Mantova: Passaggio di testimone ai vertici dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, di Mirella Gavioli

Autore: Mirella Gavioli

L’assemblea dei soci della sezione UICI onlus di Mantova, ha eletto il suo nuovo consiglio. A seguito delle successive votazioni per incaricare l’ufficio di presidenza, il gruppo dirigente risulta così composto: presidente Mirella Gavioli, 42 anni, fisioterapista; vicepresidente Norberto Pradella, funzionario pubblico; consigliere delegato Silva Trazzi, impiegata presso studio notarile; consiglieri Teresa Zampriolo (fisioterapista), Luca Bedenghi (centralinista), Fausto Cerchi (centralinista) e Mauro Forapani (imprenditore). “E’ con orgoglio e senso di responsabilità che raccogliamo l’eredità morale e statutaria sviluppata da più di 50 anni dalla sezione Uici di Mantova, a sostegno dei disabili visivi presenti sul territorio” ha dichiarato la neo-presidente presentando gli obiettivi prioritari del suo mandato.
Obiettivi come “la conservazione e l’implementazione dei servizi e delle attività di supporto rivolte non solo ai soci ma anche ai non soci e alla cittadinanza”, come “stimolare correttamente l’opinione pubblica su tematiche di rilievo sociale concernenti la minorazione visiva e le sue varie caratteristiche ed esigenze, onde ridurre al minimo le discriminazioni e i pregiudizi”, incrementare “il dialogo e il confronto con i soci e le istituzioni”, senza trascurare “i temi cardine dell’istruzione e della formazione, dell’occupazione lavorativa, della prevenzione e riabilitazione, cultura, sport e tempo libero, autonomia e accessibilità alle nuove tecnologie cercando di abbattere quanto più possibile barriere strutturali e culturali per poter soddisfare al meglio il “vivere civile” dei disabili visivi nel tessuto sociale”.
“Tutto ciò che si andrà a proporre e a concretizzare”, abbisogna come sempre di risorse sia economiche che umane che non possono prescindere dal senso di appartenenza e di collaborazione partecipativa che questo gruppo dirigente auspica di poter riscontrare da parte di tutti i nostri interlocutori: soci, cittadini con disabilità visiva e non, istituzioni politico-amministrative; e soggetti particolarmente sensibili alle attività e ai bisogni di chi versa in una situazione di “privazione sensoriale e quindi di “svantaggio”.

Per il Consiglio Sezionale UICI di Mantova
La Presidente
Mirella Gavioli

Foto sezione mantova caterina mirella 28 marzo 2015

Asti: Mario Alciati nuovo presidente UICI (Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti), a cura dell’Ufficio stampa Piemonte

Autore: a cura dell'Ufficio stampa Piemonte

Appello per abbattere le barriere: “In Italia i disabili in carrozzella sono condannati ai domiciliari”
È Mario Alciati, 51 anni, impiegato Inps il nuovo presidente della sezione astigiana di UICI, Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti. È stato eletto nei giorni scorsi con una maggioranza di 6 voti su 7 e guiderà l’ente provinciale per i prossimi 5 anni.
Originario di Vigliano, rappresentante di commercio fino al 1990, ha perso la vista in seguito ad una malattia e da allora si è avvicinato all’UICI. Per due mandati responsabile della categoria centralinisti, ricopre per la prima volta una carica di vertice.
“Affronto il nuovo impegno con spirito propositivo – dice Alciati – vorrei dare al nostro sodalizio un’impronta giovane e dinamica, creando nuove attività e rafforzando la comunicazione verso gli associati e verso l’esterno. Mi piacerebbe avvicinare maggiormente la gente alle nostre battaglie, oggi più che mai abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti”.
Ed è proprio sul tema della sensibilizzazione che si gioca la partita più importante e delicata di questo nuovo mandato. La sezione astigiana di UICI si batte da anni contro le barriere architettoniche, problema tra i più difficili da affrontare. “Il nostro obiettivo è di incrementare le occasioni di confronto con Comuni, Provincia e Regione – dice Alciati – in generale la sensibilità dell’opinione pubblica è cresciuta rispetto al passato e i tempi sono maturi per affrontare problemi irrisolti, torneremo a ribadire le nostre istanze cercando di farci ascoltare”.
Sul tappeto ci sono questioni irrisolte da anni: dall’inadeguatezza delle segnalazioni vocali sugli autobus del capoluogo, alla necessità di migliorare l’accesso ai locali di enti e istituzioni pubbliche. “Sogno un’Italia a misura di disabile – dice Alciati – vorrei che prendessimo esempio dal nord-Europa, magari dall’Olanda dove è normale vedere disabili in carrozzella sui marciapiedi. In Italia, una persona sulla sedia a rotelle è come se fosse agli arresti domiciliari. Le amministrazioni si preoccupano di ampliare le ZTL e aumentare il numero degli stalli blu ma non pensano abbastanza alle difficoltà dei loro cittadini. Siamo qui per dare una mano, sperando che la politica non nasconda la testa sotto la sabbia”.
Parole forti che rendono l’idea della situazione con la quale la nuova presidenza è chiamata a confrontarsi. “Quando sono diventato cieco mi è caduto il mondo addosso ma nella vita ho imparato a non arrendermi – conclude Alciati – grazie all’aiuto dell’associazione che ho l’onore di presiedere sono andato avanti e in questi anni, nonostante i problemi, ho anche vinto un titolo italiano nella vela e ho collezionato successi nello sci di fondo. Da solo non ce l’avrei fatta a svolgere una vita normale, soprattutto nei primi momenti, da qui la mia determinazione nell’accettare questo nuovo incarico”.
A fianco del presidente Alciati, una squadra di tutto rispetto. Vice presidente è Elena Canale, laureata in giurisprudenza, mentre consigliere delegato è Serafino Ferraris, insegnante ed ex preside dei licei scientifico e classico di Asti. Consiglieri eletti: Ada Boido, Alessandro Massasso, l’ex presidente Adriano Capitolo, attuale presidente regionale di UICI, e il decano dell’Unione astigiana Pasquale Borrelli.

