La legge di stabilità approvata notte tempo dal nostro parlamento ci ha portato la bella notizia come ci comunica il nostro presidente nazionale. Mi piace riportare alcuni suoi passaggi perché ritengo sia utile riflettere insieme su come sia urgente riflettere sul futuro della nostra organizzazione proprio adesso che possiamo lavorare con relativa serenità avendo un sostegno economico.
Nel comunicato n. 1 il presidente dice:
“”Il dettaglio per anno è rispettivamente il seguente :
-Cap.2316/1 Ministero Interno (Irifor-Ierfop)
2.787.321
2.783.874
2.781.767
-Cap.2316/2 Ministero Interno (UICI)
2.054.565
2.054.308
2.054.150
-Cap.3631/3 Ministero Beni C. (Libro Parlato)
2.964.397
2.966.142
2.966.142”
Queste cifre sono importanti soprattutto perché distribuite su tre anni dandoci la possibilità di lavorare su altri provvedimenti molto importanti come la modifica alla 113, le modifiche al mondo della scuola e all’ISEE.
In questi tre anni dovremo adoperarci per renderci sempre più autonomi dai fondi pubblici e, come chiede il governo, diminuire le spese della struttura.
Comunque siamo, come dice Barbuto difronte a un grande risultato.
Condivido l’affermazione del presidente quando afferma che questo risultato:
“è frutto soltanto della nostra Unità e della nostra fiducia tenace, anche a dispetto dello scetticismo di taluni”
Penso sia importante coltivare la rete di relazioni politiche intessuta a tutti i livelli dando visibilità locale ai parlamentari che ci hanno sostenuto.
Fa piacere sentire che il presidente onorario non ha mancato di far sentire la sua vicinanza al nostro presidente nazionale che, ha certamente bisogno di tutti noi per condurre fino al congresso la nostra associazione e, a mio avviso, se vorrà, anche in futuro. Per guardare davvero al futuro nell’interesse della categoria, dobbiamo essere tutti più trasparenti, più disponibili, più consapevoli del nostro ruolo e più legati alla nostra associazione rifiutando l’etichetta di chi, troppo legato alla poltrona, ci potrebbe definire disfattisti, cialtroni, inesperti o cos’altro.
Il propulsore per dare una vita nuova alla nostra associazione deve essere la struttura locale che deve sapersi rinnovare e fornire una presenza più forte soprattutto più incisiva politicamente sul territorio.
Siamo in un anno di rinnovo della nostra associazione a tutti i livelli ma siamo anche in un anno in cui si rinnoveranno quasi tutti i consigli regionali e noi dovremmo essere capaci di far sentire forte la nostra voce.
Auspicherei che i nostri consigli regionali di primavera si svolgessero prima possibile e in luoghi molto visibili proprio per dire la nostra sui programmi politici delle forze in campo alle elezioni regionali.
Rinnovare vuol dire arrivare al rinnovo delle cariche con candidature chiare e soprattutto con programmi alla luce del sole. Io per mia parte, ho già più volte comunicato che non sono interessato alla presidenza regionale ma nemmeno al consiglio nazionale perché avrei piacere di continuare l’esperienza all’I.Ri.Fo.R. nazionale e se possibile far parte dell’ufficio di presidenza regionale.
A livello sezionale ho posto la mia candidatura per un secondo e conclusivo mandato come presidente e spero che i soci vogliano darmi fiducia.
Concludo dicendo che ho un timore legato alla nostra capacità di programmazione e temo che la fase del rinnovo delle cariche procederà con poco coordinamento.
Per adesso però possiamo iniziare il nuovo anno con fiducia e con rinnovata energia; quella energia che ci viene dai successi.
Bravo presidente, brava Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti.
Archivi autore: Simona
Contributi dei lettori: La busa noeuva (ovvero, la buca nuova), di Angelo Mombelli
Le barriere architettoniche nell’ambiente urbano spesso non sono segnalate
Sarà sicuramente successo anche a voi di trovare nel vostro percorso abitudinale ostacoli che il giorno prima non esistevano e che mettono in difficoltà il nostro deambulare. Quando mi capita di imbattermi in una situazione del genere, il mio ricordo vola immediatamente ad un vecchio stornello in dialetto milanese intitolato “La busa noeuva” (che non vuol dire “La Bossa Nova”, ma “la buca nuova”!). Il protagonista della canzone, uscendo di casa, finisce in una buca che la sera prima non esisteva (“In de la mia strada gh’è ona busa noeuva, ona busa noeuva che jer la gh’era nò. L’hoo minga vista, quella busa noeuva e, pamm, son borlaa giò!”). Particolarmente alterato (“incazzaa com on negher!”), decide di rivolgersi al Sindaco per esporre il problema, ma il primo cittadino è – come dire – oberato di lavoro e lo indirizza all’ufficio competente (“El fa: Ma a mì cosa m’importa de la soa busa?… Cosa gh’entri mì… Ch’el vaga sù al quint pian, seconda porta: l’è competenza del reparto C!”). A sua volta, il sedicente ufficio competente lo indirizza ad un altro, poi ad un altro, e ancora ad un altro … (“m’hann faa girà come on merluzz per trovà quell che poeu el saria el competent per stoppà i bus”) finché non ottiene la risposta: per far coprire la buca è necessario presentare un’istanza ufficiale corredata da adeguata documentazione fotografica (“El dis: “Ch’el faga ona domanda, poeu, dopo, me la porta chì, cont ona foto bella granda, formato duu per vintitrii!”). Purtroppo il nostro eroe ha la macchina fotografica rotta e la pratica non può essere avviata. Demoralizzato ed avvilito torna a casa e, passando di fianco alla buca nuova, trova un “ghisa” (un vigile di zona) al quale la mostra: ma quello è distratto, e ci cade dentro. Allora pensa: adesso che ci è caduto un vigile, forse il problema potrà essere risolto!
Facile la morale: attenzione alle buche nuove che spuntano dalla sera alla mattina! Ma soprattutto: se dovete risolvere un problema, non aspettatevi da parte della burocrazia le porte spalancate e il tappeto rosso. Troverete anche lì molte “barriere” sul vostro cammino.
Centro di Documentazione Giuridica: La Corte Ue, riconosce l’obesità come handicap, maggiori tutele per i lavoratori, a cura di Paolo Colombo
L’obesità può costituire un handicap per chi ne soffre e non deve dar luogo a discriminazioni sul lavoro. Sebbene nessun principio generale del diritto dell’Unione europea preveda un principio di non discriminazione in ragione dell’obesità in quanto tale, questa rientra nella nozione di handicap (e sono vietate le discriminazioni fondate su handicap) se impedisce la piena ed effettiva partecipazione della persona alla vita professionale sulla base di uguaglianza con altri lavoratori. Lo ha stabilito la Corte di Giustizia Europea con sentenza.
Di conseguenza, il lavoratore obeso ha diritto alla tutela offerta dalla direttiva 2000/78/Ce sulla parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro. Tale direttiva dell’Unione europea stabilisce il quadro generale per la lotta alle discriminazioni in materia di occupazione e di condizioni di lavoro.
E in forza di tale direttiva sono vietate, in materia di occupazione, le discriminazioni fondate sulla religione, le convinzioni personali, gli handicap, l’età o le tendenze sessuali.
La Corte di giustizia dell’Unione europea ha per la prima volta qualificato come handicap dell’obesità. La pronuncia, depositata il 18 dicembre 2014, (causa C-354/13), è stata provocata dal rinvio pregiudiziale promosso dai giudici danesi a seguito del ricorso di un dipendente dell’amministrazione pubblica impiegato come babysitter.
