IL CINEMA PER NON VEDENTI ENTRA ALL’UNIVERSITA’

Autore: Mario Mirabile

Oggi all'Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, grazie all'impegno dell'UNIVOC locale (Unione Nazionale Italiana Volontari Pro Ciechi) e alla disponibilità del Servizio di tale Ateneo per le Attività degli Studenti con Disabilità, verrà proiettato  il film  "Si può fare", diretto nel 2008 da Giulio Manfredonia, con Claudio Bisio, con l'audiodescrizione per i non vedenti. Non è la prima volta che a Napoli e Provincia la locale Sezione dell'UNIVOC, da sempre impegnata a rendere accessibili l'arte, la cultura e il tempo libero alle persone con disabilità e in particolare a quelle con disabilità visiva, organizza proiezioni di film con audiodescrizioni. Arrivare però a farlo all'interno di un'Università è certamente un risultato molto importante. Ed è quanto accadrà oggi alle ore 15.30 alla Sala Proiezioni dell'Università Suor Orsola Benincasa. Il film in programma con audiodescrizione sarà Si può fare, nota pellicola diretta da Giulio Manfredonia nel 2008, con Claudio Bisio come protagonista, ispirata alle storie vere delle coooperative sociali nate negli anni Ottanta, per dare lavoro ai pazienti dimessi dai manicomi in seguito alla Legge Basaglia. Un'opera, poi, scelta anche per lo stesso valore evocativo del titolo, che può certamente servire a far riflettere sulla complessa problematica della fruizione delle varie forme culturali da parte delle persone con disabilità. «Speriamo – commenta soddisfatto Salvatore Petrucci, presidente dell'UNIVOC di Napoli – di scuotere la sensibilità anche di chi può fare di più. Un ringraziamento particolare – aggiunge Petrucci – va al Rettore dell'Università Suor Orsola Benincasa, per la sua disponibilità, e a Carmela Pacelli del SAAD, che ha organizzato l'intera iniziativa». Presso la stessa Università l'UNIVOC ha già presentato, qualche mese fa, il progetto "Vediamo di Muoverci".
 

19 maggio: una notte al Museo con Morfeo e Prana, la multisensorialità tra sogno e realtà.

Autore: Redazionale

Sabato 19 maggio dalle ore 21.30 torna la "Notte dei Musei", promossa dal MiBAC, un evento di respiro europeo che apre di notte le porte di musei ed aree archeologiche, permettendo un'emozionante ed insolita fruizione del patrimonio artistico italiano per tutti coloro che non riescono a farlo nei consueti orari di visita.
Al Museo Tattile Statale Omero per l'occasione saranno presenti due installazioni multisensoriali, "Morfeo e Prana", ideate dai giovani artisti belgi Thomas Kestelin e Alessia Sanges, volontari europei presso il Museo Omero, grazie al finanziamento Youth in Action – Commissione Europea.
Le installazioni, realizzazione finale di due workshop, curati dai volontari, negli scorsi mesi al Museo, creeranno ambienti percorribili e fruibili liberamente, in piena autonomia dai visitatori intervenuti.
Al termine del percorso, i due volontari inviteranno a partecipare ad un laboratorio multisensoriale.
Infine, prima di imboccare la via di uscita dal Museo, i visitatori potranno deliziare il loro palato gustando un aperitivo di fine serata.
Ricordiamo, inoltre, che sarà possibile visitare ancora la bellissima mostra tattile "Il Movimento scolpito", celebri copie scultoree al vero direttamente dal Museo del Louvre.

Informazioni:
Ingresso gratuito.
Museo Tattile Statale Omero
Via Tiziano 50, 60125 Ancona
telefono 071 28 11 93 5
fax 071 28 18 35 8
email info@museoomero.it
www.museoomero.it

“SOSTEGNO ALLE ATTIVITA’ POST-SCOLASTICHE A FAVORE DI STUDENTI MINORATI DELLA VISTA RESIDENTI IN PROVINCIA DI CASERTA”

Autore: UICI Caserta

L' U.I.C.I. con la collaborazione del Centro di consulenza tiflodidattica della Biblioteca Italiana per i ciechi “Regina Margherita” – Sede regionale Campania – di seguito denominato Centro di consulenza tiflodidattico, ha realizzato grazie alla convenzione stipulata con l'ente Provincia di Caserta, per l’anno scolastico 2011/2012 un servizio di assistenza post-scolastica, che offre ai destinatari la possibilità di essere supportati nelle normali attività complementari al percorso formativo della scuola.
L’intervento si rivolge a 28 studenti minorati della vista, frequentanti la scuola dell’obbligo in provincia di Caserta, ma purtroppo a causa delle scarse disponibilità economiche messe a disposizione non si è potuto supportare tutti.
I fanciulli disabili visivi che usufruiscono del servizio, sono supportati e assistiti presso il loro domicilio da operatori selezionati e costantemente aggiornati dall’I.Ri.Fo.R., (Istituto per la riabilitazione, la formazione e la ricerca), nel settore della tiflodidattica e della tiflopedagogia.
Sulla base di piani educativi individualizzati gli operatori, in un rapporto uno a uno con i destinatari sono  impegnati a supportare tutte le attività post-scolastiche del minorato della vista, prevedendosi a seconda del piano elaborato un monte ore settimanale da un minimo di sei ad un massimo di dodici ore.
Gli obiettivi che si intendono realizzare,  sono i seguenti:

raggiungimento alla piena integrazione scolastica degli assistiti;
sviluppo, la crescita e la conquista delle autonomie personali, valorizzando il percorso scolastico svolto;
rafforzamento della certezza del sé da parte degli assistiti;
promozione dello sviluppo cognitivo armonico degli assistiti ampliato non solo al suo abituale contesto di vita familiare.

