“Ladri di cosa? di carrozzelle”!, di Patrizia Onori

Autore: Patrizia Onori

Sanremo 2017, quinta ed ultima serata sabato 11 febbraio.
Come ho fatto per tutte le altre 4 serate, anche quel sabato sera ho acceso la TV selezionando dal telecomando il primo canale Rai per seguire l’ultima serata del festival di Sanremo, sono le 21 circa e la serata di Rai 1 ha finalmente inizio.
Emozioni, aspettative e pronostici per i vincitori della serata finale del festival riempivano la mia mente, quando Carlo Conti da inizio allo spettacolo ed immediatamente, presenta i primi super ospiti di tale serata.
Non appena da Carlo viene pronunciato il nome del gruppo musicale che deve esibirsi, un brivido mi assale, dato che il gruppo non mi è affatto sconosciuto, poichè si tratta dei “Ladri Di Carrozzelle”.
Con grande interesse e particolare entusiasmo, ascolto la canzone intitolata “Stravedo Per La Vita” e mi immedesimo nel gruppo formato prevalentemente da persone disabili dato che anch’io ho una disabilità visiva.
Purtroppo il brano giunge al termine ed il gruppo, dopo aver salutato il presentatore, pian piano scompare dalla scena ed io continuo con interesse a seguire la trasmissione.
Seguo la serata fino alla fine ma nel frattempo, penso a come poter fare per contattare i primi super ospiti dello spettacolo e a come poter formulare loro un invito telefonico con me ed il mio gruppo di amici.
E’ stato più semplice di quanto pensassi, infatti, la mattina dopo, attraverso il social network facebook, invio un messaggio rivolto al gestore della pagina riguardante il gruppo musicale.
Mi viene immediatamente risposto con l’invio dell’indirizzo mail del Leader del gruppo, Paolo Falessi ed istantaneamente gli invio l’invito a partecipare ad una delle serate telefoniche da me coordinate.
Apro dopo qualche minuto la mail, non ci credo, Paolo Falessi ha risposto positivamente al mio invito ringraziandomi con assoluta semplicità ed umiltà.
Dato che ho chiesto al leader la possibilità di far intervenire anche qualcuno degli appartenenti al gruppo, durante la serata telefonica svoltasi venerdì 24 febbraio 2017, sono intervenuti oltre al leader Paolo Falessi, anche due tra i 5 cantanti appartenenti al complesso musicale, Tiziana Civitani e Lorenzo Carrarini.
Così, anche quella meravigliosa serata telefonica ha avuto inizio ed io insieme al mio gruppo di amici, abbiamo avuto la gioia e la fortuna di socializzare e di familiarizzare con i tre intervenuti.
Loro ci hanno raccontato ognuno le proprie storie e le proprie esperienze di vita, inizia Lorenzo Carrarini, ragazzo non vedente di 17 anni il quale ci racconta emozionato la sua storia, ci afferma inoltre che grazie alla musica è riuscito ad esprimersi in modo diverso e ad aprirsi agli altri in maniera migliore, poi Tiziana Civitani di 32 anni in carrozzina ci racconta del suo primo approccio con il gruppo musicale e di come dopo qualche tempo per problemi di salute abbia purtroppo dovuto separarsene per alcuni anni ma anche di come per caso qualche mese fa, abbia avuto di nuovo la possibilità di reinserirsi tra loro e ci esprime la sua gioia per tutto ciò, infine, Paolo Falessi, coordinatore del gruppo, persona senza alcuna disabilità, ci racconta con estrema normalità e semplicità la sua voglia di essere a capo di questo insieme di belle persone ed amici in prevalenza formato da soggetti affetti da disabilità di vario genere e di come lui, e gli altri componenti normodotati, riescano ad approcciarsi con loro con assoluta normalità.
Ci cantano alcuni stralci tratti dai loro brani, qualcuno tra questi racconta storie serie di attualità e qualcun altro, esprime con ironia la disabilità mostrando alla collettività come si riesca a vivere con allegria nonostante le serie difficoltà che a volte la vita presenta.
Serata bella, divertente e soprattutto costruttiva e molto significativa, dato che abbiamo conosciuto un valido complesso musicale e principalmente, abbiamo avuto la gioia di conoscere persone straordinariamente umili nonostante la loro notorietà.
“Quante sono le domande che rimangono nel vuoto” recita una parte della strofa tratta dalla canzone dei “Ladri Di Carrozzelle” intitolata “Stravedo per la vita”, affermo che anche noi disabili, con il nostro piccolo renderci utili per gli altri, cerchiamo nell’amore la forza che determina un significativo valore alla nostra vita trovando spesso nella musica quel senso di autonomia che ci fa sentire unici e principalmente, liberi!
Grazie al complesso denominato “I Ladri Di Carrozzelle” per averci concesso la possibilità di essere per due ore tra loro e per averci fatto sentire per due ore come loro dei “LADRI, di carrozzelle”!