IV Giornata Nazionale delle Persone Sordocieche

LEGA DEL FILO D’ORO E UNIONE ITALIANA CIECHI E IPOVEDENTI: “URGENTE ADEGUARE LA LEGGE 107/2010 PER LA SUA PIENA ATTUAZIONE E RICONOSCERE ALLE PERSONE SORDOCIECHE I LORO DIRITTI”

In occasione della IV Giornata Nazionale delle persone sordocieche (27 giugno), la Lega del Filo d’Oro e l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti accendono i riflettori sulla Legge 107/2010 “Misure per il riconoscimento dei diritti alle persone sordocieche”: sebbene in Italia siano state riconosciute sia la sordocecità, che la Lis e la Lis Tattile, alcune incongruenze nel testo di legge assottigliano notevolmente il numero dei sordociechi che possono essere riconosciuti tali.

Roma, 25 giugno 2021 – In Italia, una persona si può definire sordocieca se oltre alla minorazione visiva – che può essere insorta durante tutto l’arco della vita – si aggiunge anche una disabilità uditiva purché la minorazione sia congenita o, se acquisita, insorga durante l’età evolutiva e sia tale da aver compromesso il normale apprendimento del linguaggio parlato. Non sono, quindi, considerate sordocieche le persone che, pur non vedenti, siano diventate sorde dopo il dodicesimo anno di età, o coloro che, nati senza alcuna minorazione sensoriale, siano stati colpiti da sordocecità in età successiva ai dodici anni lasciando quindi in un limbo normativo, e di conseguenza di diritti, moltissime persone che nel nostro paese aspettano un riconoscimento della loro condizione.

Secondo uno studio condotto dall’ISTAT in collaborazione con la Lega del Filo d’Oro, si stima che in Italia le persone affette da problematiche legate sia alla vista che all’udito siano 189 mila. Circa 108 mila persone sono di fatto confinate in casa, non essendo in grado di provvedere autonomamente a se stesse a causa di altre gravi forme di disabilità che spesso si aggiungono ai problemi di vista e udito. Più del 55% dei disabili sensoriali sperimenta importanti restrizioni alla propria autonomia non potendo uscire di casa a causa di altre forme di disabilità che si sommano a quelle di vista e udito: la metà circa delle persone sordocieche(il 51,7% del totale) presenta anche una disabilità motoria. Per 4 disabili su 10, invece, si riscontrano danni permanenti legati ad insufficienza mentale, mentre disturbi del comportamento e malattie mentali riguardano quasi un terzo dei sordociechi (il 32,5% dei casi).

Grazie alla Legge 107/2010, realizzata sulla base degli indirizzi contenuti nella dichiarazione sui diritti delle persone sordocieche del Parlamento europeo del 12 aprile 2004, la sordocecità è stata riconosciuta come disabilità specifica unica (in precedenza si riferiva alla sommatoria delle due minorazioni). Eppure, oggi appare inadeguata al fine di una tutela giuridica collettiva che includa tutte le persone con disabilità aggiuntive. È dunque necessario e urgente renderla più attuale, adattandola a un contesto sociale in evoluzione in cui i moderni strumenti di comunicazione e di conoscenza devono garantire un processo inclusivo, dando la possibilità a tutte le persone sordocieche di realizzare sé stesse e di accedere al mondo del lavoro

“Per garantire pari opportunità alle persone con disabilità visive ed uditive nell’educazione, nell’accesso ai servizi, all’istruzione ed alla formazione occorre proseguire nel percorso del riconoscimento dei loro diritti – dichiara Rossano Bartoli Presidente della Lega del Filo d’Oro. – Risulta essenziale fare chiarezza sull’applicazione della legge 107/2010 e promuovere un coordinamento efficace fra il livello centrale e le regioni per superare le discrasie operative e soprattutto far in modo che siano riconosciute sordocieche le persone affette da una minorazione totale o parziale combinata della vista e dell’udito, sia congenita che acquisita, che comporta difficoltà nell’orientamento e nella mobilità, nonché nell’accesso all’informazione e alla comunicazione”.

