Care e cari,
giunge notizia a questa Presidenza Nazionale della costituzione di un gruppo organizzato, “uniti per l’Unione”, animato da alcuni consiglieri nazionali.
Fatte salve le libertà democratiche di tutti, nella circostanza, corre l’obbligo di rilevare quanto segue:
1) in seno al Consiglio Nazionale, secondo le norme dello Statuto vigente, gruppi organizzati e denominati potrebbero sussistere e operare solo in conseguenza della presentazione di liste in Congresso e conseguente, eventuale elezione di consiglieri appartenenti a tali liste.
2) In ossequio al dettato statutario, questa Presidenza non può riconoscere alcun gruppo organizzato operante nell’ambito dell’Unione, dentro e/o fuori dal Consiglio Nazionale.
3) Ciascun consigliere nazionale eletto dal Congresso il quale decida di venire meno al vincolo di lista che ne ha consentito candidatura ed elezione, opererà esclusivamente a titolo personale e solo a tale titolo risponderà dei propri atti e comportamenti associativi.
Qualcuno, nei giorni scorsi, a gran voce lanciava accuse contro altri che, a suo dire, agivano per dividere l’Unione. Chi opera per la divisione è ora palese a tutti, come prima e più di prima.
Coerenza vorrebbe che, coloro i quali non si riconoscono più nella lista che ha ricevuto il mandato congressuale traessero le dovute e coerenti conseguenze. Ma la coerenza è moneta molto rara, dalla quale ci si può anche allontanare, pur di portare a compimento i propri piani e disegni.
Per quanto mi riguarda, rimarrò rigorosamente fedele al rispetto e all’osservanza della nostra Carta statutaria da parte di tutti; continuerò ad attuare le risoluzioni della Direzione e a concretizzare in politiche attive gli indirizzi ricevuti dal Consiglio Nazionale, in particolare con i documenti approvati il 9 e il 29 agosto; manterrò immutata la mia fiducia nell’unità di tutti i dirigenti, nazionali, regionali e territoriali che saranno con me in questo difficile e paziente lavoro, sempre e solo nel superiore interesse dell’Unione.
In proposito, basterebbe solo richiamare la necessità di mettere in sicurezza la legge di bilancio 2023 per apprezzare a pieno il valore dell’unità associativa e la necessità di rimanere saldi e compatti intorno agli Organi associativi democraticamente costituiti e accanto a questa Vicepresidente.
Quanti continuano ad agire per gruppi separati e contrapposti si pongono al di fuori della normale dialettica associativa e dimostrano di avere in spregio il mandato ben preciso del Consiglio nazionale, espresso con la risoluzione approvata il 29 agosto, contenente un richiamo forte alla necessità dell’unità associativa.
L’Unione non si ferma! Va avanti con determinazione per raggiungere altri e alti traguardi e per garantire funzionalità alle strutture territoriali e regionali.
A ciascuno, nel proprio cuore e con la propria razionalità, l’onere di trarre le conclusioni.
Cari saluti
Linda Legname – Vice Presidente Nazionale
Pubblicato il 06/09/2022.