Centro di Documentazione Giuridica – Congedo parentale: prolungamento per figli con disabilità in situazione di gravità compatibilità del congedo parentale con i permessi legge 104/1992, di Paolo Colombo

Autore: Paolo Colombo

L’articolo 8 del Decreto Legislativo n.80/2015 interviene nell’ambito delle disposizioni contenute nell’art. 33 del decreto legislativo n. 151/2001 ridefinendo il limite di età del figlio con disabilità in situazione di gravità entro cui i genitori possono fruire del prolungamento del congedo parentale. Analizziamo le novità.

L’art. 3 del Decreto legislativo n. 119/2011 prevede che la lavoratrice madre o, in alternativa, il lavoratore padre entro il compimento dell’ottavo anno di vita del bambino, hanno diritto al prolungamento del congedo parentale, fruibile in misura continuativa o frazionata, per un periodo massimo, comprensivo dei periodi del “normale” congedo parentale, non superiore a tre anni.

Con il Decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 80, che ha novellato gli articoli 32, 33 e 36 del Decreto legislativo 151/2001, il limite di è stato innalzato dagli otto ai dodici anni (o dodici anni dall’ingresso nel nucleo nei casi di affido o adozione).
Con la legge 81/2015 tale disposizione, inizialmente prevista per il solo 2015, è tata resa definitiva.

Come nel caso dei permessi lavorativi (art. 33, Legge 104/1992), la condizione essenziale è che il figlio disabile sia stato accertato persona con handicap in situazione di gravità (articolo 3, comma 3 della Legge 104/1992). Non sono ammesse, a parte per i soggetti con sindrome di Down, certificazioni di altro genere quali ad esempio il certificato di invalidità totale con diritto all’indennità di accompagnamento o frequenza. Chi non dispone del certificato di handicap deve attivare la procedura di accertamento presentando domanda all’INPS e presentandosi poi a visita presso la Commissione della propria Azienda Usl di residenza.

Per poterne fruire del congedo, il primo requisito è essere genitori lavoratori dipendenti, anche adottivi e affidatari.
Inoltre:
– Il riconoscimento dello stato di grave handicap del figlio.
– L’età del figlio: entro il compimento dei dodici anni.
– Il non ricovero a tempo pieno in istituto specializzato, salvo il caso in cui la presenza del genitore sia richiesta dagli stessi
sanitari.

Il prolungamento del congedo parentale può essere fruito dai genitori adottivi e affidatari, qualunque sia l’età del minore, entro 12 anni (e non più 8 anni) dall’ingresso del minore in famiglia. Rimane fermo che il prolungamento del congedo parentale non può essere fruito oltre il raggiungimento della maggiore età del minore.

Rimane salvo, altresì, che il prolungamento del congedo parentale decorre a partire dalla conclusione del periodo di normale congedo parentale teoricamente fruibile dal genitore richiedente:

– Per la madre: trascorsi 6 mesi del periodo di congedo di maternità;
– Per il padre: trascorsi 7 mesi dalla data di nascita del bambino;
– Per il genitore solo: trascorsi 10 mesi decorrenti:
– In caso di madre sola: dalla fine del congedo di maternità;
– In caso di padre solo: dalla nascita del minore o dalla fruizione
dell’eventuale congedo di paternità.
I 36 mesi sono spalmabili nell’arco dei primi 12 anni.

Esempio: se i genitori hanno usufruito di 10 mesi di congedo parentale (art. 32 D. Lgs. 151/2001, 6 mesi per la madre, 7 mesi per il padre, fino a 11 mesi per entrambi), potranno essere utilizzati, entro i 12 anni del figlio, ulteriori 26 mesi da parte di uno soltanto dei genitori ovvero da parte di entrambi alternativamente.

Ricordiamo che il prolungamento del congedo al pari di quello “ordinario” spetta al genitore lavoratore dipendente anche se l’altro genitore è titolare di rapporto di lavoro a domicilio oppure domestico o è lavoratore autonomo o in condizione non lavorativa (casalinga, disoccupato, pensionato).

I giorni fruiti fino al dodicesimo anno di vita del bambino – o fino al dodicesimo anno dall’ingresso in famiglia del minore in caso di adozione o affidamento – a titolo di congedo parentale ordinario e di prolungamento del congedo parentale non possono superare in totale i tre anni, con diritto per tutto il periodo alla indennità economica pari al 30% della retribuzione.

