L’U.N.I.Vo.C. Informa!, di Salvatore Petrucci

Autore: Salvatore Petrucci

Si comunica a tutti che a partire dal mese di gennaio, sul sito www.univoc.org sono stati inseriti, per la prima volta, i quattro numeri del 2015 della rivista associativa “Reciprocamente Insieme”.
Per permettere la lettura anche ai non vedenti e ipovedenti il formato è in pdf.
“Reciprocamente Insieme” è l’organo ufficiale dell’U.N.I.Vo.C. ed è gratuito.
Esso si rivolge ai volontari e a quanti vogliono conoscere più da vicino la nostra realtà, quelle delle sezioni, le esperienze dei volontari, le attività che i non vedenti svolgono come la pratica di discipline sportive, l’interesse all’arte, alla cultura ed altro.
“Reciprocamente Insieme” è un trimestrale e lo spazio per dire tutto non basta di certo. Cerchiamo di fare una cernita e di raccontare il più possibile.
Contiamo sul contributo di tutti affinché i 2000 lettori possano essere informati sulle attività delle oltre 40 sezioni sparse in tutto il paese.
Per ricevere il formato cartaceo al proprio domicilio basta inoltrare richiesta specificando l’indirizzo dove deve essere spedito, inviando una e mail a;
univoc@univoc.org

Cordiali saluti.

Il Direttore Salvatore Petrucci

Univoc – Nuove cariche nazionali, di Salvatore Petrucci

Autore: Salvatore Petrucci

Vi comunico che a seguito delle dimissioni del Professore Vito Romagno dalla carica di Presidente Nazionale, da Direttore della rivista “Reciprocamente insieme” e da coordinatore del comitato di redazione della rivista stessa, la Direzione Nazionale, si è riunita il giorno 4 giugno 2015 presso la sede legale sita in via Borgognona 38 Roma, ed ha eletto Presidente Nazionale il signor Salvatore Petrucci e Vice Presidente Nazionale la signora Sonia Morassi.
A seguito delle già pre-annunciate dimissioni del segretario generale signor Claudio Calacoci, la Direzione Nazionale ha incaricato per la segretaria generale la signora Anna Maria Sgroi, gentilmente messa a disposizione dalla Direzione Nazionale UICI e ha avviato le procedure di trasferimento della segreteria presso la sede legale in via Borgognona 38 a Roma con conseguente chiusura della sede operativa di Firenze.
Si comunica inoltre che la Direzione Nazionale ha proceduto alla surroga del prof. Vito Romagno con il primo dei non eletti, sig. Nicolò Zeppi di Firenze.
In attesa del completo trasferimento di tutti i documenti, la segretaria sarà operativa a partire dal mese di settembre e pertanto nel frattempo vi invito a fare riferimento ai componenti della Direzione Nazionale secondo le competenze territoriali.

Di seguito i miei contatti per chiunque volesse servirsene:
cellulare 330 87.21.28

e-mail petrucci.salvatore@alice.it

segreteria univoc@univoc.org

Salvatore Petrucci

E’ nato  il servizio di supporto “Ottavio Orioli” per sostenere i giovani non vedenti nello studio della musica, di Mauro Marchesi

Autore: Mauro Marchesi

 

 

 

Bologna è stata la sede di una storica scuola musicale per non vedenti, attiva presso l’Istituto Cavazza sino alla metà degli anni ’70.

Tale scuola è stata una straordinaria fucina formativa e professionale, per generazioni di musicisti ciechi, che grazie ad essa hanno raggiunto importanti traguardi nella qualità della loro vita, distinguendosi di sovente come eccellenti professionisti e, talvolta, anche come eccellenti artisti.

Una grande esperienza ormai irripetibile, ma di cui è ancora  possibile raccogliere il messaggio di attualità cercando di sostenere concretamente i giovani che, nell’attuale scenario scolastico -formativo, intendono affrontare studi musicali.

L’iniziativa pertanto è stata pensata e strutturata sulla base di un’attenta analisi dell’attuale contesto didattico-formativo e dei bisogni degli studenti.

L’attività del Servizio è rivolta a studenti di musica ciechi, inseriti nelle scuole medie ad indirizzo musicale, nei Licei Musicali, nei Conservatori, o semplicemente che affrontano privatamente percorsi di formazione musicale.

Se pur di dimensioni decisamente ridotte rispetto al passato, ancora vi sono bambini e ragazzi ciechi interessati ad accostarsi alla musica.