La convenzione stipulata tra le parti ha validità per l'anno scolastico 2011/2012, non vincola le parti per la sua continuità, ma il servizio potrà essere garantito su presentazione di apposito progetto relativo al servizio sopra descritto, previa disponibilità economica da parte dell'ente Provincia di Caserta.
Dona il tuo 5 x 1000!
 
Contribuisci anche tu alla nostra crescita, non ti costa nulla, tramite la tua dichiarazione dei redditi, lo stato ti permette di devolvere alle organizzazioni ONLUS dei contributi per fini sociali; ne dalle tue tasche, ne dalla tua busta paga e ne dai tuoi redditi sarà sottratto nulla, invece dalle stesse tasse che lo stato ti fa pagare sarà data una quota pari al 5 x 1000 alle associazioni e/o organizzazioni in regola per detti contributi. Chiedi al tuo fiscalista o al tuo CAF, di inserire il seguente codice fiscale per le ONLUS: 00294230610. Grazie per averci dedicato la tua attenzione, ma in particolare grazie perchè credi in noi.
 
Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti – via Lupoli, 40 – 81100 Caserta
conto corrente BBANW0100514900000000200858
bonifico bancario/postale codice iban: IT48W0100514900000000200858
 UICI Caserta © 2011
Sede legale e operativa: via Lupoli 40 – 81100 Caserta – tel: 0823.355.762 – fax: 0823.355.382 – C.F. 00294230610 – P.IVA 02194790610
seguici su facebook aggiungiti anche tu al gruppo
unione italiana ciechipovedenti caserta
per discutere di questa news scrivi a uicicasertadibattiti@yahoogroups.com
se non sei ancora iscritto fallo subito cliccando qui:
 uicicasertadibattiti-subscribe@yahoogroups.com
 e segui le istruzioni che riceverai per confermare la tua richiesta di iscrizione

 quest'account di posta elettronica rappresenta con il sito internet:
www.uicicaserta.it
e con la segreteria telefonica: 0823 35 57 62, attiva nei giorni e negli orari in cui la sede non è aperta al pubblico,
uno dei canali di comunicazione della sezione provinciale dell'U.I.C.I., di Caserta.
 l'attuale dirigenza ha inteso investire molto sulla comunicazione, considerandolo valido strumento di partecipazione, informazione e trasparenza.
con questo indirizzo di posta elettronica intendiamo comunicare iniziative locali e nazionali, news e quant'altro possa interessare persone che come noi condividono e vivono le medesime difficoltà del quotidiano.
tuttavia qualora questa modalità di comunicazione può comportare disturbo, sin da subito potete richiedere la cancellazione del vostro account dalla lista di distribuzione appositamente creata, inviando una mail a
comunicati@uicicaserta.it
indicando nell'oggetto cancellami.
il vostro indirizzo di posta elettronica sarà immediatamente rimosso.

 

L’I.Ri.Fo.R. Caserta, in collaborazione con l’U.I.C.I. Caserta organizzano il corso di informatica rivolto ai minorati della vista.

Autore: I.RI.FO.R Caserta

L’I.Ri.Fo.R. Caserta, in collaborazione con l’U.I.C.I. Caserta organizzano
 il corso di informatica rivolto ai minorati della vista.
 I contenuti del corso saranno suddivisi in 4 moduli, a seconda delle esigenze e delle necessità degli interessati:
                                             
primo modulo:

Individuazione del pulsante di accensione del    computer
Descrizione e esplorazione delle periferiche interne ed esterne del computer
Esplorazione ed    analisi della tastiera
Suddivisione della tastiera in tre gruppi principali: blocco alfanumerico, tastierino numerico e blocco pc    Descrizione generale dei singoli blocchi
Analisi dei singoli blocchi
Corretta posizione delle mani sul blocco alfanumerico
 Accensione del computer e avvio di Windows:    Ascoltare i rumori e i suoni del computer per capire che sta lavorando
Primo ascolto della sintesi o uso del display braille
Spegnimento del computer:
Combinazione di tasti Start > freccia su > invio    Spegnimento delle altre periferiche tramite gli appositi interruttori
 esplorazione del sistema operativo
illustrazione delle varie aree: desktop, menù d'avvio barra delle applicazioni system tray.
 secondo modulo
creazione files
 creazione dei vari formati di files
 creazione cartella
 operazioni di copia sposta copia ed incolla di file e cartelle
primi approcci con internet e posta elettronica
 navigazione web e tasti rapidi
ricerche con google e con gli altri motori di ricerca
creazione di un'account di posta elettronica
configurazione della casella di posta elettronica con outlook express
invio e ricezione di messaggi di posta elettronica.
 terzo modulo
applicativi office
 word
 creazione files
impostazione pagina
formattazione della pagina
elaborazione di un documento word
excel
creazione files
impostazioni e formattazione
elaborazione di un foglio di calcolo
quarto modulo
nuove modalità di comunicazione in rete
 le mailing list
 skype
facebook.

 

                                                                     
 Ai partecipanti sarà rilasciato a conclusione del corso ed in relazione ai moduli seguiti, un’attestato di frequenza.
La partecipazione è subordinata al versamento della relativa quota pari a 30 euro per i soci in regola con il tesseramento  e di euro 50 per gli altri.
Per il versamento occorrerà utilizzare le seguenti coordinate bancarie:
 
IT 15 T 01005 14900 0000 0001 7518

Intestato a I.Ri.Fo.R. Caserta

indicando nella causale
quota di partecipazione alfabetizzazione informatica  
 si precisa che la quota di euro 30 e di euro 50, sopra indicate, si riferiscono ai moduli considerati singolarmente.
Per agevolare i destinatari dell’iniziativa i vari moduli potranno coinvolgere max 5 partecipanti per volta.
Ciascun modulo avrà una durata complessiva di 20 ore e si svolgeranno nella fascia oraria 15: 30 – 17:30. I giorni saranno stabiliti volta per volta conciliando le diverse esigenze, fermo restando che l’attestato di frequenza sarà rilasciato al raggiungimento del monte ore pari a 20.
Gli interessati possono comunicare il loro interesse, indicando i relativi moduli utilizzando i seguenti recapiti:
Mail: comunicati@uicicaserta.it
 Tel. 0823 35 57 62
Tel. 0823 35 53 06
cel. 345 43 22 726
 Il criterio della suddivisione degli interessati sarà quello dell’ordine cronologico delle adesioni che perverranno solo ed esclusivamente ai recapiti sopra indicati.
Si  provvederà a suddividere gli interessati nel numero di 5 per ciascun modulo per facilitarne l’apprendimento.