Si riepilogano di seguito, in base al vigente disposto normativo, i benefici previsti in favore dei genitori lavoratori per l’assistenza a figli con disabilità in situazione di gravità in alternativa al prolungamento del congedo parentale di cui all’art 33 del Decreto Legislativo n. 151/2001.

Tre giorni di permesso mensile, oppure le ore di riposo giornaliere per bambini, anche adottivi o affidati, fino a 3 anni di età; tre giorni di permesso mensile per bambini tra i 3 e i 12 anni di vita, oppure tra i 3 anni di vita e fino a 12 anni dall’ingresso in famiglia in caso di adozione o affidamento. Si ricorda che a partire dal compimento del dodicesimo anno di età del figlio biologico, e dal dodicesimo anno dall’ingresso in famiglia del minore adottato o affidato, i genitori possono fruire esclusivamente dei tre giorni di permesso mensile. L’INPS ha chiarito che è possibile cumulare il congedo parentale in modalità oraria con i permessi Legge 104/1992, presi per l’assistenza a familiari disabili gravi o a beneficio di se stessi.

Fonti normative di riferimento:
• per la richiesta del congedo parentale ad ore, vedi art. 32 del decreto legislativo 2001/151 – T.U. maternità e paternità, a cui è stato aggiunto prima il comma 1-bis per effetto dell’art. 1, comma 339, della legge di stabilità per il 2013 (legge 14 dicembre 2012, n. 228), e successivamente il comma 1-ter ai sensi dell’art. 7, comma 1, lett. b) del decreto legislativo 80/2015; per l’applicazione di tale disposizione, in via sperimentale nell’anno 2015, vedi l’art. 26, commi 2 e 4, dello stesso decreto legislativo 80/2015 (uno dei decreti attuativi del Jobs Act).
• per la fruizione dei permessi per disabilità grave, vedi Legge 104/1992, art. 33, comma 3 per la modalita’ a giorni frazionati per CCNL e comma 6 per la modalità ad ore.

Fonti amministrative:
• circolari INPS n. 139 del 17-07-2015 e n. 152 del 18-08-2015 par. 2.1, ultimo capoverso
• messaggio INPS n. 6704 del 03-11-2015

Pertanto, a quanti intendano richiedere i congedi parentali, madri e padri di minori entro il dodicesimo anno di età, e che, al contempo, siano titolari di permessi Legge 104/1992, art. 33, è concessa la possibilita’ di fruire congiuntamente del congedo parentale su base oraria anche nei giorni in cui gli stessi fruiscano delle assenze per Legge 104/1992, siano esse giornaliere e frazionate a ore come da previsione contrattuale, siano esse orarie ex art. 33 comma 6.

Ciò in base alla diversa fonte normativa che stabilisce la titolarità del diritto all’assenza, appunto il citato T.U. maternità e paternità da un lato, la Legge 104/1992 dall’altro.

Nota Bene: Per l’elevazione, sempre in via sperimentale nell’anno 2015, dei limiti temporali di fruibilità del congedo parentale da 8 a 12 anni e l’elevazione dei limiti temporali di età da 3 a 6 anni del bambino per godere dell’indennizzo al 30 per cento della retribuzione media giornaliera, a prescindere dalle condizioni di reddito, vedi decreto legislativo 80/2015, che modifica gli artt. 32 e 34 del T.U. maternità e paternità. Per la fonte amministrativa si rimanda alla circolare INPS N. 139 del 17-07-2015.

Sussistono, invece, ipotesi di incumulabilità, ad esempio, tra il congedo parentale a ore e i riposi orari giornalieri previsti per i figli con disabilità gravi di cui agli artt. 33, comma 2, e 42, comma 1, del medesimo T.U. maternità e paternità, che in genere vengono richiesti in alternativa al prolungamento del congedo parentale, così come sussiste incumulabilità tra il congedo parentale a ore e i riposi orari per allattamento, sempre previsti dal T.U. agli artt. 39 e 40.

