Napoli: VI Giornata Nazionale del Braille, di Pietro Piscitelli

Autore: Pietro Piscitelli

Il 21 febbraio scorso nel teatro Cilea di Napoli, in località Vomero, pieno in ogni suo ordine di posto, si è tenuto un convegno sulla VI Giornata Nazionale del Braille voluto dalla Sede Centrale dell'UICI, dal Club del Braille, con la partecipazione del Consiglio Regionale dell'UICI della Campania che ha curato l'intera organizzazione. Aperti i lavori, il Prof. Pietro Piscitelli, presidente del Consiglio Regionale dell'UICI della Campania, nonché presidente della Biblioteca Italiana per ciechi, Regina Margherita ONLUS, con un'ampia ed approfondita prolusione ha sottolineato l'universalità ed il valore del Braille e la figura del suo inventore; ha poi evidenziato l'opera svolta dalla Biblioteca Regina Margherita per il contributo dato sin dalla sua fondazione alla cultura dei minorati della vista e per l'attuale opera che svolge per l'integrazione degli alunni videolesi inseriti nella Scuola comune mediante i suoi centri di consulenza tifodidattici ed i centri di trascrizione che forniscono i testi scolastici nella versione Braille per i non vedenti, nella versione ingrandita per gli ipovedenti, ed in quella digitale utilizzata dai minorati della vista che usano il pc. Ha preso poi la parola il presidente nazionale del Sodalizio, Prof. Tommaso Daniele, che ha sottolineato le carenze della Scuola pubblica nei confronti degli alunni ciechi, ai quali, tra l'altro, non è garantito il diritto di esercitare le attività pratiche, come l'educazione fisica. Ha denunciato, inoltre, la non accessibilità e fruibilità dei testi scolastici digitali per gli alunni minorati della vista, come pure le difficoltà da parte dei docenti non vedenti per l'uso delle LIM e dei registri digitali. Forte è stato il suo appello verso le istituzioni affinché si facciano carico di creare le pari opportunità nei confronti delle persone disabili. Successivamente sono intervenuti il Cavalier di Gran Croce Rodolfo Masto, presidente della Federazione Nazionale delle Istituzioni Pro-Ciechi, nonché commissario straordinario dell'Istituto dei Ciechi di Milano; Pino Nobile, direttore della Stamperia Braille siciliana e Tesoriere del Club del Braille, in sostituzione dell' Avv. Giuseppe Castronovo, Presidente dell'Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità, sezione italiana; Prof. Michele Borra, presidente del Consiglio di Amministrazione dell'Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza, sito in Bologna; Preside Luciano Paschetta, direttore dell' I.RI.FO.R.; tutti hanno esaltato la funzione ed il ruolo del proprio ente, a favore dei ciechi italiani. Tra le Autorità presenti hanno preso la parola l'Assessore alle Politiche Sociali della Provincia di Napoli, Prof. Filippo Monaco, l'Assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Napoli, Ins. Annamaria Palmieri, il vice Preffeto di Napoli, Dott. Vincenzo de Vivo, i quali hanno portato il saluto delle istituzioni di appartenenza. Piace sottolineare che, fra i presenti, spiccava una nutrita partecipazione di una rappresentanza di alunni dell'Istituto Magistrale "Galizia", di Nocera Inferiore, dell'Istituto Magistrale "Eduardo de Filippo" e del Liceo classico "Marco Galdi", di Cava dei Tirreni, dell'Istituto Superiore "Parmemide" di Vallo della Lucania, dell'Istituto Comprensivo "Mazzini-Don Milani", di San Valentino Torio, del Primo Circolo di Sarno e di Scafati, della Scuola Elementare "Orria", istituti nei quali sono inseriti discenti non vedenti. Altresì bello è stato notare, tra le scolaresche, un gruppo di Allievi Cadetti, in divisa, della Scuola Militare della "Nunziatella", accompagnati dal Comandante Colonnello Maurizio Napoletano, al quale sono stati donati, dal presidente Piscitelli, una copia in scrittura Braille della Costituzione Italiana, e dal presidente Daniele il libro, da egli stesso pubblicato, "Le parole che fanno bene al cuore". Grande entusiasmo tra i presenti si è manifestato quando una ragazza non vedente, Luciana Canonica, iscritta al 5° anno di Conservatorio, ha eseguito un intermezzo musicale con un interpretazione da grande artista. Le relazioni, che saranno pubblicate sulla rivista "Tiflologia per l'integrazione", edita dalla Biblioteca Regina Margherita, sono state tenute la prima, dal titolo "L'alfabeto Braille come uguaglianza e libertà", da Giancarlo Abba, Direttore Scientifico dell'Istituto per Ciechi di Milano, la seconda, dal titolo "Il Braille nel mondo della tecnologia", tenuta da Nunziante Esposito, membro della Commissione dell'UICI (O.S.I.), ed infine, la terza, dal titolo "La scrittura Braille: uno strumento anche per la musica", da Luigi Ricciardi, insegnante non vedente di educazione musicale; tali relazioni hanno evidenziato la forza ed il potere del sistema di scrittura e lettura Braille nei vari settori. A questo punto è intervenuto il presidente del Club del Braille, Dott. Nicola Stilla che, oltre ai dovuti ringraziamenti ai relatori, ha anche informato i presenti delle ragioni e degli obiettivi che hanno portato alla creazione del suddetto club. Al margine del convegno, il vice presidente dell'Ordine dei Giornalisti della Campania, dott. Mimmo di Falco, ha presentato l'ultimo lavoro editoriale del presidente Nazionale dell'UICI, Tommaso Daniele, dal titolo "Le parole che fanno bene al cuore" ed ha sottoposto l'autore ad un'interessante e significativa intervista da cui sono emersi tutta la sensibilità della persona ed il suo amore per la vita. In conclusione, ancora l'Ordine dei Giornalisti, ha omaggiato i presidenti Daniele e Piscitelli del Premio Giornalistico "Mimmo Castellano".
 

