A 40 anni dalla sua emanazione, la Legge n. 517 del 4 Agosto 1977, costituisce ancora la «pietra miliare», il caposaldo dell’attuale modello di inclusione scolastica del nostro Paese. Infatti, all’articolo 2 ed all’articolo 7 di quella norma, in riferimento all’inclusione nella scuola primaria ed in quella secondaria inferiore degli alunni disabili, si prevede l’introduzione di un «docente di sostegno» in possesso di un apposito titolo di specializzazione, con il compito di supportare il Consiglio di classe nella progettazione di una «didattica inclusiva». La figura del docente di sostegno, pertanto, diventa centrale ai fini dell’integrazione scolastica degli alunni-studenti con disabilità, ma ancora soltanto all’interno della scuola elementare e media. Qualche anno dopo, e precisamente nel 1987, la sentenza n. 215 della Corte Costituzionale riconoscerà il pieno diritto allo studio degli allievi disabili, aprendo di fatto a tutti loro anche le porte della scuola secondaria superiore. E tuttavia, in quegli anni, abbiamo assistito soltanto ad un inserimento «selvaggio» degli alunni con disabilità nella scuola «di tutti», senza lo sviluppo di una seria riflessione pedagogica e didattica sulle modalità di una loro più adeguata ed efficace inclusione. Noi abbiamo accettato con grande gioia e con soddisfazione questo passaggio dalla scuola speciale alla scuola «comune», ma quando ciò è avvenuto, tale trasferimento è stato fatto con eccessiva disinvoltura, con la superficialità che contraddistingue molte iniziative italiane e in particolare della scuola. Naturalmente non vorrei ingenerare equivoci, non sto tessendo le lodi del tempo dell’educazione «speciale», sto soltanto dicendo che abbiamo operato questo passaggio senza preoccuparci della necessità di dare a questi ragazzi quei supporti necessari e specifici che conseguono alla loro disabilità. Pertanto, è accaduto che, malgrado la Legge 104 del 1992, e tutta la successiva normativa sull’autonomia scolastica, l’organizzazione della scuola è restata «incastrata» ed inchiodata in un contesto nel quale, a tutt’oggi, nella programmazione ordinaria destinata agli allievi con disabilità, non trovano posto – o lo trovano solo saltuariamente attività di orientamento e all’autonomia personale, di avviamento allo sport, di orientamento professionale, di insegnamento del Braille e della Lis, dell’uso delle tecnologie «assistive» ecc… In pratica, il docente per il sostegno si è da sempre trovato a dover gestire da solo l’alunno-studente con disabilità. A ciò si aggiunga che il 40% degli attuali docenti di sostegno sono «precari privi di un’adeguata preparazione» e che i nuovi «corsi polivalenti di specializzazione» degli anni 80 e 90 dei docenti di sostegno (fino agli odierni Tfa) sono diventati ormai troppo «generalisti» e generici, con scarsissima attenzione alle specificità delle singole disabilità. Tale grave stato di cose ha causato la realizzazione di un modello di inclusione che, snaturando i suoi originali ed iniziali principi pedagogici e didattici, è divenuto sempre più «assistenziale» ed inefficiente, provocando gli attuali «punti deboli» del sistema e cioè: la carente ed insufficiente formazione specifica degli insegnanti specializzati, la totale impreparazione dei docenti curricolari, del personale Ata e di tutto il «contesto» scolastico nei confronti degli allievi disabili e, soprattutto, l’ormai consolidata e «perversa» delega al solo docente per il sostegno dell’alunno-studente con disabilità, con la conseguente ed inevitabile emarginazione e «ghettizzazione» di quest’ultimo nelle famigerate «aule di sostegno». L’esperienza di questi quarant’anni ci ha insegnato che non serve assumere «a contratto determinato» un esercito di docenti specializzati «supplenti» ed «in deroga» (spesso poco preparati e competenti sulle singole disabilità) ed aumentare il numero di ore di sostegno per garantire la qualità del processo di inclusione dei nostri ragazzi con disabilità. Per assicurare il pieno successo scolastico degli alunni-studenti con disabilità, occorrerebbe invece promuovere finalmente un’adeguata e specifica azione formativa di massa di tutto il personale scolastico e non solo dei docenti specializzati sulla Didattica inclusiva e sulla Pedagogia speciale ed una «vera» ed efficace continuità didattica, che passi però da un Piano serio e strutturale di assunzione dei docenti di sostegno e dal loro definitivo transito nell’organico di diritto (disposizioni ancora colpevolmente non adottate