Visita guidata per persone cieche ai Musei Civici di Monza

Sabato 10 dicembre 2016, alle ore 15.30, i Musei Civici di Monza organizzano una visita guidata riservata a persone cieche, con la possibilità di effettuare esperienze tattili sulle opere esposte.
La partecipazione e l’ingresso al museo sono gratuiti ma è necessario prenotarsi al n. 039 2307126 – info@museicivicimonza.it

Crediamo che l’accoglienza e l’accessibilità siano un valore aggiunto imprescindibile perché il museo cittadino diventi patrimonio vissuto da tutta la comunità, senza barriere né ostacoli, siano essi fisici o di comunicazione.
Chiediamo dunque la vostra preziosa collaborazione perché possiate aiutarci a divulgare l’iniziativa; il personale del museo è naturalmente a vostra disposizione per ogni chiarimento o per l’organizzazione di eventi personalizzati, mentre sul sito www.museicivicimonza.it potrete trovare informazioni utili sul museo e sulle opere esposte.

Musei Civici di Monza – Casa degli Umiliati
Via Teodolinda, 4
20900 Monza
Tel. 039 2307126
Fax 039 2307123

Itinerario tattile per la Giornata Internazionale dei diritti delle persone con disabilità

In occasione della Giornata Internazionale dei diritti delle persone con disabilità, il Museo d’arte orientale promuove il percorso Samurai e guerrieri al Museo d’arte orientale. Itinerario tattile per non vedenti e non solo… dalle ore 10.30 alle 12 circa del 3 dicembre 2016.
Sarà possibile toccare oggetti della collezione, tra i quali uno spallaccio e una maschera per armatura, un’elsa di spada, un fodero e un’impugnatura di katana con i suoi accessori, una figura di samurai in porcellana e tante altre opere giapponesi del periodo Edo (1600-1868). La visita sarà agevolata anche da schede tattili.
Il percorso sarà condotto da Severina Bortolato. La prenotazione è obbligatoria e va effettuata allo 041 5241173 entro l’1 dicembre 2016.

Per maggiori informazioni, contattate lo staff del Museo ai recapiti riportati in calce.

Museo d’Arte Orientale di Venezia
sestiere Santa Croce, 2076 – 30135 Venezia (Fondamenta de Ca’ Pesaro) tel. e fax: +39 041 5241173
e-mail: pm-ven.orientale@beniculturali.it https://www.facebook.com/MAOVenezia
http://www.polomuseale.venezia.beniculturali.it
www.orientalevenezia.it
Instagram #museorientalevenezia
#mostraCHU

spada con accessori, coltellino, kozuka, fermagliokogai, elsa, tsuba, piastrine, menuki, placca di chiusura, kashira, fascetta, fuchi

spada con accessori, coltellino kozuka, fermaglio kogai, elsa, tsuba, piastrine menuki, placca di chiusura  kashira, fascetta, fuchi

Raffaello, Correggio, Caravaggio: un’esperienza tattile. Sulle orme di Scannelli

Mostra sperimentale con quadri tattili. Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, Azienda statunitense Mediars e Palazzo Rospigliosi di Zagarolo – Mostra sperimentale Raffaello, Correggio, Caravaggio: un’esperienza tattile. Sulle orme di Scannelli

Il percorso espositivo, realizzato grazie al finanziamento del MIUR, Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, a seguito di un concorso nazionale, è finalizzato a promuovere percorsi didatticamente interattivi nei siti di interesse storico e culturale, per favorire una fruizione consapevole e a più livelli del patrimonio culturale.
Grazie ai pannelli di supporto e agli specifici materiali multimediali che sono stati approntati, la mostra prevede diversi livelli di fruizione, per il fatto di rivolgersi non solo agli studiosi e ai docenti, ma anche agli studenti delle università e delle scuole secondarie e, finalmente, anche ai diversamente abili. In particolare, il progetto didattico intende promuovere l’accessibilità e la fruizione delle opere d’arte anche da parte dei non vedenti, grazie alla creazione di appositi «quadri tattili» che permettono loro di «toccare» ciò che i nostri occhi «vedono» dentro un quadro. (www.handsight.net)

La mostra si svolgerà dal 19 novembre al 18 dicembre 2016 presso l’ala ovest del Palazzo Rospigliosi di Zagarolo.

