Siracusa 21 maggio 2016: Commissione NAL e agricoltura.

Il 31 marzo u.s. si è insediata la Commissione NAL/UICI (Nuove Attività Lavorative) con l’obbiettivo di individuare percorsi formativi/lavorativi, che permettano a persone minorate della vista di accedere a mestieri, professioni e posizioni diverse da quelle tradizionali quali centralinista o massofisioterapista.
Il numero di persone disabili nel mondo è in crescita: secondo l’OMS infatti, oltre un miliardo, circa il 15% della popolazione mondiale vive in condizioni di disabilità, mentre nella sola Unione Europea i dati riportano 80 milioni, più del 15% della popolazione totale.
Per tentare di dare una soluzione a queste problematiche, il Presidente dott. Mario Barbuto e il Consiglio Nazionale della nostra Onlus ci ha incaricato di cercare e analizzare attentamente ogni possibilità di lavoro, per dare luce e speranza ad un settore lavorativo attualmente sofferente che colpisce particolarmente i minorati della vista. Noi daremo una risposta mettendo tutti noi stessi!
La Commissione NAL si sta già infatti prodigando a 360 gradi per cercare soluzioni adeguate alle diverse posizioni occupazionali.
In quest’ottica è necessario che anche noi non vedenti e ipovedenti, iniziamo a guardare al lavoro in modo diverso, positivo e propositivo così che ci parifichi alle persone senza disabilità e ci faccia sentire inclusi, a pieno titolo.
Mentre ci sono persone con disabilità che necessitano di sostegno e per queste le norme sul collocamento obbligatorio rappresentano una forma di assistenza, anche se, non sempre efficace, ci sono minorati visivi che possono essere una risorsa per sé, per gli altri e per il Paese, se adeguatamente formate e avviate verso forme alternative di lavoro.

Di seguito le prime azioni della nostra/vostra Commissione NAL.

Progetto Siracusa: I primi passi.
Abbiamo posto la prima pietra su un progetto innovativo e molto ambizioso che è iniziato già da un paio di mesi e che ha fondato le sue radici sabato 21 maggio a Siracusa presso la sede sezionale UICI. La giornata è stata divisa in due parti:
– la mattina, con il Presidente UICI sez. Siracusa, nonché componente Commissione NAL Carmelo Dimartino, ci siamo riuniti in 4 ore di dialogo assieme a 25 ragazzi e ragazze interessati o semplicemente curiosi di conoscere un mondo nuovo;
– il pomeriggio, lo abbiamo dedicato ad incontri istituzionali con politici e professionisti.

