Strategia dell’UE per la parità di genere: includere le donne con disabilità

“Dalla camera da letto alla sala del Consiglio di Amministrazione”

9 marzo 2020

In occasione della Giornata Internazionale della Donna, chiediamo alle Istituzioni dell’Unione Europea di garantire che i diritti delle donne e delle ragazze con disabilità siano presi in considerazione in tutte le politiche riguardanti l’uguaglianza di genere.

Accogliamo con favore il positivo esempio stabilito dalla strategia dell’UE per la parità di genere recentemente pubblicata. Per la prima volta, il processo di sviluppo della strategia ha coinvolto attivamente le donne con disabilità attraverso le loro organizzazioni rappresentative e, di conseguenza, include importanti impegni per garantire i diritti delle donne e delle ragazze con disabilità.

Diamo un particolare benvenuto a:

  • Il riconoscimento che le donne e le ragazze con disabilità sono più a rischio di violenza e devono affrontare molteplici barriere e discriminazioni per accedere alla giustizia;
  • L’impegno a ratificare la Convenzione di Istanbul del Consiglio d’Europa, un protocollo che si concentra sulla lotta alla violenza contro le donne e alla violenza domestica o a proporre misure che raggiungano gli stessi obiettivi;
  • Il riconoscimento della necessità di adottare misure specifiche per combattere l’aborto forzato e la sterilizzazione forzata come pratiche dannose contro le donne;
  • L’impegno a raccogliere dati disaggregati, includendo la disabilità, l’età, lo status di migrante e la residenza nelle aree rurali e urbane.

Tuttavia, riteniamo che l’inclusione delle donne e delle ragazze con disabilità nella strategia non sia sufficiente.

  • Non riesce a garantire il pieno accesso alla giustizia per le donne con disabilità, e in particolare per quelle che devono sottostare a restrizioni nella capacità giuridica, a causa di ostacoli nell’accesso ai tribunali, tra cui la mancanza di adeguamenti procedurali, e l’insufficiente formazione dei professionisti del settore giudiziario in materia di genere e disabilità;
  • La strategia non riconosce esplicitamente che le donne con disabilità hanno maggiori difficoltà ad accedere al lavoro e all’occupazione;
  • Le misure relative al divario di retribuzione, al divario pensionistico e al divario nelle azioni di cura non affrontano esplicitamente le esigenze dei genitori, in particolare delle madri di bambini con disabilità;
  • Non affronta la situazione di migliaia di donne e ragazze che sono confinate in istituti a causa della loro disabilità, e che sono ancora più a rischio di violenza, non possono accedere alle iniziative di empowerment e sono separate dalle loro comunità.;
  • La conferenza stampa di presentazione della strategia non era accessibile alle persone con disabilità (nessun interprete del linguaggio dei segni o sottotitoli). 

Infine, vogliamo anche ringraziare la Lobby Europea delle Donne per aver promosso una forte strategia di uguaglianza di genere che includesse le donne e le ragazze con disabilità. Ana Peláez Narváez, Vice-Presidente di EDF e Presidente del Comitato delle donne di EDF, ha dichiarato:

“Questa Strategia è un buon inizio, ma deve spingersi oltre. Le donne con disabilità dovrebbero essere coinvolte in tutte le iniziative intraprese nell’ambito della strategia. Ora abbiamo bisogno di azioni concrete per sradicare la violenza contro di noi, tutte le misure che affrontano la violenza contro le donne devono essere inclusive e accessibili, riconoscendo i rischi sproporzionati che corriamo di fronte a tutte le forme di violenza, in particolare la sterilizzazione forzata e l’aborto forzato”.

Pirkko Mahlamäki, membro del Comitato Esecutivo del Forum Europeo delle Persone con Disabilità e della Lobby Europea delle Donne, ha aggiunto

 “Sono lieta che la definizione della strategia abbia coinvolto le donne con disabilità. Ora abbiamo bisogno di più ambizione e di misure specifiche per affrontare la violenza, l’occupazione e il divario di reddito.”