neppure dalla recente Delega sull’inclusione entrata in vigore lo scorso 31 maggio). Ma soprattutto, è indispensabile realizzare contesti «flessibili», dotati di strumenti, ambienti e materiali «accessibili» e capaci di progettare ed attivare iniziative per classi «aperte e parallele», per gruppi omogenei ed eterogenei ed insegnamenti personalizzati ed individualizzati, attenti veramente alle «differenze individuali» ed ai bisogni educativi di tutti e di ciascun alunno. A parere di chi scrive, il più grande difetto del nostro sistema inclusivo è che, in Italia, abbiamo leggi innovative e tra le più avanzate nel mondo in questo settore, ma quasi mai si traducono in «buone prassi», non sortendo alcuna ricaduta concreta sul diritto allo studio degli alunni-studenti disabili. Non basta scrivere bellissime leggi, da tutti invidiate, da molti copiate e che ci fanno vincere prestigiosi riconoscimenti internazionali, se poi il nostro Ministero dell’istruzione è privo di una visione strategica, di una vera e propria «policy» sull’inclusione scolastica e non è in grado di programmare a medio e lungo termine. Adeguiamo ed applichiamo una volta per tutte la nostra normativa «inclusiva» alla luce dei moderni principi dell’approccio «bio-psico-sociale» alla disabilità dell’Icf del 2000 e della nuova prospettiva culturale delineata dall’art 24 della Convenzione Onu del 2006 che considera il diritto all’istruzione un diritto umano «insopprimibile» di ogni persona, a prescindere dalla sua limitazione funzionale. Solo così, riusciremo a rendere definitivamente la scuola italiana davvero inclusiva e «for all» ed a modificare i presupposti dell’intera nostra organizzazione scolastica, ritrovando e riaffermando lo spirito originale dell’autentica cultura dell’inclusione sancito dalla legge 517-77.
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“Astronomia da toccare” – Biblioteca Civica di Verona: 12/07/2017 e 02/08/2017
In occasione del 40° anniversario della fondazione del Circolo Astrofili Veronesi, è stata allestita una mostra della durata di due mesi dal 4 luglio al 26 agosto 2017.
All’interno di questa mostra sono state organizzate due giornate con attività e laboratori per spiegare l’astronomia alle persone non vedenti.
Si tratta di un percorso con sei attività: costellazioni, Sistema Solare, dimensioni delle stelle, mostra meteoriti, pannelli in Braile, pianeti in 3D da toccare.
L’evento si terrà domani 2 agosto 2017 dalle 10 alle 12:30 e dalle 14:30 alle 17 presso la Biblioteca Civica di Verona
Ci saranno volontari che guideranno nell’esplorazione di queste attività.
Qui di seguito il link del sito della mostra: http://www.astrofiliveronesi.it/Exhibit/anniversario.html
Qui di seguito il link della comunicazione facebook: https://www.facebook.com/events/1567399466665556/
Qui di seguito il link della comunicazione Google+: https://plus.google.com/+AntonioCagnoliastrofiliveronesi/posts/RT9HSVpwLHG
Qui di seguito il link della locandina della manifestazione: http://www.astrofiliveronesi.it/uploads/pdf/20170704-LocandinaBibliotecaWEB.pdf
Per ulteriori informazioni:
Raffaele Belligoli
Segreteria Circolo Astrofili Veronesi
tel. 3347313710
Beni culturali – Sensi d’estate 2017: La musica di Geroge Gershwin alla Mole Vanvitelliana
SENSI D’ESTATE 2017
Mercoledì 2 agosto ore 21,30
Corte della Mole Vanvitelliana, Ancona
Ingresso libero
Mercoledì 2 Agosto terzo appuntamento con “Sensi d’estate”, la rassegna culturale estiva promossa dal Museo Tattile Statale Omero. Alle ore 21,30 nella corte della Mole Vanvitelliana è di scena la MUSICA DI GEORGE GERSHWIN, un concerto comico teatrale dove l’attrice trasformista Clio Gaudenzi e il Gershwin Quintet, quattro sassofoniste e una pianista, guidano il pubblico alla scoperta dei due volti del grande musicista statunitense, da un lato il pianista che amava improvvisare melodie jazz e dall’altro il compositore ambizioso di farsi strada nel mondo della musica colta. Un progetto unico nel suo genere che rende omaggio al compositore statunitense e alla musica americana; uno spettacolo adatto a tutte le età, in cui si ride, ci si commuove, si dialoga e ci si diverte ascoltando la musica di Gershwin, ritmata e malinconica allo stesso tempo, reinterpretata con freschezza ed eleganza da un ensemble inedito tutto al femminile: Letizia Ragazzini, saxofono soprano e flauto traverso, Mariella Donnaloia, saxofono contralto, Isabella Fabbri, saxofono tenore, Laura Rocchegiani, saxofono baritono, Maria Giulia Cester, pianoforte.
