Agrigento: Servizio civile nazionale: 14 “giovani in sostegno” all’integrazione sociale e scolastica degli alunni con disabilità visiva, di Giuseppe Vitello

Autore: Giuseppe Vitello

A quasi un mese di distanza dall’avvio del progetto di servizio civile nazionale Tiresia 2013, l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Agrigento comunica che con decorrenza 03 giugno p.v. sarà avviata una nuova e sperimentale progettualità che inciderà notevolmente sui processi di integrazione e di crescità culturale degli alunni con disabilità visiva.
Trattasi del progetto di servizio civile denominato “giovani in sostegno” approvato e finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri (UNSC), che prevede l’impiego di 14 giovani volontari in attività dei servizi in favore dei disabili della vista in età scolare.
Nell’azione progettuale saranno coinvolti oltre al Provveditorato agli Studi di Agrigento anche 12 istituti scolastici che hanno aderito all’iniziativa mediante la sottoscrizione di un protocollo d’intesa per l’impiego delle risorse umane offerte dal servizio civile.
L’iniziativa progettuale determinerà una “maggiore integrazione sociale e scolastica dei disabili visivi” presenti nel territorio di riferimento (Città di Agrigento e comuni limitrofi) con conseguente miglioramento dello loro condizione di isolamento morale e materiale.
In particolare i volontari saranno prevalentemente impegnati nel “progetto scuola” che prevede la collaborazione in aula presso gli stessi istituti scolastici aderenti.
In questo ambito, l’apporto dei Volontari consentirà una più stretta collaborazione e sostegno alle scuole, mediante l’impiego fattivo e motivato di giovani formati presso gli Istituti Scolastici in attività funzionalmente distinte, complementari e non sostitutive dell’attività didattica ed educativa degli insegnanti curriculari e di sostegno, volte a una maggiore autonomia di spostamento e di comunicazione degli alunni disabili.

L’esperienza offrirà ai 14 giovani partecipati un’occasione istituzionalmente riconosciuta di formazione civica attraverso un’esperienza scelta volontariamente, volta da una parte alla crescita personale, dall’altra all’accrescimento di competenze di base specifico-professionali soprattutto con riguardo alla conoscenza delle tematiche legate alla disabilità.

La costante fiducia accordataci dall’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile per la gestione di progetti di servizio civile nazionale (dodici anni consecutivi di approvazione e gestione dei progetti) testimonia la grande capacità organizzativa/gestionale della sezione prov.le dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Agrigento nell’attivare e mobilitare risorse sul territorio a servizio della categoria dei non vedenti.

Il Presidente
Giuseppe Vitello

Palermo: corso di Telemarketing e Telesoccorso, di Giuseppe Scaccia

Autore: Giuseppe Scaccia

Con il costante  e concreto  sostegno  dell’Unione  Italiana  dei  Ciechi  e  degli  Ipovedenti il 26 Maggio u.s. presso un Istituto di formazione professionale di Palermo, n. 10 soci dell’U.I.C.I. hanno iniziato a frequentare un corso di Telemarketing e Telesoccorso.
La Dirigenza dell’U.I.C.I. di Palermo è particolarmente soddisfatta perché è riuscita ancora una volta, a promuovere e favorire un percorso di formazione professionale equipollente al centralinismo, in favore di un gruppo di giovani ciechi ed ipovedenti, desiderosi di integrarsi a pieno titolo nella società italiana, con il costante e concreto sostegno dell’U.I.C.I.
A questi nostri giovani vanno gli auguri più sinceri di un proficuo percorso formativo e di un avvenire ricco di soddisfazione e di serenità.
Il Presidente
Giuseppe Scaccia

