Senior per tutti, di Cesare Barca

Autore: Cesare Barca

Non abbiate timore: Senior non è una offesa e neppure un cattivo auspicio, ma è semplicemente una rivista sonora mensile gestita in assoluto volontariato da un insieme di persone che hanno scelto di offrire il loro tempo e le loro competenze per creare qualcosa di interessante e utile per chi è avanti negli anni con lo scopo fondamentale di far sentire la loro vicinanza e interrompere, in qualche misura, possibili solitudini.
La rivista pubblicata in mp3 tra qualche mese compie vent’anni e di strada ne ha fatto tanta maturando sempre più la convinzione che gli anziani, come dice il termine Senior, sono persone tanto ricche di esperienze diverse, di stimoli e interessi che desiderano conoscere situazioni, avvenimenti e circostanze esattamente come tutti: non sono e non vogliono essere considerati una “categoria a parte” del genere umano.
Perciò Senior si è venuto trasformando in una rivista particolarmente ricca di informazioni, di dati culturali, di proposte di passatempo e di dialogo con i propri lettori.
Così, gradualmente, è divenuta una rivista per tutti senza trascurare, comunque, la propria finalità iniziale.
Vi basterà dare una occhiata al contenuto del link che riportiamo e vi sarà tutto chiaro: potrete, tra l’altro, darci i vostri consigli e i vostri pareri e magari, perché no, la vostra collaborazione.
Tenete presente comunque che la rivista viene costruita tutta “artigianalmente”, se così si può dire: è come le tagliatelle fatte in casa, normalmente ottime da consumare, ma irregolari nella loro struttura, un pochino disomogenee: noi offriamo ciò che abbiamo e lo facciamo con tutto il cuore.
Leggeteci e diverremo amici: è proprio questa la finalità di Senior.
http:\\www.uiciechi.it\GiornaleElettronico\Senior1.zip

Cesare Barca

L’Europa e la disabilità visiva, di Cesare Barca

Autore: Cesare Barca

Confronti e raffronti
Conversazione con il Prof. Rodolfo Cattani

Accade talora che, scorrendo i numerosi comunicati divulgati sull’attività del terzo settore e, in particolare, sul trattamento economico-sociale riservato ai disabili visivi, ci si pongano interrogativi che rimangono frequentemente senza una precisa risposta.
Ora avremo finalmente la possibilità di fare chiarezza su questo tema tanto dibattuto e spesso sviluppato su presupposti e contenuti impropri , grazie all’intervento nella nostra sala telefonica virtuale 98 90 50 del Prof. Rodolfo Cattani, Presidente della commissione per le relazioni con le istituzioni dell’Unione europea dei Ciechi (Ebu), nonché presidente del Forum italiano sulla disabilità(FID). L’incontro avrà luogo mercoledì 6 maggio alle ore 18 e avremo finalmente modo di conoscere la realtà dell’attività europea non solo circa il trattamento economico, ma anche sull’azione volta alla standardizzazione degli interventi indispensabili per assicurare una certa omogeneità di autonomia e di effettiva inclusione sociale per tutti i disabili visivi.
Con questo appuntamento intendiamo perciò offrire a tutti una occasione di conoscenza e di chiarimento su un tema di estrema importanza per comprendere, tra l’altro, la complessa attività politica europea, tanto impegnata sul piano di una possibile convergenza economica, ma ancora lontana dalla realizzazione di un piano sociale omogeneo.

Questo è chiaramente soltanto il mio pensiero, ma sarà proprio cogliendo la cortese adesione del Prof. Cattani che sarà possibile finalmente chiarire un argomento che ormai riveste una importanza fondamentale.
Vi attendiamo in molti, quindi, mercoledì alle ore 18 perché, lo si voglia o no, siamo tutti cittadini europei.
Chi avesse necessità di conoscere il pin d’ingresso nella sala telefonica può scrivere o telefonare a me, agli amici Nunziante Esposito e Pino Servidio.