In mostra saranno presentate, attraverso apposite postazioni allestite dalla FSN-TECFIS-DIM dell’Enea di Frascati, ricostruzioni multimediali di importanti opere d’arte e monumenti, ottenute attraverso l’innovativa tecnologia del laser a colori RGB-ITR (Imaging Topological Radar).
L’ingresso è completamente gratuito.
La mostra rispetterà i seguenti orari:
Martedì e Venerdì dalle 9,00 alle 13,00 su prenotazione;
Sabato 10,00-18,00; Domenica 10,00-18,00.
Si richiede la prenotazione per gruppi e istituti scolastici. Possibilità di concordare giorni alternativi su richiesta.
Contattare: prenotazioni@mediars.eu – 333.4579140
INFORMAZIONI SULLA MOSTRA

La mostra vuole proporre un nuovo modo di fruire le opere d’arte figurativa, volto a recuperare e rivalutarne una loro originaria dimensione «tattile» che rischia di essere accantonata in un mondo sempre più dominato dal senso della vista.
Nelle intenzioni del curatore Carmelo Occhipinti, il confronto così inconsueto tra Raffaello, Correggio e Caravaggio, come viene suggerito dalle opere in mostra, serve altresì a richiamare l’attenzione di tutti i visitatori, ma soprattutto degli studiosi, su uno dei più importanti, nonché dei meno studiati tra i testi di storiografia artistica seicentesca, cioè il Microcosmo della pittura di Francesco Scannelli, pubblicato per la prima volta nel 1657 con dedica a Francesco I d’Este e ora disponibile anche in edizione digitale, per cura di Eliana Monaca, nella biblioteca elettronica di Horti Hesperidum (www.horti-hesperidum.com). In occasione del suo viaggio a Roma, compiuto alla metà del Seicento, Scannelli ebbe modo di studiare i capolavori pittorici che questa mostra ha voluto prendere in considerazione, potendo dunque formulare per ciascuno di essi memorabili e illuminanti valutazioni, riferite in particolare al confronto tra Raffaello e Correggio, e tra Correggio e Caravaggio.

Museo Tattile Omero – ECCE HOMO – Da Marino Marini a Mimmo Paladino. La scultura di figura nell’arte italiana dal secondo dopoguerra ad oggi I nuovi linguaggi dell’accessibilità a cura di Flavio Arensi