foto asti  Alciati-Ferraris-Capitolo     (IN ALTO) Boido-Borrelli-Canale-Massasso

Giovani: The Perfect Match: una vera esperienza di integrazione, di Marta Ghelli

Autore: Marta Ghelli

Tutto è iniziato quasi per gioco. Era la scorsa estate e avevo appena terminato un’immersione in mare assai faticosa, ma bella, quando ricevetti sul telefonino una chiamata nella quale mi veniva proposto un corso nel quale avrei dovuto parlare per un’intera settimana solo ed esclusivamente in inglese.
Appena mi fu possibile controllai la mail e lessi alcune informazioni su un’associazione chiamata Lunaria che aveva intrapreso una collaborazione con l’unione italiana ciechi.
Decisi che al mio ritorno dalle vacanze avrei approfondito la cosa.
Purtroppo al ritorno dalle vacanze fui costretta a rifiutare l’offerta, ma mi riproposi di valutarla non appena sarebbe stato attivato un nuovo progetto.
Fortunatamente non è trascorso tanto tempo e nel gennaio scorso mi venne nuovamente proposto di prendere parte a The perfect Match. Qualche leggera esitazione, ma nel giro di pochi giorni dissi finalmente sì.
Ma adesso tocca spiegare con precisione cosa sia The Perfect match.