Paolo Colombo

Al via il “6° Meeting Internazionale di nuoto paralimpico di Brescia”

La Polisportiva Bresciana No Frontiere Onlus Asd organizzerà il prossimo 20 dicembre 2015 il “6° Meeting Internazionale di Brescia”.
L’evento è riconosciuto dall’IPC swimming.
La manifestazione è aperta agli atleti con disabilità fisica, intellettivo/relazionale e visiva provenienti dall’Italia e da alcune delegazioni straniere.
La nostra giovane nuotatrice parteciperà, nella categoria S11 (non vedenti), alle seguenti gare:
– 100 rana
– 200 misti
– 100 dorso

Napoli – Prima giornata di campionato maschile serie b di Torball

Nei giorni 12 e 13 dicembre 2015, si è svolta a Cercola (Na), la Prima giornata di Campionato Italiano maschile Serie B di  Torball, organizzata dal Gruppo sportivo Real Vesuviana e dalla  rappresentanza Uici di Sant’Anastasia. Il Campionato è stato  inaugurato dai saluti del Sindaco di Cercola Vincenzo Fiengo, dell’Assessore di Pollena Pasquale Fiorillo, del Presidente Uici  di Napoli Mario Mirabile, dell’Assessore Beneduce, del Delegato  Campano della Fispic Sergio Di Donato e del Presidente  Real Vesuviana Giuseppe Fornaro; mentre, Sandra Minichini, atleta Real Vesuviana, ha premiato le squadre con un manufatto realizzato nei laboratori Uici di Sant’Anastasia.
Le squadre partecipanti erano:
A.S.D. Real Vesuviana di Sant’Anastasia, Polisportiva Dilettantistica U.I.C.I Nuova Latina di Latina, A.S.D. Ciociaria Non Vedenti di Frosinone, U.S.S.C.R.D. Capitanata di Foggia. Il Torball è uno sport di origine tedesca praticato prevalentemente da persone con minorazione visiva; è disciplinato dalla F.I.S.P.I.C. (Federazione Italiana Sportiva per Ciechi ed Ipovedenti), riconosciuto dall’ I.B.S.A. (International Blind Sport Association), e dal 2009 è disciplina praticata dagli Atleti Real Vesuviana, i quali, in questa Prima giornata di Campionato, hanno vinto cinque partite su sei.
Alla fine della manifestazione sportiva, porta i suoi saluti il Presidente CIP della Campania, Carmine Mellone.
Ora, attendiamo il 23 gennaio 2016 per la Seconda giornata di Campionato ad Ascoli Piceno.

Macerata – Incontro-dibattito con il Prof. Enzo Bizzi

Incontro-dibattito con il Prof. Enzo Bizzi (psicopedagogista esperto in tiflologia) per discutere di disabilità visiva e didattica speciale, riservato a docenti, genitori e assistenti all’autonomia.
Venerdì 18 dicembre – Ore 15.30.
Preso il dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Macerata.
Piaggia dell’Università, 2 – Aula 4. Ingresso libero

Lettera aperta al Presidente Nazionale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, di Silvana Piscopo

Caro Presidente, come lei avrà sicuramente letto, la proposta di dare vita ad una scuola specialistica per bambini ciechi ed ipovedenti, sta facendo discutere creando in tanti di noi preoccupazione, in altri, invece, qualche speranza e condivisione; ciò che mi sgomenta non è la condivisione di un progetto, che a mio avviso, tra l’altro nasce da una debolezza pedagogica, ma le ragioni che danno spazio ad una siffatta iniziativa e cioè la condizione di insicurezza permanente in cui vivono tanti genitori di bambini e ragazzi ciechi ed ipovedenti frequentanti le scuole pubbliche: quali le carenze più diffuse e note?
La precarietà dei supporti nello studio domestico, la discontinuità e, troppo spesso, la insufficiente preparazione specifica, ma anche psico-pedagogica dei docenti di sostegno, lo scarso coinvolgimento dei consigli di classe nel predisporre e costruire collettivamente gli obiettivi didattici e formativi degli alunni ciechi ed ipovedenti, il prevalere del burocraticismo formale nel costruire i piani educativi individualizzati e quelli didattici personalizzati, una tendenza ad accogliere con diffidenza i nostri bambini e ragazzi e la complessiva fragilità di sistema che pervade la nostra scuola.
A tutto ciò si può reagire con promesse che appaiono rassicuranti nell’immediato, ma, dal mio punto di vista, ancora più destabilizzanti in prospettiva perché sappiamo quanto può scompensare il passaggio da una condizione di protezione di un bambino dai 5 ai 6,7,8 anni di età ad una situazione impatto generalista in scuole con classi numerose spesso culturalmente molto plurali e con percorsi educativi diversi da quelli seguiti da questi piccoli utenti di strutture specialistiche;
tutto questo mi induce a domandarle urgenza di organizzare presto un lavoro di squadra su tutto quanto attiene l’educazione, l’istruzione, la formazione e la cultura, perché in tanti anni si è prodotta una politica di servizi da parte dell’Uici, ma è mancata, a parte qualche pagina di rivista, o la voce un po’ isolata di qualche addetto ai lavori, una linea di politica scolastica, suffragata da orientamenti pedagogici; è, altresì, stata trascurata la necessaria relazione con i nostri studenti dei quali conosciamo quel pochissimo che ci raccontano genitori o docenti di sostegno e noi, come facciamo A parlarne quando non riusciamo a stabilire con loro relazioni dirette?
Per esperienza personale devo dire che riuscivo a costruire progetti di qualche senso e di qualche valore pedagogico e culturale, solo quando, come dirigente scolastica, mi facevo aiutare dai ragazzi che ne erano i destinatari.
Studiare nuove modalità di approccio a queste problematiche è non solo urgente e necessario, ma un dovere primario cui ciascuno deve corrispondere in proporzione alle proprie competenze e alle responsabilità che si assume nell’associazione.