Dopo la mia dovuta presentazione, da cui desideravo fortemente trasparisse la forza della mia motivazione, ho chiesto che tutti i partecipanti si raccontassero, per avere una idea generale della platea che era venuta ad ascoltarmi.
È emerso che la quasi totalità dei partecipanti all’incontro era disoccupata, che l’età media si aggirava intorno ai 30 anni (partendo da 21 fino a 44 anni), con mia sorpresa e felicità anche le ragazze sono sembrate molto interessate all’idea. Hanno partecipato diversi laureati che, svanite forse le speranze di una collocazione mirata verso le loro aspettative di studio, cercano alternative valide e soddisfacenti.
Il mio compito primario è stato quello di infondere fiducia e spiegare che “agricoltura oggi”, non significa solo zappare la terra, ma soprattutto diventare imprenditore agricolo, con tutte le sfaccettature a seconda dei diversi gradi o livelli di studio.
In seguito ho voluto illustrare la situazione relativa al mercato Europeo e la grande richiesta di prodotti di qualità che proviene dai diversi paesi della CEE.
In agricoltura non possiamo sfidare o competere ad armi pari con le grandi fattorie che producono tonnellate di materia prima come grano, latte, carne, ma possiamo benissimo entrare nel mercato dei prodotti artigianali di nicchia, proponendo i prodotti primari e locali della terra puntando sulla qualità e la certezza del lavoro senza ricercare idee esotiche o culture alternative da immettere in un mercato sovraffollato e poco ricettivo.
Il primo nostro pensiero dovrà essere rivolto alle tipicità produttive locali, fattore importante che abbassa i rischi di impresa in quanto, se è vero che produrre novità sul mercato può portare grandi guadagni, è anche vero che potrebbe creare paradossali fallimenti, assolutamente da evitare: meglio quindi muoverci a piccoli passi ma su terreni sicuri!
Credo fortemente che l’unica possibilità che abbiamo di entrare a far parte di questo settore sia quella di occuparci della produzione, trasformazione e vendita diretta dei prodotti finiti, processo che richiede diverse figure professionali. Soltanto con un ciclo produttivo chiuso possiamo proporre al compratore i nostri prodotti e saltando la grande distribuzione possiamo ipotizzare un maggiore guadagno, accorciare la catena alimentare e renderci più competitivi su mercato.
Ricordo che la vendita diretta è regolata da leggi che agevolano l’imprenditore agricolo e gli offrono parecchie possibilità nel commercio.
Il gruppo dei partecipanti ha recepito bene il concetto, tanto che ben 15 ragazzi si sono resi disponibili per seguire con interesse lo sviluppo del progetto: questo era l’obiettivo e lo abbiamo abbondantemente raggiunto con grande soddisfazione mia e del Presidente Dimartino!
Il concetto essenziale che i ragazzi hanno fatto proprio è che non si tratta di una possibilità lavorativa che verrà sostenuta economicamente e socialmente negli anni, ma di un’autonomia produttiva/imprenditoriale in tre anni dall’inizio del progetto. Gli interessati quindi dovranno mettere in gioco le loro forze e la loro voglia di ricercare soddisfazioni, oltre che un lavoro.
Grande importanza in questa giornata l’ha avuta il Presidente UICI sez. Siracusa Carmelo Dimartino
che ha illustrato con grande precisione la volontà della Commissione NAL e con il quale ho avuto un’ottima sintonia riguardo ai vari piani progettuali.
Con soddisfazione aggiungo che grazie al suo impegno ha reso possibile il coinvolgimento di personalità di spicco che hanno colto l’importanza della proposta.
Il Presidente Dimartino sarà quindi l’artefice del progetto in quanto presente attivamente sul territorio nonché pedina fondamentale per la mediazione con le personalità che ruoteranno intorno allo sviluppo del programma fino alla fine.
Durante l’incontro abbiamo avuto l’onore di ricevere la gradita visita dei media: “Tris” un’emittente televisiva locale che ha filmato alcuni passaggi dell’incontro ed il “Giornale di Sicilia”, la cui testata si è dimostrata interessata alle nostre attività, chiedendo molte informazioni e dando visibilità a tutto il gruppo di lavoro (riporto in calce il link del servizio unitamente all’articolo).
Dopo aver illustrato le fasi del progetto, senza specificare verso quale produzione ci saremmo orientati, ho voluto allontanarmi lasciando i ragazzi in compagnia del Presidente Dimartino per potersi confrontare più liberamente. Al ritorno, mi sono quindi reso disponibile per eventuali chiarimenti ma tutti hanno dimostrato fiducia nei miei confronti e nel loro Presidente Dimartino, dopo di ché hanno voluto conoscermi meglio. Salutandoli uno ad uno, ho percepito la fiducia che avevano riposto verso questi progetti e ciò mi ha coinvolto ancor più emotivamente al punto che prometto loro di mettere tutto me stesso affinché sui loro visi la speranza si tramuti in sorriso.
Nel pomeriggio si sono svolti incontri istituzionali nei quali è stata data forma al progetto e poste solide basi. Abbiamo avuto un colloquio con il Dr. Alessandro Zappulla, Sociologo impegnato presso ASP8 di Siracusa, con la Dr.ssa Rosalba Cicero, Assistente Sociale UICI Siracusa che formerà un team con la Dr.ssa Cetty Giannone, Psicologa e socia UICI: tali figure professionali avranno il compito di valutare il profilo attitudinale dei partecipanti dando solidità e professionalità al progetto così da fondare le radici nel terreno che serviranno alla crescita del nostro albero.
Gli incontri con le istituzioni politiche hanno visto la partecipazione del Dr. Edy Bandiera, Agronomo e Deputato alla Regione Sicilia con incarico sulle politiche agricole e del Dr. Giovanni Cafeo Consigliere comunale Siracusa con delega all’agricoltura.
Tutti hanno promesso ampia collaborazione ritenendo il progetto importante e interessante.
I prossimi incontri si svolgeranno via Skype in quanto desidero confrontarmi con alcuni agronomi per impostare le strategie produttive, presumibilmente divise in tre linee con tre prodotti diversi e in tre posti diversi della Provincia di Siracusa, ma di ciò ne parleremo più in là.
Desidero ringraziare in modo particolare Emanuele Cortese, Consigliere Sezionale UICI Siracusa e rappresentante Provinciale dei giovani, che ha unito il gruppo stimolando l’interesse dei partecipanti e divenendo un elemento importante per il successo dell’incontro; altra persona di spicco incontrata a Siracusa è stata Antonio Greco con il quale sono entrato subito in sintonia per professionalità e disponibilità.
Al termine della giornata, ho chiesto che venisse nominato un rappresentante dei partecipanti con il compito di mantenere i contati tra me ed i ragazzi e viceversa; con grande piacere è stato nominato Giovanni Digrande conosciuto ai più come artefice di Byblos. Inoltre il vicepresidente di sezione, Carmelo Fangano ha creato una lista Whatsapp per avere un contatto diretto ed immediato con tutto il gruppo, per poter rendere partecipi tutti ed essere informati attivamente e rapidamente sugli sviluppi del nostro progetto.

I prossimi passi…

Dovranno essere identificati dei siti dove poter iniziare la progettazione produttiva, le cui caratteristiche fondamentali dovranno essere:
– accessibilità nel suo uso;
– localizzazione facilmente raggiungibile;
– strutture agevoli e sicure;
A tal fine si sono impegnati i rappresentanti politici locali dai quali attendiamo risposte positive, ma allo stesso tempo ci stiamo muovendo anche tra l’imprenditoria privata e il libero mercato.

Parallelamente stiamo iniziando a programmare corsi di formazione che dovranno impostare i componenti sia sul lato pratico che teorico, non solo su tematiche inerenti l’agricoltura, i macchinari, le tecniche produttive, immagine dei prodotti, conservazione degli alimenti, igiene, marketing, informatica ecc. ma anche sicurezza sul lavoro, socializzazione e cooperazione lavorativa, diritti ecc.
Per finalizzare la formazione cercando la completa autonomia finanziaria e non gravare sulle casse UICI/IRIFOR, sto cercando finanziamenti o strade alternative che si stanno materializzando ma delle quali vi parlerò quando sarà tutto più definito.