Ancona, La Mole – Magazzino Tabacchi
28 ottobre 2016 – 7 maggio 2017
Pensata e costruita per il luogo che la ospita, spogliato degli apparati che lo occultavano ma nel mantenimento dei materiali usurati incorporati nel tempo, la mostra ECCE HOMO si snoda in ambienti che risultano magnificamente ambigui e che consentono un’esperienza fisica forte tra la vita solida delle sculture e la spazialità vanvitelliana.
E’ una grande esposizione, con più di 40 opere, collocate in 1500 mq all’interno della Mole, che segna il capitolo fondamentale di un progetto  più ampio, destinato a farne un sistema culturale capace di ospitare produzione, formazione, programmazione ed esposizione culturale ed artistica.
Il progetto che nasce dal Comune di Ancona e dalla Fondazione Cariverona trova in Ecce Homo il suo momento di concreto ed importante avvio, con un focus di grande interesse sul ruolo della scultura oggi e, più estesamente, sul rapporto creativo tra l’uomo e la materia. Insieme a Civita Mostre e al Fondo Mole Vanvitelliana, nell’organizzazione anche il Museo Tattile Statale Omero ad indicare nuovi linguaggi e nuove prassi nell’accessibilità e nella fruizione. Non solo letture tattili ma approcci alternativi e multisensoriali  al percorso espositivo.
La mostra, a cura di Flavio Arensi, intende organizzare un itinerario all’interno dell’ampio scenario della scultura italiana, proponendo alcuni dei protagonisti salienti che ne hanno caratterizzato lo sviluppo, con particolare riferimento all’indagine sull’uomo, più che sulla figurazione. Si tratta di una mostra che, a partire da Marino Marini (come eco di una svolta fondativa di un nuovo linguaggio segnato da Arturo Martini) fino a Mimmo Paladino e ai più recenti autori, vuole mettere in relazione la scultura con il rinnovato spazio della Mole, dove l’allestimento di Andrea Mangialardo cerca di creare dei piccoli cortocircuiti visivi e di relazione fra le opere, installate non per periodo storico ma affinità di soggetto. Ne risulta un viaggio fra differenti stili, materiali e visioni che chiedono al visitatore di concentrarsi non tanto sul singolo autore o sulla situazione culturale ma di cogliere il senso dell’essere umano nel tempo presente. Che siano i Savi in pietra di Fausto Melotti (La disputa dei sette savi di Atene), per la prima volta esposti al di fuori della città di Milano dove sono stati concepiti e collocati, o la classicità di Francesco Messina (Ritratto di Alfonso Gatto, Nudo), fino agli interventi dei più giovani Velasco Vitali, Paolo Schmidlin, Massimiliano Pelletti, Perino e Vele, Pietro Ruffo, Donato Piccolo e Fabio Viale, quello che emerge come il senso di una presenza nel mondo, ma persino una sua assenza. Nelle due importanti installazioni di Gino Marotta (Mare Artificiale e Pioggia Artificiale) è infatti il visitatore che diventa protagonista di una esperienza emotiva, che si prolunga nella metamorfosi di Apollo e Dafne di Alik Cavaliere, per la prima volta presentata al pubblico dopo il restauro. Sono tante le curiosità che caratterizzano la mostra, come il recupero di alcune sculture e autori che qui tornano a ritrovare un centro critico nel panorama dell’arte italiana ed europea, tra cui Augusto Perez, Giuliano Vangi,Floriano Bodini e i due piccoli bronzi di Marino Marini, resi disponibili per la prima volta dai collezionisti dopo le importanti mostre degli anni sessanta. Anche l’anconetano Valeriano Trubbiani si ripresenta con due delle sue installazioni più intense e poco visibili (Le morte stagioni e Ractus ractus) qui ricollocate, ma ci sono anche le ceramiche di Giosetta Fioroni, Aldo Mondino, Luigi Ontani che raccontano – insieme a quelle di Lucio Fontana, Aligi Sassu e Agenore Fabbri – della centralità di questo materiale nel sistema linguistico delle arti. Alcune opere della collezione della Fondazione Domus, completano la visita con capolavori come Geremia e Profeta di Mirko Basaldella, la Tebe distesa nell’ovale di Giacomo Manzù o il grande quadro scultura dedicato a Van Gogh di Enzo Cucchi, Van Gogh respira.
Autori in mostra
Enrico Baj, Mirko Basaldella, Floriano Bodini, Pino Castagna, Alik Cavaliere, Mario Ceroli, Enzo Cucchi, Agenore Fabbri, Roberto Fanari, Novello Finotti, Giosetta Fioroni, Lucio Fontana, Piero Gilardi, Giacomo Manzù, Marino Marini, Gino Marotta, Arturo Martini, Marino Mazzacurati, Fausto Melotti, Francesco Messina, Luciano Minguzzi, Aldo Mondino, Luigi Ontani, Mimmo Paladino, Massimiliano Pelletti, Augusto Perez, Perino e Vele, Donato Piccolo, Pietro Ruffo, Aligi Sassu, Paolo Schmidlin, Valeriano Trubbiani, Giuliano Vangi, Alberto Viani, Velasco Vitali.

Monica Bernacchia
Comunicazione
Museo Tattile Statale Omero
Mole Vanvitelliana
Banchina Giovanni da Chio 28, 60121 Ancona
tel. 071.2811935 fax 071.2818358
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email: redazione@museoomero.it
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Giacomo Manzu - Tebe

Giacomo Manzu – Tebe

Enrico Baj scacchiera stampa

Enrico Baj scacchiera stampa

Museo Tattile Omero – Presentazione del libro Un punto di biacca Poesie di Anna Elisa De Gregorio

Venerdì 21 ottobre ore 17.00
Sala conferenze Museo Tattile Statale Omero Ancona
ANCONA –  Venerdì 21 ottobre alle ore 17 presso la Sala conferenze del Museo Tattile Statale Omero di Ancona Lucilla Niccolini e Costanza Costanzi presentano la raccolta di poesie “Un punto di biacca” di Anna Elisa De Gregorio, edizioni La Vita Felice di Milano, 2016, con una nota di Francesco Scarabicchi. Seguirà la lettura di alcuni testi da parte dell’autrice accompagnata dalla proiezione delle immagini delle opere, a cui molte poesie sono dedicate. Modera l’intervento Aldo Grassini.
“Delicatissime descrizioni che trascrivono su pagina luce e colori di un Cimabue o un De Chirico, ma anche delle mura di Lucca o del Duomo di Siena, di una statua o una piazza, nuovamente rivelate alla fantasia dal prestigio della parola: nature (di pittura, scultura, architettura) e «svelature»” così il critico Alessandro Fo descrive le poesie del libro.