Related information

Title quotes EU Commissioner for Equality Helena Dalli, at press conference on 5th March 2020.

More information:

Traduzione del presente Comunicato stampa EDF predisposto per la Giornata Internazionale della Donna, a cura di Luisa Bosizio Fazzi – rappresentante del Forum Italiano della Disabilità

Concorso del Forum Europeo della Disabilità (EDF) – scadenza 31 gennaio 2019

Appello per presentazione esempi buone prassi sull’occupazione dei giovani con disabilità

Il Forum Europeo della Disabilità (European Disability Forum – EDF) ha pubblicato un appello per la presentazione di buone prassi sull’occupazione dei giovani con disabilità, rivolto ad aziende e imprese che offrono lavoro ai giovani con disabilità nel libero mercato del lavoro, nonché a iniziative/servizi che forniscono assistenza a tali giovani nel collocamento al lavoro aiutandoli a trovare un’occupazione adeguata che permetta loro di utilizzare al meglio le proprie capacità e i propri talenti.

La fase conclusiva del concorso si terrà nel corso di una conferenza, organizzata dal Comitato Giovani EDF, sull’occupazione dei giovani con disabilità (fisica, sensoriale, intellettiva, psicosociale, ecc.), che si terrà il 23 marzo 2019 a Bucarest, in occasione della riunione del Direttivo EDF convocata nella stessa sede.

La conferenza, che prevede la partecipazione di rappresentanti dei Consigli Nazionali della Disabilità di tutta Europa e delle Organizzazioni europee delle Persone con Disabilità che fanno parte dell’EDF, nonché di decisori politici e datori di lavoro, è volta non solo a esplorare le barriere che i giovani con disabilità si trovano ad affrontare quando si propongono sul libero mercato del lavoro, ma soprattutto a presentare esempi di buone prassi che mettano in luce in che modo è possibile promuovere un’occupazione realmente inclusiva e accessibile per le persone con disabilità, a beneficio, in particolare, dei giovani fino ai 35 anni.

Il Comitato Giovani EDF, in collaborazione con il Comitato Esecutivo EDF, si occuperà di selezionare, tra tutte le candidature pervenute, le prassi finaliste. Nel corso della conferenza, i partecipanti esprimeranno il loro voto sulle candidature giunte alla fase finale, scegliendo in tal modo l’esempio di buone prassi vincente e l’azienda/impresa/iniziativa/servizio che l’ha promossa e messa in atto riceverà il riconoscimento ufficiale dell’EDF.

Coloro che hanno presentato le prassi finaliste saranno invitati a partecipare alla conferenza del 23 marzo e l’EDF si farà carico delle loro spese di viaggio e di pernottamento per una notte in hotel.

Per poter partecipare al concorso, è necessario compilare il modulo in lingua inglese scaricabile di seguito e inviarlo entro il 31 gennaio 2019 all’EDF, all’indirizzo email haydn.hammersley@edf-feph.org, e in copia al nostro Ufficio Relazioni Internazionali (inter@uiciechi.it), con oggetto “Good practices in employment for young persons with disabilities”.

Modulo

FID – Ginevra: tenuto il dialogo costruttivo tra il comitato delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità e il governo italiano