Colpa di una società super veloce, di Pino Bilotti

Autore: Pino Bilotti

La nostra è una società super veloce e dalle dinamiche incontrollate, che alle persone non vedenti impone i suoi ritmi, una modernità dell’immagine! Guasti sleali e barbari che provengono da una società disattenta e consumistica.
Tutto diventa elettronico, una globalizzazione in progressione dinamica che non si ferma mai.
Queste le condizioni che costringono i giovani non vedenti a realizzare una realtà parallela per soddisfare le proprie esigenze, disillusi da tutti quei “vecchi” sistemi precostituiti. E’ così che molti di loro percepiscono l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti.
Mi permetto di fare qualche riflessione, del tutto soggettiva e parziale, proprio sui giovani.
Penso che i non vedenti oggi stiano subendo i danni più spietati della nostra società sempre più evoluta e tecnologica. Tutto sta diventando elettronicamente “sfuggente” e veloce: cellulare, smartphone, televisore, totem informativi, bancomat, tutto “touch screen”.
Tutti noi e i giovani, disorientati e in gran parte individualisti, riteniamo di essere indipendenti e attrezzati per affrontare le invasioni di società così poliedriche e superficiali verso persone con difficoltà sensoriali.
La nostra Associazione, per far fronte a tali dinamiche, cerca di interagire con questo nuovo costume sociale, scientifico e tecnologico.
Una trasformazione in qualche modo imposta e obbligata, fatta di nuove rotte per intraprendere nuove strade, fatte di servizi ,momenti di incontri e confronti.
Aperture più volte indicate e proposte dalla nostra Unione su problematiche ed esigenze dei giovani, che si traducono in atti concreti e iniziative attive: dalla creazione dei comitati provinciali al comitato Nazionale dei giovani, alle commissioni scientifiche e didattiche per l’istruzione,l’autonomia, la mobilità, l’accessibilità e dello sport e turismo, per giungere alle compagini culturali innovative della formazione della leadership, per continuare con il lavoro e le nuove professioni.
L’Associazione, in relazione a questi mutamenti sociali, rimane convinta di ampliare sempre più le sue azioni e adeguarsi ai tempi con l’utilizzo di strumenti di comunicazione appropriati, dalle radio web, alla produzione di testi in mp3, giornali elettronici, librerie digitalizzate per giungere alle connessioni di rete tramite teleconferenze, forum monotematici ecc.
Una rivoluzione culturale e tecnologica che ha imposto anche ai dirigenti di adeguarsi e mettersi in gioco e a confronto con i giovani non vedenti.
Ma tutto ciò non basta?
Allora si è pensato e si sta pensando di avvicinare i nostri giovani con ulteriori dinamiche, iniziative e proposte, come la creazione di strumenti rivolte al turismo e a incontri in rete e di gruppi, creazione di mailinglist tematiche e appuntamenti impostati all’incontro con meeting.
Un vero impegno di idee e proposte, che impongono alla politica associativa un ulteriore sforzo e cambiamento di rotta che si dovrà realizzare.
Una metamorfosi, che ha bisogno di tempi più lunghi per il cambiamento già avviato, che ha già cominciato il suo cammino, come si è potuto notare.
Una siffatta tendenza certamente è uno stimolo verso i giovani per avvicinarli all’Unione, verso la quale la Dirigenza, a tutti i livelli, dovrà dedicare più energia ed entusiasmo, per giungere alla famigerata e tanto richiesta trasformazione.

Pino Bilotti

 

