Con servizi e interviste, i media di oggi ricordano la tragica scomparsa di Lady Diana, avvenuta la notte fra il 30 e il 31 agosto del 1997 a Parigi. Inevitabile, l’ondata di sgomento e di emozioni suscitata in tanti da quel tragico episodio. Emozioni che, sia pure temporaneamente, presero il posto dell’emozione suscitata in tanti di noi proprio qualche giorno prima, il 28 agosto, dall’approvazione della Legge n. 284 “Disposizioni per la prevenzione della cecità e per la riabilitazione visiva degli ipovedenti e per l’integrazione sociale e lavorativa dei ciechi pluriminorati”. Una Legge per la quale tutta l’Unione Italiana dei Ciechi si spese con grande entusiasmo e convinzione e della quale dobbiamo essere grati ai Dirigenti dell’epoca: Daniele, Di Maio, Tomatis, Castronovo, Tioli, Mombelli, Zito e altri.
Mi perdoni la povera Lady Diana se colgo l’occasione del ventennale della sua morte, per ricordare a tutti noi i vent’anni della Legge che ha, di fatto, con opportuni finanziamenti, dato vita alle molteplici attività della Sezione Italiana dell’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità, dei Centri per l’Educazione e la Riabilitazione Visiva degli Ipovedenti, della Federazione Nazionale delle Istituzioni pro Ciechi e delle attività per i pluriminorati adulti. Per ovvie ragioni, essendone io l’attuale Vice Presidente Nazionale, ricorderò con queste poche righe lo sviluppo dell’Agenzia.
Seppure costituita vent’anni prima, il 9 febbraio 1977, dall’Unione Italiana dei Ciechi e dalla Società Oftalmologica Italiana, la Sezione Italiana dell’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità non aveva ancora una sua precisa identità organizzativa e strutturale, ma solo l’angusto spazio di una stanza in via Borgognona e il fermo proposito del suo Presidente, Giuseppe Castronovo, di farne una realtà dinamica, operosa e di efficace incidenza nelle politiche sanitarie del nostro Paese.
Con l’annuale contributo di funzionamento della Legge 28 agosto 1997, n. 284, e l’autorevole Presidenza Castronovo, l’Agenzia è cresciuta a vista d’occhio e nel volgere di pochi anni è divenuta una vera organizzazione, con propri uffici e dipendenti, acquisendo un indiscusso profilo di alto valore scientifico e sociale, riconosciuto da tutte le Pubbliche Istituzioni e da diversi organismi internazionali. In vent’anni, l’Agenzia (oggi IAPB Italia onlus) è divenuta non solo un’organizzazione che gode di grande considerazione, ma anche una reale presenza sul territorio con i propri Comitati regionali e provinciali. Grazie all’operosità di quasi tutte le Sezioni provinciali UICI ed agli specifici contributi economici ad esse erogati da IAPB Italia Onlus, le iniziative di prevenzione primaria e secondaria si svolgono regolarmente in vari momenti dell’anno: in marzo, con la Settimana Mondiale del Glaucoma; il secondo giovedì di ottobre, con la Giornata Mondiale della Vista; in novembre, con la Giornata Mondiale del Diabete; nelle scuole, con “Occhio ai bambini”, “Apri gli occhi” e diverse altre iniziative. In vent’anni è cresciuto nella popolazione italiana il livello di conoscenza e di consapevolezza delle patologie oculari; sono cambiati alcuni comportamenti e la salute visiva è maggiormente considerata nei piani nazionale e regionali di prevenzione.
Con la Legge n. 284 del 1997, anche la riabilitazione visiva degli ipovedenti è divenuta una realtà in molte parti d’Italia e una speranza in tante altre; molti passi avanti sono stati fatti nel campo della ricerca e dei protocolli riabilitativi, con notevoli benefici per la riabilitazione globale e non solo funzionale dell’ipovedente. Ma anche in tale settore, IAPB Italia onlus non ha mancato di dare il proprio decisivo contributo, creando a Roma, nel 2007, il Polo Nazionale di servizi e ricerca per la prevenzione della cecità e la riabilitazione visiva: appena sei anni dopo, organizzazione e professionalità degli Operatori sono stati i presupposti che hanno permesso al Polo di essere riconosciuto Centro di Collaborazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, unico al mondo nella riabilitazione visiva, di recente riconfermato per il triennio 2017-2020.
In questi vent’anni non sono mancati tanti altri successi e riconoscimenti istituzionali, ma soprattutto non è mai venuta meno la fiducia di istituzioni, professionisti e semplici cittadini, che a decine telefonano quotidianamente alla linea verde 800068506 e a migliaia consultano il sito iapb.it.
Come cittadino, un grazie al Parlamento italiano per avere approvato il 28 agosto di vent’anni fa una Legge di civiltà e di progresso; come non vedente e Socio UICI, la mia personale riconoscenza ai Dirigenti associativi dell’epoca, per aver saputo convincere il Legislatore a destinare risorse importanti per la prevenzione della cecità e per la riabilitazione visiva degli ipovedenti.
Vent’anni trascorsi rapidamente e vissuti intensamente da ognuno di noi, Dirigente UICI o Oculista SOI. E ognuno, come ha saputo e potuto, ha dato il proprio contributo alla costruzione di un percorso che ha portato a importanti realizzazioni per il bene comune e alle quali ho appena accennato.
Ed allora, valorizziamo la preziosa e fruttuosa esperienza maturata in questi venti anni, piuttosto che sprecare il nostro poco tempo in amarezze.
Iapb – Vent’anni fa, di Michele Corcio
Autore: Michele Corcio