativa si propone di offrire alle famiglie un sostegno psicologico da parte di professionisti appositamente formati, per accompagnarle durante la crescita dei loro figli. Un percorso mirato in tal senso prenderà avvio a Reggio Emilia il prossimo sabato 16 giugno con un incontro aperto a tutti i genitori che si terrà alle ore 10:00 presso l’Istituto per i Ciechi “G. Garibaldi”. Info su: www.uicre.it.

screening

Genova: una giornata particolare, di Eugenio Saltarel

Sabato 9 giugno è stata davvero una giornata particolare per Genova. Alle 10 è iniziata la cerimonia per la premiazione degli studenti che hanno partecipato al concorso £Ascolta, ti racconto una storia. A tutte le scuole della regione Liguria che hanno aderito al concorso è stato proposto che gli allievi, partendo dalla prima elementare fino alla fine della scuola dell’obbligo, realizzassero un racconto in formato MP3 della durata massima di 4 minuti, avendo come traccia le parole mani, amicizia e pace. Il concorso ha coinvolto circa 800 ragazzi sia per opere single che per racconti frutto del lavoro di classe. Dopo le eliminatorie provinciali, sabato appunto ha avuto luogo la premiazione a livello regionale. Sono stati premiati 9 racconti per i tre cicli: scuola elementare, media e superiore. Alla manifestazione sono intervenuti il vicesindaco di Genova, mentre l’assessore regionale e il delegato del sindaco genovese hanno inviato una nota di adesione. Abbiamo ascoltato tutti i racconti premiati e delle brevi interviste agli autori e ai loro insegnanti. A parere di tutti gli intervenuti si tratta di racconti di ottimo livello che, in diversi casi, hanno vivamente commosso tutti i presenti. I rappresentanti dell’Unione che sono intervenuti hanno messo in evidenza come finalmente siamo passati dal solo chiedere qualcosa per noi, all’offrire qualcosa anche agli altri per poter costruire insieme momenti di amicizia e collaborazione.

La sera dello stesso giorno nello stesso locale abbiamo potuto assistere ad una commovente recitazione di un’opera teatrale ispirata al Piccolo Principe di Santexupery liberamente riadattata allo scopo. La compagnia teatrale era composta da attori vedenti, non vedenti e con altri problemi. Con questa manifestazione si è concluso il lavoro di un anno durante il quale tutti i componenti la compagnia e gli ideatori dell’iniziativa (gli attori Carola Stagnaro e Paolo Drago) hanno collaborato strettamente, rinforzando le basi di amicizie e realizzando concretamente momenti di integrazione sociale che, soprattutto per alcuni protagonisti erano davvero impensabili solo due anni fa. I calorosi applausi che si sono registrati notevoli durante tutta la rappresentazione hanno dimostrato il gradimento da parte del pubblico numeroso e la buona riuscita dell’iniziativa.
Alla fine della manifestazione abbiamo tirato le somme di una giornata ricca di emozioni, di avvenimenti e che ha posto una pietra nella storia di Genova e della Liguria per l’integrazione sociale di ciechi e ipovedenti.
Eugenio Saltarel

Torino – Genio e Maestria

Sabato 19 maggio un gruppo di non vedenti e ipovedenti ha visitato la mostra genio e maestria Ospitata presso la reggia di Venaria la visita è stata organizzata dalla sezione torinese Dell’unione Italiana Ciechi in collaborazione con Tattile Vision e la indispensabile collaborazione della responsabile della inclusione e didattica della reggia. Il gruppo è stato accompagnato nella visita da guide, che con molta professionalità anno saputo far conoscere e apprezzare i mobili, gli intarsi e le riproduzioni di manufatti esposti, fatti appositamente per i visitatori non vedenti. Diamo qualche informazione più dettagliata su questa fantastica mostra:
Dalle collezioni segrete e dalle Residenze Reali
Mobili ed ebanisti alla corte sabauda tra Settecento e Ottocento
L’evento espositivo intende aggiungere nuovi tasselli alla storia del patrimonio dell’ammobiliamento in Piemonte tra Sette e Ottocento presentando mobili d’arte di eccezionale rilevanza realizzati dai maggiori ebanisti e scultori dell’epoca (Luigi Prinotto, Pietro Piffetti, Giuseppe Maria Bonzanigo e Gabriele Capello detto “il Moncalvo”), alcuni mai esposti prima, grazie a prestiti di importanti istituzioni museali e di collezionisti piemontesi ed internazionali: due secoli di storia dell’arredo in circa 130 opere.
L’obiettivo è di avvicinare il pubblico a opere preziose di ebanisteria e di intaglio, scoprendone significati, utilizzi, trasformazioni con approfondimenti di carattere tecnico e scientifico.
La mostra racconta la storia di un raffinato, colto e complesso mestiere d’arte che si
sviluppò nello Stato Sabaudo, a Torino e Genova principalmente, a servizio delle più importanti committenze reali e nobiliari e nel costante dialogo tra le arti, con movimenti liberi di uomini e opere in un fitto reticolo di frontiere e dogane, in un’Europa ante litteram, non unificata da Imperi o Trattati.
La mostra in Reggia è il perno di una rete che coinvolge le residenze e i musei torinesi ai quali si fa rimando con il catalogo e con un secondo volume mirato e con strumenti di
Particolare attenzione è riservata alla fruizione della mostra da parte delle persone con disabilità: per migliorare la fruibilità sono stati realizzati modelli, tavole tattili, isole olfattive, una video-guida in LIS; inoltre il font EasyReading, un carattere ad alta leggibilità che facilita la lettura delle persone dislessiche, è stato adottato per i pannelli descrittivi di sala, le didascalie delle opere, Gli stessi ed altri supporti digitali consentono a tutti un rapporto partecipato con le opere esposte. Ricordiamo agli interessati che questa mostra chiuderà i battenti il 17 luglio.

Sant’Anastasia (Na) – “Alternanza scuola – lavoro”

Il giorno 04 giugno 2018, presso il Liceo Scientifico “Torricelli” di Somma Vesuviana (Na), abbiamo incontrato gli studenti che hanno realizzato con noi il percorso di “Alternanza scuola – lavoro”.
Le due classi coinvolte nel Progetto, la 4F e la 4G, ci hanno mostrato i lavori che hanno prodotto sulla base delle nozioni acquisite circa la disabilità visiva; due lavori eccellenti, conseguenza di impegno e sentita partecipazione verso le problematiche dei video lesi.
Con estremo piacere abbiamo constatato che i giovani alunni sono stati mossi da una spiccata sensibilità, appassionandosi agli argomenti e dimostrando, così, l’ottimo lavoro che è stato portato avanti.
Grazie agli alunni, al Preside e alle docenti dell’Istituto per la fiducia conferitaci.

Stamane, presso il Liceo Scientifico “Torricelli” di Somma Vesuviana (Na), abbiamo incontrato gli studenti che hanno…

Pubblicato da Uici Sant'Anastasia e paesi Vesuviani su lunedì 4 giugno 2018

ideo realizzato dagli studenti della classe 4F  dell’Istituto “Torricelli” di Somma Vesuviana (Na) al termine del percorso di Alternanza Scuola – Lavoro presso la sede del Presidio Uici di Sant’Anastasia.

Pubblicato da Uici Sant'Anastasia e paesi Vesuviani su giovedì 7 giugno 2018