Dunque, riordiniamoci le idee e cerchiamo di chiarirle anche ai lettori.
The perfect match è un progetto organizzato da Lunaria in collaborazione con l’Unione Europea che permette a giovani provenienti da varie parti d’Europa di scambiare le proprie conoscenze e arricchire il proprio bagaglio personale entrando in contatto con persone di varie estrazioni sociali, varie culture e talvolta anche differenti disabilità.
I partecipanti durante la settimana acquisiscono nozioni per diventare facilitatori di gruppi eterogenei nei quali si hanno partecipanti con differenti abilità e competenze, provenienti da più parti del mondo.
Comprendo che la descrizione sia ancora sin troppo riduttiva e per far capire quanto possa essere formativa tale esperienza non mi resta che parlare del corso “the perfect match” al quale ho preso parte.
Lo scambio si sarebbe tenuto in una località non molto lontano da Roma e più precisamente nella campagna reatina.
Nascondo di aver avuto sin troppe perplessità quando ho letto nel materiale illustrativo che mi era stato inviato che avrei dovuto dormire per una settimana abbondante in un sacco a pelo.
Il mio primo pensiero è stato: ma non me ne potevo stare a casa!
Ma le sfide sono fatte per essere affrontate e ho provato a mettermi in gioco.
Io e gli altri italiani siamo arrivati a Poggio Mirteto verso le 16 di una domenica marzolina piuttosto fredda ed uggiosa.
Abbiamo subito preso possesso delle nostre stanze. La mia era una quadrupla e avrei dovuto dividerla per una settimana abbondante con due ragazze greche e una spagnola.
Le avrei incontrate qualche ora dopo durante un gioco di gruppo e sarei entrata in sintonia con loro sin da subito.
Il primo pomeriggio lo avremmo trascorso parlando con tutti gli altri partecipanti che stavano raggiungendo l’Italia.
Qualche leggera difficoltà per ricordare tutti i nomi e tutte le nazionalità: eravamo pur sempre in 32 tra corsisti e facilitatori e la mia vista non è di certo quella di un’aquila, quindi avrei dovuto fare affidamento solo sulle voci.
Il primo luogo di socializzazione  sono state delle sedie poste vicino ad una stufa a pellet che riscaldava i nostri corpi infreddoliti e anche le nostre idee assai confuse.
Ricordo di aver parlato con le ragazze greche della mia passione per la loro cucina, come è ovvio il cibo unisce sempre, e della situazione economica e politica del loro paese. Politica e economia, invece, dividono sempre, ma questa volta non è andata proprio così.
La prima mezza giornata è trascorsa velocemente e il lunedì mattina eravamo già pronti per lavorare.
Ammetto che il lunedì mi abbia entusiasmato, ma mi attendevo da quel corso qualcosa che solo nei giorni successivi sarebbe arrivata.
Ci serviva una scossa, una di quelle scosse che fanno saltare in aria, che fanno perdere il terreno da sotto i piedi, spingendo a muoversi, a fare gruppo, a confrontarsi e magari anche a scontrarsi.
Il martedì la scossa è arrivata.
Siamo stati divisi in piccoli gruppi e ogni gruppo avrebbe dovuto costuire un ponte fatto di sole corde.
Facile a dirsi, difficile a farsi, se in ogni gruppo venivano inserite persone bendate o già cieche di fabbrica, permettetemi di ironizzarci sopra, persone zoppe o azzoppate per la situazione e muti resi tali all’occorrenza.
Come è giusto che sia alcuni, invece, non avevano disabilità alcuna, ma dovevano essere di supporto per coloro che avevano ricevuto il Jolly.
L’obiettivo finale da raggiungere era quello di costuire il ponte per poi poterci camminare sopra.
Insomma se lo si costruiva male si finiva faccia a faccia con il terreno e si baciava terra come Colombo.
Per quanto gli stranieri amassero l’Italia non credo avessero l’ardire di finire nella terra come Napoleone.
Dunque, non restava che rimboccarsi le maniche e costruire il ponte dei Sospiri, emh emh emh quello si trova a Venezia, volevo dire, il ponte Vecchio, a no quello è a Firenze, direi allora il ponte di Poggio Mirteto, con la speranza di non poggiare al suolo il proprio corpo.
Le squadre si sono messe subito a lavoro e tutti i membri del gruppo hanno compreso che ogni individuo avrebbe dovuto mettere a disposizione le proprie conoscenze e le proprie abilità.
Direi che il risultato sia stato raggiunto, visto che i 4 ponti sono stati costruiti, tutti abbiamo vagliato la loro resistenza e nessuno è andato a fare visita al Pronto Soccorso.
I giorni sono trascorsi velocemente e abbiamo provato altre esperienze similari a quella descritta in precedenza, ma anche attività di altro calibro e altra portata.
Se mi soffermassi a descriverle tutte avrei bisogno di un intero libro, piuttosto che di una sola pagina di giornale.
Vorrei, però, soffermarmi su altre esperienze di integrazione che abbiamo avuto durante la settimana.
Il giovedì abbiamo fatto una scampagnata e in quella occasione penso di essere tornata ad essere una bambina.
Mi sono arrampicata su un albero e ho avuto il piacere di sedermi su un ramo dello stesso.
Fosse stato per me su quel ramo ci avrei passato tutto il pomeriggio, ma le cose belle, come è noto, durano poco meno di una sigaretta, forse direi di un caffè.
Il vero scambio internazionale è avvenuto quando abbiamo organizzato la cena internazionale.
é stato allestito un enorme tavolo sul quale erano state disposte pietanze provenienti da differenti paesi europei: formaggi francesi, bruschette con insalata greca, salsicce e salami, ma anche birre e tanti tanti dolci.
Chi, o meglio cosa, avrebbe potuto rappresentare pienamente il nostro paese, oltre alla pizza o alla Lasagna? Un bel piatto di spaghetti alla carbonara.
Penso di non aver mai visto un pentolone con così tanti spaghetti: chissà quante uova ci saranno volute per fare quella Carbonara?
A fine serata il pentolone era vuoto e per smaltire tutto quello che avevamo mangiato ci siamo messi a ballare i balli Greci e balcanici!
Mamma mia: il ballo di san Vito è quasi più tranquillo!
Ma il momento più bello di tutta la serata è stato quando abbiamo suonato e cantato in allegria.
Un bicchierozzo di vino rosso per scaldare gli animi, un organetto suonato da un francese, una chitarra e tutto quanto una cucina potesse offrire per essere usato all’occorrenza come strumento musicale.
Poi ancora, le nostre voci, i nostri piedi e le nostre mani, per creare un tripudio di allegria, gioia e serenità.
Se qualcuno ci avesse sentito in quel momento avrebbe pensato che la nazionale di calcio aveva appena vinto i mondiali.
Ma in quel momento non c’era la gioia di un solo paese, ma l’allegria di tante nazioni messe insieme.
C’era lo spirito caliente degli italiani, dei greci e degli spagnoli, la razionalità dei tedeschi e dei francesi e la gioia di sentirsi europei degli ungheresi e degli Slovacchi.
SE qualcuno di voi si stesse chiedendo cosa sia The perfect Match, potrei rispondere: un’esperienza irripetibile, nella quale ti sembra di aver girato il mondo, pur avendo tenuto i piedi nella propria nazione.
Potrei spendere fiumi dìinchiostro e parlare ancora per ore, ma penso che per conprendere cosa sia realmente the perfect match non resta che provare.
Io credo che si potranno provare emozioni bellissime, difficili da descrivere e da esternare.
Per adesso non mi resta che ringraziare tutti i facilitatori che erano presenti a Poggio Mirteto, con la speranza di poter ripetere, un giorno, questa bella esperienza, magari potendola sperimentare dall’altra parte della barricata, ovvero dal punto di vista dei facilitatori.