Milano: Seminario Servizi al Lavoro, di Franco Lisi

Autore: Franco Lisi

L’Istituto dei Ciechi di Milano è lieto di invitare la S.V. al seminario:
“Presentazione dei servizi al lavoro e del modello di intervento per l’inserimento/riqualificazione professionale a favore di persone con disabilità visiva”
VENERDÌ, 6 GIUGNO 2014 – ORE 9.00 / 13.00 – VIA VIVAIO 7, MILANO
L’Istituto dei Ciechi di Milano, con il contributo della Provincia di Milano, ha svolto un’analisi ragionata delle esperienze condotte in 10 anni di attività nell’ambito dei servizi al lavoro. Lo studio ha consentito di strutturare un modello di intervento inerente all’inserimento e alla riqualificazione professionale delle persone disabili visive.
Il seminario si rivolge a persone non vedenti e ipovedenti, associazioni, istituzioni, mondo aziendale e sindacale e ha lo scopo di presentare le molteplici variabili che nelle differenti situazioni determinano le modalità di intervento sia sulla persona che presso la struttura, nonché le attività del Raggruppamento dei Servizi al Lavoro costituito da Istituto dei Ciechi di Milano, Consiglio Regionale Lombardo e Sezioni Provinciali di Brescia e Varese dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Onlus.
L’incontro sarà occasione per:
* far conoscere i servizi al lavoro;
* condividere il modello di intervento;
* “toccare con mano” le soluzioni di tecnologia assistiva e riflettere sulle problematiche afferenti l’accessibilità;
* evidenziare l’utilità di azioni propedeutiche all’inserimento/riqualificazione lavorativa della persona con disabilità visiva;
* sensibilizzare il mondo aziendale.
Programma:
9.00 – Registrazione partecipanti
9.30 – Intervengono:
* Rodolfo Masto – Commissario Straordinario dell’Istituto dei Ciechi di Milano
* Paolo Del Nero – Assessore Sviluppo Economico, Formazione e Lavoro Provincia di Milano
* Nicola Stilla – Presidente dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, Consiglio Regionale Lombardia
* Maria Cristina Pinoschi – Direttore Settore Formazione e Lavoro Provincia di Milano
* Giancarlo Abba – Direttore Scientifico dell’Istituto dei Ciechi di Milano
* Franco Lisi – Responsabile dei Servizi al Lavoro dell’Istituto dei Ciechi di Milano
* Docenti/operatori dell’Istituto dei Ciechi di Milano
* Testimonianze di datori di lavoro e di lavoratori
Nel corso della mattinata, inoltre, le aziende e tutti gli interessati potranno incontrare individualmente gli operatori, confrontarsi con datori di lavoro che hanno fruito dei servizi, visionare e sperimentare le varie soluzioni di accesso al mondo digitale messe a disposizione dall’attuale tecnologia assistiva (computer, display braille portatili, sintesi vocali, smartphone, tablet, ecc.), nonché le relative applicazioni nel mondo del lavoro. Saranno predisposte diverse postazioni dimostrative con il contributo del Centro Regionale Tiflotecnico dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti.
Nell’ambito dell’attività di ricerca, in collaborazione con il laboratorio di Physical Computing, dipartimento di design del Politecnico di Milano, sarà illustrata la tecnologia di stampa 3D e le sue possibili applicazioni per l’autonomia dei non vedenti.
La partecipazione al seminario è libera, tuttavia, per motivi organizzativi, è gradita una preregistrazione alla mail: sportello.lavoro@istciechimilano.it indicando nominativo/i ed Ente di appartenenza.

Nel corso della mattinata Dialogo nel Buio offrirà ai partecipanti un caffè al buio.
Per informazioni e chiarimenti, contattare il responsabile dell’evento: dr. Franco Lisi
Email: centro.informatico@istciechimilano.it – franco.lisi@istciechimilano.it
Tel:   02.77.22.63.35
www.twitter.com/francolisi63

 

Bolzano: Torball, le ragazze di nuovo campionesse italiane, di Annemarie Innerhofer

Autore: Annemarie Innerhofer

Ancora una volta, le ragazze della squadra femminile di Torball del Gruppo Sportivo Non e Semivedenti Bolzano hanno portato a casa il titolo di campione!

Con grinta e destrezza e accompagnate dall’allenatore Marco Grazioli, Maria Teresa Bettineschi, Ilaria Frenez, Annamaria Innerhofer, Margareth Zelger Psenner e Silvia Rinaldi hanno giocato e vinto tutte le partite, sia nel girone di andata, che si è disputato il 29 e 30 marzo a Napoli, sia in quello di ritorno, disputato a Rocca S. Giovanni (Chieti) il 10 ed 11 maggio, totalizzando 48 punti.

Seguono le squadre della Pol. Roma, GSD Colosimo, ASD Reggina e Pol. Atletico Bologna.