Nei giorni 24 e 25 agosto 2016, all’interno della 16° sessione del Comitato delle Nazioni Unite sui Diritti delle Persone con Disabilità (CRPD), si è svolto a Ginevra l’incontro di dialogo costruttivo tra il Comitato stesso e la delegazione del Governo italiano. Il Forum Italiano sulla Disabilità (FID) ha tenuto il giorno 24 un evento collaterale durante il quale sono state presentate al Comitato e al pubblico le valutazioni e le priorità del movimento italiano della disabilità in relazione all’attuazione nel nostro Paese dei principi e delle disposizioni della Convenzione delle Nazioni Unite, ratificata dall’Italia con legge 18 del 3 marzo 2009. La delegazione del FID era composta dal Presidente Rodolfo Cattani, dalla Vicepresidente Donata Pagetti Vivanti, dal Rappresentante del FID presso il Forum Europeo della Disabilità, Giampiero Griffo, da Nazaro Pagano, Presidente ANMIC, Giuseppe Petrucci, Presidente ENS, con i rispettivi collaboratori Carlo Calvani e Humberto Insolera; Luisella Bosisio Fazzi, Presidente FONOS e coordinatrice del Comitato di redazione del Rapporto Alternativo del FID, e Vincenzo Zoccano, componente della Direzione Nazionale UICI e Presidente della Consulta Regionale delle Associazioni di Persone Disabili e delle Loro Famiglie del Friuli Venezia Giulia. Conformemente a quanto previsto dall’articolo 35 della Convenzione, l’Italia ha presentato nel 2013 il suo Primo Rapporto sulle misure prese per adempiere ai propri obblighi in virtù della Convenzione stessa. Il FID da parte sua ha elaborato un Rapporto Alternativo, che è stato depositato nel gennaio 2016. Il 22 marzo 2016 ha avuto luogo a Ginevra un incontro ristretto tra il Comitato e i rappresentanti del FID, durante il quale sono state presentate alcune brevi relazioni su argomenti specifici del Rapporto Alternativo e successivamente il Comitato ha posto una serie di domande sul Rapporto Alternativo stesso in vista della formulazione dell’elenco dei quesiti (List of Issues) da sottoporre al Governo italiano. In giugno, il Governo ha inviato al Comitato le proprie risposte ai quesiti e lo stesso ha fatto il FID in luglio, esprimendo le proprie valutazioni. Il dialogo costruttivo si è tenuto nel pomeriggio del 24 e la mattina del 25 agosto per complessive sei ore di serrato confronto tra il Comitato e la delegazione italiana guidata dal Ministro Plenipotenziario Gianludovico de Martino, Presidente del Comitato Interministeriale per i Diritti Umani (CIDU). In base a tutta la documentazione disponibile e alle risposte del Governo, il Comitato CRPD formulerà, entro il 2 settembre, termine della corrente sessione, le Osservazioni Conclusive che saranno rivolte allo Stato italiano. Il dialogo costruttivo, durante il quale i rappresentanti del FID non avevano diritto di parola, si è svolto in un’atmosfera distesa che ha consentito di affrontare in modo franco e approfondito i problemi più significativi evidenziati dal Comitato. Il FID si augura che le Osservazioni Conclusive possano essere accolte e positivamente sviluppate dal Governo italiano, a partire dalla Conferenza Nazionale sulle Politiche della Disabilità che avrà luogo a Firenze il 16 e 17 settembre. Durante la loro permanenza a Ginevra, i rappresentanti del FID hanno anche incontrato diversi componenti del Comitato per fornire opportuni chiarimenti su temi specifici. Hanno avuto inoltre un incontro con Feruza Abdullaeva Bochatay, referente per l’Italia dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani. Un particolare ringraziamento desideriamo esprimere alla signora Diane Kingston, relatrice del Comitato sul Rapporto italiano per il suo impegno, nonché a Victoria Lee e Juan Ignacio Perez Bello della International Disability Alliance (IDA) e ad An-Sofie Leenknecht, esperta del Forum Europeo della Disabilità (EDF) sulla Convenzione, per il loro prezioso e insostituibile supporto durante le riunioni di marzo e agosto. In ultimo, ma non per importanza, è doveroso ringraziare il Comitato di redazione del FID che ha predisposto con perizia, tempestività e completezza, il Rapporto Alternativo, le Risposte alla List of Issues e i documenti presentati durante le riunioni.

