Giornate Europee del Patrimonio al Museo Omero, Redazionale

Autore: Redazionale

LUOGHI COMUNI .. LUOGHI DI INCONTRO

Sabato 20 e domenica 21 settembre il Museo Omero diventa luogo di incontro in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, manifestazione ideata nel 1991 dal Consiglio d’Europa e dalla Commissione Europea con l’intento di potenziare e favorire il dialogo e lo scambio in ambito culturale tra le Nazioni europee.

Quante lingue si parlano in Spagna? Sapete che in Georgia si produce il vino da 8000 anni?
A raccontare questo e tanto altro con i linguaggi della multisensorialità saranno i giovani volontari europei del Museo Omero, Davit Janashia (Georgia) e Lucìa Diaz (Spagna). Attraverso la loro diretta esperienza, nonché attraverso video, oggetti, disegni, musiche e molto altro, Lucìa vi farà apprezzare la Spagna inedita e meno scontata, mentre Davit vi sorprenderà con la storia e le tradizioni della Georgia, nazione tutta da scoprire. Verranno allestite due postazioni durante gli orari di apertura del Museo, in cui sarete accolti dai ragazzi pronti ad illustrare i loro rispettivi paesi.
Iniziativa a cura del Servizio Volontario Europeo in collaborazione con il National Georgia Museum.

INFO
Ingresso: libero.
Orario: Sabato 20 ore 16-19, domenica 21 ore 10-13, 16-19.
NB: con l’occasione si ricorda che il Museo è tornato all’orario invernale: dal martedì al sabato 16 – 19; domenica e festivi 10 – 13 e 16 – 19.
Dove: Museo Tattile Statale Omero, Mole Vanvitelliana, Ancona Tel. 071 2811935
Email: info@museoomero.it
Sito: www.museoomero.it
Sito vocale 800 20 22 20

L’evoluzione del sostegno scolastico nell’inclusione dei disabili visivi vent’anni dopo l’entrata in vigore della legge 104, di Luciano Paschetta

Autore: Luciano Paschetta

Il raffronto dei dati di una ricerca dell’U.I.C.I. sull’integrazione scolastica riferita all’a.s. 1991/1992, con quelli della recente “indagine sull’inclusione scolastica degli alunni con disabilità visiva“, realizzata dall’I.Ri.Fo.R. su dati dell’a.s. 2011/2012, fa emergere quale sia stata l’”evoluzione” del sostegno scolastico in questi vent’anni.
Come ricorderete, nel 1991 il modello di inclusione era ancora in fieri (la legge 104 è del 1992 ): e l’unica legge che allora dava indicazioni sulle modalità di integrazione degli alunni nella scuola di tutti era la 517 del 1977 con le diverse circolari applicative , solo nel 1987, la sentenza della C.C. n. 215, aveva introdotto un importante elemento di novità: il riconoscimento, per tutti i disabili, del diritto di iscrizione alle scuole superiori “normali”. Sottolineiamo che i disabili visivi, da sempre, avevano frequentato, senza sostegno in classe, le superiori presso i normali istituti scolastici.
Dalla prima ricerca risulta evidente come, nel 1991, l’assegnazione del sostegno venisse vista in modo globale (scuola+casa”: e come, al di là della diversità di appartenenza giuridica del personale di sostegno presente in classe ( Ministero o EELL), in aula vi fosse sempre una sola figura di sostegno : la presenza dell’assistente in classe unitamente al docente di sostegno verrà prevista solo dalla legge 104.
Data l’elevata presenza di allievi con minorazioni aggiuntive di varia tipologia e gravità, (erano il 38% nel campione nel 1991 e sono diventati il 43,2% in quello del 2011), per rendere più omogeneo i dati di riferimento e più significativo il raffronto tra i due momenti, così da poterne comprendere meglio l’evoluzione, riportiamo nelle due tabelle che seguono solo i dati che si riferiscono agli allievi con la sola disabilità visiva.
La tabella 1 riassume le percentuali di presenza dell’insegnante di sostegno nelle classi dove è presente una lunno con la soladisabilità visiva, nei vari ordini di scuola nell’a.s. 2011/2012 e nell’a.s. 1991/1992.
TABELLA 1:Alla classe è assegnato un docente di sostegno?

Ordine scuola INF. PRIMAR. * Sec. Di I grado Sec. II grado Risposta 2012 2012 1992 1992 2012 1992 Sì (Y) 83,24% 88,59 87,01 89,61% 84,75 85,86% 59,23 NO (N) 16,76% 11,41% 12,99% 10,39% 15,25% 14,14% 40,77%
*Nella ricerca del 1992 il dato era stato rilevato in modo aggregato tra la scuola per l’infanzia e la scuola elementare.

Dall’esame di questa tabella si evince come nel 2012, solo nella scuola per l’infanzia/primaria vi sia stata una flessione di poco più dell’1% nella percentuale di presenze degli insegnanti di sostegno, rispetto al 1992, mentre troviamo un aumento di circa cinque punti percentuale nella secondaria di primo grado e un incremento di ben il 26,63% nella secondaria di secondo grado.

Volendo astenerci da ogni commento, ci limitiamo, rispetto al dato decisamente elevato dell’incremento della presenza del sostegno nella secondaria di secondo grado, ad osservare che esso si può spiegare in un solo modo: il modello di inclusione adottato nel 1991, a pochi anni dalla sentenza 215, era ancora fortemente influenzato dalle modalità di inclusione attuate prima della sentenza, dove la frequenza da parte dei disabili visivi della scuola superiore avveniva senza docente di sostegno. Viceversa il dato del 2012 dimostra come si sia è esteso anche ai disabili visivi il modello di inclusione che , a partire dall’entrata in vigore della legge 104, fa delle figure di sostegno , i “garanti” del successo del processo di inclusione.