Firenze: pomeriggio culturale “Dalla poesia al Canto”, Redazionale

Autore: Redazionale

Sabato 19 gennaio 2013 presso il Circolo culturale ricreativo "Gino
Baragli" dell'Unione Italiana Ciechi, via Cocchi 37 Firenze, si è tenuto il pomeriggio culturale "Dalla poesia al Canto", introdotto dalla presidente Domenica Failla, che ha avuto per protagonisti due poeti e scrittori non vedenti:
Giancarlo Guerri e Sergio Pazzini, entrambi autori affermati e ben
conosciuti fra i frequentatori del Circolo che hanno partecipato numerosi
all'evento, nonostante il freddo e la pioggia.
G. Guerri ha presentato un suo lavoro: "Spigolature", raccolta di racconti, poesie e saggi brevi. I brani scelti dall'Autore stesso, sono stati letti da Diletta Landi che con grande professionalità ha fatto gustare al pubblico tutta la piacevolezza del
testo.
Sergio Pazzini si è presentato in una veste insolita, infatti ha
scritto testi che poi il maestro Nando Bonini ha messo in musica e
cantato. Ne è risultato un CD di ottima fattura, anche grafica curata dalla pittrice Antonietta Patroni, dove musica e poesia si
valorizzavano a vicenda e il cui ascolto ha emozionato i presenti. Molto
gradevole è stato l'intervento di Antonio Quatraro che con
competenza ha illustrato la tecnica musicale adottata nei vari brani
rendendoli ancora più godibili.
L'ultimo brano del cd "Com'è bello essere cieco" della raccolta musicale dal titolo "Difenderò i colori" è stato apprezzato per la pungente ironia con la quale l'autore ha trattato la problematica della cecità. Arrighetta Casini che da anni segue l'opera di Sergio Pazzini ha introdotto l'autore e ha tratteggiato criticamente le tematiche svolte nei singoli brani, in relazione anche alla precedente produzione poetica del Pazzini.
A conclusione della serata, il pubblico ha richiesto ancora l'intervento di A.Quatraro, Presidente Provinciale dell'Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti di Firenze, che ha eseguito al piano un brano di Bach.

Firma

 

Per approfondimenti sul libro "Spigolature" contattare G. Guerri a giaguer@alice.it

Per il cd "Difenderò i colori" consultare il sito www.nandobonini.it o scrivere a sergiopazzini@alice.it

Accessibilità negata: il legislatore interviene, tuttavia aumenta la nostra preoccupazione, di Luciano Paschetta

Autore: Luciano Paschetta

Nell'anno appena trascorso abbiamo assistito ad un aumento esponenziale delle difficoltà dei disabili visivi nell'accesso al sempre  maggior numero di  prodotti  informatici  realizzati per la scuola, tanto che lo stesso legislatore nel "Decreto crescita",  diventato legge lo scorso  13 dicembre  con approvazione definitiva della Camera, ha sentito la necessità di ribadire l'obbligatorietà  , in particolare per le P.A. di utilizzare prodotti accessibili
Come si evince dal  commento del breve estratto del documento  del centro studi della Camera dei Deputati, in merito all'art. 9 del decreto,  che riportiamo di seguito.

Il comma 4 reca diverse modifiche alla legge 9 gennaio 2004, n. 4.
In particolare la lettera a) stabilisce che, oltre a quanto già previsto dall'articolo 3, comma 1, della medesima legge, mediante il quale se ne definisce il campo di applicazione, ai "soggetti erogatori" si aggiungono tutti i coloro i quali usufruiscono di contributi pubblici o agevolazioni per l'erogazione dei propri servizi tramite sistemi informativi o internet.
La lettera b) apporta un'integrazione dell'articolo 4 (Obblighi per l'accessibilità), commi 4 e 5 della citata L. 4/2004.
Il comma 4, in particolare, stabilisce che i datori di lavoro pubblici e privati pongono a disposizione del dipendente disabile la strumentazione hardware e software e la tecnologia assistita adeguata alla specifica disabilità, anche in caso di telelavoro, in relazione alle mansioni effettivamente svolte. In base alla modifica ora apportata, si stabilisce che all'Agenzia per l'Italia digitale sia attribuito il compito di stabilire le specifiche tecniche delle suddette postazioni, nel rispetto della normativa internazionale. Si prevede, inoltre, che i datori di lavoro pubblici provvedano all'attuazione del comma 4 nell'ambito delle specifiche dotazioni di bilancio destinate – è ora specificato – alla realizzazione e allo sviluppo del sistema informatico.

Il comma 5 modifica l'articolo 4, comma 3, della legge 12 marzo 1999, n. 68.
Quest'ultimo, recante Criteri di computo della quota di riserva, prevede che i lavoratori disabili dipendenti occupati a domicilio o con modalità di tele-lavoro, ai quali l'imprenditore affidi una quantità di lavoro atta a procurare loro una prestazione continuativa corrispondente all'orario normale di lavoro (in conformità alla disciplina di cui all'articolo 11, secondo comma, della legge 18 dicembre 1973, n. 877) e a quella stabilita dal contratto collettivo nazionale applicato ai lavoratori dell'azienda che occupa il disabile a domicilio o attraverso il tele-lavoro, siano computati ai fini della copertura della quota di riserva.

A seguito della modifica apportata è stato previsto che vengano predisposti a favore dei lavoratori disabili degli accomodamenti ragionevoli ai sensi dell'articolo 27, paragrafo 1, lettera (i), della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità adottata dall'Assemblea generale il 13 dicembre 2006, ratificata e resa esecutiva dalla legge 3 marzo 2009, n. 18.
La Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità adottata dall'Assemblea generale il 13 dicembre 2006, è stata ratificata e resa esecutiva dalla legge 3 marzo 2009, n. 18 "Ratifica ed esecuzione della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, con Protocollo opzionale, fatta a New York il 13 dicembre 2006 e istituzione dell'Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità".

Il comma 5-bis, introdotto al Senato, novella l'articolo 124 del TUEL, in modo da preveder che tutte le deliberazioni degli enti locali sono rese pubbliche mediante pubblicazione nell'albo pretorio per quindici giorni consecutivi, salvo specifiche disposizioni di legge.

