Sant’Anastasia: spettacolo con cena nella “Città del Sole”, di Giuseppe Fornaro

Autore: Giuseppe Fornaro

Ancora una volta il Centro Polifunzionale si è distinto per gli ampi e qualificati servizi che offre ai diversamente abili, organizzando uno spettacolo ed invitando tutte le associazioni del ramo operanti sul territorio alla collaborazione, nonché offrendo una cena, sostenuta anche dall’Amministrazione Esposito, per tutti gli utenti, i familiari e i meno abbienti. Il merito va all’ass. Città del Sole, che, in particolare, ha attuato una progettualità destinata ad un’utenza di maggiorenni con disabilità. L’evento si è tenuto presso il Centro Polifunzionale G. Liguori ed ha accolto nell’area esterna le autorità ed i circa 130 partecipanti ad una serata di canti, balli e divertimento coinvolgente, in cui i protagonisti sono stati gli utenti adulti, facendo cogliere l’essenza del grande lavoro svolto nel corso dell’anno a favore dell’integrazione sociale delle fasce deboli, mediante l’accoglienza, l’ascolto, la rieducazione motoria, la cura ed i laboratori di manipolazione, rammatizzazione, musicoterapia attiva, orticoltura, movimento corporeo. Ed a testimonianza delle loro abilità gli utenti, guidati dagli operatori, per l’occasione hanno realizzato nel laboratorio di manipolazione un ciondolo a forma di sole, simbolo della Città del Sole, che hanno donato ai partecipanti insieme ad una frase che li rappresenta, riassume i loro scopi e il loro essere comunità.

Presenti il Sindaco Carmine Esposito, il Presidente del Consiglio Raffaele Abete, l’ass. Ciro Castaldo, i consiglieri Franco Rea, Salvatore D’Auria, Ferdinando De Simone, Raffaele Coccia, Annarita De Simone, P. Giacomo Verrengia, Suore Domenicane e le Associazioni MIR, UICI, M. SS. Carmelo, P.C., CRI, Qua la mano.

“Questo spettacolo/cena è un pretesto per trascorrere una serata insieme, come Città del Sole, un nome che si rifà al concetto di città ideale di T. Campanella e il nostro intento è proprio quello di creare presupposti per la cooperazione di tutte le realtà che operano in questo centro e non solo.
Tutti gli operatori, che ringrazio in modo particolare – dice la coordinatrice e consigliere comunale Giustina Maione – da anni svolgono un lavoro eccezionale, spesso nel silenzio. Nel corso della serata abbiamo fatto ascoltare delle canzoni che hanno come filo conduttore l’importanza dei rapporti umani: rapporti che si creano tra utenti, famiglie e operatori, con l’aiuto e il sostegno reciproco che si realizza. Una relazione
fondamentale che da anni dà vita e modo al centro di esistere, con operatori che continuamente si sforzano di creare un ambiente in grado di soddisfare i bisogni di ciascuno, nessuno escluso e quindi di creare quotidianamente momenti operativi che promuovono la valorizzazione dell’identità di ciascuna persona. In particolare, con le varie attività formative, si creano parentesi significative di aiuto reciproco che offrono l’opportunità di arricchire il bagaglio psicologico, non solo dei nostri ragazzi, ma anche degli operatori. In tal senso i concetti di socializzazione, interazione e integrazione risultano fondamentali e indicano l’intero svolgimento del processo formativo, che si realizza nella rete dei rapporti dinamici. In questo clima di rapporti l’uno diventa risorsa per l’altro e ciò permette di esprimere la propria identità senza timore di essere diversi e di accettare e accogliere l’altro, provando il piacere di ciò che gli altri possono offrirci. Di fondamentale importanza è la cooperazione con le altre associazioni, in particolare ringrazio Giuseppe Fornaro, presidente della Real Vesuviana e consigliere dell’U.I.C.I. che ha dato la possibilità ai nostri ragazzi di partecipare a sedute di allenamento e poi al torneo di Braccio di Ferro”.