Dopo la 104, come è noto, oltre il docente di sostegno , a volte, troviamo in classe al suo fianco anche un assistente alla comunicazione messo a disposizione dagli EELL. (sbagliate se pensate che la cosa riguardi solo i disabili visivi con altre disabilità), purtroppo non è così: la tabella 2, riferita agli alunni con la sola disabilità visiva presenti nelle scuole nell’a.s. 2011/12, lo dimostra.
TABELLA 2: Alla classe è assegnato un assistente alla comunicazione?
Ordine scuola Inf Primaria S. I gr S. II gr Risposta 2012 2012 2012 2012 Sì (Y) 32,83 36,93 31,87 30,97 NO (N) 67,17 63,07 68,13 69,03
Nel 1991 queste figure in affiancamento al sostegno non c’erano , mentre oggi esse sono presenti in aula unitamente al docente di sostegno in oltre il 34% delle classi dove vi è un alunno con la sola disabilità visiva.

Purtroppo nella ricerca del 1991 non era stato rilevato il dato delle ore medie settimanali di sostegno in classe in modo disaggregato per ordine di scuola, né rispetto alla presenza o meno di disabilità aggiuntive. Possiamo fare il raffronto soltanto tra i dati riferiti all’intero campione delle due ricerche.
I dati che seguono sono comunque un importante indicatore per comprendere come si è venuto evolvendo, in senso quantitativo, il modello di inclusione dei disabili visivi in questi ultimi vent’anni.
Dal confronto dei dati delle due ricerche , veniamo quindi a conoscere , come sia evoluto il sostegno: si è passati dalla presenza di una figura di sostegno prevalentemente in classe , ma anche a casa (abbiamo già detto che nella prima ricerca il dato è considerato globalmente) per 15 ore medie nel 86% dei casi, alle 17,7 ore medie settimanali del docente di sostegno nel 92% dei casi nel 2012, alle quali vanno aggiunte in oltre il 41% delle situazioni, altre 10 ore dell’assistente (il numero di ore medie settimanali di presenza dell’assistente in classe, è indipendente dalla presenza o meno di una disabilità aggiuntiva dell’allievo); a queste ore di presenza di un sostegno a scuola vanno poi sommate, per il 54% dei ragazzi, 8,5 ore di presenza a casa di un assistente.

Abbiamo poi elaborato questi dati per capire quale sia stato l’incremento medio percentuale delle ore settimanali della presenza in classe e a domicilio di figure di sostegno avvenuto tra il 1991/92 ed il 2011/12.
Mentre nell’ a.s. 1991/92, per ogni 100 allievi inseriti nella scuola, venivano erogate 1.290 ore di sostegno medie settimanali, DOPO vent’anni le ore settimanali di sostegno erogate per lo stesso numero di allievi sono mediamente 2.510 alla settimana (1.630 per il docente di sostegno, 420 per l’assistente in classe e 460 per quello a casa) , con un aumento in percentuale delle ore settimanali di sostegno di oltre il 94%.

Non si può certo dire che in questi venti anni, almeno per quanto riguarda l’inclusione scolastica dei disabili visivi, si sia tagliato sul sostegno, ci resta da verificare se ciò abbia giovato alla qualità dell’inclusione, la ricerca dell’I.Ri.Fo.R. ci potrà fornire delle risposte più oggettive, ma a sentire le famiglie dei nostri ragazzi sembrerebbe di no.

Alla luce di questi dati (non impressioni) un dubbio ci sembra legittimo: se, per migliorare l’inclusione scolastica degli alunni con disabilità visiva, sia la strada giusta continuare a chiedere l’incremento delle ore di sostegno.

Luciano Paschetta (l.paschetta@libero.it)