INFO
Museo Tattile Statale Omero, Mole Vanvitelliana, Banchina Giovanni da Chio 28, 60121 Ancona
Tel +39 071 28 11 935 info@museoomero.it www.museoomero.it #museoomero #sensidestate2017
Gershwin quintet
Il Gershwin quintet è un ensemble che unisce musiciste provenienti da Ancona, Brindisi, Imola, Ferrara e Macerata. Diplomate in conservatorio con il massimo dei voti e premiate in concorsi nazionali ed internazionali, si perfezionano con Maestri di fama internazionale quali L. Derosier, J. I. Fourmeau, P. Geiss, M. Gerboni, M. Marzi, M. Mazzoni, F. Mondelci, J. M. Londeix, S. Perticaroli, G. Valentini. Si esibiscono in importanti teatri e nell’ambito di numerose rassegne musicali tra le quali: Zola Jazz&Wine, I Suoni dell’Appennino, Lucca Jazz Donna, Concerti d’estate a Villa Guariglia di Vietri sul mare, Music day di Ancona, Concerti in villa di Treiao, Concerti della Domenica del Teatro Alighieri di Ravenna.
Nel 2011 pubblicano il loro primo lavoro discografico, “Oh, Ladies be good!” con musiche di Gershwin, Bernstein e Iturralde, patrocinato dalla Fondazione F.I.D.A.P.A. e presentato alla rassegna Sensi d’Estate di Ancona. Protagoniste del concerto di chiusura del XVI Stage Internazionale del Saxofono di Fermo, riscuotono grande successo di pubblico e di critica.
Dalla nascita del gruppo, nel 2008, il Gershwin Quintet ha contribuito all’ampliamento del repertorio per quartetto di saxofoni e pianoforte, presentando propri arrangiamenti e collaborando con i compositori Silvestro Sabatelli, Luciano Feliciani e Danilo Comitini. A loro sono dedicati brani di Paolo Carlomé e Mauro Saleri. A marzo 2015 è uscito il loro secondo lavoro discografico interamente dedicato a Gershwin, vede la partecipazione delle voci di Federica D’Agostino e Ciccio Regina, è prodotto dall’etichetta Digressione Music e distribuito da Stradivarius e Milano Dischi.
Nel 2015 debutta al Teatro Rossini di Pesaro anche il loro concerto teatrale “The Music of George Gershwin” sulla vita del compositore americano con la collaborazione dell’attrice Clio Gaudenzi e delle cantanti Mina Suzuki e Sara Jane Ghiotti.
Istruzione – Attivazione nuovi corsi UNITELMA Sapienza
L’Università degli Studi di Roma UNITELMA Sapienza ha attivato nuovi corsi di laurea per il prossimo anno accademico 2017/2018.
Oltre ai già noti corsi:
• dell’area GIURIDICA – laurea triennale in scienze dell’amministrazione e della sicurezza (L16); laurea magistrale in management delle organizzazioni pubbliche e sanitarie (LM63); laurea magistrale a ciclo unico in giurisprudenza (LMG01);
• dell’area ECONOMICA – laurea triennale in scienze dell’economia aziendale (L18); laurea magistrale in economia, management e innovazione (LM77).