Agrigento: soggiorno marino, di Giuseppe Vitello

Autore: Giuseppe Vitello

Si è svolto dal 29 giugno al 2 luglio in località Siculiana Marina, il soggiorno estivo dei soci della Sezione di Agrigento dell’Unione Italiana dei Ciechi.
I partecipanti hanno potuto trascorrere in completo relax alcuni giorni nella splendida cornice offerta dalla meravigliosa costa dell’agrigentino, dove un vasto arenile accoglie i visitatori, antistante   un mare cristallino  in cui immergersi e godersi lunghi bagni.
Dopo i primi due giorni in cui vi è stato un po’ di vento, nella seconda parte del soggiorno la calma piatta ha consentito ai partecipanti il pieno divertimento desiderato, potendo finalmente fare il bagno, alternato a lunghissime e rilassanti passeggiate sul bagnasciuga.
Come ogni anno esperienza senz’altro positiva, che consente ai partecipanti sia non vedenti che normodotati, di trascorrere in letizia un periodo di tempo in armonia e assoluto relax.
Ineccepibile l’accoglienza offerta dalla struttura, ormai ben collaudata, che ha offerto ai nostri soci buon cibo, nonché da parte degli operatori, grande disponibilità  e cordialità.

Porto Empedocle: cena al buio di Giuseppe Vitello

Autore: Giuseppe Vitello

Dopo il successo di quella di Canicattì, si è svolta a Porto Empedocle una cena al  buio organizzata dalla nostra sezione, per portare avanti l’opera di sensibilizzazione sul territorio delle problematiche quotidiane dei non vedenti.
In un noto locale appositamente preparato, della cittadina marinara assurta alla conoscenza del grande pubblico grazie ai romanzi di Camilleri sul commissario Montalbano, si sono ritrovati un folto gruppo di vedenti accompagnati da alcuni non vedenti che hanno fatto loro da guida e hanno provveduto a incoraggiarli e guidarli al buio.
Sono le 21, le luci si spengono, e a poco a poco guidati dai non vedenti, entrano e prendono posto tutti gli ospiti alla cena, si palpa nell’aria il disagio dei vedenti e la loro preoccupazione di farsi male o di combinare qualche gaffe a scapito di qualche vicino, ma poi sciolto il ghiaccio ci si rende conto che non è poi così difficile. Ed ecco che nell’aria si sente l’allegria, la voglia di stare insieme,  e di divertirsi. vengono servite le pietanze, e i vedenti si accorgono che al buio, gli alimenti hanno un sapore diverso, che si possono gustare anche con altri sensi, e non affidarsi solo al loro aspetto esteriore, entrano in gioco:il tatto, l’olfatto, il gusto….ed è  tutto un tripudio di profumi e sapori.
L’evento è stato magistralmente organizzato dal vice presidente sezionale Nuccio Lo Monaco coadiuvato dai soci  Francesco Agusta con l’indispensabile aiuto di Josalinda Ferraro e Salvina Butticè che insieme a Innocenzo Ferraro hanno servito ai tavoli.
Il prossimo appuntamento in autunno nell’interland di Sciacca dove non siamo ancora stati a
portare il nostro messaggio di luce .al buio.

Agrigento: Imparare in fattoria, di Giuseppe Vitello

Autore: Giuseppe Vitello

Anche quest’anno il periodo scolastico si chiude con una riunione presso la fattoria didattica vassallo di licata. un gruppo di genitori, ragazzi, dirigenti e componenti l’équipes multidisciplinari, si sono ritrovati per trascorrere insieme una giornata all’insegna: da un lato del relax e dall’altro per vivere un momento formativo. Come è noto presso la fattoria didattica è possibile assistere ai vari cicli: del pane, del formaggio, del miele ecc..
Tutti gli intervenuti hanno potuto assistere e in qualche caso a partecipare alla mungitura del latte e alla conseguente preparazione della ricotta e del pane casereccio che poi hanno consumato insieme in allegria. i bambini hanno potuto visitare e toccare da vicino gli animali presenti: dal cavallo al tacchino, dalle galline ai pavoni, dalle anatre ai porcellini, e qualcuno ha potuto fare anche un giretto su un asinello sardo. si è assistito quindi alla spiegazione del ciclo del miele di cui si è fatto anche un assaggio. poi tutti a tavola con pane fresco appena preparato, carne e dolci fatti in casa.
Una giornata di condivisione, di integrazione di coesione fra le famiglie che hanno partecipato. Nel corso della mattinata si è espressa la preoccupazione per ciò che succederà nel prossimo anno scolastico dopo l’abolizione delle province, i genitori si chiedono se ci sarà ancora il servizio integrativo pedagogico e riabilitativo extrascolastico domiciliare che è una pietra miliare nel percorso educativo dei ragazzi non vedenti.
Nel pomeriggio dopo aver mangiato un bel gelato all’ombra degli alberi, il gruppo si è sciolto per tornare alle proprie case alla vita di ogni giorno.

