Il 60% dei disastri sulle strade è correlato a problemi della vista e la conferma viene dai dati dell’indagine epidemiologica illustrata a Palermo dall’oftalmologo legale Alberto Cusimano dopo i più di 7.600 screening oculistici realizzati in questi mesi dalle strutture accreditate dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti. Evidenziate patologie come cataratta, glaucoma, maculopatie, retinopatia diabetica. Il ringraziamento di Maria Francesca Oliveri, presidente del Consiglio regionale dell’Unione, all’assessore alla Famiglia Nuccia Albano. Tra gli interventi, quelli del presidente nazionale dell’Uici e dell’Iapb, Mario Barbuto – il quale, da remoto, ha annunciato novità per la legge 284 -, della dirigente generale del Dipartimento, Maria Letizia Di Liberti, del consigliere nazionale Tommaso Di Gesaro e di Giorgio Silvestro, segretario del Consiglio regionale dell’Uici.
“Lo studio epidemiologico del progetto Occhio alla Salute, nato con lo scopo di combattere in Sicilia quegli incidenti stradali causati, nel 60% dei casi da problemi alla vista, ha avuto un grandissimo successo: più di 7.600 screening oculistici che hanno evidenziato patologie come cataratta, glaucoma, maculopatie e retinopatia diabetica”.
Lo ha detto l’oftalmologo legale Pietro Alberto Cusimano dopo aver reso noti i dati dello studio nel corso di una conferenza stampa svoltasi ieri a Palermo nella sede dell’Assessorato alla Famiglia della Regione Siciliana, che ha finanziato il progetto con il Ministero per il Lavoro e le Politiche sociali.
“Ringraziamo la Regione – aveva detto aprendo i lavori Maria Francesca Oliveri, presidente del Consiglio regionale dell’Uici – e l’assessore alla Famiglia Nuccia Albano e il suo staff per averci dato fiducia affidandoci questo importante progetto che ci ha consegnato una nobile missione: quella di ridurre gli incidenti stradali attraverso la prevenzione delle malattie oculari. Ecco perché abbiamo offerto oltre settemila screening oculistici gratuiti a tutti i cittadini con patente di guida che ne hanno fatto richiesta. Per noi sono prioritarie la sicurezza nella guida e la salvaguardia del prezioso dono della vista”.
L’assessore Albano, impegnata nei lavori di una giunta regionale, ha salutato i relatori al termine dell’incontro, al quale è intervenuta la dirigente generale del Dipartimento, Maria Letizia Di Liberti che, sottolineando la valenza sociale del progetto, ha ricordato come la Regione finanzi annualmente “iniziative di enti iscritti al Registro unico del Terzo settore”.
“Enti – ha aggiunto – che sono la lunga mano della Pubblica amministrazione, perché, in sinergia con essa, erogano servizi sul territorio. E questi screening hanno rappresentato un’attività di prevenzione”.
Particolarmente seguito l’intervento, da remoto, di Mario Barbuto, presidente nazionale sia dell’Uici, sia dell’Agenzia Internazionale per la prevenzione della cecità.
“Da lui abbiamo appreso – ha detto Giorgio Silvestro, segretario del Consiglio regionale dell’Uici – che è stata istituita una commissione interparlamentare per rimpinguare i finanziamenti della legge 284 del 1997, grazie alla quale, per anni, l’Uici, in Sicilia, ha svolto un insostituibile servizio di prevenzione delle patologie oculari e di riabilitazione visiva. Questo ci consentirà di far ripartire le convenzioni con l’Assessorato regionale alla Salute e riavviare le attività nelle nostre dieci strutture accreditate”.
Tommaso Di Gesaro, presidente della sezione Uici di Palermo e consigliere nazionale, ha rimarcato “l’importanza di questa attività dell’Unione”, auspicando un maggior aiuto da parte delle istituzioni.
Alla conferenza stampa erano presenti i rappresentanti delle sezioni partner – Agrigento, Catania, Caltanissetta, Enna, Messina, Palermo, Ragusa, Siracusa e Trapani – e professioniste come Alessia De Simone, che ha parlato delle tantissime persone che non avevano mai effettuato un “campo visivo”.
L’incontro è stato chiuso da un appello del prof. Cusimano, dopo la presentazione, con il dottor Baldo Emanuele Filippelli, di novanta diapositive che illustravano l’indagine epidemiologica.
“Al nonno – ha detto – che ha la piena efficienza psicofisica e ancora guida l’automobile, dobbiamo dire di fare, una volta all’anno, una visita oculistica. Perché, se c’è un problema, bisogna affrontarlo. Ho operato, come altri colleghi, dei novantenni affetti da cataratta. E che sono tornati a guidare. Ma stavolta in piena sicurezza”.
Oltre che nelle sedi provinciali dell’Uici, gli screening sono stati effettuati anche con le tre unità mobili, dotate di sofisticate apparecchiature diagnostiche. E uno di questi camper ha sostato ieri nel piazzale antistante l’Assessorato per consentire esami al personale e ai giornalisti.