Stiamo cercando finanziamenti per i primi tre anni e per gli investimenti riguardanti macchinari ecc.
A tale scopo infatti, i primi di giugno si terrà un appuntamento molto importante a Roma, dove le idee innovative e la nostra determinazione spero facciano brezza nei funzionari che andremo a incontrare. Inoltre apriremo una raccolta fondi locale, basata sulla trasparenza e chiarezza.

I primi passi sono stati dunque compiuti, i prossimi già avviati con programmazione, moltissime telefonate ed e-mail. Il lavoro non ci spaventa, speriamo solo che una stella, lassù, ci illumini il cammino!

Dott. Valter Calò
Coordinatore commissione NAL
Carmelo Dimartino
Presidente sez. UICI Siracusa
e tutti i ragazzi
le risorse sono dentro noi: cerchiamole!

Si riportano di seguito il link dell’emittente tv e l’articolo apparso sul “Giornale di Sicilia”.

Servizio dell’emittente tv “TRIS”:
https://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=490997011089533&id=100005377157026

Articolo:
Da “Giornale di Sicilia” del 23 maggio 2016
Agricoltura sociale: Siracusa, una cooperativa per dare lavoro a ciechi e ipovedenti, di Emilia Rossitto.
Calò: “Partiremo dalla città per la richiesta di prodotti di qualità”

Una nuova opportunità di lavoro rivolta a ciechi e ipovedenti tramite l’ agricoltura sociale. Molti gli interessati che sabato mattina si sono riuniti nella sede dell’«Unione Italiana Ciechi» in via Grottasanta.
A presentare l’ impresa che verrà realizzata attraverso una cooperativa, Walter Calò, coordinatore della «Commissione nazionale nuove attività lavorative» e Carmelo Di Martino presidente della sezione siracusana dell’«Unione italiana Ciechi».
«Riusciremo a partire da Siracusa – ha affermato Calò -. Vista la richiesta di prodotti alimentari di alta qualità nel mercato italiano ed estero, anche per le piccole produzioni c’è un’ ottima possibilità di vendita. L’opportunità di realizzare l’ impresa parte direttamente dalla forza lavoro disponibile sul territorio che risulta fondamentale affinché il progetto vada a buon fine.
A supportare l’aspetto finanziario sarà, invece, l'”Irifor”, l’istituto per la ricerca formazione e riabilitazione, e contiamo di sfruttare i fondi europei. Sicuramente l’attività avrà sede in zona e
stiamo valutando varie opzioni disponibili in base alle adesioni che raccoglieremo”. Molte le testimonianze su diverse esperienze lavorative. Tutti diplomati ed alcuni laureati in discipline
umanistiche o scientifiche, in comune hanno il difficile vissuto nel mondo del lavoro che spesso gli ha chiuso le porte. “Sono davvero tanti i problemi lavorativi a cui andiamo incontro, dovuti anche alla crisi – ha detto Di Martino – ma noi vogliamo abbattere queste barriere. Il lavoro fornisce all’individuo oltre che autonomia in ambito sociale anche un forte senso di sicurezza e serve sul territorio una cooperativa sociale che faccia da punto di riferimento per tutti i nostri soci”.

Commissione NAL e agricoltura
Cordinatore commissione NAL e responsabile progetti in agricoltura
dott. Valter Calò
Componenti gruppo agricoltura
Carmelo Dimartino
Avv. Stefano Borella
Dott.sa Eleonora Ballocchi

Presenti a Siracusa
Dott. Valter Calò
Carmelo Dimartino

VIII Torneo Internazionale di showdown “Candido Cannavò (1 – 4 giugno 2016)

Al via l’Ottavo Torneo Internazionale di Showdown, dedicato all’indimenticato Direttore della Gazzetta dello Sport, Candido Cannavò, che con la sua opera ha saputo promuovere, nel corso degli anni, lo sport praticato da persone con disabilità.
Lo Showdown, che si pratica su un tavolo dotato di sponde, in cui lo scopo è mettere una pallina sonora nella porta del proprio avversario, colpendola con un’apposita racchetta, richiede riflessi eccezionali, forza, agilità e una grande capacità di intuire le strategie dell’avversario.
la manifestazione avrà luogo presso la prestigiosa sede dell’Istituto dei Ciechi di via Vivaio, 7 a Milano, dall’1 al 4 giugno 2016 e vedrà la partecipazione di 71 tra atleti e atlete di primo piano compresi i numeri uno al mondo.
Saranno presenti 29 donne e 42 uomini, provenienti da 10 nazioni europee (Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Italia, Lettonia, Olanda, Polonia, Slovenia e Svezia).
La cerimonia di apertura si terrà l’1 Giugno alle 20:30 presso la sala Barozzi dell’Istituto dei Ciechi.
Le partite finali sono previste sabato 4 giugno nel pomeriggio, mentre le premiazioni si svolgeranno in serata, alle 20:30 presso la sala Barozzi.
Il programma della manifestazione, la diretta web dell’inaugurazione e della premiazione, e tutti i risultati in tempo reale sono disponibili cliccando qui: http://www.gsdnonvedentimilano.org/a2016/news/VIIITournament/