FID – La condizione di disabilità presa in conto nelle osservazioni finali del comitato dell’Onu sui diritti civili, economici, sociali e culturali (Cescr) sul rapporto governativo italiano

Questa volta la condizione di disabilità è entrata nelle Osservazioni, ma soprattutto nelle Raccomandazioni, che il Comitato CESCR ha inviato all’Italia dopo l’esame dello scorso 25 settembre a Ginevra.
Per ben 15 volte è ricorsa la questione dell’insufficiente, se non assente, godimento dei diritti economici, sociali e culturali da parte dei cittadini e cittadine con disabilità, a causa della mancata applicazione delle norme e di insufficienti risorse.
Per ben 7 volte le Raccomandazioni si riferiscono specificamente alle persone con disabilità.
Discriminazione ed accomodamento ragionevole, violenza contro le donne con disabilità, pericolo di istituzionalizzazione per le persone con disabilità intellettiva e psicosociale, educazione inclusiva, servizi territoriali, raccolta dati: questi sono ambiti nei quali l’Italia non fa abbastanza per le persone con disabilità.
Ancora una volta, inoltre, l’Italia è stata biasimata perché continua a mancare l’Istituzione Nazionale Indipendente sui Diritti Umani.
Serve ora una analisi approfondita, a seguito della traduzione del testo, delle Osservazioni e delle Raccomandazioni che dovranno essere monitorate nella loro applicazione. Un lavoro che il movimento della disabilità è chiamato a organizzare in vista del prossimo Rapporto CESCR che dovrà essere presentato nel 2020.

FID- 80 milioni di persone con disabilità chiedono tecnologie dell’informazione e della comunicazione accessibili, Redazionale

Autore: Redazionale

Lettonia 21 febbraio 2015 | Il movimento europeo della disabilità si è riunito questo fine settimana a Jurmala, in Lettonia, per la riunione del Consiglio Direttivo del Forum Europeo della Disabilità dell’EDF. Prima della riunione, si è tenuta una conferenza europea sulle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione per le persone con disabilità che ha riunito più di 150 partecipanti provenienti da tutta Europa. Intitolata “Un continente digitale inclusivo”, la conferenza ha aperto il dialogo tra rappresentanti delle organizzazioni delle persone con disabilità e decisori a livello europeo e nazionale. La conferenza è stata organizzata nel quadro della Presidenza lettone dell’UE che ha messo all’ordine del giorno l’Europa digitale con le sue priorità. Hanno aperto i lavori Gunta Anca, vicepresidente dell’EDF e presidente del Consiglio Direttivo di “Sustento”, l’organizzazione lettone delle persone con disabilità; Uldis Augulis, ministro lettone del Welfare; Iveta Grigule, eurodeputata lettone; e Rodolfo Cattani, Segretario Generale dell’EDF e coordinatore del gruppo di esperti TIC della stessa associazione. “In Lettonia, la disabilità è spesso legata solo ai servizi sociali e sanitari. Si parla di pensioni e indennità di invalidità, e, talvolta, di occupazione. Solo molto raramente la gente riesce a comprendere quanto importanti possano essere le soluzioni TIC nelle attività quotidiane delle persone con disabilità. I sistemi di navigazione, ad esempio, aiutano le persone non vedenti a muoversi in ambienti diversi; le soluzioni per la casa intelligente permettono alle persone con gravi disabilità fisiche di gestire la vita di tutti i giorni, mentre le persone sorde possono utilizzare anche applicazioni speciali nei telefoni cellulari. Non ci resta che riconoscere queste possibilità”, ha affermato la Vicepresidente EDF, Gunta Anca. Il Segretario Generale EDF, Rodolfo Cattani, ha sottolineato l’estrema importanza del diritto di inclusione delle persone con disabilità nella cosiddetta Società digitale e basata sulla conoscenza, così come nel mercato unico digitale, quali consumatori e cittadini con pari diritti: “A questo scopo, abbiamo bisogno di un quadro giuridico forte e vincolante che consenta l’innovazione e garantisca la disponibilità di tecnologie accessibili per le persone con disabilità. È essenziale che le iniziative europee adeguate alle esigenze future riguardanti le TIC riconoscano e integrino l’accessibilità quale elemento chiave alla stessa stregua degli altri, come la privacy e la sicurezza che sono sempre incorporate nella legislazione di questo settore.” Il ministro lettone del Welfare, Uldis Augulis, ha sottolineato che durante la Presidenza lettone maggiore attenzione dovrebbe essere prestata alle politiche sulla disabilità, al fine di incoraggiare e rafforzare l’impegno dell’UE per risolvere i problemi delle pari opportunità delle persone con disabilità: “Pertanto, durante la presidenza, in varie discussioni ci occuperemo di questioni come le opportunità di occupazione delle persone con disabilità, i diritti dei bambini con disabilità, nonché le questioni digitali. In particolare, sottolineeremo l’importanza dell’istruzione inclusiva, che è una via per l’occupazione e l’indipendenza.” L’eurodeputata Iveta Grigule, da parte sua, ha dichiarato: “Oggi tutti noi abbiamo l’opportunità di valutare insieme i risultati conseguiti nell’ultimo anno e discutere di ciò che può essere fatto in questo anno per far sì che le persone con disabilità siano maggiormente incluse nella società e nel mercato del lavoro comune. Solo quando ogni membro della nostra società si sente necessario, protetto e rispettato, solo allora possiamo dire di vivere in uno stato sociale sicuro ed efficace. Questo è il percorso che dobbiamo fare insieme “. La conferenza ha rafforzato l’impegno del movimento della disabilità a promuovere a tutti i livelli un’Agenda digitale inclusiva per l’Europa che in ogni fase includa le persone con disabilità. Niente su di noi senza di noi!
Il testo delle relazioni in lingua inglese si possono prelevare qui:

http://bit.ly/1zVAbiH

Le foto si possono vedere qui:

http://bit.ly/1AuSajH

FID: Nuovi post nella pagina facebook del FID, di Rodolfo Cattani

Autore: Rodolfo Cattani

Cari Amici,
Vi invito a collegarvi alla nostra pagina facebook
(https://www.facebook.com/forumitalianodisabilitai per leggere, e possibilmente condividere, i seguenti post pubblicati di recente:

– Persone con disabilità in viaggio: fateci sapere se i vostri diritti sono stati violati!
LA COMMISSIONE EUROPEA PRESENTA STUDI SUL TURISMO ACCESSIBILE
– DUE ANNI DI PRESIDENZA EDF DELL’ALLEANZA INTERNAZIONALE DELLA DISABILITÀ
– ENTRA IN VIGORE LA DIRETTIVA UE SUI DIRITTI DEI CONSUMATORI
INCLUSION INTERNATIONAL PUBBLICA RAPPORTO MONDIALE SUL DIRITTO DI DECIDERE
Rodolfo Cattani Presidente
Forum Italiano sulla Disabilità (FID) – Italian Disability Forum

 

Rodolfo Cattani nuovo Presidente del Forum Italiano sulla Disabilità, di Patrizia Cegna

Autore: Patrizia Cegna

Il 15 aprile 2014 l’Assemblea dei Soci del Forum Italiano sulla Disabilità (FID) ha eletto all’unanimità il prof. Rodolfo Cattani quale suo Presidente. Il prof. Cattani subentra in questa carica in rappresentanza dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti fino alla fine del mandato che scade nel 2015, dopo le dimissioni per motivi di salute del prof. Tommaso Daniele che l’aveva ricoperta sin dalla fondazione del FID nel 2008. “Il mio  pensiero va con profonda stima e riconoscenza all’operato di Tommaso Daniele che è stato per tanti anni alla guida del FID. Mi auguro di poter seguire degnamente il suo esempio di dedizione e  competenza. Ringrazio gli amici che mi hanno concesso la loro fiducia e mi impegnerò al massimo per superare insieme a loro le sfide che ci aspettano”, ha dichiarato il prof. Cattani.

Patrizia Cegna

Lettera del FID ai candidati alle elezioni europee 2014, di Rodolfo Cattani

Autore: Rodolfo Cattani

Il Forum Italiano sulla Disabilità (FID), del quale è Presidente  il prof. Rodolfo Cattani dell’Unione Italiana dei Ciechi e  degli Ipovedenti, ha inviato ai candidati alle elezioni europee  2014 una lettera per presentare loro le priorità assolute che costituiscono il fulcro del Manifesto del Forum Europeo della Disabilità e per chiedere la loro posizione sulle questioni fondamentali relative all’inclusione  e partecipazione alla società  delle persone con disabilità.