Il comma 6 apporta ulteriori puntuali modifiche al CAD, inserendo alcune definizioni non ancora contemplate dalla normativa vigente, con particolare riferimento al tema della accessibilità. In particolare:

  a.. la lettera a), tra le norme generali per l'uso delle tecnologie dell'informazione e delle comunicazioni nell'azione amministrativa, prevede il rispetto dei principi di uguaglianza e non discriminazione;
  b.. la lettera b) introduce l'accessibilità alle tecnologie assistive, secondo quanto previsto dall'articolo 8 della legge 9 gennaio 2004, n. 4 relativamente al processo di formazione nell'ambito delle attività per l'alfabetizzazione informatica dei pubblici dipendenti;
  c.. la lettera c) introduce il criterio di accessibilità dei documenti indipendentemente dalla condizione di disabilità personale;
  d.. la lettera d) assicura il rispetto dei requisiti tecnici di accessibilità anche per quanto attiene alla messa a disposizione da parte delle pubbliche amministrazioni per via telematica dell'elenco della documentazione richiesta per i singoli procedimenti, i moduli e i formulari validi ad ogni effetto di legge, anche ai fini delle dichiarazioni sostitutive di certificazione e delle dichiarazioni sostitutive di notorietà;
  e.. la lettera e) assicura che le informazioni contenute sui siti siano conformi, accessibili e corrispondenti alle informazioni contenute nei provvedimenti amministrativi originali dei quali si fornisce comunicazione tramite il sito.
  f.. la lettera f), garantisce il rispetto dei requisiti tecnici di accessibilità anche con riferimento alle regole tecniche dettate in conformità alle discipline risultanti dal processo di standardizzazione tecnologica a livello internazionale ed alle normative dell'Unione europea.
I commi 6-bis e 6-ter introdotti nel corso dell'esame al Senato, modificano l'art. 32 della legge n. 69 del 2009, sono volti a specificare che la pubblicazione da parte delle amministrazioni e degli enti pubblici nei propri siti informatici di atti e provvedimenti amministrativi aventi effetto di pubblicità legale deve essere effettuata nel rispetto dei principi di eguaglianza e non discriminazione nonché di accessibilità. Le disposizioni introdotte stabiliscono altresì che mancato rispetto di tali principi è un parametro rilevante ai fini della valutazione della responsabilità dei dirigenti.

In base al comma 7, modificato al Senato, entro il 31 marzo di ogni anno, le amministrazioni pubbliche sono tenute a pubblicare nel proprio sito web gli obiettivi di accessibilità per l'anno corrente nonché lo stato di attuazione del ''piano per l'utilizzo del telelavoro'' nella propria organizzazione, in cui identificano le modalità di realizzazione e le eventuali attività per cui non è possibile l'utilizzo del telelavoro. La redazione del piano in prima versione deve essere effettuata entro 60 giorni dalla data di conversione in legge del presente decreto-legge.
La pubblicazione è, altresì, rilevante ai fini della misurazione e valutazione della prestazione individuale dei dirigenti individuati come responsabili.

Secondo le previsioni del comma 8, i soggetti interessati che rilevano inadempienze relative all'accessibilità dei servizi erogati dai soggetti erogatori, quali definiti dall'articolo 3, comma 1, della già citata legge 9 gennaio 2004, n. 4 (come modificato dal presente articolo), devono produrre una formale segnalazione, anche in via telematica, all'Agenzia per l'Italia digitale. Nell'ipotesi in cui reputi fondata la segnalazione, l'Agenzia richiede alle amministrazioni interessate di provvedere all'adeguamento dei servizi entro un termine non superiore a 90 giorni.

Infine, il comma 9 stabilisce che le attività volte a garantire la pubblicazione, l'accessibilità ed il riutilizzo dei dati, rientrano tra i parametri di valutazione della performance dei dirigenti pubblici. Prevede, inoltre, una responsabilità dirigenziale e disciplinare per i dirigenti che non applichino le disposizioni dei commi precedenti, anche nell'ipotesi di mancata pubblicazione degli obiettivi.

 

Ciò detto, di seguito,   in estrema sintesi  i principali problemi d   accessibilità  tuttora irrisolti.
I docenti disabili visivi  rilevano problemi di accessibilità  rispetto :
al registro elettronico proposti dalle case produttrici
ai   programmi  per l'inserimento di voti ed assenze  utilizzati nelle loro scuole
 all'accesso alle piattaforme e-learning (corsi per la sicurezza e di aggiornamento);
  alle LIM
 alle prove di concorso (inaccessibilità testi e piattaforme e-learning)
ai libri di testo

I  genitori   con disabilità visiva rilevano problemi di  accessibilità nei riguardi:
dei programmi per l'accesso alle assenze e/o alle valutazioni del figlio
del sito della scuola

Gli studenti rilevano l'inaccessibilità :
del sito della scuola
delle prove invalsi
dei testi in adozione (scuolabook store)
delle piattaforme e-learning ;
degli apparati su cd-rom e siti che completano la parte cartacea dei testi scolastici.

Di questi problemi abbiamo più volte segnalato la presenza   al M.I.U.R. offrendo sempre, secondo lo spirito di collaborazione  che contradistingue  i rapporti della nostra organizzazione con il Ministero , la disponibilità delle nostre strutture(commissione OSI (Osservatorio siti internet dell'U.I.C.I e I.RI.FO.R.,  ente riconosciuto certificatore di accessibilità).    A collaborare nel supportare i tecnici del ministero per il superamento dei problemi di accessibilità.

        Luciano Paschetta

       Responsabile operativo commissione
        Nazionale istruzione dell'u.i.c.i.
            

Accessibilità : L’impotenza del MIUR, di Luciano Paschetta

Autore: Luciano Paschetta

Martedì 19 febbraio, assieme a Salvatore Romano, siamo stati ricevuti dal dott. Giovanni Biondi responsabile dei sistemi informatici del MIUR. L'incontro, da noi sollecitato tramite  la segreteria del sottosegretario Marco Rossi Doria (era presente il capo della segreteria dott. Paolo Mazzoli), doveva servire per verificare il modo di superare i diversi  problemi derivanti, ai nostri docenti e studenti, dall'inaccessibilità di molti prodotti informatici utilizzati nelle scuole.  Nel corso di un'ora e mezza  di colloquio, il dottor Biondi  si è rivelato persona molto competente e  consapevole del problema, tanto  da essere stato lui l'autore del testo dell'art. 9 dell'emendamento sull'accessibilità inserito  nel "decreto  sviluppo" ed approvato nello scorso dicembre. Purtroppo però  , davanti alle nostre denunce, egli ci ha dichiarato l'"impotenza" del ministero nei confronti di chi non ottempera ai dettami di legge in merito all'accessibilità dei prodotti informatici.
Relativamente ai libri di testo, allo stato attuale,  non esistendo  una legge  sull'adozione,  ha sostenuto il dott. Biondi ,    nulla può fare il MIUR , se non una "raccomandazione": non può , per esempio, impedire l'adozione dei testi se non accessibili. 
Il dirigente Biondi  ha sottolineato come nel nostro paese i testi scolastici , in ossequio alla libertà di insegnamento, sono prodotti in totale autonomia dagli editori e liberamente scelti dai collegi dei docenti ed il ministero non ha alcun potere sanzionatorio in merito.
Allo stesso modo sono i dirigenti delle   singole  scuole, ormai con piena autonomia,  ad essere responsabili e a   doversi preoccupare,  nel deliberare  la costruzione del sito della scuola o l'acquisto dei software per il registro elettronico e    per il controllo delle assenze, o il corso in FAD per la sicurezza , che  questi siano accessibili.

