U.I.C.I. Lazio – Concorso pubblico per titoli ed esami per l’assunzione a tempo pieno e indeterminato

È indetto concorso pubblico, per titoli ed esami, per l’assunzione a tempo indeterminato, di:

– complessive 6 unità in posizione economica D, da collocare tra i ruoli di Assistenti sociali, Fisioterapista, Infermieri, Educatore Professionale, nonché di complessive 2 unità in posizione economica C, da collocare tra i ruoli di Tifloinformatico e Istruttore Orientamento e Mobilità (CCNL Funzioni Locali).

– complessive 3 unità in posizione economica D, da collocare tra i ruoli di Specialista Amministrativo, nonché di complessive 3 unità in posizione economica C, da collocare tra i ruoli di Istruttore Amministrativo e Istruttore Geometra (CCNL Funzioni Locali).

Il candidato deve produrre domanda di partecipazione al concorso esclusivamente in modalità telematica, previa registrazione, attraverso il modello on line da compilare sulla piattaforma accessibile al seguente link, nei termini previsti nei bandi di concorso: https://santalessio.intellitronika.com/

Di seguito invece i link per:

Bando di Concorso Esterni Sanitari

Bando di Concorso Esterni Amministrativi

Pubblicato il 14/09/2022.

Nuove prospettive per i ciechi e ipovedenti del Lazio, con il S. Alessio trasformato in Azienda APS, di Carlo Carletti

Autore: Carlo Carletti

Alla legge regionale sul riordino degli Istituti di Assistenza e Beneficienza, (IPAB),ha fatto seguito la delibera della Giunta Regionale del Lazio, che ha trasformato il Centro S. Alessio, in “Azienda per i Servizi alla Persona disabile visiva S. Alessio- – margherita di Savoia”. La nuova Azienda(APS), con personalità giuridica di diritto Pubblico, gestione autonoma, sottoposta alla vigilanza della Regione, è stata inserita nel contesto della legislazione Regionale, per assicurare i servizi socio-assistenziali e riabilitativi, il diritto allo studio, la formazione delle persone con disabilita visiva e del proprio personale. Anche il decentramento dei servizi nell’ambito del territorio regionale, auspicato dall’Unione è stato introdotto nello Statuto della nuova Azienda. I servizi riabilitativi, attualmente, erogati nella sola sede di Roma, concluso l’iter delle pratiche in corso, potranno essere erogati presso le sedi decentrate nelle provincie ed anche presso il domicilio degli utenti. La Regione Lazio, entro 6 mesi, dovrà provvedere alla nomina del CdA, composto da tre componenti, 1 nominato dalla Regione con la funzione di Presidente, 1 dal Comune di Roma e uno dall’associazione dei ciechi più rappresentativa nel Lazio, che indiscutibilmente risulta essere l’Unione.

