Risultati finali della XVI edizione del Torneo di scopone scientifico

È stata la coppia campana, composta da Giovanni Trancucci e Vincenzo Travaglione, ad aggiudicarsi con 29 punti, la XVI edizione del torneo di Scopone scientifico, superando di sole due lunghezze la coppia pugliese composta da Antonio e Giuseppe Pinto. Terza classificata la Lombardia rappresentata da Danilo Vanoni e Maurizio Viganò. Alla fase conclusiva hanno partecipato quattordici delle quindici coppie previste, giunte alle finali dopo le qualificazioni, che si sono svolte a livello sezionale e regionale.
Le coppie finaliste si sono sfidate in un girone unico all’italiana semplice, affrontando tutte le altre, in un’unica partita, senza rivincita.
Al termine di ciascun incontro sono stati assegnati tre punti alla coppia vincente, zero punti alla perdente ed un punto a ciascuna, in caso di pareggio. Sulla regolarità della competizione, hanno vigilato il giudice unico Hubert Perfler, coadiuvato dal segretario Milvio Caputo e dall’attenta e puntigliosa vigilanza dei giudici di tavolo, composta quest’anno dai ragazzi del servizio civile di Brindisi, che hanno saputo gestire con calma e competenza anche fasi che hanno visto accese discussioni tra i giocatori.
Va a tutti gli organizzatori, ad ogni livello, ed ai giocatori che si sono cimentati in ogni fase del campionato, il più vivo ringraziamento ed apprezzamento da parte della Presidenza Nazionale UICI e di tutta l’Unione per la disponibilità, l’impegno e la partecipazione ad un evento simpatico e gioioso, che consente a tanti soci di stare insieme e di vivere ore di lieta serenità.
Un ringraziamento speciale viene rivolto, al Consiglio regionale della Puglia, alla sezione territoriale di Brindisi, ai loro Presidenti Luigi Iurlo e Michele Sardano, e a tutti coloro che hanno contribuito all’ottima riuscita della manifestazione. Prima della premiazione, con consegna di coppe, medaglie, targhe e prodotti del territorio, offerti anche dagli sponsor della manifestazione, un pensiero è stato rivolto al ricordo degli amici Uccio Maggiore, (già presidente della sezione UICI di Lecce) e Paolo Pizzuto (componente della coppia vincitrice della scorsa edizione) recentemente scomparsi.

La fase finale della XVII edizione del torneo di scopone scientifico, come da tradizione, si svolgerà in Campania detentrice del titolo. Di seguito si riporta la classifica finale.

Classifica finale
1) Campania punti 29 Totale punteggio realizzato 190
2) Puglia 27 189
3) Lombardia 27 172
4) Emilia 24 176
5) Umbria 24 169
6) Toscana 24 158
7) Basilicata 22 182
8) Abruzzo 22 153
9) Lazio 19 133
10) Sicilia 16 174
11) Marche 13 136
12) Calabria 12 126
13) Molise 06 117
14) Veneto 03 111

Corso di Vela a Genova

Corso di vela di altura riservata a cinque persone Ipo/non vedenti.

Imbarcazione: barca a vela di 15 mt.
Luogo: Genova. Partenza dal porticciolo della Foce davanti alla Fiera del Mare
Tempi: 8 uscite con cadenza settimanale ovvero tutti i sabati per due mesi
Periodo: marzo/aprile
Il corso è a pagamento.

Per informazioni e iscrizioni:
Lidia Schichter 3284222168
lidiaschichter@gmail.com