Unica sua responsabilità reale   ammessa  è stata quella  relativa ai software per i concorsi  ed in questo caso ci è sembrata debole  e non ci ha soddisfatto la giustificazione  del dott. Biondi, secondo cui la causa fosse  del fatto che i test erano stati acquistati  all'esterno e, verificatane  la non accessibilità, a quel punto   non c'era  più il tempo per porvi rimedio, se non , come si è fatto, con l'assegnare un lettore al disabile visivo al momento del'esame.

Infine abbiamo sottoposto  all'attenzione del dirigente Biondi l'inaccessibilità  parziale delle prove INVALSI , in questo caso il MIUR  ha la vigilanza  , ma a doversene  occupare non è lui: sarà nostra cura incontrare prossimamente il dirigente interessato.

Stante la situazione abbiamo concordato, anche su proposta del capo della segreteria del sottosegretario Rossi Doria, che, su nostra indicazione,  il MIUR emanerà una "raccomandazione" a tutte le scuole per sollecitare l'attenzione  al rispetto delle norme sull'accessibilità dei prodotti informatici, da utilizzarsi nelle diverse scuole, per i quali  si proponga l'acquisto.

Al di là della  reale disponibilità personale  dimostrata dai dirigenti del ministero  a collaborare  per la soluzione del problema, come si vede , siamo davanti al solito "scarica barile" delle responsabilità, tipico del nostro sistema amministrativo e  siamo ancora lontani dalla soluzione generalizzata del problema: se la cultura dell'"accessibilità architettonica", sembra ormai un patrimonio comune ,  non altrettanto si può dire di quella dell'"accessibilità informatica.",
La posta in gioco è alta : ne va del processo di inclusione scolastica e lavorativa dei disabili visivi.    Per vincere questa non facile battaglia è necessario un forte impegno comune, noi,ve lo garantiamo,   faremo la nostra parte.

Luciano Paschetta

Bari: “Liolà” commedia teatrale di Pirandello, di Luigi Iurlo

Autore: Luigi Iurlo

L'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, Sezione Provinciale di Bari, ti invita a partecipare, domenica 10 marzo, alle ore 18.00, presso il Nuovo Teatro Abeliano a Bari, Via Padre Massimiliano Kolbe 3 traversa Via caldarola, alla commedia teatrale di Pirandello "LIOLA'", (compagnia Espressioni Contemporanee di Bari e regia di Alfredo Vasco).
Tale evento, la cui organizzazione è affidata al Distretto Lions Bari Host, già altre volte coinvolto in particolari "gare" di solidarietà a supporto di nostri importanti progetti associativi, è finalizzato alla raccolta di fondi destinati all'acquisto degli arredi per la Casa Alloggio dell'Unione Nazionale Volontari Pro Ciechi (U.N.I.VO.C.) di Bari.
Tale iniziativa, che ci accingiamo ad esplicitare, riveste un ruolo di peculiare pregio sociale:
è stata avviata la ristrutturazione, ormai conclusa, di due appartamenti in pieno centro a Bari, per creare al loro interno una "Casa alloggio" per non vedenti. Il tema della solitudine, purtroppo, ricorre frequentemente, come piaga sociale, anche fra i non vedenti.Istituire un luogo di accoglienza che crei, per questi soggetti, un alveo familiare, caldo, accogliente è dunque una delle nostre priorità. La casa alloggio potrà supplire, grazie all'intervento umano e "sociale" della comunità che intendiamo creare, alle carenze affettive e relazionali spesso evidenziate da alcuni nostri soci.
Oggi il progetto "Casa alloggio" non è ancora operante perché, terminata la ristrutturazione dei locali, è necessario arredare gli stessi per renderli, appunto, operativi. Purtroppo le nostre disponibilità economiche non ci consentono di provvedere a tale imprescindibile "incombenza". Di qui, l'accoglimento dei nostri amici Lions a concretizzare, mediante l'organizzazione dello spettacolo teatrale in oggetto, una raccolta fondi che, altrimenti, sarebbe difficilmente realizzabile.
I biglietti, disponibili presso la Sezione Provinciale di Bari dell'U.I.C.I., Viale Ennio n. 54, hanno un costo singolo di 12,50 euro. Per il non vedente o l'ipovedente ed il rispettivo accompagnatore, l'ingresso sarà valido con l'acquisto di un solo biglietto.
Considerata l'importanza dell'evento e del suo contenuto altamente sociale, vi esorto a testimoniare, con la vostra presenza, il rilievo dell'iniziativa stessa.
Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti
Sezione Provinciale di Bari
Il Presidente
(Luigi Iurlo)
Telefono e fax 0805429082 – 0805429058
E-mail: uicba@uiciechi.it
 

Bari: costituzione di un coro associativo, di Luigi Iurlo

Autore: Luigi Iurlo

L'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, Sezione Provinciale di Bari, organizza, venerdì 08.03.2013, alle ore 17.00, presso i locali U.I.C.I. di Bari, Viale Ennio n. 54, una riunione mirata alla costituzione di un coro associativo. Tale occasione rappresenterà un primo censimento di quanti, soci di tutte le età, siano interessati all'attività di esercitazione corale. Ciò si realizzerà in virtù del nostro intento, ormai da anni perseguito, di "riunire", all'interno della nostra cornice associativa, le diverse arti (da quella scenica a quella pianistica…, a quella di canto corale).
Considerata l'importanza didattico-culturale dell'iniziativa, ti esorto a non mancare.
Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti
Sezione Provinciale di Bari
Il Presidente
Luigi Iurlo
 

Roma: Baseball giocato da ciechi: “ALL BLINDS”, di Alfonso Somma

Autore: Alfonso Somma

Si comunica che la Roma "ALL BLINDS" , squadra di baseball giocato da ciechi, anche quest'anno parteciperà alla stagione agonistica AIBxC
2013.
 