Lo Statuto prevede anche la presenza di un Comitato Tecnico Consultivo, del quale faranno parte tre rappresentanti dell’Unione e con uno ciascuno, altre associazioni e rappresentanti di utenti o loro famigliari, Per un totale di nove componenti. La Regione, nel deliberare la trasformazione del S. Alessio, ha eseguito la ricognizione sullo stato attuale dell’Ente, acquisendo i suoi tre ultimi bilanci, l’elenco del Personale, degli immobili e dei terreni, il cui valore catastale ammonta a 238 milioni di €, confluiti in un apposito “Fondo Immobiliare” gestito da una società vincitrice del Bando. Ha preso anche atto che Il valore della Sede operativa di Roma, non confluita nel Fondo ammonta a 22 milioni di €. Il trasformato Centro S. Alessio e le problematiche concernenti la disabilita visiva, inserite nel più ampio contesto della legislazione regionale, attribuiscono alla Regione Lazio la competenza e la responsabilità degli interventi di primaria importanza in favore delle persone con disabilita visiva. Penso, che l’azione sostenuta dall’Unione, di voler superare quel concetto di assistenzialismo e di beneficienza, riservato agli interventi in favore delle persone con handicaps, possa valorizzare la presenza delle persone cieche e ipovedenti nel contesto sociale. Altro importante risultato è stato quello della istituzione del Fondo Immobiliare, che priva gli amministratori della diretta gestione dell’immenso patrimonio, che assorbiva interamente le loro attenzioni. Questa scelta, fortemente voluta dall’Unione, ha consentito alle persone con disabilita visiva, di porsi al centro degli interessi della gestione politica e amministrativa dell’Ente. Essendomi occupato, insieme ai dirigenti dell’Unione del Lazio, delle vicende degli istituti romani, ho sempre caparbiamente agito con l’intento di conservare gli istituti stessi, il loro patrimonio immobiliare e le professionalità che vi operavano alla disponibilità dei ciechi e ipovedenti, favorendone la trasformazione e l’adeguamento alle nuove esigenze. Un percorso davvero faticoso, soprattutto quello volto a difendere l’integrità del patrimonio, sul quale si sono manifestati e avventati interessi di varia natura, che hanno trovato alleati e compari, anche nel nostro ambiente. Nei momenti di più alto scontro, il sostegno di alcuni organi di informazione è risultato essere di grande aiuto. Alcuni giornalisti, chiamati in causa per i loro scritti, hanno con me, condiviso anche la frequentazione delle aule del tribunale di Roma, dalle quali ne siamo usciti con sentenze favorevoli anche per gli interessi dell’ l’Ente. La difesa degli istituti e del relativo patrimonio, è stata condivisa e sostenuta da molti ciechi e ipovedenti del Lazio, indipendentemente dalle loro associazioni di appartenenza. Anche quando mi sono trovato a rappresentare altra Associazione, con i Dirigenti dell’Unione del Lazio, sono sempre risultati comuni gli obiettivi, concernenti gli interessi dei ciechi, seppur differenti le azioni per conseguirli. Rientrato nell’Unione, il Consiglio Regionale, presieduto da Annita Ventura, mi ha conferito l’incarico di rappresentare l’Unione nel Comitato di sorveglianza e programmazione del S. Alessio, insieme a Giuliano Frittelli e Claudio Cola, dirigenti della stessa Unione. Abbiamo operato in sinergia con gli altri componenti del Comitato, con il Presidente dell’Ente, Amedeo Piva e il direttore Antonio Organtini, nella redazione del nuovo statuto dell’Azienda, parte integrante della Delibera della Giunta della Regione, che consolida l’Unione nel suo ruolo di rappresentanza e di tutela. Ritengo che il positivo risultato, necessita di essere valorizzato e consolidato, per assicurare alle persone cieche e ipovedenti, la continuità e il miglioramento della natura pubblica dei servizi. Penso che soltanto l’attiva partecipazione delle persone cieche e ipovedenti alla vita associativa, la loro piena conoscenza e la consapevolezza del ruolo e del valore del nuovo Ente, potranno metterlo al sicuro dalle insidie, sempre dietro l’angolo per un sempre possibile ritorno al passato. Quell’Istituto, che non abbiamo voluto abbattere, ma conservare e trasformare oggi offre, oltre agli altri servizi, il sostegno per il diritto allo studio a 420 studenti ciechi e ipovedenti. Alla Regione Lazio, va riconosciuto il merito dell’importante e qualificante decisione di aver adottato la delibera che trasforma l’Ente facendo proprie le problematiche e le aspettative dei cittadini ciechi e ipovedenti. Sull’Unione, che ha rappresentato al meglio i problemi dei propri aderenti, ora ricade, l’onerosa responsabilità di dover partecipare alla diretta gestione della nuova Azienda (APs). Penso che l’Unione, per corrispondere al compito, dovrà organizzarsi per formare, informare e coinvolgere i dirigenti delle Sezioni, nelle nuove responsabilità, derivanti dalla coogestione dell’Azienda pubblica. Penso che l’Unione, dovrà estendere la sua presenza nei Comuni, trovando punti di riferimento nei soci disponibili a formarsi quali Consulenti alla pari, capaci di contribuire anche al censimento delle persone con disabilita visiva. Le Sezioni dovranno maggiormente cimentarsi nella raccolta dei dati, nello studio dei bisogni e delle aspettative dei loro aderenti, per rappresentarle alla nuova Azienda, affinché la stessa possa corrispondere adeguati servizi personalizzati, fruibili da ciascun utente, indipendentemente dal luogo di residenza. Al cospetto dell’Ente pubblico che eroga i servizi, l’Unione dovrà recuperare e valorizzare quel ruolo sindacale di rappresentanza e tutela, che l’ha resa essenziale punto di riferimento per le persone cieche e ipovedenti.