La IV Giornata Nazionale delle persone sordocieche, istituita nel 2018 dall’Unione Europea dei Sordociechi (EDbU) e fissata per il 27 giugno, promossa in Italia dalla Lega del Filo d’Oro e dall’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, è nata proprio con l’obiettivo di fare luce sulla condizione delle persone che vivono con questa disabilità sensoriale nel nostro Paese, al fine di garantire loro maggiore inclusione sociale, autodeterminazione e autonomia.

La sordocecità è solo la punta di un iceberg che riguarda le disabilità plurime e complesse che affliggono oggi migliaia e migliaia di cittadini che attendono risposte specifiche, efficaci e innovative – ha dichiarato il Presidente di Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti Mario BarbutoCome UICI siamo impegnati su questo fronte per realizzare modelli di educazione e formazione dedicati, con attività di supporto, sostegno e accoglienza estesi anche alle famiglie, grazie alla nostra rete di 107 sezioni territoriali, con strutture di ascolto, servizio di orientamento e assistenza psicologica, centri di consulenza tiflodidattica. Ma dobbiamo oggi compiere un ulteriore e significativo passo in avanti che guardi alle necessità delle persone sordocieche anche oltre l’età scolare o giovanile, per accompagnarle in età adulta. Per queste ragioni riteniamo importante la creazione di idonee strutture di accoglienza che sappiano sostenere le persone sordocieche in un’ottica di lungo periodo, affinché possano individuare e costruire il loro progetto di vita, in autonomia e dignità. Le risorse attese con il PNRR e gli adeguamenti legislativi e normativi che sono divenuti una urgenza imprescindibile, saranno gli elementi fondamentali del nostro impegno accanto alle persone con pluridisabilità e in particolare con sordocecità”.

Pubblicato il 28/06/2021.

III Giornata Nazionale delle persone sordocieche – 26 giugno 2020

Per celebrare la terza Giornata Nazionale a loro dedicata, il 26 giugno 2020 l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti e la Lega del Filo d’Oro organizzano un evento online e in diretta per accendere i riflettori sulla condizione delle persone sordocieche, anche alla luce dell’emergenza sanitaria ancora in corso.

Come hanno vissuto le persone sordocieche e le loro famiglie i giorni di chiusura e confinamento e le fasi 2 e 3 dell’emergenza?

Di quali ausili hanno bisogno e cosa si può fare per sostenerle?

Quale sarà il ruolo dei volontari che aiutano le persone con pluridisabilità e le loro famiglie da ora in avanti?

Sono questi alcuni dei temi al centro dell’incontro previsto per venerdì 26 giugno alle ore 10.30 al quale gli interessati potranno accedere sulle pagine Facebook dell’Unione e della Lega del Filo D’Oro e su Slash Radio Web in diretta al link: www.uiciechi.it/radio/radio.asp.

PROGRAMMA

Modera: Sara De Carli, giornalista di Vita

Intervengono:

• Mario Barbuto presidente Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti “L’impegno dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti a favore delle persone con sordocecità”

•Rossano Bartoli presidente Lega del Filo d’Oro “La sordocecità ai tempi del coronavirus”

•Angelina Pimpinella coordinatrice commissione pluridisabilità UICI “Non temete i momenti difficili il meglio viene da lì”

• Francesco Mercurio presidente del Comitato delle Persone sordocieche della Lega del Filo d’Oro “Per le persone sordocieche il tatto è tutto”

• Massimiliano Imparato, Anna Maria Magrini, Belinda Mancini, Simona Spirito testimonianze volontari “Accompagniamoci nella vita: storie di incontri unici”

• Daniele Orlandini membro del Comitato dei Familiari della Lega del Filo d’Oro “La vita delle famiglie durante il lockdown e la ripartenza nelle fasi 2 e 3 dell’emergenza”.