Il prossimo 10 marzo nella prima giornata del 17° Campionato Italiano, a Roma, Affronterà "I Leoni" di Firenze sul diamante dell'impianto
sportivo "Giulio Onesti" (Acqua Acetosa) Largo Giulio Onesti n° 1 a partire dalle ore 14:00.
 
Si invitano tutti gli interessati ad assistere alla manifestazione.

Coloro i quali fossero intenzionati ad avvicinarsi a questa disciplina sportiva, praticata da giocatrici e giocatori ipo e non vedenti, potranno partecipare agli allenamenti che si svolgono nella giornata di venerdì dalle 18:00 alle 20:00 presso il suddetto impianto.

Per info:

Alfonso Somma

cell. 339 54 95 342
uff. 06 65 98 55 09
e-mail: asomma@technip.com

Alfonso Somma

Il Presidente a Domenica In, Redazionale

Autore: Redazionale

Domenica 24 febbraio il Presidente Nazionale, prof. Tommaso Daniele, ha partecipato dalle ore 14,00 alle ore 15,20 alla trasmissione "L'Arena" condotta da Massimo Giletti. E' stato affrontato il tema dei falsi invalidi con particolare sottolineatura del fenomeno dei falsi ciechi. E' stata chiesta l'opinione del Presidente Nazionale il quale, dopo aver precisato che condivideva la campagna di RAI UNO su questo tema perché utile a far emergere la verità su questo fenomeno, dopo aver espresso apprezzamento per l'opera della Guardia di Finanza e dei Carabinieri nella individuazione dei falsi ciechi i quali tolgono ai ciechi veri lavoro, indennità e dignità, motivo per il quale l'Unione spesso si è costituita parte civile nei processi penali, ha lamentato la campagna scandalistica dei media secondo i quali tutte le vacche sono nere ed ha ricordato che i ciechi italiani sono 384 mila, secondo l'ISTAT, i casi di falsi ciechi sono minimi rispetto a questo numero e che, inoltre, il 70% dei ricorsi presentati dai c.d. falsi ciechi sono accolti; questo significa che bisogna fare maggiore informazione e cultura su questa triste realtà. In conclusione il Presidente ha dichiarato con grande determinazione che i ciechi che guidano la macchina e vanno in bicicletta non sono ciechi e, quindi, sono assolutamente indifendibili e vanno individuati, processati e condannati insieme ai medici che hanno favorito la truffa, se sono in malafede.

 

Sintesi dei lavori della Direzione Nazionale, di Claudio Romano

Autore: Claudio Romano

Il 20 febbraio a Napoli, nel Best Western Hotel Paradiso, si è riunita, in seduta ordinaria, la Direzione Nazionale presieduta dal presidente Tommaso Daniele con la collaborazione del vice presidente Giuseppe Terranova e del facente funzioni di segretario generale Alessandro Locati.
Prima di iniziare la riunione, il presidente del Consiglio regionale della Campania Pietro Piscitelli, il presidente del Club Italiano del Braille Nicola Stilla ed il vice presidente del Consiglio regionale della Campania Vincenzo Massa, hanno portato il loro saluto ringraziando il presidente Daniele e la Direzione Nazionale per aver voluto tenere la seduta proprio a Napoli in occasione della celebrazione della VI Giornata Nazionale del Braille in programma per il giorno successivo nel teatro Cilea in città.

1) Aprendo i lavori, il Presidente nazionale ha comunicato:
a) il decreto che avrebbe dovuto riformulare il metodo di calcolo dell'I.S.E.E., rispetto al quale la Fand e la Fish avevano reso noto da tempo la loro contrarietà, non entrerà in vigore in quanto in sede di conferenza Stato-Regioni ha incontrato eccezioni e conseguentemente avrebbe dovuto essere riesaminato dalle Commissioni parlamentari competenti che, a causa dello scioglimento delle Camere, non hanno potuto procedere nel riesame del menzionato provvedimento;
b) il decreto predisposto dal Governo mirato ad introdurre nuove esenzioni per le aziende in ordine al collocamento delle persone con disabilità, considerati gli ostacoli nel suo iter, non potrà essere approvato nei termini di legge a causa dello scioglimento anticipato del Parlamento;
c) dal 20/24 gennaio u.s ha preso parte alla riunione del Consiglio d'Europa di Strasburgo: il Consiglio ha approvato importanti documenti; gli stessi sono stati pubblicati sul giornale elettronico dell'Unione;
d) il 30 gennaio scorso ha partecipato alla riunione del Forum Italiano sulla Disabilità: sono stati approfonditi alcuni problemi di carattere organizzativo in vista della convocazione dell'Assemblea generale per il rinnovo degli organi del F.I.D. in programma per il 16 marzo;
e) dal 1° al 3 febbraio u.s. ha presenziato alla riunione del Direttivo dell'E.B.U.: il Direttivo ha trattato principalmente problemi di carattere organizzativo;
f) la F.A.N.D. ha stabilito di organizzare a Roma nel mese di maggio prossimo il FAND DAY: una iniziativa che ci si augura possa rappresentare un'opportunità importante per sensibilizzare il nuovo Governo ed il Parlamento appena insediato rispetto alle importanti problematiche delle persone con disabilità.

2) Di seguito la Direzione ha preso atto dei riferimenti dei suoi componenti per quanto attiene i settori e i territori di loro competenza.
In particolare, il componente Salvatore Romano ha riferito in ordine all'incontro svoltosi con esito assai deludente nei giorni scorsi al Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca nel corso del quale, con il Direttore scientifico dell'I.Ri.Fo.R. Luciano Paschetta, ha riaffermato il diritto dei ragazzi ciechi ed ipovedenti a disporre di testi scolastici elettronici accessibili, di lavagne multimediali ed i registri di classe elettronici per gli insegnanti non vedenti e la possibilità da parte di genitori disabili visivi di accedere alle iscrizioni e comunicazioni on line delle scuole del territorio.
I responsabili ministeriali, nel condividere a parole la denuncia, con l'alibi dell'autonomia degli istituti scolastici, hanno ribadito che il Ministero può fare ben poco in materia.
Sempre Salvatore Romano quale componente del Consiglio di amministrazione della Biblioteca Regina Margherita di Monza, ha dato conto delle gravi difficoltà finanziarie della Biblioteca determinate dai drastici tagli del Governo e dell'inevitabile conseguente ricorso alla cassa integrazione per i dipendenti.

