Giornata nazionale del Cane guida – giovedì 22 ottobre ore 10.00

Nel quadro delle celebrazioni del Centenario della nostra Associazione, il Centro Helen Keller scuola cani guida di Messina e la Commissione Nazionale Cani Guida dell’Unione, organizzano insieme la XV Giornata Nazionale del Cane Guida, ricorrenza annuale istituita in onore del nostro caro e speciale amico a quattro zampe.

Giovedì 22 ottobre, nel Salone delle Bandiere, in piazza dell’Unione Europea a Messina, si svolgerà la cerimonia di consegna di tre cani guida e quattro bastoni bianchi per ciechi.

Verrà inoltre donato alla Scuola un cucciolo da addestrare, che da grande potrà aiutare una persona non vedente e potremo ascoltare anche testimonianze di famiglie affidatarie e racconti di vita quotidiana di conduttori con i propri cani guida.

Alla cerimonia a Messina sarà presente il Presidente Nazionale dell’Unione Mario Barbuto, oltre ad autorità cittadine e regionali, ai componenti del Consiglio di amministrazione del Centro Helen Keller e ai dirigenti regionali e sezionali dell’Unione.

Vi aspettiamo dunque giovedì 22 ottobre ore 10.00 per un altro momento di celebrazione e condivisione.

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Puglia – Giornata nazionale del cane guida

In occasione della Giornata nazionale del cane guida, il giorno 16 ottobre 2020, l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti – Consiglio Regionale della Puglia vuol celebrare con affetto e riconoscenza questi preziosi amici dei non vedenti, che permettono loro di potersi muovere autonomamente.
Il cane guida è un compagno di vita eccezionale che mette a disposizione dei ciechi i propri occhi, la propria dedizione. Grazie a questi fidati amici a quattro zampe infatti, si può raggiungere un elevato grado di indipendenza: si può camminare da soli (il cane individua ed evita gli ostacoli, riconosce gli scivoli e le strisce pedonali, si ferma agli angoli e dà un valido supporto negli attraversamenti), si possono prendere i mezzi pubblici liberamente (il cane individua la porta e conduce il non vedente sugli stessi), ci si può recare in un bar, in un supermercato o in una qualsiasi altra attività commerciale in autonomia (il cane riconosce l’ingresso e porta il non vedente all’interno del luogo).
Naturalmente c’è bisogno di grande sintonia tra il cane guida e il suo conduttore: il non vedente deve sempre sapere dove vuole andare e dove si trova in ogni specifico momento, il cane guida ci mette tutto il suo bagaglio di conoscenza e supporto, acquisito durante anni di addestramento.
Quest’anno, il periodo emergenziale che stiamo vivendo impedirà di riunire in una città pugliese, come è tradizione, tutti i possessori di cani guida, per una grande manifestazione aperta alla comunità e in particolar modo alle scuole.
Si è pensato, dunque, attraverso l’iniziativa Un cammino a sei zampe, di realizzare un video, che racconti la storia di questi grandi amici dei non vedenti e che spieghi come, per un cieco, la conquista della vera libertà si affermi sul camminare saldamente su sei zampe, invece che su due gambe.
Lanciamo l’invito a diffondere il più possibile questo video, affinché chiunque sappia riconoscere e apprenda come comportarsi con un cane guida, e con il suo padrone, quando li incontra per strada.

Catanzaro – Giornata Nazionale del Cane Guida: 16 ottobre 2020

Il 16 Ottobre ricorre per volere dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti la giornata dei nostri amici a quattro zampe e nella nostra città di Catanzaro da parte della sezione territoriale negli anni è stata fatta una forte sensibilizzazione a tutta la cittadinanza, ma nonostante gli innumerevoli tentativi volti a sensibilizzare al rispetto delle leggi vigenti in favore dei cani guida i possessori di questi ultimi spesso e volentieri si trovano a dover discutere per far sì che venga data la possibilità di espletare il loro lavoro ai nostri amici a quattro zampe, capita spesso infatti che agli stessi venga impedito loro di entrare ad esempio in alcuni pubblici esercizi, mezzi pubblici di trasporto. 

