Si è svolta tra sabato 22 e domenica 23 settembre la tradizionale gita sociale d'autunno della sezione vicentina dell'UICI.
La meta scelta in quest'occasione, non senza qualche titubanza, è stata la città di Firenze con i suoi straordinari tesori artistici. I dubbi riguardavano soprattutto la fruibilità da parte di non vedenti del grande patrimonio d'arte concentrato per gran parte nella Galleria degli Uffizi, costituito quasi esclusivamente da opere pittoriche. In realtà, grazie ad un'oculata scelta delle sale da visitare, curata con molta attenzione dalle nostre due splendide guide, Francesca, che abbiamo avuto modo di apprezzare solo alcuni mesi fa nel corso della gita nei luoghi carducciani, e Marco, prezioso collaboratore in momenti anche preoccupanti nel corso della visita di un paio d'anni fa a Pisa, il percorso fra le opere d'arte incontrate, per citare solo qualche nome, di Botticelli, Michelangelo e Leonardo, si è rivelato a tratti addirittura entusiasmante, suscitando in ciascuno una profonda emozione.
La visita del centro storico, con i capolavori di Piazza della Signoria e della Loggia dei Lanzi, e poi il Duomo, con il campanile di Giotto ed il Battistero, e poi Ponte Vecchio, Palazzo Pitti e Giardino di Boboli hanno completato una due giorni sicuramente memorabile.
Memorabile non solo per gli incomparabili tesori che Firenze racchiude, che arricchiscono la mente ed ingentiliscono il cuore, ma anche per l'esperienza che ha legato i gitanti intorno ad un'idea, peraltro sollecitata anche dalla Presidenza Nazionale, che si richiama alla celebrazione dell'anno dell'invecchiamento attivo e della solidarietà fra le generazioni. Ebbene questa nostra uscita ha raggiunto lo scopo previsto, in quanto hanno convissuto e condiviso la medesima esperienza ragazzi di trent'anni ed anziani ultraottantenni.
Si è trattato di un'esperienza emozionante, a volte anche commovente, quella di constatare come in questo caso l'arte nelle sue forme più sublimi abbia avuto il potere di unire le generazioni, che nella contemplazione dei molti capolavori ha riconosciuto l'espressione di un'umanità senza dubbio connotata dal genio, ma che è la stessa che lega le persone, oltre la data di nascita indicata nella carta di identità. L'arte quindi come ponte che unisce le generazioni: essa da un lato ne valorizza le caratteristiche peculiari, ma dall'altro le fa partecipi di valori unici e condivisibili come il gusto del bello e la potenza rigeneratrice dell'arte.
Con il cuore ricolmo quindi di bellezza e di emozioni, abbiamo intrapreso la strada del ritorno, allietati dagli interventi comici del nostro Giuliano e dalla lettura di alcuni componimenti della nostra Franca, che dopo i racconti di esperienze vissute in terre lontane, stavolta ha raccontato un viaggio più intimo e familiare, dedicando alcune splendide poesie alla figlia ed alla creatura di cui era in attesa. Il Maestro Luciano Lollato ci ha regalato un altro momento entusiasmante facendoci ascoltare un raro cd del grande Toscanini. Straordinari momenti, quelli che si sintonizzano immediatamente con lo stato d'animo di ciascuno e che muovono le corde più nobili e sensibili dei nostri cuori.
Chiusura quindi in bellezza, con i sentiti ringraziamenti per la preziosa disponibilità del nostro insostituibile consigliere delegato dott. cav. Urbano Bonato, del consigliere e presidente del Gruppo Sportivo non vedenti, sig. Claudio Dal Santo, dell'impiegata sig.ra Elisa e dell'autista Daniele.
Arrivo neanche eccessivamente notturno a Vicenza.
L'organizzatore
Cav. Uff.le Armando Veronese