Torino – Nuovi Pos inaccessibili a chi non vede

Sparisce la tastiera, arriva il touch screen. E pagare col bancomat diventa un problema
I nuovi dispositivi Pos (gli strumenti usati per il pagamento con bancomat o carta di credito) non sono accessibili ai disabili visivi. Lo denuncia l’UICI (Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti) di Torino, dopo aver ricevuto numerose segnalazioni da parte dei suoi iscritti. I vecchi Pos con tastiera fisica, che poteva essere percepita dai polpastrelli, vengono gradualmente sostituiti da modelli più “aggiornati” (si fa per dire), dotati di tecnologia touch screen. Il risultato è che, al momento di pagare, chi non vede o vede poco si trova davanti un muro.
Economisti ed esperti informatici ci dicono che stiamo andando verso una progressiva e sempre più rapida smaterializzazione del denaro. Il Pos è diventato obbligatorio per professionisti e commercianti (lo si trova perfino sui taxi, mezzi di trasporto molto usati dai disabili visivi). Non poter accedere a questo sistema di pagamento ha conseguenze pesanti. Quando, ad esempio, un cieco entra in un negozio e scopre che il Pos non è accessibile, se non ha con sé denaro contante sufficiente e se non è accompagnato da una persona di fiducia, per effettuare il pagamento non può far altro che rivelare all’esercente il codice segreto del bancomat o della carta di credito: operazione rischiosa e gravemente lesiva della privacy.
«Da notare che, proprio per ragioni di sicurezza, solitamente i disabili visivi non girano con molto denaro contante – sottolinea il presidente UICI Torino, Franco Lepore – Per evitare furti o truffe, preferiscono affidarsi ai pagamenti elettronici. Ma i nuovi modelli inaccessibili rischiano di limitare notevolmente l’autonomia personale di chi non vede». Una pericolosa involuzione, dunque, «proprio ora che, dopo anni di impegno, eravamo riusciti a ottenere l’attivazione di numerosi sportelli bancomat accessibili».
Dal 2014 esiste un protocollo d’intesa tra UICI e ABI (Associazione Bancaria Italiana), volto a stimolare buone pratiche per un sistema bancario più attento ai ciechi e agli ipovedenti. Nell’ambito di questo accordo, si sta lavorando per realizzare un Pos accessibile, ma di sicuro l’introduzione non sarà immediata. Per ora regna l’anarchia, anche perché, a differenza di quanto accade per gli sportelli bancomat, non esiste una mappa dell’accessibilità: quando il disabile entra in un esercizio commerciale, non può sapere se troverà uno strumento accessibile o un modello touch.
«Manifestiamo fin d’ora la nostra totale disponibilità a lavorare insieme per risolvere al più presto il disservizio – conclude il presidente UICI Torino Franco Lepore – In particolare chiediamo un incontro immediato con gli istituti di credito, con l’obiettivo di individuare gli accorgimenti più opportuni per rendere accessibili anche i Pos touch screen».

Perché oggi parliamo di “scienze tiflologiche?”, di Marco Condidorio

Autore: Marco Condidorio

Prossimamente, appena il tempo si concederà in quantità maggiori al sottoscritto, risponderò, in modo più esaustivo, alle perplessità e riflessioni di alcuni lettori che, in questi ultimi mesi hanno sentito parlare del Typhlology Skilled Educator.
Per il momento, cercherò, limitatamente al tempo e allo spazio concessi, di gettare sul tappeto verde della perplessità, alcune contro-riflessioni e non si allarmino i lettori se qualche parola può suonare non propriamente “inclusiva”, ma fa parte del linguaggio, quello d’essere ciò che produce cambiamento, talvolta metamorfosi, , restando però lo stesso, un poco come l’Archè per i filosofi greci.