Treviso – Sport in black, di Roberto Tonini

Hai mai pensato a quante cose si riescono a fare “al buio”? Potresti esserne sorpreso…
Questo è lo slogan che ha fatto vivo il palazzetto dello sport di Salgareda con un gruppo di persone della Pol.Ha. Conegliano Treviso accompagnati dai responsabili dell’U.I.C.I. e dell’ U.N.I.Vo.C. sempre di Treviso.
Una bellissima giornata trascorsa domenica 21 a Salgareda con una manifestazione organizzata dalla Polisportiva di Salgareda con il patrocinio del Comune e la Pro Loco di Salgareda che ha messo in primo piano lo sport praticato dai non vedenti, mettendo al buio anche i vedenti che volevano provarci, con delle mascherine oscuranti.
Si è fatta una esibizione di Torball formando delle squadre miste, vedenti e non vedenti tutti bendati. Il Torball è uno sport praticato da non vedenti e si gioca con tre giocatori per squadra che cercano di segnare lanciando la palla da una parte all’altra del campo una palla sonora che deve passare sotto delle corde con dei sonagli, si tira con le mani e per parare ci si deve stendere in quanto la porta è larga 7 metri, ci sono regole ben precise fatte rispettare da un arbitro.
Si è passati a un “Percorso Atletico e Sensoriale” con guide che già operano come volontari nel gruppo atletica POL.HA. Conegliano Treviso e U.N.I.Vo.C. Treviso. Questo percorso dopo l’esibizione del disabile con la propria guida è stato provato anche dai vedenti bendati, con le nostre guide prima e con guide di loro fiducia poi, raccontando le sensazioni e problematiche riscontrate.
Per ultimo un percorso con dei cicloni “Hand-Bike” biciclette per disabili fisici che in molti con curiosità hanno provato, alla fine anche alcuni non vedenti affiancati da volontari hanno voluto provarli. La bicicletta per i non vedenti si chiama Tandem.
La giornata si è conclusa con una pastasciutta e un brindisi offerti dalla Pro Loco.

Foto scattata durante la partita di Torball

Foto scattata durante la partita di Torball

Istituto David Chiossone – Al Festival della Scienza la mostra “150 modi di vedere”

Dal 25 ottobre al 4 novembre 2018 al Festival della Scienza con la mostra “150 modi di vedere” a Palazzo Ducale.
Un percorso interattivo ripercorre la giornata tipo delle persone con disabilità visiva e racconta 150 ausili che li supportano nella vita quotidiana, nella mobilità, nello studio e nel tempo libero. Esperienze, video, testi, ausili esposti e dimostrazioni arricchiscono l’evento.
L’appuntamento rientra nel programma dei festeggiamenti per i 150 anni dell’Istituto David Chiossone per ciechi e ipovedenti Onlus.

Genova, 25 ottobre 2018. Nell’ambito del Festival della Scienza – a Genova dal 25 ottobre al 4 novembre 2018 – l’Istituto David Chiossone per ciechi e ipovedenti Onlus festeggia i propri 150 anni con la mostra “150 modi di vedere” a Palazzo Ducale.
Nello Spazio Aperto Liguria, al primo piano nobile di Palazzo Ducale, un percorso interattivo ripercorre, raccontando 150 ausili, la giornata tipo di una persona con disabilità visiva.
Quattro le aree espositive, in cui il pubblico potrà sperimentare direttamente i momenti della vita quotidiana, mobilità, studio e tempo libero, scoprendo e mettendo in pratica le strategie e gli strumenti che permettono alle persone non vedenti e ipovedenti di compiere i gesti della quotidianità.
Scrivere il proprio nome in Braille, utilizzare il bastone bianco per muoversi bendati, imparare come abbinare i calzini con il giusto colore grazie al Colorino, giocare a dama senza vedere i pezzi sulla scacchiera: sono solo alcune delle sfide in cui i visitatori potranno cimentarsi.
Video e testi in esposizione racconteranno gli ausili al servizio della disabilità visiva: dai più tradizionali per la lettura e la scrittura, per la didattica, la mobilità e l’orientamento (lettori automatici e video ingranditori, software di sintesi vocale, sistemi di geolocalizzazione) a quelli legati al tempo libero, allo sport, alla gestione della casa, fino alle ultime innovazioni tecnologiche e le più utili App per smartphone e tablet.
Una grande attenzione all’accessibilità caratterizza lo spazio espositivo, che connota visivamente le diverse aree tematiche con specifici codici colore ed elementi tattili, mentre la parte descrittiva sarà fruibile con l’utilizzo di App segnale all’ingresso.
Parallelamente alla mostra, nella Sala Conferenze dello Spazio Aperto Liguria sarà possibile partecipare a incontri collaterali dedicati al tema della disabilità visiva e alle ultime tecnologie con dimostrazioni di ausili e prototipi particolarmente innovativi (vedi calendario allegato).
La mostra è organizzata dall’Istituto David Chiossone, in collaborazione con Istituto italiano di Tecnologia e Istituto per le tecnologie didattiche del CNR, e con il supporto di AedoProject, Audiologic, BeltMap, Centrostyle, Federazione Nazionale delle Istituzioni pro-ciechi, Fonda, Istituto dei Ciechi di Milano, Leonardo Ausili, Subvision, Università di Torino, Vision Dept e Voice Systems, e cineaudioteca.it
La mostra “150 modi di vedere” sarà aperta dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 17, mentre il sabato e i festivi, incluso il 2 novembre, dalle 10 alle 19.
I biglietti del Festival della Scienza sono acquistabili presso l’Infopoint del Cortile Maggiore di Palazzo Ducale, online o nelle filiali del Gruppo Banca Carige.
Con questo grande appuntamento prosegue il ricco calendario di eventi istituzionali, scientifici, culturali, teatrali, musicali e sportivi, organizzati dall’Istituto Chiossone per celebrare 150 anni di storia e innovazione, che lo confermano centro di eccellenza a livello nazionale nel campo della riabilitazione e dell’integrazione sociale dei disabili visivi.

