Dopo aver letto la convocazione dell’assemblea dei Quadri della nostra associazione, mi sono venute in mente alcune riflessioni che desidero condividere con chi, avrà voglia di leggermi, dato che ufficialmente, non sono un componente di questa assise.
1) Celebrazione del centenario dell’Unione.
Penso che il centenario sia un evento importantissimo e vada celebrato in modo adeguato sia nei modi che nei contenuti.
Per i modi, ritengo che la crociera sia un modo originale di svolgere un congresso.
Penso che potrebbe essere anche una modalità per autofinanziare questa festa vendendoci i posti che non occupiamo sulla nave.
Per i contenuti:
Penso sia utile che si inizi un confronto iniziando nel 2019 a dialogare sui temi congressuali. Spero che non parta in anticipo il chiacchiericcio sui nomi papabili a questa o quella carica. mi auguro che si costituisca, un gruppo di lavoro per completare il rinnovamento statutario e regolamentare.
2) Attività svolta, modalità operative e criticità delle commissioni nazionali.
Questo tema posto all’attenzione dei quadri dirigenti dimostra il coraggio e la lungimiranza della presidenza nazionale. Esistono delle criticità nella macchina organizzativa e sono legate a fattori esterni ma soprattutto a fattori interni.
Abbiamo una macchina che deve ancora adeguarsi del tutto ai tempi moderni e una struttura regolamentare forse ancora troppo rigida.
Esistono anche dei problemi legati alla inesperienza di alcuni di noi dirigenti ma a questi si può sopperire solo con il tempo e la pazienza.
Dobbiamo ancora migliorare nel lavoro di squadra perché siamo ancora troppo individualisti. In una orchestra che si rispetti, ci vogliono anche i solisti o i primi violini, ma l’insieme di qualità da valore ai solisti e non il contrario.
Il nostro direttore d’orchestra ha il compito di guidarci e farlo con saggezza ma noi orchestrali dobbiamo imparare a riconoscerne i gesti.
Mario ci ricorda che siamo una famiglia ma, noi membri, spesso dimentichiamo che abbiamo dei colleghi con cui comunicare.
3) Amministrazione, patrimonio e nuove procedure contabili.
In merito alle procedure contabili mi auguro che venga redatto presto il vademecum operativo sulla gestione economica delle sezioni perché, solo così, potremo davvero semplificare le cose alle nostre strutture territoriali. Ritengo, inoltre, che dovremo davvero far partire la ristrutturazione del nostro assetto territoriale perché così, a mio modesto avviso, è fuori dal tempo e difficilmente sostenibile economicamente.
Non credo che avere tante sedi provinciali sia un bene assoluto mentre penso che sarebbe utile presidiare il territorio con strutture agili e incisive.
Per il patrimonio dovremmo attivare le procedure per affidare il nostro patrimonio a una fondazione o a una impresa specializzata scorporandolo dall’Unione per gestirlo in modo più redditizio e farlo pesare meno sui nostri bilanci.
Non credo che un patrimonio così importante possa essere ancora gestito con le forze interne.
In merito al lavoro delle commissioni penso che di alcune si potrebbe trarre un bilancio ma che di altre poco o nulla si vede concretamente.
Io personalmente, non avrei diviso le tematiche del lavoro e ho dei dubbi sul tentativo di costituzione di alcune cooperative ma mi pare interessante il lavoro che si sta svolgendo con equilibrio e coinvolgendo le varie figure.
4) Attività di Fundraising 2015-2020.
Questo settore sta iniziando a dare i suoi frutti e mi auguro che le strutture periferiche seguano l’esempio della sede nazionale organizzando proprie strutture che, in rete con la sede nazionale, producano un lavoro sinergico e fruttuoso.
Dovremmo trovare un testimonial importante per stimolare le donazioni e le sponsorizzazioni.
5) Informative su:
a) la formazione dei quadri dirigenti
La formazione dei quadri dirigenti è certamente una esigenza ma si scontra con le volontà individuali che, non sempre sono positive a riguardo. Potremmo pensare a una formazione dividendo il territorio per aree omogenee e tarare la formazione su temi molto concreti. Penso che la formazione avrà effetto solo se nella nostra organizzazione, come sta avvenendo, si impari sempre più a rispettare le regole che ci siamo date o che ci dà la legge.
b) il piano di comunicazione 2017-2020
A dire il vero in materia non sono molto ferrato ma sinceramente ancora ci ho capito poco e alcune scelte non le condivido.
Penso al corriere braille settimanale. Questo strumento, molto importante e gradito alla base, non risponde alle peculiarità di un settimanale e difficilmente lo strumento in braille può farlo per i tempi di produzione e di spedizione che richiede. Oggi i 4 numeri o cinque di un mese, arrivano spesso tutti insieme a fine mese o arrivano sempre a fine mese ma a distanza di pochi giorni uno dall’altro. Spesso, si trovano nei vari numeri articoli lunghi anche quattro numeri e su temi non di stretta attualità. Condivido ma vorrei capirci di più la scelta di due agenzie specializzate e quella di produrre i materiali con le forze interne.
Complessivamente il settore può ancora migliorare ma siamo sulla buona strada soprattutto grazie alla bella idea della radio web che sta assumendo grande visibilità.
c) il protocollo con Sanititan.
Questo protocollo è molto buono e la ditta mi pare molto seria. La sezione di Siena allora presieduta da me lo ha sottoscritto anche se ancora non lo ha utilizzato.
Sarà certamente una grande assemblea dei quadri e spero di poterla seguire tramite la radio.
Concludo con una informazione:
a settembre o nella prima metà di ottobre, tramite la radio, organizzeremo una riunione dei quadri dirigenti dell’I.Ri.Fo.R. per sviluppare un dialogo tra tutte le strutture al fine di far crescere l’istituto a livello territoriale.