Anna Elisa De Gregorio abita ad Ancona dal 1959 dove lavora presso una agenzia di marketing. Dal 2010 pubblica libri di poesie, sempre premiati: “Le Rondini di Manet”, “Dopo tanto esilio” e “Corde de tempo”, in dialetto anconetano. E’ presente in numerose antologie e scrive articoli su riviste letterarie e blog.

Monica Bernacchia
Comunicazione
Museo Tattile Statale Omero
Mole Vanvitelliana
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Copertina del libro

Copertina del libro

Museo Omero in Spagna per esportare la propria esperienza

Alicante e Villajoyosa, Spagna
dal 13 al 15 ottobre 2016

ANCONA –  Il prof. Grassini, Presidente del Museo Tattile Statale Omero in questi giorni è stato in Spagna, per relazionare al “III Congreso Internacional Educación y Accesibilidad en Museos y Patrimonio” che si e svolto presso le città di Alicante e Villajoyosa dal 13 al 15 ottobre 2016.
Invitato dal Museo Archeologico di Alicante (MARQ) e dal ViIlaMuseu di Villajoyosa, Grassini ha relazionato sul tema “I ciechi e il turismo. Le prospettive culturali, psicologiche e sociali che il turismo può offrire a chi non vede” e ha presentato il suo ultimo saggio “Per un’estetica della tattilità. Ma esistono davvero arti visive?” (2015, ROMA, Armando Editore). Trai i relatori anche Annagrazia Laura (Presidente ENAT European Network for Accessible Tourism).

Link Convegno: http://accesibilidad.marqalicante.com/

tavolo dei relatori del convegno

tavolo dei relatori del convegno

Musei torinesi: une esempio di accessibilità

Torino – Alla scoperta dei tesori per tutti

La nostra città ha lavorato molto bene, specialmente negli ultimi anni, per rendere accessibile alle persone disabili il suo patrimonio artistico e museale. Parliamo di un cantiere aperto e in continua evoluzione, all’interno del quale emergono sempre nuovi interventi per migliorare la fruibilità dell’eccezionale tesoro che la capitale sabauda ha prodotto in oltre duemila anni di storia. Tra le realtà maggiormente accessibili vanno senz’altro ricordati il Museo Nazionale del Cinema, Palazzo Reale, Palazzo Madama e il Castello di Rivoli.

Museo Nazionale del Cinema
Questa istituzione è attenta a diverse forme di disabilità. Per visitare al meglio il museo è consigliabile avere con sé uno smartphone (cioè un telefono di ultima generazione). Questo strumento infatti può essere usato per leggere degli appositi codici riportati accanto agli oggetti esposti, che vengono tradotti in descrizioni sonore. Il Museo del Cinema, uno tra i più accessibili d’Europa, si trova all’interno della Mole Antonelliana. Questo particolarissimo edificio è riprodotto in tre plastici che permttono a tutti, disabili visivi compresi, di capire come è avvenuta la sua costruzione.
www.museocinema.it

Palazzo Reale
A Palazzo Reale sono stati allestiti percorsi tattili relativi alla vita di corte, che permettono di esplorare la quotidianità della famiglia Savoia: la tavola del re, gli appartamenti delle regine. Le maestranze sono disponibili, su richiesta, a illustrare il percorso di visita a persone con disabilità visiva. Tra le opere da non perdere, va citata la riproduzione in rilievo di una splendida pala d’altare risalente al 1523, opera del pittore piemontese Defendente Ferrari.
www.poloreale.beniculturali.it

Palazzo Madama
Parliamo di un edificio sontuoso e magnifico, sede del primo Parlamento d’Italia. Anche in questo palazzo è possibile avvalersi dello smartphone per ascoltare la descrizione di oggetti e testimonianze artistiche lungo il percorso di visita. Inoltre sono presenti alcune mappe tattili, che possono essere richieste alle biglietterie. Di alcuni dipinti particolarmente significativi, come quelli del celebre pittore quattrocentesco Antonello da Messina, sono state realizzate riproduzioni in rilievo. Infine, in cima alla torre, sul lato rivolto verso via Po, sono state sistemate le riproduzioni in rilievo di alcune parti della città di Torino. A coronamento della visita, si può fare una passeggiata nello splendido giardino accessibile, dove si trovano piante che stimolano l’olfatto e i cui profumi rimandano alla freschezza delle nostre campagne.
www.palazzomadamatorino.it