Marta Ghelli

Sintesi dei lavori del Consiglio di Amministrazione del 20 Febbraio 2015, di Gianluca Rapisarda

Autore: Gianluca Rapisarda

Come da avviso n.73 del 28 gennaio 2015, il giorno 20 febbraio 2015 alle ore 11.30 presso la Sala del Consiglio dell’Istituto “Rittmeyer” – Viale Miramare n.119 – Trieste è riunito il Consiglio di Amministrazione della Federazione Nazionale delle Istituzioni Pro Ciechi.
Alle ore 11,50 risultano essere presenti i Consiglieri Michele Borra, Claudio Cassinelli, Gianluca Rapisarda e Hubert Perfler. Il Consigliere Mario Barbuto ha avvisato di essere bloccato nel traffico ma che sarà presente al più presto. Il Presidente Rodolfo Masto dichiara aperta e valida la seduta. Risulta assente giustificato il Consigliere Raffaele Ciambrone.
Verbalizza i lavori il Segretario Generale Antonella Cenfi. È presente l’Architetto Innocenzo Fenici.

1 – Approvazione del verbale della seduta del 20 novembre 2014.
Il verbale viene approvato all’unanimità.

2 – Approvazione del verbale della seduta on-line del 7 gennaio 2015.
Il verbale viene approvato all’unanimità.

3 – Ratifica delle Ordinanze adottate in via d’urgenza dalla Presidenza.
Il punto non viene trattato non essendo stata adottata alcuna ordinanza.

4 – Comunicazioni del Presidente.
a) Il Presidente informa di aver incontrato in data 4.02.2015 il capo della Segreteria del Sottosegretario del Ministero della Pubblica Istruzione Davide Faraone al quale ha sollecitato la nomina del rappresentante del Ministero presso la Federazione. Nello stesso incontro il Presidente ha chiesto di verificare la possibilità di un aumento del contributo annuale che il MIUR eroga alla Federazione;
b) Il Presidente informa che in data 17 febbraio il Ministero dell’Istruzione ha confermato, nel suo incarico di rappresentante in seno al Consiglio di
Amministrazione, il Dottor Raffaele Ciambrone;
c) Il Presidente Masto informa che è in fase di preparazione la relazione annuale da presentare alla prossima Assemblea Federale e invita i Consiglieri a fornire eventuali suggerimenti;
d) Il Presidente comunica di aver indicato il Professor Rapisarda quale rappresentante della Federazione in seno al Comitato Didattico-Scientifico relativo al protocollo d’intesa fra IRIFOR, Biblioteca Italiana per Ciechi e Federazione;
e) Il Presidente ricorda che dal 19 al 21 giugno 2015 si svolgerà la terza edizione del Concorso “Ora tocca a te!” e chiede al Presidente della Commissione di Concorso, Consigliere Gianluca Rapisarda, di aggiornare sull’evento;
f) Il Presidente ricorda al Consiglio che nel mese di agosto 2014 la Federazione aveva presentato domanda di contributo di € 25.000,00 alla Banca d’Italia per il finanziamento del progetto “Edizione di libri tattili per l’infanzia”. La Banca d’Italia ha fatto presente che, risultando il progetto privo di soggetti esterni che supportino finanziariamente l’iniziativa, requisito indispensabile per la concessione di contributi liberali, la domanda non ha potuto essere presa in considerazione. Il Consiglio invita l’Architetto Fenici a preparare un nuovo progetto che tenga conto dei parametri previsti dalla Banca d’Italia.
g) Il Presidente riferisce che da tempo le responsabili dei Centri di Consulenza Tiflodidattica richiedono una formazione sulle tecnologie assistive presenti sull’Iphone e sull’Ipad e che a tal proposito i dipendenti Lucio Zito e Vincenzo La Francesca hanno predisposto un corso di aggiornamento on-line. Il Consiglio si dichiara favorevole chiedendo di estendere la partecipazione alle Istituzioni federate.
h) Il Presidente informa che l’Unione Italiana Ciechi di Brindisi ha fatto richiesta di materiale prodotto dalla Federazione per l’allestimento di apposito showroom presso la Sezione frequentata da soci e utenti. Il Consiglio esprime parere favorevole.
i)Rispondendo all’invito del Presidente circa l’interesse all’approfondimento delle “Procedure per la presentazione di progetti in ambito europeo a favore delle persone con disabilità visiva” il Vice Presidente Perfler comunica che a seguito del primo incontro di Trieste, che ha registrato una buona partecipazione, verrà inviato un ulteriore invito di partecipazione a tutte le Istituzioni federate, dopodiché si passerà alla fase operativa; l)Il Consiglio viene informato che Beatrice Ferrazzano, responsabile del Centro di Consulenza Tiflodidattica di Foggia, ha ricevuto una richiesta di collaborazione pervenuta da The Science Shop Lithuania per la divulgazione del braille attraverso i libri tattili. Il Consiglio autorizza la collaborazione.
Alle ore 12.35 entra il Consigliere Barbuto.