La nostra attenzione vuole pertanto concentrarsi sulle abitudini dei cittadini che non hanno ancora l’opportunità di conoscere quali realmente sono le difficoltà che un possessore di cane guida incontra giornalmente durante il suo cammino.  

I marciapiedi stretti privi di scivoli, con lavori in corso anche non segnalati, spesso ingombri di motorini o di altro materiale, è una mancanza di rispetto verso tutta la popolazione, ma ancor di più per chi spontaneamente e affettuosamente svolge il proprio lavoro. 

E in molte occasioni trovare un semaforo sonoro sembra un’utopia, per cui i nostri accompagnatori a quattro zampe, vengono fortemente responsabilizzati, quindi l’attenzione è molto più alta, mettendo così l’animale in condizioni di stress per tutto il percorso; essere accompagnati da un cane guida per il non vedente è un’immensa gioia, soltanto così riusciamo ad acquistare la piena autonomia, senza peraltro tralasciare che il cane guida trasmette un affetto grandissimo, infatti con il non vedente si istaura un rapporto quasi simbiotico. 

Personalmente – aggiunge Lidia Travaglio Vice Presidente dell’UICI di Catanzaro – sono stata accompagnata da cane guida per tanti anni e devo dire che sono stati momenti di felicità immensa, sentire il mio cane che mi accompagnava con assoluta devozione mi faceva sentire grata, in quel momento avvertivo la sensazione che mi stesse donando i suoi occhi e diventava parte della mia persona ed oggi che purtroppo è venuta a mancare posso affermare con certezza assoluta che il cane guida oltre che essere uno strumento di autonomia è prima di ogni cosa un essere vivente che è capace più di tanti altri, a donare tutto se stesso per il bene del proprio conduttore e la sua mancanza improvvisa, ha generato in me come penso in altri ciechi, uno stato di sconforto ed abbandono perché il cane nel corso degli anni diventa parte integrante della famiglia. Ricordo infatti con felicità ma anche con un pizzico di tristezza i momenti vissuti anche dalla mia famiglia in quanto anche mio marito, cieco assoluto ha provato beneficio dalla presenza del cane guida unitamente a mia figlia che oggi è divenuta donna, ma che lo è divenuta anche grazie all’esperienza vissuta con la presenza della nostra amata ASIA, sua compagna di giochi.”

Ci auguriamo pertanto che anche nelle scuole ci possano essere dei momenti di informazione, in modo da rendere possibile l’approccio più accogliente per i nostri amici che ci regalano tanta autonomia in cambio di affetto.

Marche – I giorni del Covid visti da un cane guida: Italo racconta la sua nuova quotidianità

Annullati gli incontri con le scuole, l’Uici Marche celebra la Giornata nazionale del cane guida con la testimonianza di Stefania e del suo inseparabile Italo

Si celebra venerdì 16 ottobre la Giornata nazionale del Cane Guida, dedicata agli straordinari accompagnatori a quattro zampe che permettono ogni giorno alle persone non vedenti di muoversi in autonomia.

“L’attuale emergenza sanitaria – spiega Stefania Terrè, vice presidente Uici Marche – quest’anno ci ha impedito di incontrare gli studenti nelle scuole, ma cogliamo comunque l’occasione per ringraziare i nostri inseparabili compagni di vita sensibilizzando ‘gli umani’ e raccontando il prezioso lavoro che svolgono ogni giorno. Per questo abbiamo preparato un piccolo racconto sulla quotidianità del covid vista da un cane guida. Il protagonista, naturalmente, è il nostro bellissimo Italo. Buona lettura e buona giornata del cane guida a tutti gli amici che ci mettono quotidianamente a disposizione i loro occhi e la loro dedizione”.