Il dipendente era afflitto da obesità, secondo gli standard fissati dall’Organizzazione mondiale della sanità. L’amministrazione danese, spinta, all’apparenza, dalla diminuzione del numero di bambini da seguire, aveva deciso il licenziamento del ricorrente secondo il quale, invece, la decisione era dipesa dalla sua obesità. Di qui l’azione giudiziaria e il rinvio dei giudici alla Corte Ue prima di decidere se il ricorrente fosse stato vittima di una discriminazione fondata sull’obesità.
Per gli eurogiudici, sebbene la direttiva 2000/78, non menzioni direttamente l’obesità, questa patologia può essere inclusa nella nozione di handicap, in quanto per handicap s’intende non solo un’impossibilità di esercitare un’attività professionale, “ma altresì un ostacolo a svolgere una simile attività”.
L’obesità – osserva la Corte di giustizia – non è, in via generale, un handicap nel senso specificato nella direttiva che si riferisce a “una limitazione risultante segnatamente da menomazioni fisiche, mentali o psichiche durature”, in grado di ostacolare “la piena ed effettiva partecipazione della persona interessata alla vita professione, su base di uguaglianza con altri lavoratori”. Ma, in determinate circostanze, essa comunque comporta delle limitazioni, che di fatto ostacolano la vita professionale di chi ne è affetto.
Una situazione che si verifica nei casi in cui l’obesità è di lunga durata o se, ad esempio, il lavoratore ha una mobilità ridotta o patologie che gli impediscono di lavorare o fanno sorgere difficoltà nella realizzazione dei suoi compiti professionali.
L’obesità del babysitter era di lungo periodo e, quindi, se il giudice nazionale ravvisa una limitazione nella sua vita professionale deve considerare l’obesità come handicap e applicare le garanzie offerte dalla direttiva Ue sopra richiamata.
Va detto inoltre che, secondo la Corte Ue, i giudici nazionali devono partire dal presupposto che spetta alla parte convenuta e, quindi, al datore di lavoro, dimostrare che non si è realizzata alcuna violazione del principio della parità di trattamento.
Rilevante poi l’esclusione dell’esistenza di un principio generale del diritto Ue di non discriminazione a motivo dell’obesità.
a cura di Paolo Colombo (coordinatore del Centro di Documentazione Giuridica)
Messaggio audio di auguri del Presidente Nazionale
Care amiche e cari amici,
in occasione delle festività di Natale e di fine anno desidero rivolgere con la mia viva voce un breve messaggio di auguri a tutti i dirigenti, i soci, i ciechi e gli ipovedenti di Italia, oltreché a tutto il nostro personale, ai collaboratori e ai volontari della Presidenza Nazionale e di tutte le strutture del territorio.
Il messaggio audio può essere scaricato e ascoltato al seguente link: http://www.uiciechi.it/archiviomultimediale/archivio/AuguriDelPresidente.mp3
VERSO IL 2015- Chiusura d’anno con gioia, di Mario Barbuto
La chiusura d’anno suscita spesso voglia di bilanci.
Abbiamo operato al meglio delle nostre possibilità?
Abbiamo saputo essere all’altezza del compito, pur con la necessaria umiltà e modestia?
Abbiamo conseguito gli obiettivi che ci siamo dati:
– tutela delle strutture del territorio;
– difesa delle conquiste acquisite;
– organizzazione di un congresso di riforma, di dialogo, di unità democratica.
Domande alle quali non io, ma il corpo associativo, dovrà rispondere a tempo e luogo.
Si conclude, mentre scrivo queste note, una settimana appassionata e appassionante che ci ha visto il 13 Dicembre in udienza privata da Papa Francesco; il 15 al teatro Sistina per una gioiosa edizione del Premio Braille; il 17 in Senato, nell’ambito della legge di stabilità 2015, con l’approvazione di norme che ristabiliscono la cadenza pluriennale ordinaria delle risorse destinate alla nostra cara Unione e ai servizi rivolti ai ciechi e agli ipovedenti italiani.
A Papa Francesco, in un abbraccio commosso senza confini, ho chiesto di pregare per la nostra Unione, lui che può e che sa…
Quanta umanità nel suo discorso di risposta al mio umile indirizzo di saluto!!!
Quanta concreta comprensione e quanto realismo operante, nelle sue Sante Parole.
E quell’abbraccio donato a tutti i presenti… Incontrati uno a uno.
Il Premio Braille ci ha offerto l’occasione di dare un simbolico riconoscimento a Nicola Zingaretti per l’attenzione ai nostri problemi e il sostegno alle nostre strutture sul territorio del Lazio.
E poi alla famiglia Parisi, affidataria di cuccioli di cani guida, idealmente accomunata a tutte quelle famiglie che generosamente donano ai ciechi questo preziosissimo servizio.
A UniCoop Firenze, per aver costruito una rete ampia di lettori volontari al servizio del nostro Libro Parlato.
A Giorgio Rognetta, in memoria, per la lunga e fruttuosa vicinanza legale offerta all’Unione, praticamente fino al giorno della sua dolorosa scomparsa.
Lo splendore e la simpatia di Claudia Andreatti, insieme all’ironica e intelligente presenza di Enzo De Caro, hanno reso ricco e divertente lo spettacolo nel quale, accanto agli artisti professionisti Luca Barbarossa, Ron, Cristiano De Andrè, abbiamo portato sul palco tre talenti della nostra Unione: Dario Mirabile, Luigi Ferzini e Samantha De Rosa.
E come posso tacere della piccola Viola, sì, “il cane del presidente”, che mi ha assistito e guidato tutta la sera dentro e fuori dal palco, su e giù per il palco…
I timori della vigilia per un teatro tanto grande e importante nel cuore di Roma, sono stati fugati dalla presenza di un pubblico meraviglioso, accorso numeroso con spirito appassionato e partecipativo.
La legge di stabilità che aveva riservato all’Unione negli ultimi anni molti timori e qualche amarezza di troppo, è stata quest’anno una occasione per sanare la ferita del 2011, quando furono praticamente azzerate le risorse disponibili, gettando l’Associazione intera in uno stato di incertezza che da allora si è ripetuto ogni anno.
Il provvedimento del 2015 ristabilisce la modalità ordinaria di un finanziamento pluriennale che dovrebbe consentirci una maggiore serenità operativa e una più concreta opportunità di programmare, organizzare e gestire il nostro futuro.
La norma conferisce oggi alla nostra Unione maggiori responsabilità nelle scelte e nella distribuzione delle risorse assegnate, riconoscendole quel ruolo-guida di gestione e di rappresentanza delle problematiche che riguardano i ciechi e gli ipovedenti italiani.
Un traguardo storico, che riconsegna all’Unione il ruolo di interlocutore privilegiato delle istituzioni dello Stato, forse lievemente offuscatosi in anni recenti.
Un risultato che ci riempie di orgoglio e ci carica di nuove responsabilità.
Orgoglio, perché è il frutto di un impegno vasto e compatto giunto da ogni angolo d’Italia e coordinato dal Consiglio, dalla Direzione e dalla Presidenza Nazionale.
Responsabilità, perché ora più che mai, dovremo dimostrare di saper fare buon uso delle risorse che ci sono state assegnate, delle quali dovremo rispondere, centesimo per centesimo, dinanzi ai ciechi e agli ipovedenti d’Italia e davanti al Parlamento e al Governo che hanno voluto credere in noi.