Cercola – Furto all’ex insegnante, 63 enne , l’indignazione delle associazioni, di Giuseppe Fornaro

Autore: Giuseppe Fornaro

Indignazione, rabbia ma anche paura per chi è destinato a vivere con una disabilità, che lo pone in una condizione minoritaria davanti a fatti come quelli avvenuti ieri in via Matteotti dove c’è la casa dell’anziano sordocieco.  La rappresentanza di Sant’Anastasia dell’Unione Italiana dei ciechi e degli ipovedenti (Uici) lancia un appello sulla ‘sicurezza’ dei portatori di disabilità, e immediatamente, dopo l’increscioso episodio accaduto all’insegnante in pensione, contatta le istituzioni cittadine per cercare una soluzione congiunta. “Abbiamo avviato contatti con il neo sindaco Fiengo – spiega Giuseppe Fornaro – che mi auguro non appena espletato le procedure per l’avvio della sua amministrazione, voglia incontrarci. Quello che chiediamo è attenzione e sensibilità nei confronti di chi, soprattutto in situazione come quelle accadute, è in netta difficoltà. Sarebbe bello pensare a come attuare un sistema di ‘sicurezza’ nei confronti di persone che affette da handicap, vivono condizioni difficili, aiutandoli, standogli vicino, non solo accudendoli per poche ore al giorno, ma monitorandoli e vegliare sulla loro incolumità. Non è certamente facile studiare un sistema che consenta di vigilanza costante, ma io credo sia dovere di tutti provarci. Vorrei chiedere al sindaco Fiengo di risolvere, in particolare, lo stato di abbandono di quest’uomo. La notizia – spiega il rappresentante e consigliere dell’Uici – mi è giunta nelle prime ore della mattinata.  La dinamica, lo svolgersi della vicenda mi ha turbato, sono situazioni che ti fanno riflettere, soprattutto su come sia così facile per alcuni abusare delle condizioni di debolezza  di chi si ha  difronte, per approfittarsene. Con l’invito, ed ora l’appello inviato al sindaco di Cercola, mi auguro che presto la sensibilità di questa nuova amministrazione possa portare tutti noi a contribuire ad una soluzione che conceda una garanzia di inviolabilità, e della persona e della dignità di chi è parte di quelle fasce dette sensibili”.di  Maria Beneduce
 ( mercoledì 10 luglio 2013 alle 21:30 )
http://www.laprovinciaonline.info/Cercola-Furto-all-ex-insegnante-63.html

Mai “visto” un 100 e lode così, Redazionale

Autore: Redazionale

Vincenzo continua a stupire, il “Galilei -Costa” orgoglioso di questo ‘figlio’

Esami di Stato: mai “visto” un 100 e lode così
Applausi e riconvocazione per un non vedente

La commissione d’esame in piedi e commossa per l’eccellenza di Vincenzo Rubano
Il presidente Scardia: “in tanti anni non ho mai assistito ad un esame così brillante”

Lecce – Vi ricordate di Vincenzo Rubano? Lo studente non vedente dell’Istituto “Galilei -Costa” di Lecce che al terzo anno ha messo in piedi una battaglia personale contro le inaccessibilità di siti web e di alcuni software creando ed implementando il sito/servizio di denuncia “Ti tengo ‘occhio”, e che al quarto anno ha concepito il sistema “V4B – Video4Blind” per rendere “visibili” ai ciechi i video su Youtube, e che appena due mesi fa è stato invitato a partecipare al DrupalCon di Portland negli Usa e che ancora, proprio in questa occasione, ha ricevuto una proposta di una borsa di studio di sei mesi in America? Bene, Vincenzo continua a stupire. Ha appena terminato gli esami di Stato e ieri, a conclusione degli scrutini e a pubblicazione dei risultati avvenuta, è stato personalmente riconvocato dalla commissione d’esame a presentarsi presso la scuola in quanto il presidente, i commissari esterni e quelli interni hanno voluto avere il piacere di comunicargli a voce il risultato conseguito: 100 e lode e plauso della commissione.