È nato il Servizio Ottavio Orioli, di Mauro Marchesi

Autore: Mauro Marchesi

I nostri lettori non più giovanissimi sicuramente ricordano che Bologna è stata la sede di una storica scuola musicale per non vedenti, attiva presso l’Istituto Cavazza sino alla metà degli anni ’70.
Tale scuola è stata una straordinaria fucina formativa e professionale, per generazioni di musicisti ciechi, che grazie ad essa hanno raggiunto importanti traguardi nella qualità della loro vita, distinguendosi di sovente come eccellenti professionisti e, talvolta, anche come eccellenti artisti.
Una grande esperienza ormai irripetibile, ma di cui è ancora possibile raccogliere il messaggio di attualità cercando di sostenere concretamente i giovani che, nell’attuale scenario scolastico -formativo, intendono affrontare studi musicali.
E’ in questa prospettiva, che la sezione U.N.I.VO.C. di Bologna ha creato il Servizio Ottavio Orioli, iniziativa che si rivolge a studenti di musica ciechi, inseriti nelle scuole medie ad indirizzo musicale, nei Licei Musicali, nei Conservatori, o semplicemente che affrontano privatamente percorsi di formazione musicale.
Il Servizio è intitolato al Maestro Ottavio Orioli, scomparso nel 2011, docente di pianoforte nell’ultimo ventennio della storia della scuola musicale bolognese.
Le finalità ed i servizi offerti, dettagliati nel regolamento del Servizio, sono così riassumibili:
1) favorire la conoscenza dei mezzi a disposizione per lo studio musicale (notazione Braille, disponibilità del materiale, strumenti tecnologici con particolare riferimento alle nuove tecnologie informatiche;
2) Sostenere i giovani studenti ciechi inseriti nelle varie tipologie di scuole musicali, aiutandoli nella ricerca della musica Braille e, ove necessario, provvedendo alla sua realizzazione, con l’intento di favorire il loro processo formativo e la loro massima integrazione con i compagni vedenti.
La circostanza che l’iniziativa parta dall’UNIVOC, (Associazione di volontariato), già ne offre una chiara cifra di lettura: si tratta di una iniziativa basata sull’apporto volontario e gratuito di persone in possesso di idonee competenze, che hanno con entusiasmo accolto il nostro appello.
Dunque nessuna struttura burocratizzata e costosa, ma un’organizzazione leggera, flessibile, con obiettivi molto chiari e concreti, che cercherà di dare risposte in tempi adeguati alle necessità.
Una iniziativa che non si sovrappone a quelle esistenti, di cui anzi cercherà di valorizzare le specifiche funzioni in una logica di rete e di virtuosa interazione.
Particolare attenzione sarà riservata agli aspetti metodologico-didattici. Gli interventi saranno concertati con gli insegnanti di sostegno e/o insegnanti degli studenti interessati, affinché l’intervento risulti pienamente coerente con i loro bisogni.
In ambito pedagogico-didattico, il servizio si avvarrà – anche se non esclusivamente – delle numerose risorse professionali create dalla scuola musicale del Maestro Ottavio Orioli, fortunatamente ancora disponibili.
Per la trascrizione in notazione Braille delle partiture, saranno impiegate le nuove tecnologie che fortemente lo agevolano, pur non consentendo al momento una procedura completamente automatizzata.
Per questo, sono state coinvolte figure esperte nell’uso di software notazionali per musica, da cui si può partire per la produzione della musica Braille.
Nel corso della presentazione al pubblico del Servizio, avvenuta presso l’Istituto Cavazza di Bologna lo scorso 10 maggio, è stato presentato il Braille Muse, uno strumento web giapponese per la transcodificazione dei files in formato musicxml in codice musicale Braille. Il livello delle prestazioni del Braille Muse è estremamente elevato, anche se qualche intervento manuale si rende necessario, soprattutto in ragione di certe scelte di codice non completamente identiche alle nostre, se pur completamente comprensibili.
Il Braille Muse è in italiano, grazie all’opera del Dottor Paolo Graziani e del Prof. Paolo Razzuoli, che hanno costruito un fruttuoso rapporto con l’Università di Yokohama, titolare dello strumento.
Il Braille Muse è raggiungibile all’indirizzo web:
http://gotoh-lab.jks.ynu.ac.jp/braille_music_score/it/
Per approfondimenti sul Servizio “Ottavio Orioli” e sul BrailleMUSE: servizioorioli.univocbologna.it.
Si auspica che, soprattutto i responsabili degli enti preposti alla promozione scolastica e formativa dei giovani ciechi, vogliano approfondire la conoscenza della nostra iniziativa.

Mauro Marchesi
presidente U.N.I.VO.C. Bologna

Per l’A.S.D. Liguria Calcio non Vedenti, medaglia d’argento alla ‘Cup For Central European Cities’, da SANREMONEWS.IT

Autore: SANREMONEWS.IT

La formazione ligure è stata battuta in finale dallo Zvezda Moskovskaya oblast (Russia), squadra con in rosa ben cinque giocatori della nazionale russa.
10 Settembre 2014. Secondo posto per l’A.s.d. Liguria Calcio Non Vedenti alla “Cup for Central European Cities” che si è tenuta dal 5 al 7 settembre a Praga. La formazione ligure è stata battuta in finale dallo Zvezda Moskovskaya oblast (Russia), squadra con in rosa ben cinque giocatori della nazionale russa. Ottima prestazione quella dell’A.s.d. Liguria Calcio Non Vedenti che ha preso parte alla seconda edizione del torneo internazionale organizzato dal Bsc Prague e che ha visto la partecipazione di ben 8 squadre provenienti da tutta Europa: oltre alla formazione ligure infatti, hanno preso parte al torneo Avoy MU Brno (Czech Republic), Cécifoot Bruxelles (Belgium), Sprint Wroclaw (Poland), BFI Dublin (Republic of Ireland), LÁSS Budapest (Hungary), Zvezda Moskovskaya oblast (Russia) e BSC Prague (Czech Republic). Prima nel girone di qualificazione che l’ha vista nella prima partita giocare contro il Làss Budapest, vincendo 2 – 0 con due reti di Sebastiano Gravina; nel secondo incontro con l’Avoy Brno, ha prevalso per 1 – 0, grazie ad un goal di Fabrizio D’Alessandro. Nonostante la sconfitta contro il team polacco, nella terza partita, per 2 – 1, la squadra ligure è riuscita comunque a raggiungere la semifinale in testa alla classifica, vincendola ai rigori, proprio contro i padroni di casa: il Bsc Prague. Il confronto in finale con lo Zvezda Moskovskaya oblast, di Mosca, ha visto prevalere però la squadra russa per 3 – 0, e ha visto sfumare ogni possibilità di vittoria per l’A.s.d. Liguria Calcio Non Vedenti che, però, ha portato a casa un risultato di tutto rispetto, imponendo , ancora una volta, il proprio gioco e la propria esperienza in materia di calcio non vedenti, anche in campo internazionale. L’alto livello di preparazione tecnica della squadra russa è stato difficile da affrontare, ma la consapevolezza di aver perso il titolo contro una squadra così preparata, e di essere arrivati dietro solo ad essa, conferisce maggior valore alla medaglia d’argento portata a casa. Da sottolineare il goal n° 300 segnato da Fabrizio D’Alessandro, nella partita contro l’Avoy Brno, a coronamento di una carriera sportiva che l’ha visto siglare la prima rete su azione nel 1995 e che ancora oggi lo inserisce di diritto tra i migliori giocatori a livello internazionale: “Lo dedico alla squadra, che in tutti questi anni ha preso parte a questo mio percorso sportivo, e auguro ai miei compagni di ampliare il loro score e ai giovani di iniziare al più presto il loro conteggio reti”.