Ora, per le bolzanine, il prossimo appuntamento in agenda è per settembre ad Innsbruck, per la Coppa Mondiale. In bocca al lupo!

Info:
Innerhofer Annemarie, Responsabile del settore Torball – tel. 347-7565700
www.torball.it

LA RESPONSABILE TORBALL
Annemarie Innerhofer

Un racconto particolare, di Angela Pimpinella

Autore: Angela Pimpinella

Il 9 maggio 2014 si è inaugurata la mostra “altroSenso”, una mostra che è il risultato di un progetto fotografico che aveva come sfida quella di raccontare attraverso le immagini un mondo in cui le immagini sono difficilmente accessibili, il mondo della sordocecità. Si è voluta così  raccontare la condizione delle persone sordocieche, far intravedere le molte difficoltà ma anche l’incredibile normalità, facilitare il pubblico nel considerare nuovi modi di vedere, sentire e comunicare. La mostra fotografica, nasce dal lavoro di sette fotografi dell’associazione Laboratori Visivi, Gianluca Azzalin, Luca Colaneri, Antonio Di Cecco, Benedetta Di Magno, Bruno Fulco, Simona Pampallona, Andrea Vecchia; per diversi mesi hanno seguito le attività socio-culturali di un gruppo di persone sordocieche all’interno della struttura diurna di informazione, approfondimento culturale e socializzazione del Centro regionale S. Alessio Margherita di Savoia.  Il racconto fotografico è rivolto a chi ha voglia di conoscere meglio la condizione delle persone sordocieche, al di là dei luoghi comuni, del pregiudizio e della scarsa informazione. Ogni fotografo ha cercato la propria chiave di lettura per interpretare il tema della sordocecità, scegliendo di sottolineare la “normalità” delle attività – soprattutto culturali – che gli utenti svolgono all’interno del Centro e con cui ogni autore ha potuto confrontarsi. Tra le foto in mostra ci sono alcuni ritratti degli utenti del centro diurno, insieme a quelli degli interpreti e dei responsabili, tutte persone che vivono questa esperienza su fronti diversi ma accomunati dallo stesso obiettivo. Attraverso le immagini degli ambienti, degli oggetti, dei gesti, si è voluto dare un contributo all’informazione sulla condizione della sordocecità e permettere a questa realtà di uscire fuori dalle mura dei centri specializzati che già la conoscono.
Sono ancora vive le sensazioni della serata del 9 maggio che ho vissuto insieme agli operatori, gli utenti, i fotografi ed altra gente che ha preso parte all’inaugurazione. Essere lì dopo un lungo percorso per la realizzazione di questo progetto è stato molto importante perché ciò ha significato il raggiungimento degli obiettivi che ci eravamo proposti. Inoltre è stata anche una serata nella quale abbiamo potuto ricordare i vari momenti trascorsi insieme ai fotografi, momenti anche divertenti nei quali venivano scattate le foto e nello stesso tempo si stava costruendo un canale di informazione, un racconto particolare sulle attività che svolgiamo.
Naturalmente la realizzazione di questa mostra è dovuta anche ad un altro aspetto importante, la cooperazione tra enti: Laboratori Visivi, Centro Regionale S. Alessio, Come un Albero ONLUS, Amici per la città, Roma Capitale, Regione Lazio.
Ogni rappresentante di ogni ente ha tenuto un breve discorso durante la serata di inaugurazione per sottolineare l’importanza di questo evento.
A conclusione di questa esperienza posso dire di aver molto apprezzato l’originalità di raccontare attraverso la fotografia la realtà di sordocecità sottolineandone comunque lo stato di normalità.