Castello di Rivoli
Per accostarsi a questa residenza risulta molto utile il plastico del maniero, ricco di particolari, che rivela una struttura incompleta, unica tra le dimore sabaude. Un panello, accessibile a tutte le disabilità sensoriali, riproduce le varie parti del castello. Va inoltre segnalato che la responsabile della didattica è disponibile, su prenotazione, a condurre i visitatori con disabilità visiva tra le collezioni di arte moderna e contemporanea presenti negli spazi espositivi.
www.castellodirivoli.org

Gianni Laiolo
Responsabile Settore Cultura UICI Torino

Progetto musei accessibili, di Linda Dametto

Autore: Linda Dametto

Nella mattinata di domenica 2 ottobre è stata organizzata dall’Associazione culturale La Girobussola, in collaborazione con 3DArcheolab ed il Museo Archelogogico Nazionale di Ferrara, l’inaugurazione di un percorso tattile all’interno della sezione del museo dedicata al mondo etrusco. Questa iniziativa segue all’inaugurazione di un medesimo progetto di accessibilità effettuata dagli stessi presso il Museo Etrusco di Marzabotto. Ad accoglierci sono stati i responsabili del progetto, Marta Giacomoni de La Girobussola, Giulio Bigliardi presidente di 3DArcheolab e la direttrice del museo Paola Desantis. In attesa dell’arrivo di tutte le persone iscritte alla visita guidata (era necessario iscriversi per tempo), siamo stati condotti all’interno di una grande sala dove la direttrice Desantis ci ha illustrato la storia del museo, conosciuto anche come il museo che illustra la storia dell’antica città di Spina. Successivamente è stato introdotto il progetto in questione, nato grazie alla fusione di intenti e volontà da parte di due realtà esperte nel settore dell’accessibilità, l’associazione La Girobussola, che si occupa di cultura e turismo accessibili e 3DArcheolab, laboratorio che utilizza le nuove tecnologie (rilievo 3d, modellazione 3d, stampa 3d, laser cutter) per rendere l’inclusione culturale sempre più facile e possibile.
Parlare di accessibilità significa prima di tutto togliere qualsiasi tipo di barriera, il che all’interno di un museo si può tradurre con l’eliminazione, dove possibile, delle teche di vetro che separano il fruitore dall’opera. Questo è un punto fondamentale sul quale sia Marta che Giulio hanno posto l’attenzione, il loro lavoro, infatti, si inserisce lì dove non è possibile effettuare questo tipo di operazione. Si cerca, dunque, di andare incontro a chi lavora all’interno del museo, creando progetti ad hoc che possano rendere le collezioni esposte accessibili anche a persone con disabilità visiva sfruttando nel migliore dei modi le risorse economiche disponibili (non investendo tutto nella realizzazione di un’unica riproduzione, ma distribuendo le risorse per realizzare più oggetti e quindi creando un percorso tattile più completo).
Dopo averci illustrato le modalità con le quali è nata la collaborazione con la direttrice Desantis (che aveva potuto prendere parte alla nascita del precedente progetto di accessibilità museale a Marzabotto), e aver specificato che il finanziamento per questo progetto è frutto del supermanto della selezione relativa ad un bando predisposto dal Comune di Bologna e dalla Regione Emilia Romagna, siamo stati condotti all’interno della stanza che ospitava le riproduzioni ed il percorso tattile. In un angolo della sala sono stati predisposti alcuni reperti etruschi originali (anfora, vaso, piatto, mortaio e brocca), che ci è stato possibile toccare, in quanto messi in sicurezza su un ripiano. Ogni oggetto era accompagnato da una descrizione in braille e da un cartellino identificativo in nero (ma non in caratteri adatti a persone ipovedenti). I presenti hanno potuto constatare di persona le dimensioni ed i materiali con cui venivano realizzati i manufatti in epoca etrusca. Alcuni di essi presentano nella superficie esterna delle raffigurazioni che sono state riprodotte in schede tattili utilizzando la tecnica Minolta. La particolarità di queste schede è la presenza, in ognuna di esse, di un QR-code che, una volta selezionato con lo smartphone, riproduce un contenuto testuale che descrive la figura in oggetto e che può essere letto utilizzando la sintesi vocale. Le schede in questione non rigurdavano esclusivamente le raffigurazioni dei vasi ma anche la dimensione geometrica dei manufatti, alcune mappe relative all’occupazione etrusca dell’Italia, l’alfabeto etrusco ed effigi originali dell’epoca. Affianco alle schede sono state realizzate delle riproduzioni in 3D di statue e oggetti dell’epoca con l’utilizzo di diversi materiali (plastica, polvere di gesso, metallo e legno). Successivamente ci è stata data la possibilità di toccare con mano altri manufatti orginali (delle anfora poste al piano inferiore del museo) e di percorrere il labirinto del giardino, posto al centro del cortile del palazzo che ospita il museo archeologico. Si tratta di un labirinto ad un’unica entrata, quindi facilmente percorribile e dunque senza rischio di perdere l’orientamento, il che ha reso l’esperienza originale e rasserenante.
In conclusione si può ritenere il percorso ben fatto, realizzato pensando sia alle necessità di fruitori non vedenti che ipovedenti, sia alla possibilità di arricchimento personale per le persone vedenti che andranno al museo e che sceglieranno di vedere le preziosità etrusche con un nuovo punto di vista.