 

Dona il tuo 5 x 1000!
 
Contribuisci anche tu alla nostra crescita, non ti costa nulla, tramite la tua dichiarazione dei redditi, lo stato ti permette di devolvere alle organizzazioni ONLUS dei contributi per fini sociali; ne dalle tue tasche, ne dalla tua busta paga e ne dai tuoi redditi sarà sottratto nulla, invece dalle stesse tasse che lo stato ti fa pagare sarà data una quota pari al 5 x 1000 alle associazioni e/o organizzazioni in regola per detti contributi. Chiedi al tuo fiscalista o al tuo CAF, di inserire il seguente codice fiscale per le ONLUS: 00294230610. Grazie per averci dedicato la tua attenzione, ma in particolare grazie perchè credi in noi.
 
Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti – via Lupoli, 40 – 81100 Caserta
conto corrente BBANW0100514900000000200858
bonifico bancario/postale codice iban: IT48W0100514900000000200858
 UICI Caserta © 2011
Sede legale e operativa: via Lupoli 40 – 81100 Caserta – tel: 0823.355.762 – fax: 0823.355.382 – C.F. 00294230610 – P.IVA 02194790610
seguici su facebook aggiungiti anche tu al gruppo
unione italiana ciechipovedenti caserta
per discutere di questa news scrivi a uicicasertadibattiti@yahoogroups.com
se non sei ancora iscritto fallo subito cliccando qui:
 uicicasertadibattiti-subscribe@yahoogroups.com
 e segui le istruzioni che riceverai per confermare la tua richiesta di iscrizione

 quest'account di posta elettronica rappresenta con il sito internet:
www.uicicaserta.it
e con la segreteria telefonica: 0823 35 57 62, attiva nei giorni e negli orari in cui la sede non è aperta al pubblico,
uno dei canali di comunicazione della sezione provinciale dell'U.I.C.I., di Caserta.
 l'attuale dirigenza ha inteso investire molto sulla comunicazione, considerandolo valido strumento di partecipazione, informazione e trasparenza.
con questo indirizzo di posta elettronica intendiamo comunicare iniziative locali e nazionali, news e quant'altro possa interessare persone che come noi condividono e vivono le medesime difficoltà del quotidiano.
tuttavia qualora questa modalità di comunicazione può comportare disturbo, sin da subito potete richiedere la cancellazione del vostro account dalla lista di distribuzione appositamente creata, inviando una mail a
comunicati@uicicaserta.it
indicando nell'oggetto cancellami.
il vostro indirizzo di posta elettronica sarà immediatamente rimosso.

 

Libri digitali: lo stato dell’arte.Le difficolta’ nel reperimento dei materiali didattici.

Autore: Pietro Piscitelli

Oggetto del presente documento è il libro in formato digitale acquisito dal file origine concesso dall'Editore, atteso che la versione digitale di un libro è sempre realizzabile con i sistemi tradizionali (scansione, correzione, ecc.)
 La Biblioteca Italiana per i Ciechi "Regina Margherita" è impegnata ormai da alcuni anni nella preparazione e nella distribuzione dei libri di testo in versione digitale fruibili dagli alunni con minorazione visiva ed è chiamata a far fronte ad una domanda che sta crescendo in misura esponenziale.
 Prima di entrare nel vivo del tema, mi siano consentite alcune considerazioni preliminari tanto ovvie quanto, molto spesso, sottovalutate nelle loro implicazioni.
1. Dobbiamo prioritariamente decidere se vogliamo parlare di testi di lettura amena (romanzi, ecc.) e di testi di studio di materie umanistiche (antologia, filosofia, ecc.) oppure se desideriamo finalizzare la nostra analisi sui testi di studio in generale e quindi soprattutto su quelli che presentano maggiori difficoltà quali: storia, geografia, storia dell'arte, scienze, biologia, lingue straniere, ecc.
Il testo di lettura amena e il testo scolastico sommariamente definito "umanistico", tranne rare eccezioni, non presenta al suo interno notazioni o accorgimenti grafici particolari. Diviene quindi "fruibile" anche dai non vedenti laddove possano usare adeguati software di lettura dei formati PDF comunemente reperibili. Gli altri testi di studio – poiché contengono una parte iconografica essenziale alla comprensione del testo, una simbologia più ricercata e una impostazione grafica elaborata che non li rende immediatamente fruibili nella versione PDF –  necessitano di un rifacimento e di una semplificazione attraverso una "conversione" in formato DOC. Un discorso a parte deve essere riservato ai testi scolastici di materie scientifiche (matematica, algebra, geometria) per i quali ancora oggi non è possibile realizzare versioni digitali veramente fruibili senza ricorrere alla tradizionale digitazione. Ancora diversa – e tutta da esplorare – è la valutazione dei materiali distribuiti online dagli Editori.
2. il libro di testo è studiato e realizzato per i normodotati visivi ed è quindi ricco di iconografia e di accorgimenti grafici atti a richiamare l'"occhio" e quindi l'"attenzione"  dello studente.
Per questa esigenza la struttura dei testi scolastici è ogni giorno più complessa e articolata e necessita, per renderla autonomamente fruibile, di una rielaborazione particolarmente accurata. È evidente che non è possibile rincorrere le diverse "abilità informatiche" e le diverse "abitudini" degli studenti minorati della vista e quindi è problematica la realizzazione di "adattamenti soggettivi". Per questo la Biblioteca, dopo una lunga e complessa sperimentazione, ha elaborato e introdotto uno standard che seppure non può soddisfare la generalità degli utenti, mette tutti nelle condizioni di fruire del testo e, se desiderato e necessario, di intervenire direttamente per realizzare le personalizzazioni desiderate.
3. il libro scolastico digitale è oggi disponibile e generalmente diffuso dalla Biblioteca in tre versioni standard: in PDF, in DOC e in TXT.
La versione PDF è quasi sempre accessibile e fruibile per gli alunni ipovedenti, lo è meno (anche in relazione alla tipologia del testo ed all'abilità informatica dell'allievo) per i non vedenti. La versione DOC è ancora oggi preferita dalla grande maggioranza degli studenti anche se la richiesta (compresa quella proveniente da alunni "abili" nell'uso del computer) si sta progressivamente orientando verso i testi umanistici, esattamente come, tanti anni fa succedeva con il libro registrato. La versione in TXT è ormai retaggio dei pochi che utilizzano sintesi vocali datate. Ne discende che mentre la fornitura di file in PDF non presenta particolari problemi di ordine tecnico, la fornitura di file in DOC presuppone una specifica fase di lavorazione assai complessa e delicata perché non si tratta solo di curare la verbalizzazione delle principali parti iconografiche, ma anche di riordinare sequenzialmente il testo (box, note, tabelle), sostituire tutta la segnografia comune che il sintetizzatore non leggerebbe nella modalità "normale", ecc. Questa ulteriore fase di lavoro è assai lunga e complessa e richiede alla Biblioteca un importante impegno anche di risorse finanziarie.