Ma entriamo ora nel vivo dell’argomento per rispondere alle perplessità di chi teme il “divenire” non in senso speculativo, ma storico: Chi è il filosofo? E lo Storico? Forse quelli che insegnano filosofia? O storia?
No certo, il docente di filosofia possiede i saperi, la storia della filosofia, ma non per questo è un filosofo; lo stesso vale per il docente di storia e così per ogni materia. Però il filosofo può insegnare la filosofia, così la storia.
Copernico era un matematico polacco, sì certo lo sanno tutti vero… potremmo definirlo scienziato? No, se ci riferiamo ad una certa struttura metodologica, sì, se lo consideriamo dal punto di vista dell'”osservatore”.
Quale tra le due idee circa la struttura del sistema mondo è più scientifica: la geocentrica o eliocentrica? Una ha funzionato bene per circa due mila anni; l’altra ha poco più di cinquecento anni. La prima ha origine dal pensiero scientifico di chi ha guardato il “sistema mondo” con coerenza, dirò occhio analitico; la seconda, sempre “scientifica” è di chi si è chiesto il perché di taluni fenomeni e se potessero essere spiegati diversamente. Ci si son messe la mobilità di ciò che in apparenza era fisso, le stelle e l’immobilità di ciò che pareva muoversi, il sole; ma, non è finita, hanno fatto la loro parte il movimento e la gravità. Insomma, un caos! Altro che cosmo!
Ma, con calma ragioniamo sul concetto di scienza, in molti di fronte a questo “parolone” si impressionano.
è forse scientifico che il triangolo rettangolo abbia un angolo di novanta gradi? No, semplicemente è “geometrico”. L’evaporazione dell’acqua è forse scientifica? No certo, è semplicemente un fenomeno fisico, naturale, piuttosto, al più scientifico sarà il metodo col quale si studiano gli effetti che da tale fenomeno hanno origine e di conseguenza quel fenomeno e le cause la possibilità di previsione e replica. .
Chi ha dato dignità, la SCIENZA alla MATEMATICA o, la matematica alla scienza? Ah! La Scienza! Il sapere, argomentare per concetti e non per immagini.
Sino al cinquecento la scienza era “qualitativa”: “La pietra cade”, scriveva Aristotele, “perché ha nostalgia di casa, vuol tornare al luogo naturale, quello che le è più proprio”. Ma, da che la matematica, vecchia compagna di viaggio della stessa scienza, nella storia, da sempre l’una accanto all’altra, ha deciso di abbracciarne tutti i contenuti, di lì ne è nata una SCIENZA QUALITATIVA. Ok, tutto da rifare, si ricominciò tutto da capo!
E allora? Che fare? Le cambiamo il nome? Invece di SCIENZA come potremmo chiamarla, ora che c’è anche la matematica? Per lo Stagirita l’Analitica è più vera della stessa dimostrazione, e dunque? Diamoci un paradigma, avrebbe detto Thomas Kuhn:
Da sempre, da che insegno tiflologia, o meglio, se si preferisce, materie tiflologiche presso l’Unimol, sostengo utile distinguere ciò che, per natura ha cittadinanza nell’alveo della scienza da ciò che, pur avendo una propria struttura metodologica e sperimentale, non possa definirsi scienza a pari della FISICA, dell’Astronomia o di altre discipline che, ancorché definite “scienze esatte”, la geometria e la matematica, determinano un percorso che dirò scientifico pur non essendo esso stesso indicato con l’aggettivo di “esatto”. La tiflologia è tra queste, vi risiede con dignità e esperienza; e tuttavia, la TIFLOLOGIA, che sino ad oggi ha occupato un significativo ruolo entro la ricerca pedagogica, e ancora risiede in essa, sia come contenuti che come riflessione, ha titolo per essere definita “pedagogia speciale”, anche se, auspico ancora per poco, proprio per i caratteri di indagine e dunque di studio circa la TECNICA, la DIDATTICA e l’INFORMATICA rivolte all’autonomia, agli apprendimenti e alla professionalità di chi, pur vivendo la condizione di disabilità visiva, nelle più svariate forme e gravità,abbia necessità e desiderio di avere una esistenza il più vicino possibile a quella di chi ha la funzionalità visiva sana.
Dunque la TIFLOLOGIA, per i caratteri che più le sono propri, quello d’essere RICERCA,STUDIO, INDAGINE, ANALISI, PROGETTAZIONE, SPERIMENTAZIONE,PREVISIONE, VALUTAZIONE di tutto ciò che direttamente e indirettamente ha a che fare con la cecità, l’ipovisione in tutte le sue forme e gravità, oggi anche con la prluriminorazione, ha cittadinanza nella scienza o meglio, nelle scienze il cui fine non sono lo studio e la sperimentazione dei fenomeni naturali, fisici, astronomici, chimici o biologici, matematici o geometrici, ma educativi, didattici e sociologici.
Ecco perché abbiamo iniziato a parlare delle scienze tiflologiche, sintetizzando le tre macro-aree della tiflologia: la tiflotecnica, tiflodidattica, tifloinformatica.
Dobbiamo avere l’onestà di pretendere per la tiflologia un lessico dignitoso e specifico, sottraendola al caos, pur comprensibile del passato e della storia, la nostra, riservandole ambiti ben precisi, ma al tempo stesso forti dell’esperienza, della ricerca e dei risultati conseguiti che, confermo ancora una volta, hanno il diritto d’essere definiti quali CONOSCENZE, COMPETENZE, e dunque scientifici nell’accezione più ampia del concetto di “scienza” e cioè CONOSCENZA, CONOSCENZE, SAPERI, SAPERE.
Avremmo potuto parlare di: SAPERI TIFLOLOGICI, bruttino, a mio avviso, e poi perché, altri saperi che, meno della stessa tiflologia, si fregiano del titolo di SCIENZA e la tiflologia no?
La contemporaneità della tiflologia ci impone la profonda riflessione che, certo, potrebbe giungere ad un traguardo RIVOLUZIONARIO, nessuna paura, nessun timore! Anche la nostra Terra un giorno è divenuta pianeta, errante, eppure abbiamo continuato a vivere e meglio!
La tiflologia dovrà affrancarsi, se vorrà riservarsi il giusto riconoscimento della più alta agenzia formativa, l’università, dalla pedagogia speciale, essendo essa stessa una pedagogia, non speciale ma, per contenuti e studio, specifica e specialistica. Dobbiamo puntare al riconoscimento di una formazione e cultura non medicalizzanti o sanitarie; l’UICI ha il diritto-dovere di fare sintesi attorno alla propria storia fatta di esperienze, conoscenze e competenze; lo deve alla tiflologia stessa, se vuole farsi garante dei processi di inclusione e socializzazione; deve cioè, proporre e far riconoscere dal Miur e dalle agenzie educative e formative, il professionista in tiflologia o del TYPHLOLOGY SKILLED EDUCATOR, quale esperto nelle scienze tiflologiche.
Ciò non significa espellere la tiflologia da “scienze della formazione” o “dell’educazione” (sono la casa naturale, per utilizzare la locuzione cara ad Aristotele, della stessa tiflologia); essa ne è parte per storia, natura e per contenuti; va però distinta l’azione pedagogica dell’intervento tiflologico da quella prettamente educativa, formativa del docente disciplinare: la matematica, non ha contenuti o formule per i ciechi, diverse da quelle per gli studenti vedenti, ciò che può differire è il metodo, l’approccio strumentale e al più didattico per facilitare l’apprendimento all’alunno cieco dei contenuti disciplinari che, non variano in relazione alle abilità sensoriali del discente. Per tale ragione, dirò “scientifica” l’intervento tiflologico non deve, non può essere inscritto in un percorso definito di “pedagogia speciale”, perché è come definire il codice braille uno strumento “speciale”, solo per il fatto che lo si utilizza grazie al tatto e non mediante la vista come il sistema alfanumerico per i vedenti. Il tatto è, pari alla vista, uno dei cinque sensi e dunque ha pari dignità e proprie specificità, non solo per i ciechi, ma per tutti gli esseri umani. Il Senato accademico, dove siedono luminari dei diversi campi del sapere, dello scibile umano, hanno studiato a lungo definizioni e mie riflessioni prima di esprimersi a favore dello stesso master in TSE.
Inoltre, come Network, stiamo improntando i LEP, e gli indicatori di qualità: i primi rivolti ai servizi, strutture associative in un primo tempo, territoriali, regionali e nazionali in un secondo tempo;i secondi riguardano specificatamente ciò che interessa i processi di scolarizzazione e dunque di inclusione rivolti ad alunni in situazione di disabilità visiva, cecità assoluta e ipovisione grave: apprendimenti e strategie.
Questo farà, tecnicamente e non dal punto di vista politico, il NETWORK per l’inclusione scolastica dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti onlus.
Il Network non si sovrappone, né sostituisce alcun ente o istituzione associativa né, tantomeno alla commissione nazionale per l’istruzione e la formazione della stessa UICI, è un gruppo tecnico di esperti in scienze tiflologiche. Auspico possa essere riconosciuto dal Miur; resta comunque il fatto che, il comitato tecnico per l’inclusione scolastica “NETWORK” riunisce in se la filosofia dell’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti, esclusivamente dal punto di vista professionale e tecnico, non politico o squisitamente dialettico, propri della commissione nazionale per l’istruzione e la formazione, del Consiglio Nazionale della stessa UICI.
Marco Condidorio