Lazio – Il Sant’Alessio diventa azienda di servizi alla persona disabile visiva, determinante la sinergia con l’UICI

Claudio Cola, presidente dell’Uici del Lazio illustra il nuovo assetto del Sant’Alessio che, come Azienda di servizi alla persona avrà maggiori strumenti per intervenire a favore delle persone con disabilità visiva. L’Uici del Lazio è stata protagonista anche di questo processo che proietterà verso la modernità il Centro più rappresentativo d’Italia.

Archiviata definitivamente la lunga era dell’Istituto pubblico di assistenza e beneficenza, il Sant’Alessio – da poco trasformato in Asp – entra a pieno diritto nella modernità dei servizi resi alle persone con disabilità visiva.

La trasformazione da Ipab in Asp rafforza la Mission dell’Istituto che da oltre 150 anni si propone di realizzare il complesso di attività per promuovere il benessere e l’inclusione sociale delle persone disabili visive, offrendo maggiori strumenti di intervento e rafforzando l’interlocuzione con le altre Istituzioni e con la grande galassia degli stakeholders, i quali più facilmente troveranno nel Sant’Alessio un moderno punto di riferimento.

In questo lungo processo politico-burocratico di trasformazione, anche l’Uici ha avuto un ruolo determinante. L’interlocuzione con la Regione Lazio, sempre positiva anche nei momenti più delicati, ha trovato le giuste risposte nei rappresentanti dell’Amministrazione Zingaretti che hanno mostrato di tenere in debita considerazione le nostre proposte.  A partire dal Consiglio di Amministrazione dell’Asp dove, a buon diritto, siederà un membro scelto dalla nostra associazione, quale “più rappresentativa” tra quelle dei ciechi. Il nostro rappresentante farà valere la voce dell’Uici, in quella sede dove troveranno posto gli altri due membri: uno nominato da Roma Capitale e il presidente, scelto dall’Ente Regionale.

Così come abbiamo ottenuto largo spazio di rappresentatività anche nel Comitato Consultivo di 9 membri, dove troveranno cittadinanza ben 3 componenti dal Consiglio Regionale del Lazio dell’Uici.

Tutto ciò si tradurrà in una maggiore capacità di incidere e di orientare le scelte del Sant’Alessio, Centro che grazie al lavoro indefesso realizzato negli ultimi 7 anni dall’attuale management, con il Comitato di Programmazione e Sorveglianza, ha saputo completamente ribaltare l’immagine dell’Istituto, ormai riconosciuto Ente pubblico di eccellenza per i servizi ai disabili visivi in tutta Italia.

Ora la scommessa sarà proiettare il Sant’Alessio nel futuro, realizzando una sinergia anche più stretta con Uici locali per rafforzarne la capacità di interlocuzione con le Istituzioni per garantire servizi sempre più moderni, puntali ed efficienti alle persone disabili visive.

Con questo obiettivo l’Uici è  pronta a lavorare, sin da subito e con crescente determinazione, per spingere l’Asp oltre questa emergenza sanitaria che richiede sforzi e sinergie davvero straordinarie.

Al via il progetto “Il nido è di tutti”

Disabilità; Da Regione Lazio 80mila euro per inclusione bimbi non vedenti nei nidi. Al via il progetto “Il nido è di tutti” promosso dal Centro Regionale Sant’Alessio in collaborazione con l’IPAB Asilo Savoia

Rendere accessibili gli asili nido della Regione Lazio ai bimbi ciechi o ipovedenti per favorire l’inclusione sin dalla più tenera età. È questo lo scopo del progetto ‘Il Nido è di Tutti’ promosso dal Centro Regionale Sant’Alessio in collaborazione con l’Ipab Asilo Savoia, grazie ai finanziamenti del ‘Pacchetto Famiglia’ dell’assessorato alle Politiche sociali, Welfare ed Enti locali della Regione Lazio. L’intervento regionale per questa iniziativa è di 80mila euro e rientra tra le misure del più ampio ‘Pacchetto Famiglia’ che prevede investimenti di 40 milioni di euro provenienti dal Fondo Sociale Europeo.