Rimangono in essere, anzi si rafforzano in me, comunque, tutti gli obiettivi da perseguire nei prossimi anni, a partire proprio dalla capacità di convogliare risorse che non abbiano soltanto e sempre il segno della mano pubblica, ma che siano il frutto di strategie di fund raising, di progettazione sui fondi europei, di maggiore efficacia nella gestione del patrimonio, di riqualificazione e riorganizzazione della nostra spesa.
L’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti è una associazione dal profilo alto e dai valori solidi; basata sulla serietà dei suoi componenti, sulla qualità della sua missione, sul rispetto delle regole statutarie e sulla democraticità dei metodi di selezione e di decisione.
A tali valori continuerò a ispirare il mio lavoro e la mia azione di presidente, per rendere sempre più forte e trasparente questa nostra Associazione, oggi investita di nuove e più significative responsabilità dinanzi al Governo e al Parlamento che le hanno riconfermato in pratica il titolo a esercitare quel ruolo-guida che le compete a livello nazionale e locale nel settore delle disabilità visive.
Mario Barbuto
Presidente Nazionale
Reggio Emilia: La Nostra Voce, AA.VV.
anno XXVII numero 10 mese di dicembre 2014
Periodico d’informazione dell’Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti Sezione Provinciale di Reggio Emilia
Direttore Responsabile Soliani Luca
Redazione Corso Garibaldi n.26 42121 Reggio Emilia – Tel 0522 435656 – Fax 0522 453246 – E-mail uicre@uiciechi.it –Sito internet www.uicre.it
Spedizione in abbonamento postale – Tariffa Associazioni senza fini di lucro D.L.353/2003 art. 1 comma 2 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) DCB – R. E.
Autorizzazione del tribunale di Reggio Emilia n. 643. del 05/06/1987
In questo numero
Pag. 1 – Comunicazioni del Presidente
– Chiusura ufficio festività
– Assemblea dei soci sabato 29 novembre
Pag. 2 – Premiazione XXIII° Concorso Nazionale di poesia
– FISH e FAND incontrano l’EXPO
Pag. 3 – Tesseramento anno 2015
– Accesso all’informazione: esposto contro la Camera
Pag. 4 – Numeri vincenti della lotteria di Santa Lucia
– Richiesta volontari per aiuto in informatica
Pag. 5 – Settimana di avviamento agli sport invernali
– Bando Munoz – Lorenzani per studenti
– Cultura e Teatro
Pag. 6 – Comunicati U.N.I.Vo.C.
– Piccole cose
ORARI DEGLI UFFICI
Apertura dell’ufficio sezionale Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti
Lunedì, martedì, giovedì e venerdì Ore 9.00 – 12.00
mercoledì Ore 15.00 – 18.00
tel. 0522/435656
Apertura dell’ufficio sezionale U.N.I.Vo.C.
tutte le mattine dal lunedì al venerdì Ore 9.00 – 12.00
sabato mattina Ore 10.00 – 12.00
I pomeriggi di lunedì, martedì, giovedì e venerdì Ore 15.00 – 19,00 Negli orari di apertura sarà presente un dirigente o i volontari. Per informazioni tel. 0522/430745
COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE
Buongiorno, le imminenti festività ci impongono di anticipare l’uscita del notiziario di questo mese ma, nonostante il poco tempo trascorso dall’ultimo numero, molti sono stati gli eventi e le attività di questo intenso periodo. Oltre ai consueti servizi legati all’ambulatorio oculistico, all’inoltro delle pratiche patronali e di richiesta di presidi, l’ufficio è stato impegnato nella gestione delle fasi terminali del concorso di poesia (convocazione giuria, comunicazioni ai partecipanti, inviti alle autorità, pianificazione cerimonia e organizzazione del pranzo associativo), nel coordinare la vendita dei biglietti della lotteria e ritirare tutti i blocchetti distribuiti unitamente ai premi da consegnare dopo l’estrazione dei numeri vincenti, nell’aggiornamento dell’elenco dei non vedenti anziani soli dando poi il via alle visite domiciliari o nelle case di riposo per portare gli auguri e consegnare il tradizionale panettone. Non dimentichiamo poi la necessità di effettuare le chiusure contabili di fine anno e predisporre la documentazione per il rinnovo dei soci effettivi (deleghe e conti correnti), dei soci sostenitori e le comunicazioni per gli auguri alle autorità. A fine novembre il Presidente ha partecipato al Consiglio Regionale UICI a Bologna e alla seconda assemblea annuale dei soci della nostra sezione; numerosissime poi sono state le iniziative legate al 3 dicembre, giornata internazionale delle persone con disabilità: la manifestazione “Notte di Luce” in piazza Prampolini, la premiazione del concorso di poesia col pranzo associativo e la tombola, la cena della FAND, il concerto di Natale della nostra Corale Harmony, per concludere poi con l’estrazione dei numeri vincenti della lotteria di S. Lucia in sezione con gli auguri ai soci e la distribuzione di stelle di natale e ciclamini. Riteniamo di meritarci un po’ di riposo, ma vi lasciamo con l’invito a leggere queste pagine e con l’augurio possiate trascorrere alcuni giorni in serenità con le persone a voi più care. A risentirci il prossimo anno!
Il Presidente Dott.ssa Chiara Tirelli
CHIUSURA UFFICIO FESTIVITÀ
Si ricorda a tutti i lettori che, in occasione delle prossime Festività Natalizie, l’ufficio resterà chiuso da mercoledì 24 dicembre a martedì 6 gennaio; la riapertura avverrà mercoledì 7 gennaio alle ore 15:00.
ASSEMBLEA DEI SOCI SABATO 29 NOVEMBRE
Sabato 29 novembre scorso si è svolta, presso l’Aula Magna dell’Istituto per i ciechi “Garibaldi” di Reggio Emilia, la seconda assemblea annuale dei soci. La riunione è stata aperta dal presidente provinciale Dott.ssa Chiara Tirelli che, dopo aver salutato e ringraziato tutti i presenti, ha proceduto alla nomina del Presidente d’Assemblea, carica affidata al Vicepresidente regionale e Presidente della sezione di Ferrara Marco Trombini, e del Vicepresidente d’Assemblea, incarico ricoperto dal Consigliere della medesima sezione di Ferrara Renzo Rimessi; Trombini ha preso la parola proseguendo i lavori con la nomina dei questori di sala. Subito dopo è stata data lettura della relazione programmatica per l’anno 2015 e del verbale del collegio dei sindaci revisori relativo al bilancio preventivo per lo stesso anno, da parte del segretario d’assemblea dott. Emanuele Ferraresi. Prima della votazione dei documenti, approvati all’unanimità dai presenti, si è tenuta la discussione con diversi interventi dei soci e del Presidente Tirelli, che ha ricordato l’importante appuntamento col rinnovo delle cariche associative della prossima primavera, invitando i soci a impegnarsi attivamente per la sezione. Trombini ha proseguito i lavori trasmettendo le comunicazioni della Presidenza nazionale e del Consiglio regionale, soffermandosi in particolare sulla difficile situazione legata al rischio per l’Unione di perdere i finanziamenti statali e sulle questioni delle barriere architettoniche. I dettagli sulle molte iniziative sezionali in programma, ricordate nelle “varie ed eventuali” unitamente alle date dei concerti della Corale Harmony, hanno portato alla chiusura dei lavori assembleari, svolti in modo positivo e partecipato.