Cesare Barca
e-mail: cesarebarca@alice.it tel.. 329-2050972
Nunziante Esposito: e-mail: Nunziante.esposito@alice.it tel.349-6723351
Pino Servidio: e-mail: giuseppe.servidio@alice.it tel. 335-8082002

Anziani: La sala telefonica virtuale “Parla, un amico ti ascolta” 98.90.50 della Commissione Nazionale Anziani, di Cesare Barca

Autore: Cesare Barca

Spalanca le sue porte

Sono trascorsi quasi due anni da quando la nostra sala 98. 90. 50 ha iniziato la propria offerta di ascolto e la
programmazione di incontri tematici su numerosi argomenti di interesse generale e di informazione.
Due anni di accoglienza e di promozione svolta con sollecitudine amichevole da dodici moderatori che hanno consentito e
ancora favoriscono l’apertura pomeridiana cinque giorni la settimana e promuovono la diminuzione dell’isolamento e della
solitudine.
Ora abbiamo avvertito il bisogno di conoscere le esigenze e le proposte di tutti i frequentatori abituali, ma ancor più i
desideri e le necessità di tutti coloro che non hanno ancora accolto l’invito di essere presenti, di quanti non hanno
ancora inteso accogliere l’offerta del nostro servizio, di vivere comunitariamente momenti di confronto e di dialogo.
La sala spalanca perciò le sue porte per accogliere tutti, ma proprio tutti e, in particolare, coloro che non hanno ancora
voluto conoscere la gioia dell’incontro e del confronto.
Vogliamo soffermarci sulle vostre attese, apprendere le vostre esigenze personali, le vostre indicazioni per rendere
sempre più utile e adeguato il nostro servizio.
Sì, perché la nostra sala offre un vero e proprio servizio di ascolto e presta la massima attenzione ai suggerimenti e alle
urgenze di tutti e di ciascuno.
Aiutateci per rendere sempre più efficace il nostro impegno e venite con noi lunedì 27 alle ore 21.
L’ingresso è semplice e l’accoglienza festosa: non perdete l’occasione di esprimere il vostro parere e di fornire i vostri
consigli: noi vi aspettiamo fiduciosi.
Per entrare nella sala è necessario avere indicazioni semplici e conoscere il pin d’ingresso. Per questo e per avere ogni
opportuna delucidazione potete rivolgervi a me o agli amici Nunziante Esposito e Pino Servidio: scriveteci o contattateci
telefonicamente e saremo lieti di fornirvi le indicazioni necessarie.
A lunedì 27 dunque, alle ore 21: vi aspettiamo, non mancate l’occasione di esprimere il vostro parere e di vivere un
momento di amicizia.
Cesare Barca

Cesare Barca: e mail cesarebarca@alice.it tel.329 20 50 972
Nunziante Esposito: e mail nunziante.esposito@alice.it tel.349 67 23 351
Pino Servidio: e mail giuseppe.servidio@alice.it tel. 335 80 82 002