Per quanto di nostra conoscenza, ciò avviene in un quadro di estrema varietà di situazioni ed approcci.

A fronte di situazioni gestite con cognizione di causa, sia sul versante psico-pedagogico che su quello tecnico-didattico, si ha conoscenza di situazioni assai discutibili, gestite al di fuori dei presupposti minimi di consapevolezza della dimensione didattica e tecnica.

Il Servizio è  intitolato al Maestro Ottavio Orioli, scomparso nel 2011, docente di pianoforte nell’ultimo ventennio della storia della scuola musicale bolognese.

 

Finalità e servizi.

 

Le finalità ed i servizi offerti, dettagliati nel regolamento del Servizio, sono così riassumibili:

  • favorire la conoscenza dei mezzi a disposizione per lo studio musicale (notazione Braille, disponibilità del materiale, strumenti tecnologici con particolare riferimento alle nuove tecnologie informatiche;
  • Sostenere i giovani studenti ciechi inseriti nelle varie tipologie di scuole musicali, aiutandoli nella ricerca della musica Braille e, ove necessario, provvedendo alla sua realizzazione, con l’intento di favorire il loro processo formativo e la loro massima integrazione con i compagni vedenti;
  • Offrire consulenza e supporto ai docenti impegnati in azioni didattiche rivolte a studenti non vedenti.

Per una completa conoscenza del Servizio e per le indicazioni per la richiesta di interventi, aprire il sito http://servizioorioli.univocbologna.it .

 

Nella riflessione che ha preceduto il varo dell’iniziativa, una particolare sottolineatura è stata riservata proprio alla situazione dei docenti ed alla necessità che gli interventi si realizzino all’interno di un progetto che coinvolga la funzione docente ed il rapporto docente-studente.  Per questo, gli interventi saranno concertati con gli insegnanti di sostegno e/o insegnanti degli studenti interessati, affinché l’azione risulti pienamente coerente con i loro bisogni.

In ambito pedagogico-didattico, il servizio si avvarrà– anche se non esclusivamente – delle numerose risorse professionali create dalla scuola musicale del Maestro Ottavio Orioli, fortunatamente ancora disponibili.

Il Servizio non ha alcuna struttura burocratizzata e costosa, ma un’organizzazione leggera, flessibile, con obiettivi molto chiari e concreti, che cercherà di dare risposte in tempi adeguati alle necessità.

È importante sottolineare che non si sovrappone ad alcun  altro soggetto operante nel medesimo ambito. Anzi, è proprio suo compito precipuo quello di valorizzare l’esistente, di utilizzarne al meglio le specifiche funzioni, in una logica di rete, nel preciso intento di garantire il massimo di efficienza del servizio, raggiungendo il piu’ alto parametro fra qualità della risposta e risorse investite.

 

La circostanza che l’iniziativa parta dall’UNIVOC, (Associazione di volontariato), già ne offre una chiara cifra di lettura: si tratta di una iniziativa basata sull’apporto volontario e gratuito di persone in possesso di idonee competenze, che hanno con entusiasmo accolto il nostro appello.

Il Servizio di supporto avrà ovviamente la sua sede a Bologna, ma l’attività si svolgerà ovunque, posto che le nuove tecnologie hanno ormai abbattuto le barriere fisiche ed i confini. Infatti, il gruppo dei volontari che – fortunatamente – si sta ampliando, ha raccolto adesioni provenienti da varie parti del territorio nazionale.

 

Per la trascrizione in notazione Braille delle partiture, saranno impiegate le nuove tecnologie che fortemente lo agevolano, pur non consentendo al momento una procedura completamente automatizzata.

Per questo, sono state coinvolte figure esperte nell’uso di software notazionali per musica, da cui si può partire per la produzione della musica Braille.

Ovviamente è auspicabile che il gruppo degli operatori si consolidi, soprattutto sul versante della produzione della musica Braille. Chi pensa di poter dare una mano, essendo in grado di copiare musica con i piu’ diffusi editor musicali, potrà rivolgersi alla sezione U.N.I.VO.C. di Bologna:

tel.: 051-334967

e-mail: info@univocbologna.itservizioorioli@univocbologna.it .

 

Poiché è assai frequente che ci vengano posti quesiti sul codice musicale Braille e su come le tecnologie informatiche possano agevolarne la produzione, pensiamo possa essere utile per i nostri lettori riassumerne i principali elementi.