La lettera è anche stata pubblicata nella pagina Facebook del FID (https://www.facebook.com/forumitalianodisabilita); le risposte dei candidati sono man mano inserite nei commenti del relativo post.
Ai Candidati alle Elezioni Europee 2014

Oggetto:   Cinque  priorità assolute delle persone con disabilità per i candidati al Parlamento Europeo.  Che cosa intende fare Lei per gli 80 milioni di cittadini europei con disabilità?

 

Gentile candidata/o,

Il Forum Italiano sulla Disabilità (FID), l’organizzazione nazionale che rappresenta l’Italia nel movimento europeo delle persone con disabilità, si rivolge a Lei ora che le  elezioni europee sono sempre più prossime.
La campagna elettorale europea è un’occasione unica per i futuri deputati di assumere impegni forti per cambiamenti concreti volti a garantire che i cittadini europei con disabilità godano pienamente dei loro diritti civili, politici, sociali, economici e culturali.
Vi sono  80 milioni di persone con disabilità nell’Unione europea (16% della popolazione) e una famiglia su quattro ha tra i propri componenti una persona con  disabilità. Le persone con disabilità desiderano  essere cittadini attivi e, in quanto parte di un folto gruppo, faranno sentire il loro peso alle elezioni.
Negli ultimi cinque anni il Parlamento europeo ha dimostrato un forte impegno a garantire pari diritti e opportunità per le persone con disabilità. Tra il 2009 e il 2014, esso è stato infatti determinante per l’adozione delle normative nei settori di  trasporti, TIC,  fondi strutturali e appalti pubblici, ognuna delle quali produrrà una reale differenza nella vita quotidiana di milioni di persone con disabilità.
Il movimento della disabilità conta sui futuri deputati affinché il Parlamento continui a essere lo strenuo difensore dei diritti sanciti dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità,  che l’UE ha ratificato nel 2010.
In quanto candidata/o alle elezioni europee, siamo ansiosi di conoscere la  Sua posizione sulle questioni fondamentali relative alla nostra inclusione e partecipazione alla società .
Le cinque priorità assolute che seguono costituiscono  il fulcro del Manifesto (http://cms.horus.be/files/99909/MediaArchive/EDF%20Manifesto%20on%20EU%20elections%20IT.doc )  del Forum Europeo della Disabilità, l’organizzazione che rappresenta le persone con disabilità a livello dell’UE .
Il Forum Italiano sulla Disabilità diffonderà le risposte che ci saranno fatte pervenire .

Cordiali saluti,

Rodolfo Cattani
Presidente

Alleg: 1
EST- (RC/PC/pc)
S:\Affari Internazionali\Cegna\Patrizia-14\FID\Elezioni europee 2014\Candidati_Elezioni europee 2014.doc
Che cosa intende fare Lei per gli 80 milioni di cittadini europei con disabilità ?

Cinque  priorità assolute delle persone con disabilità per i candidati al Parlamento Europeo.

La crisi e le persone con disabilità

Pur non essendo responsabili della crisi, le persone con disabilità sono le prime a farne le spese. Milioni di esse  sono state gettate in una condizione di maggiore povertà  ed esclusione. Le misure di austerità promosse dall’UE, in particolare i drastici tagli a servizi sociali e benefici, non hanno fatto altro che aggravare le loro condizioni di vita e godimento dei diritti umani. L’Unione Europea non è riuscita a proteggere le persone con disabilità.

1 . Quali misure Lei intende sostenere in modo da cambiare le attuali politiche dell’UE al fine di proteggere dalla crisi le persone con disabilità?