Anziani: L’ipovisione, un problema sociale emergente di Cesare Barca

Autore: Cesare Barca

Luigi sta per uscire: “Ciao, vado perché si fa tardi per l’appuntamento. Ci vediamo a pranzo.” “Stai attento nell’attraversare quella strada maledetta in cui le automobili corrono all’impazzata”, gli grida la mamma preoccupata. “Certo, mamma, non ti preoccupare!”.
In realtà Luigi per l’attraversamento si regolava dal posizionamento di altri che, fermi sul marciapiede, attendevano all’altezza delle strisce tanto scarsamente evidenti. Ma quel mattino non c’era nessuno, le automobili sfrecciavano senza sosta e le strisce, dove erano? “Dovrò attendere, prima o poi qualcuno dovrà pure attraversare la strada”. Non giungeva nessuno e chi passava procedeva velocemente. Luigi vedeva la luce e, a breve distanza, anche l’ombra di un ostacolo particolarmente voluminoso, nient’altro, troppo poco per avventurarsi in percorsi stradali frequentemente impegnativi e, ancor più, troppo poco per affrontare pericolosi attraversamenti in sicurezza.
Come fare? Già, forse il bastone bianco l’avrebbe aiutato e meglio ancora sarebbe stato possedere un cane guida.
Nulla di tutto questo perché Luigi era ipovedente e si fidava del suo residuo visivo.
Già, il residuo visivo, spesso tanto ridotto da non consentire alla persona ipovedente di distinguere una foto, un disegno, un residuo soggetto a diminuire in condizioni di luce diversa in relazione all’ambiente in cui ci si viene a trovare.
Un tempo si diceva che l’ipovisione era una condanna al Limbo, ma oggi come viene considerata?
Fortunatamente la legge n.138 del 3 aprile 2001è finalmente giunta a stabilire che la classificazione e quantificazione del danno visivo non può basarsi esclusivamente sulla visione centrale, ma anche sul campo visivo, cioè sulla visione periferica.
L’attenzione posta dalla sezione italiana dell’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità in collaborazione con l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, dopo anni di lotta e di trepidante attesa, ha conseguito un traguardo di tappa particolarmente importante, anche se non è completamente dirimente e risolutivo.
In Italia gli ipovedenti sono circa 1.500.000 e nel mondo 245.000.000, cifre enormi che devono necessariamente richiedere la massima attenzione e l’impegno sociale e scientifico sufficiente per affrontare convenientemente questo fenomeno in continuo aumento.
Per saperne di più e per soffermarci su considerazioni di ordine pratico e conoscitivo avremo con noi, nella nostra sala virtuale 98 90 50 Angelo Mombelli responsabile operativo per l’ipovisione, una persona particolarmente ricca di esperienza personale e comunitaria in continuo rapporto con l’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità.
Già, “prevenire”, un termine su cui dovremo soffermarci perché davvero è indispensabile conoscere per evitare il peggio e, nel contempo, conoscere altresì gli ipovedenti, persone con cui condividiamo spesso tanti momenti della nostra quotidianità.
L’incontro avrà luogo mercoledì 8 aprile alle ore 18 e sarà interessante partecipare e porre le nostre domande di approfondimento.
Ritroviamo la soddisfazione di sentirci uniti nella nostra sala virtuale che ci ha fornito tante informazioni e numerosi spunti meritevoli di interesse.
Chi avesse necessità di conoscere il pin di ingresso può telefonare a me, agli amici Nunziante Esposito e Pino Servidio: telefonate o scrivete ed avrete tutte le indicazioni utili per essere con noi.
Ricordo che sul nascere la nostra sala virtuale era stata denominata “Parla, un amico ti ascolta” e questa significativa locuzione continua ad essere efficace.
Cesare Barca

Email: cesarebarca@alice.it tel. 329 20 50972
Pino Servidio: email giuseppe.servidio@alice.it tel.335 80 82 002
Nunziante Esposito: email nunziante.esposito@alice.it tel. 349 67 23 351

Anziani: L’urgenza di fare chiarezza sull’acquisto degli ausili tecnico-informatici, di Cesare Barca

Autore: Cesare Barca

Troppo frequentemente ci si trova di fronte ad ostacoli burocratici quando si decide di acquistare ausili utili e talora indispensabili per migliorare la propria autonomia in genere e in particolare la propria cultura e la gestione delle proprie giornate vissute spesso faticosamente nel tentativo di progredire nel processo di inclusione attiva, inclusione sempre più necessaria nel dinamismo del momento postmoderno e tecnologicamente in continua espansione in cui siamo inseriti.
Lo si voglia o no non è più concesso sostare in attese improduttive e alienanti, ma quando si decide di effettuare acquisti di sussidi tecnici e informatici ci si trova troppo frequentemente dinanzi a blocchi burocratici disincentivanti e deludenti.
A quasi venti anni dall’entrata in vigore della prima importante norma riguardante le agevolazioni Iva sull’acquisto degli ausili tecnici ed informatici in favore dei disabili, restano ancora numerosi dubbi, causati, per lo più, da una scarsa conoscenza della legislazione in materia, da parte dei rivenditori, oltre che da procedure burocratiche lunghe e, in qualche caso, eccessivamente rigide, che finiscono per indurre i beneficiari a rinunciare alla fruizione dei vantaggi economici garantiti per legge.
Per cercare di far luce su un argomento divenuto complesso a causa di varie ragioni, non soltanto di carattere burocratico, ci incontreremo nella sala virtuale…98 90 50 della Commissione nazionale anziani venerdì 20 marzo alle ore 18 con il dott. Angelo de Gianni per approfondire l’argomento e chiarire, nel limite del possibile, ogni nostro dubbio.
Sarà utile essere presenti per esporre le proprie necessità e le proprie incertezze, per assumere tutte le indicazioni indispensabili per poterci muovere con correttezza evitando perdite di tempo e rinunce disarmanti.
Dobbiamo conoscere con chiarezza i nostri diritti, ma anche la legislazione che ci permette di poterne fruire.