(fonte: SANREMONEWS.IT)

Il Parlamento europeo “assume” tirocinanti con disabilità, da “Redattore Sociale”

Autore: Redattore Sociale

ROMA. C’è tempo fino al 1 5 ottobre per sottoporre la propria candidatura per i tirocini retribuiti presso il Parlamento europeo: l’opportunità è valida per cittadini europei con disabilità, che abbiano compiuto 18 anni all’inizio del tirocinio, conoscano una lingua straniera e non abbiano già usufruito di un impiego retribuito a carico dell’Unione europea per più di quattro settimane.

I tirocini, che si svolgeranno presso le sedi di Bruxelles e Lussemburgo, inizieranno il 1 marzo e si concluderanno il 31 luglio. I candidati devono essere in possesso di un diploma universitario o di un istituto equivalente, ma sono sufficienti anche qualifiche inferiori al livello universitario.

Per maggiori informazioni e per candidarsi, visitare la sezione dedicata ai tirocini sul sito del Parlamento europeo, alla voce “Programma di tirocini per persone con disabilità”.

(Fonte: Redattore Sociale del 09-09-2014)

Centro di Documentazione Giuridica: Le principali novità della legge 114/2014 sulla semplificazione e la trasparenza amministrativa, a cura di Paolo Colombo