5 – Predisposizione e approvazione Bilancio Consuntivo esercizio 2014 e conseguente proposta per riaccertamento dei residui.
Il Consiglio dopo approfondito esame approva il Bilancio Consuntivo per l’esercizio 2014 e approva la delibera n. 1 relativa al riaccertamento dei residui.

6 – Predisposizione e approvazione Documento di Programmazione Economica esercizio 2016.
Il Consiglio dopo approfondito esame procede all’approvazione del Documento di Programmazione Economica per l’esercizio 2016.

7 – Convocazione Assemblea ordinaria – Roma 15 aprile 2015.
Il Consiglio approva la proposta del Presidente di svolgere a Roma, presso i locali del NH Hotel Villa Carpegna, l’Assemblea ordinaria della Federazione che sarà convocata per il giorno 15 aprile 2015. Nel pomeriggio del giorno 14, intorno alle ore 16,30 si terrà la riunione del Consiglio di Amministrazione presso i locali di Via Gregorio VII, 267.

8 – Aggiornamenti relativi alla questione “Centro Polifunzionale – Rapporti con il Ministero dell’Interno – Convenzione Istituto S.Alessio.
Il Consiglio prende atto che nessuna risposta è pervenuta dal Ministero dell’Interno dopo l’invio, da parte della Federazione, della nota n. 728 del 17 dicembre 2014 contenente le indicazioni proposte miranti al superamento delle difficoltà rappresentate. Il Consiglio decide di attendere comunicazioni fino alla metà del mese di marzo e, in mancanza di notizie, di procedere all’invio di un eventuale sollecito.

9 – Incarico all’Avvocato Antonio Testa per gli adempimenti necessari alla partecipazione all’asta dell’immobile di Via Pollio.
Il Consiglio in prima istanza, all’unanimità, delibera che la Federazione partecipi all’asta dell’Immobile di Via Pollio n. 10. Acquisisce a verbale la relazione di fattibilità presentata dall’Architetto Fenici.

10 – Presa d’atto degli strumenti finanziari proposti per l’eventuale acquisizione dell’immobile di Via Pollio.

Il Presidente riferisce dell’incontro avuto, alla presenza del Vice Presidente Perfler e del Consigliere Cassinelli, con il rappresentante della Ubi Banca al fine di ottenere la migliore proposta per la concessione di un mutuo indispensabile per l’eventuale acquisizione dell’immobile di Via Pollio. Il Presidente informa che, dai primi riscontri, le condizioni che potrebbero essere praticate dall’UBI Banca sono particolarmente interessanti, sia dal punto di vista dei tassi che dell’impegno al finanziamento totale dell’importo, ma rimanda la valutazione all’acquisizione di proposte da parte del Credito Cooperativo di Roma che della Banca Tesoriere della Federazione , Monte dei Paschi di Siena.