Come consuetudine per entrare nella sala virtuale dovete conoscere il pin, pin che vi sarà consegnato telefonando al sottoscritto o agli amici Nunziante Esposito e Pino Servidio.
Non perdete questa occasione, un appuntamento scaturito da manifeste necessità ripetutamente esternate da molti.
Vi aspettiamo.
Cesare Barca

Cesare Barca: email cesarebarca@alice.it
Tel. 329 20 50 972
Nunziante Esposito: email nunziante.esposito@alice.it tel.349 672 33 51
Pino Servidio: Giuseppe.servidio@alice.it tel.335 80 82 002

Anziani- Quando la solidarietà diviene azione, di Cesare Barca

Autore: Cesare Barca

Attività dell’Irifor del Lazio a favore delle persone anziane con disabilità visiva.
Da sempre l’Irifor laziale ha vissuto con particolare attenzione le situazioni, talora veramente pesanti, di molti anziani della propria regione e si è adoperato per promuovere circostanze utili per favorire la loro inclusione sociale.
La varietà del territorio, le pesanti condizioni socio-economiche di molti talora rendeva sempre più difficile il loro impegno. Diveniva perciò urgente promuovere e sostenere iniziative capaci di realizzare concretamente la stretta di mano ricca di intensa comprensione che i responsabili Irifor porgevano a tutte le persone anziane con disabilità visiva.
Ed ecco la rete informatica con tutte le sue potenzialità, il networking e l’idea di utilizzare l’efficacia della sala telefonica virtuale per lottare contro l’isolamento e la solitudine che troppo spesso rattristano una vecchiaia che potrebbe essere vissuta positivamente e divenire attiva.
Si avvertiva l’urgenza di conquistare nuove possibilità veramente inclusive e si è perciò colto immediatamente l’opportunità offerta dalla regione Lazio con il progetto denominato “fraternità”.
Perciò il progetto complessivo che l’Irifor inizia a concretizzare
in questa circostanza riveste una importanza particolare perché apre itinerari che ci si augura possano essere percorsi da molte altre regioni.
Ma del progetto ci parleranno fornendoci ogni dettaglio il presidente Irifor laziale e il suo direttore centrale mercoledì 4 marzo alle ore 16 nella nostra sala 98 90 50.
Saranno con loro i presidenti delle sezioni provinciali dell’Unione italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Frosinone e di Latina.
Ci offriranno una occasione di conoscenza personale utile per costruire nuove amicizie e rinnovare la nostra speranza in un futuro migliore.
Vi aspettiamo per godere insieme di un momento costruttivo di reale solidarietà, questo sentimento fondamentale per vivere in pienezza ogni nostra giornata

Come sempre potete telefonare o scrivere a me, agli amici Nunziante Esposito e Pino Servidio per avere il pin d’ingresso ed ogni altra informazione.
Confidiamo nella vostra partecipazione, indispensabile per dare corpo e concreta diffusione a una iniziativa come questa che merita la massima diffusione.
Ci saluteremo, quindi, mercoledì alle ore 16 e grazie per la vostra attenzione.
Cesare Barca

Email: cesarebarca@alice.it tel. 329 20 50 972
Nunziante Esposito email: Nunziante.esposito@alice.it tel. 349 672 33 51
Pino Servvidio email: Giuseppe.servidio@alice.it tel.335 80 82 002

Anziani: L’INDIFFEERENZA, di Cesare Barca

Autore: Cesare Barca

Conversazione con la dr.ssa katia Caravello
Psicologa psicoterapeuta.

