“Le persone che non vedono, allorché incontrano gli altri sono attente a raccogliere indizi dagli abiti: avvertono il profumo del bucato, leggono nel fruscio delle pieghe la storia di chi li indossa nel presente e nella memoria di un ricordo”.
Con queste parole la docente non vedente Angela Maria Messina ci introduce ad Abitare gli abiti, il libro di Lina Maria Ugolini dal sottotitolo Bucato in versi, pubblicato dalle Edizioni del Foglio clandestino, che presenterà lunedì prossimo, 6 marzo, alle 17, nel Polo Tattile Multimediale di via Etnea a Catania, alla presenza dell’autrice.
“Prosegue così – sottolinea Gaetano Renzo Minincleri, presidente del Consiglio regionale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti – quell’attività culturale nel Polo tattile della Stamperia Braille, dove alla fine del 2022 presentammo, in occasione del centenario di Giovanni Verga, delle seguitissime letture di brani verghiani, curati proprio da Angela Messina e Lina Maria Ugolini. Tutti apprezzarono le novelle interpretate da un attore e regista del calibro di Gianni Salvo e arricchite dalle ballate scritte dalla Ugolini e cantate da Aurora Cimino accompagnata al pianoforte dal maestro Pietro Cavalieri, autore delle musiche”.
E anche la presentazione di Abitare gli abiti, sarà, per così dire, spettacolarizzata: le poesie del volume saranno proposte al pubblico dalle attrici Aurora Cimino e Alessandra Lombardo e canterà Anna Al Contrario accompagnata alla chitarra da Riccardo Privitera.
“Trovo questo libro efficace – afferma Angela Maria Messina – perché riesce a far parlare mediante gli abiti le persone che li hanno indossati: raccontano esperienze, dolori, anticipano speranze mandando segnali che sviluppano l’immaginazione e il senso del poetico. Dare agli abiti la possibilità di narrare ciò che sono e rappresentano è un modo originale per intraprendere un viaggio che coinvolge tutti i sensi dicendo più di ciò che la semplice vista esprime. E tra le pagine si assiste alla personificazione degli abiti, i quali, dopo esser stati vissuti, esprimono una vita propria”.
“Un poeta – aggiunge Lina Maria Ugolini – deve intendersi di sartoria poiché necessita proprio un metro alla misura dei versi. Un gessetto celeste per segnare la stoffa, un Io lirico disposto a svestirsi vestendo e vendendo la propria Poesia. I capi d’abbigliamento si mostrano, si sporcano, si lavano e passano i giorni della vita. Panni appesi al vento delle stagioni, mutande in tripudio, calze, lenzuola, fazzoletti, cappotti, s’impregnano e assorbono nel quotidiano la forza emotiva del canto e del sorriso, del desiderio e dello sberleffo, della nostalgia che s’appunta in ricordi”.
Poiché i posti nell’auditorium del Polo Tattile sono limitati, per assistere alla presentazione occorrerà prenotarsi, telefonando al numero 095-500177 oppure scrivendo all’email visite@polotattile.it.
Pubblicato il 01/03/2023.