Autore: a cura di Paolo Colombo

Finalmente il recente decreto legge 24 giugno 2014, n. 90 è stato convertito definitivamente dalla legge 11 agosto 2014, n. 114 e pertanto l’articolo 25 denominato “Semplificazione per i soggetti con invalidità”, che porta le disposizioni più interessanti, merita di essere approfondito.
Alcune leggi essenziali per il riconoscimento dei diritti dei disabili hanno subito modifiche rilevanti e gli argomenti interessati spaziano dalla rivedibilità allo status di invalido, ai certificati provvisori e alle agevolazioni lavorative, ai diritti dei neomaggiorenni, alle procedure per la patente di guida, alle quote comunali riservate nei parcheggi, alle prove di concorso ed alle assunzioni nelle pubbliche amministrazioni.
Alcune di queste modifiche erano attese da tempo e sicuramente garantiranno uno snellimento burocratico non indifferente, considerando che verranno ridotti i tempi di attesa per le pratiche di invalidità e di handicap, limitate le chiamate a visita per alcune categorie di invalidi, riconosciuti diritti economici e lavorativi nell’attesa di essere sottoposti a visita e così via.
Tutti gli interventi del legislatore sembrano voler veramente andare incontro agli interessi dei disabili e comunque, puntare ad un abbattimento delle spese e dei tempi.
Anche l’Inps, viste le novità, si è già espresso con un messaggio dell’8 agosto 2014, (di cui si riporta il testo integrale) per quanto concerne le novità relative ai soggetti minorenni già disabili.
Approfondiamo quindi le diverse novità:
1)      Rivedibilità e status di invalido (art. 25 commi 6-bis, 7 e 8):
La nuova norma risolve i problemi legati alle richiamate a visita ed ai ritardi che spesso caratterizzavano le pratiche di invalidità civile ed handicap.
a-      alla scadenza, eventualmente indicata nel verbale, e nell’attesa del nuovo accertamento, NON vengono più sospese le provvidenze economiche (pensioni, assegni e indennità) e NON si perde più il diritto alle agevolazioni lavorative (permessi e congedi) come avveniva in precedenza, pertanto nel caso in cui sia prevista rivedibilità si conservano tutti i diritti acquisiti in materia di benefici, prestazioni e agevolazioni di qualsiasi natura fino alla definizione della pratica;
b-      la competenza della convocazione a visita nei casi di verbali per i quali sia prevista la rivedibilità è dell’INPS che quindi deve procedere alla convocazione (non più alla ASL né al Cittadino);
c-       al fine di evitare inutili duplicazioni di visite, l’ abrogazione di un intero periodo del comma 2 dell’art.97 della legge 388/00, ovvero “I soggetti portatori di menomazioni o patologie stabilizzate o ingravescenti, inclusi i soggetti affetti da sindrome da talidomide, che abbiano dato luogo al riconoscimento dell’indennità di accompagnamento o di comunicazione sono esonerati da ogni visita medica finalizzata all’accertamento della permanenza della minorazione civile o dell’handicap” fa sì che ad oggi, l’esonero della revisione riguardi tutte le patologie stabilizzate, gravi o meno che siano, e non solo se titolari di indennità di accompagnamento (invalidi, ciechi totali) o di comunicazione.
2)      Certificati provvisori e agevolazioni lavorative (art. 25 comma 4):
a-      da oggi viene esteso il diritto previsto dal decreto legge n.324/93 (convertito in legge n.423/93) oltre che per i permessi ex art.33 della L.104/92 anche per i congedi retribuiti (quelli previsti dal decreto legislativo n.151/01). [prima della modifica, qualora la commissione medica non si fosse pronunciata entro 90 giorni dalla presentazione della domanda, l’accertamento di handicap poteva essere effettuato dal medico che assiste il disabile, in servizio presso la Asl, specialista nella patologia dalla quale è affetta la persona con disabilità. Questo era valido solo per la L.104/92 e non permetteva alla Asl di rilasciare un certificato provvisorio al termine della visita provocando tempi d’attesa e diritti negati]. Ora sarà possibile richiedere l’accertamento ad un medico specialista non prima che siano trascorsi 45 giorni (e non più 90) dalla domanda, richiedere il certificato provvisorio di handicap grave (“rilascio immediato” già a fine visita e valido fino all’emissione di quello definitivo) finalizzato alle agevolazioni lavorative, estensione della validità del certificato anche ai congedi retribuiti L.151/01;
b-      viene abbassato a novanta (90) giorni dalla data di presentazione della domanda, il tempo massimo entro cui la Commissione ASL deve pronunciarsi rispetto allo status di handicap art.3 comma 3 Legge 104/92 mentre prima i giorni erano centottanta (si ricorda che comunque il verbale, perfezionato dalla ASL, deve essere poi trasmesso all’INPS per la convalida definitiva).
3)      Neomaggiorenni (art. 25 commi 5 e 6):
a-      al minore titolare di indennità di accompagnamento per invalidità civile, o cecità o di comunicazione per sordità “sono attribuite al compimento della maggiore età le prestazioni economiche erogabili agli invalidi maggiorenni, senza ulteriori accertamenti sanitari” e senza obbligo di presentare domanda amministrativa in quanto la concessione avverrà in automatico;
b-      Per i minori titolari di indennità di frequenza, presentando una domanda in via amministrativa entro i sei mesi antecedenti il compimento della maggiore età, questi ottengono in via provvisoria, già al compimento del diciottesimo anno di età, le prestazioni erogabili agli invalidi maggiorenni (verosimilmente solo la pensione o l’assegno) mentre rimane fermo, al raggiungimento della maggiore età, l’accertamento delle condizioni sanitarie e degli altri requisiti previsti. L’Inps (cfr messaggio n. 6512 dell’8 agosto 2014) , per aiutare, ha già pubblicato sul proprio sito i moduli per la domanda amministrativa.
4)      Patente e guida (art. 25 comma 2):
a-      qualora nella prima visita di idoneità alla guida la commissione certifica che il conducente presenta una disabilità stabilizzata e non necessita di modifica delle prescrizioni o delle limitazioni in atto, i successivi rinnovi di validità della patente di guida potranno essere effettuati senza passare per la commissione, cioè come tutti gli altri “patentati” con un risparmio di tempo e di denaro;
b-      la durata della patente è quella comunemente prevista per tutti (tre, cinque, dieci anni a seconda del tipo di patente e dell’età del conducente).
c-    è ammessa la possibilità per l’interessato di chiedere la presenza, nel corso della valutazione dell’idoneità, di un esperto di un’associazione di persone con disabilità da lui individuata, in aggiunta a quella già prevista di farsi accompagnare da un medico di fiducia;
5)      Parcheggi (art. 25 comma 3):
a-      gratuità dei parcheggi: impone al comune di stabilire, anche nell’ambito delle aree destinate a parcheggio a pagamento gestite in concessione, un numero di posti destinati alla sosta gratuita degli invalidi muniti di contrassegno, superiore al limite minimo previsto dalla normativa vigente (1 su 50) mentre concede per i comuni la facoltà, e non l’obbligo, di prevedere la gratuità della sosta per gli invalidi nei parcheggi a pagamento qualora risultino già occupati o indisponibili quelli a loro riservati.
6)      Concorsi e assunzioni nella pubblica amministrazione (art. commi 9 e 9-bis):
a-      modifiche anche alla L 104/92, ovvero viene inserito un nuovo comma all’art.20 che afferma che la persona con invalidità uguale o superiore all’80%, che sostiene le prove d’esame nei concorsi pubblici e per l’abilitazione alle professioni, non è tenuta a sostenere la prova preselettiva eventualmente prevista;
b-      infine, il comma 2 dell’art.16 della L.68/99 prevede che il disabile, qualora idoneo a concorso pubblico presso le PP.AA, può essere assunto anche oltre il limite dei posti riservati nel concorso, magari per coprire altre aliquote di riserva delle stesse PP.A.A. privilegiando all’assunzione il disabile che si trovi in stato di disoccupazione.
a cura di Paolo Colombo (coordinatore del Centro di Documentazione Giuridica)

Torino: Attività sezionali, Redazionale

Autore: Redazionale

1) Progetto “L’Illusione ottica…cioè il trucco”
2) Abbonamento ai Teatri Alfieri, Erba e Gioiello
3) Sportello di Consulenza Psicologica
4) Raccolta occhiali usati
5) Accompagnamenti UNIVoc
6) Calendario delle attività del Circolo dell’Amicizia tra Ciechi e Vedenti

Progetto “L’illusione ottica…cioè il trucco”
Il Comitato per le Pari Opportunità dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Torino, in collaborazione con l’I.Ri.Fo.R., nell’ambito del progetto “Insieme per un sorriso” inserito in MOTORE DI RICERCA: COMUNITA’ ATTIVA della Città di Torino, organizza il corso “L’illusione ottica…cioè il trucco”. Tale corso che fornirà i principi fondamentali del trucco del viso consiste in n. 8 incontri teorico-pratici, di 1 ora e mezza ciascuno da tenersi il mercoledì dalle h. 16.30 alle h. 18.00 in C.so Vittorio Emanuele II, n. 63, con inizio previsto il primo ottobre 2014.
La docente del corso sarà la Sig.ra Vessalina Soldatova persona esperta in cosmesi e nella cura della pelle.
La quota di partecipazione è di € 30,00 ed il corso si attiverà se ci saranno almeno n. 8 iscrizioni; per la buona riuscita dell’attività si ritiene che il gruppo non possa essere formato da un numero superiore a 12 persone. Le iscrizioni dovranno pervenire entro e non oltre venerdì 26 settembre 2014 unitamente alla quota di partecipazione.
I principali argomenti che verranno trattati sono:
1. I contrasti e le relazioni delle parti del viso tra loro 2. La teoria dei colori: esercizi di combinazioni corrette dei colori ed errori da evitare 3. Le proporzioni classiche del volto e le regole di Leonardo 4. Esercizi pratici per l’applicazione del fondo, il trucco degli occhi e della bocca 5. Il trucco per ogni età e ogni ricorrenza Non perdetevi l’occasione di valorizzare al meglio la vostra femminilità.