Allegato: INVITO – III Giornata Nazionale delle Persone Sordocieche

Grafica di Giada Voci per la III Giornata Nazionale delle persone sordociechi: l'immagine rappresenta due riflettori accesi le cui luci puntano verso la parte centrale del quadro dove c'è un insegna su cui vi è il titolo dell'evento

Grafica di Giada Voci per la III Giornata Nazionale delle persone sordocieche: l’immagine rappresenta due riflettori accesi le cui luci puntano verso la parte centrale del quadro dove c’è un insegna su cui vi è il titolo dell’evento

II Giornata Nazionale delle persone sordocieche

L’U.I.C.I., in collaborazione con la Lega del Filo d’Oro, ha celebrato a Roma la II Giornata Nazionale delle Persone Sordocieche. Inclusione sociale, autodeterminazione e autonomia per le persone con disabilità sono stati i temi trattati. Ma non solo. Un vero e proprio cambiamento culturale per andare oltre l’handicap e vedere la disabilità come una condizione che può essere superata, se supportata da un contesto e un ambiente favorevoli.

Si è celebrata il 27 giugno, la II Giornata Nazionale delle persone sordocieche, istituita dall’Unione Europea dei Sordociechi (EDBU) e promossa in Italia dall’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti in collaborazione con la Lega del Filo d’Oro. Per questa occasione è stato organizzato a Roma, presso la Sala Zuccari del Senato della Repubblica, un convegno per favorire la conoscenza sul tema della sordocecità e promuovere il dibattito a livello pubblico e istituzionale, individuando modalità e azioni volte ad affrontare in modo efficace quella che è diventata una vera e propria condizione sociale diffusa, poiché coinvolge diverse migliaia di persone nel nostro Paese.

Questa giornata rappresenta l’occasione per far conoscere a quante più persone possibili la sordocecità e vuole essere un momento di confronto fondamentale tra Istituzioni e Associazioni del terzo settore per fornire risposte concrete ai bisogni delle persone sordocieche, partendo dal diritto all’inclusione. La piena attuazione della legge 107/2010, che riconosce la sordocecità come una disabilità unica e specifica, potrebbe agevolare questo processo, rappresentando un punto di partenza per queste persone e le loro famiglie. Mi preme inoltre ricordare che Sabina Santilli, sordocieca dall’età di sei anni a causa di una meningite, ha voluto con tenacia anche in Italia un’organizzazione per le persone sordocieche, fondando nel 1964 la Lega del Filo d’Oro” dichiara Rossano Bartoli, Presidente della Lega del Filo d’Oro.

“Al termine di questa giornata una riflessione che mi sento di fare riguarda il sistema di comunicazione della nostra società. Nel nostro mondo tutto tende a diventare scontato e banale, noi non vogliamo che questa giornata diventi routine. Io sono certo che il prossimo anno dovremo trovare una formula diversa per questa giornata perché rimanga un momento di testimonianza, di dialogo e contatto con la società civile per portare all’attenzione i tanti problemi, le tante difficoltà, le questioni che riguardano una fascia di popolazione importante e che noi abbiamo l’obbligo e l’onore di tutelare e di rappresentare. È vitale far comprendere al Governo e alle Istituzioni italiane quanto sia importante irrobustire, ampliare e proseguire il percorso di tutela di questa ampia collettività, offrendo loro l’opportunità di gestire il proprio ambiente domestico e sociale con il maggior grado di autonomia possibile, sviluppando nuove competenze, strumenti di comunicazione ed innovazioni sempre più utili ed efficaci per superare le barriere che ostacolano una vita realmente inclusiva” dichiara Mario Barbuto, Presidente U.I.C.I.

Con questo auspicio si è concluso il seminario della II Giornata Nazionale dedicata alle persone affette da sordocecità.

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