Per info e aggiornamenti:
www.chiossone.it
Facebook: @DavidChiossoneOnlus
#150modidivedere #ChiossoneFestival #Chiossone150

Per ulteriori informazioni:
Ufficio Stampa Istituto David Chiossone Onlus
Fede Gardella – 335/8308666; Paola Iacona – 349/5345983

Ecco di seguito il link diretto per visionare il programma:
Programma “150 modi di vedere”

Foto dei pannelli espositivi installati in occasione della mostra "150 modi di vedere"

Foto dei pannelli espositivi installati in occasione della mostra “150 modi di vedere”

Bolzano – Non vedenti appassionati di montagna esplorano la Val di Fassa

Le persone cieche o ipovedenti nella vita quotidiana spesso sono gravemente limitate nella loro spontaneità. Per lo svolgimento di tante attività, anche quelle del tempo libero, il minorato della vista necessità di una guida vedente, la quale deve essere organizzata preventivamente. E non sempre è a disposizione. Per soddisfare questa necessità, e per promuovere il contatto tra i minorati della vista, l’Unione Ciechi ed Ipovedenti organizza ogni anno numerose iniziative, sia culturali che ricreative. Socializzando, i partecipanti possono confrontarsi tra loro e scambiare informazioni ed esperienze e vivere inoltre dei belli momenti in compagnia.
Nell’ambito di queste attività viene proposta ai soci ogni anno una settimana di escursioni in montagna la quale quest’anno aveva luogo in Val di Fassa. Ne hanno preso parte 27 persone appassionate di montagna non vedenti, ipovedenti o vedenti. I partecipanti sono stati divisi in 2 gruppi, così che di volta in volta i camminatori più e meno esperti hanno potuto scegliere la gita giornaliera adatta a loro. Le singole escursioni durante la settimana hanno portato in Val San Nicolò o alla Malga Lusia (2338 m), al Lago di Cece in Val Maggiore, nonché dal Passo Rolle intorno al Monte Cristo Pensante (2200 m). La tappa principale hanno portato in Val Duron e sul Rifugio Micheluzzi (ca. 1860 m) da dove alcuni hanno proseguito il camino fino al Rifugio Antermoia (2496 m). La settimana di escursioni è stata conclusa con un pranzo al Passo Carezza verso il Latemar.
Un ringraziamento e apprezzamento speciale va agli accompagnatori vedenti, i quali essendosi messi a disposizione per l’iniziativa hanno reso possibile questa stupenda esperienza vissuta nelle montagne della Val di Fassa, inoltre a coloro i quali si sono assunti l’incarico della programmazione delle singole gite nonché dello svolgimento della settimana.
L’Unione Ciechi e Ipovedenti con sede in Bolzano, Via Garibaldi 6, Tel. 0471971117,
www.unioneciechi.bz.it, è a disposizione di tutte le persone con gravi disturbi visivi e dei loro familiari per consulenze e sostegno di vario genere. Riunisce i minorati della vista di tutti e tre i gruppi linguistici, li rappresenta e tutela i loro interessi, fornisce aiuto per l’espletamento delle pratiche di pensione e simili, procura ausili tiflotecnici e aiuta nella presentazione delle relative domande di contributo, si occupa sia della formazione professionale che dell’inserimento nel mondo del lavoro e organizza soggiorni estivi nonché attività culturali.