 Tanto per avere un'idea della dimensione del fenomeno basterà citare i dati dell'ultimo triennio.
anno 2008 utenti 395 testi 2.272
anno 2009 utenti 380 testi 3.248
anno 2010 utenti 504 testi 4.810
 Nel 2011 – ma questi sono dati ancora provvisori – la Biblioteca ha registrato 515 utenti e 5125 testi. Fortunatamente le nuove disposizioni in materia adozionale ci stanno dando una mano e ci hanno permesso, per la maggior parte dei testi, di attingere al catalogo di testi "pronti" che sta progressivamente assumendo una dimensione ragguardevole (ad oggi circa 7.000 titoli in 16.000 versioni diverse). Infatti nel 2011, a fronte 5125 testi distribuiti, è stato necessario rielaborare in versione DOC "solo" un migliaio di nuovi testi.
 Per entrare nel merito degli argomenti in trattazione illustreremo le difficoltà ripartendole in tre macroaree:
* le difficoltà tecniche
* le difficoltà legislativo-normative
* le difficoltà procedurali.

a) Le difficoltà tecniche
 Abbiamo già accennato che, per valutare compiutamente le difficoltà tecniche che si incontrano nella preparazione di testi di studio in versioni digitali fruibili per i minorati della vista, occorre partire dalla discriminazione dei destinatari e dei contenuti.
 Per gli ipovedenti medio-lievi il formato PDF – o gli e-book distribuiti direttamente dagli Editori – appaiono generalmente sufficienti a coprire compiutamente le esigenze di studio.
 Per i non vedenti – e per gli ipovedenti gravi – il formato PDF – o gli e-book distribuiti direttamente dagli Editori – risultano idonei solo per alcune tipologie di testi mentre per stragrande maggioranza di questi è indispensabile una "conversione" in formato DOC e una successiva "rielaborazione" più o meno complessa in relazione al testo.
 La conversione del testo in formato DOC e il riordino del testo sono operazioni sempre possibili laddove si provveda ad integrare la parte di testo non "recuperata" in sede di conversione con la digitazione. Per ragioni di tipo economico questa operazione non è praticata per quei testi dove lo notazioni matematico-scientifiche – che nel testo digitale originale fornito dall'editore sono riportate come immagini – sono prevalenti rispetto alla parte testuale e quindi la digitazione diviene prevalente rispetto al "recupero".
 È tutto da affrontare il discorso dei materiali distribuiti online dagli Editori. Alcune volte si tratta di "integrazioni" (interi capitoli, approfondimenti, schede) che non fanno parte del file fornito dall'Editore e quindi non possono essere "trattati" o "convertiti" dalla Biblioteca. Altre volte si tratta di animazioni, filmati, ecc. non trasferibili in una versione digitale fruibile dall'alunno non vedente. La Biblioteca ha istituito una Commissione di studio per l'esame di questi materiali con l'intento di fornire agli Editori utili indicazioni per la realizzazione di materiali opportunamente modificati o alternativi ad uso dei non vedenti.