Angela Pimpinella

I minorati della vista percettori di indennità: quanti sono in Italia?, di Angelo Mombelli

Autore: Angelo Mombelli

Sul numero di novembre-dicembre 2011 del Corriere dei Ciechi avevo riportato la tabella del Ministero della Salute riferita ai ciechi assoluti e parziali percettori di indennità di accompagnamento o indennità speciale nel nostro paese: a distanza di oltre due anni ho voluto controllare se si erano verificati sostanziali scostamenti, ma i dati riportati sul sito del Ministero mi apparvero errati, poiché presentavano notevoli differenze rispetto al passato. Così, tramite la Sezione Italiana dell’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità, ho richiesto al Ministero della Salute i dati aggiornati, disaggregati, suddivisi regione per regione. Dal confronto con i dati ISTAT aggiornati al novembre 2013, è emerso quanto segue:

Regione

Popolazione

(dati ISTAT novembre 2013)

Ciechi

Parziali

(dati Ministero della Salute 2014)

Ciechi

Totali

(dati Ministero della Salute 2014)

Totale

Percentuale sulla popolazione

Abruzzo 1.315.955 2.486 1.633 4.119 0,32%
Basilicata 574.505 1.125 652 1.777 0,31%
Calabria 1.956.115 2.909 2.534 5.443 0,28%
Campania 5.769.543 5.408 4.932 10.340 0,18%
Emilia Romagna 4.404.048 4.642 3.715 8.357 0,19%
Friuli 1.233.092 1.347 920 2.267 0,18%
Lazio 5.595.758 5.605 4.779 10.384 0,18%
Liguria 1.586.524 2.038 1.417 3.455 0,21%
Lombardia 9.921.913 8.373 6.599 14.972 0,15%
Marche 1.546.155 2.570 1.488 4.058 0,26%
Molise 381.699 674 419 1.093 0,28%
Piemonte 4.415.535 5.421 3.506 8.927 0,20%
Puglia 4.053.013 5.308 4.325 9.633 0,23%
Sardegna 1.648.837 4.610 4.128 8.738 0,53%
Sicilia 4.992.277 9.496 7.287 16.783 0,34%
Toscana 3.707.952 4.602 3.376 7.978 0,21%
Trentino Alto Adige*
Umbria 895.880 1.511 900 2.411 0,27%
Valle d’Aosta*
Veneto 4.914.026 4.716 3.769 8.485 0,17%
  58.912.827 72.841 56.379 129.220 0,22%

 

* In applicazione della legge 191 art. 2 commi 106/126

Rispetto al 2011, il numero dei percettori ha subito un lieve aumento passando da 128.862 unità a 129.220; considerato l’aumento della popolazione però la percentuale dei percettori rimane invariata allo 0,22% circa. Stupisce il dato della Sardegna che nel 2011 era dello 0,33% e passa ora ad uno 0,53%, pari a più del doppio della media nazionale. Forse il dato precedente era errato? Un altro dato da evidenziare riguarda la differenza fra i ciechi parziali e i ciechi totali: in alcune regioni, come si può rilevare, i numeri differiscono in maniera significativa, mentre in altre lo scarto tra i ciechi parziali e quelli totali è minimo, e questo è un fatto abbastanza sorprendente.

Ma il punto è un altro: dopo il congruo numero di revisioni da parte dell’INPS, dopo tutte le difficoltà per ottenere le certificazioni idonee, dopo tutte le denunce dei cosiddetti falsi ciechi, dopo i ritardi per le visite, la burocrazia e quant’altro, mi aspettavo che il numero complessivo dei ciechi in Italia subisse una significativa flessione: tuttavia, come emerge dai dati del Ministero, non è mutato un granché. La situazione è rimasta pressoché invariata.

In fondo, è comprensibile: il processo è appena iniziato ed è prematuro trarne le somme. Sarà necessario qualche anno prima che si possa verificare se il trend sarà effettivamente quello di una diminuzione del numero dei percettori.