Abbonamento ai Teatri Alfieri, Erba e Gioiello Come consuetudine anche quest’anno la Compagnia Teatrale Torino Spettacoli riserva un trattamento di favore ai soci dell’UICI ed ai loro accompagnatori per l’acquisto degli abbonamenti agli spettacoli in programma presso i Teatri Alfieri, Erba e Gioiello, per la prossima stagione. L’abbonamento a 10 spettacoli a giorno e posto fisso del cartellone “Il Fiore all’Occhiello” del Teatro Alfieri viene offerto ad Euro 140,00 mentre per assistere a 8 spettacoli a scelta tra quelli del cartellone “Grande Prosa” del Teatro Erba, occorrerà versare Euro 96,00. Gli interessati dovranno rivolgersi presso la sezione versando la quota e segnalando in quale giornata intendono recarsi a teatro.
Coloro che siano già stati abbonati lo scorso anno ed intendano confermare i medesimi posti occupati dovranno richiedere il rinnovo dell’abbonamento rivolgendosi presso i nostri uffici entro e non oltre Giovedì 11 settembre 2014.

Sportello di Consulenza Psicologica
All’UICI Torino è attivo il servizio di consulenza psicologica gratuita per soci e famigliari

Cecità e ipovisione sono mondi complessi e vasti, fatti di mille sfumature, in generale poco conosciuti e difficili da affrontare; un’importante riduzione della capacità visiva, specie quando avviene in età adulta e in modo repentino, costringe alla costruzione di una nuova identità della persona, passo che coinvolge non solo il soggetto stesso, ma l’intero nucleo famigliare.
Per questo desideriamo informare che l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Torino ha predisposto uno sportello di ascolto psicologico rivolto ai soci residenti nella provincia di Torino aperto anche ai famigliari, attività inserita nel progetto “Tempo… per una vita migliore: nuove esperienze!” finanziato dalla Fondazione CRT. La Dott.ssa Federica Ariani, psicologa, potrà ricevere in sezione tutti coloro che ne faranno richiesta, per alcuni colloqui finalizzati a fornire un sostegno e – qualora risultasse necessario – porre le basi per un successivo intervento di supporto psicologico, da effettuare attraverso la presa in carico al servizio di riabilitazione visiva di tipo sociale erogato dal Centro di Riabilitazione Visiva dell’Ospedale Oftalmico.
Lo sportello di consulenza psicologica riceverà ogni martedì. Se siete interessati lasciate il vostro recapito telefonico alla signora Gianna contattando lo 011/535567: verrete ricontattati direttamente dalla dottoressa Ariani per tutte le informazioni del caso ed eventualmente fissare un primo appuntamento.

Raccolta occhiali usati
Dopo la positiva esperienza in occasione di “Un giorno per la vista”, giornata di prevenzione svoltasi in Piazza Castello il 5 aprile scorso, l’UICI Torino continua a collaborare con il Lions Club Futura Valentino, e ancora una volta per un nobile scopo. Da oggi è possibile consegnare nella nostra sede di Corso Vittorio Emanuele II n. 63 gli occhiali usati di qualsiasi tipo, che verranno poi trattati dal laboratorio di lavaggio, scelta, catalogazione e preparazione gestito dai Lions che, una volta ripristinati, provvederanno a distribuirli nelle zone più disagiate del mondo e nei Paesi in via di sviluppo.

Accompagnamenti UNIVoC
L’UNIVoc comunica che è ripreso dopo la pausa estiva il servizio di accompagnamento e come orami consuetudine le richieste potranno essere rivolte alla signora Laura, dalle ore 10.00 alle ore 12.00 e dalle ore 15.00 alle ore 19.00 dal lunedì al venerdì, telefonando al numero 011/859523 o cellulare 333/7773309 oppure alla signora Stefania al numero 338/3173605.

Calendario delle attività del Circolo dell’Amicizia tra Ciechi e Vedenti Il Circolo dell’Amicizia tra ciechi e vedenti con sede presso la Famija Turineisa in Via Po 43 a Torino comunica il programma delle proprie attività:

Mercoledì 10 Settembre – Ci incontriamo alla Bocciofila di C.so Siracusa 209/3 alle ore 18 – per Disputare la GARA DELLE BOCCE. Ai vincitori verranno assegnati premi in natura.
Seguirà, alle ore 20 circa, una cenetta, sempre a 15 euro, nel Ristorante della Bocciofila.
Prenotazione da Vito e Rina

Mercoledì 17 Settembre – SALONE TURCHESE – Ore 21 – Serata danzante e di ascolto con l’amico fisarmonicista Attila. Iniziamo quindi alla grande la nostra stagione autunnale e, per chi lo desidera, vi sarà uno sfizioso apericena ella ore 19.30 nel Ristorante della Famija Turineisa. Il Costo è di 12 Euro. Prenotazione da Vito e Rina. Vi aspettiamo numerosi per questo festoso rientro in sede.