PREMIAZIONE XXIII° CONCORSO NAZIONALE DI POESIA
Lo scorso 6 dicembre 2014, presso l’Aula Magna dell’Istituto per i Ciechi “G. Garibaldi” di Reggio Emilia, si è svolta la premiazione dei vincitori del 23° Concorso Nazionale di Poesia riservato a non vedenti indetto dalla nostra Sezione; la cerimonia si è svolta nel contesto delle molte iniziative legate alla Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità celebrata il 3 dicembre. Presenti, oltre alla Presidente Sezionale Chiara Tirelli, che ha aperto la mattinata salutando e ringraziando tutti i presenti, anche gli altri membri della Giuria (Prof.ssa Clementina Santi, Presidente dell’Associazione Scrittori Reggiani, Prof.ssa Laura Margherita Alfieri del Soroptimist Club, Prof. Paolo Grassi, Prof.ssa Maurizia Mortara) ed i poeti premiati. Sono intervenuti alla cerimonia, animata fra l’altro da molte persone fra il pubblico, il Vice Sindaco di Reggio Emilia con delega al Welfare Matteo Sassi, la consigliera comunale di Reggio Emilia delegata alla disabilità Annalisa Rabitti e la consigliera provinciale con delega al Welfare Paola Casali; ha inoltre allietato la cerimonia il Maestro Paolo Gandolfi, che con la sua fisarmonica ha eseguito alcuni brani classici per accompagnare l’evento. Le poesie sono state lette dalla Presidente dell’Associazione Scrittori Reggiani Prof.ssa Clementina Santi, aiutata nella lettura delle motivazioni della Giuria dal suo Vicepresidente Giacomo Borgatti. Si sono classificati al terzo posto ex aequo Tiziana Castorina di Mestre (VE) con “Danza Contemporanea” e Luisa Scognamiglio di Napoli con “L’Ultima Canzone”, premiate da Annalisa Rabitti. Al secondo posto Chiara Neri di Forlì con “Spazio della Mente”, premiata da Matteo Sassi; al primo posto Oscar Cascia di Roma con “Piccole Cose” che ha ricevuto il premio dalle mani di Paola Casali. Infine la Prof.ssa Laura Margherita Alfieri ha premiato Giancarlo Guerri di Vinci (FI) che, col componimento “Ci Sono Coltelli” ha ricevuto la segnalazione speciale della Giuria. A tutti i vincitori sono stati assegnati riconoscimenti in denaro e targhe al merito; molti gli applausi e i complimenti delle tante persone presenti, comprese le Autorità intervenute, che hanno dichiarato il loro apprezzamento per la qualità e l’importanza del concorso, sottolineando il suo perdurare negli anni e il duplice significato che esso riveste sia come attività culturale destinata ai non vedenti sia come attività di promozione e integrazione sociale della categoria. Dopo la premiazione, il gruppo si è ritrovato al ristorante Piccola Piedigrotta per un ottimo pranzo in compagnia di soci, poeti ed amici; il pomeriggio è poi proseguito con la tradizionale tombola di Natale organizzata dalla Vicepresidente sezionale Rena Togni, sempre molto partecipata e con ricchi premi. Il Presidente e il Consiglio ringraziano tutti gli intervenuti per la bella giornata.
FISH E FAND INCONTRANO L’EXPO
Accessibilità del sito espositivo, fruibilità delle visite, dei contenuti e della comunicazione, buona qualità dell’accoglienza e dei servizi per il pubblico a beneficio di tutti i visitatori: sono questi gli obiettivi dell’“Expo 2015” di Milano, come sono stati riferiti, durante un recente incontro, ai rappresentanti di FISH e FAND, le Federazioni che raggruppano la quasi totalità delle Associazioni italiane di persone con disabilità. È stato certamente un incontro positivo, quello che nei giorni scorsi ha visto come protagonisti, da una parte i rappresentanti dell’Expo 2015, a partire da Fosca Nomis, disability manager dell’evento, dall’altra Vincenzo Falabella, presidente della FISH e Nicola Stilla, in rappresentanza della FAND. Nomis ha voluto informare gli esponenti delle due Federazioni del lavoro svolto e in svolgimento per far sì che la grande manifestazione in programma per il prossimo anno nel nostro Paese sia un’esperienza di visita accessibile e fruibile per tutti; in tal senso, è stato illustrato il programma aziendale finalizzato a mappare e coordinare tutti gli interventi della Società Expo 2015, nella logica di favorire appunto l’accessibilità del sito espositivo, la fruibilità delle visite, dei contenuti e della comunicazione e una buona qualità dell’accoglienza e dei servizi per il pubblico a beneficio di tutti i visitatori, ivi inclusi quelli con disabilità e con altre esigenze specifiche (persone anziane, con problemi di salute, con intolleranze alimentari, madri in gravidanza, famiglie con bimbi piccoli e così via). Dal canto loro, Falabella e Stilla hanno espresso varie istanze, osservazioni e stimoli, base ideale per il tavolo di confronto che è stato aperto per l’occasione con le due Federazioni, al fine di affrontare temi concreti e specifici sui quali, come è stato riconosciuto dagli esponenti dell’Expo, «l’apporto di competenze del mondo associativo può costituire un importante valore aggiunto, nell’interesse di visitatrici e visitatori con disabilità e della qualità dell’accoglienza ad essi offerta».
TESSERAMENTO ANNO 2015
Si informano tutti i lettori che è aperta la campagna di tesseramento per l’anno 2015 ed è quindi possibile rinnovare la propria iscrizione recandosi personalmente presso la sede in Corso Garibaldi n. 26, od utilizzando il bollettino di conto corrente postale che è stato inviato direttamente a casa a quei soci che normalmente utilizzano questo sistema; anche per il 2015 la quota è pari a € 49,58. Come di consueto, sarà compito dell’ufficio consegnare o spedire a tutti i soci la ricevuta del versamento effettuato unitamente al bollino da apporre sulla tessera; poiché chi intende diventare socio ex novo dovrà compilare anche l’apposito modulo di richiesta, consigliamo di contattare la sezione al numero 0522-435656 per tutte le informazioni. Cogliamo l’occasione per ribadire quanto il pagamento della quota annuale sia importante per mantenere il livello dei servizi offerti dall’associazione, ma soprattutto perché l’Unione possa essere davvero rappresentativa dei diritti delle persone disabili visive del territorio e possa quindi avere un peso rilevante nei rapporti con enti e amministrazioni; contiamo quindi sull’aiuto e la sensibilità di tutti.
ACCESSO ALL’INFORMAZIONE: ESPOSTO CONTRO LA CAMERA
Da oltre dieci anni sono vigenti in Italia disposizioni che impongono che le Pubbliche Amministrazioni forniscano informazioni in modo che siano accessibili e fruibili a tutti i Cittadini. La stessa Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, ratificata dal Parlamento italiano, afferma e sottolinea il diritto all’accesso all’informazione. Nonostante ciò, ancora oggi, che pur sono disponibili soluzioni tecnologiche diffuse e gratuite, molti siti istituzionali sono ancora inaccessibili alle persone non vedenti o ipovedenti e spesso sono scarsamente fruibili da chiunque. Un esempio evidente si è riscontrato nel sito della Camera dei Deputati: il testo del disegno di legge di stabilità, pubblicato nel sito ufficiale, non risponde ai più elementari requisiti di accessibilità condivisi a livello internazionale; ancora più marcata l’inaccessibilità della VII Relazione sullo stato di applicazione della Legge 68 in materia di collocamento lavorativo delle persone con disabilità. La FISH ha provveduto ad inviare un circostanziato esposto/segnalazione all’Agenzia Italia Digitale (AgID), organismo, istituito presso la Presidenza del Consiglio, che svolge attività di controllo e che ha predisposto uno specifico percorso di segnalazione per queste situazioni. L’AgID, che certamente rileverà la fondatezza della segnalazione, dovrà chiedere alla Camera l’adeguamento dei servizi erogati, assegnando un termine per adempiere. In un’epoca di digitalizzazione spinta, di enfatizzazione della Pubblica Amministrazione digitale e di open data, le persone con disabilità non possono rimanere ancora una volta escluse e discriminate.