b) Le difficoltà legislativo-normative
 La vigente legislazione sulla tutela dei materiali protetti e del diritto d'autore scaturisce dagli articoli 71/bis e 71/ter della legge 22 aprile 1941 n. 633 e dal conseguente decreto del Ministero per i Beni e le Attività Culturali 14 novembre 2007 n. 239 che stabiliscono che l'utente minorato della vista può procedere autonomamente all'"adattamento" del testo posto in commercio dall'Editore mentre le Istituzioni (e tra queste sono annoverate l'Unione Italiana dei Ciechi e la Biblioteca) possono produrre materiali fruibili sono se preventivamente autorizzati dall'Editore interessato sulla base di specifici accordi.
 Risulta evidente che il C.d.A. della Biblioteca non ha potuto e non può assumersi la responsabilità di una violazione legislativa così eclatante e diffusa ed ha dovuto e deve quindi operare nel rispetto della norma. Ciò ha portato la Biblioteca a ricercare l'accordo e il consenso dell'Editore che può o non può concederlo.
 Attualmente la maggioranza degli Editori sono "sensibili e collaborativi" ma ci sono Editori che non concedono file o autorizzazioni di sorta.
 Da quanto detto deriva la constatazione – purtroppo amara – che risulta inapplicabile il disposto del'articolo 5 della famosa "legge Stanca" e che non vi è alcuna norma avente forza di legge che possa costringere un Editore a consegnare un file digitale fruibile oltreché accessibile.
 Sulla scorta di questa "consapevolezza", la Biblioteca e l'Unione hanno usato ed usano l'unica arma a loro disposizione, quella del convincimento e della ricerca di sinergie solidali con gli Editori.
 La Biblioteca e l'Unione Italiana Ciechi hanno sottoscritto il 28 settembre 2010 un "protocollo d'intesa" con l'Associazione Italiana Editori e successivamente specifici accordi con gli Editori che nel suo primo anno di applicazione ha presentato alcuni punti di criticità di cui parlerò più avanti.
 Altra difficoltà è riconducibile alla tempistica delle adozioni. Se queste avvengono entro il 21 maggio e se le richieste agli Editori possono essere inoltrate solo dopo questa data, risulta evidente che è praticamente utopico pretendere che TUTTI I LIBRI DI TESTO siano disponibili con l'apertura dell'anno scolastico. La Biblioteca si sta progressivamente attrezzando per rispondere in tempo reale alla richiesta dei file in PDF o di quelli in archivio, ma non ha la struttura tecnico/professionale ed i mezzi finanziari necessari per produrre mille e più adattamenti in formato DOC nel giro di tre mesi uno dei quali è dedicato alle ferie annuali.

c) Le difficoltà procedurali.
 Anche qui è doverosa una premessa. Da sempre la maggior parte degli Editori affidano la stampa dei libri a stabilimenti tipografici di loro fiducia. Sino a qualche anno fa i processi di lavoro della stampa offset prevedevano l'uso di lastre e di programmi di impaginazione specifici (QXP, Indesign, ecc,) non automaticamente riconducibili al formato PDF. Da qualche anno – e questo è l'unico vero effetto positivo della legge Stanca – gli Editori stanno acquisendo anche i formati PDF cioè quei formati dai quali ricavare le versioni digitali accessibili e fruibili. Ne deriva che per i testi editi nell'ultimo quinquennio il formato PDF è quasi sempre disponibile mentre per le edizioni più datate l'acquisizione del PDF è, anche per gli Editori, più difficile, sicuramente onerosa e quindi sfocia spesso nella indisponibilità.
 Riprendendo il discorso del Protocollo d'intesa, i dettati procedurali che gli Editori hanno voluto formalizzare negli accordi riguardano in particolare:
* l'obbligo della preventiva autorizzazione dell'Editore alla trasformazione/distribuzione di ogni opera editoriale;
* l'obbligo per la Biblioteca di acquisto di una copia cartacea del testo da trasformare e/o da distribuire;
 Ne è scaturita una procedura estremamente farraginosa che ha costretto la Biblioteca ad un giro di carte che ha compromesso notevolmente l'efficienza/efficacia del servizio offerto ai propri utenti generando ritardi che sono risultati incomprensibili a quanti non erano – o non volevano essere – a conoscenza dei meccanismi.
 Per quanto scontato mi pare necessario sottolineare che sia l'Unione che la Biblioteca si sono adoperate per ottenere dagli Editori procedure più snelle ed efficaci e parrebbe che questa esigenza sia stata recepita dalla controparte.
 Tuttavia, anche se il nuovo protocollo d'intesa dovesse risolvere tutte le criticità segnalate, è opportuno che tutti siano consapevoli che:
* non tutti gli Editori sono in grado di fornire la versione digitale dei file richiesti in particolare delle nuove edizioni (disponibili solo da settembre) e dei testi più datati (spesso non disponibili in versione digitale idonea);
* non tutti gli Editori sono attrezzati per fornire tempestivamente i file richiesti (si va da attese di poche ore ad attese di oltre 120 giorni);
* non tutti gli Editori vogliono fornire i file alla Biblioteca preferendo forniture dirette alle Scuole (e quindi facendo perdere allo studente l'opportunità dell'adattamento e costringendo i docenti ad un faticoso lavoro di personalizzazione);
* chi ha necessità dell'adattamento del file in versione DOC deve dare alla Biblioteca il tempo di realizzarlo.
 Nel 2011, nonostante le difficoltà sopra descritte, la Biblioteca è riuscita a consegnare prima dell'apertura dell'anno scolastico oltre il 60% dei libri richiesti. Non è un risultato esaltante e deve essere certamente migliorato, ma non è realistico porsi l'obiettivo massimo; ci saranno sempre file non fornibili, file forniti in ritardo, file non "adattabili" nella versione DOC, file adattati non rispondenti alle esigenze dell'alunno a cui sono destinati.
 
Conclusioni
 L'esperienza maturata dalla Biblioteca mi induce a sottolineare alcune considerazioni:
* chi ha a cuore l'inclusione culturale e sociale dei giovani minorati della vista deve strenuamente contrastare l'idea che il libro digitale debba e possa sostituire integralmente il braille e gli altri strumenti sin qui utilizzati per l'educazione e la scolarizzazione. Il libro digitale è e sarà sempre più una splendida ed importante opportunità che, assieme alle altre più tradizionali, è a disposizione dei non vedenti e deve essere, al pari delle altre, utilizzata in tutte le sue potenzialità. Chi oggi sostiene il superamento del braille a vantaggio del testo digitale non fa onore alla pedagogia e agli studenti.
* non si può e non si dovrebbe affermare che il libro digitale è un abito per tutte le stagioni. In molti casi esso è facilitante, per costi e per rapidità di acquisizione; in tanti non è e non può essere risolutivo senza l'intermediazione professionale di chi sa rendere un segno e un immagine fruibile da un non vedente; in tutti i casi esso non è che la replica, certamente migliorata, dell'audiolibro  con cui intere generazioni di non vedenti hanno studiato.
* ci si deve spendere perché quanti interagiscono sull'alunno minorato della vista, specialmente sui più giovani, favoriscano l'utilizzazione del testo digitale tutte le periferiche disponibili – il sintetizzatore e il display – al fine di promuovere la conoscenza del braille e, soprattutto, la capacità di scrittura dei minorati visivi che risulterebbe drammaticamente compromessa da una scolarizzazione impostata solo sull'ascolto.