Nel week-end 3 medaglie ai Campionati Italiani di showdown, due vittorie nel baseball e nel nuoto

Dal 27 al 29 maggio si sono svolti a Tirrenia i Campionati Italiani di Showdown.
In campo maschile ha vinto il nostro socio Luca Liberali davanti al bolognese Luigi Abate e al milanese Maurizio Scarso. In campo femminile secondo posto della nostra socia Jessica Buttiglione
Classifica finale maschile
•1° Liberali Luca – GSD NV Milano
•2° Abate Luigi – Pol PAT Bologna
•3° Scarso Maurizio – GSD NV Milano
•4° Massola Rinaldo – ASD Sportella
•5° Leo Domenico – GSD NV Milano
•6° Russo Gianluca – GSD NV Milano
•7° Garay Emiliano – GSD UIC Pisa
•8° Carrai Marco – ASD Pol Silvano Dani
•9° Battaglia Gabriele – Pol PAT Bologna
•10° Mongelli Marco – ASD UIC Bari
•11° Santini Fabio – ASD Disabili Firenze
•12° Cesena Giuseppe – ASD Pol Silvano Dani
•13° Simone Giuseppe – ASD UIC Bari
•14° Iorio Gennaro – Pol PAT Bologna
•15° Furioni Alessandro – Pol PAT Bologna
•16° Buelloni Riccardo – GSD NV Milano
•17° Greci Stefano – ASD All Stars Arezzo
•18° Pricoco Alfio – GSD NV Catania
•19° Vincenti Nicola – ASD Pol Silvano Dani
•20° Avataneo Franco – ASD Pol Torino