Ora si potrà completare il percorso scolastico iscrivendosi ai seguenti ulteriori nuovi corsi:
• nell’area INFORMATICA – laurea triennale in Informatica (L31);
• nell’area PSICOLOGICA – laurea triennale in scienze e tecniche psicologiche (L24);
• nell’area ARCHEOLOGICA – laurea magistrale in classical archeology (LM2) – in lingua inglese.
Per più dettagliate informazioni, vi invito a visitare la pagina web: http://www.unitelmasapienza.it/didattica.
Aver ampliato il ventaglio dei corsi di laurea fa sì che l’Università UNITELMA dimostri di aver sempre quell’attenzione alla formazione e all’aggiornamento dei giovani in modo da facilitarne l’inserimento nel mondo del lavoro, mantenendo sempre alta l’attenzione verso l’accessibilità e l’usabilità del materiale didattico e delle strumentazioni messi a disposizione. L’Unione, ovviamente, condivide tutto ciò!
Si ricorda ancora che percorsi di tirocinio curriculare, previsti nei piani di studio individuali, potranno essere svolti presso le strutture territoriali dell’Unione (secondo convenzione UICI-UNITELMA Sapienza), con conseguente riconoscimento dei crediti formativi da parte dell’Ateneo, a cui spettano anche i costi del carico assicurativo. Lo stesso vale per i tirocini extracurriculari.
Rimangono ferme tutte le condizioni tariffarie in essere, di maggior favore riservate ai soci UICI e loro familiari, previste dalla convenzione stipulata con questa Presidenza Nazionale in data 19/11/2015.
IIT-Istituto Italiano di Tecnologia: Nasce BlindPAD, la tecnologia tattile che fa percepire gli spazi alle persone con disabilità visive
Costituito da una tavoletta tattile e da serious games, BlindPAD è il risultato di un progetto finanziato dalla Commissione Europea per tre anni e coordinato dall’IIT. Il prototipo è stato testato da persone con disabilità visive in Italia e in Polonia, con il supporto dell’Istituto David Chiossone Onlus di Genova.
Link a foto: http://bit.ly/2uSq3ko
Link a video (non montato): http://bit.ly/2vWlySG
Genova, 26 luglio 2017 – Nasce dal progetto europeo BlindPAD, coordinato dall’IIT – Istituto Italiano di Tecnologia, il primo prototipo di un dispositivo che potrà migliorare la qualità di vita delle persone non vedenti e ipovedenti: una tavoletta tattile che contiene giochi educativi (serious games) in grado di far percepire con le dita mappe, disegni e forme geometriche in modo più semplice e versatile rispetto alle tecnologie attuali. Il prototipo può essere già usato come ausilio nei centri di riabilitazione visiva, e in futuro la tecnologia BlindPAD potrà trasformarsi in un prodotto da utilizzare come piattaforma riabilitativa portatile oltre che nella clinica anche negli ambienti scolastici e domestici, a un costo più basso rispetto alle soluzioni esistenti.
Nel corso dei 3 anni di durata del progetto, il dispositivo BlindPAD è stato realizzato attraverso la continua interazione con persone con disabilità visive e specialisti della riabilitazione, per un totale di circa 250 prove sperimentali, grazie alla partnership con l’Istituto Davide Chiossone Onlus di Genova e con l’istituto FIRR di Cracovia in Polonia. In particolare, l’Istituto Chiossone ha coinvolto circa 50 persone con disabilità visive di tutte le fasce d’età, adulti, bambini e ragazzi in età scolare, i quali hanno svolto i test negli ambienti del laboratorio congiunto IIT-Chiossone all’interno di Villa Chiossone a Genova.
L’utilizzo di BlindPAD permette di trasmettere sotto forma di stimolazioni tattili le informazioni grafiche necessarie a comprendere concetti astratti, come per esempio le figure geometriche, e mappe di luoghi, ad esempio la disposizione degli arredi e delle porte di una stanza, facilitando l’apprendimento di informazioni visive da parte di persone non vedenti.