 

Forum Terzo Settore: bene la stabilizzazione del cinque per mille, ma rimanga uno strumento di sussidiarietà.

Autore: di Anna Monterubbianesi.

E' molto positiva la notizia della stabilizzazione del cinque per mille annunciata dal Governo.
 
Sarebbe una svolta decisiva per uno strumento di sussidiarietà fiscale, nato in via sperimentale nel 2006, che consente al contribuente di dedicare il cinque per mille della propria imposta sul reddito a sostegno delle attività delle organizzazione di terzo settore.
 
La stabilizzazione dell'istituto del cinque per mille, attesa da tempo, è ben accolta dal Forum del Terzo Settore che ricorda il grande apprezzamento che ha avuto tra tutti i cittadini contribuenti: negli anni e' stato utilizzato da oltre 15 milioni di italiani.
 
Pur apprezzando fortemente l'iniziativa del Governo, ci sono tuttavia alcune questioni su cui il Forum vuole richiamare l'attenzione.
 
Il cinque per mille e' nato come strumento di sussidiarietà e come tale deve rimanere: la libera scelta dei cittadini va salvaguardata.
 
Va piuttosto selezionata e qualificata la platea dei soggetti beneficiari attraverso la precisazione dei requisiti di accesso. Infine, il tetto introdotto dalle ultime finanziarie ha fortemente ridimensionato l'entità delle risorse devolute dai contribuenti e limitato le potenzialità delle organizzazioni sociali.

Il Forum rimane contrario all'inserimento del tetto.

Beni Culturali: Appuntamenti di maggio al Museo d’Arte Orientale di Venezia.

Autore: A cura di Elisa A. de Concini.

Cari Amici,
dopo la settimana della cultura, continuano nel mese di maggio, le visite guidate gratuite, dedicate ai visitatori non vedenti e ipovedenti.

Questo mese vi proponiamo:

Sabato 12 maggio alle ore 11.00
Visite guidate per ipovedenti e non vedenti: servizio di esplorazione tattile di sedici tra oggetti della collezione e nuovi, rappresentativi delle sezione artistiche in esposizione. Sono a disposizione, inoltre, schede MINOLTA e schede per la conoscenza di strumenti musicali giapponesi di cui si potrà ascoltare il suono.
A cura di Severina Bortolato (solo su appuntamento tel. 041 5241173; severina.bortolato@beniculturali.it)

Maggiori informazioni sulle modalità della visita e sui percorsi offerti possono essere reperite al sito del Polo museale veneziano

http://www.polomuseale.venezia.beniculturali.it/index.php?it/208/percorsi-per-ipovedenti-e-non-vedenti#file

Inoltre, vi segnaliamo, sperando di fare cosa gradita, anche la programmazione ordinaria, che vede quest'anno visite guidate gratuite specifiche, dedicate ai bambini.

Sabato 5 maggio ore 11
Visita guidata gratuita: caccia al tesoro per le famiglie con la coloratissima mappa di Focus Junior, disponibile gratuitamente in museo, assieme al personale del Museo d'Arte Orientale di Venezia per conoscere meglio l'affascinante universo che anima la collezione!

In più, consegnando lo speciale coupon che si trova all'interno della rivista Focus Junior, INGRESSO GRATUITO per ogni ragazzo e per due accompagnatori adulti!

A cura di Elisa Giacomello

Sabato 5 maggio dalle ore 15 alle ore 16:45
Laboratorio didattico in collaborazione con Pierreci Codess Coopcultura e Libreria Laboratorio Blu – bambini 4/7 anni
Koinobori – Pesci volanti
(per informazioni e prenotazioni contattare la libreria per ragazzi Laboratorio Blu, Campo di Ghetto Vecchio, Cannaregio 1224, Venezia Tel. e Fax 041 715819 – laboratorioblu@pierrecicodess.it<https://email.beniculturali.it/owa/redir.aspx?C=e14236d6103040eabf13844f403b35ed&URL=mailto%3alaboratorioblu%40pierrecicodess.it> Orario di apertura: da lunedì a sabato 9:30 – 12:30 e 15:30 – 19:30).

Domenica 6 maggio dalle ore 15 alle ore  16:45
Laboratorio didattico in collaborazione con Pierreci Codess Coopcultura e Libreria Laboratorio Blu – bambini 8/10 anni
Koinobori – Pesci volanti

(per informazioni e prenotazioni contattare la libreria per ragazzi Laboratorio Blu, Campo di Ghetto Vecchio, Cannaregio 1224, Venezia Tel. e Fax 041 715819 – laboratorioblu@pierrecicodess.it<https://email.beniculturali.it/owa/redir.aspx?C=e14236d6103040eabf13844f403b35ed&URL=mailto%3alaboratorioblu%40pierrecicodess.it> Orario di apertura: da lunedì a sabato 9:30 – 12:30 e 15:30 – 19:30).

Sabato 12 maggio dalle ore 15 alle ore 16:45
Laboratorio didattico in collaborazione con Pierreci Codess Coopcultura e Libreria Laboratorio Blu – bambini 4/7 anni
Koinobori – Pesci volanti

(per informazioni e prenotazioni contattare la libreria per ragazzi Laboratorio Blu, Campo di Ghetto Vecchio, Cannaregio 1224, Venezia Tel. e Fax 041 715819 – laboratorioblu@pierrecicodess.it<https://email.beniculturali.it/owa/redir.aspx?C=e14236d6103040eabf13844f403b35ed&URL=mailto%3alaboratorioblu%40pierrecicodess.it> Orario di apertura: da lunedì a sabato 9:30 – 12:30 e 15:30 – 19:30).