Mercoledì 24 Settembre – ATTENTI ALLE TRUFFE! – Il Sovrintendente della Polizia di Stato Vincenzo Trancredi, responsabile delle Fasce Deboli, parlerà sul tema: Come comportarci in casi di truffe. Una serata importante per aiutarci ad evitare questi ormai frequenti incontri con persone disoneste.
Mercoledì 1 Ottobre – Salone Turchese – ore 21 – Serata Musicale con il Coro “Il Bell’Humore” diretto dalle Maestre Ellen Kappel e Francesca Hodling.

A tutta didattica, Redazionale

Autore: Redazionale

Museo Tattile Statale Omero, Ancona

13 settembre 2014 dalle ore 16.30

Un pomeriggio dedicato a insegnanti educatori e loro famiglie
Servizi Educativi 2014 – 2015
Il Museo Tattile Statale Omero di Ancona organizza una giornata dedicata alle nuove attività didattiche proposte dallo staff dei Servizi Educativi e rivolte alle scuole di ogni ordine e grado.

Sabato 13 settembre dalle ore 16,30 insegnati, educatori, operatori sociali e loro famiglie sono inviati a partecipare ai laboratori: l’ingresso è gratuito, la prenotazione obbligatoria.

Il calendario delle attività:
LABORATORI
16.30 Gilla l’Argilla – Nido e Infanzia

17.30 Libri Tattili – Primaria

18.30 Piccoli Scultori… Cercasi! – Primaria

SALA MICHELANGELO PISTOLETTO

17.30 Impronte – Secondaria I e II grado

18.30 Impronte – Secondaria I e II grado

19.30 Laboratorio interculturale alla mostra “PASSAGGI Le parole dell’umanità attraverso la cultura ebraica”

MUSEO
16.30 – 17.30 – 18.30 Visita multisensoriale
Sempre attive le postazioni per sperimentare i laboratori dedicati a Braille , LIS (lingua dei segni italiana) e Musica
INFO
Ingresso e attività GRATUITE

PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA

Posti Limitati
Museo Tattile Statale Omero

Mole Vanvitelliana, Ancona

Banchina Giovanni da Chio 28

Tel. 071.2811935 Fax. 071.2818358

www.museoomero.it – didattica@museoomero.itbeni culturali foto museo omero _2014

Agrigento: Screening oculistici gratuiti, di Giuseppe Vitello

Autore: Giuseppe Vitello

Nell’ambito delle iniziative legate alla prevenzione delle malattie oculari, la scrivente Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti – ONLUS (Sezione prov.le di AGRIGENTO) organizza per

martedì 09 settembre 2014

sul territorio di CANICATTÌ (Via Carlo Alberto – zona oltreponte),
dalle ore 9.00 alle ore 13.00 un’azione di sensibilizzazione e di prevenzione.

Per l’occasione sosterà, un camper attrezzato (Unità Mobile Oftalmica – UMO) in cui un medico oculista effettuerà esami gratuiti di prevenzione delle malattie oculari (screening oculistici) a tutta la cittadinanza interessata.
Agrigento, 08 settembre 2014 Il Presidente
Giuseppe Vitello

Una bussola per orientarsi- Genitori a confronto. Dallo scambio di esperienze personali ad un vademecum per tutti, di Roberta Caldin e Valeria Friso