Info: Unione Ciechi ed Ipovedenti Alto Adige
Tel.: 0471-971117 E-Mail: info@unioneciechi.bz.it

Foto scattata durante la settimana di escursioni in montagna dei soci dell'Unione, tenutasi in Val di Fassa

Foto di un gruppo di soci dell’Unione durante la settimana di escursioni in montagna, tenutasi in Val di Fassa

Foto di un altro gruppo di soci dell'Unione durante la settimana di escursioni in montagna, tenutasi in Val di Fassa

Foto di un altro gruppo di soci dell’Unione durante la settimana di escursioni in montagna, tenutasi in Val di Fassa

Lecco – Premana per vivere, sentire, toccare e gustare la vita di un tempo, di Angela Gianola

Sabato 13 Ottobre un folto gruppo di soci e amici dell’Unione italiana ciechi e ipovedenti di Lecco, ha partecipato a una visita guidata alla manifestazione “Premana rivive l’antico 2018” giunta ormai alla decima edizione.
Premana è un paese di 2200 abitanti, posto a 1000 metri di altitudine in provincia di Lecco, noto per la sua produzione di forbici e coltelli.
La manifestazione che si svolge ogni 2 anni, rappresenta uno spaccato della vita quotidiana degli abitanti del paese, agli inizi del 1900, e richiama migliaia di visitatori (quest’anno circa 8000) grazie all’ormai consolidata organizzazione e alla collaborazione degli abitanti del paese (i figuranti erano circa 500).
Si snoda su un percorso di circa 2 chilometri, partendo dal fondo valle, dove è stata ricostruita una ruota di legno simile a quella dei mulini che, grazie all’acqua del vicino torrente, fa muovere i magli all’interno delle officine per la lavorazione del ferro. Nelle vicinanze si possono vedere i minatori e i taglialegna al lavoro e i carbonai che preparano il carbone, indispensabile nelle stesse officine.
Proseguendo lungo il percorso verso il paese, si possono osservare le donne al lavoro nei prati e nei piccoli campi o mentre accudiscono il bestiame nelle stalle.
Sono sempre le donne che, con il latte delle mucche e delle capre, preparano burro, formaggio e ricotta o che fabbricano il sapone che utilizzeranno per lavare i panni.
Nonostante la vita difficile, gli abitanti riuscivano anche a trovare il tempo per divertirsi in compagnia. Lungo il percorso è possibile vedere la rappresentazione di una di queste feste che, per la verità si fanno ancora oggi.
Al termine della monticazione del bestiame, in ogni alpeggio si festeggiava con il Past, facendo bollire, in un grosso calderone, una pecora o un montone; con il brodo si faceva poi una squisita minestra, quindi si mangiava tutti in compagnia, accompagnando il pasto con vino e canti.
Poiché, nelle precedenti 2 visite, il gruppo dell’Uici non era riuscito a terminare il percorso, per mancanza di tempo, quest’anno si è deciso di trascurare la prima parte della manifestazione per approfondire meglio quella all’interno del paese.
Accompagnati dalle nostre 2 guide, Maria ed Efrem, che si sono dimostrate molto disponibili e attente alle nostre esigenze, abbiamo iniziato la visita assistendo alla preparazione delle salamelle, con un impasto costituito, prevalentemente, da carne di maiale.
Abbiamo quindi visitato l’antico forno, dove le donne portavano, per farle cuocere, le loro pagnotte di farina di segale.
Proseguendo la visita nel vecchio nucleo del paese, siamo entrati nelle case, costituite spesso da 2 o 3 piccoli ambienti, totalmente privi di qualsiasi confort, senza servizi e riscaldati solo da un camino o da una piccola stufa in cucina.
In queste povere case, abbiamo assaggiato formaggi, salumi e prodotti della gastronomia locale.
