Care amiche e cari amici,
siamo rimasti in attesa della fornitura di mascherine dallo scorso 3 aprile.
Ci erano state promesse per il 14 o 15 aprile. Poi, da un rinvio all’altro, siamo passati al 22, al 28, al 5 maggio, quando ci è stato comunicato che le mascherine, date le modifiche delle norme doganali in materia, potevano esserci consegnate soltanto da lunedì 11 maggio e senza il marchio C E.
Abbiamo annullato immediatamente l’ordine e abbiamo subito preso contatto sia con un fornitore italiano di prodotto italiano, sia con la Protezione Civile con la quale erano già stati avviati tentativi.
La Protezione Civile naviga ancora nel mare della incertezza, almeno verso di noi,, ma speriamo, prima o poi, di riuscire a ottenere qualcosa di concreto.
Il fornitore italiano ci offre il prodotto con certificazione C E e ne garantisce la fornitura di almeno il 50 percento entro 48 ore.
Saremo dunque noi a spedire direttamente agli indirizzi che ci avete segnalato, confido e spero a partire da lunedì o martedì prossimo, naturalmente dopo la riunione informale della Direzione, prevista per oggi pomeriggio, alla quale chiederò suggerimenti e condivisione, prima di procedere con l’eventuale ordine.
Il vostro disappunto, credetemi, è il mio.
La mortificazione e la vergogna, invece, quelle sono tutte e solo mie e mi inducono fin da ora a chiedere scusa per questo disagio che crea difficoltà alle nostre sezioni e sedi regionali.
Invoco la vostra benevolenza e saluto tutte e tutti con un grande abbraccio.
Fornitura mascherine, di Mario Barbuto
Autore: Mario Barbuto