3) Successivamente, la Direzione:
a) viste le proposte giunte relativamente al concorso nuove professioni (vedere circolari 190 e 246/2012), constatato che nessuna di esse evidenzia contenuti innovativi e utilizzabili da un significativo numero di ciechi ed ipovedenti, ha deciso di non riconoscere ad alcuna delle 4 proposte pervenute il previsto premio in concorso;
b) ha approfondito alcuni dei complessi aspetti relativi al riconoscimento della qualità di ONLUS da parte dell'Agenzia delle Entrate alle strutture territoriali dell'Unione rinviando ogni decisione in argomento alla prossima riunione;
c) ha deciso di non accogliere l'offerta di una azienda farmaceutica disposta a riconoscere all'Unione una percentuale dell'introito derivante dalle vendite di un collirio classificato come integratore chiedendo all'Unione nel contempo, la sponsorizzazione del prodotto;
d) ha deliberato di anticipare al 17 e 18 maggio l'Assemblea dei Quadri dirigenti da tenersi al centro Fucà di Tirrenia già prevista per il 21 e 22 giugno;
e) ha esaminato e stabilito i temi e le docenze del corso di formazione legge 383/2000 progetto "Formazione dei membri dell'associazione sulla "mission" dell'Unione" (vedere circolare 292/2012); Il corso si svolgerà on-line mediante la rubrica "Parla con l'Unione";
f) ha nominato 2 nuovi componenti della Commissione nazionale attività musicali;
g) ha preso atto con soddisfazione della disponibilità dei Presidenti regionali nella realizzazione di alcuni punti programmatici per il 2013 come scaturito dalla riunione on line dei Presidenti regionali del 7 febbraio;
h) in merito all'iniziativa del Ministero della Salute relativa ai massofisioterapisti, preso atto tra l'altro della congruità delle osservazioni formulate dal Comitato nazionale di categoria, ha incaricato il responsabile del settore lavoro, Paolo Colombo, a predisporre in argomento un testo normativo da trasmettere al Ministero della Salute.

4) La seduta si è conclusa con la trattazione di vari problemi relativi al patrimonio, al contenzioso e al personale dipendente.

Claudio Romano

Elezioni 2013 – coesione e sicurezza sociale, sviluppo, equità, legislazione per il Terzo Settore – appello del Forum nazionale Terzo Settore, di Anna Monterubbianesi

Autore: Anna Monterubbianesi

In occasione delle Elezioni 2013, il Forum Nazionale Terzo Settore sottopone le sue
proposte alle forze politiche in campo, ai futuri Parlamentari, al nuovo Governo.
PREMESSA
La situazione economica sfavorevole, la questione ambientale, l'emergenza sociale, la crisi delle istituzioni democratiche sono i nodi intrecciati e non separabili di una stagione di passaggio che si annuncia cruciale e dagli esiti incerti. La prolungata fase di recessione economica sta producendo effetti pesanti sul piano sociale. Con l'impoverimento delle condizioni materiali di vita di fasce sempre più ampie della popolazione aumentano il disagio, l'insicurezza diffusa, il rischio della guerra fra poveri e della rottura del patto sociale. E insieme a questo avanza la crisi culturale, dei valori condivisi, del senso della comunità. E' evidente la caduta di fiducia dei cittadini nella politica e nelle istituzioni, l'indebolimento dei meccanismi della democrazia.
Per offrire al Paese una prospettiva di ripresa e di nuovo sviluppo pare necessario imprimere una svolta in direzione di un modello economico più sostenibile sotto il profilo sociale e ambientale, ispirato a una più equa distribuzione delle risorse e ad una maggiore coesione fra le diverse componenti sociali, al rispetto della legalità democratica e alla valorizzazione della partecipazione civica. Una politica per lo sviluppo che rimetta al centro i diritti umani e la giustizia sociale, i beni comuni, il lavoro, il welfare, l'ambiente.
Il cambiamento profondo di cui l'Italia ha bisogno nessuno può garantirlo da solo. Né le istituzioni, né i partiti, né le organizzazioni sociali possono essere autosufficienti. Ma, nel reciproco rispetto dei loro diversi ruoli, tutti possono e devono fare la propria parte in uno sforzo collettivo.
In questa prospettiva, siamo convinti che il mondo del Terzo Settore possa offrire un contributo importante. Siamo convinti che il Terzo Settore sia destinato ad avere un ruolo importante nelle ricostruzione economica, civile, morale del Paese. Grazie alla sua  vocazione civica e solidaristica, alla capacità di coinvolgere le persone, costruire legami sociali, leggere i bisogni e costruire risposte concrete attraverso l'autorganizzazione delle persone. Insomma Terzo Settore cemento della società.
Volontariato, associazionismo, cooperazione sociale sono un argine alla frammentazione sociale e un motore di partecipazione, laboratorio dell'innovazione del welfare, volano di nuovo sviluppo economico, cantiere di nuova cittadinanza democratica. Una ricchezza da investire al servizio di tutto il Paese.

LE "STELLE POLARI": ALCUNI PRINCIPI DI ORIENTAMENTO NELL'AZIONE POLITICA
Chiediamo a tutti i candidati di fare propri alcuni principi utili a valutare le iniziative del Parlamento e del Governo, principi che saranno da noi usati per valutare il loro operato.
Si tratta di alcune semplici domande che ciascun parlamentare deve porsi di fronte ad ogni proposta legislativa:
L'approvazione di una determinata legge:
1. rimuove gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i cittadini all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese?
2. riduce le diseguaglianze?
3. aumenta l'inclusione sociale?
4. contribuisce alla lotta alla povertà e alle discriminazioni?
5. promuove uno sviluppo ambientalmente e socialmente sostenibile?
6. è equa dal punto di vista intergenerazionale e fa si che i nostri figli e nipoti possano stare meglio?
Semplici domande ma dalle grandi implicazioni e ricadute, che distinguono una politica attenta e responsabile da una grettamente egoistica e predatoria.