Silvana Piscopo

Musei da toccare – Museo Napoleonico ore 11.00 – 13.00 – 16 dicembre 2015

Mercoledì 16 dicembre dalle 11.00 alle 13.00 al Museo Napoleonico, Piazza di Ponte Umberto I, 1

MUSEI DA TOCCARE
Visite tattili e comunicazione sensoriale
Una bella novità nell’offerta didattica della Sovrintendenza Capitolina,
all’insegna di accessibilità e inclusione
Dal 25 novembre in quattro Musei d’Arte Moderna e Contemporanea della Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali – MACRO, Museo di Roma a Palazzo Braschi, Galleria d’Arte Moderna e Museo Napoleonico – è attivo un servizio di visite guidate gratuite su prenotazione in cui è proposta l’esplorazione tattile di sei opere selezionate dalle collezioni permanenti di ciascun Museo.
Tra le opere che si potranno esplorare, si spazierà dalla portantina Braschi in legno, seta damascata e cuoio impresso a piccoli ferri, conservata al Museo di Roma alla scultura in bronzo che rappresenta una Bambina sulla sedia di Giacomo Manzù, alla Galleria d’Arte Moderna di via Francesco Crispi. Anche l’olio su tela di Joseph Chabord Napoleone durante la battaglia di Wagram sarà una delle opere selezionate e il bronzo di Joseph-Charles Marin in cui è rappresentato Luciano Bonaparte, entrambi al Museo Napoleonico. Al MACRO, infine, tra le altre opere si potrà esplorare il mosaico di Nicola De Maria Universo senza bombe, regno dei fiori, sette angeli rossi del 2002.

PROGRAMMA

Le visite guidate:
Dicembre 2015
mercoledì 16 al Museo Napoleonico, Piazza di Ponte Umberto I, 1
Gennaio 2016
mercoledì 20 alla Galleria d’Arte Moderna, via Francesco Crispi, 24
mercoledì 27 al Museo di Roma, Piazza di S. Pantaleo, 10
Febbraio 2016
mercoledì 3 al MACRO, Via Nizza, 138
mercoledì 10 alla Galleria d’Arte Moderna, via Francesco Crispi, 24
mercoledì 17 al Museo Napoleonico, Piazza di Ponte Umberto I, 1
mercoledì 24 al Museo di Roma, Piazza di S. Pantaleo, 10
Museo Napoleonico
Mercoledì 16 dicembre 2015
Dalle ore 11.00 alle ore 13.00
Biglietto d’ingresso gratuito

Informazioni
Info e prenotazioni 060608 tutti i giorni dalle 9.00 alle 21.00
Durata: 2 ore
Prenotazione obbligatoria

Natale per famiglie al Museo Omero … e tanti auguri da tutto lo staff!

20 DICEMBRE ore 10 – GILLA, L’ARGILLA
Laboratorio per famiglie (bambini 4 – 10 anni) Insieme a mamma e papà viaggeremo per le sale del Museo alla ricerca di Gilla. In laboratorio tutti pronti a schiacciare, stendere, arrotolare, fare serpenti e girandole! Con l’argilla tutto si può fare, persino quadri, Quadri d’argilla!
Prenotazione: obbligatoria.
Costo: 4 euro a partecipante. Gratuito: bambini 0 – 4 anni, disabili e loro accompagnatori.

