La FISH saluta Franco Bomprezzi, Redazionale

Autore: Redazionale

“Franco è stato un esempio, un modello, un punto di riferimento per moltissimi. Odierebbe sentirselo dire, ma è stato il testimonial di un modo pulito, ottimista, coinvolgente di intendere i diritti umani. Ha dato moltissimo a FISH in termini di supporto, suggerimenti, critiche, aiutandoci a crescere e a migliorare. La sua scomparsa è una gravissima perdita umana, politica e culturale.”
Così Vincenzo Falabella, Presidente della Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap ricorda Franco Bomprezzi, mancato questa mattina a Milano.
Bomprezzi, giornalista e scrittore, è stato un instancabile animatore di iniziative a favore dei diritti umani e sociali delle persone con disabilità, usando con maestria la sua penna e la sua professionalità, ma anche partecipando direttamente alla vita associativa, prima nell’Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare, poi nella FISH e nella Ledha (Lega per i diritti delle persone con disabilità).
Era uno dei volti più noti e stimati fra le persone con disabilità e i loro familiari, ma non solo. La sua firma per il Corriere della Sera e la sua partecipazione a numerosi talk show lo hanno fatto apprezzare al pubblico più vasto per il garbo e la profondità dei suoi interventi.
Il cordoglio per la scomparsa di Franco Bomprezzi è unanimemente partecipato da tutte le associazioni federate e dalle persone che direttamente o indirettamente ne hanno conosciuto l’attività e l’impegno.

18 dicembre 2014

FISH – Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap

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Fish: Fondi sociali: aumenteranno nella legge di stabilità?, Redazionale

Autore: Redazionale

Il disegno di legge delega sul Terzo settore varca il primo traguardo: la presentazione ufficiale in una conferenza stampa di questa mattina. Presente il Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti.
Il testo che riordina – e non poco – l’ambito del Terzo settore ha raccolto un sostanziale apprezzamento del Forum del Terzo Settore cui aderiscono moltissime associazioni noprofit fra le quali anche la Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap.
“La normativa era ormai datata e frammentata. Era necessario fissare nuovi criteri che consentano di premiare e incentivare un settore straordinariamente dinamico, ma anche di fissare regole di trasparenza a garanzia dei singoli e della collettività” – commenta Vincenzo Falabella, Presidente della FISH – “Alcuni elementi potranno essere aggiustati in sede di discussione parlamentare. Uno fra tutti la ambigua e un po’ inquietante indicazione di ‘razionalizzare le categorie di lavoratori svantaggiate’ a proposito delle imprese sociali. Ci auguriamo sia una ‘svista’, un errore nella stesura destinato ad essere rivisto.”
Soddisfazione per le dichiarazioni di Poletti riguardo al futuro dei Fondi sociali (politiche sociali, non autosufficienze, povertà…). Il Ministro riconosce che rispetto al 2008 l’importo dei Fondi è drasticamente diminuito. La destinazione attuale è aumentata rispetto agli anni precedenti, ma è ancora al di sotto delle reali necessità. L’impegno del Ministro è di aumentare, in occasione della prossima legge di stabilità, l’importo destinato a quei Fondi.
“È quello che auspichiamo. – conferma Falabella – La spesa per la disabilità dell’Italia è molto al di sotto della media europea. Si spende poco e in maniera scarsamente efficace. Ci auguriamo che il trend si inverta. Di certo FISH svolgerà un monitoraggio continuo sulla discussione della legge di stabilità.”
6 agosto 2014

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Istruzione: MIUR, Giannini incontra le Federazioni delle Associazioni delle persone con disabilità, di Luciano Paschetta

Autore: Luciano Paschetta

Incontro tenutosi il 15 luglio u.s. tra il Ministro Giannini e le delegazioni della FAND e della FISH sulla proposta di legge formulata dalle due Federazioni, dove
la delegazione della FAND era formata dai nostri due responsabili dell’istruzione: Salvatore Romano e Luciano Paschetta.

Il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Stefania Giannini, ha incontrato al Miur i rappresentanti delle Federazioni delle Associazioni delle persone con disabilità, Fish e Fand. Nel corso dell’incontro si è discusso della proposta di legge sul miglioramento della qualità dell’inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con altri bisogni educativi speciali, già depositata alla Camera dei Deputati.

La proposta, elaborata nel corso degli ultimi due anni dalle Associazioni che partecipano all’Osservatorio permanente per l’integrazione degli alunni con disabilità del Miur, punta, tra l’altro, a individuare ulteriori misure per garantire la continuità didattica e la presa in carico del progetto inclusivo da parte di tutti i docenti della classe, ad assicurare la formazione in servizio degli insegnati, a ridurre il contenzioso tra famiglie e amministrazione, a migliorare la qualità inclusiva delle singole classi e delle singole scuole.

Nel corso delle prossime settimane il Miur seguirà il percorso del provvedimento, con un nuovo incontro con le Federazioni previsto a fine mese.