‘Il Nido è di Tutti’ punta alla realizzazione di una rete di servizi rivolta a tutto il personale che opera nei nidi pubblici e privati della Regione. Tra le azioni sono previste attività formative per un totale di 120 ore di lezioni frontali e online, consulenza tiflopedagogica, ausili e manuali tiflodidattici, kit informativi per gli asili con la simpatica “Talpa Boobù” ed esperienze ‘on stage’ nel prototipo di nido accessibile allestito al Sant’Alessio di Roma. Il progetto è stato presentato questa mattina al personale in servizio nei nidi pubblici e privati del Lazio, presso la Sala Tirreno della Regione Lazio, dai presidenti delle Ipab Sant’Alessio e Asilo Savoia, Amedeo Piva e Massimiliano Monnanni, dal presidente della Uici regionale, Claudio Cola, e dall’assessore alle Politiche sociali, Welfare ed Enti locali della Regione Lazio, Alessandra Troncarelli.

“Il 95% dei bimbi disabili che viene iscritto alla scuola primaria non ha frequentato l’asilo nido, saltando dunque questa importante fase formativa – dichiara Amedeo Piva, presidente del Sant’Alessio -. L’asilo nido è una tappa fondamentale per lo sviluppo dei bambini e, in particolare, per i bimbi disabili visivi rappresenta un gradino formativo cruciale. Nella fascia d’età dai 3 mesi ai 3 anni – prosegue Piva -, gli apprendimenti avvengono grazie allo sviluppo sensoriale: toccare, udire i suoni, muoversi nello spazio e scoprire con la bocca sono esperienze naturali importantissime, soprattutto per i bimbi disabili visivi. Questo progetto – conclude il presidente – aiuta concretamente chi lavora nei nidi ad accogliere nel giusto modo un bimbo che non vede e a insegnargli a fare tutte le esperienze, insieme e al pari dei coetanei”.

“L’Asilo Savoia – spiega il  presidente dell’Ipab Asilo Savoia, Massimiliano Monnanni – in qualità di istituzione preposta dalla Regione Lazio all’attuazione del ‘Pacchetto Famiglia’ sul territorio, ha contribuito alla definizione dei contenuti operativi di questa importante sperimentazione che innova l’approccio ai servizi educativi per l’infanzia garantendo la concreta attuazione del principio di non discriminazione”.

“Il compito della Regione Lazio – afferma l’assessore alle Politiche sociali, Welfare ed Enti locali, Alessandra Troncarelli – è aiutare le famiglie, fornendo servizi sempre più adeguati per i minori da 0 a 6 anni così da sostenere la natalità con misure concrete. Il progetto ‘Il Nido per tutti’, nell’ambito dell’ampio Pacchetto famiglia, ha l’obiettivo di allontanare il rischio di emarginazione ed esclusione a danno dei cittadini più fragili. A tale scopo, si investe sul perseguimento di una sempre maggiore autonomia nel rispetto della persona sin dalla più tenera età in modo da garantire identiche opportunità di crescita, formazione e inclusione, anche ai bambini maggiormente vulnerabili”.

Da festa a grande evento, successo di partecipazione per le stelle del Sant’Alessio 2019

“Guardiamo insieme le Stelle” – la Festa del Centro Regionale Sant’Alessio – nell’edizione 2019  ha coniugato la tradizione familiare dell’iniziativa con il carattere esclusivo dei grandi eventi. Oltre 500 invitati hanno affollato il Parco della sede romana dell’Istituto, e tanti ospiti delle più importanti Istituzioni nazionali e regionali hanno partecipato con entusiasmo alla serata, confermando il Sant’Alessio quale polo di riferimento esclusivo e di eccellenza per la riabilitazione e l’inclusione di bambini e adulti disabili visivi, nel Lazio e in tutta Italia.