Vi è mai accaduto di trattare di un argomento che vi sta a cuore con qualcuno che avvertite assente, lontano e indifferente alle vostre spiegazioni, alle vostre perplessità?
Avviene talora che, nei momenti di maggior bisogno di ricevere un consiglio, di avvertire in altri interesse per la vostra situazione personale, per l’assoluta importanza che attribuite ad una circostanza particolare che vi investe personalmente o collettivamente vi accorgete che, malgrado la presenza fisica dell’ascoltatore avvertite la sua assoluta indifferenza e siete feriti da un penoso senso di vuoto determinato dalla totale assenza della persona a cui vorreste affidare la vostra situazione?
Ciò che può accaderci personalmente si verifica purtroppo molto frequentemente a livello sociale soprattutto quando si cerchi di esprimere un bisogno collettivo, l’urgenza di assumere una decisione che determini un comportamento socialmente rilevante.
Parliamo spesso di inclusione, di condivisione, di interdipendenza senza accorgerci che il nostro entusiasmo cade nel vuoto, che le nostre intenzioni, le nostre aspirazioni svaniscono non appena proposte
È ben vero che il combattimento contro l’indifferenza è difficilissimo: preferibile un grande entusiasmo anche se eccessivo o ingiustificato piuttosto che l’indifferenza, un nemico che non si fa conoscere, che non accetta né il confronto e tento meno lo scontro: l’indifferenza è insomma il peggior nemico, un nemico con cui non è possibile lottare.
Cosa accade, dunque, quando l’indifferenza diviene un comportamento collettivamente diffuso?
Per questo avremo con noi, nella nostra sala 98 90 50 l’amica Katia Caravello che, nella sua qualità di psicologa_psicoterapeuta con esperienza sulle problematiche sociali più gravi quali sono quelle connesse alla pluriminorazione, ci condurrà ad un approfondimento di questo morbo tanto diffuso anche oggi nella nostra civiltà così avanzata nella possibilità tecnologica della partecipazione e spesso tanto alienante e assurdamente indifferente dinnanzi alle situazioni più cogenti.
Si tratta di un tema che ci mette, per così dire, alla prova: se saremo in molti nella sala virtuale mercoledì 18 febbraio alle ore 18 vorrà dire che non accettiamo l’indifferenza, ma che vogliamo dedicare il nostro impegno per conoscere e approfondirne le cause e le implicazioni per sconfiggerla, ma se saremo in pochi, aldilà di ogni causa di possibile impedimento personale, vorrà forse significare che anche noi siamo piagati da questa malattia pressoché inguaribile.
Che ne dite, catastrofismo il mio? No davvero: siamo aperti alla speranza e proprio per questo vogliamo lottare contro l’indifferenza, una condizione che induce allo spegnimento di ogni iniziativa entusiasmante.
Ritengo che l’intervento della Dr.ssa Caravello sia invece particolarmente ricco di coinvolgimento per tentare di sanare questa insopportabile situazione in cui troppo spesso ci conduce il momento che stiamo vivendo collettivamente.

Vi aspettiamo perché possiate esprimere le vostre esperienze e le convinzioni personali, perché possiate tutti insieme contribuire alla riuscita di questo interessante incontro.

Come sempre per avere il pin di ingresso nella sala potete telefonare o scrivere a me e agli amici Nunziante Esposito e Pino Servidio.
A mercoledì, dunque, giorno 18 nella sala 98 90 50 alle ore 18.
Cesare Barca
Email: cesarebarca@alice.it
Tel. 329 20 50 972
Nunziante Esposito: email Nunziante.espositoo@alice.it tel. Tel. 349 67 23 351
Pino servidio email: Giuseppe.servidio@alice.it tel.335 80 82 002

Parlami di te , di Cesare Barca

Autore: Cesare Barca

Mario Censabella si racconta.

Sappiamo tutti quanto sia bello aprirsi agli altri parlando di se stessi, delle proprie esperienze, del proprio vissuto. Eppure non è così scontato come sembra perché talora accade che sciogliendo il laccio che tiene racchiuso il contenuto della  propria  memoria  vengano evidenziate e trasmesse esperienze personali di notevole importanza soggettiva, memorie che si decide di consegnare apertamente, fatti e circostanze a lungo trattenute come esperienze personali che hanno inciso sulle proprie scelte e conseguentemente sul proprio comportamento.