QUATTRO ASSI PORTANTI
1. COESIONE E SICUREZZA SOCIALE
1.1 Partecipazione democratica e cittadinanza attiva
Occorre riannodare (e riformare) i rapporti tra cittadini e istituzioni. La crisi del sistema politico italiano è ormai evidente. Urge un moto di riscatto morale per reagire alla crisi culturale del Paese, riattivare le energie della partecipazione e del civismo, ridurre la distanza fra cittadini e istituzioni, ridare nuova dignità e rappresentatività alla politica.
La sussidiarietà, verticale e orizzontale, è elemento qualificante di una società e di uno Stato che pone davvero al centro il cittadino, non suddito ma soggetto, pienamente qualificato ad agire, da solo o attraverso forme di autorganizzazione sociale, per contribuire al raggiungimento del bene comune.
Una politica che rimette al centro della sua azione la riforma delle istituzioni e del rapporto con i cittadini, trova sicuramente un sostegno dalle formazioni sociali, in specie del Terzo Settore Italiano. Da anni l'Eurispes segnala che il grado di fiducia dei cittadini verso il volontariato si attesta intorno al 70%; così come da alcuni anni oltre 15 milioni di contribuenti (circa i 2/3 del totale), ogni anno, sottoscrivono il 5X1000: una sorta di referendum annuale che attesta la credibilità del Terzo Settore. Un patrimonio di fiducia prezioso.
Risulta necessario un nuovo patto di cittadinanza che costruisca capitale sociale e capitale istituzionale.
Le proposte:
1. Affrontare il nodo dell'assetto organizzativo dello Stato, delle Regioni e degli Enti Locali anche rivisitando il federalismo introdotto con la riforma del Titolo V della Costituzione;
2. attuare l'art 118 ultimo comma della Costituzione, promuovendo il modello di sussidiarietà orizzontale;
3. introdurre nella legislazione nazionale concreti strumenti partecipativi;
4. riqualificare e moralizzare la spesa pubblica introducendo ineludibili criteri di trasparenza,;
5. approvare la legge per la cittadinanza ai figli di immigrati nati in Italia;
6. sostenere il servizio civile nazionale, quale opportunità di formazione alla cittadinanza dei giovani.
1.2 Questione sociale
Occorre ridurre l'incertezza e l'insicurezza Si dovrebbero rafforzare ed innovare le politiche di welfare che all'opposto si stanno destrutturando. Vi è una pericolosa sottovalutazione del problema sociale: crescono le fragilità (povertà vecchie e nuove, anziani, disabilità, etc.), cresce la domanda di servizi, ed al contempo le istituzioni locali faticano sempre più a far fronte ai bisogni essenziali di fasce sempre più ampie di cittadini.
Così il Paese non regge, le tensioni crescono e rischiano di diventare esplosive.
Occorre quindi investire nel nostro sistema di welfare.
Le proposte:
1. riportare il Fondo Nazionale Politiche Sociali (FNPS) e il Fondo Non Autosufficienza (FNA) ai livelli del 2008 nel primo Documento Economia e Finanza (DEF) portandoli
nell'arco della legislatura al livello della spesa media europea fino a raggiungere lo
0,5% del PIL;
2. emanazione dei Livelli Essenziali Prestazioni Sociali (Leps) che porti poi alla
determinazione dei Livelli Essenziali Assistenza Sociale (Liveas) entro l'arco della
legislatura;
3. l'emanazione definitiva del Decreto Presidenza Consiglio dei Ministri (DPCM) sull'Isee (Indicatore Situazione Economica Equivalente);
4. emanazione dei Lea in materia sanitaria con esplicita previsione di forme innovative di integrazione socio-sanitaria come realizzato con il budget di salute;
5. superare la social card con un piano strutturale di azione universale contro la povertà assoluta;
6. promuovere il lavoro di cura e favorire la piena emersione, la qualificazione e integrazione sociale delle centinaia di migliaia di assistenti familiari (cd. "badanti");
7. introdurre un sistema di detrazioni più incisive per i costi sostenuti dalle famiglie nell'acquisto di beni e servizi connessi con le necessità familiari di cura ad elevata rilevanza sociale e educativa (non autosufficienza e infanzia);
8. adozione e monitoraggio dei Piani relativi a infanzia, famiglia, povertà e disabilità coordinandoli tra loro e recuperando la pianificazione nazionale di interventi sociali;
9. garantire la funzione rieducativa della pena, come previsto dalla Costituzione, attraverso il volontariato carcerario, la formazione e il lavoro per detenuti ed ex detenuti.
Coesione e sicurezza sociale sono precondizioni per qualsiasi sviluppo.
2. SVILUPPO
Occorre rimettere al centro la persona e le famiglie, l'educazione e l'economia reale, promuovendo l'economia civile.
Il nostro Paese deve avere un forte ancoramento europeista, proponendosi come parte attiva della costruzione di un Europa non solo dei mercati e della finanza ma anche e soprattutto una Europa sociale dei cittadini, delle famiglie, dei diritti e dei doveri.
Inoltre, il Paese mostra segnali di una vera e propria regressione culturale che rischia di porre sempre più al centro esclusivamente modelli individualistici competitivi a danno di altri, come ad esempio la cooperazione e la solidarietà, indebolendo in tal modo il senso di comunità sociale. Occorre un rafforzato sentimento del "noi".
Non basta parlare di crescita, occorre anche interrogarsi su quale sviluppo, cosa produrre e per chi. Prendere atto del fallimento di un modello economico basato sul consumo irresponsabile delle risorse naturali che sta mettendo a repentaglio il futuro del pianeta.
Capire che crisi economica ed ambientale sono tutt'uno, e che un'economia compatibile coi limiti del pianeta richiede il cambiamento degli attuali modelli di consumo e dell'apparato produttivo. Si può uscire dalla crisi con una riconversione ecologica dell'economia, produrre valore economico in modo sostenibile per la società e per l'ambiente, abbandonare la corsa dissennata al consumo di energia, puntare sul risparmio e sull'uso delle fonti rinnovabili.
Il nuovo modello economico basato su un'economia verde e rigenerativa deve costituire il fulcro dell'agenda del futuro Governo e Parlamento, valorizzando gli elementi di forza (parchi, biodiversità, patrimonio culturale, sistema della qualità), garantendo la sicurezza e l'efficienza dell'approvvigionamento energetico e favorendo l'internalizzazione dei costi ambientali La Green Economy già oggi rappresenta la migliore prospettiva di occupazione per il futuro.