I panni si lavavano al lavatoio pubblico, per gli abiti maschili si andava dal sarto, mentre quelli femminili venivano tagliati e cuciti dalle stesse donne.
L’abito di tutti i giorni era il coton, la cui lunga gonna plissettata, richiedeva molto lavoro per mantenere in buono stato le piccole pieghe. Il coton veniva completato da una camicia bianca con le maniche a sbuffo ricamate e con i pizzi, da un grembiule scuro e da un foulard per le spalle.
Ma il vero capolavoro era il morel, l’abito da sposa, ricco di pizzi e di ricami.
Ogni donna del paese li possiede entrambi ancora oggi, anche se li indossa molto raramente.
Abbiamo visto anche un antico telaio, grazie al quale, utilizzando stoffe di scarto, si fabbricavano i borash, piccole coperte da mettere sulle spalle per proteggerle, quando si utilizzava la gerla. La tosatura delle pecore era di solito affidata agli uomini, ma la cardatura e la filatura della lana, così come il confezionamento di maglioni e calze, era esclusivamente compito delle donne.
Le donne, partendo da una soletta di gomma, fabbricavano anche i scapin, pantofole di velluto che, insieme agli zoccoli in legno fabbricati dagli uomini, costituivano le calzature di tutti i giorni.
Gli uomini, oltre agli zoccoli, fabbricavano rastrelli, gerla, collari in legno per le capre, bastoni dal manico ricurvo, attrezzi per la lavorazione del latte, come le zangole, attrezzi per la casa come scodelle, sedie, culle ecc.
Agli inizi del 900 si iniziava l’attività che avrebbe fatto conoscere Premana in tutta Italia, cioè la fabbricazione di forbici e coltelli.
Non poteva mancare la visita a una stamperia e, quindi, a un’officina dove ci sono state mostrate tutte le fasi della lavorazione di questi articoli da taglio.
Ma a Premana si fabbricavano e si fabbricano ancora i campanacci per le mucche e per le capre e noi abbiamo potuto assistere anche alle varie fasi di questa lavorazione.
I premanesi erano bravi anche nella lavorazione del ferro battuto, alcuni di loro sono emigrati a Venezia dove fabbricavano i ferri per le gondole.
I loro discendenti sono tornati a Premana, in occasione della manifestazione, per mostrare la lavorazione del ferro battuto.
Naturalmente non poteva mancare l’addetto alla lavorazione e alla pulizia dei paioli in rame, molto utilizzati nella lavorazione del latte e per fare la polenta, piatto che costituiva la base dell’alimentazione.
Non sono mancati momenti di coinvolgimento e di emozione, come quando, in piazza del Consiglio, abbiamo ascoltato il gruppo dei coscritti cantare la canzone il minatore.
Il museo etnografico, che raggruppa in un unico spazio, la storia e le tradizioni del paese, è stato l’ultima tappa della nostra visita.
Siamo quindi risaliti sul bus di linea per il rientro, stanchi ma soddisfatti.

Angela Gianola
Referente Commissione Regionale Ipovedenti
Sezione U.I.C.I. Lecco

Sport – BXC: Alla Roma All blinds il “Trofeo Carlo Morelli – Umberto Calzolari”

Dopo aver conquistato la Coppa Italia, la Roma All blinds si aggiudica il torneo di fine stagione di baseball per ciechi, dedicato a CARLO MORELLI e UMBERTO CALZOLARI, sconfiggendo in finale i Thunder’s Five Milano (2 a 0).
L’altra formazione meneghina, i Lampi, si è fermata nei quarti di finale contro l’Umbria Redskins BXC.
Alla manifestazione, che si è svolta il 13 e 14 ottobre a Bologna, hanno partecipato la Fiorentina BXC, gli Allblinds Roma, il Bologna Cvinta White sox, i Patrini Malnate, la Leonessa Brescia, gli Staranzano BXC, i Thunder’s Five Milano, i Lampi Milano e l’Umbria Redskins BXC.

