Irifor – Il benessere nella terza età

L’Istituto per la Ricerca, Formazione e Riabilitazione, istituzione collegata all’UICI, ha deciso di richiedere alle sue strutture regionali una progettazione di azioni da dedicare ai ciechi ed ipovedenti over 65. L’attività di carattere sperimentale vuole, specie in questo primo anno d’avvio, promuovere attività di socializzazione per il benessere della terza età. Le progettualità saranno concentrate su sette direttrici che nello specifico riguarderanno:
– Attività motorie (ginnastica dolce, yoga, scherma, ecc.);
– Attività ricreative, culturali e di socializzazione (corsi e laboratori di teatro, passeggiate ecologiche, visite culturali, cineforum, ballo, laboratori di artigianato, cucito e cucina, gruppi di lettura ad alta voce, tornei di scacchi o carte, pesca;
– Attività di gruppo di approccio alle nuove tecnologie;
– Laboratori di gruppo di Autonomia personale e domestica;
– Visite domiciliari svolte attraverso volontari, anche del Servizio Civile;
– Attività di integrazione e inclusione sociale da svolgersi in collaborazione con altri soggetti territoriali (centri diurni per anziani, associazioni culturali ecc.);
– Servizi di trasporto da realizzarsi con altre associazioni del territorio (esempio Auser, Croce Rossa, UNIVOC, ecc.) al fine di favorire la partecipazione dei soci anziani alle attività associative ed extra associative.
L’I.Ri.fo.R. ha destinato queste attività a tutti i ciechi e gli ipovedenti, anche con minorazioni aggiuntive, purché over 65. Abbiamo chiesto al vice presidente nazionale dell’istituto, Massimo Vita, le motivazioni che hanno spinto a questa scelta. “Questa scelta è dettata dalla consapevolezza che i soggetti appartenenti alla fascia anagrafica della Terza età rappresentano, ormai, la maggioranza dei disabili visivi. Tale situazione che può essere ricondotta, almeno in parte, al fenomeno del progressivo invecchiamento della popolazione nazionale, richiede interventi efficaci e capillari per garantire inclusione sociale, autonomia personale e, in ultima analisi, sostenere il miglioramento delle loro condizioni di vita”. Queste le prime considerazioni, di fatto condivise da tutto il Consiglio d’Amministrazione I.Ri.Fo.R. che ha assunto all’unanimità la decisione; Massimo Vita aggiunge: “Non potevamo non rispondere che con azioni concrete all’appello lanciato dal nostro presidente Mario Barbuto, che a più riprese ci ha chiesto di non dimenticarci di questi amici. La nostra speranza è che questa sperimentazione possa riuscire a raggiungere un numero elevato di over 65 e per questo motivo abbiamo sollecitato le nostre strutture a dare massima attenzione a questa nuova tipologia d’intervento che l’Istituto si vuole dare dal 2019”.
Nei prossimi mesi scopriremo quanti e quali progetti, su tutto il territorio nazionale, l’I.Ri.Fo.R. ha deciso di sostenere per mettere al centro gli over 65 con disabilità visiva e con minorazioni aggiuntive.