Occorre partire da una fondamentale differenza: il codice musicale Ordinario è grafico; il codice musicale Braille è alfanumerico. Occorre pertanto trasformare una notazione grafica, con oggetti sistemati su righe e spazi, in un codice costituito da successioni alfanumeriche che descrivono gli oggetti dello spartito.

Tradizionalmente questo processo veniva effettuato manualmente, da figure in possesso della conoscenza di entrambi i codici.

Con l’avvento dell’informatica hanno preso avvio – in varie parti del mondo – ricerche finalizzate alla creazione di software capace di automatizzare il processo: vale a dire di trasformare il codice comune nel codice Braille.

Ricerche che hanno portato alla realizzazione di vari prodotti, alcuni dei quali anche molto validi e completi. L’Italia, con lo sviluppo dell’ottimo software Toccofinale, ha fatto egregiamente la sua parte.

Non sempre il processo di transcodifica puo’ essere affidato esclusivamente a procedure automatizzate. La necessità di successivi interventi manuali è direttamente proporzionale alla complessità dello spartito ed al livello richiesto circa l’accuratezza del codice Braille.

 

Fra i migliori strumenti attualmente a disposizione, per quanto di nostra conoscenza, va annoverato il Braille MUSE, uno strumento web realizzato dalla “Graduate School of Environment and Information Sciences YOKOHAMA National University” che partendo  dal files in codice Musicxml (prodotto ormai da tutti i principali editor musicali), restituisce un file di codice musicale Braille.

Il servizio, completamente gratuito, è raggiungibile all’indirizzo http://gotoh-lab.jks.ynu.ac.jp/braille_music_score/it/

Ha una sezione in lingua italiana, grazie alla traduzione realizzata dal Dottor Paolo Graziani e dal Prof. Paolo Razzuoli.

Sul sito servizioorioli.univocbologna.it sono disponibili le indicazioni per il corretto utilizzo di questo ottimo strumento.

A corredo di queste sintetiche note, riportiamo alcune battute musicali nel codice ordinario e nel corrispondente codice musicale Braille.

Esempio notazione comune

esempio-notazione-comune

Esempio notazione Braille

esempio-notazione-braille

 

 