Luciano Paschetta

FISH- Falsi invalidi? Una sentenza storica per le persone con vera disabilità

Autore: Redazionale

Una giornata “storica” il 9 aprile scorso. Il TAR del Lazio si è pronunciato, con sentenza n. 3851/2014, sul giudizio avviato da ANFFAS Onlus (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con disabilità Intellettiva e/o relazionale), con l’intervento ad adiuvandum della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) contro una serie di messaggi e circolari con cui l’INPS, fra il 2011 e il 2012, ha disciplinato i controlli dei Piani straordinari di verifica sui cosiddetti “falsi invalidi” per 500.000 persone.

La sentenza, giunta dopo ben tre anni di dura battaglia nelle aule giudiziarie, riconosce, come già ampiamente denunciato da ANFFAS e FISH, che le modalità adottate dall’INPS per le verifiche straordinarie sono state illegittimità e lesive dei diritti delle vere persone con disabilità e sconfessa – ancora un volta – anche i dati forniti dall’Istituto in materia.

Infatti, a partire dal 2011, dopo aver già effettuato 300mila controlli nei due anni precedenti, l’INPS, in via unilaterale ed anche in contraddizione rispetto alle garanzie previste dalla normativa statale, ha modificato progressivamente le modalità delle verifiche straordinarie stabilendo di far rientrare, nei controlli a campione, anche gli invalidi per i quali era già stata precedentemente prevista una rivedibilità.

Così facendo il numero delle revoche, alla fine dei controlli “straordinari”, è risultato artificiosamente elevato: sono state sommate anche le posizioni comunque già considerate rivedibili e, in larga misura, in ogni caso destinate a revoca.

Senza dire che, poi, tale attività ha distolto l’impegno dell’INPS da quello che effettivamente aveva richiesto il Parlamento: controllo, in aggiunta all’ordinaria attività di revisione, delle situazioni determinate molti anni addietro.

Si sarebbero dovuti effettuare ben altri controlli, oltre che, per esempio, evitare di visitare persone da decenni ricoverate in strutture a causa della loro disabilità – sicuramente non “falsi invalidi”- con tutti i gravosi, inutili ed ulteriori costi delle visite per l’INPS, oltre ai disagi per i cittadini.

I dati finali, come pure la millantata incidenza dei cosiddetti “falsi invalidi” effettivamente individuati dall’Inps, sono risultati “gonfiati” e forieri solo di costi per l’Amministrazione, che sembrano addirittura aggirarsi intorno ai 30 milioni di euro!

Il TAR ha anche accolto gli ulteriori rilievi di ANFFAS e FISH circa la non equiparabilità tra le visite di revisione ordinaria, di competenza prioritaria della Commissione ASL (primo punto di riferimento territoriale per il Cittadino), e quelle straordinarie di competenza esclusiva dell’INPS.

Con tale modalità imposta dall’INPS, infatti, è stata impedita la visita presso le Commissioni Asl più vicine al Cittadino, costringendolo per la revisione ordinaria anche a trasferimenti di decine e decine di chilometri da casa e non garantendo quel doppio controllo che evitasse le sviste di una sola commissione.

Il TAR ha anche appurato che è mancata la tutela alle persone con disabilità intellettiva e/o relazionale: infatti mentre i medici nominati da ANFFAS erano presenti nelle Commissioni ASL, questi erano esclusi dalle verifiche straordinarie dell’INPS, lasciando prive di specifica tutela le persone con tali tipologie di disabilità.

Ma non è tutto. Dal 2012 INPS ha incluso nelle verifiche straordinarie non solo le condizioni di invalidità, ma anche quelle di handicap (ex Legge 104/1992) senza averne una copertura normativa (giunta solo a fine 2012).

Anche in questo caso il TAR ha riconosciuto le doglianze sollevate da ANFFAS e FISH ed ha pienamente chiarito che si sono usate, almeno fino al 2013, le visite di verifica straordinaria per degli scopi che la norma statale non riconosceva: eliminare certificazioni per lo stato di handicap che erano e sono cosa ben diversa da quelle per riconoscere l’invalidità civile e le relative provvidenze economiche.

Inoltre, seppur non accolto con la sentenza in discorso, un importante chiarimento è stato quello relativo al riconoscimento dell’efficacia del Decreto ministeriale 2 agosto 2007 che fissa l’esenzione da visite di revisione o verifiche straordinarie in caso di patologie “stabilizzate o ingravescenti”, principio che, nel corso degli anni successivi al ricorso e proprio per impulso di questo, sembra in via di progressiva acquisizione da parte dell’INPS.

Al momento sono in corso attenti approfondimenti, da parte di FISH e ANFFAS, sulle ricadute dirette per le persone con disabilità che si sono viste revocare le provvidenze economiche in forza di quelle disposizioni amministrative dichiarate illegittime.

Si tratta quindi di un sentenza fondamentale perché mette in discussione le modalità delle verifiche già realizzate, mettendo al tempo in dubbio anche quelle successive al 2012.