Il Prefetto Franco Gabrielli, Capo della Polizia, è arrivato nel tardo pomeriggio al Sant’Alessio per una visita informale. Ad accompagnarlo, oltre al presidente del Centro, Amedeo Piva, e al DG, Antonio Organtini, c’erano il vice presidente della Regione Lazio, Daniele Leodori e la consigliera regionale Michela Di Biase. Particolarmente emozionante l’incontro con il piccolo Flavio che ha spontaneamente donato al Prefetto il suo “Poliziotto di costruzioni”, ricevendo in cambio l’Aquila della Polizia che Gabrielli ha smontato dalla propria giacca e appuntato sulla maglietta del bimbo. Poi Gabrielli si è intrattenuto con la cantautrice non vedente Vanessa Casu e l’emergente trio ABC Positive, con le famiglie, con i rappresentati delle Uici locali e alcuni terapisti del Sant’Alessio, partecipando a tutti la vicinanza solidale della Polizia di Stato. Dopo l’incontro con i docenti e i giovani del corso di formazione per trascrittori di intercettazioni forensi, il prefetto ha lasciato il Sant’Alessio con la promessa di stringere la sinergia tra le due Istituzioni.

La presentazione del libro del giornalista e scrittore Roberto Scanarotti “E poi venne il Coraggio -Storie di Mamme che combattono il Buio” ha aperto la manifestazione, dando voce alle mamme dei piccoli utenti. Alcuni brani letti dall’attrice e registra Stefania Cano, hanno portato sulla scena le madri, protagoniste del libro e della vita del Centro Regionale. 

I saluti deI Vescovi, Gianrico Ruzza e Paolo Ricciardi, e del Direttore Generale Fondazione FS Italiane, Luigi Francesco Cantamessa, hanno concluso il momento dedicato  dedicato al 150esimo anniversario dell’Ente. 

Quindi l’assessora al Bilancio della Regione Lazio, Alessandra Sartore, con la commissaria straordinaria di Sorgente Sgr, Elisabetta Spitz, hanno partecipato il loro apprezzamento per l’opera di messa in sicurezza dei conti dell’Ente da parte dell’attuale management del Sant’Alessio e l’assessora ha poi rassicurato il presidente dell’Uici del Lazio, Claudio Cola, riguardo all’erogazione dei fondi regionali per la riabilitazione.

Il conferimento delle Stelle del Sant’Alessio 2019 ha animato il momento clou della serata. L’assessore regionale alla Formazione, Claudio Di Berardino, ha consegnato i riconoscimenti alle Istituzioni che hanno collaborato alla realizzazione del corso per trascrittori di intercettazioni:  Luciano Romito, docente di Glottologia UNiCAl; Manfredi Merluzzi, direttore del dipartimento di Umanistica di Roma Tre con la professoressa Franca Orletti; Luigi Rinella, dirigente superiore della PS, accompagnato da Gianpaolo Zambonini, dirigente superiore della PS e Stefano Delfino, commissario tecnico della PS; Augusto Zaccariello, Comandante del Nucleo Investigativo Centrale della Polizia Penitenziaria.

Dopo un entusiasmante videomessaggio della cantante Annalisa Minetti, atleta delle Fiamme Azzurre, il presidente della Fispes, Sandrino Porru, ha quindi consegnato la stella all’atleta paralimpico Niccolò Pirosu che si è distinto ai Giochi Europei Paralimpici Giovanili di Lahti. Infine, la consigliera regionale Marta Leonori ha consegnato al tiflodidatta Massimo De Felice, una  Stella di grande valore per il Sant’Alessio, quella dedicata ai nostri operatori tiflo-pedagogici che ogni anno animano i campi estivi per gli utenti disabili visivi e con minorazioni aggiuntive. 

La serata si è, dunque, conclusa con il tradizionale pasta party. Tra gli altri graditi ospiti della serata: la consigliera di Sorgente Group, Elisabetta Maggini; il presidente del Municipio Roma VIII, Amedeo Ciaccheri e il vicepresidente dello stesso municipio, Leslie Capone che non mancano mai di partecipare la loro vicinanza all’Istituto.