Vincenzo ha conseguito 45/45 agli scritti (italiano, informatica e terza prova) ma è all’esame orale che ha letteralmente sbalordito chi ha avuto la fortuna di essere presente ed assistere a ciò che è avvenuto durante i colloqui in tutte le discipline. La scena che si è venuta a creare a fine esame è definibile “epica”. La commissione, costituita dal presidente Maurizio Scardia, dai commissari esterni, Flavia Bernardini (Lingua inglese), Raffaele Cambò (Economia) e Francesco Turchi (Informatica) e dai commissari interni, Marcella Errico (Diritto e Scienze delle Finanze), Matilde Presicci (Italiano e storia) e Maria Luce Tundo (Matematica), si è alzata in piedi e, con le lacrime agli occhi per la commozione e per l’emozione provata, ha iniziato ad applaudire il giovane studente salentino. Ad essi si sono aggiunte tutte le altre persone presenti in aula, studenti compagni di Vincenzo, parenti, altri docenti e personale della scuola. L’unica un po’ interdetta, che non ha ben compreso cosa stesse accadendo è stata Marisol, il bravissimo e dolcissimo cane guida di Vincenzo.
Ogni disciplina affrontata ha avuto una storia a sé, Vincenzo non si è limitato a rispondere alle domande dei singoli commissari ma, di volta in volta, ha preso spunto dalla risposta diretta per poi “allargarsi” ed integrare e completare le diverse esposizioni con interventi del tutto personali, di approfondimento e di critica.
Naturalmente, già a fine esame e dopo la scena da “standing ovation”, Vincenzo deve aver iniziato ad immaginare quanto l’esame sia stato positivo, ma è stato solo ieri, nella prestigiosa sala consiliare dell’antico istituto e alla presenza anche delle due collaboratrici della dirigente Addolorata Mazzotta, le prof.sse Emma Orlanducci e Tiziana Calignano, che lo studente si è sentito rivolgere dal presidente Scardia queste parole: “In tanti anni di esperienza, non abbiamo mai assistito ad un esame così brillante e fuori dall’ordinario, e non ci è mai successo, ad esame concluso, di riconvocare uno studente per il gusto ed il piacere di comunicargli a voce, personalmente, l’ottimo risultato conseguito. Complimenti Vincenzo, a te vanno i nostri più sinceri auguri per un futuro ricco di soddisfazioni e brillanti traguardi, te li meriti tutti, e grazie ancora per averci fatto provare emozioni così forti e uniche, che nessuno di noi dimenticherà facilmente, anzi, siamo sicuri che non dimenticheremo mai”.
…c’è bisogno di aggiungere altro?

Radio Giolli, la radio vincente, di Marco Battista

Autore: Marco Battista

Questo progetto è stato concepito è realizzato da una coppia di ragazzi non vedenti: Marco e Samanta, accomunati da una grande passione per la musica. I

l loro scopo principale è quello di divertirsi e di far divertire chi ascolta e vuole trascorrere qualche ora all’insegna del divertimento puro.

In questa radio si vuole dimostrare come la musica, con il suo linguaggio universale, riesce ad annullare ogni tipo di diversità e permette a tutti di poter vedere il mondo attraverso occhi più veri di quelli reali: gli occhi del cuore. Non resta che augurare a tutti buon ascolto in compagnia di Radio Giolli e delle sue dirette.

Vi ricordiamo, inoltre, che potete fare le vostre richieste musicali e dediche scrivendo ai contatti ufficiali radiogiolli@virgilio.it, su twitter ci potete cercare come @radiogiolli o come Radio Giolli web potete aggiungerci su facebook come radiogiolli web, visualizzerete due risultati: il profilo pubblico e la pagina ufficiale di radiogiolli: radiogiolliweb. Inoltre potete intervenire in diretta al contatto skype radiogiolli, per ascoltarci potete collegarvi su www.radiogiolli.listen2myradio.com
Vi aspettiamo numerosi e desiderosi di condividere con noi la buona musica.