L’interesse dell’Associazione e della Federazione non è certo quello di contrastare l’individuazione dei falsi invalidi, ma di fare in modo che siano rispettati i diritti fondamentali delle vere persone con disabilità e che i controlli siano condotti con le opportune garanzie, in modo efficace e mirato, evitando inutili disagi e vessazioni.

Per questo ANFFAS e FISH si augurano e richiedono con forza che Governo e Parlamento chiariscano e riformino non solo il piano di verifica sugli accertamenti, ma anche l’intero sistema di accertamento di invalidità civile, stato di handicap e disabilità che risulta ormai obsoleto, farraginoso ed inefficiente.

Tale riforma è prevista nel programma biennale d’azione che il Governo stesso si è impegnato a mettere in atto per garantire il rispetto dei diritti umani delle persone con disabilità.

Pensioni di invalidità e limiti di reddito: appello al Parlamento, Redazionale

Autore: Redazionale

Giungono alla FISH forti segnali di preoccupazione dopo il recente pronunciamento della Corte di Cassazione (Sezione Lavoro, Sentenza n. 7320 del 22 marzo 2013) sulla questione dei limiti reddituali da applicare ai fini della concessione della pensione agli invalidi civili.
La Corte, dopo indicazioni di segno opposto, afferma che il reddito a cui fare riferimento non è solo quello individuale, ma deve essere sommato a quello del coniuge, se presente. Ribadisce, quindi, quanto già affermato nella Sentenza del 2011 (Sezione Lavoro, n. 4677 del 25 febbraio 2011).
La Sentenza non è legge e non incide immediatamente sulle prestazioni di milioni di invalidi civili, ma potrebbe condizionare il confronto in corso fra INPS e Ministero del Lavoro proprio su questo tema.
Ricordiamo che a fine 2012 INPS aveva emanato una circolare che già prevedeva il computo del reddito coniugale (e non più individuale) ai fini della concessione della pensione. In seguito alle proteste delle Associazioni e dei Sindacati e al conseguente intervento del Ministero del Lavoro, la circolare era stata ritirata da INPS in attesa, appunto, di un'istruttoria fra il Dicastero e l'Istituto.
"Riteniamo che questo 'pasticcio' debba essere sanato politicamente dalle Camere, che il Parlamento debba riappropriarsi della propria funzione legislativa, intervenendo sulla delicata materia e pronunciando quella che è l'interpretazione esatta di una normativa farraginosa."
Questo il richiamo di Pietro Barbieri, presidente della Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap, che approfitta per ricordare che nella precedente legislatura era stata depositata una precisa Proposta di Legge (Atti della Camera, 4231) che però non è mai giunta alla discussione.
"Ci appelliamo a tutti i Parlamentari affinché quella Proposta non solo venga ripresentata, ma che sia anche calendarizzata al più presto, discussa e approvata. Il rischio che, in forza di una decisione assunta nelle aule di tribunale, migliaia di persone rimangano prive di protezione (già minima) è elevatissimo."
Il testo della Proposta di Legge 4231 è consultabile al seguente indirizzo: http://leg16.camera.it/_dati/leg16/lavori/stampati/pdf/16PDL0048730.pdf
 
 

Disabilità: approvato il Programma di azione, Redazionale

Autore: Redazionale

La Legge 18/2009, oltre a ratificare la Convenzione ONU, ha previsto la redazione di un Programma d'azione biennale per la promozione dei diritti e l'integrazione delle persone con disabilità in attuazione della legislazione nazionale e internazionale.
Il Programma di azione è stato elaborato dall'Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità, istituito dalla stessa Legge 18/2009, che lo ha definitivamente approvato in seduta plenaria il 12 febbraio scorso. Il testo approvato sarà adottato con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, sentita la Conferenza unificata, che si esprime entro trenta giorni, e previa deliberazione del Consiglio dei Ministri.
"Si tratta di un atto che, per la sua ampiezza e profondità, è particolarmente importante per le persone con disabilità e le loro famiglie. – commenta Pietro Barbieri, presidente della Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap – È un documento attorno al quale vi è stato un confronto 'storico' fra diverse esperienze, professionalità, associazioni, enti."
Ma chi applicherà concretamente quel Programma? "Su questo non possiamo che lanciare un appello al prossimo Esecutivo: questo lavoro non vada disperso e rappresenti la dorsale delle future politiche sociali per le persone con disabilità e per la loro inclusione. Senza un'assunzione di impegni e di concretezze, quello della disabilità rischia di restare un tema secondario e residuale nell'agenda politica futura."
Non appena la situazione politica e istituzionale avrà assunto contorni maggiormente definiti, la FISH presenterà come istanza prioritaria l'attuazione del Programma di azione.
Il testo del Programma d'azione biennale per la promozione dei diritti e l'integrazione delle persone con disabilità è disponibile nel sito FISH: http://www.fishonlus.it/2013/03/19/disabilita-approvato-il-programma-di-azione/

19 marzo 2013

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