“Lo sguardo ferito di Eros”, di Silvana Piscopo e Anna Grossi

Autore: Silvana Piscopo e Anna Grossi

“Lo sguardo ferito di Eros” è  il titolo della mostra fotografica di Evgen Bavçar, artista cieco di fama internazionale; la mostra, allestita presso il museo  archeologico di Napoli, si compone di 20 fotografie di cui alcune dedicate ad opere presenti nella sala dell’esposizione, altre ci narrano luoghi, squarci della città di Napoli, così come prendono forma nell’immaginario di Bavçar. Domenica 23 novembre, con i volontari dell’U.N.i.VO.c., abbiamo fatto conoscenza con una nuova frontiera della comunicazione artistica: la comunicazione fotografica veicolata attraverso le emozioni, i desideri, le passioni di Evgen Bavçar, l’artista- fotografo, nato  in  Slovenia, che, persa la vista all’età di 12 anni,  non si  è  arreso al buio delle disperazioni, dei pregiudizi, degli stigma. Ci  ha  raccontato, attraverso un difficile, ma stimolante collegamento telefonico effettuato nel corso della nostra visita, che le foto rappresentano il suo modo di estrinsecare ciò che sente, ama, di cui soffre o  gioisce.  Quando, invece, fotografa sculture, come nel caso di quelle presenti nella sala 95 del museo archeologico napoletano, egli introduce nelle foto dei suoi segni, opera delle sovrapposizioni, che personalizzano le discontinuità. Avremmo tutti voluto continuare a  ragionare con lui, fargli  domande, ascoltarlo, ma per questa volta abbiamo dovuto accontentarci dei soli spunti che la connessione telefonica ci ha consentito, augurandoci che il nostro artista accolga presto l’invito del presidente dell’associazione, Salvatore Petrucci, il quale, interloquendo con lui, lo ha calorosamente invitato a tornare a  Napoli il prima possibile.
Terminata la visita al Museo, un gruppo di partecipanti ha proseguito per un’altra visita guidata presso il Complesso Monumentale dei Girolamini a Via Duomo. Edificato tra la fine del ‘500 e la metà del ‘600, il complesso deve il suo nome ai religiosi seguaci di san Filippo Neri, chiamati Girolamini perché il loro primo luogo di riunione fu la chiesa di San Girolamo della Carità a Roma. Il complesso comprende, oltre la Chiesa omonima, denominata “domus aurea” napoletana perché impreziosita d’oro e di opere d’arte inestimabili, anche l’Oratorio dell’Assunta, due chiostri, la Quadreria, vera e propria galleria di quadri dei più famosi artisti del ‘500 e ‘600, non solo napoletani, e la famosa biblioteca dedicata a  Giambattista Vico (che nell’Oratorio lavorò a lungo per ordinare e ampliare gli oltre 60.000 libri) il cui corpo fu seppellito proprio nella chiesa. La vista si è svolta con una descrizione dettagliata degli spazi che costituiscono il complesso, delle opere d’arte conservate in esso e delle curiosità storico-artistiche che lo riguardano, il  tutto con l’ausilio dell’esplorazione tattile e di mappe tattili che, costruite per l’occasione, hanno permesso ai non vedenti di comprendere la struttura architettonica della chiesa e dei chiostri. Nella quadreria inoltre, abbiamo assistito ad un cortometraggio, inserito proprio nel percorso di visita, dal titolo “co’scienza e meraviglia” di Matteo Pedicini e Ivan Ferone. Il corto, che per la nostra visita si è “prestato” all’audiodescrizione, racconta, attraverso la meraviglia di un bambino e la coscienza di un professore d’arte,  la bellezza delle chiese presenti nel quartiere San Lorenzo. La meraviglia, che trae origine dalla bellezza, ci rende coscienti del tesoro che la nostra città possiede; coscienza è anche rendere accessibili i contenitori di queste meraviglie e l’  U.N.i.VO.c da sempre si propone questo obiettivo organizzando visite guidate a scadenza mensile aperte a tutti. “Vedi Napoli e poi… ritorna” questo è il nostro motto, perché l’arte è di tutti e tutti devono goderne.
Silvana Piscopo e Anna Grossi