NUMERI VINCENTI DELLA LOTTERIA DI SANTA LUCIA
Carissimi soci ed amici, nel pubblicare i numeri vincenti della 36° edizione della lotteria di S. Lucia a favore dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti della nostra sezione, si ringraziano tutti coloro che hanno acquistato e collaborato a vendere i biglietti, per la solidarietà dimostrata nei confronti della nostra associazione; il costante impegno di queste persone e i fondi raccolti, contribuiscono in maniera determinante al sostegno delle numerose attività e servizi offerti ai privi della vista residenti nella nostra provincia. Nella speranza di poter sempre contare sul calore che ci è venuto da tanti, un sentito grazie.
1. 3482 21. 4963 41. 6402 2. 6270 22. 0731 42. 2385 3. 5571 23. 1924 43. 4347 4. 7524 24. 5152 44. 4030 5. 0645 25. 0845 45. 7538 6. 9021 26. 1923 46. 5393 7. 7377 27. 6523 47. 8327 8. 6603 28. 4428 48. 6720 9. 5251 29. 8407 49. 6082 10. 6152 30. 1026 50. 9263 11. 2585 31. 6491 12. 7649 32. 7823 13. 8488 33. 3491 14. 0710 34. 1092 15. 1423 35. 3128 16. 2445 36. 0942 17. 2526 37. 7590 18. 9082 38. 4050 19. 0282 39. 3857 20. 5611 40. 1244
RICHIESTA VOLONTARI PER AIUTO IN INFORMATICA
Sempre più numerose sono le richieste che ci pervengono da ipo e non vedenti soci e non soci dell’Unione, sia ragazzi sia adulti, per poter avere un aiuto per l’apprendimento di uno specifico software adattivo per il computer (come sintesi vocale o ingranditore) o di qualche software di utilizzo quotidiano (come i programmi Microsoft, internet o la posta elettronica). Poiché la necessità solitamente espressa è sempre quella di avere nozioni base e non acquisire capacità informatiche particolari, riteniamo che molti dei nostri lettori, disabili visivi o anche normodotati, potrebbero essere in grado di trasmettere queste nozioni. Sarebbe cosa utile poter creare un elenco di persone disponibili per far fronte a tali richieste, residenti sia a Reggio sia in provincia, che potrebbero dare alcune ore del loro tempo libero per affiancare chi ne ha maggior bisogno; invitiamo per tanto tutti coloro che sono interessati ad essere iscritti nell’elenco a contattare il Presidente o la sezione e segnalare il proprio nominativo specificando il software adattivo utilizzato e le proprie conoscenze, certi che comprenderete l’importanza di questo servizio. Un doveroso grazie a chi già si è fatto avanti.
SETTIMANA DI AVVIAMENTO AGLI SPORT INVERNALI
Si svolgerà dall’1 all’8 marzo 2015, con sistemazione presso il Park Hotel di Fanano (MO), la settimana di avviamento agli sport invernali aperta a tutti i ragazzi disabili dai 6 anni in poi provenienti da tutta Italia, promossa dall’A.S.D. Sci Club Paralimpic Fanano. Le discipline praticate sono Sci Alpino e Nordico, Snowboard, pattinaggio sul ghiaccio, escursioni nel bosco con ciaspole. Termine ultimo per le iscrizioni è il 20 Gennaio 2015; per dettagli e informazioni contattare la Sig.ra Teresa Padovan ai numeri 059-393684o 333-9826992.
BANDO MUNOZ – LORENZANI PER STUDENTI
Per l’anno scolastico 2014-2015 il Movimento Apostolico Ciechi ha deciso di riformulare il tradizionale bando di sostegno allo studio dei bambini e ragazzi con disabilità visiva. Il vecchio bando Muñoz-Lorenzani è stato infatti sdoppiato e suddiviso in due premi distinti aventi diverse finalità: il premio “Antonio Muñoz” e il premio “Diana Lorenzani”. Il primo, finalizzato alla migliore qualità dell’inclusione e dell’istruzione scolastica delle persone con disabilità visiva, mette a disposizione dei partecipanti aventi i requisiti idonei, n. 9 premi di sostegno allo studio fra gli studenti minorati della vista che nell’ultimo anno scolastico hanno frequentato la scuola primaria e la secondaria di I e II grado (statali e paritarie). Il secondo, finalizzato alla promozione e all’inclusione delle persone con disabilità complessa, istituisce un bando che consiste nell’assegnazione di 5 premi alle agenzie educative (scuole, centri socio-educativi, ecc.) e alle famiglie che mettano in atto azioni e progetti allo scopo di facilitare e favorire l’inclusione delle persone con disabilità complessa e pluriminorazione nella comunità familiare, scolastica e sociale. Disponibili in sezione il regolamento delle due iniziative e i relativi moduli di partecipazione; le domande vanno inoltrate entro il 31 gennaio 2015.
CULTURA E TEATRO
Riportiamo di seguito gli spettacoli in cartellone nei teatri di Reggio delle prossime settimane. Segnaliamo inoltre che sono cambiati gli orari per contattare la biglietteria; le prenotazioni telefoniche possono essere effettuate solo il lunedì mattina dalle ore 9:00 alle ore 13:00 al numero 0522-458854.
Concerti: sabato 10 gennaio ore 20:30, Teatro Valli, Junge Deutsche Philharmonie, Direttore Denis Russel Davies, musiche di Yves, Gulda, Bartok,Copland; mercoledì 21 gennaio ore 20:30,G Teatro Valli, J. Braunstein violino, Alban Gerhardt violoncello, Ohad Ben Ari pianoforte, musiche di ebussy, Beethoven, Schubert.
Operette: 23, 24 gennaio ore 20:30 e 25 gennaio ore 15:30, Teatro Valli, Cercasi Cenerentola, con P. Ruffini e M. Frattini.
Lirica: 30 gennaio ore 20:00 e 1 febbraio ore 15:30, Teatro Valli, I Racconti di Hoffmann, di Jacques Offenbach, Orchestra dell’Emilia Romagna, coro del teatro Municipale di Piacenza, Direttore Christopher Franklin.
Prosa: 13 e 14 gennaio ore 20:30, Teatro Valli, Gli ipocriti e Rep, Servo per due, Regia P. F. Favino
COMUNICATI U.N.I.VO.C.
Corso di iPhone
Nel mese di gennaio, probabilmente nei giorni 17 e 24 p.v. al pomeriggio, si effettuerà un corso di secondo livello per l’utilizzo dell’iPhone della durata di 8 ore complessive. Al corso potranno partecipare gli utenti che già hanno preso parte al corso base ed altri, con un numero massimo di 8 corsisti. La quota di partecipazione è di euro 25,00 procapite. Gli interessati potranno dare conferma entro il 07/08 gennaio.
Corso di ginnastica dolce
Nel mese di gennaio, a partire da venerdì 9 e tutti i venerdì successivi per complessive 20 lezioni, si svolgerà un corso di ginnastica dolce nella sede dell’U.N.I.Vo.C. dalle ore 16:00 alle ore 17:00. Il corso è riservato ad un massimo di 8/9 utenti ed ha un costo procapite di euro 30,00 per l’intero corso. Gli interessati dovranno dare la loro adesione entro il 29/30 dicembre.