Una rete per l’Unione, di Angelo De Gianni

Autore: Angelo De Gianni

Da diversi anni l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti deve fronteggiare il problema della diminuzione degli iscritti: sull’argomento sono stati pubblicati centinaia di articoli, sulla stampa associativa nazionale e locale, sono stati pronunciati tanti discorsi, sono state dette tante parole, ma, per dirla in gergo medico, non è stato trovato un coagulante efficace per interrompere questa emorragia, né si è riusciti a mettere a punto un valido sistema “trasfusionale”, per riportare in associazione i soci usciti e per acquisirne di nuovi.
Sulle ragioni economiche e sociali che ci stanno portando ad un lento, ma apparentemente inesorabile dissolvimento dei gruppi associativi si è detto molto, sicché diventa superfluo soffermarvisi.
E’, invece, importante focalizzare l’attenzione sulle necessità concrete e quotidiane dei disabili visivi: è vero che la maggior parte delle persone cieche o con problemi di vista segue con interesse le notizie riguardanti i progressi scientifici, clinici e farmacologici relativi alla cura ed alla prevenzione delle patologie oculari, i dibattiti e le proposte che avvengono in ambito associativo, sui vari aspetti della vita quotidiana e, più in generale, tutto ciò che viene pubblicato a livello internazionale sul tema della cecità e dell’ipovisione, ma è altrettanto vero che al primo posto ci sono i problemi pratici che si presentano in ogni istante della giornata e che vanno risolti immediatamente, perché non si può aspettare che venga brevettato uno strumento tecnologico innovativo o che se ne discuta in un convegno.
Per citare un esempio, il disabile visivo che utilizza un apparecchio elettro-medicale in relazione all’uso del quale è prevista la concessione del cosiddetto “bonus energia”, ha bisogno di sapere a quale ente deve rivolgersi per richiedere il beneficio, dove può reperire i relativi moduli e qual è l’iter burocratico che deve seguire. Non sempre queste informazioni sono facilmente reperibili e, se si tratta di un individuo che non è in grado di trovare ciò che gli serve su internet, la ricerca si complica terribilmente.
Questa persona, perciò, guarda all’Unione come all’organizzazione più vicina ai suoi bisogni, in quanto costituita e gestita da persone che hanno i suoi stessi problemi: si aspetta di ricevere un aiuto che gli renda più semplice l’esistenza, da parte di coloro che vivono quotidianamente le sue stesse difficoltà e, quando non trova una soluzione, anche parziale, ai propri bisogni, se ne allontana.
So che, con queste affermazioni, non sto scoprendo l’acqua calda: da anni, infatti, la dirigenza associativa insiste sul fatto che l’UICI sta diventando sempre più un’associazione di servizi, ma le mie riflessioni non sono una critica all’operato di coloro che hanno la responsabilità del sodalizio, bensì il presupposto da cui intendo prendere spunto per una proposta volta a recuperare i soci perduti e ad acquisirne di nuovi.
Il secondo presupposto è la presenza, all’interno del sodalizio, di iscritti in possesso di elevate professionalità specifiche: penso a tanti centralinisti che da decenni lavorano presso ospedali, enti locali, banche ed altre realtà pubbliche e private, i quali hanno acquisito nel tempo capacità e conoscenze, nei settori nei quali operano, superiori a quelle di tanti loro colleghi vedenti.
Il terzo presupposto è la presenza, in ambito associativo, di una rete di esperti in campo informatico, costituita da anni e perfettamente funzionante, in grado di assistere e di consigliare i disabili visivi che utilizzano il PC e le tecnologie assistive destinate ai non vedenti: questi esperti in campo informatico che si alternano al numero verde, infatti, da anni rispondono quotidianamente ed instancabilmente a decine di utenti, che, altrimenti, sarebbero abbandonati ad un mercato elettronico ed informatico senza regole, in  balia di finti professionisti vedenti del settore, improvvisatisi conoscitori di strumenti tifloinformatici per ottenere guadagni facili.
Considerato, quindi, che l’Unione può avvalersi di esperienze pregresse, che può contare su migliaia di persone qualificate in svariati campi e che l’individuo è da sempre portato ad aggregarsi ai propri simili principalmente per far fronte alle necessità pratiche, si può tentare di organizzare una rete di esperti, nel maggior numero di ambiti possibile, che mettano a disposizione degli altri soci, in primis i più anziani, le loro capacità e conoscenze.
Di questa rete, simile al servizio messo in piedi dal gruppo informatico, ma molto più estesa, dovrebbero far parte, su base volontaria, soci e volontari vedenti che siano in grado di mettere a disposizione la loro esperienza e le attitudini specifiche in campo economico, giuridico, amministrativo-burocratico o d’altro genere, in modo che ciascun socio dell’Unione, possa trovare agevolmente risposte alle proprie richieste e, per quanto possibile, soluzioni ai propri problemi.
Sono consapevole che si tratta di un impegno considerevole, giacché è molto più semplice coordinare un gruppo ristretto di persone, piuttosto che una moltitudine eterogenea di individui sparsi sul territorio nazionale; è anche difficile organizzare un sistema di collegamenti telefonici e/o telematici senza dover sostenere costi rilevanti. Tuttavia, se si riuscisse ad organizzare un sistema informativo e di assistenza efficiente, i vantaggi pratici sarebbero notevoli: la prospettiva di evitare la coda allo sportello della ASL soltanto per chiedere quali documenti gli servono per rinnovare l’esenzione dal pagamento dei ticket sanitari, non sarebbe un motivo più che sufficiente per il vecchietto cieco, per iscriversi all’Unione? Il socio che non si è più iscritto perché nessuno, in sezione, è stato in grado di indicargli dove reperire informazioni di carattere assicurativo, non sarebbe indotto a tornare nel sodalizio, sapendo che oggi potrebbe ricevere queste informazioni contattando l’esperto del settore, che da trent’anni fa il centralinista presso una compagnia assicurativa?