Si ringraziano i volontari che hanno collaborato fattivamente per il buon esito dell’evento.

L’appuntamento è per il prossimo anno, il 17 luglio 2020, per guardare ancora le stelle. 

Servizio del TGR Lazio sulla Mostra “Inspiring Stars” al Sant’Alessio

“Inspiring Stars” è una mostra internazionale inclusiva e multisensoriale promossa dall’International Astronomical Union (IAU) in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf). La mostra è esposta nella black box del Centro Regionale Sant’Alessio per offrire ai visitatori vedenti e non vedenti una esperienza immersiva di forte impatto, alla scoperta dei principali fenomeni astronomici, dei pianeti e del sistema solare. 

Di seguito il link relativo al servizio apparso su Rai 3 che il TGR Lazio ha dedicato alla “Mostra Inspiring Stars” presso il Centro Regionale Sant’Alessio di Roma:

AMGO: Screening visivi gratuiti per bambini 12-30 mesi, al Centro regionale Sant’Alessio.

Il 23 e 30 marzo 2019.

L’ambliopia o “sindrome dell’occhio pigro” è un deficit visivo che si manifesta in età pediatrica e che può essere risolto agendo tempestivamente. Si tratta di una condizione oculare tra le più frequenti in età pediatrica. Non sempre viene riconosciuta per tempo e, se diagnosticata tardivamente, è maggiore il rischio che possano svilupparsi deficit visivi permanenti.
Per informare le famiglie su questo tema e ricercare i fattori causa dell’ambliopia, il Centro Regionale Sant’Alessio di Roma – ente pubblico che si occupa anche di riabilitazione visiva – ha aderito alla campagna nazionale “AMGO – A Me Gli Occhi” e organizza due giornate di screening gratuito della vista per bambini dai 12 ai 30 mesi d’età.
Le date in cui è possibile fare il controllo della vista presso la sede romana del Centro, in viale Carlo Tommaso Odescalchi 38 a Tor Marancia, sono: sabato 23 marzo e sabato 30 marzo, dalle ore 9 alle ore 18.
Per partecipare allo screening è necessario scegliere una data e prenotare la visita, telefonando al numero dedicato 06.51.30.18.538 (dal lunedì al venerdì ore 9/15). Oppure si può scrivere a: protocollo@santalessio.org
“Le nostre ortottiste e i nostri oculisti saranno a disposizione delle famiglie non solo per eseguire lo screening gratuito della vista ma anche per fare attività di sensibilizzazione su questa patologia oculare che non va assolutamente trascurata – avverte Antonio Organtini, direttore generare del Centro Regionale Sant’Alessio. La terapia per la correzione dell’ambliopia è tanto più efficace quanto più precocemente inizia; una volta raggiunti i 6-7 anni di età il sistema visivo è sviluppato, con minimi margini di risposta al trattamento occlusivo, che costituisce una soluzione semplice con una maggiore efficacia solo se applicata precocemente – conclude Organtini”.
La Campagna nazionale “Amgo – A me gli occhi!” è promossa dall’Istituto dei Ciechi “F. Cavazza” di Bologna con i partner: UICI – Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti; Centro Regionale Sant’Alessio – Margherita di Savoia per i ciechi; I.ri.for – Istituto per la ricerca, formazione e riabilitazione della disabilità visiva; SMO – Società Mediterranea Ortottica e CBM Italia Onlus.
I dettagli sulla campagna sono disponibili sul sito del progetto AMGO.

“Stelle per tutti”: Convegno Nazionale di divulgazione inclusiva dell’astronomia

Si informa di una iniziativa importante che organizzano gli astrofili italiani in collaborazione con l’istituto Sant’Alessio di Roma: Convegno Nazionale di divulgazione inclusiva dell’astronomia.
È possibile scoprire gli obiettivi del convegno al seguente link:

1° Convegno nazionale di Divulgazione Inclusiva dell’Astronomia

Le informazioni logistiche e il modulo di registrazione invece sono consultabili a quest’altro link:

Convegno 2019 – Informazioni e modulo di registrazione