Il Presidente Eugenio Carlo Colucci
PICCOLE COSE
di Oscar Cascia – Roma
Non le cerco, non le chiamo,
eppure allineate, curve sui blocchi,
partono e vengono a me
gareggiando ad esser prime:
voci, volti, piccole cose
dell’antico fanciullo.
Mi volteggiano scherzose innanzi,
come dal trenino della giostra,
e soffiano allegria
tra i pensieri stanchi
che si tingono di futuro.
IL PRESIDENTE E I CONSIGLIERI PROVINCIALI AUGURANO
A VOI E ALLE VOSTRE FAMIGLIE
BUONE FESTE E SERENO 2015
Istruzione: Proposte per la definizione degli orientamenti programmatici del prossimo congresso nazionale dell’UICI, di F. Fratta, G. Iorio, L. Legname, S. Maugeri, S. Pasquini, S. Piscopo, P. Re e G. Rapisarda
Proposte per la definizione degli orientamenti programmatici del prossimo congresso nazionale dell’UICI sui temi dell’Istruzione e della Cultura, elaborate nel convegno “XXIII congresso dell’UICI: Quali idee? Su quali gambe?”(Napoli, 15-16 novembre 2014), promosso dal movimento Uicirinnovamento.
I punti che seguono vogliono essere essenzialmente una messa a fuoco di quelli che ai convenuti a Napoli nei giorni 15 e 16 novembre scorsi sono parsi i principali problemi in materia di istruzione e di accesso alla cultura dei ciechi e degli ipovedenti, nonché un insieme di proposte utili ad affrontarli.
Il gruppo di lavoro che ha predisposto la bozza per la discussione svoltasi durante il convegno stesso era costituito da: Francesco Fratta, Gennaro Iorio, Linda Legname, Salvatore Maugeri, Silvano Pasquini, Silvana Piscopo, Peppino Re e Gianluca Rapisarda.
Il testo che segue è il tentativo di raccogliere e sintetizzare le diverse sollecitazioni provenienti dai contributi apportati sia in sede di gruppo di lavoro, sia in sede di dibattito, partecipato ed approfondito, svoltosi durante il convegno.
*****
1) – Rimessa in discussione della politica tesa ad incrementare il sostegno scolastico, poiché tale incremento, esteso a partire dal ’92 anche alle superiori, non ha portato ad un elevamento del livello di istruzione dei nostri ragazzi, accompagnandosi anzi spesso a ingiustificate riduzioni di obiettivi e a sopravvalutazione dei risultati conseguiti, o addirittura ad esoneri (vedi ad es. educazione fisica o disegno), e traducendosi spesso, per altro verso, più in fattore di ostacolo anziché di potenziamento dell’autonomia degli alunni. Dunque il sostegno scolastico dovrebbe venire nel suo complesso sostanzialmente riqualificato, accentuando da un lato fortemente il suo ruolo di complementarietà e di supporto all’interno del consiglio di classe, il quale deve assumersi per parte sua in pieno e nella sua totalità la responsabilità di un valido percorso di inclusione, e d’altro canto riducendo progressivamente l’apporto del sostegno stesso con l’avanzare negli studi dell’alunno e il consolidamento dei risultati sia sul piano del profitto, sia su quello delle relazioni con il gruppo class e il contesto scolastico.
2) Necessità, quindi, di intervenire sulla formazione degli insegnanti di sostegno, per molti aspetti oggi carente sul versante tiflologico, sia con una maggiore articolazione territoriale dell’I.RI.FO.R., che metta il nostro Istituto in grado di intervenire rapidamente ed efficacemente tramite qualificate consulenze ad enti, insegnanti e famiglie (estendendo tra l’altro e, possibilmente portandola a regime nel prossimo futuro, la sperimentazione in corso denominata TIFLOWEBHELP ), sia impegnando le I.RI.FO.R. territoriali stesse a individuare ed inviare, da un lato i propri consulenti presso i CTS (centri territoriali di supporto), dall’altro a stipulare convenzioni con le facoltà universitarie di Scienze della formazione, per migliorare la preparazione di coloro che si avviano ad essere insegnanti di sostegno. E’ chiaro che per poter realizzare tali propositi occorre a monte un’azione sinergica tra Irifor, Federazione pro Ciechi e Biblioteca nazionale, anche, tra l’altro, proprio per formare adeguatamente ed aggiornare continuamente i nostri consulenti tiflologi.
3) Urge condurre una approfondita ricerca sui modi e le strategie per rendere utilmente frequentabili almeno alcuni (quali?) corsi di formazione professionale, allo scopo di mettere gli alunni ciechi in condizione di fruire efficacemente degli insegnamenti pratici delle materie professionalizzanti, in modo da poter poi spendere realmente la qualifica acquisita sul mercato del lavoro.
4) All’uopo, è necessario far conferire all’I.RI.FOR una funzione pubblicamente riconosciuta, per poter assegnare in proprio legale titolarità agli attestati da esso rilasciati; o, in subordine, per essere parte attiva nelle Commissioni d’esame degli Istituti pubblici, abilitati al rilascio del titolo d’idoneità, utile all’esercizio delle diverse professioni, individuate come possibili da svolgere, anche in situazione di handicap visivo.
5) Adoperarsi affinché venga creato e, conseguentemente, riconosciuto, il profilo professionale dell’assistente alla comunicazione, allo scopo di promuovere un più efficace intervento volto alla effettiva e piena inclusione scolastica degli studenti ciechi e ipovedenti.
6) Manca a tutt’oggi – e sarebbe strumento di estrema utilità – una mappatura degli studenti ciechi, territorio per territorio, che fornisca anche dati sulle loro scelte di studio dopo la scuola dell’obbligo.
7) Ridefinire meglio e tendere ad uniformare i criteri d’intervento del sostegno extrascolastico, anche nell’ottica di una formazione complessiva dei giovani ciechi e ipovedenti, con particolare attenzione alla loro capacità di organizzarsi in autonomia sempre maggiore sia lo studio che la vita pratica e relazionale.
8) Oltre all’impegno per rendere accessibili e pienamente fruibili i siti e gli eventi di interesse culturale, nonché i prodotti editoriali, è necessario impegnarsi per offrire specie a giovani e giovanissimi, sia a scuola che fuori di essa, occasioni ed opportunità di sperimentare materiali e strumenti di varie discipline artistiche, anche attraverso i numerosi laboratori offerti dai servizi educativi dei musei.
9) Creare a livello nazionale un qualificato gruppo di ricerca per l’individuazione di criteri il più possibile efficaci ed uniformi e di linee guida per la creazione dei vari supporti utilizzati nella fruizione di siti ed opere di valore culturale (piantine, mappe, disegni in rilievo, audiodescrizioni, ecc.), al fine di evitare e far evitare la produzione e la posa, con i costi relativi, di supporti spesso inutili quando non addirittura fuorvianti.
10) Arricchire ed aggiornare l’offerta dei materiali tiflodidattici da parte della federazione pro Ciechi, specie per ciò che concerne quelli dedicati agli ipovedenti, offerta che risulta al momento al quanto modesta.
11) Promuovere al più presto un convegno nazionale di studio che discuta il ruolo della Biblioteca per ciechi di Monza nell’era dell’editoria elettronica, nell’ottica di una ridefinizione e di una conseguente riorganizzazione dei servizi che essa deve essere in grado di offrire per rispondere alle nuove esigenze dei lettori, e in primo luogo a quelle di studenti ed insegnanti ciechi e ipovedenti.