Domenica 13 maggio dalle ore 15 alle ore  16:45
Laboratorio didattico in collaborazione con Pierreci Codess Coopcultura e Libreria Laboratorio Blu – bambini 8/10 anni
Koinobori – Pesci volanti
(per informazioni e prenotazioni contattare la libreria per ragazzi Laboratorio Blu, Campo di Ghetto Vecchio, Cannaregio 1224, Venezia Tel. e Fax 041 715819 – laboratorioblu@pierrecicodess.it<https://email.beniculturali.it/owa/redir.aspx?C=e14236d6103040eabf13844f403b35ed&URL=mailto%3alaboratorioblu%40pierrecicodess.it> Orario di apertura: da lunedì a sabato 9:30 – 12:30 e 15:30 – 19:30).

Sabato 26 maggio ore 11
Visita guidata gratuita: caccia al tesoro per le famiglie con la coloratissima mappa di Focus Junior, disponibile gratuitamente in museo, assieme al personale del Museo d'Arte Orientale di Venezia per conoscere meglio l'affascinante universo che anima la collezione!

In più, consegnando lo speciale coupon che si trova all'interno della rivista Focus Junior, INGRESSO GRATUITO per ogni ragazzo e per due accompagnatori adulti!

 

Toccare e non guardare è una cosa da provare!

"La città di tutti: esplorazioni tattili e multisensoriali senza barriere culturali e architettoniche".
 
L'Unione Nazionale Italiana Volontari pro Ciechi (U.N.I.Vo.C.) ONLUS di Napoli, visto il folto numero di partecipanti registrato alle precedenti  escursioni,  continua a proporre  visite guidate nella città di Napoli. Le visite sono aperte a tutti: volontari, non vedenti, ipovedenti, amici e chiunque voglia aggiungersi per questa straordinaria esperienza!

Le visite sono accessibili a non vedenti e ipovedenti, tutti potranno vedere anche con le mani le opere che si visiteranno.

Di seguito si riporta l'interessantissimo programma della III visita che si organizzerà per domenica 6 maggio 2012.

L'appuntamento è alle ore 9:30 all'uscita della fermata Materdei della
Metro 1 Collinare per iniziare una visita guidata multisensoriale al Cimitero delle Fontanelle e ad aree ipogee della Sanità.

Il percorso si svolge in questo quartiere che è sorto su un'area esterna alla città greco-romana, all'epoca lussureggiante giardino, destinato, nel periodo ellenistico a necropoli. Oggi vengono alla luce straordinarie tombe ubicate sotto i palazzi seicenteschi.

Tale luogo fu ancora utilizzato nel periodo del vicereame spagnolo per catacombe, tradizioni di sepoltura e culti dei morti che arrivano in modo originale fino ai giorni nostri, facendoci riflettere sui nostri modi di vita.

La pausa pranzo è in pizzeria.

Per chi vuole restare anche di pomeriggio, è possibile una continuazione del percorso.

La quota di partecipazione è pari a 7 euro a persona, la visita è gratuita per i minori di 14 anni.

Per i gruppi superiori a tre persone paganti si effettuerà uno sconto di 2 euro a persona.

Per i soci sostenitori lo sconto è di 2 euro.

La quota di partecipazione non comprende il costo della pizza.
 
Per la prenotazione  è obbligatorio telefonare  entro lunedì  30 aprile 2012 ore 12:00 ai numeri 081/19915172/3 o inviare una e-mail a univocna@univoc.org

Al momento della prenotazione è necessario specificare la disponibilità a restare anche per il pomeriggio.

Univoc: Concerto al buio

Autore: Redazionale

Dopo il grande successo casertano del 10 aprile del virtuoso pianista non vedente Ivan Dalia, accompagnato dalle recitazioni poetiche dell'attore Salvatore Castaldo, esibitisi al concerto al buio organizzato dall'Unione Nazionale Italiana Volontari pro Ciechi di Caserta,ancora una volta, la medesima associazione, in collaborazione con la Rappresentanza zonale di Aversa dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti (U.I.C.I.), presenta ad Aversa la seconda edizione del "Concerto al buio – new emotion", previsto per il 27 aprile p.v., presso l'Hotel del Sole, sito in piazza Mazzini 1 (c/o Stazione Ferroviaria), il cui inizio è previsto alle ore 19.30.
 
Sì, buio in sala, quel buio che lascerà tutti un po' disorientati e a bocca aperta, senza un riferimento fisico e concreto, ma solo una certezza rassicurante: le voci degli organizzatori e l'assistenza dei volontari non vedenti presenti in sala. Quando tutto sarà pronto, quando tutti saranno entrati a pieno nel mondo della cecità, allora ecco che subentrerà  un elemento nuovo: la magia assoluta della musica.

L'innovativa proposta, di coinvolgere i partecipanti, attraverso una nuova modalità percettiva, valorizza l'interiorizzazione dell'ascolto musicale, realizzando in ciascuno un significativo momento di forte crescita personale e culturale.

Al buio cadono le barriere, si perde la cognizione del tempo.

Il buio sarà strumento coinvolgente per i partecipanti, ai quali sarà data possibilità di immedesimarsi nella vita quotidiana di chi è privo della vista, mentre gli operatori presenti in sala (non vedenti) che svolgeranno servizio di hostess, costituiranno l'unico punto di riferimento e di aiuto per i partecipanti, evidenziando l'importanza dell'impegno svolto dai volontari dell'U.N.I.Vo.C. che abitualmente operano  a favore dei minorati della vista.