27 DICEMBRE ore 10 – LIBRI TATTILI
Laboratorio per famiglie (bambini 4 – 10 anni) Al Museo Omero si possono leggere fiabe originali, toccare immagini nuove, scoprire che effetto fa toccare una storia ad occhi chiusi. In laboratorio avrete tutto il necessario per costruire il “vostro primo libro tattile”… sarà speciale, sarà fatto da tutta la famiglia!
Prenotazione: obbligatoria.
Costo: 4 euro a partecipante. Gratuito: bambini 0 – 4 anni, disabili e loro accompagnatori

FINO AL 6 GENNAIO TUTTI I GIORNI
COME SUONA L’ARTE!
Un percorso sonoro tra le sculture del Museo, dove potrai accarezzare, battere, strofinare, solleticare e ascoltare come suona l’arte al Museo Omero.
Non ci sarà la solita guida che ti aspetta … ma sarai guidato da mamma e papà!
Attività gratuita. Bambini 4 – 10 anni. Prenotazione: consigliata.

ORARIO DI APERTURA: dal martedì al sabato 16 – 19; domenica e festivi 10 – 13 e 16 – 19; 1 gennaio 16 – 19; chiuso lunedì, 25 e 31 dicembre.

In collaborazione con i ragazzi del Servizio Civile Nazionale e Regionale – Garanzia Giovani.

INFO E PRENOTAZIONI
Museo Tattile Statale Omero
Mole Vanvitelliana – Banchina Giovanni da Chio 28 Tel. 071 2811935 didattica@museoomero.it www.museoomero.it #museoomero Seguici su facebook, twitter, instagram, youtube, google+

Firenze – Newsletter dell’Unione Italiana dei Ciechi e Ipovedenti Firenze Gennaio 2016

Doppio senso: percorsi tattili alla collezione Peggy Guggenheim
“Il tatto è la capacità di descrivere gli altri come loro stessi si vedono” Abraham Lincoln
Un museo per tutti? Succede a Venezia, dove le porte di Palazzo Venier dei Leoni si aprono per far sì che il suo patrimonio artistico possa essere sempre più accessibile. Le opere d’arte non si possono toccare, è una regola di base, ma alla Collezione Peggy Guggenheim esiste l’eccezione, grazie all’innovativo progetto “Doppio senso: percorsi tattili alla Collezione Peggy Guggenheim”: un percorso di accessibilità dedicato al pubblico con disabilità visive che attraverso il senso del tatto porterà alla conoscenza di alcuni capolavori collezionati dalla mecenate americana, riprodotti in rilievo su tavolette in resina. In occasione di quattro appuntamenti, che si svolgeranno presso la collezione tra fine ottobre 2015 e gennaio 2016 (31 ottobre, 14 novembre, 12 dicembre, 9 gennaio, per un massimo di nove partecipanti ad appuntamento, suddivisi in tre fasce orarie, 14 – 14.45 – 15.30), visitatori non vedenti e ipovedenti, ma anche vedenti, saranno invitati a prendere parte a percorsi tattili guidati che permetteranno loro di fruire sia di alcune opere della collezione permanente (“Ritratto di Frau P. nel Sud” di Paul Klee, “Verso l’alto (Empor)” di Vasily Kandinsky) che di due capolavori della mostra temporanea V.S. Gaitonde. Pittura come processo, pittura come vita.
Gli incontri si articolano in due momenti: si comincia con una visita tattile con Valeria Bottalico, ideatrice e curatrice del progetto, e successivamente segue un laboratorio condotto dall’artista non vedente Felice Tagliaferri. I lavori analizzati durante i quattro appuntamenti saranno tradotti in rilievo e accompagnati da schede tecniche descrittive redatte in Braille e in carattere grafico ad alta leggibilità. I testi delle schede saranno inoltre accessibili anche come file audio scaricabili all’interno di una sezione del sito del museo, appositamente dedicata e consultabile dai non vedenti (http://www.guggenheim-venice.it/doppio-senso/percorsi-tattili.html). Il progetto prevede la formazione dello staff del museo preposto all’accoglienza, ai servizi per i visitatori, allo shop, alle attività educative, ai progetti editoriali e alla comunicazione.
Un percorso sperimentale, nuovo quanto unico, che nasce con l’obiettivo di promuovere il ruolo sociale ed educativo del museo come luogo di incontro e di inclusione, nonché di valorizzare il suo immenso patrimonio culturale, rendendolo accessibile a tutti, in linea con la “mission” della Collezione Peggy Guggenheim, ovvero di contribuire alla conoscenza e alla diffusione dell’arte moderna e contemporanea in Italia e nel mondo. L’iniziativa avvia oltre sì un processo di sensibilizzazione alla fruizione attraverso il tatto, intesa come esperienza conoscitiva altra, rispondendo così all’articolo 30 della Convenzione ONU per i diritti delle persone con disabilità “Gli Stati riconoscono il diritto delle persone con disabilità a prendere parte su base di uguaglianza con gli altri alla vita culturale [..]”
Contestualmente ai quattro appuntamenti di visite guidate e laboratori, i bambini dai 6 ai 12 anni avranno l’occasione di partecipare a quattro workshop domenicali alla Collezione Peggy Guggenheim, che si inseriscono nella programmazione dei Kids Day, sempre condotti da Felice Tagliaferri (1, 15 novembre, 13 dicembre, 10 gennaio, dalle 15 alle 16.30).