In memoria di Roberto Farroni nel quinto anniversario della sua morte

Presentazione del libro OLTRE IL LIMITE Viaggio con la Calamita Cosmica di Gino De Dominicis (2000-2010) di Carlo Bruscia

Domenica 16 ottobre ore 10,30
Giornata del Contemporaneo promossa dall’AMACI Sala conferenze Museo Tattile Statale Omero Ancona

“Per esistere veramente le cose dovrebbero essere eterne, immortali, solo così non sarebbero solo delle verifiche di certe possibilità, ma veramente cose.” Gino De Dominicis

Intervengono:
Aldo Grassini, Presidente del Museo Tattile Statale Omero Giulio Colavolpe, giornalista RAI Franco Rustichelli, scienziato Carlo Bruscia, operatore culturale

Il libro, un inedito di 120 pagine, è una raccolta di fotografie e testi che racconta l’impegno di Carlo Bruscia, Presidente del Centro Una Arte Contemporanea di Fano, nel far conoscere al mondo uno capolavori del XX secolo, La Calamita Cosmica di Gino De Dominicis, (Ancona, 1947 — 1998).
Seguiremo il decennale viaggio dell’opera, fra Ancona, Milano, la Reggia di Versailles, il Belgio e il MAXXI di Roma, viaggio che sarebbe dovuto continuare grazie a Roberto Farroni, che si stava impegnando, prima della prematura scomparsa, nella possibile realizzazione di una versione della Calamita in lamina d’oro da esportare in tutto il mondo.

Ingresso libero.
L’evento è organizzato in occasione della Giornata del Contemporaneo promossa dall’AMACI.

Museo Tattile Statale Omero
Mole Vanvitelliana, Banchina Giovanni da Chio 28, Ancona.
tel. 0712811935 – info@museoomero.it
http://www.museoomero.it/main?p=news_id_5476

9 Ottobre: Gare e Giochi per famiglie al Museo Omero

GARE e GIOCHI per mettere alla prova le FAMIGLIE
#FAMU2016: Giornata Nazionale delle Famiglie al Museo Domenica 9 ottobre ore 10.30 e turni successivi nella giornata Museo Tattile Statale Omero, ANCONA

5,4,3,2,1 … VIA!
5 SENSI
5 PROVE da superare
5 OPERE da scoprire
in 55 minuti!

Il Museo si trasforma in una PALESTRA per misurare le abilità dei vostri 5 SENSI, uno spazio insolito che vi permetterà di “fare i muscoli” fra arte, cultura, suoni e sapori!

ATTIVITA’ GRATUITA. PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA.
Per famiglie con bambini da 4 a 10 anni.
Telefono 071 28 11 93 5
e-mail didattica@museoomero.it
sito http://www.museoomero.it/main?p=news_id_5474

Museo Tattile Statale Omero, Mole Vanvitelliana Banchina Giovanni da Chio 28, 60121 Ancona