Infine occorre anche che si rimettano in moto i consumi sociali, la produzione e l'occupazione anche nei campi dei servizi alla persona, famiglie, comunità.
Le proposte:
per uno sviluppo sostenibile con l'Europa e con l'interdipendenza 1. adottare una politica estera in grado di promuovere i diritti fondamentali al pari della libertà economica, per un Europa delle opportunità;
2. una nuova legge per la cooperazione internazionale che valorizzi il ruolo delle ONG (Organizzazioni Non Governative), del volontariato internazionale, delle organizzazioni di Terzo Settore e degli attori della cooperazione decentrata, destinando adeguate risorse;
3. promuovere il modello di sussidiarietà orizzontale e di impresa sociale italiano presso le istituzioni europee;
4. adottare strategie per l'inclusione sociale e l'uguaglianza delle opportunità per proseguire nell'utilizzo dei Fondi Strutturali, prevedendo meccanismi che orientino soprattutto il Mezzogiorno ad impiegare pienamente le risorse europee.
per uno sviluppo sostenibile fondato sull'educazione e sulla cultura
1. rilancio del valore del sistema pubblico di istruzione e di formazione come agenzia di inclusione e cambiamento culturale dei giovani;
2. rilancio del ruolo del servizio pubblico radiotelevisivo – in specie la Sede Permanente di Confronto e il Segretariato Sociale Rai – come luogo di confronto con le formazioni sociali;
3. costruzione dell'Agenda Digitale Italiana affinché essa possa offrire una nuova opportunità di inclusione sociale e di sviluppo sostenibile;
4. promozione dell'educazione per gli adulti anche al fine di superare il digital divide e dei consumi culturali;
5. valorizzazione delle attività del tempo libero gestite dal non profit con particolare riferimento allo sport per tutti, al turismo sociale, alla cultura e allo spettacolo, come strumenti di inclusione sociale, promozione, crescita culturale dell'individuo, promozione ed educazione alla salute e alla cittadinanza per uno sviluppo sostenibile ecologico
1. investire nella cultura, nel turismo, nel territorio, nell'ambiente e nella green economy quali fattori di sviluppo economico;
2. investire nella manutenzione e messa in sicurezza antisismica di scuole, ospedali, uffici, abitazioni private (es. ampliando le attuali detrazioni per le ristrutturazioni
anche ad interventi di messa in sicurezza);
3. investire nella manutenzione del territorio mettendolo al riparo dal dissesto sismico idrogeologico, etc, anche mediante la promozione di una cittadinanza;
4. definire un piano energetico nazionale ed europeo che rispetti gli impegni del Protocollo di Kyoto responsabilizzando cittadini e istituzioni e attivando processi partecipativi nelle scelte decisionali;
5. fissare l'obiettivo 100% rinnovabili, definendo e attuando, parallelamente, un piano di transizione, con la progressiva chiusura delle centrali alimentate con i combustibili fossili, a partire da quelle a carbone (il più inquinante per il clima e la salute).
3. EQUITA'
I dati della Banca d'Italia segnalano che in questi ultimi 10 anni il 10% più ricco della popolazione (circa 6 milioni di persone) è arrivato a detenere circa il 46% della ricchezza del Paese (stimata in oltre 8.000 mld€) con un aumento di oltre il 3%. Significa che quasi 250 mld€ sono passati dai più poveri ai più ricchi. Tutto questo in un Paese dove solo circa 380.000 i contribuenti (meno dell'1% del totale) che dichiarano oltre 100.000 € l'anno.
Tale diseguale distribuzione della ricchezza, oltre che ingiusta, non fa che deprimere ancor più le possibilità di sviluppo del Paese, deprivando milioni di cittadini dalla capacità di spesa e di investimenti. E' necessaria una riforma fiscale che combatta l'evasione, riduca il prelievo fiscale sui ceti più deboli, favorisca gli investimenti e l'innovazione nelle imprese, riconoscendo la specificità delle organizzazioni del Terzo Settore, riequilibri il peso tra Irpef, consumi e patrimoni immobiliari e finanziari.
Le proposte:
1. rivedere la distribuzione della ricchezza agendo con la leva fiscale per spostare risorse da rendita (finanziaria) a investimenti;
2. ridurre il carico fiscale sulle famiglie e sulle fasce medio basse della popolazione;
3. rendere più efficace la lotta alla evasione e all'elusione fiscale;
4. semplificare e riqualificare l'azione della Pubblica Amministrazione affinché essa non sia un ostacolo e/o costo inefficiente per il cittadino, per le famiglie e per le imprese;
5. rivedere la collocazione delle spese in bilancio a partire da una forte riduzione delle spese militari ed dell'acquisto di armamenti.
4. LEGISLAZIONE PER IL TERZO SETTORE
Su tutti questi punti il Terzo Settore può dare un suo contributo ma occorre che sia adeguatamente riconosciuto e valorizzato.
Le proposte:
1. stabilizzazione del 5 per mille;
2. mantenere l'Iva per le prestazioni di servizi socio sanitari ed educativi resi dalle cooperative sociali al 4%;
3. rivedere l'imposizione IMU per gli enti non commerciali reintroducendo le forme agevolative preesistenti;
4. armonizzare le leggi nazionali e regionali sul Terzo Settore per rinsaldare il profilo partecipato nell'agire sociale, politico e economico;
5. istituire un organismo indipendente per il controllo e la promozione del Terzo Settore che riprenda il ruolo positivo esercitato dall'Agenzia Terzo Settore ormai soppressa;
6. tutelare l'identità e la natura dell'impresa sociale dalle tentazioni lucrative di orientamento "for profit", coinvolgendo il Terzo Settore nel percorso di verifica sull'efficacia della norma e della sua revisione;
7. aggiornare le previsioni del Libro I del Codice Civile sul Terzo Settore garantendo al massimo la libertà di associazione, la partecipazione e la trasparenza;
8. mettere fine al vergognoso fenomeno dei ritardi di pagamento da parte delle Pubblica Amministrazione;
9. rivedere e semplificare la legislazione premiale per il non profit il mondo del Terzo Settore può essere una risorsa per un nuovo sviluppo sostenibile.

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