Mario ci farà dono del suo vissuto come presidente della sezione milanese dell’Unione, dei suoi incontri particolari, delle circostanze che hanno inciso nel colorare il suo lungo viaggio accanto a persone e avvenimenti  che hanno connotato  le giornate del proprio servizio a favore di amici e conoscenti incontrati lungo la strada percorsa con spirito aperto alla comprensione  della gioia e del dolore.

Sembra facile parlare di se stessi, ma non è sempre scontato: per farlo dobbiamo essere motivati profondamente convinti che, in qualche modo, possa risultare utile o almeno interessante consegnare pubblicamente il proprio passato.

In questa occasione la nostra sala virtuale telefonica 98 90 50 diverrà il mezzo migliore per consegnare un tratto di umanità racchiusa nello scrigno della  propria  memoria.

Mario sarà con noi mercoledì 4 febbraio alle ore 18 e sono certo che saremo in molti a condividere questo momento carico di umanità.

Per entrare nella sala della commissione anziani è necessario avere il pin di sicurezza, pin che vi sarà consegnato su vostra richiesta dal sottoscritto e dagli amici Nunziante Esposito  e Pino Servidio.

Chiamateci o scriveteci, siamo a vostra disposizione.

Cesare Barca: email cesarebarca@alice.it tel. 329 20 50 972

Nunziante Esposito: email nunziante.esposito@alice.it  tel. 349 672 33 51

Pino Servidio: email Giuseppe.servidio@alice.it   tel.335 80 82 002

Anziani e Politiche Intergenerazionali, di Angelo Fiocco

Autore: Angelo Fiocco

Proposte per la definizione degli orientamenti programmatici del XXIII congresso dell’UICI in tema di Anziani e Politiche Intergenerazionali, elaborate nel convegno “Quali idee? Su quali gambe?”(Napoli, 15-16 novembre 2014), promosso dal movimento Uicirinnovamento.

All’elaborazione del presente documento hanno partecipato: Graziella Zuccarato, Franca Secci e Angelo Fiocco.

Che le persone over 60 con deficit visivo costituiscano la maggioranza dei ciechi e degli ipovedenti è noto da tempo, come lo è il fatto che la proporzione è destinata a crescere con l’aumentare dell’aspettativa di vita. Ciò autorizza a formulare tre considerazioni sostanziali:
1. in futuro si renderanno sempre più necessari interventi di ordine socio-assistenziale che, oltre al mantenimento del benessere psicofisico individuale, pongano attenzione alle esigenze connesse alle specificità di questo deficit;
2. poiché, allo stato delle cose, le istituzioni pubbliche faticano a trovare risposte soddisfacenti a dette esigenze, le associazioni e il terzo settore sono e saranno chiamati ad elaborare forme di supporto capaci di integrarsi con quelle eventualmente attuate dai servizi territoriali e di sopperire alle carenze istituzionali laddove esse si riscontrino.

Chi coordina da anni i soggiorni estivi per anziani organizzati dall’U.I.C.I. osserva che, sebbene il maggior numero dei partecipanti risieda in famiglia, essi collocano al primo posto tra i disagi avvertiti il senso di solitudine e di isolamento vissuti nella quotidianità e che il malessere che ne deriva è destinato a condizionare enormemente l’invecchiare di quanti non vedono o vedono male, determinando ricadute negative sull’autostima e, alla lunga, sulle motivazioni a vivere.
Iniziative quali quelle appena menzionate sono indubbiamente lodevoli, perciò vanno a nostro avviso incoraggiate e sostenute secondo criteri di priorità, tuttavia dobbiamo essere consapevoli che esse rappresentano una “goccia” nell’oceano dei bisogni e che occorre inventare dei percorsi di aiuto e di autoaiuto basati sulla continuità, anche avvalendosi della consulenza di specialisti.