La tavoletta tattile ha le dimensioni di circa 15×12 cm ed è costituita da una griglia di quasi 200 piedini in plastica, detti “taxel”, stampati in 3D e distanti l’uno dall’altro meno di 1 centimetro, i quali si sollevano e abbassano a comando tramite l’interazione con una griglia di piccoli magneti sottostanti. Ogni elemento è chiamato “taxel”, perché è l’equivalente tattile di un “pixel”. Le mani della persona non vedente possono quindi esplorare liberamente la tavoletta, che offre un’immagine in rilievo del contenuto visivo che si vuole imparare e che è tradotto dalla tavoletta dal mondo visivo a quello tattile. Le dimensioni della tavoletta sono state pensate per l’utilizzo da parte di persone adolescenti con una o due mani.
L’apprendimento delle forme disegnate dai taxel è guidato dall’utilizzo di serious games, progettati in modo da rafforzare le capacità del cervello legate all’apprendimento dello spazio, ovvero la memoria di lavoro, l’orientamento e la mobilità. I giochi, infatti, stimolano la rappresentazione mentale di più oggetti contemporaneamente e di mappe di tipo ‘voi siete qui’, come se fosse un piccolo GPS per ambienti interni.
Il gruppo di ricerca guidato da Luca Brayda, ricercatore team-leader all’IIT, ha dimostrato che l’uso di questi giochi, insieme alle tecnologie tattili programmabili, migliora le capacità spaziali delle persone con disabilità visiva. Infatti, dopo gli esercizi riabilitativi, gli utenti riescono a muoversi in un ambiente riconoscendo quanto appreso nel mondo immaginato e sentito con le dita.
BlindPAD può essere collegato a dispositivi mobili come laptop e tablet, così da essere uno strumento di semplice utilizzo da parte dei riabilitatori, persino da parte degli utenti stessi. L’obiettivo del gruppo di ricerca è di reperire ulteriori finanziamenti per renderlo un vero prodotto.
L’IIT, oltre a essere coordinatore e ideatore del progetto, ha sviluppato i serious games, insieme agli esperti di riabilitazione dell’Istituto Chiossone di Genova e l’istituto FIRR di Cracovia. L’intero consorzio europeoha contribuito allo sviluppo del dispositivo, grazie a tecnologie sviluppate dall’Ecole Polytechnique Fédérale de Lausanne (EPFL) in Svizzera e dal centro ATEKNEA Invention and Research Centre Ltd. a Budapest in Ungheria, e all’esperienza software dell’azienda Gemobile GmbH di Dortmund in Germania.
Il progetto si è sviluppato nell’ambito del programma della Commissione Europea “ICT Work programme 2013” del Settimo Programma Quadro.
Per saperne di più sul progetto europeo: http://blindpad.eu/
Oro di Arjola Dedaj ai campionati mondiali paralimpici di atletica leggera
Ottime notizie giungono da Londra dove si stanno svolgendo i campionati mondiali Paralimpici di atletica leggera.
Ieri sera, giovedì 20 luglio, la nostra socia Arjola Dedaj, atleta delle fiamme azzurre, ha vinto la medaglia d’oro nel salto in lungo t11, non vedenti, con la misura di 4,65 metri e ha preceduto la giapponese Chiaki Takada (4.49) e la cinese Huimin Zhong (4.31).
Complimentissimi!
Gruppo Sportivo Dilettantistico Non Vedenti Milano ONLUS
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20122 Milano
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Camogli e il Mare per tutti!: “Amare il mare”
AMARE IL MARE
da Genova a Camogli
Tutte le persone con disabilità psicosensoriale possono veleggiare in mare aperto; cimentarsi in un’uscita in canoa da Camogli fino a Punta Chiappa; usufruire dei servizi che la spiaggia di Camogli offre alle persone con disabilità motoria grazie alla collaborazione con l’Associazione sportiva Club Vela Camogli che propone escursioni e corsi di kayak, vela e SUP tra Genova e Camogli adatte a tutti adulti e ragazzi.
L’uscita in barca a vela sia di mezza giornata che giornata intera comprende, oltre alla veleggiata con partenza davanti alla Fiera del Mare oppure da Camogli per raggiungere il Monte di Portofino, l’assistenza a bordo e merenda. Si parte tutti i giorni, su prenotazione, meteo permettendo e con conferma 48 ore prima.