11 – Compartecipazione della Federazione al bando per la realizzazione di mappe tiflodidattiche per il “Sito archeologico di Pompei”.
Il Presidente concede la parola all’Architetto Fenici per i dettagli del progetto. Le ditte partecipanti alla gara di appalto, che mira al miglioramento delle modalità di visita e il potenziamento dell’offerta culturale del sito archeologico di Pompei, sono 7 oltre all’apporto della Federazione che ha stimato per la realizzazione di plastici, mappe tridimensionali e tavole didattiche un importo di € 80.000,00. La gara risulta già in corso di aggiudicazione e le commissioni sono al lavoro. Il Consiglio verrà aggiornato appena possibile.

12 – Aggiornamento dei progetti in corso di realizzazione.
Il Presidente informa che il progetto Tiflopedia si sta sviluppando positivamente e che il Professor Abba e la Dottoressa Weber si sono incontrati al fine di individuare la possibilità di un contributo europeo.

Il Presidente chiede di anticipare il punto 14 all’o.d.g.

14 – Centro di Documentazione Giuridica – eventuali deliberazioni.
Il Consiglio prende atto della nota pervenuta da parte della Biblioteca Italiana per Ciechi che informa che, a causa di difficoltà finanziarie, non potrà più concorrere alle spese per il finanziamento del Centro a far data dal corrente anno. Dopo ampia discussione il Consiglio decide di uniformarsi alle decisioni che verranno assunte in occasione della riunione del Coordinamento degli Enti, convocata per le ore 15,00 di oggi 20 febbraio, che ha messo l’argomento all’ordine del giorno.

15 – Delibere di carattere amministrativo.
Il Presidente sottopone al Consiglio i preventivi di spesa presentati dal dipendente Dottor Lucio Zito per l’acquisto dei supporti informatici necessari per la sede del Centro di Consulenza Tiflodidattica di Padova. Dopo ampia discussione, che ha messo in evidenza alcune problematiche sia di carattere procedurale che tecnico, il Presidente invita il Consigliere Barbuto, in ragione della sua particolare esperienza nell’ambito degli ausili tifloinformatici, ad approfondire il problema con il dipendente Dottor Lucio Zito.

16 – Formale incarico ai consiglieri Hubert Perfler, Michele Borra e Claudio Cassinelli per l’adeguamento del Regolamento Amministrativo.
Il Presidente comunica che, a seguito dell’iscrizione della Federazione nel registro delle Onlus e alla conseguente adozione della contabilità economica, si rende necessario procedere all’adeguamento del Regolamento Amministrativo in vigore. Il Consiglio dà quindi formale incarico al Vice Presidente Perfler e ai Consiglieri Borra e Cassinelli di formulare proposta al riguardo.

13 – Presa d’atto del progetto predisposto dall’Architetto Fenici per la nuova organizzazione della Federazione.
IL Presidente invita l’Architetto Fenici a lasciare i lavori. I Consiglieri, dopo ampia discussione nel corso della quale il Segretario Generale Antonella Cenfi conferma le proprie dimissioni a far tempo dal 15 marzo 2015, concordano sulla necessità di affidare l’incarico di Segretario Generale all’Architetto Fenici decidendo di chiedere allo stesso la riformulazione del progetto dopo un periodo di necessario rodaggio nella nuova veste di Segretario Generale della Federazione.

Alle ore 15,15 avendo esaurito i punti posti all’o.d.g., il Presidente dichiara chiuso il Consiglio di Amministrazione.
FEDERAZIONE NAZIONALE DELLE ISTITUZIONI PRO CIECHI