È nato il Servizio Ottavio Orioli, di Mauro Marchesi

Autore: Mauro Marchesi

I nostri lettori non più giovanissimi sicuramente ricordano che Bologna è stata la sede di una storica scuola musicale per non vedenti, attiva presso l’Istituto Cavazza sino alla metà degli anni ’70.
Tale scuola è stata una straordinaria fucina formativa e professionale, per generazioni di musicisti ciechi, che grazie ad essa hanno raggiunto importanti traguardi nella qualità della loro vita, distinguendosi di sovente come eccellenti professionisti e, talvolta, anche come eccellenti artisti.
Una grande esperienza ormai irripetibile, ma di cui è ancora possibile raccogliere il messaggio di attualità cercando di sostenere concretamente i giovani che, nell’attuale scenario scolastico -formativo, intendono affrontare studi musicali.
E’ in questa prospettiva, che la sezione U.N.I.VO.C. di Bologna ha creato il Servizio Ottavio Orioli, iniziativa che si rivolge a studenti di musica ciechi, inseriti nelle scuole medie ad indirizzo musicale, nei Licei Musicali, nei Conservatori, o semplicemente che affrontano privatamente percorsi di formazione musicale.
Il Servizio è intitolato al Maestro Ottavio Orioli, scomparso nel 2011, docente di pianoforte nell’ultimo ventennio della storia della scuola musicale bolognese.
Le finalità ed i servizi offerti, dettagliati nel regolamento del Servizio, sono così riassumibili:
1) favorire la conoscenza dei mezzi a disposizione per lo studio musicale (notazione Braille, disponibilità del materiale, strumenti tecnologici con particolare riferimento alle nuove tecnologie informatiche;
2) Sostenere i giovani studenti ciechi inseriti nelle varie tipologie di scuole musicali, aiutandoli nella ricerca della musica Braille e, ove necessario, provvedendo alla sua realizzazione, con l’intento di favorire il loro processo formativo e la loro massima integrazione con i compagni vedenti.
La circostanza che l’iniziativa parta dall’UNIVOC, (Associazione di volontariato), già ne offre una chiara cifra di lettura: si tratta di una iniziativa basata sull’apporto volontario e gratuito di persone in possesso di idonee competenze, che hanno con entusiasmo accolto il nostro appello.
Dunque nessuna struttura burocratizzata e costosa, ma un’organizzazione leggera, flessibile, con obiettivi molto chiari e concreti, che cercherà di dare risposte in tempi adeguati alle necessità.
Una iniziativa che non si sovrappone a quelle esistenti, di cui anzi cercherà di valorizzare le specifiche funzioni in una logica di rete e di virtuosa interazione.
Particolare attenzione sarà riservata agli aspetti metodologico-didattici. Gli interventi saranno concertati con gli insegnanti di sostegno e/o insegnanti degli studenti interessati, affinché l’intervento risulti pienamente coerente con i loro bisogni.
In ambito pedagogico-didattico, il servizio si avvarrà – anche se non esclusivamente – delle numerose risorse professionali create dalla scuola musicale del Maestro Ottavio Orioli, fortunatamente ancora disponibili.
Per la trascrizione in notazione Braille delle partiture, saranno impiegate le nuove tecnologie che fortemente lo agevolano, pur non consentendo al momento una procedura completamente automatizzata.
Per questo, sono state coinvolte figure esperte nell’uso di software notazionali per musica, da cui si può partire per la produzione della musica Braille.
Nel corso della presentazione al pubblico del Servizio, avvenuta presso l’Istituto Cavazza di Bologna lo scorso 10 maggio, è stato presentato il Braille Muse, uno strumento web giapponese per la transcodificazione dei files in formato musicxml in codice musicale Braille. Il livello delle prestazioni del Braille Muse è estremamente elevato, anche se qualche intervento manuale si rende necessario, soprattutto in ragione di certe scelte di codice non completamente identiche alle nostre, se pur completamente comprensibili.
Il Braille Muse è in italiano, grazie all’opera del Dottor Paolo Graziani e del Prof. Paolo Razzuoli, che hanno costruito un fruttuoso rapporto con l’Università di Yokohama, titolare dello strumento.
Il Braille Muse è raggiungibile all’indirizzo web:
http://gotoh-lab.jks.ynu.ac.jp/braille_music_score/it/
Per approfondimenti sul Servizio “Ottavio Orioli” e sul BrailleMUSE: servizioorioli.univocbologna.it.
Si auspica che, soprattutto i responsabili degli enti preposti alla promozione scolastica e formativa dei giovani ciechi, vogliano approfondire la conoscenza della nostra iniziativa.

Mauro Marchesi
presidente U.N.I.VO.C. Bologna

Vercelli: Lascia che il tuo cuore veda…, Redazionale

Autore: Redazionale

L’Unione Nazionale Italiana Volontari Pro Ciechi di Vercelli,
grazie alla collaborazione di Associazione Culturale Aleph di Vercelli, Centro Servizi per il Volontariato di Vercelli, Museo Borgogna e Assicurazioni Generali di Vercelli
presenta:

Domenica 14 settembre, ore 16
Vercelli – Museo Borgogna

Lascia che il tuo cuore veda…

Lettura teatrale a cura dell’Associazione Culturale Aleph
con intervalli musicali eseguiti al pianoforte da Massimo Viazzo
Ingresso unico 10 euro
Su prenotazione, fino a esaurimento posti, dal 9 al 13 settembre, al numero 0161 252764

Il ricavato sarà devoluto all’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Vercelli.