Una bussola per orientarsi- La Cooperativa Sociale Luce e Lavoro O.N.L.U.S., di Elena Brunelli
Rubrica per genitori.
In questo numero inizieremo a conoscere le strutture che sul territorio nazionale si occupano di persone con pluridisabilità. Oggi la dott.ssa Elena Brunelli ci presenterà la cooperativa sociale Luce e Lavoro di Verona (nella quale è uno degli educatori ed il coordinatore); Luigi Gelmini, attuale Vice-Presidente Nazionale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, è uno dei soci fondatori della cooperativa e, dal 2000, il Presidente.
Il Gruppo di lavoro per il Sostegno Psicologico ai Genitori dei ragazzi ciechi e ipovedenti augura a tutti un sereno S.to Natale ed un felice anno nuovo e vi dà appuntamento al 2015!
La Cooperativa Sociale Luce e Lavoro viene fondata nel 1982 dai coniugi Aldo e Gabriella Teza insieme ad un gruppo di soci fondatori, sotto l’egida del Movimento Apostolico Ciechi. Prima e forse ancora unica realtà nel suo genere in Italia, è nata con la finalità prioritaria della promozione umana e sociale della persona non vedente con pluriminorazione, da un punto di vista occupazionale, cognitivo, affettivo, sociale e relazionale ed integrazione nel proprio contesto territoriale.
L’idea, per quel tempo innovativa, era creare uno spazio dedicato affinché le persone non vedenti con minorazioni aggiuntive, una volta assolto l’obbligo scolastico, potessero ritrovarsi e stare insieme, condividendo insieme i vari momenti della giornata. I Padri Vincenziani di Quinzano misero a disposizione alcuni locali, in modo da dare avvio all’iniziativa. Iniziò l’avventura un piccolo gruppo di cinque giovani non vedenti pluriminorati, aiutati da una volontaria.
Nei primi anni novanta, su precisa istanza delle U.L.S.S. e di altre Istituzioni sociali, la Cooperativa si trasforma in Centro Educativo Occupazionale Diurno (C.E.O.D.) convenzionato con lo stesso Ente Pubblico, e su richiesta di numerose famiglie, diventa un referente educativo sul territorio sempre più mirato alla promozione umana e sociale delle persone cieche con altre disabilità. Il gruppo si amplia notevolmente in brevissimo tempo, passando da cinque alle quindici unità.
L’ Equipe di lavoro è attualmente composta da personale adeguatamente formato: un’educatrice, 5 operatori socio-sanitari, una segretaria.
Il deficit visivo e la pluridisabilità espongono la persona con disabilità ai pregiudizi sociali e culturali: viene identificata spesso con il suo limite, mettendone in secondo piano la personalità e le potenzialità.
Le situazioni ambientali, culturali, sociali ed educative poi incidono fortemente sulla crescita dei soggetti influenzandone lo sviluppo motorio, cognitivo, emotivo, sociale e relazionale; è pertanto prioritario favorire un ambiente idoneo alla promozione della persona cieca pluriminorata garantendo:
” la promozione umana e sociale della persona nella sua integrità e la partecipazione attiva del soggetto svantaggiato, nonché il sostegno ed il sollievo alla famiglia”… (riferimento all’articolo 3 dello Statuto).
La progettazione educativa è uno strumento fondamentale del servizio che permette l’interazione tra il servizio stesso, l’utente, l’operatore e la famiglia, tenendo conto sempre dello sviluppo globale della persona interessata in base alle proprie caratteristiche personali, i propri interessi, le proprie capacità di base e quelle possibili da sviluppare. L’obiettivo principale è creare un ambiente favorevole che aiuti l’ospite a raggiungere gli obiettivi che più corrispondono ai propri bisogni, sia attivando percorsi di gruppo, sia favorendo percorsi individualizzati.
Attualmente vengono promosse attività di mantenimento, potenziamento e sviluppo di abilità cognitive, motorie, relazionali, di autonomia personale e di partecipazione sociale, e i vari laboratori sono mirati al recupero delle abilità manuali e al potenziamento delle esperienze sensoriali, cercando di stimolare e sviluppare al massimo grado le capacità residue, come ad esempio il recupero della letto-scrittura in nero e in Braille, e di fornire competenze e/o abilità spendibili nella vita quotidiana, puntando soprattutto sull’autonomia personale in ogni contesto attraverso il lavoro di assemblaggio, il confezionamento di semplice oggettistica, manufatti e bomboniere, oltre che percorsi individualizzati e mirati al potenziamento delle abilità di base nelle azioni di vita comunitaria quotidiana.
Il tutto viene svolto in un contesto di clima famigliare, dove ognuno al suo interno si sente accolto e parte integrante nel quale poter esprimere la propria personalità, condividendo insieme agli altri compagni la gioia di vivere insieme momenti di quotidiana vita familiare.
In collaborazione con alcune istituzioni e collaboratori esterni, vengono predisposti percorsi riabilitativi e di mantenimento motorio sia in palestra che in piscina, terapia assistita con l’animale (pet-therapy), interventi di orientamento e mobilità, musicoterapia.
Da poco le attività della cooperativa si sono spostate in una sede sociale nuova, un vecchio rudere ristrutturato grazie ai contributi di enti pubblici e privati comunali, provinciali e regionali. Il centro debitamente arredato secondo le necessità della persona non vedente con altre disabilità offre una capienza e una metratura tale da poter accogliere fino ad un numero massimo di 30 inserimenti in breve tempo.
Usufruendo di spazi più ampi potremmo ipotizzare il potenziamento di alcune attività già esistenti, aprendo il centro anche alla comunità per continuare l’opera di sensibilizzazione nei confronti della tematica complessa della cecità legata alla pluridisabilità. Ciò potrebbe far emergere ulteriori bisogni sul territorio che ci auguriamo poter essere in grado di soddisfare, magari proponendo ulteriori progettualità anche nell’ottica di riqualificazione del nostro servizio.
Per non dividere gli ospiti che da più di trent’anni hanno avuto modo di consolidare un rapporto di amicizia, e che tutt’oggi si frequentano quotidianamente, la cooperativa Luce e Lavoro sta progettando anche una realtà di tipo residenziale, per accogliere in un prossimo futuro gli stessi ospiti che diventano anziani, dando continuità al loro progetto di vita insieme.
Promuoverne l’autonomia e l’integrazione sociale, sostenere e sviluppare le capacità possibili per una migliore qualità di vita e crescita personale della persona con disabilità significa condividere che:
“…ogni essere umano è unico e irripetibile e possiede più che menomazioni e deficit, dei talenti che debbono essere esaltati e potenziati per valorizzare e caratterizzare una determinata personalità…”
(Enrico Montobbio)
Dott.ssa Elena Brunelli Educatore/coordinatore
Cooperativa Sociale Luce e Lavoro o.n.l.u.s.
Via del Pestrino, 4/A
37134 Verona
Tel. e Fax 045 918641
Sito: www.cooperativaluceelavoro.it –
E-mail: info@cooperativaluceelavoro.it ”
IBAN: IT85 O 05034 11719 000000070055
Ascoli Piceno: Torball: la “Picena non vedenti” inizia il campionato, di Marco Piergallini
Sabato 13 e Domenica 14 Dicembre, si è giocata presso il palazzetto dello sport Monticelli di Ascoli Piceno, la prima giornata del campionato nazionale di Torball serie B, organizzata dalla Picena non vedenti.