Autore: di Roberta Caldin e Valeria Friso

Rubrica per genitori

In questo numero vi presentiamo il resoconto di un lavoro condotto a Bologna dalla prof.ssa Caldin-Professore Ordinario di Pedagogia Speciale presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Bologna-con un gruppo di genitori di bambini/ragazzi con disabilità visiva, dal quale è scaturito un vademecum utile per tutti coloro che vivono l’esperienza di essere madri o padri di un bambino o ragazzo cieco o ipovedente.
Si intitolerà “Da genitori a genitori. Esperienze, timori, sfide e prospettive nel deficit visivo” il prodotto finale di mesi di dialoghi, scambi di esperienze, riflessioni sul passato, presente e futuro di genitori con bambini o ragazzi ciechi o ipovedenti di Bologna. Per un anno, condotti dalla prof.ssa Roberta Caldin, i genitori si sono incontrati e hanno potuto condividere le proprie esperienze con tutto ciò che il termine esperienza porta con sé. E con tutto ciò che la situazione “genitori con bambini/ragazzi con disabilità visiva” porta con sé. Il percorso ha avuto diversi significati: intrinseci ed estrinseci; intimi e pubblici; peculiari e comuni; ma è stato soprattutto un percorso di condivisione.
Questo cammino non è nato con obiettivi peculiari ai gruppi di auto-aiuto, cioè con l’obiettivo di fare da presidio ad un disagio o per trovare soluzione a dei problemi, o ancora per trasformare coloro che domandano aiuto a persone in grado di offrirlo, ma è nato semplicemente come spazio di riflessione intorno a temi che potevano essere comuni tra i presenti. Si è svolto in ambienti conosciuti e familiari a tutti – presso l’Istituto dei ciechi Francesco Cavazza – ma anche in luoghi che potremmo definire “neutri”. Infatti, i partecipanti hanno goduto della possibilità di essere insieme a Cesenatico: un luogo fuori dalla propria quotidianità, stimolante e accogliente.
La riflessione ha seguito, molto semplicemente e – allo stesso tempo – approfonditamente, le tappe evolutive di crescita dei figli e si è soffermato in quei momenti che hanno segnato di più la memoria dei presenti: la nascita, le relazioni familiari, quelle sociali, il primo ingresso a scuola fino alle attività extrascolastiche e all’autonomia dei figli stessi.
Mano a mano che gli incontri si susseguivano, il coinvolgimento personale di ciascuno è aumentato, anche grazie al clima di rispetto e conoscenza reciproca che si andava creando. Il gruppo è divenuto sempre più compatto, coeso, luogo di nuove sensibilità e palestra per nuovi stili di comportamento. Insieme ci sono stati momenti di supporto emotivo, di comprensione e condivisione, ma anche di scambio di concrete informazioni utili. La connessione emotiva, il senso di appartenenza e il senso di comunità hanno creato una percezione di identità plurale. Il “noi” ha iniziato ad essere il pronome più utilizzato! Certo, si è partiti da un gruppo di genitori che già si conoscevano, ma la stima, l’essere in grado di riconoscere ed esplicitare le proprie storie, ha fatto sì che la propria storia e quella della propria famiglia diventasse una storia in comune. Ed ecco nascere l’idea di mettere per iscritto parte di questo percorso, per poterlo condividere con la comunità, con l’esterno.
Al termine, infatti, di questo percorso – se mai si può affermare che questo percorso possa avere un “termine” – il gruppo di genitori si è sentito chiamato, come in modo naturale, ad allargare la propria esperienza ad altri ideali genitori come loro. Il gruppo ha avvertito l’esigenza di sintonizzarsi su una dimensione più vasta: la comunità.
L’idea ha portato a ulteriori momenti di confronto per delineare la struttura del lavoro. Il percorso di vita è stato il filo conduttore per scrivere di emozioni e di cammini esplicitati durante gli incontri, cercando di tessere le emozioni intorno a temi chiave, conservando ciò che si riteneva strada facendo fosse utile a genitori con bambini e ragazzi con disabilità visiva. Ciò che ne è emerso è stato un libretto che ciascuno dei presenti avrebbe voluto avere in mano all’inizio della propria storia con il proprio figlio.
I temi principali trattati sono stati: il momento della nascita con gli interrogativi che accompagnano questo periodo e, soprattutto, quello della scoperta della disabilità visiva del proprio figlio. Da interrogativi che sorgono spontanei di fronte ad un neonato: a chi assomiglia? Fino a interrogativi più vicini alla situazione: com’è accaduto? Perché proprio mio figlio? Chi ci aiuterà?
Il lavoro prosegue ripercorrendo la crescita e le libertà da “autorizzare” e da sviluppare nel momento dell’esplorazione del mondo, attraverso la scelta dei giochi, delle attività sportive e culturali, l’aiuto nel relazionarsi col mondo esterno. E questo mondo esterno è composto da elementi materiali e animali, ma anche da persone, a partire dai fratelli. E la relazione non è mai univoca: va bene aiutare il figlio con disabilità visiva, ma i fratelli e le sorelle? Nella quotidianità ci sono differenze se i fratelli sono più grandi o più piccoli del figlio con disabilità visiva?
Ma “relazione” con le persone significa non solo guardare ai familiari e ai conoscenti stretti, ma alla società tutta. E il primo ingresso in società è spesso dettato dall’ingresso nel nido o nella scuola dell’infanzia. Che cos’hanno questi ambienti in più rispetto alla famiglia? La scuola stessa se e come va preparata? Quante preoccupazioni… e insieme quante porte aperte all’incognito e alla scoperta! Va da sé che dopo la scuola dell’infanzia venga da affrontare la scuola primaria con i primi interrogativi sul Braille e il bastone bianco.
Le domande chiave che accompagnano il breve testo possono essere riassunte in queste due: In generale: qual è la maniera giusta per ottenere il rispetto dei diritti di nostro figlio? Possiamo delegare?
Avendo sempre inteso questo libretto come una sorta di mediatore, di strumento che permettesse un dialogo con genitori di cui non si conoscono i volti e le storie, ma attraverso il quale si vuole condividere la fatica e i timori, le conquiste e le gioie, questo lavoro ha avuto uno sbocco naturale: l’aggiunta di una sezione di testimonianze. Sono state individuate delle figure chiave della vita dei figli e a loro è stata chiesta qualche considerazione riferita alle sensazioni ed emozioni provate alla nascita del bambino, ai pensieri e riflessioni presenti e alle prospettive relative al futuro.
Ed ecco, quindi, gli interventi che seguono nel libretto e che costituiscono una sorta di insieme di testimonianze corredate da alcune fotografie che alleggeriscono il testo e ne danno un’identità maggiormente definita: un ragazzo cieco, una mamma, due papà, un educatore, un professore di sostegno, due fratelli, una sorella, una nonna, una zia, un allenatore e un istruttore. Tutte figure chiave che fanno parte di una rete sociale costruita negli anni intorno a ragazzi e alle loro famiglie.
La presente esperienza, corroborata dalla qualità delle relazioni che sono nate e cresciute o anche semplicemente riprese e irrobustite, sta lasciando un segno. Utilizziamo il gerundio “sta lasciando” proprio perché, nonostante vada verso la sua conclusione, il lavoro svolto ha aperto nuovi interrogativi, nuove strade e ha dato vita a una voglia di condivisione a cui spesso è difficile trovare risposta. E sono proprio questi slanci che permettono di intravedere nuove prospettive, incentivate dagli stessi protagonisti della situazione analizzata: i genitori e i figli.

Prof.ssa Roberta Caldin
Professore Ordinario di Pedagogia Speciale presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Bologna.
Dott.ssa Valeria Friso
Postdoctoral Researcher presso Università Alma Mater Studiorum Bologna