Gruppo Sportivo Dilettantistico Non Vedenti Milano ONLUS

Forlì-Cesena – Il buio è servito… a tavola

Lunedì 15 ottobre, alle 19.15
Osteria dei Gladiatori, via Aurelio Saffi 55 a Cesena

Sedersi a tavola e degustare dell’ottimo cibo, ma senza poterlo vedere. È infatti una cena al buio quella organizzata dall’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, sezione di Forlì-Cesena, insieme all’Osteria dei Gladiatori di Cesena. Un evento pensato per sensibilizzare sul tema della cecità e per raccogliere fondi. Le serate in programma sono tre e si tengono sempre il lunedì, nei mesi di ottobre, novembre e dicembre. Il primo appuntamento è il 15 ottobre alle 19.15, all’Osteria dei Gladiatori, a cui seguiranno le cene del 12 novembre e del 10 dicembre.
Il rumore delle posate, il tintinnare dei bicchieri che si scontrano, il profumo di piatti fumanti e il sapore della tradizione culinaria romagnola. Il tutto avvolto nel buio più completo. Gli ospiti dovranno affidarsi agli altri sensi: tatto, olfatto, gusto e udito sono gli alleati per percepire in modo differente l’ambiente che ci circonda. Sono molteplici le sensazioni offerte dagli altri sensi, ma troppo spesso vengono trascurate perché la vista viene privilegiata. Sedersi a tavola sarà così il modo per lasciare spazio alle emozioni, in un ambiente rilassante e conviviale.
All’Osteria dei Gladiatori verrà preparato un menù con ingredienti a chilometro zero e gli ospiti potranno dedicare particolare attenzione ai sapori genuini e ai profumi dei cibi, lasciando libera la mente di richiamare alla memoria ricordi, volti e luoghi.
Le cene saranno anche un’occasione per sostenere le attività dell’Unione Ciechi, infatti parte dell’incasso della serata sarà devoluto alla sezione di Forlì-Cesena.
Il costo per partecipare all’evento è di 30 euro a persona. I posti sono limitati, è necessaria la prenotazione telefonando all’Osteria dei Gladiatori al numero 389.2068965.

Sport – BXC: Al via il Torneo di fine stagione “Trofeo Carlo Morelli – Umberto Calzolari”

Si svolgerà il 13 e il 14 ottobre, a Bologna presso il campo Leoni di via Bottonelli 70, il Torneo di fine anno di baseball per ciechi “TROFEO CARLO MORELLI – UMBERTO CALZOLARI”.
Alla manifestazione, che chiude la stagione agonistica, parteciperanno la Fiorentina BXC, gli Allblinds Roma, il Bologna Cvinta White sox, i Patrini Malnate, i Bluefire Cus Brescia, gli Staranzano Ducks, i Thunder’s Five Milano, i Lampi Milano e l’Umbria Redskins BXC.

Gruppo Sportivo Dilettantistico Non Vedenti Milano ONLUS

Sport – La Coppa Lombardia “Memorial Enrico Tieghi” al Kennedy di Milano

Sabato 6 ottobre si svolgerà, presso il campo Kennedy di via Olivieri 15 a Milano la quinta edizione della Coppa Lombardia di baseball per ciechi dedicata a Enrico Tieghi, arbitro BXC recentemente scomparso.
Le squadre partecipanti sono 4: LAMPI, MILANO, THUNDER‘s FIVE MILANO, PATRINI MALNATE E LEONESSA BRESCIA
Programma:
10:00, Thunder’s Five Milano – Lampi Milano
10:30, Patrini Malnate – Leonessa Brescia
11:00, Lampi Milano – Patrini Malnate
11:30, Leonessa Brescia – Thunder’s Five Milano
12:00 Lampi Milano – Leonessa Brescia
12:30, Patrini Malnate – Thunder’s Five Milano