U.N.I.Vo.C. CASERTA: Rainbow “Magic-Land”, di Giulia Cannavale

Autore: Giulia Cannavale

– Vicepresidente U.N.I.Vo.C. CASERTA

Giovedì 24 luglio u.s. 16 ragazzi minorati visivi , ciechi ed ipovedenti), di età compresa tra i 12 ed i 20 anni, hanno trascorso un’indimenticabile giornata nel fantastico “Raimbow Magic-Land” di Roma Valmontone; nel gruppo erano presenti anche ragazzi normodotati, al fine di favorire la piena integrazione, nonché, disabili visivi di età compresa tra i 23 ed i 45 anni.
L’iniziativa è stata organizzata e realizzata dalla sezione provinciale di Caserta dell’U.N.I.Vo.C., che nel perseverare nell’organizzazione delle attività estive per i ragazzi, anche quest’anno, mantenendo una promessa fatta agli stessi ragazzi lo scorso anno, ha organizzato il ritorno al parco divertimenti.
La giornata si è svolta all’insegna della spensieratezza e del divertimento, infatti, i partecipanti, accompagnati dagli impagabili volontari, hanno goduto appieno di tutte le attrazioni che il parco offriva; il gruppo non si è lasciato scoraggiare dalle condizioni climatiche non favorevoli, infatti, già nel viaggio da Caserta a Roma Valmontone, ci si imbatteva in un forte temporale, ma l’ottimismo prevaleva, infatti i ragazzi affermavano: “A Roma ci sarà il sole”, così è stato. Infatti, solo la prima metà della mattinata è stata nuvolosa, la pioggia ha accompagnato il gruppo solo sull’attrazione della “battaglia navale” che, come l’anno scorso, ha visto i partecipanti dividersi in squadre per poi darsi battaglia con i cannoni d’acqua.
Alle 13,00 tutto il gruppo, nell’area picnic, ha consumato la colazione a sacco, programmando il pomeriggio, decidendo le attrazioni da ripetere e le esperienze da condividere.
Alle 14,00 con il sole che era tornato a splendere, si è ripreso il giro del parco divertimenti, per poi tornare al pulman alle 18_00 per il rientro a Caserta.
Il viaggio di ritorno è stato allietato dalla voce di Sergio, un ragazzo ipovedente, che incoraggiato dal volontario Alessandro, ha coinvolto il gruppo in canti gioiosi.
Alessandro ha poi realizzato delle interviste, coinvolgendo tutti i partecipanti, la risposta è stata unanime, “una giornata indimenticabile, allegra e divertente”, ringraziando l’U.N.I.Vo.C.
casertano per il perseverare nell’organizzazione di tali attività.
Le interviste si sono concluse con la richiesta di tutti i partecipanti di ritornare anche quest’anno a Zoomarine prima dell’inizio della scuola, quindi, entusiasti e felici per la giornata appena trascorsa, ci si è dati appuntamento per l’11 settembre per vivere un’altra giornata all’insegna del divertimento e della spensieratezza.

 

Torino: l’U.N.I.Vo.C. cerca volontari, di Lorenzo Montanaro

Autore: Lorenzo Montanaro

Un aiuto silenzioso ma insostituibile per i disabili visivi

Attraversare la strada, prendere un autobus o un treno, fare la spesa in un supermercato, andare dal medico, in banca, alla posta o anche solo fare una passeggiata: ecco alcune attività che un vedente svolge in modo automatico e forse senza attribuire loro grande importanza. Ma per chi non vede queste semplici azioni sono in realtà tutt’altro che semplici, possono nascondere ostacoli difficili da superare, qualche volta insormontabili. Ecco allora l’importanza dell’U.N.I.Vo.C. (Unione Nazionale Italiana Volontari pro Ciechi), associazione che, grazie a una rete di volontari, offre accompagnamento ai disabili visivi, soprattutto ai più soli. Per portare avanti la sua insostituibile attività, la sezione torinese U.N.I.Vo.C. è alla ricerca di nuovi volontari, persone che vogliano condividere questo straordinario progetto di solidarietà e di incontro.

Nata ad Assisi nel 1992, l’associazione U.N.I.Vo.C. organizza un’attività di accompagnamento personale e gratuito a favore dei ciechi e più in generale dei minorati della vista. E’ presente su tutto il territorio nazionale con circa 60 sezioni provinciali e 3.500 soci volontari. Non ha fini di lucro (nemmeno indiretto). Ha come unico obiettivo il superamento degli ostacoli che impediscono la piena integrazione sociale, culturale e lavorativa dei disabili visivi. L’opera dei volontari, dunque, non si limita a un semplice disbrigo di faccende quotidiane, ma è orientata all’amicizia, alla condivisione e alla vicinanza (soprattutto con le persone che, per varie ragioni, trascorrono da sole gran parte della giornata). Possono diventare soci U.N.I.Vo.C i cittadini maggiorenni che facciano domanda di adesione, impegnandosi a condividere obiettivi e finalità dell’associazione e a destinare una parte del loro tempo libero al volontariato.