Classifica finale femminile
•1° Mauro Graziana – ASD UIC Bari
•2° Buttiglione Jessica -GSD NV Milano
•3° Zini Angela – Pol PAT Bologna
•4° Buttitta Francesca – ASD Pol Silvano Dani
•5° Folino Piera – ASD Sportella
•6° Passero Genoeffa – ASD Sportella
•7° Pontiroli Emanuela – Pol PAT Bologna
•8° Sarli Maria Pia – Pol UICI Torino
•9° Tranchina Sonia – GSD NV Milano
•10° Stabile Maria Rosaria – ASD Pol Torino
•11° De Nuzzo Daniela – ASD Disabili Firenze
•12° Cavallaro Chiara – GSD UIC Pisa
•13° Balbo Irene – Pol PAT Bologna
•14° Punzo Ornella – ASD Sportella
•15° De Fazio Monica – GSD NV Milano
•16° Canino Stefania – GSD NV Milano
Si sono conclusi domenica 29 maggio i Campionati italiani di società che si sono svolti a Lignano Sabbiadoro.
Martina Rabbolini ha gareggiato nei 400 stile ( tempo 6.03,32) e 100 dorso ( tempo 1.27,91) classificandosi prima nella cat s11
Sempre questa domenica, a Sasso Marconi, si sono disputati i recuperi del secondo turno dell’Intergirone del XX Campionato Italiano di baseball per ciechi.
I Lampi Milano si sono imposti 10 a 1 contro la Fiorentina BXC, mentre i Thunder’s Five hanno vinto 13 a 5 contro la Roma Allblinds. Da segnalre un fuori campo da 3 punti del milanese Ivan Nesossi.
Prossimo turno (2 giugno a Brescia):
ore 10,00 Lampi Milano Blue Fire Cus Brescia
A seguire Thunder’s Five BolognaWSCvinta
A seguire BlueFire Cus Brescia– Patrini Malnate
Classifiche
Girone Ovest
1. Thunder’s Five Milano punti 8 (4-0) – media 571
2. I Patrini Malnate 9 (4-1-3) – 563
3. Lampi Milano 10 5-0-4) – 556
4. Tigers Cagliari 2 (1-0-5) – 167
Girone Est
1. Fiorentina BXC punti 17 (8-1-1) – media 850
2. BolognaWSCvinta 6 (2-2-4) – 375
3. Allblinds Roma 6 (3-0-5) – 375
4. Blue Fire Cus Brescia 4 (2-0-4) – 333

Il BXC su Rai Sport 1

Questa sera alle ore 19,15 all’interno della rubrica “portami con te” su Rai sport 1 (canale 57 del digitale terrestre) andrà in onda il servizio girato da Monica Matano al campo Leoni di Bologna ed all’Acquacetosa di Roma sul BXC, con interviste ai protagonisti.

Di seguito chi vorrà riascoltare la trasmissione di ieri sera potrà farlo seguendo le istruzioni di sotto riportate
Vediamoci alla Radio·
carissimi amici vi postiamo il link dal quale è possibile scaricare il link della trasmissione odierna di “vediamoci alla radio”. ringraziamo il nostro socio ed amico Nicola forese che ha messo a nostra disposizione la registrazione del programma. di seguito il link.
http://www.nicoforese.it/registrazion…/30.mag.2016_19.34.zip
www.nicoforese.it
AIBXC – Associazione Italiana Baseball Giocato da Ciechi-Ideata e fondata il 26 Marzo 1998 da Alfredo Meli © 2011
Aderente a FIBS Federazione Italiana Baseball Softball
Via G.Bottonelli,70 – 40132 Bologna (Italia) – Tel e fax + 39 051 564224 info@aibxc.it – www.aibxc.it

Comunicato conclusivo del Festival internazionale delle abilità differenti

Differenti perché unici

In questo Festival il cuore di ciascuno di noi, unico ed irripetibile, è stato colpito dalla “grande bellezza” che ha permeato gli eventi di questi giorni.
Una bellezza evidente, quasi impossibile a pensarsi!
Nel “Caligola” di Camus il protagonista nel dialogo con il servo Elicone dice: “mi sono sentito all’improvviso un bisogno di impossibile. Le cose, così come sono, non mi sembrano soddisfacenti.” E poi continua: “Questo mondo, così come è fatto, non è sopportabile. Ho dunque bisogno della luna, o della felicità, o dell’immortalità, di qualcosa che sia forse insensato, ma che non sia di questo mondo.”
Questo esprime la vera natura del desiderio umano: esso è ben più grande della nostra immaginazione!
La “grande bellezza” di questi giorni, che non è stata un’evasione estetica, si è resa evidente nelle storie – a volte drammatiche – che abbiamo ascoltato; negli spettacoli – frutto di tenacia e grande sacrificio da parte dei protagonisti – che abbiamo ammirato; nei volti – a volte segnati da limiti evidenti – delle persone che abbiamo incontrato.
Nella storia raccontata nel film “Il figlio della luna” si vede bene quando si umanizza la vita: “Quando – dice Massimo Recalcati – questo grido che noi siamo stati viene ascoltato dall’Altro, tradotto in domanda di amore, tradotto in domanda di presenza”.
Una presenza tenace e costante al nostro fianco, un Altro, che tutti dicono impossibile ma che qualcuno dice essere visibile perché ne fa esperienza.

IMPOSSIBILE MA VISIBILE

Chiara Bellardi
NAZARENO Soc. Coop. Soc.
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Il nuovo Comitato regionale lombardo della I.a.p.b., di Nicola Stilla