Tutti gli appuntamenti sono gratuiti e si svolgono alla Collezione Peggy Guggenheim (Dorsoduro 701, Venezia), raggiungibile con il vaporetto, Linea 1/2, fermata Accademia.

Per informazioni: doppiosenso@guggenheim-venice.it ;
per prenotazioni, a partire dal lunedì precedente ciascun appuntamento, tel. 041.2405401/444.

“Doppio senso: percorsi tattili alla Collezione Peggy Guggenheim” è stato realizzato in collaborazione con l’Istituto Ciechi di Milano che ha eseguito la riproduzione in rilievo delle opere della collezione permanente, prestato la consulenza per la creazione della pagina web accessibile e seguito la trascrizione in Braille delle opere selezionate. L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti – Onlus ha contribuito a promuovere il progetto che gode del patrocinio di ICOM Italia (International Council of Museums Italia). Il programma è reso possibile grazie al contributo di The Gordon and Llura Gund Foundation.
Valeria Bottalico è ricercatrice e formatrice nell’ambito dell’accessibilità museale e socio ICOM (International Council of Museums) Italia e membro delle Commissioni tematiche “Educazione e Mediazione” e “Accessibilità museale”. Collabora con diverse istituzioni museali e istituti scolastici per cui progetta e coordina attività educative con attenzione ai temi dell’accessibilità. Da cinque anni sta conducendo una ricerca dedicata alla mediazione e alla fruizione del patrimonio culturale per un pubblico di persone non vedenti e ipovedenti in chiave inclusiva.
Felice Tagliaferri è uno scultore non vedente noto a livello internazionale e fondatore della Chiesa dell’Arte, scuola di arti plastiche. Le sue creazioni sono sculture “non viste”, che prima nascono nella sua mente e poi prendono forma attraverso l’uso sapiente delle mani, guidate da incredibili capacità tattili. Lavora con materiali diversi: creta, marmo, legno o pietra, ed è anche insegnante. La sua arte è stata definita da diversi esperti del settore “arte sociale” per l’impegno che caratterizza le sue mostre.
Per maggiori informazioni: http://www.guggenheim-venice.it/doppio-senso/percorsi-tattili.html