Non solo il pubblico sarà coinvolto emotivamente a partecipare ad un evento altamente mediatico e sensoriale, ma gli stessi musicisti  hanno accettato la sfida di confrontarsi nel mondo dell'oscurità, per dimostrare che non vi è disabilità nella diversità.
Il concerto verrà eseguito dal rinomato violinista e compositore "Alfredo Notarloberti", il quale insieme alla sua band si sperimenteranno a suonare nell'oscurità assoluta, senza il supporto di spartiti e le direttive gestuali.

Il pubblico prenderà posto nella sala illuminata in piena autonomia e, appena saranno spente tutte le luci, in una cecità ostentata, comincerà il concerto.

In caso di necessità, come sopra spiegato, i volontari non vedenti dislocati in vari punti strategici della sala si preoccuperanno di accompagnare fuori gli ospiti che eventualmente ne dovessero fare richiesta.
Nell'era in cui le immagini la fanno da padrone, immagini che spesso comunicano solo a gesti, creando distrazioni che celano le problematiche di disagio sociale, che subiscono le fasce deboli della società, l'U.N.I.Vo.C. di Caserta e la Rappresentanza zonale di Aversa dell'U.I.C.I., nell'intento di voler superare quelle barriere di immagini, che bombardano quotidianamente gli occhi di chi guarda, ma che non vede la verità nascosta di una bellezza stregata, invitano  la cittadinanza tutta a partecipare all'evento.

In sala sono vietati cellulari, accendini e qualunque forma di luce che potrebbe disturbare l'evento. L'offuscamento di porte, finestre, vetrate, led, etc. eseguito dai volontari non è lavoro semplice, inoltre, da considerare anche la sfida che gli artisti stessi hanno accettato, pertanto si prega di avere rispetto di detta regola.
 
L'ingresso è completamente gratuito, considerata la complessità dell'evento, le persone interessate alla kermesse sono pregate di prenotarsi tempestivamente e di presentarsi puntuali all'appuntamento, poiché, una volta spente le luci, non sarà più possibile entrare in sala.
 
INFO PRENOTAZIONI:
Presidente U.N.I.Vo.C. Vincenzo del Piano 328.48.33.087
Rapp. Zon. Aversa Dr. Marco Olivetti 338.293.40.23 
e-mail: univocce@univoc.org
 
PROGRAMMA
1. presentazione dell'evento
2. performance di Edo Notarloberti e sua band
3. ringraziamenti
4. buffet 
 
 
Note biografiche sul musicista
 
Il violinista partenopeo Edo Notarloberti è molto eclettico e la sua musica è in bilico tra romanticismo neo classico, musica da camera e atmosfere dark intrise di malinconia e nostalgia.La veste acustica del suo violino infonde una forte suggestione al sound del suo gruppo musicale che, nell'insieme, risulta capace di materializzare emozioni profonde.

L'artista si ritiene umile soldato al servizio di Sua Maestà la Musica. Tutto cominciò a 8 anni. Già studiava pianoforte ed un amico di famiglia gli regalò un violino trovato in soffitta, rivelatosi poi un preziosissimo violino di fine '700. Era un violino per bambini di misura 3/4 e da lì cominciò la sua avventura violinistica. Gli studi classici e parallelamente la "cantina" di casa sua dove si riuniva con scapestrati individui a suonare la chitarra, heavy metal, rock etc, hanno dato inizio, in maniera precoce, all'attività concertistica nella musica classica. Un giorno ecco l'evento inaspettato: un suo amico propose di elettrificare il suo violino.

Da quel momento ha iniziato a suonarlo nelle più originali situazioni: dal rock al popolare, dal blues a l'irlandese. Fu l'incontro con Corrado Videtta degli Argine ad aprire lo scenario della musica post punk, neo folk e gotica, intraprendendo così il percorso in quel particolare genere, venendo a far parte di prestigiosi gruppi come Argine, Ashram e Corde Oblique.

Il progetto Lia-Libri italiani accessibili selezionato dalla Commissione Europea per gli e-Inclusion Awards 2012

Autore: Redazionale

La Commissione europea ha selezionato il Progetto Lia – Libri italiani accessibili per gli e-Inclusion Awards 2012, il concorso volto a sensibilizzare e riconoscere le eccellenze e le buone pratiche nell'utilizzo delle tecnologie digitali per ridurre l'esclusione digitale e sociale in Europa.

Il riconoscimento per il progetto italiano va ad aggiungersi agli importanti risultati di Arrow, altra eccellenza italiana che sta dettando il passo a livello europeo nell'ambito della gestione dei diritti per le opere digitalizzate e in via di digitalizzazione.

Il progetto Lia, finanziato dal Ministero per i beni e le attività culturali all'interno del Fondo in favore dell'editoria per ipovedenti e non vedenti è in corso di svolgimento a cura dell'AIE, con la collaborazione di Unione italiana ciechi.

Obiettivo del progetto, iniziato nel 2011 e di durata biennale, è garantire una reale pari opportunità nell'accesso ai libri in formato digitale, basata sulla creazione di un ampio catalogo bibliografico on line e sull'accesso ai titoli in esso inclusi con i tempi e le modalità dei lettori normodotati. Un vero e proprio cambiamento di prospettiva rispetto all'attuale processo di creazione di versioni accessibili, svolto in Italia come all'estero da strutture specializzate che, a partire dal testo cartaceo, realizzano libri in formati specifici, come il Braille, i caratteri ingranditi, l'audiolibro. La piena integrazione nei processi produttivi e distributivi tradizionali è senz'altro un obiettivo ambizioso, che colloca il progetto LIA tra i più innovativi nel campo dell'accessibilità anche a livello internazionale.

Arriva oggi un primo prestigioso riconoscimento del carattere innovativo del Progetto. I finalisti, identificati da una giuria di esperti europei, saranno invitati a presentare i rispettivi progetti all'Assemblea della conferenza dell'Agenda digitale a Bruxelles il 21 e 22 giugno prossimi. I vincitori saranno premiati durante la conferenza.