Lei intende fare appello al Governo italiano affinché esso escluda da qualsiasi taglio di bilancio i servizi e benefici connessi alla disabilità, dato che gli stessi sono essenziali per consentire alle persone con disabilità di vivere in maniera indipendente e di partecipare pienamente alla vita sociale?
Promuovere  e rispettare la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità (UN CRPD )

L’UE e 25 Stati membri dell’UE sono Parti della Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti delle Persone con Disabilità e hanno di  conseguenza  l’obbligo di promuovere, proteggere e rispettare i diritti delle persone con disabilità sanciti dalla Convenzione stessa. La UN CRPD è il primo e unico trattato sui diritti umani concluso dall’UE. In quanto tale, essa non solo costituisce un precedente, ma stabilisce anche uno standard dell’impegno dell’UE.  L’UE ha acquisito importanti responsabilità e deve tener fede alla sua immagine di  campione dei diritti  umani.

2 . Che cosa farà Lei per promuovere, all’interno del Parlamento, ma anche nei confronti della Commissione e dei governi nazionali, una piena e incondizionata attuazione della UN CRPD ?
Niente su di noi senza di noi: garantire la partecipazione delle persone con disabilità nelle decisioni che le riguardano

In applicazione dell’articolo 4.3 della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, le autorità dell’UE devono coinvolgere le persone con disabilità, attraverso le loro organizzazioni rappresentative, nella progettazione, adozione, attuazione e valutazione della legislazione e delle politiche per l’attuazione della Convenzione e in tutti i processi decisionali che le riguardano.
L’Intergruppo Parlamentare sulla Disabilità, costituito nel 1980 è un intergruppo storico, numeroso e attivo, un’utile piattaforma per la discussione tra i deputati europei e le Organizzazioni delle Persone con Disabilità (OPD) .

3. Lei si impegna  a incontrare, almeno una volta l’ anno, sia il Forum Europeo della Disabilità, sia Il Forum Italiano sulla Disabilità, in modo da garantire il significativo coinvolgimento delle persone con disabilità e delle loro organizzazioni rappresentative in merito alle decisioni che le riguardano?

Lei si impegna, se eletta/o, a sostenere attivamente la ricostituzione dell’Intergruppo sulla Disabilità per la prossima legislatura e a farne parte?
Rendere il mercato unico dell’UE accessibile alle persone con disabilità

Viaggiare, studiare o vivere in un altro paese, una delle libertà fondamentali dell’Unione europea e uno dei più grandi benefici per i cittadini dell’Unione europea, non è una realtà per le persone con disabilità o per le famiglie di cui fa parte  una persona con disabilità. Le persone con disabilità incontrano enormi ostacoli per accedere a beni e servizi con la stessa facilità con cui vi accede qualsiasi altro cittadino: ostacoli alla libera circolazione delle persone e alla libera fruizione di prodotti accessibili e servizi dedicati .

4 . Lei intende promuovere beni e servizi (compresi i servizi di trasporto) accessibili a tutti e sostenere la rapida adozione dell’Atto europeo sull’Accessibilità (European Accessibility Act) e della direttiva UE sulla accessibilità dei siti web degli enti pubblici?

Renderà accessibili il Suo  sito web e i Suoi canali di comunicazione ?
Rimuovere le discriminazioni relative al diritto di voto e di eleggibilità

Nel maggio 2014, milioni di persone con disabilità non saranno in grado di esercitare il proprio diritto di voto a causa di diversi ostacoli: seggi elettorali inaccessibili, procedure di voto inaccessibili, dibattiti inaccessibili durante la campagna elettorale o altre restrizioni legali, in violazione dei Trattati dell’Unione Europea, della Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea e della Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti delle Persone con Disabilità .

5 . Lei prenderà l’iniziativa per garantire che il Governo elimini le restrizioni giuridiche e pratiche che impediscono alle persone con disabilità in Italia di godere dei diritti fondamentali di voto e di eleggibilità?