La Scuola del Bosco – Spunti per un progetto didattico inclusivo nella Scuola Primaria
L’IRIFOR di Macerata, in collaborazione con la casa editrice Marcianum Press e l’Università degli Studi di Macerata ha realizzato il primo progetto in Italia di libro illustrato audiodescritto per attività inclusive nella Scuola Primaria, in classi ove siano presenti alunni con disabilità visiva e DSA.
La Scuola del Bosco è una favola illustrata che abbraccia il mondo scientifico della fauna e della flora. Tutto avviene con un linguaggio descrittivo arricchito dall’utilizzo della personificazione e da specifici suoni onomatopeici. Qui, magicamente, le conoscenze si traducono in abilità. Il progetto suggerisce all’insegnante di Scuola Primaria una serie di percorsi e attività da svolgere con l’intero gruppo classe, anche in presenza di alunni con disabilità visiva che, pur non potendo fruire delle parti illustrate, hanno a disposizione una versione audio dell’intera opera, scaricabile gratuitamente.
In questo libro si dà importanza sia all’attività manuale che ludica. Entrambe permettono di imparare a comprendere il pensiero logico di causa ed effetto, i rapporti di spazio e di tempo, le interazioni umane e il senso delle proporzioni.
Durante le attività, la fiaba verrà percepita come “contenitore straordinario di fatti meravigliosi”
dove il bambino prende coscienza di molteplici sentimenti, come la paura, lo stupore, l’avventura, il coraggio, l’amore, la cattiveria, l’invidia, la bontà, l’amicizia…
L’appropriazione delle sfere delle emozioni e dei sentimenti porteranno il bambino vedente, ipovedente e non, a chiarirsi sul mondo in cui vive.
I cinque sensi giocano in modo semplice e piacevole nella natura, in compagnia del Piccolo Popolo e degli animali che vivono e frequentano una scuola immaginaria, ma reale e vicina alla scuola del quotidiano.
Educare il linguaggio dei sensi in modo consapevole è un altro dei fondamentali obiettivi di questo lavoro. Entrare nel mondo dei sensi e allenarli conduce a uno sviluppo delle capacità di associazione e percezione che permettono di evocare ricordi, anche quelli più lontani e/o assopiti.
Questo progetto conduce il bambino al richiamo della gioia che vive nella natura, di cui tutti facciamo parte. Serbare questa gioia e ricordarla avvia l’individuo, anche bambino, a comprendere il senso della vita. Bisogna imparare a ricordare l’effetto di un’esperienza, affinché questa rimanga per crescere.
Attraverso l’esperienza e l’elaborazione sensoriale si riesce a rendere percepibile ogni sostanza.
Entrare nella natura è come entrare nel mondo della musica: dalla logicità e dall’armonia delle percezioni si arriva al sentimento, alla vitalità interiore essenziale per tutti, ma soprattutto per un individuo con disabilità visiva.
Entrare con magia e rispetto nella natura è un qualcosa di meraviglioso che porta nelle attività attenzione, osservazione, creatività, attrazione, curiosità, illuminazione…
Coordinatore del progetto: Mirko Montecchiani.
Testo e illustrazioni: Miriam Dompieri Negri.
Testi per audio descrizione: Francesca Cicconi.
Audio editing: Davide Debenedetti.
Voce narrante: Lara Parmiani.
Voce descrizioni: Gianmarco Ceconi.
Per scaricare gratuitamente l’audiolibro e la scheda progetto visitahttp://www.iriformc.it/scuoladelbosco/
Premio a Faro Cervelli per il suo libro su storie di malasanità di cui è stato vittima
Prestigioso riconoscimento letterario al nostro socio Faro Cervelli per «Il tempo è come una rondine: spicca il volo e se ne va». Cervelli, con il libro nel quale racconta le due storie di malasanità delle quali è stato vittima nell’arco di un decennio, ha ricevuto il premio speciale «Firenze capitale d’Europa» nel corso di una cerimonia il 19 dicembre nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio. L’autore, nato a Poggibonsi nel 1935, non vedente dal 1992 in seguito a un intervento chirurgico all’addome, ha fermato la sua drammatica vicenda in 25 capitoli da leggere come un messaggio di speranza. La giuria ha riscontrato nelle pagine di Cervelli le qualità di un’opera meritevole di una particolare menzione, da assegnare tra l’altro in una cornice rilevante dal profilo storico e artistico. Il volume è edito da Ibiskos Ulivieri.
Leggendo l’incredibile storia di Faro Cervelli si stenta a credere che una tale concentrazione di sofferenza possa aver colpito una sola persona, nell’arco di pochi decenni; e ancora di più ci si stupisce che un semplice essere umano possa superare simili patimenti senza abbandonare mai la voglia di vivere, la speranza nel futuro, la fiducia nel prossimo. Eppure è così, e il lucido resoconto dell‘autore, totalmente alieno da qualsiasi accento di autocommiserazione, rabbia o pessimismo (peraltro ben giustificabili), si rivela alla fine un inaspettato inno al coraggio e alla gioia di vivere, un invito a non arrendersi mai di fronte alle difficoltà, neppure quando tutto sembra perduto.
Quella di Faro è la straordinaria testimonianza di un sopravvissuto, ma è anche una storia che fa riflettere, sorridere e commuovere, grazie ai tanti valori positivi che attraversano le generazioni e resistono al tempo. L’amore, l’umiltà, la solidarietà si concretizzano in momenti di grande intensità espressiva, come il ricordo – dal sapore proustiano – del padre richiamato alle armi, o il disarmante gesto di altruismo del nipotino, fino allo struggente tributo alla moglie, eroina silenziosa di tante battaglie.

Reggio Emilia – L’Unione Italiana Ciechi di Reggio Emilia insieme alle istituzioni per favorire l’integrazione sociale

Sabato 12 dicembre in Biblioteca Panizzi a Reggio Emilia si sono svolte le premiazioni del XXIV Concorso nazionale di poesia riservato ai non vedenti: presentata la versione in braille e in audiolibro della favola per bambini “Il pinguino senza frac” di Silvio D’Arzo.