Angelo Mombelli

La Carta dei diritti degli anziani, di Cesare Barca

Autore: Cesare Barca

Incontro nella sala virtuale telefonica 989050 “Parla, un amico ti ascolta”
Commissione nazionale anziani dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti
Conversazione con l’Avvocato Paolo Colombo
Coordinatore Cesare Barca

Quando si tocca il tema degli anziani ho notato che più di qualcuno alza le orecchie e drizza il pelo, quasi indispettito di essere considerato vecchio o, per dir meglio, “diversamente giovane”, visto che oggi il termine, introdotto quasi per scherzo, ha preso piede per creare quel pizzico di pepe utile per non sentirsi messo in un angolo.
Già, è proprio per questo, per tornare a riprendere il nostro ruolo prezioso che l’esistenza ci regala che tutti insieme rifletteremo sui diritti degli anziani, sulle loro capacità di essere utili a se stessi e molto spesso agli altri.
Sì, amici miei, perché la vecchiaia, chiamiamola senza timore alcuno con il suo nome, è una conquista, il coronamento progressivo di una vita vissuta per sapersi molto spesso donare più che ricevere: la vecchiaia è un’arte e va vissuta come tale e come tale amata, divulgata e offerta.
Già, voi direte, offerta a chi? Ad un governo che vorrebbe rottamarci?”.  Ad una società globale volta soltanto al consumismo?”. Già, è proprio la situazione difficile e quantomeno disarmonica che stiamo vivendo, è proprio questo il momento, almeno credo, di parlare dei nostri diritti, di affermare la nostra dignità di uomini e donne che rappresentano la maggior quantità della popolazione e che ancora continua ad esprimere la propria capacità di essere attiva in settori socialmente determinanti.
Non siamo noi anziani che sottraiamo alcunché ai giovani, sono piuttosto i giovani che logicamente hanno ancora, più che nel passato, bisogno di noi, della nostra attività e della nostra esperienza acquisita anno dopo anno nella costruzione della nostra vita e di quella della comunità in cui viviamo.
Qui mi fermo perché le mie considerazioni potrebbero essere ritenute eccessive ed è proprio per questo, miei cari, che venerdì 23 maggio alle ore 18 l’Avvocato Paolo Colombo, responsabile del Centro giuridico di documentazione dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, membro della Direzione nazionale, ricco di un’ampia e dimostrata esperienza nel settore sociale e giuridico, sarà con noi nella nostra sala virtuale per trattare il tema che personalmente mi sta molto a cuore, tema che sono certo interesserà anche voi tutti, anziani e non, perché ricordatevi, cari giovanotti, che l’anzianità è una conquista che si acquisisce strada facendo, come dice la canzone e molto spesso la strada da percorrere è dura.
Venite dunque tutti: gli anziani per verificare la possibilità di reclamare almeno alcuni dei loro diritti fondamentali e coloro che, un poco più giovani vogliono conoscere anticipatamente quale sarà e come sarà la loro età avanzata.
Il “circolo anziani”, la nostra sala virtuale telefonica “parla, un amico ti ascolta”, si apre per tutti.
Non perdete questa bella occasione di conoscere, almeno in parte, il contenuto della “carta dei diritti degli anziani” che ormai sta purtroppo invecchiando nell’inerzia o quasi, avendo già compiuto diciannove anni  da quando è stata firmata dal Presidente della Repubblica.
Noi vi aspettiamo e saremo lieti di conoscervi.
Chi avesse bisogno dei dati utili per entrare nella nostra sala  potrà come sempre rivolgersi al sottoscritto, all’amico Nunziante Esposito e all’attento collaboratore Pino Servidio per avere tutte le indicazioni fornendo, logicamente, il proprio nome, cognome e numero telefonico che intende usare per essere presente.
Sarà con noi anche il nuovo Vicepresidente Nazionale, nonché incaricato proprio per le problematiche degli anziani, il Cav. Luigi Gelmini.
Non perdetevi questa occasione, perché sarà la premessa di un lungo itinerario che vi inviterò a percorrere insieme in autunno.
Grazie per la vostra attenzione: noi ce la mettiamo tutta perché vogliamo far sentire la nostra presenza non solo attiva, ma spesso determinante in questa società tanto disorientata e provata.
A risentirci. E ricordate che abbiamo bisogno di voi, di voi tutti.
Cesare Barca
tel.045 83 00 282
e-mail: cesarebarca@alice.it