Contributi dei lettori: Un incontro in piena sintonia, di Silvana Piscopo

Autore: Silvana Piscopo

Sabato 28 Marzo l’U.N.I.Vo.C. di Napoli ha organizzato presso lo storico istituto per Ciechi Paolo Colosimo, sito in Via S.Teresa n.36, una festa  i  cui protagonisti sono stati:
ragazzi minorati della vista che hanno partecipato ai campi scuola che la nostra associazione promuove ogni anno con la preziosa collaborazione di volontari e  con il sostegno economico de l LIONS CLUB NAPOLI EUROPA “GIANPAOLO CAJATI”.
In effetti volevamo offrire alla Prof.ssa Ottavia Grieco Cajati, donna di tempra ammirevole, di sensibilità raffinata, che da molti anni segue le nostre iniziative con partecipazione appassionata,  un segno del nostro affetto e  all’organizzazione del LIONS CLUB NAPOLI EUROPA “GIANPAOLO CAJATI” un ricordo tangibile della nostra gratitudine per l’assegnazione del premio “GIANPAOLO CAJATI” che, ormai, da anni ci sostiene.
Sembrava che tutto si profilasse come una semplice ed abituale manifestazione in cui c’è chi introduce, chi ringrazia, chi spiega ma, per una virtuosa sincronia di circostanze, la semplicità c’è stata, la ritualità, invece, ha ceduto il posto all’autenticità dei sentimenti ed ecco che:
Maria De Mieri, la nostra segretaria e collaboratrice che, con la sua passione, ma anche la sua intransigenza organizzativa, possiamo, a ragione ritenere l’animatrice di tutte le iniziative che sviluppiamo, generalmente restìa verso il parlare in pubblico, con la spinta un po’ scettica di Salvatore,  di Silvana, di Ottavia e dei ragazzi fa il gran salto: prende la parola, ci coinvolge nel racconto del suo approccio con l’associazione, del come vive intensamente i  rapporti con le persone, dell’esperienza che ha fatto e fa nei campi scuola e  poi con la sua voce un po’ tremante tra emozioni e  piacere di raccontare crea un clima di profondità e leggerezza al tempo stesso.
L’applauso dei presenti, il sorriso dei ragazzi, i  commenti soddisfatti del gruppo del LIONS CLUB NAPOLI EUROPA “GIANPAOLO CAJATI” in sala, la festosità dei genitori, dei nostri partecipanti al campo scuola, l’intonazione di alcune belle canzoni suonate da Francesco Urso che accompagna l’armoniosa voce di Bianca Esposito, entrambi frequentatori di questi brevi, ma intensi e significativi soggiorni, producono in tutti noi uno stato d’animo di serena e gioiosa appartenenza.
Si  è  respirata aria pulita e, tra l’altro, in un luogo che non è  enfatico, definire stupefacente:
sì, perché l’Istituto Colosimo è  una vera ricchezza valoriale:
sale affrescate, giardini densi di odori armonici, dipinti di rilevanza artistica, museo di artigianato prodotto da tanti ciechi che in passato imparavano l’arte dei vimini, della rilegatura, della tessitura, di cui sono conservati manufatti di pregio e  che testimoniano le grandi abilità manuali di tante persone che ci lasciano belle testimonianze.
Tutti ci siamo sentiti in un clima di bella e  non compassionevole solidarietà e reciprocità: tutto è stato possibile perchè le passioni buone  quando prevalgono sulle insane paure di ciò che è diverso, costruiscono sintonie ed assonanze.

Prof.ssa Piscopo Silvana

Macerata: Cena al buio – 22 aprile 2015, Redazionale

Autore: Redazionale

Luogo
Agriturismo Moretti Fonte San Giuliano 29 – 62100 Macerata
Inizio della cena
ore 20:30
Quota di partecipazione
25,00 € a persona
Info e prenotazioni
Chiamare Jenny al numero 3338919664
Ma cos’è la cena al buio?
è una cena normale, come tutte le altre, con la sola differenza che la sala è completamente buia e tutti i camerieri sono non vedenti. Le persone che vi partecipano entrano in sala senza mai aver visto la dislocazione dei posti, trovandosi così a dover mangiare e …relazionarsi in un contesto completamente sconosciuto, ma al tempo stesso molto interessante e ricco di spunti emozionali.Le cene al buio hanno l’obiettivo di sensibilizzare il pubblico alle problematiche dell’handicap visivo e di offrire un’esperienza indimenticabile a chi ogni giorno si misura con l’immagine e con la luce! Se siete interessati a vivere questa esperienza, non esitate a prenotare… ma fate presto perché i posti sono limitati! Il menù si compone di: antipasto, due primi, secondo con contorno, dolce e caffè. I piatti saranno a sorpresa, preparati con cura dal personale dell’Agriturismo, a base di prodotti genuini. La serata sarà allietata da giochi e animazioni che coinvolgeranno i partecipanti… il tutto rigorosamente al buio!

Macerata: Conferenza stampa – 15 aprile 2015, Redazionale

Autore: Redazionale

L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Onlus di Macerata convoca una conferenza stampa per il giorno 15 aprile
2015, alle ore 19.30, presso l’Agriturismo Moretti, sito a Macerata, in Contrada Fonte S. Giuliano, 29 in occasione della
23^ cena al buio che avrà luogo presso lo stesso agriturismo, con inizio alle ore 20.30.
Durante la conferenza stampa, oltre a presentare l’iniziativa della cena al buio portata avanti da anni con successo, verrà
presentato alla stampa il nuovo Consiglio di Amministrazione dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di
Macerata, eletto dall’Assemblea dei Soci il 22 marzo 2015, nonché si avrà modo di sottolineare l’importanza e le molteplici
attività che quotidianamente la sezione porta avanti con spirito di servizio e di crescita in funzione di una sempre
maggiore integrazione ed inclusione sociale dei soggetti con disabilità visiva, dalla scuola al mondo del lavoro, dalla
formazione al tempo libero.
Saranno presenti alla cena anche alcune autorità politiche cittadine quali il sindaco di Macerata Romano Carancini, il vice
sindaco Federica Curzi e l’assessore ai servizi sociali Narciso Ricotta.