Ciao a tutti! Mi chiamo Italo e sono un cane guida. Come state?

Vi faccio questa domanda perché ultimamente la sento di continuo. Negli ultimi mesi deve essere successo qualcosa agli umani perché improvvisamente hanno tutti la museruola. Anche io ne ho una, ma a me non la mettono mai perché so che si indossa quando qualcuno combina guai. Quindi gli umani devono aver combinato qualcosa… Sì, perché non è più come prima delle museruole, adesso gli umani non possono toccarsi, abbracciarsi e tanto meno grattarsi la schiena come fa la mia padrona con me. Insomma, devono stare lontani l’uno dall’altro. Sembra che hanno paura di attaccarsi qualcosa. Forse le pulci o qualcosa di peggio. Non lo so, io non ho le pulci.

Sapete, ultimamente ho lavorato tantissimo. Purtroppo, la mia nonna, che è pure la mamma di Stefania, prima dell’estate è caduta e si è fratturata una spalla. Stefania e io ci siamo occupati di lei. Andavamo a farle la spesa, a prenderle le medicine in farmacia, dal panettiere, correndo da una parte all’altra della città ogni giorno, in un sacco di posti che conosco. La nonna dice che se non ci fossi stato io, Stefania non sarebbe riuscita a fare tutte queste cose per lei. O di sicuro le avrebbe fatte con molta più difficoltà. E, come lei, tante persone che non vedono avrebbero fatto più fatica in questo periodo tanto strano, senza di noi. Siamo proprio Supercani… bau!

Ad Ancona e nel paese dove vivo oramai mi conoscono tutti. Quando ci incontrano per strada mi salutano chiamandomi per nome. Anche nei negozi sono molto gentili. Da quando ci sono in giro tutte queste museruole bisogna fare la fila fuori e quando tocca a noi le persone mi chiamano: “Italo vieni tocca a te!”. La mia padrona dice che sono più famoso di lei che si diletta a fare l’attrice!

Come vi dicevo, sono un cane da assistenza e per questo c’è una legge che mi consente di entrare ovunque. Ma proprio dappertutto. Purtroppo però, ogni tanto capita qualcuno che vorrebbe lasciarmi fuori. Qualche settimana fa, ad esempio, un medico non voleva farmi entrare nel suo studio. Stefania gli ha fatto notare la pettorina, allora lui mi ha guardato di traverso, come ho fatto io la prima volta che ho visto una tartaruga, poi ha ringhiato qualcosa e infine ha chiesto alla mia padrona: “Perché… lei è cieca?”.

La mia padrona in questi casi prima di rispondere si morde la lingua, perché non ha la coda, se rispondesse subito le verrebbero in mente solo cose bruttissime. Allora dopo un pochino gli ha detto: “Sì in effetti è proprio così, sono cieca”. Lei ha fatto finta di niente, ma io lo sentivo che ci era rimasta male.

Spesso le dicono che non sembra cieca… Ma perché, che faccia hanno i ciechi? Bau! Non capisco.

Speriamo che questo periodo difficile finisca presto, perché per me e la mia padrona non è facile tenere le distanze dagli altri. Io cerco di fare del mio meglio, ma le persone a volte non capiscono, a volte non si spostano nemmeno dal marciapiede quando passiamo o, peggio, ci parcheggiano sopra macchine e motorini e noi siamo costretti a camminare in mezzo alla strada. Qualcuno continua a volermi accarezzare anche mentre sto lavorando e questo non va bene perché mi distrae dal mio lavoro. Ma quando smetto di lavorare però, gioco tantissimo con la mia pallina, con Stefania, e tutti i miei amici Brenda, Yoshi, Zoe. Scusate, ora vi saluto, devo andare a farmi bello. Questa sera porto Stefania a teatro e dopo andrò a salutare i miei amici attori famosi… quasi quanto me!

Italo