Beni Culturali: “Conversazioni d’arte: Dimore, castelli e palazzi d’Italia – Rocche e castelli tra Malatesta e Montefeltro”

Autore: Tommaso Daniele

I settori Informazione e Comunicazione, Stampa Sonora e Libro Parlato, in collaborazione con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Direzione Generale per la Valorizzazione del Patrimonio Culturale – Servizio II – Centro per i Servizi Educativi del Museo e del Territorio, nell'ambito del nuovo ciclo di trasmissioni on-line sul tema: "Conversazioni d'arte: Dimore, castelli e palazzi d'Italia", organizzano per giovedì 21 giugno, con inizio alle ore 15,00 e termine alle ore 17,30, un incontro dal titolo "Rocche e castelli tra Malatesta e Montefeltro".
Di scena, questa volta, le fasi e le trasformazioni di due tra le più note roccaforti d'Italia: la Rocca di Gradara nelle Marche e quella di San Leo in Emilia Romagna, le quali offriranno l'occasione per raccontare la storia di uomini, condottieri, nobili casate, re, santi ed illustri prigionieri.
Il racconto a ritroso degli sviluppi architettonici della Rocca di Gradara, dai restauri scenografici degli anni Venti curati da Umberto Zanvettori fino agli interventi nel XIII secolo che determinarono la trasformazione dell'originario mastio in fortezza ed avamposto militare dei Malatesta, lascerà spazio anche alla rievocazione della tragica vicenda di Paolo e Francesca, tradizionalmente legata alla rocca, a cui Dante Alighieri dedica i celebri versi del V canto dell'Inferno.
Alla Rocca di San Leo sarà dedicata, invece, la seconda parte della trasmissione. La rocca, sorta sulle pendici di un imprendibile masso, originariamente chiamato Mons Feretrius, da cui il nome di Montefeltro dato all'antica regione, è anch'essa legata ad innumerevoli personaggi storici: da  San Leone dalmata al re longobardo Berengario II, da Ottone di Germania a Federico da Montefeltro, per concludere con le vicende di alcuni tra i prigionieri illustri rinchiusi nelle carceri del castello per volere dello Stato Pontificio, tra cui spiccano quelle legate all'oscura e controversa figura del Conte di Cagliostro.
La trasmissione sarà condotta da Luisa Bartolucci.
Parteciperanno, tra gli altri:
Maria Rosaria Valazzi – Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici delle Marche;
Alessandro Marchi – Storico dell'Arte e Direttore della Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici delle Marche;
Tiziana Bertuccioli – Assistente ai Servizi Educativi ed Accoglienza della Rocca Demaniale di Gradara;
Paolo Ottaviani – Assistente ai Servizi Educativi ed Accoglienza della Rocca Demaniale di Gradara.
Inoltre, sul tema più specifico dell'accessibilità ai contenuti del patrimonio culturale da parte delle persone con disabilità visiva ed in particolare sulle proposte del Museo Archeologico Nazionale di Firenze, interverrà il responsabile del Servizio Educativo della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana, Luca Fedeli. Alla trasmissione parteciperà infine Elisabetta Borgia del Centro per i Servizi Educativi del Museo e del Territorio del Servizio II della Direzione Generale per la Valorizzazione del Patrimonio Culturale.
Al termine della puntata verranno fornite informazioni utili sugli eventi in corso  e su  una serie di  percorsi e iniziative culturali interessanti per persone con disabilità visiva.
Gli ascoltatori potranno scegliere diverse modalità di intervento: tramite telefono contattando durante la diretta il numero 06.69988353 o inviando e-mail, anche nei giorni precedenti la trasmissione, all'indirizzo diretta@uiciechi.it  o -ancora- compilando l'apposito form della rubrica "Parla con l'Unione".
Per collegarsi sarà sufficiente digitare la seguente stringa: http://www.uiciechi.it/radio/radio.asp.
 Il contenuto delle trasmissioni  potrà essere riascoltato sul sito di S'ed on line all'indirizzo www.sed.beniculturali.it, sul sito della Direzione Generale per la Valorizzazione www.valorizzazione.beniculturali.it, sul sito dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti all'indirizzo www.uiciechi.it/ArchivioMultimediale nonché in podcast tramite il nuovo portale giornale.uici.it.