Concluse le finali di calcio a 5 per ipovedenti scudetto 2013/2014 assegnato al Pesaro.Comunicato stampa, di Rocco De Icco

Autore: Rocco De Icco

E’ stato il centro sportivo FCS Stadium di Pomigliano D’Arco il teatro della fase finale del campionato nazionale di calcio a cinque per ipovedenti della Federazione Italiana Sport Paralimpici Ipovedenti e Ciechi, FISPIC; lo scudetto è stato assegnato nel corso di una bellissima manifestazione che ha richiamato tanti tifosi e curiosi.

L’evento si è svolto il 10 e 11 maggio, e ha visto affrontarsi, nella prima semifinale, la compagine di casa, e organizzatrice, A.S.D. Non ed IpoVEDenti Napoli e l’Invicta Pesaro 2001 di mister Bellomini; a seguire la seconda semifinale tra  l’ASD Adriatica Fano e l’ASD Cit Turin LDE Torino che è approdata per la prima volta ad una finale del campionato.

Nella prima semifinale, i padroni di casa dell’A.S.D. Non ed IpoVEDenti Napoli, allenati da Paolo Coppola, cedono il passo, solo dopo i calci di rigore e dopo aver sprecato nel finale un paio di ghiotte occasioni all’Invicta Pesaro 2001; bravi e meritevoli gli avversari.

Nell’altro match, facile successo del Fano che si presenta così da favorita alla finale del giorno dopo.

La prima partita della domenica assegna il terzo posto alla NOIVED Napoli, che supera i torinesi per 6 a 0.

Scatta l’ora della finalissima, il derby marchigiano fra Fano e Pesaro, come pronosticato già alla vigilia.

Mister Rossi, allenatore dei Fanesi, vede i suoi ragazzi sotto tono e  sempre costretti ad inseguire. Riescono a farlo fino al 2 a 2, ma il terzo gol di Daniele Del Canto non verrà più recuperato.

Tra l’entusiasmo dei vincitori, il Presidente Federale Sandro di Girolamo proclama campione d’Italia l’ASD Invicta Pesaro con la consegna delle medaglie e dello scudetto tricolore.

Grande festa pure per le premiazioni dei piccoli ragazzi della categoria pulcini. altri riconoscimenti a: Fcs Stadium per aver risposto, come sempre con grande disponibilità, al Rama Palace Hotel, alla lega campana calcio dilettanti, al CONI, delegazione Napoli, a Biagio Antignani, Presidente della scuola calcio “Progetto Casalnuovo”, e agli arbitri della manifestazione.

Per rendere ancora più significativo l’evento, durante le due giornate, vi sono state delle iniziative molto apprezzate. Come detto, hanno giocato i ragazzini delle scuole calcio coordinate dal professor Biagio Antignani.

Allo scopo di diffondere la cultura della prevenzione delle malattie agli occhi, decine di persone si sono potute sottoporre a visite oculistiche gratuite effettuate dallo staff del dottor Nicola Ciampa dell’Azienda Ospedaliera della Federico II, che si sono avvalsi del camper oftalmico messo a disposizione dall’Unione Italiana dei ciechi e degli ipovedenti di Napoli.

Gli ospiti, poi, durante una serata organizzata per parlare di sport paralimpico con alcune associazioni locali, sono stati allietati dagli ottimi Germano Mona e Raffaele Ponticelli, artisti dell’associazione ARTE…FATTi di Casalnuovo.