Oltre alla compagine ascolana, hanno preso parte all’evento altre 5 squadre provenienti da tutta la penisola: ASD Omero Bergamo, Ciechi Brianza, Olimpic Paideia Sporting Campobasso, Capitanata Foggia e ASD PAT Bologna.
I ragazzi della Picena, guidati da mister Giovanni Palumbieri, hanno alternato buone prestazioni ad altre meno buone, totalizzando in tutto 7 punti.
“Alcune assenze ed il poco allenamento dovuto alla distanza geografica e soprattutto agli impegni di studio e di lavoro da parte dei ragazzi ci hanno penalizzato”, ha commentato Palumbieri. “Tuttavia siamo sicuri che in futuro sapremo fare di meglio e dimostreremo il nostro valore già dalla prossima giornata in programma a Campobasso il 24/25 Gennaio”.
Impeccabile invece, è stata come al solito l’organizzazione dell’evento, che ha ricevuto i complimenti anche della FISPIC (Federazione Italiana Sport Paralimpici per Ipovedenti e Ciechi) e delle diverse autorità presenti: il vicesindaco di Ascoli Piceno Donatella Ferretti, il presidente della camera del consiglio comunale Marco Fioravanti, il consigliere comunale Attilio Lattanzi, il presidente del Comitato Italiano Paralimpico delle Marche Luca Savoiardi ed il delegato provinciale del Coni Armando De Vincentiis.
Grande soddisfazione per la riuscita dell’evento, si legge anche nelle parole del neopresidente Marco Piergallini:
“Siamo molto soddisfatti dell’organizzazione di questa giornata di campionato. Non è la prima volta che la federazione si rivolge a noi per chiederci di organizzare eventi del genere. Questo significa che la nostra società ha lavorato benissimo in questi anni e lo sta continuando a fare.
Mi preme ringraziare chi ha reso possibile tutto ciò conclude Piergallini: la nostra società i suoi membri e tutti i volontari, l’unione italiana dei ciechi ed ipovedenti di Ascoli Piceno, l’amministrazione comunale di Ascoli, la fondazione Simona Orlini e le aziende Fainplast ed Ares McCain.
Il Presidente Marco Piergallini
La Polisportiva “Picena non vedenti” augura a tutti voi
Buone feste
Istruzione: Qualità dell’inclusione per una scuola di qualità, di Luciano Paschetta
Il 3 dicembre a Palazzo Chigi, come noto, si è tenuta la celebrazione della giornata internazionale del disabile ed ,in quella occasione , sono stato chiamato quale referente FAND per l’istruzione ,ad un breve intervento: ne riporto di seguito i contenuti salienti.
La qualità dell’inclusione non può che realizzarsi in una scuola di qualità, per questo riteniamo importante che il governo abbia voluto celebrare la giornata del 3 dicembre in questa sede che ospita la Presidenza del Consiglio dei ministri, alla presenza del Ministro dell’istruzione, Università e Ricerca Stefania Giannini , del Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, il Sottosegretario di Stato al Lavoro e alle Politiche sociali, Luigi Bobba e il Sottosegretario di Stato all’Istruzione, Università e Ricerca, Davide Faraone a dimostrazione che l’impegno per una “Buona scuola” è la premessa per una “buona inclusione” e l’autorevole intervento che il Presidente del Consiglio ha voluto fare qui oggi , ha rafforzato questo impegno.
Oggi l’inclusione scolastica non è più in discussione , è un dato acquisito , ciò di cui occorre parlare è la validità del modello così come si è venuto realizzando. L’inclusione scolastica per realizzarsi ha bisogno di un “contesto inclusivo” che metta al centro del processo educativo l’allievo, ciascun allievo . Per questo, abbiamo sempre sostenuto che il fallimento di una inclusione è la “cartina di tornasole” che indica che il lavoro didattico applicato in quella classe non è di qualità, non è attento ai bisogni del singolo, non è una didattica efficace per sviluppare le capacità e le potenzialità degli allievi che la frequentano. E’ per questo che come federazioni delle associazioni di disabili, noi FAND e FISH abbiamo sostenuto la validità della, tanto vituperata, direttiva sui BES, essa infatti ponendo al centro dell’attenzione del lavoro didattico i bisogni educativi individuali, richiama i docenti ad una didattica di qualità attenta ai bisogni di tutti. Per questo abbiamo visto con favore l’impegno del Ministro Giannini di inserire la nostra proposta di legge, mirata, a rivedere ed aggiornare alcuni aspetti del processo di inclusione sanciti dalla legge 104 , nel futuro disegno di legge per la “Buona scuola” e oggi chiediamo all’INVALSI di non dimenticare di inserire nella valutazione del “sistema scuola” indicatori di qualità dell’inclusione, che non potranno non essere coerenti con gli altri indicatori mirati a valutare la qualità dell’istruzione. Non è certo una scuola di qualità quella che non consente agli allievi con disabilità di accedere autonomamente alle aule ed agli altri locali della scuola, né è una scuola di qualità quella che non fornisce ai suoi allievi con disabilità visiva libri di testo informatici ed e-book non accessibili agli screen reader e che fornisce ai docenti non vedenti registri elettronici altrettanto inaccessibili. Ogni istituto scolastico deve diventare “accogliente”: dobbiamo liberarci dalla “deriva giudiziaria” che attraverso l’imposizione di rapporti di sostegno 1/1 od addirittura 2/1, crede ed illude le famiglie che in questo modo si risolva ogni problema e si garantisca così il successo dell’inclusione . A nulla serve aumentare le ore di sostegno se poi l’alunno con disabilità viene portato “nell’aula di sostegno”, locale, che se pur illegale, è presente in molte scuole, così come a nulla servirà aumentare le ore di sostegno ad un alunno con disabilità visiva , se poi il docente di sostegno non conosce il braille o l’uso delle tecnologie assistive, né è in grado di educare il ragazzo al lavoro autonomo. In riferimento agli allievi con disabilità visiva inseriti nelle varie classi, siamo passati in vent’anni da una media di 12,9 ore di sostegno settimanali (a scuola +domicilio) nell’a.s. 1991/92 a 25,1 ore medie settimanali nell’a.s. 2011/12, senza che ciò abbia prodotto alcun miglioramento sul processo di apprendimento ed , addirittura, con effetti negativi nello sviluppo di capacità relazionali e di socializzazione, nell’autonomia personale , di movimento e di lavoro.
La qualità dell’inclusione si migliora solo uscendo dalla logica del sostegno quale garante del processo di apprendimento del disabile, ma riaffermando che responsabili dell’apprendimento sono i docenti titolari i quali, se pur con l’ausilio del sostegno devono attuare una didattica di qualità attenta alle “diversità”. Non può definirsi di qualità un sistema scolastico che “disperde” ancora oggi il 17% degli allievi nel corso della scuola dell’obbligo ed il 26/27% al termine della secondaria.
In questi anni abbiamo assistito ad un lento declino della scuola italiana, che le statistiche collocano in posti sempre più arretrati nelle varie valutazioni degli apprendimenti e questo non già, come sostiene qualcuno, a causa della presenza dei disabili inseriti nelle classi comuni, ma se mai questo declino è coinciso con la diminuzione dell’attenzione del “sistema” ai bisogni dei disabili. Per questo abbiamo apprezzato l’impegno del governo che nel mettere al centro dell’azione governativa la scuola, ha voluto inserire in quel contesto le nostre proposte per il miglioramento del processo di inclusione: una inclusione di qualità si realizza solo in una scuola di qualità ed è in questa scuola che i “diversi” lungi dall’essere un problema diventano una risorsa per la realizzazione della “buona scuola”.