A Torino l’U.N.I.Vo.C. si trova presso la sede dell’UICI (Unione italiana Ciechi e Ipovedenti), in corso Vittorio Emanuele II 63. Gli interessati possono telefonare al numero 011 53 55 67 oppure scrivere una e-mail all’indirizzo univocto@univoc.it. Per maggiori informazioni è anche possibile consultare il sito www.uictorino.it
Ufficio Stampa: Lorenzo Montanaro: 333 447 99 48 – ufficio.stampa@uictorino.it – lorenzo.montanaro@gmail.com

Foggia: Festa di inizio primavera, di Silvia Romantini e Carmine Chionchio

Autore: Silvia Romantini e Carmine Chionchio

Nell’ambito delle feste ed eventi organizzati dalle Commissioni Pari Opportunità ed anziani con la collaborazione dell’U.I.C.I. e U.N.I.VoC. di Foggia, venerdì 14 mar 2014 si è tenuta nei locali del Centro Servizi per Ciechi ed Ipovedenti “Giuseppe Quinio,” in Viale Candelaro, 72/a a Foggia
“ LA FESTA DI INIZIO PRIMAVERA”
L’evento è stato molto gradito dai soci con una larga partecipazione di essi.
La manifestazione ha avuto un momento molto commovente con la partecipazione della nostra socia Adelia Zullo di appena 100 anni.
La socia è stata festeggiata da tutti i presenti con un graditissimo mazzo di fiori consegnatole da Silvia Romantini e Carmine Chionchio, responsabili delle Commissioni. Tra risate, musiche, balli ed un nutrito buffet di rustici e dolci, la festa si è conclusa con il darsi appuntamento al prossimo evento.
Una occasione per ribadire il senso di appartenenza all’U.I.C.I.

Silvia Romantini eCarmine Chionchio

Caserta:La diversità è una risorsa, non trasformiamola in una mancanza, di Anna Sgueglia

Autore: Anna Sgueglia

Aversa. Non è solo il problema estetico a tener banco dopo la colata di asfalto che a chiazze ha coperto i sanpietrini di via Roma, intervento provvisorio che però non è andato giù agli aversani che, anche ieri, hanno continuato a criticare e sbeffeggiare l’intervento voluto dal sindaco e motivato con ragioni di pubblica sicurezza. Aversa, questo il “j’accuse” di diverse associazioni, non è una città a misura di diversamente abili. Su You Tube è stato caricato un video  #diversamentebello realizzato da Carlo Iavazzo, regista di cortometraggi e di spot commerciali e di sensibilizzazione con musiche di Francesco Andreozzi a cura delle associazioni Lega dei Portatori di handicap di Aversa, Associazione italiana sindrome di Stargardt, Unione nazionale italiana volontari pro ciechi, Unione italiana ciechi ed ipovedenti ed Anes. Protagonisti sono volontari aversani che nel bel video che dura poco più di un minuto raccontano le pecche della città narrata dal punto di vista dei disabili: mancanza di segnali acustici ai semafori, come evidenziato dal non vedente Fabio De Dominicis; barriere architettoniche come le scale che non permettono l’accesso alla biblioteca comunale, come denuncia Carlo Zaccariello; e poi l’inciviltà diffusa di quanti con arroganza continuano a parcheggiare le loro auto nelle strisce gialle destinate ai disabili, come evidenzia Liliana Di Giorgio. Sono questi alcuni dei problemi che una parte della cittadinanza vive quotidianamente. Il 22 febbraio le associazioni hanno promosso una giornata di sensibilizzazione sui problemi dei diversamente abili.

Grazie al patrocinio morale dell’Usp di Caserta saranno coinvolte le scuole della città per il progetto “La diversità è una risorsa, non trasformiamola in una mancanza”. Ai ragazzi, a seconda delle età, saranno letti diversi racconti sulla disabilità. “La favola di Poldina”, storia di una bambina affetta da distrofia muscolare, è indirizzata agli alunni delle scuole elementari, mentre “La storia di Carlo” emiplegico che con difficoltà riesce ad utilizzare la parte sinistra del proprio corpo e che, grazie al suo orecchio assoluto e ad una serie di fortunati incontri ha fatto della musica la sua ragione di vita, sarà letta dagli studenti delle scuole medie e delle superiori. “Questo è il primo step di un percorso iniziato con i membri ed i volontari di alcune associazioni che siedono anche nella Consulta dei disabili – spiega Vincenzo Del Piano dell’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti – Abbiamo intenzione di portare avanti il progetto di sensibilizzazione anche con altri interventi, come un convegno che era già in programma, ma che abbiamo spostato a data da destinarsi in attesa che si risolvano le vicende che stanno coinvolgendo la giunta, dal momento che abbiamo necessità di avere degli interlocutori politici”.

Per ascoltare e visionare il video clicca qui: http://www.youtube.com/watch?v=umTHcsu3t7k&feature=youtu.be