L’uscita che ha un costo di € 240.00 a barca [massimo 8 persone) per la mezza giornata e € 400.00 per la giornata intera, viene effettuata su imbarcazioni d’altura di oltre 12 metri.
Dalla spiaggia di Camogli a bordo di canoe doppie è possibile pagaiare o godersi il panorama in compagnia degli istruttori del Club vela Camogli. Uscita in canoa, della durata di circa 2 ore a un costo di € 10 a persona.
Spiaggia libera attrezzata di passerelle che permettono di accedere alla spiaggia e al mare anche a chi, disabile, vi giunge in carrozzina. Sono a disposizione due carrozzine da mare per entrate agevolmente in acqua e due lettini.
PER INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI
Lidia Schichter: cell. 328 4222168 – email: lidiaschichter@gmail.com
Club vela Camogli: tel 0185 771472 – cell 335 823 4339 email: velacamogli@gmail.com
Soggiorno marino “Sole di Settembre “ presso la struttura “Le Torri” – Tirrenia dal 3 settembre 2017 al 17 settembre 2017: 14 giorni
È con piacere che ricordiamo che dal 3 settembre 2017 al 17 settembre p.v. presso il Centro “ Le Torri – G. Fucà – Olympic Beach di Tirrenia, si terrà il soggiorno “Sole di Settembre”, che pur essendo proposto dalla Commissione Nazionale Terza età, è aperto a tutti i soci, senza alcuna distinzione per favorire il processo di inclusione e comunitario.
L’offerta del soggiorno, a persona, valida sia per gli ospiti con disabilità visiva sia per gli accompagnatori, si articola nei seguenti importi:
• camera singola (torre piccola) euro 798,00
• camera doppia (torre piccola) euro 700,00
• camera doppia (torre grande) euro 898,00
• camera tripla (torre grande) euro 790,00
La quota individuale comprende:
• Servizio di Pensione Completa con acqua e vino ai pasti
• Cocktail di benvenuto
• Cena Tipica con degustazione dei piatti Toscani e Trentini
• Sala riunioni a completa disposizione per iniziative e serate ludiche
• Animazione e intrattenimento
• Una serata con piano bar e cantante
• Servizio spiaggia (ombrellone e sdraio )
Alla quota va aggiunta la tassa di soggiorno di Euro 7,50, dovuta al comune di Pisa.
Servizi a richiesta o a pagamento:
a. Escursioni.
b. Parrucchiera.
c. Estetista.
d. Infermiera.
e. Alfabetizzazione informatica.
Il corso di Alfabetizzazione informatica sarà tenuto, con la consueta competenza, da Nunziante Esposito e dovrà essere richiesto all’atto della prenotazione del soggiorno.
Con la collaborazione dello staff dell’hotel saranno organizzati giochi di squadra, tornei amichevoli di show down, scopone scientifico e scacchi per il divertimento di tutti.
Non mancheranno infine, serate culturali ed eventi musicali.
Venendo incontro ai desideri espressi da alcuni ospiti, da questo soggiorno saranno introdotte nuove attività (anche pomeridiane) che verranno illustrate con apposita comunicazione prima dell’inizio del soggiorno.
Prenotazioni, informazioni, chiarimenti circa i transfert da e per le stazioni ferroviarie di Pisa e Livorno:
Olympic Beach Le Torri
tel. 050 32.270
fax. 050 37 485
email: info@centroletorri.it
Vi attendiamo numerosi come sempre.
Inizio spettacoli per “Il Giullare”, di Marco Capurso
3.. 2.. 1… si riparte! Iniziano oggi gli spettacoli selezionati per “Il Giullare” IX Festival Nazionale del teatro contro ogni barriera, con compagnie teatrali provenienti da ogni parte di Italia.
Oggi Lunedi 17 luglio, alle ore 21.30 sarà la volta dello spettacolo teatrale “Il regalo rotto”, a cura del Comitato ONLUS Idea Chiara di Caserta (CE) per la Regia di Michele Tarallo. Chiara è affetta dalla sindrome di West, In una lunga notte insonne, il papà di Chiara interroga Dio: Perché mi hai fatto un regalo rotto? Lo spettacolo racconta questa storia di famiglia attraverso tre voci: la sua, voce di un padre che passa dall’iniziale senso di smarrimento alla determinata volontà di comprendere il modo di comunicare della sua bambina, che per quanto strano e di difficile interpretazione, esiste; le voci degli altri membri della famiglia; la voce di Chiara che racconta le cose con il suo punto di vista.