Angelo De Gianni

Caserta: presentazione del software Winguido a comandi vocali, di Vincenzo Grillo

Autore: Vincenzo Grillo

Sabato 13 luglio alle ore 09,30 presso i locali sezionali ubicati in via V. Lupoli n.40 – 81100 Caserta presentazione del software Winguido a comandi vocali.

La dimostrazione si svolgerà a cura del dr. Andrea Santoro, segretario dell’associazione Guidiamoci ONLUS.

Coloro che intendessero partecipare all’evento sono pregati di comunicarlo preventivamente al nostro consigliere sezionale:

Vincenzo Grillo
cell. 334 335 66 61
cell. 345 43 22 726
e-mail: grillovincenzo1@gmail.com

 

Agrigento: inaugurazione nuovo ambulatorio medico oculistico, a cura di Adriano Meis

Autore: a cura di Adriano Meis

Sabato 29 giugno 2013, alle ore 10, si è celebrata la cerimonia di inaugurazione del nuovo ambulatorio medico oculistico della Sezione Provinciale di Agrigento dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti.
La sezione era già dotata da circa un decennio di un ambulatorio accreditato con il SSN, il potenziamento con nuove attrezzature all’avanguardia, consentirà di offrire agli utenti gli alti standard qualitativi che ci si propone.

 Erano presenti al taglio del nastro tra gli altri: il Vice-Presidente Regionale dell’Unione dei Ciechi Sicilia prof. Gaetano Minincleri, il Commissario straordinario della Sezione di Trapani Dr. Pietro Catalano, il Presidente della Sezione di Caltanissetta Alessandro Mosca, il Presidente Provinciale dell’UNMS Arturo Tortorici, il delegato dell’ANMIL Vincenzo Galiano, e non ha voluto perdere l’occasione di essere presente il Deputato alla Camera, On Tonino Moscat.
Messaggi augurali, letti in assemblea, sono giunti dal Senatore Marinello, dal Presidente Nazionale dell’UICI prof. Daniele, dal Vice-Presidente Avv. Terranova e dal Presidente della Sezione UICI di Palermo prof. Scaccia.Dopo il rituale taglio del nastro , in una aula gremitissima, con la moderazione del giornalista Carmelo Vella, sono intervenuti: il Presidente Sezionale Giuseppe Vitello, il Vice-Ppresidente Regionale UICI Minincleri, il Direttore dell’ambulatorio Dr Gabriele Trulli, l’oculista D.ssa Sabella e l’ortottista D.ssa Scariano.durante gli interventi è emerso con chiarezza, quale sia l’importanza per il territorio di un punto di riferimento come il nostro ambulatorio per la prevenzione della cecità e la riabilitazione visiva.

Da sempre, anche grazie alla preziosa e proficua collaborazione con la Sezione Italiana dell’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità,  la Sezione è impegnata nell’attività di prevenzione, anche aderendo a campagne nazionali, come la Giornata del Glaucoma, le campagne “Occhio ai  bambini” e le Giornate Mondiali della Vista. Ogni anno più di duemila interventi sul territorio, anche nelle carceri, nelle comunità per anziani e di recupero per minorenni,  e nelle isole pelagie. Sarà condotta con ogni mezzo: radiotelevisivo, volantinaggio, ecc. una massiccia campagna di informazione capillare su tutto il territorio, che consentirà di proporre  i Servizi che la Sezione offre a 360°, con la speranza che molti “fuori dal giro” si avvicinino sempre di più e imparino a conoscerci ed apprezzarci, in maniera che poi ci possano ricordare e sostenere.