 

 

Premio europeo Città Accessibili 2014, di Tommaso Daniele

Autore: Tommaso Daniele

Piero Fassino
Presidente
Associazione Nazionale Comuni Italiani
email: p.man@anci.it
fax: 0668009202

Gentile Presidente,
Sono Tommaso Daniele, Presidente del Forum Italiano sulla Disabilità e dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, e le scrivo per condividere con Lei il grande apprezzamento del movimento della disabilità italiano per l’Access City Award indetto dalla Commissione europea
fhttp://ec.europa.eu/justice/events/access-citv-award-2014/index it.html. Come certamente Lei saprà, questo premio ha il fine di promuovere l’accessibilità all’interno dello spazio urbano per tutti e, in particolar modo, per le persone con disabilità e per gli anziani. Al Premio possono concorrere autorità locali di città europee con almeno 50.000 abitanti, che abbiano incrementato l’accessibilità degli spazi urbani con politiche sostenibili e durature. Il Forum Italiano sulla Disabilità, che tra l’altro presiede la giuria italiana del premio, e l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti hanno ampiamente diffuso l’annuncio del Premio presso il proprio pubblico.
Riteniamo che anche quest’anno l’ANCI abbia diramato l’annuncio direttamente presso i Comuni d’Italia ma qualora non l’avesse fatto lo esortiamo a diffondere le informazioni su questo premio al più presto possibile, in modo da permettere ai Comuni che vogliano presentare la propria candidatura di farlo entro la scadenza del 10 settembre 2013.
Concludo informandoLa che, ritenendo importante dare un segno concreto del valore di iniziative come l’Access City Award per i cittadini con disabilità, l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, che attribuisce ogni anno il suo prestigioso Premio Braille a persone e istituzioni che si siano distinte per le loro iniziative a favore dei non vedenti, valuterà la possibilità di attribuire il Premio Braille ad una o più delle città selezionate dalla giuria italiana.
La ringrazio per l’attenzione e, rinnovandoLe i sensi della mia stima, Le porgo i più distinti saluti.

Il Presidente
Forum Italiano sulla Disabilità
Unione Italiana dei Ciechi
e degli Ipovedenti
Prof. Tommaso Daniele

Il Fid rinnova le sue cariche sociali, Redazionale

Autore: Redazionale

Il giorno 23 aprile presso la sede dell'ANMIC in Via Maia si è riunita l'assemblea generale del Forum Italiano sulla Disabilità che ha proceduto al rinnovo delle cariche associative.
È stato rieletto all'unanimità il Presidente uscente, Tommaso Daniele.
Si è proceduto quindi alla elezione, per la prima volta, del direttivo, che è così costituito :
per l'AISM Pietro Barbieri, per l'ANMIC Giovanni Pagano, per l'ANMIL Franco Bettoni, per l'ENS Giuseppe Petrucci, per l'UIC Tommaso Daniele, per l'UNMS Alessandro Bucci, per l'ADV Giulio Nardone, per l'ANGLAT Roberto Romeo,  per DPI Italia Silvia Cutrera, per la FIADDA Giampiero Griffo, per la FISH Donata Vivanti, per la UILDM Antonio Cotura.
E' stata rinviata l'elezione del comitato dei garanti, inoltre è stato dato mandato al direttivo di elaborare una proposta da sottoporre all'assemblea nella prossima riunione relativa alle quote sociali.
Successivamente si è riunito il direttivo che ha proceduto alla elezione del rappresentante nell'EDF, nella persona di Giampiero Griffo e del suo supplente nella persona di Franco Bettoni. Si è soprasseduto nella elezione del Vicepresidente vicario, in attesa di verificare la disponibilità di Donata Vivanti; è stato eletto quindi il Segretario nella persona di Giovanni Pagano e il tesoriere nella persona di Antonio Cotura.
Alla fine della riunione il Presidente ha ringraziato i presenti per la fiducia accordatagli e per la loro disponibilità a lavorare per il FID. Infine ha auspicato che, avendo superato la fase transitoria, si possa dar vita ad un progetto associativo di alto respiro per dare un contributo alla soluzione dei problemi dei disabili italiani ed europei.