Alle ore 21.15 anteprima a cura di Federica e Mariapia Paradiso esibizione canora a cura di due amiche storiche del Festival Il Giullare.
Domani Martedì 18 luglio, dopo l’anteprima alle ore 21.15 “La Bella e la Bestia” – danza e mini dialogo con Ilaria Aruanno. A cura del Associazione “Il Carro dei Guitti”, avrà luogo lo spettacolo teatrale “DEsPRESSO”, a cura del Associazione culturale Collettivo Clochart di Rovereto (TN) per la regia di Michele Comite. Lo spettacolo nasce rivolto principalmente ai bambini, e per questo la drammaturgia utilizzerà un linguaggio semplice e di facile comprensione. Ciò nonostante la ricchezza del tema trattato lo vuole rendere fruibile e significativo per un pubblico di ogni età. Oltre al tema dell’incontro con la diversità, si affrontano quello della solitudine, dell’amicizia e del rispetto dell’altro. La drammaturgia dello spettacolo vede in scena due attori: una dei quali affetta da sindrome di Down. Quella che viene raccontata è la relazione fra due persone, che è messa in discussione a causa del malessere di una delle due (depressione).
Mercoledì 19 luglio toccherà allo spettacolo “Orfeo ed Euridice” a cura del Associazione culturale Il Cantiere dei Sogni della Lega del Filo d’Oro di Osimo (AN), per la regia di Giovanni Giorgetti. Lo spettacolo narra la storia del Mito di Orfeo e di Euridice. Il loro Orfeo non si volta per vedere il volto della sua amata ed il motivo lo si svela alla fine dell’opera. Il finale è quindi totalmente stravolto e di conseguenza il significato. Tutto questo però nasce dalla considerazione che si è fatta quando hanno deciso di mettere in scena il mito:”che sarebbe successo se Orfeo fosse stato cieco?”
Alle ore 21.15 anteprima con Video Sketch a cura del Centro diurno Ludausilioteca di Trani
Ogni mattina ci saranno i momenti formativi promossi dal Centro servizi al Volontariato “San Nicola” di Bari “Il Giullare tra arti e terapie” dalle ore 9.00 alle ore 13.00 a cura dei registi/responsabili delle compagnie teatrali che si esibiscono ogni sera e destinati a operatori del settore e persone con disabilità con esperienza almeno biennale in percorsi artistico-teatrali che si sono iscritti..
Quest’anno la giuria che avrà l’arduo compito di valutare gli spettacoli sarà composta da: Beppe Sbrocchi (Trani Film Festival) che ne è altresì il Presidente, Maria Elena Germinario (Marluna Teatro), Giuseppe Delcuratolo (fumettista), Fabiola Diana (I Dialoghi di Trani) e Angela Musci (Circolo degli editori – Presidio Bisceglie).
Infine ogni sera prima degli spettacoli a partire dalle ore 20.00 presso il Centro Jobel sarà possibile degustare prodotti.
Il Giullare continua a promuovere la sua cultura contro ogni barriera! Vi aspettiamo numerosi.
Sport – Al via i Campionati mondiali Paralimpici di atletica leggera
Si stanno disputando a Londra (14 – 23 luglio 2017) i Campionati Mondiali di Atletica leggera IPC.
Allo Stadio Olimpico della capitale inglese, già teatro delle Paralimpiadi del 2012, si presenteranno 1300 atleti di 100 paesi del mondo che andranno a caccia di 213 titoli.
Nella delegazione azzurra, composta da Dodici azzurri, 5 donne e 7 uomini, ci sarà anche la nostra socia Arjola Dedaj, atleta delle fiamme azzurre.
Arjola sarà impegnata, nel salto in lungo T11 – non vedenti, giovedì 20 luglio alle 21:10.
Media-partner dell’evento, RAISPORT, che seguirà in diretta l’evento su Rai2, Rai Sport 1 e sul web.
Gruppo Sportivo Dilettantistico Non Vedenti Milano ONLUS
Via Vivaio, 7
20122 Milano
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