La prevenzione della cecità è un compito istituzionale della nostra Unione

Come a voi tutti ben noto, il nostro Statuto Sociale prevede che la prevenzione della cecità sia uno dei compiti che l’Associazione è chiamata ad assolvere.
Il Consiglio Regionale Lombardo dell’Unione, che ho l’onore di presiedere, ha da sempre svolto innumerevoli iniziative in questo campo, che ritengo di vitale importanza sia per aspetti etici che per l’immagine della nostra Associazione. Per una corretta attività in tal senso, abbiamo da sempre collaborato con la Sezione Italiana dell’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità, costituendone, anni orsono, il Comitato Regionale lombardo.
Durante la riunione del Consiglio Regionale svoltasi il 24 maggio 2015, lo stesso ha riconfermato Angelo Mombelli ed Elena Piozzi, quali componenti del Comitato. Poi, per il tramite della I.A.P.B., la Società Oftalmologica Italiana ha anch’essa riconfermato il Dott. Danilo Mazzacane quale proprio rappresentante. Viste le recenti vicissitudini che hanno coinvolto l’amico Angelo Mombelli temevo che egli non accettasse il rinnovo dell’incarico, ma – per fortuna – ha deciso di continuare a prestare la sua opera al servizio del Comitato.
Ho approfittato del Convegno della Società Oftalmologica Italiana, che si è svolto a Milano dal 18 al 21 maggio, per concretizzare il rinnovo del Comitato Regionale alla presenza della Presidenza Nazionale della I.A.P.B.: il Presidente Giuseppe Castronovo, il vice-presidente Michele Corcio e il Segretario Generale Tiziano Melchiorre. Grazie al loro apporto, le idee per le nuove iniziative non sono mancate.
Il coinvolgimento della Prof.ssa Elena Piozzi, oculista e pediatra, ci consentirà di avviare numerose attività miranti alla prevenzione della cecità nella prima infanzia, che oggi riveste un ruolo decisivo; il dott. Danilo Mazzacane, vice-presidente del Comitato, oltre ad essere un oculista, è introdotto nel settore della Sanità e del sindacato di categoria, e potrà quindi contribuire a fornire tutte quelle indicazioni operative necessarie ai vari eventi. All’amico Angelo l’incarico di coordinare il gruppo e promuovere le varie iniziative in qualità di presidente.
Per completare il quadro, il Comitato ha preso altresì l’impegno di cooptare un altro componente oculista attivo nella ricerca oftalmica e la coordinatrice U.I.C.I. della Commissione regionale delle persone ipovedenti (o suo delegato) che fornisca consulenza sulla base delle sue esperienze personali e delle raccomandazioni che emergeranno dalla Commissione regionale stessa.
Al Comitato, a cui non farò mancare il mio sostegno ed appoggio per tutto ciò che vorrà intraprendere, auguro buon lavoro, con la certezza che le aspettative di tutti e di tutte non andranno deluse.

Napoli – Vediamo di muoverci, di Gianluca Fava

Autore: Gianluca Fava

A Napoli, il 25 maggio 2016 nei locali dell’UICI sezione provinciale della medesima città, si è tenuto un importante evento intitolato “GENITORI, FIGLI E… AUTONOMIA”, organizzato dalla Commissione per l’autonomia la mobilità e la vita indipendente e dal comitato dei genitori.
L’incontro, che è iniziato poco dopo le 16.30, è stato pensato per sensibilizzare ed incentivare i genitori a rendere autonomi ed indipendenti i propri figli ciechi o ipovedenti.
Decisamente interessante è stata la proiezione di un video realizzato nell’ambito del progetto “Vediamo di muoverci”, il quale ha messo in luce quanto, nel terzo millennio, si debba e si possa ancora fare per istruire l’opinione pubblica sul mondo dei non vedenti; infatti, il video palesa l’ignoranza dei più circa il modo in cui si muove un privo della vista e, addirittura di cosa possa fare autonomamente un disabile visivo.
Utilissima anche per gli stessi ciechi presenti, è stata la testimonianza dell’esperienza di autonomia e indipendenza dei componenti della commissione per l’autonomia e la mobilità come il vicepresidente sezionale Enrico Mosca, unitamente a Gaetano Orefice e Rosario De Luca; così come è stata illuminante la testimonianza di Teresa Paragliola, coordinatrice del comitato dei genitori e madre di 2 ragazzi non vedenti.
I lavori sono stati impreziositi dagli interventi di Salvatore Petrucci Presidente nazionale dell’U.N.I.Vo.C., nonchè possessore di cane guida e di Giovanni Bosco Vitiello, istruttore di orientamento mobilità e autonomia personale, nonché dirigente A.N.I.O.M.A.P., il quale, da un lato ha chiarito ed illustrato ai presenti diversi luoghi comuni relativi ai concetti di autonomia ed orientamento, dall’altro ha fatto capire quanto sia attuale il grido rivolto ad Istituzioni, ASL e forse anche alla categoria dei ciechi e degli ipovedenti: “VEDIAMO DI MUOVERCI.
Gianluca Fava

Incontro con Padre Federico Lombardi Direttore generale della Stampa Vaticana, di Cesare Barca

Autore: Cesare Barca

Cogliendo l’opportunità offerta dalla riunione della Commissione per la terza età giovedì 12 ero a Roma negli uffici della presidenza nazionale della nostra associazione per delineare e puntualizzare la progettazione del nostro impegno a favore delle persone avanti negli anni.

Il giorno successivo, venerdì 13, mi sono portato di buon mattino in via della Conciliazione per incontrare Padre Federico Lombardi. Il tempo a sua disposizione era estremamente limitato ma, avendo concordato l’incontro, ho potuto avere un dialogo sul tema che mi ero prefissato di sottoporgli e ho potuto registrare le sue risposte libere e spontanee e certamente non preannunciate ad alcune mie richieste fondamentali sulla disabilità in generale e sulla cecità in particolare con specifico riguardo alla situazione e degli anziani.

La breve intervista che segue sarà pubblicata su Senior, ma ho creduto possa essere interessante per tutti noi.

 

Si è trattato di una ulteriore occasione utile per rinsaldare i buoni rapporti dell’Unione italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti  con il vaticano e l’importante attività sociale svolta da Papa Francesco.

Scarica l’intervista

 

Cesare Barca