Al termine della manifestazione, il Presidente del comitato organizzatore Rocco De Icco si dice ampiamente soddisfatto circa la riuscita dell’evento, che ha rischiato di non potersi più svolgere a causa di gravi ed imprevedibili eventi. “Si è dovuto procedere in emergenza, reimpostare tutto e ripartire dopo l’OK del delegato regionale della federazione Giuseppe Vitale”. “Resta un po’ di rammarico”, aggiunge ancora De Icco,  per come è andata sul campo, comunque complimenti ai nostri atleti. È doveroso poi, ringraziare coloro che ci hanno supportati: i medici di campo, gli oculisti, i volontari che, gratuitamente si sono messi a disposizione per il buon esito dell’iniziativa. Il nostro obiettivo, dice De Icco, era anche quello di far conoscere ed avvicinare le persone al nostro movimento. Spesso infatti chi non è ben calato nella nostra realtà, immagina lo sport per disabili a basso contenuto agonistico; sarà stato sicuramente smentito dal corso della manifestazione”.

Infine un caldo invito rivolto dalla dirigenza dell’A.S.D. Non ed IpoVEDEenti Napoli ai disabili visivi che volessero avvicinarsi alla pratica dello sport agonistico e non, a prendere  contatti con l’associazione.

L’ASD Non ed IpoVEDenti Napoli “NOIVED” 3391534092 Email na011@fispic.it

Selezione per 4 volontari in servizio civile regionale al Museo Omero, Redazionale

Autore: Redazionale

Il Museo Tattile Statale Omero accoglierà presso la propria sede 4 volontari in Servizio Civile Regionale con il progetto “Arte multisensoriale quale canale d’integrazione — II Fase” (bando pubblicato l’8/5/2014 sul sito wwww.serviziocivile.marche.it).

Il progetto si sviluppa su più livelli che confluiscono nel seguente obiettivo generale: ampliare e consolidare le opportunità di fruizione e godimento dell’arte, risorsa fondamentale per l’educazione e la crescita personale di tutti, ed in particolare delle persone svantaggiate per condizione psicofisica, sociale o per provenienza da culture altre. Per raggiungere l’obiettivo prefissato insisterà in particolare su due elementi di fondamentale importanza: il coinvolgimento diretto delle realtà museali marchigiane e nazionali e l’educazione e sensibilizzazione delle giovani generazioni, su cui investire come risorsa attiva.

I volontari che parteciperanno al progetto potranno acquisire competenze altamente specifiche in educazione artistica per minorati visivi, accoglienza disabili in particolare non vedenti, didattica speciale e competenze trasversali in accoglienza e organizzazione, didattica studenti di ogni ordine e grado, attività amministrative e promozionali di un ente culturale pubblico.
Ai volontari che parteciperanno al progetto del Museo Tattile Statale Omero saranno riconosciuti tirocini e crediti formativi dall’Università degli Studi di Urbino e certificate le competenze specifiche dall’I.Ri.Fo.R, Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione onlus.

Possono partecipare alla selezione i cittadini, senza distinzione di sesso, che alla data di presentazione della domanda abbiano compiuto il diciottesimo anno di età e non compiuto il ventinovesimo anno di età (28 anni e 364 giorni).
Sono ammessi a svolgere il servizio civile regionale i cittadini italiani che hanno domicilio o dimora nel territorio marchigiano, nonché i cittadini di altri Paesi e gli apolidi che siano residenti in un comune compreso nel territorio regionale, a condizione che non abbiano riportato condanne penali e siano in possesso di idoneità fisica, certificata dagli organi del servizio sanitario, con riferimento allo specifico settore d’impiego per cui si intende concorrere.

I requisiti di partecipazione, ad eccezione del limite di età, devono essere posseduti alla data di scadenza del termine di presentazione delle domande e mantenuti sino al termine del servizio.

La domanda di partecipazione, in formato cartaceo e corredata di copia del documento di identità, deve pervenire entro le ore 14.00 del 9 giugno 2014 al seguente indirizzo:
Museo Tattile Statale Omero, Banchina Giovanni da Chio 28, 60121 Ancona.
Gli orari di consegna presso la Segreteria del Museo sono i seguenti: dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 13.00.

Il Bando, i relativi allegati e tutte le informazioni relative al Progetto. sono disponibili sul sito del Servizio Civile della Regione Marche http://www.serviziocivile.marche.it/, sul sito del Museo www.museoomero.it