Ascoli Piceno e Fermo: “Scegliere con le dita” – Laboratorio tattile-sensoriale, Redazionale

Autore: Redazionale

L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Ascoli Piceno e Fermo ha organizzato, congiuntamente con la Facoltà di Bioscienze dell’Università di Camerino, un’iniziativa dal titolo “Scegliere con le dita” per il giorno mercoledì 6 maggio 2015 a San Benedetto del Tronto presso il ristorante “Il pescatore” con inizio previsto intorno alle ore 17,30 circa.
L’iniziativa si articolerà in un breve corso di riconoscimento tattile-sensoriale di prodotti locali, soprattutto prodotti ittici, con riguardo anche alla loro freschezza.
Nel promuovere l’evento, il Presidente Provinciale dell’UICI Cristiano Vittori ed il Presidente Regionale Dott. Armando Giampieri, invitano i soci non vedenti ed i minori pluriminorati ad aderire a questa particolare iniziativa, la quale costituirà per tutti i partecipanti, ci auguriamo, un’esperienza molto istruttiva ed anche un momento di gioiosa convivialità.
Nella conduzione di questo percorso, l’Unione si avvarrà della collaborazione del Prof. Alberto Felici, docente di Biologia della Nutrizione, nonché del Prof. Sauro Vittori, esperto in qualità e sicurezza degli alimenti.
Al termine dell’attività di laboratorio, seguirà alle ore 19,30 una cena per degustare i prodotti ittici locali, al costo di Euro 25,00 cadauno.
I posti disponibili per la cena sono limitati a 50 unità e le prenotazioni seguiranno l’ordine di arrivo delle stesse, pertanto si pregano gli interessati di comunicare le adesioni entro il giorno 2 maggio, al fine di consentirci una predisposizione ottimale di quanto necessario.
Per info e prenotazioni Tel. 0736/253407 – Presidente Cristiano Vittori 335.8135742

Contributi dei lettori: Corso di speakeraggio radiofonico, di Irene Balbo

Autore: Irene Balbo

La cooperativa sociale “Bigbang” propone un corso, introduttivo, allo
speakeraggio radiofonico.

Siamo convinti che la radio sia un luogo in cui la professionalità e
l’intraprendenza delle persone cieche ed ipovedenti possa trovare un
terreno fertile.

Grazie alla struttura, professionale, di Radio oltre, la radio web
dell’istituto per ciechi Francesco Cavazza di Bologna, e grazie alla
presenza di un fonico specializzato; siamo felici di proporre un corso
che vedrà 5 lezioni su 8 direttamente svolte in radio. Le 3 lezioni
restanti verranno svolte in una sede che al più presto comunicheremo.
Il corso fornirà, inoltre, nozioni di dizione e di lettura ad alta voce.
Durata del corso 8 lezioni settimanali di due ore ciascuna.
Inizio lezione 17.30 fine 19.30.

Inizio corso giovedì 23 aprile.

Calendario lezioni:

1. giovedì 23 aprile.

2. giovedì 30 aprile.

3. giovedì 7 maggio.

4. giovedì 14 maggio.

5. giovedì 21 maggio.

6. giovedì 28 maggio.

7. mercoledì 3 giugno.

8. giovedì 4 giugno.

N. B. La lezione del 3 giugno verrà confermata in seguito.

Costo del corso 180 euro.

Per iscriversi e richiedere informazioni scrivere a
gennaro.iorio81@gmail.com

cellulare 339. 82. 28. 399.

E’ primavera … fioriscono attività gratuite per bambini al Museo Omero, Redazionale

Autore: Redazionale

TUTTI I SABATI E LE DOMENICHE DI APRILE

Colora, disegna, misura, scrivi … insomma gioca con il Museo!
Il Museo Omero propone durante i week end di Aprile una divertente attività per conoscere i personaggi più famosi che abitano nelle nostre sale: il David, la lupa e molto altri.
Una speciale guida illustrata, anche in Braille, eccezionalmente gratuita, per festeggiare la primavera e scoprire il Museo Omero con mamma e papà.

INFO
Ingresso libero.
Attività gratuita. Prenotazione consigliata (obbligatoria per la guida in Braille).
Tel. 071 28 11 935
Email: info@museoomero.it
sito: www.museoomero.it
Periodo: 11 e 12, 18 e 19, 25 e 26 aprile.
Orario apertura Museo: sabato 16 – 19; domenica 10 – 13 e 16 – 19.