La terza considerazione di cui in premessa riguarda le persone a tutt’oggi impegnate da quasi una vita nella dirigenza Associativa: esse non sono immuni dalle limitazioni che l’invecchiamento esercita su tutti gli individui, tra le quali figura il modificarsi più o meno sensibile della percezione del sé in relazione al corpo sociale di appartenenza.
A fronte di tale constatazione e della necessità che l’Unione riacquisisca le energie e l’autorevolezza dei tempi migliori, il riferimento alle politiche intergenerazionali ci pare ragionevole. Certo il tema impone approfondimenti assai più ampi di queste scarne riflessioni, nondimeno l’ipotesi da cui riteniamo si debba partire è che i dirigenti meno giovani, fermo restando il loro diritto-dovere di rendersi utili, comincino a trasmettere nei fatti ai più giovani le tante competenze accumulate durante la militanza nell’Associazione, incoraggino questi ultimi ad assumere in prima persona responsabilità precise e li affianchino con la loro esperienza, continuando così a rendere comunque servizio ai ciechi e agli ipovedenti.

Anziani: Riscopriamo il Braille, di Cesare Barca

Autore: Cesare Barca

L’intensa attività svolta dall’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti per favorire la conoscenza e l’assoluta importanza della scrittura e lettura utilizzando il  metodo Braille sta producendo effetti positivi sempre più concreti nell’ambito sociale in genere e particolarmente per tutti coloro che, in forme e attività differenti, si dedicano attivamente e professionalmente alla cultura scolastica e all’abbattimento delle barriere culturali, le peggiori  tra le numerose difficoltà che incontriamo nel   promuovere il sospirato processo inclusivo.

Malgrado l’impegno  posto in questo ambito vi sono ancora numerose resistenze proprio da parte degli stessi disabili visivi che ritengono erroneamente che l’utilizzo dell’informatica renda inutile l’apprendimento del metodo braille. Sono   ben lontano dal negare l’enorme importanza di saper ricavare nozioni e indicazioni attraverso il computer grazie alla sintesi vocale, ma non posso tacere sulla necessità di far propria la conoscenza in genere e, in particolare di quella di carattere letterario, scientifico e musicale in modo diretto attraverso l’utilizzo di testi braille.

I nostri polpastrelli, lo sappiamo bene, colgono direttamente le informazioni

tattili e le trasportano alla sfera cerebrale che le fa proprie consentendoci quel processo di immedesimazione che la voce sintetica e neppure quella umana può procurarci.

Ma volendo  trascurare ogni altra riflessione sappiamo ormai quanto il metodo Braille sia utile proprio all’interno del mondo informatico, un mondo con cui si integra perfettamente senza sovrapporsi consentendo, piuttosto,di

Migliorarne e facilitarne  l’utilizzo.

Di particolare rilievo è il ruolo che da molti anni svolge in questo settore la Biblioteca italiana per i Ciechi di Monza diretta dal Prof. Pietro Piscitelli, un nostro amico che viene da una  lusinghiera  docenza e presidenza scolastica, particolarmente impegnato nello sviluppo concreto delle diverse realtà socio scolastiche che divengono sempre più pressanti e impegnative nell’urgenza di promuovere la formazione culturale in generale e di quanto necessitano i nostri ragazzi durante i loro percorsi di studio.

Sarà proprio il Prof. Piscitelli, perciò, che ci intratterrà sull’attività della biblioteca di Monza e sulla opportunità di non perdere le occasioni culturali che la stessa biblioteca continua a produrre per tutti  noi, qualunque sia il personale livello e interesse culturale.

L’incontro è fissato per mercoledì prossimo 21 gennaio  nella nostra sala telefonica alle ore 18.

Sarà un momento di riscoperta per molti, una miniera di notizie preziose in cui discendere per risalire felici di essere stati arricchiti di un nuovo corredo di informazioni  e di conoscenze  che ci permetteranno di appagare la nostra sete di sapere  attingendo ad una sorgente da cui scaturisce continuamente un’acqua gradevolmente  dissetante.

Come sempre per conoscere il pin di accesso alla sala 98 90 50 potrete rivolgervi a me , a Nunziante Esposito e a Pino Servidio.

Vi aspetto, non sarete delusi.

 

Cesare Barca

 

Cesare Barca: email cesarebarca@alice.it tel.329 20 50 972

Nunziante Esposito: email Nunziante.esposito@alice.it     tel. 349 672 33 51

Pino Servidio: email Giuseppe.servidio@alice.it   tel.335 80 82 002