Non c’è integrazione senza cultura. Reggio Emilia ha fatto da cornice alla premiazione del XXIV Concorso nazionale di poesia riservato ai non vedenti. L’iniziativa, che ha visto la partecipazione di diversi poeti provenienti da tutta Italia, si è svolta col patrocinio della Regione Emilia Romagna, della Provincia di Reggio Emilia, del Comune di Reggio Emilia, dell’Istituto regionale per i Ciechi “G. Garibaldi” di Reggio Emilia, della Presidenza nazionale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti e del Consiglio regionale Emilia-Romagna dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti. Nella giornata è stata presentata anche la versione in braille e in audiolibro della favola per bambini “Il pinguino senza frac” di Silvio D’Arzo, edita da Corsiero Editore e prodotta dalla stamperia dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Modena e Reggio Emilia, in collaborazione con l’Associazione Scrittori Reggiani e il progetto Reggio Emilia Città Senza Barriere.

Presenti alla cerimonia i poeti vincitori, il maestro Paolo Gandolfi – che ha allietato il pubblico della Sala Planisfero della Biblioteca Panizzi con la sua fisarmonica – diverse autorità e rappresentanti delle Istituzioni locali, tra cui: il Vicesindaco del Comune di Reggio Emilia e Assessore al Welfare Matteo Sassi, la Consigliera della Provincia di Reggio Emilia con delega al Welfare, Sanità, Casa e Pari opportunità Paola Casali, la Presidente dell’Associazione Scrittori Reggiani Clementina Santi, il Direttore scientifico della Biblioteca Panizzi Giordano Gasparini, Andrea Casoli per Corsiero Editore, il Presidente dell’Istituto Regionale “G. Garibaldi” per i Ciechi di Reggio Emilia Sergio Govi, il Vicepresidente nazionale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Stefano Tortini, il Presidente regionale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Marco Trombini, la Presidente dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti per la sezione provinciale di Reggio Emilia Chiara Tirelli e per la sezione di Modena Ivan Galiotto.

“Ringrazio tutti i partecipanti e in particolare i rappresentanti delle Istituzioni per aver condiviso con noi questo importante evento nazionale, giunto alla sua ventiquattresima edizione – afferma Chiara Tirelli, Presidente dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Reggio Emilia. L’integrazione passa prima di tutto dall’accesso alla cultura, che dovrebbe essere garantito sempre in tutte le sue forme, soprattutto se parliamo di persone con disabilità. Il concorso nazionale di poesia per non vedenti ne è una giusta espressione e mi auguro che anche il prossimo anno, quando ricorreranno i venticinque anni dell’iniziativa, possano essere selezionati dalla giuria contributi letterari così toccanti ed emozionanti”.
Risultati del XXIV Concorso nazionale di poesia riservato ai non vedenti:

– 1° classificato, Paolo Giacomoni di Bologna con la poesia “A lei che torna”, premiato da Paola Casali – Consigliera provinciale delegata al Welfare

– 2° classificato, Giancarlo Guerri di Sovigliana (FI) con la poesia “E adesso?”, premiato da Matteo Sassi – Vicesindaco di Reggio e Assessore al Welfare

– 3° classificato, Jennifer Soli di Reggio Emilia con la poesia “Non capisco perché”, premiata da Laura Margherita Alfieri – Soroptimist Club

La segnalazione speciale della giuria è andata a Oscar Cascia di Roma, con la poesia “Vespro”, premiato da Marco Trombini – Presidente Regionale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti

 

Latina – Festa di Santa Lucia a Latina, di Antonio Ferrazza

Autore: Antonio Ferrazza

La sezione di Latina, ha festeggiato Santa Lucia, nei locali messi a disposizione dal Centro S. Alessio in via Po. Come l’anno scorso il parroco di Santa Maria Coretti, ha celebrato, per noi, la santa messa.
Durante l’omelia si è emozionato e congratulato per la compostezza, l’attenzione e per la buona esecuzione dei canti natalizi, e delle letture da parte dei soci.
Ha poi avuto luogo un momento di convivialità con un piccolo rinfresco.
L’occasione di rincontrarsi, è stata molto apprezzata dai convenuti.
La sezione ha messo a disposizione, un mezzo di trasporto per agevolare la partecipazione dei soci.

Antonio Ferrazza